Questione americana, ma il problema è mondiale!

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Mister71
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Questione americana, ma il problema è mondiale!

Messaggio da Mister71 » 07/09/2012, 21:37

Ciao...

In questi giorni, mi è capitato di ascoltare l'intervento di Bill Clinton in relazione alla campagna per il nuovo Presidente americano.

La questione è: repubblicani o democratici?

A noi non interessa più di tanto, ma le parole di Clinton sono invece una domanda per tutti, e hanno attratto la mia attenzione. Più o meno l'ex presidente ha detto questo:

scegliere significa "adottare" non solo un nuovo presidente, ma una diversa visione del mondo e del futuro.

Che genere di futuro vogliamo? Quale pensiamo sia il migliore? Il nocciolo della questione, secondo Clinton, è che se vincono i Repubblicani, allora la visione del mondo è quella che stimola l'egocentrismo, l'interesse personale, la competizione, ognuno per sé e che vinca il più forte come se ci si trovasse nella giungla, mentre la visione Democratica privilegierebbe l'insieme, il tessuto sociale, l'aiuto ai più deboli, cioé "meno io e più noi"...

A noi non interessa l'elezione americana, ma questo discorso si. La sua importanza è massima, in un momento in cui vediamo che il mondo crolla nel versante occidentale anche per i pochi scrupoli di quelli che muovono capitali, curano solo i propri interessi, non si preoccupano della salute dei propri dipendenti, e via dicendo...

Obama ha procurato una assistenza sanitaria a qualche milione di americani sprovvisti, e che avrebbero avuto forti difficoltà a curarsi, magari molti sarebbero andati verso un lento ma curabile declino. Così si fa, altro che andare su marte, pensiamo prima a far brillare la vita da queste parti.

Cosa avrebbe fatto un repubblicano? Forse si sarebbe voltato dall'altra parte, o forse no, ma credo che il discorso di Clinton resti in piedi comunque, ed è importante per tutti.

Vi va di dire la vostra? :)

cinque
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Re: Questione americana, ma il problema è mondiale!

Messaggio da cinque » 10/09/2012, 9:12

Mister71 ha scritto:Ciao...

In questi giorni, mi è capitato di ascoltare l'intervento di Bill Clinton in relazione alla campagna per il nuovo Presidente americano.

La questione è: repubblicani o democratici?

A noi non interessa più di tanto, ma le parole di Clinton sono invece una domanda per tutti, e hanno attratto la mia attenzione. Più o meno l'ex presidente ha detto questo:

scegliere significa "adottare" non solo un nuovo presidente, ma una diversa visione del mondo e del futuro.

Che genere di futuro vogliamo? Quale pensiamo sia il migliore? Il nocciolo della questione, secondo Clinton, è che se vincono i Repubblicani, allora la visione del mondo è quella che stimola l'egocentrismo, l'interesse personale, la competizione, ognuno per sé e che vinca il più forte come se ci si trovasse nella giungla, mentre la visione Democratica privilegierebbe l'insieme, il tessuto sociale, l'aiuto ai più deboli, cioé "meno io e più noi"...

A noi non interessa l'elezione americana, ma questo discorso si. La sua importanza è massima, in un momento in cui vediamo che il mondo crolla nel versante occidentale anche per i pochi scrupoli di quelli che muovono capitali, curano solo i propri interessi, non si preoccupano della salute dei propri dipendenti, e via dicendo...

Obama ha procurato una assistenza sanitaria a qualche milione di americani sprovvisti, e che avrebbero avuto forti difficoltà a curarsi, magari molti sarebbero andati verso un lento ma curabile declino. Così si fa, altro che andare su marte, pensiamo prima a far brillare la vita da queste parti.

Cosa avrebbe fatto un repubblicano? Forse si sarebbe voltato dall'altra parte, o forse no, ma credo che il discorso di Clinton resti in piedi comunque, ed è importante per tutti.

