



Chi non legge può scrivere?
Nuovi e vecchi, scrittori, titoli. Le vostre opinioni, critiche, suggerimenti... Per farsi una cultura 'vecchio stile'
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opinione
Messaggio da tosaweb » 21/12/2007, 15:57
Incredibile che ci siano tante persone interessate a discutere di lettura e scrittura, no?
Leggendo un po' tutti i messaggi mi sono trovato d'accordo con tante opinioni vorrei però aggiungere qualcosa da lettore accanito e da scrittore con alle spalle 3-4 romanzi nel cassetto (alcuni terminati e alcuni no), migliaia di racconti e due corsi sulla scrittura.
Dalle mie esperienze dico:
- nessuno nasce scrittore, per scrivere bene ci vuole allenamento, ci si deve dedicare (tempo e sudore), scrivere e scrivere, leggere e farsi leggere (!).
- ma non si diventa un buon scrittore se non si ha qualcosa dentro di speciale (Talento? Doti innate? Spirito di osservazione?)
- trovo assurda l'affermazione "io scrivo per me stesso, non importa che altri leggano i miei scritti". La scrittura prima di tutto è una forma di comunicazione, ogni forma di comunicazione ha bisogno di un interlocutore. E' un po' come dire io parlo per me stesso (sei matto?). Magari è vero che uno scrive e poi tiene tutto per sè, tuttavia mentre scrivi di solito immagini un ipotetico lettore (poi sucessivamente fai ciò che vuoi). In sintesi: Dai, non scrivi se non hai qualcosa da comunicare!!
In merito a quanto affermato consiglio di leggere "come diventare un grande scrittore" di bukowski trovato in questo link: http://www.webzone.it/bukowski/opere/cane.html
Max
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Re: opinione
Messaggio da big55 » 21/12/2007, 16:03
Ciao Max! Concordo al centouno per cento con quanto asserisci. Buone feste!tosaweb ha scritto:Ciao a tutti, ho trovato molto interessante questo topic.
Incredibile che ci siano tante persone interessate a discutere di lettura e scrittura, no?
Leggendo un po' tutti i messaggi mi sono trovato d'accordo con tante opinioni vorrei però aggiungere qualcosa da lettore accanito e da scrittore con alle spalle 3-4 romanzi nel cassetto (alcuni terminati e alcuni no), migliaia di racconti e due corsi sulla scrittura.
Dalle mie esperienze dico:
- nessuno nasce scrittore, per scrivere bene ci vuole allenamento, ci si deve dedicare (tempo e sudore), scrivere e scrivere, leggere e farsi leggere (!).
- ma non si diventa un buon scrittore se non si ha qualcosa dentro di speciale (Talento? Doti innate? Spirito di osservazione?)
- trovo assurda l'affermazione "io scrivo per me stesso, non importa che altri leggano i miei scritti". La scrittura prima di tutto è una forma di comunicazione, ogni forma di comunicazione ha bisogno di un interlocutore. E' un po' come dire io parlo per me stesso (sei matto?). Magari è vero che uno scrive e poi tiene tutto per sè, tuttavia mentre scrivi di solito immagini un ipotetico lettore (poi sucessivamente fai ciò che vuoi). In sintesi: Dai, non scrivi se non hai qualcosa da comunicare!!
In merito a quanto affermato consiglio di leggere "come diventare un grande scrittore" di bukowski trovato in questo link: http://www.webzone.it/bukowski/opere/cane.html
Max
Re: opinione
Messaggio da tosaweb » 21/12/2007, 16:06
GRAZIE Big!big55 ha scritto:[...]
Ciao Max! Concordo al centouno per cento con quanto asserisci. Buone feste!
Buone feste anche a te!!
Max
Re: opinione
Messaggio da Ospite » 21/12/2007, 18:50
Sono daccordo su tutto tranne quella frase in grassetto, nel film "io ballo da sola" la protagonista scrive i suoi pensieri su fogliettini di carta e poi li brucia, una comunicazione a senso unico senza interlocutore e neppure sfiorata dalla pazzia. Nell'età prescolare i bambini sognano amici immaginari e danno voce ai loro giocattoli, anche questa comunicazione è sempre a senso unico. Interessante il link suggerito, ti ringrazio.tosaweb ha scritto:Ciao a tutti, ho trovato molto interessante questo topic.
Incredibile che ci siano tante persone interessate a discutere di lettura e scrittura, no?
Leggendo un po' tutti i messaggi mi sono trovato d'accordo con tante opinioni vorrei però aggiungere qualcosa da lettore accanito e da scrittore con alle spalle 3-4 romanzi nel cassetto (alcuni terminati e alcuni no), migliaia di racconti e due corsi sulla scrittura.
Dalle mie esperienze dico:
- nessuno nasce scrittore, per scrivere bene ci vuole allenamento, ci si deve dedicare (tempo e sudore), scrivere e scrivere, leggere e farsi leggere (!).
- ma non si diventa un buon scrittore se non si ha qualcosa dentro di speciale (Talento? Doti innate? Spirito di osservazione?)
- trovo assurda l'affermazione "io scrivo per me stesso, non importa che altri leggano i miei scritti". La scrittura prima di tutto è una forma di comunicazione, ogni forma di comunicazione ha bisogno di un interlocutore. E' un po' come dire io parlo per me stesso (sei matto?). Magari è vero che uno scrive e poi tiene tutto per sè, tuttavia mentre scrivi di solito immagini un ipotetico lettore (poi sucessivamente fai ciò che vuoi). In sintesi: Dai, non scrivi se non hai qualcosa da comunicare!!
