enemyofthesun ha scritto:[...]
Dai qualche volta mi lascio andare a qualche commedia che mi garba, difficilmente ad altri programmi...
E comunque, per l'appunto, non mi interessa farmi 4 risate. Sarò noioso, ma alla fine preferisco la realtà ai reality. E non fa ridere.
E' molto tempo che non guardo reality, ma io sono l'ultimo che può scagliare pietre. Infatti, quella per il primo Grande Fratello era stata una vera e propria infatuazione...
Fine estate 2000, ricordo che era cominciata per scherzo. In spiaggia, con le amiche che si rosolavano accanite, uno dei passatempi era commentare le pagine del giornale, e sugli spettacoli non si parlava d'altro che del Grande Fratello che stava per iniziare. L'amica intransigente di sinistra non voleva sentirne parlare, e allora io recitavo la parte dell'entusiasta e le leggevo tutto ciò che riguardava i ragazzi che sarebbero entrati nella casa.
Morale: lei non si è mai smossa dalle sue posizioni, io invece ho cominciato a farmi prendere davvero dalla curiosità
. A casa, ho iniziato a vederlo e ad accalorarmi e ad immedesimarmi nei personaggi, parteggiavo per questo e per quello, uscivo dal lavoro e mi precipitavo a casa per non perdere lo spezzone pomeridiano. Aspettavo con trepidazione i ballottaggi Taricone-Roberta o Ottusangolo-Cristina...allora ero ancora appassionato di calcio, andavo al bar a vedere qualche partita, ma mi sentivo attratto dal video che proiettava le immagini di Stream sulla Casa 24 ore su 24.
Nessun interesse di tipo intellettuale, mi sentivo proprio emotivamente coinvolto nelle vicende della casa...
L'anno dopo, cambiati i personaggi e la conduttrice, l'interesse è scemato, finché ho smesso di guardare il Grande Fratello, e mai ho iniziato ad interessarmi di altri reality.
Oggi, devo ammettere, ogni tanto mi viene l'insopprimibile tentazione di ritenere un po' rimbambito chi s'interessa ancora ai reality.
Ma poi penso a me che nel 2000 avevo già 32 anni...e alla fin fine credo sia sempre positivo lasciare un po' di spazio alla parte infantile di noi, in me si sono spente tante passioni giovanili (il calcio, la competitività nei giochi, i fumetti eccetera...) e a ripensarci, ogni volta ci ho perso, e non riesco a vedere queste perdite come parte di una crescita, di un'evoluzione.
Se poi nei reality sia tutto finto oppure no...io credo che tutto ruoti intorno a un copione, ma anche intorno a un copione, in tanti giorni e tante ore l'umanità dei personaggi inevitabilmente emerge.
Ma se anche fosse tutta una gigantesca recita? Davanti a quanti film mi sono commosso, dimenticando che lì, dichiaratamente, altro non era che recita? Sono reduce da un estate di entusiasmo per le "Casalinghe disperate"...
E' vero che in un reality sarebbe più immorale, perché c'è una pretesa di verità, ma insomma, pazienza...
. I reality sono interessanti dal punto di vista sociologico, per me. Vedere le dinamiche dei gruppi, capire i caratteri come si attraggono, le reazioni agli eventi... e ritrovare in soggetti atipici e straordinari le tipicità e l'ordinarietà di ognuno di noi. 