Vi va di dire la vostra? :)
Io dico la mia.
1) trovo che l' elezione usa sia fondamentale per l' Europa , per moltissimi motivi , soprattutto perche' romney ci farebbe a pezzi, ma non in quanto repubblicano, ma per le sue idee, il suo passato.
2) i democratici ed i repubblicani sono molto simili, pagati dalle stesse lobby.
Clinton, che odia Obama, fa il furbo : e' il responsabile dei derivati, e' il responsabile della commistione delle banche con le banche di' affari. Come si fa a credere a Clinton?
3) Obama ha effettuato una riforma sanitaria che Non e' attuata per i molti veti , come e a chi livello sara' attuata e se lo sara' ( a parte tutta la questione della sanita' pubblica osteggiata da molti cittadini) non so.
Nel frattempo il suo governo, come quello di Bush, e' in mano ai soliti 20 uomini che decidono sulla finanza e sulla nostra vita: i bonus per chi cii ha mandato all' aria arrivano a decine decine di milioni di euro, ma qui ci si preoccupa dello stipendio dei parlamentari...
Obama tenta e riesce a spostare l' attenzione sul debito europeo, ma la crisi e' iniziata li' per l' avidità ' di una finanza senza basi reali.
Non credo n'è a Clinton n'è a obama( che non avrei votato preferendo sia la Clinton che mc cain ) , ma spero ardentemente che vinca per il nostro bene.

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Re: Questione americana, ma il problema è mondiale!

Messaggio da Mister71 » 10/09/2012, 9:58

cinque ha scritto:[...]


Io dico la mia.
1) trovo che l' elezione usa sia fondamentale per l' Europa , per moltissimi motivi , soprattutto perche' romney ci farebbe a pezzi, ma non in quanto repubblicano, ma per le sue idee, il suo passato.
2) i democratici ed i repubblicani sono molto simili, pagati dalle stesse lobby.
Clinton, che odia Obama, fa il furbo : e' il responsabile dei derivati, e' il responsabile della commistione delle banche con le banche di' affari. Come si fa a credere a Clinton?
3) Obama ha effettuato una riforma sanitaria che Non e' attuata per i molti veti , come e a chi livello sara' attuata e se lo sara' ( a parte tutta la questione della sanita' pubblica osteggiata da molti cittadini) non so.
Nel frattempo il suo governo, come quello di Bush, e' in mano ai soliti 20 uomini che decidono sulla finanza e sulla nostra vita: i bonus per chi cii ha mandato all' aria arrivano a decine decine di milioni di euro, ma qui ci si preoccupa dello stipendio dei parlamentari...
Obama tenta e riesce a spostare l' attenzione sul debito europeo, ma la crisi e' iniziata li' per l' avidità ' di una finanza senza basi reali.
Non credo n'è a Clinton n'è a obama( che non avrei votato preferendo sia la Clinton che mc cain ) , ma spero ardentemente che vinca per il nostro bene.
Ciao...

Sono d'accordo sul fatto che l'America non sia quel grande esempio da seguire sempre e comunque, con il suo consumismo e i suoi eccessi. Noi, peraltro, sappiamo prendere sempre le cose negative e mai filtrare per ottenere solo il meglio, ma questo è un altro discorso...

Spero comunque che ci sia un ripensamento a proposito della direzione intrapresa dall'occidente, visti i risultati.

Ciao...

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Re: Questione americana, ma il problema è mondiale!

Messaggio da cinque » 10/09/2012, 11:21

Mister71 ha scritto:[...]



Ciao...

Sono d'accordo sul fatto che l'America non sia quel grande esempio da seguire sempre e comunque, con il suo consumismo e i suoi eccessi. Noi, peraltro, sappiamo prendere sempre le cose negative e mai filtrare per ottenere solo il meglio, ma questo è un altro discorso...

Spero comunque che ci sia un ripensamento a proposito della direzione intrapresa dall'occidente, visti i risultati.

Ciao...
Non era un' accusa agli usa da cui, come dici, filtriamo il peggio.Io credo che se aumentano i bisogni anche fittizi aumenta il benessere, il lavoro, ma ci deve essere un prodotto o un servizio e la sostenibilità, del tutto, sotto vari punti di vista.Sono consumi sta. Era un' accusa precisa alla finanza creativa. Ti consiglio il film ' Too big to fail'

Sims
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Re: Questione americana, ma il problema è mondiale!

Messaggio da Sims » 10/09/2012, 14:56

Mister71 ha scritto:Ciao...

