"Sonatine", Takeshi Kitano

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Etere
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"Sonatine", Takeshi Kitano

Messaggio da Etere » 08/05/2014, 22:52

Ho scoperto Takeshi Kitano per caso: cercavo su ibs.it un libro sul cinema di Quentin Tarantino e mi sono imbattuto in "Tarantino vs Kitano. Registi senza gloria", di Angela Cinicolo, che presenta Kitano come una sorta di Tarantino in salsa giapponese. La cosa mi ha incuriosito molto e ho iniziato a procurarmi alcuni films di questo regista orientale. Ho cominciato con "Sonatine" e l'ho trovato veramente straordinario. "Sonatine" sembra inizialmente uno dei soliti film yakuza che vede gli esponenti tatuati dell'organizzazione mafiosa di turno dediti alle solite occupazioni giornaliere: estorsioni, pestaggio dei recalcitranti, omicidi, etc. A un certo punto però la musica cambia: i maggiorenti dell'organizzazione (assieme a un gruppo di sbandati) vengono spediti dal boss in "missione" nell'isola di Okinawa: in questo luogo, in una casetta senza tempo sulla spiaggia, il film si trasforma in un masterpiece imperdibile: poetico, onirico, comico, filosofico. Kitano qui veste anche i panni di attore protagonista. Un film indimenticabile, imperdibile, diverso :idea: . Guardatelo. Fidatevi. ;)

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Senza il sol nulla son io