In merito a quanto affermato consiglio di leggere "come diventare un grande scrittore" di bukowski trovato in questo link: http://www.webzone.it/bukowski/opere/cane.html
Max
nanita
Re: opinione
Messaggio da tosaweb » 22/12/2007, 10:07
Ciao Nanita!nanita ha scritto:[...]
Sono daccordo su tutto tranne quella frase in grassetto, nel film "io ballo da sola" la protagonista scrive i suoi pensieri su fogliettini di carta e poi li brucia, una comunicazione a senso unico senza interlocutore e neppure sfiorata dalla pazzia. Nell'età prescolare i bambini sognano amici immaginari e danno voce ai loro giocattoli, anche questa comunicazione è sempre a senso unico. Interessante il link suggerito, ti ringrazio.
nanita
Ma che differenza c'è se l'interlocutore è immaginario o no? E' comunque un interlocutore. A un corso a cui ho partecipato si è molto dibattuto di questa cosa, alla fine ho imparato che proprio quelli che dichiarano di "scrivere esclusivamente per sè stessi" sono quelli che poi ti mandano i loro racconti per farteli leggere appena ne hanno la possibilità (non tutti, certo).
Puoi scrivere per te stesso quando scrivi la lista della spesa, quando fai la lista delle cose da mettere in valigia. Ma se parliamo di scrittura vera e propria, scrittura di un testo di un racconto allora l'interlocutore c'è per forza.
Questa è la mia opinione.
Re: opinione
Messaggio da Ospite » 22/12/2007, 13:20
ciao,tosaweb ha scritto:[...]
Ciao Nanita!
Ma che differenza c'è se l'interlocutore è immaginario o no? E' comunque un interlocutore. A un corso a cui ho partecipato si è molto dibattuto di questa cosa, alla fine ho imparato che proprio quelli che dichiarano di "scrivere esclusivamente per sè stessi" sono quelli che poi ti mandano i loro racconti per farteli leggere appena ne hanno la possibilità (non tutti, certo).
Puoi scrivere per te stesso quando scrivi la lista della spesa, quando fai la lista delle cose da mettere in valigia. Ma se parliamo di scrittura vera e propria, scrittura di un testo di un racconto allora l'interlocutore c'è per forza.
Questa è la mia opinione.
se scrivi di comunicazione, non sono daccordo perchè interlocutore è colui che prende parte attivamente al dialogo o alla discussione. Naturalmente chi scrive intenzionalmente un libro, un racconto o un fumetto per fini commerciali deve rivolgersi ad un interlocutore. Sono due cose diverse. Ad un corso di scrittura è doveroso focalizzare l'attenzione sull'interlocutore. Se pensi di scrivere la lista della spesa ti chiedo di mandarmene una copia al mio indirizzo di posta, potrebbe essere interessante, eppure in questo caso hai scritto e non pensavi ad un interlocutore .
Re: Chi non legge può scrivere?
Messaggio da DANY71 » 14/01/2008, 8:41
A meno che tu non voglia fare il correttore di bozze, ti consiglio di buttare giù su un foglio tutto quello che ti viene in mente.....poi qualcuno penserà a dare un ordine preciso alle tue storie e alle tue idee, non so come si scrive un libro ed è per questo motivo che mi sono tirata indietro anche io tante volte, era tanta la voglia di farlo che mi concentravo più sul come farlo e come dargli forma perdendo di vista l'ispirazione che puntualmente spariva, poi ho capito che non era importante scrivere bene e scrivere grandi cose ed è per questo motivo che mi sono fatta trascinare dalle mie emozioni e dalle mie ispirazioni e senza rendermene conto ho creato poesie e riflessioni meravigliose (almeno per me) che mi hanno servito molto per darmi forza, energia e anche soddisfazione personale nel farle leggere a coloro che avevano voglia di conoscermi meglio.TheEmptyFlow ha scritto:Volevo sentire il vostro parere..
Io scrivo di tanto in tanto (devo dire proprio tanto) qualche raccontino che ogni tanto mi esce fuori (pochi) e lo ammettoritengo che i risultati non siano scarsissimi e che io non faccia eccessivamente schifo a scrivere..
Da più piccolo leggevo qualche libro, poi solo quelli che mi assegnavano per compito a scuola e tutte le volte erano belle esperienze che mi sono rimaste impresse, ma sostanzialmente non ho mai letto tanto. Mi veniva sempre voglia di scriverne uno io e ogni tanto ci tentavo, ma poi per pigrizia o per "mancanza di presunzione" ho sempre lasciato tutto alle radici...
Nell'ormai lontano 2001mi era venuta un'idea per un libro di narrativa che volevo scrivere, nel 2004 l'ho cominciato
e l'ho abbandonato... Qualche mese fa avevo intenzione di riprenderlo, ho corretto qualche errore del mio primo e unico capitolo, ho cercato di migliorarlo, ma poi non sono mai andato avanti. Ora avrei deciso di tentare ancora di proseguire, ma i limiti sono sempre quelli: mancanza di tempo, pigrizia, ambienti "ispiratori" (solitudine
) e soprattutto la domanda "ma posso scrivere un libro?". Conosco poco di come si scrive un libro, ho tante belle idee ed intenzioni, ma non so se uno che non legge possa realmente avere le "basi" per scrivere una cosa del genere...
Voi cheddite?
Un in bocca al lupo e credi in te stesso a volte serve molto di più di un consiglio da parte degli altri.......
Ciao da Dany
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