In questi giorni, mi è capitato di ascoltare l'intervento di Bill Clinton in relazione alla campagna per il nuovo Presidente americano.

La questione è: repubblicani o democratici?

A noi non interessa più di tanto
, ma le parole di Clinton sono invece una domanda per tutti, e hanno attratto la mia attenzione. Più o meno l'ex presidente ha detto questo:

scegliere significa "adottare" non solo un nuovo presidente, ma una diversa visione del mondo e del futuro.

Che genere di futuro vogliamo? Quale pensiamo sia il migliore? Il nocciolo della questione, secondo Clinton, è che se vincono i Repubblicani, allora la visione del mondo è quella che stimola l'egocentrismo, l'interesse personale, la competizione, ognuno per sé e che vinca il più forte come se ci si trovasse nella giungla, mentre la visione Democratica privilegierebbe l'insieme, il tessuto sociale, l'aiuto ai più deboli, cioé "meno io e più noi"...

A noi non interessa l'elezione americana, ma questo discorso si. La sua importanza è massima, in un momento in cui vediamo che il mondo crolla nel versante occidentale anche per i pochi scrupoli di quelli che muovono capitali, curano solo i propri interessi, non si preoccupano della salute dei propri dipendenti, e via dicendo...

Obama ha procurato una assistenza sanitaria a qualche milione di americani sprovvisti, e che avrebbero avuto forti difficoltà a curarsi, magari molti sarebbero andati verso un lento ma curabile declino. Così si fa, altro che andare su marte, pensiamo prima a far brillare la vita da queste parti.

Cosa avrebbe fatto un repubblicano? Forse si sarebbe voltato dall'altra parte, o forse no, ma credo che il discorso di Clinton resti in piedi comunque, ed è importante per tutti.

Vi va di dire la vostra? :)
Sono d'accordo col tuo discorso e a proposito di quanto ho evidenziato credo che dovrebbe fregarcene molto di più: è vero che dietro al presidente USA ci sono poteri ancora maggiori e che quindi chi vince non decide tutto. Ma dà una tendenza e questo non è poco visto che influenza ancora tutto il resto del pianeta. Dovremmo interessarci di più di ciò che accade atttorno a noi e invece conosco molta gente che si riifuta di ascoltare e si trincera dietro un "sono tutti uguali" che oggi forse è più vero che mai ma che comunque non è sufficiente. Tra l'altro alcuni di questi soggetti vorebbero anche intrattenere confronti sulla politica e avere sempre ragione... :rolleyes:

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Re: Questione americana, ma il problema è mondiale!

Messaggio da Mister71 » 10/09/2012, 20:02

Sims ha scritto:[...]



Sono d'accordo col tuo discorso e a proposito di quanto ho evidenziato credo che dovrebbe fregarcene molto di più: è vero che dietro al presidente USA ci sono poteri ancora maggiori e che quindi chi vince non decide tutto. Ma dà una tendenza e questo non è poco visto che influenza ancora tutto il resto del pianeta. Dovremmo interessarci di più di ciò che accade atttorno a noi e invece conosco molta gente che si riifuta di ascoltare e si trincera dietro un "sono tutti uguali" che oggi forse è più vero che mai ma che comunque non è sufficiente. Tra l'altro alcuni di questi soggetti vorebbero anche intrattenere confronti sulla politica e avere sempre ragione... :rolleyes:

Ciao Sims... :)

La cosa che mi ha sempre stupito è il fatto che in America certe persone prive di assistenza sanitaria rischino la pelle, comunque la salute, anzi per dirla tutta mi sembra assurdo che non vi sia una copertura sanitaria per tutti.

Poi possiamo anche andare su marte, ma prima pensiamo a come si vive da queste parti.

Mi sembra evidente che la "politica dell'interesse personale" non paghi, a lungo andare.

Mi pare, ma correggetemi se sbaglio, che adesso alcuni imprenditori stiano andando via pure dalla Cina, spostandosi in India, Vietnam, Thailandia, perché lì la manodopera ha un costo ancora minore, e in Cina sta invece aumentando.

Quando saremo una manica di barboni, allora torneranno per proporci di lavorare 15 ore al giorno in cambio di 500 Euro.

E poi ci lamentiamo se scoppiano guerre in continuazione, qual e là. Dove non c'è giustizia sociale, come può esserci pace?

