george clooney ha scritto:[...]
Esattamente; hai centrato il punto. L'integrazione può avvenire solo se entrambe le parti collaborano; e principalmente devono essere coloro che provengono da un paese straniero a volersi integrare nel paese in cui vivono. Se noi andassimo a vivere all'estero, non faremmo di tutto per integrarci, per farci vedere di buon occhio dalla gente di quel paese che ci ospita; non vorremmo forse comprendere il loro stile di vita e il loro modo di vivere e adeguarci a loro? I mussulmani non lo fanno; non si integrano perchè sono loro a non volerlo; non ci frequentano perchè non vedono di buon occhio la nostra cultura, i nostri valori ecc...Tendono a vivere tutti nello stesso quartiere, nella stesdsa zona, trasformando le nostre città in veri e propri ghetti; in certe zone di Milano o Torino sembra di stare a Marrakech, altro che in Italia; e questo non bisognava permetterlo..
infatti: e questo non solo nelle grandi città.
anche in provincia è la stessa cosa, anche se ridotta in scala.
per esempio, credo che a tutti noi sia capitato, prima o poi, di avere il vicino di casa musulmano: eppure io non ho mai visto questo vicino presentarsi, scambiare le due parole di cortesia o intavolare quel minimo di rapporti umani (del tipo: "buongiorno, come va? tutto bene?"), e questo neppure dopo mesi o anni che stanno in un paese/città.
stanno per conto loro: vedi che vogliono rimanere divisi dagli altri, a cui non danno neppure quel minimo di confidenza "di cortesia" (diciamo così), e che frequentano a loro volta solo altre persone musulmane.
non sto poi a fare l'esempio del crocifisso, che ogni tanto torna agli albori delle cronache.
ed è invece verissimo quello che dici tu: quando io vado in un paese straniero, mi adeguo alle regole che trovo, senza pormi troppo i problema se e condivido o meno.
a meno che non siano davvero regole assurde, mi rendo conto di essere ospite in quel paese e accetto di buon grado di adeguarmi.
così come se venissi a casa tua, accetterei le tue regole....
mi sembra naturale che sia così, mentre per molti immigrati è l'esatto contrario.
qualche giorno fa, in una città di provincia della zona, ho visto camminare due donne con il volto interamente coperto: in pratica, con il velo nero che lascia soltanto aperta una piccola fessura per gli occhi.
ora, sappiamo benissimo che - per ragioni di ordine pubblico - non è consentito da noi, perché bisogna sempre essere in grado di identificare chi ha di fronte (a mio parere giustamente).
è sintomo di rispetto ed integrazione farlo comunque?