Educazione civica e no al cellulare in classe. Cosa potrebbe cambiare a scuola

Discussioni, opinioni e riflessioni su argomenti di attualità, notizie, eventi anche personali

Moderatore: Sabrina

Rispondi
NewsBot
Bot
Messaggi: 409671
Iscritto il: 09 ottobre 2004
Età: 33

Educazione civica e no al cellulare in classe. Cosa potrebbe cambiare a scuola

Messaggio da NewsBot » 25/01/2019, 20:00

È partito ieri nella Commissione Cultura della Camera l'iter delle proposte di legge che reintroducono l'insegnamento dell'educazione civica nella scuola primaria e secondaria. Relatrice sarà la leghista Colmellere. Il testo guida predisposto da Capitanio (Lega) sarà integrato con altre proposte di maggioranza e opposizione. E una proposta della Lega (onorevole Latini) e una di FI (l'ex ministro dell'Istruzione Gelmini) dispongono il "divieto salvo casi particolari specifici, di utilizzo del cellulare e di altri dispositivi elettronico-digitali nei luoghi e negli orari dell'attività didattica". Una misura sulla quale è già iniziato il confronto all'interno della Commissione, con la maggioranza che - riferiscono fonti parlamentari - sarebbe orientata a recepire.  "L'insegnamento dell'educazione civica - si legge nel testo del leghista Capitanio - deve servire non solo ad avvicinare i giovani alla conoscenza delle istituzioni, ma anche a sensibilizzarli alla solidarietà, accompagnandoli in percorsi di coesione sociale".
"L'educazione civica - aggiunge l'esponente del partito di via Bellerio - deve pertanto facilitare l'inserimento dei giovani nel mondo del volontariato e la loro integrazione con le persone con disabilità e deve incoraggiare - anche attraverso l'educazione alla legalità - la loro partecipazione alla vita associata come cittadini attivi". Sono 4 gli articoli. Si prevede "un monte ore annuale di 33 ore, da affidare ai docenti dell'area storico-geografica nelle scuole secondarie di primo grado e ai docenti dell'area economico-giuridica nelle scuole secondarie di secondo grado" e "un premio annuale per l'educazione civica destinato a premiare le esperienze migliori in materia di educazione civica in ogni ordine e grado di istruzione". Gelmini suggerisce "attività extrascolastiche" Anche il capogruppo di FI Gelmini chiede "l'introduzione nelle scuole dell'insegnamento alla cittadinanza attiva, inteso come insegnamento dei valori della legalità, della partecipazione e della solidarietà". "E' indispensabile - osserva l'esponente azzurra - trasferire ai giovani non solo le cognizioni tecnico-pratiche occorrenti per l'utilizzo dei dispositivi elettronici, ma anche un insieme di regole di convivenza e di rispetto dell'altro, in funzione di prevenzione e di contrasto di condotte suscettibili di degenerare in bullismo e cyberbullismo". Per Gelmini "le relative attività devono tener conto della storia, delle tradizioni e della cultura del territorio in cui è inserita la singola istituzione scolastica".  "Oltre alla normale attività didattica in classe, l'insegnamento dell'educazione alla cittadinanza attiva può avvenire - secondo la proposta Gelmini - anche attraverso attività extrascolastiche. Per le scuole secondarie di secondo grado, si prevede che le attività di alternanza di scuola e lavoro possano essere svolte presso uffici pubblici, istituzioni, fondazioni e istituzioni culturali". "Nell'ambito dei progetti di educazione alla cittadinanza attiva, si svolgano anche attività di sensibilizzazione degli alunni su diritti e doveri connessi all'uso di Internet e degli altri strumenti digitali, nonché progetti per prevenire e contrastare il bullismo informatico. In tale contesto - osserva la deputata di FI -, la proposta dispone il divieto, salvo casi particolari specifici, di utilizzo del cellulare e di altri dispositivi elettronico-digitali nei luoghi e negli orari dell'attività didattica".  La proposta del M5s La proposta del Movimento 5 stelle è firmata dalla pentastellata Dadone. "In particolare l'insegnamento dell'educazione civica - osserva - deve comprendere lo studio della Costituzione; un'introduzione di base al diritto costituzionale; un'introduzione al diritto dell'Unione europea; l'educazione alla legalità; l'educazione alla cittadinanza digitale; l'educazione al rispetto dei beni culturali, paesaggistici e naturali; l'educazione ai principi delle pari opportunità". "La proposta dispone - si legge nel testo predisposto dalla deputata M5s - che le istituzioni scolastiche debbano programmare anche attività di studio e viaggi di istruzione, per aumentare negli alunni la conoscenza delle istituzioni italiane ed europee, della loro storia e del loro funzionamento". Altre proposte sul tavolo sono firmate dall'azzurro Battilocchio ("Appositi corsi di formazione e aggiornamento devono essere predisposti dalle regioni, d'intesa con gli uffici scolastici regionali") e dal centrista Toccafondi secondo cui l'insegnamento dell'educazione civica "ha lo scopo di sviluppare negli studenti il senso della cittadinanza, mediante la conoscenza della Costituzione nei suoi aspetti giuridici, storici, culturali e morali e nella sua qualità di enunziato fondamentale dei valori comuni della vita civile collettiva della nazione".

Fonte: https://www.agi.it/cronaca/cellulare_in ... 019-01-25/
NewsBot di MailAmici - per info: news@mailamici.it

Avatar utente
tempest
UltraAmico
UltraAmico
Messaggi: 9820
Iscritto il: 05 agosto 2007
Sesso:

Re: Educazione civica e no al cellulare in classe. Cosa potrebbe cambiare a scuola

Messaggio da tempest » 26/01/2019, 16:07

Sarebbe l'ora...