Ciao... :)

Ares87
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Re: Questione americana, ma il problema è mondiale!

Messaggio da Ares87 » 12/09/2012, 13:13

Mister71 ha scritto:Ciao...

In questi giorni, mi è capitato di ascoltare l'intervento di Bill Clinton in relazione alla campagna per il nuovo Presidente americano.

La questione è: repubblicani o democratici?

A noi non interessa più di tanto, ma le parole di Clinton sono invece una domanda per tutti, e hanno attratto la mia attenzione. Più o meno l'ex presidente ha detto questo:

scegliere significa "adottare" non solo un nuovo presidente, ma una diversa visione del mondo e del futuro.

Che genere di futuro vogliamo? Quale pensiamo sia il migliore? Il nocciolo della questione, secondo Clinton, è che se vincono i Repubblicani, allora la visione del mondo è quella che stimola l'egocentrismo, l'interesse personale, la competizione, ognuno per sé e che vinca il più forte come se ci si trovasse nella giungla, mentre la visione Democratica privilegierebbe l'insieme, il tessuto sociale, l'aiuto ai più deboli, cioé "meno io e più noi"...

A noi non interessa l'elezione americana, ma questo discorso si. La sua importanza è massima, in un momento in cui vediamo che il mondo crolla nel versante occidentale anche per i pochi scrupoli di quelli che muovono capitali, curano solo i propri interessi, non si preoccupano della salute dei propri dipendenti, e via dicendo...

Obama ha procurato una assistenza sanitaria a qualche milione di americani sprovvisti, e che avrebbero avuto forti difficoltà a curarsi, magari molti sarebbero andati verso un lento ma curabile declino. Così si fa, altro che andare su marte, pensiamo prima a far brillare la vita da queste parti.

Cosa avrebbe fatto un repubblicano? Forse si sarebbe voltato dall'altra parte, o forse no, ma credo che il discorso di Clinton resti in piedi comunque, ed è importante per tutti.

Vi va di dire la vostra? :)
Di Obama se ne possono dire tante, ma almeno una cosa l'ha fatta, o meglio non l'ha fatta, cioè non ha bombardato nessuno.
A me, infatti, ciò che preoccupa veramente è che gli americani, dopo quattro anni, possano votare un Presidente guerrafondaio...
Nemmeno aiutano i discorsi da "american dream" di Michelle che suonano come una presa per il c..., nè quell'ipocrita di Bill su quale sia la filosofia del partito democratico (che oltretutto è lui stesso che ha cambiato).

Ares87
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Messaggio da Ares87 » 12/09/2012, 13:19

Eccola là, ho appena letto che i libici hanno ammazzato l'ambasciatore americano... mi sa che siam fregati.

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Re: Questione americana, ma il problema è mondiale!

Messaggio da tropicsnow » 12/09/2012, 14:19

Ares87 ha scritto:[...]

Di Obama se ne possono dire tante, ma almeno una cosa l'ha fatta, o meglio non l'ha fatta, cioè non ha bombardato nessuno.
A me, infatti, ciò che preoccupa veramente è che gli americani, dopo quattro anni, possano votare un Presidente guerrafondaio...

io sono sempre stata pro Obama e mai potrei voltarmi dalla parte di chi non è democratico per cui spero resti lui in carica, del resto l'intervento di Clinton è stato magistale e serve ad Obama per poter arrivare a quell'elettorato democratico che lo sente distante.

A questo link trovate un test per capire verso quale politico americano in lizza per la presidenza tendono le vostre idee politiche www.isidewith.com

buon divertimento :D

P.S. a me è uscito 90% Obama :P :D
"Ho visto cose bellissime grazie alla diversa prospettiva suggerita dalla mia perenne insoddisfazione, e quel che mi consola ancora, è che non smetto di osservare".

Birnam wood prophecy


Messaggio da Birnam wood prophecy » 12/09/2012, 14:45

Ares87 ha scritto:Eccola là, ho appena letto che i libici hanno ammazzato l'ambasciatore americano..
Medioevo culturale....

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Re: Questione americana, ma il problema è mondiale!

Messaggio da Ares87 » 12/09/2012, 16:26

tropicsnow ha scritto:[...]




io sono sempre stata pro Obama e mai potrei voltarmi dalla parte di chi non è democratico per cui spero resti lui in carica, del resto l'intervento di Clinton è stato magistale e serve ad Obama per poter arrivare a quell'elettorato democratico che lo sente distante.

A questo link trovate un test per capire verso quale politico americano in lizza per la presidenza tendono le vostre idee politiche www.isidewith.com

buon divertimento :D

P.S. a me è uscito 90% Obama :P :D
Il fatto è che i valori di cui ha parlato Clinton non appartengono più alla socialdemocrazia americana e non vi appartengono più proprio dalla sua presidenza, ma non so se questo l'elettorato americano lo sa. Se lo sapesse allora il discorso di Clinton gli sembrerebbe una grande ipocrisia e di conseguenza non so quanto porterebbe l'effetto sperato di riavvicinare l'elettorato democratico ad Obama....

P.S. a me è uscito 86% Jill Stein (pure in America voterei per chi non ha possibilità di vincere :? )

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Messaggio da Andyphone » 12/09/2012, 20:37

Questo topic è molto "borderline" rispetto alla Policy del forum in mia opinione, raccomando di non tramutarlo in propaganda politica per una qualsiasi parte rischiando di farlo chiudere.

Grazie.
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Re: Questione americana, ma il problema è mondiale!

Messaggio da Ospite » 12/09/2012, 21:57

cinque ha scritto:[...]
2) i democratici ed i repubblicani sono molto simili, pagati dalle stesse lobby.
.
Bravissima... finalmente ci ritroviamo su questo argomento che ci ha sempre visti opposti ;)
Mister71 ha scritto:[...]
Sono d'accordo sul fatto che l'America non sia quel grande esempio da seguire sempre e comunque, con il suo consumismo e i suoi eccessi.
Concordo. E per tante altre cose, non solo consumismo ed eccessi. Ritengo sempre sia un grande peccato, non essere riusciti a contrapporre a questo modello, un'unione europea molto più ampia e solida, non solo fatta di confini aperti e moneta unica ma di valori, pensieri, stile di vita ecc. Noi europei con una grande tradizione storica e culturale, in confronto ad una nazione così giovane.

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Re: Questione americana, ma il problema è mondiale!

Messaggio da tempest » 12/09/2012, 22:04

tropicsnow ha scritto:[...]




io sono sempre stata pro Obama e mai potrei voltarmi dalla parte di chi non è democratico per cui spero resti lui in carica, del resto l'intervento di Clinton è stato magistale e serve ad Obama per poter arrivare a quell'elettorato democratico che lo sente distante.

A questo link trovate un test per capire verso quale politico americano in lizza per la presidenza tendono le vostre idee politiche www.isidewith.com

buon divertimento :D


P.S. a me è uscito 90% Obama :P :D
Obama anche io, all' 85% , mi pare un po' alto come punteggio, anche se in effetti spero che vinca Obama, ci sono alcuni elementi della politca USA con i qual non ho la minima familiarità e quindi 2 o 3 le rispote le ho date un po' a naso ( tipo oil drilling, patriot act ...) ... mah... più versosimilmente sarò un 70% Obama.

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Re: Questione americana, ma il problema è mondiale!

Messaggio da cinque » 12/09/2012, 23:14

Shadow750 ha scritto:[...]



Bravissima... finalmente ci ritroviamo su questo argomento che ci ha sempre visti opposti ;)

[...]



ne.
Io non ho mai capito il genere delle tue accuse Come non capisco le accuse di consumismo. Riconosco certi difetti negli usa come in altri stati.
Non vedo pero' gli usa come il male. Ma lo sappiamo. Non ripetiamoci.
Mi fa molto sorridere questo endorsment degli europei ai democratici ed a obama in articolare ( forse era piu' comprensibile con carter,ma non con Clinton)
Clinton usa il suo forte appeal di uomo vincente. Trovo laposizione di di ares condivisibile se io fossi di sinistra, ma gli ricordo di non usare categorie europee per gli usa. Credo lo sappia meglio di me...
sinceramente quando penso a Clinton con certi politici nostrani a fare l' ulivo mondiale mi sbellico. Chissa' che risate si faceva Clinton....
E qui chiudo, ma non mi pare una questione politica interna perche' le categorie americane non sono quelle europee che derivano da un' epoca in cui o gli usa erano appena nati o si stavano arricchendo per diventare una potenza sociale, economica e religiosa ed anche di diritto.
La societa' americana e' davvero troppa diversa dalla nostra .
Direi che un politico mai si potrebbe dichiarare socialdemocratico. perderebbe subito ( ares...) e questo Obama sta cercando di far capire: sono americano, sono il sogno americano, non sono certo un rivoluzionario.
Il effetti lui e' la rappresentazione del sogno americano e si rivolge ai cittadini usa e non agli europei socialdemocratici.
Non siamo in Svezia....
Proprio la grande storia europea ed il suo nazionalismo hanno portato ad un Unione europea molto debole politicamente, economicamente . Per contrastare l' Asia, le potenze emergenti e difendere i nostri interessi anche rispetto agli usa.mi auguro anche io la stessa cosa tua.
Buona notte....
P.s: ti ricordo che i paesi giovani e che fanno figli sono il futuro. A.trimenti avremmo ancora l' impero romano.
Lo so anche a me fa paura. Mi sento anche io in colpa.
Va bene... Dopo aver sentito parlate 3 ore di donne due uomini ( esco troppo da sola :-)posso andare a letto.
Grazie per le chiacchiere interessanti.

Ospite

Re: Questione americana, ma il problema è mondiale!

Messaggio da Ospite » 14/09/2012, 16:19

cinque ha scritto:[...]
Io non ho mai capito il genere delle tue accuse Come non capisco le accuse di consumismo. Riconosco certi difetti negli usa come in altri stati.
Non vedo pero' gli usa come il male. .
Io non accuso... mi limito ad esprimere una mia opinione, che è ben diverso. Sono sicuro che tu, a differenza di qualcun'altra, lo capisci bene. ;)
cinque ha scritto:[...]
La societa' americana e' davvero troppa diversa dalla nostra ..
Appunto. Perchè allora cercare di imitarla, e lasciarci fagocitare dai loro miti e stereotipi?
Eppure ogni nostro politico in odore di elezioni, attraversa l'Atlantico per andare a ruffianarsi un pò col presidente U.S.A.
cinque ha scritto:[...]
P.s: ti ricordo che i paesi giovani e che fanno figli sono il futuro. A.trimenti avremmo ancora l' impero romano.
Perchè i paesi vecchi non proliferano? :)

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Re: Questione americana, ma il problema è mondiale!

Messaggio da cinque » 14/09/2012, 17:15

eh no shadow, quoque te, con sti ricordi !!!!!:-))))
non vi siete capiti.
in passato non concordai nel merito delle tue considerazioni, ma devo dire non ricordo neanche molto. si puo' imitare molto o qualcosa, ma non tutto ovviamente. molti aspetti della società americana spaventano, per cui, seppure molto piu' facilmente che in altri luoghi, ma non sempre, è possibile naturalizzarsi li' ad una certa età.
"naturalizzarsi" vuol dire per loro una cosa chiara.
l'anno scorso ero a ny per il memorial day : di fronte ad una metropoli lavoratrice, una città bloccata, molti indifferenti e moltissimi ancora emozionati (soprattutto arrivati da altri stati over fly ) solo harlem ( e quindi i neri) era indifferente ! nessun sermone ne ha parlato.
questo è un gran problema. il fatto che obama , come leggo, abbia perso il suo elettorato nero vuol dire qualcosa. io l'ho considerata un'operazione di facciata, per chi si vuole lavarsi la coscienza: tra la'ltro obama ha una storia bianca alle spalle.
no i paesi vecchi non figliano. basta guardare la demografia europea.
che l'europa sia in decadenza non è una novità.
e' abbastanza normale arrufianarsi il presidente usa. perfino romney mi pare sia venuto nei paesi piu' importanti (non l'italia) europei. ora pero' vanno li' anche i candidati delle primarie o i viceministri del precedente governo e nessuno se li fila .... che figura !!!!
:DD :DD :DD ;) :DD :DD

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Re: Questione americana, ma il problema è mondiale!

Messaggio da Mister71 » 18/09/2012, 10:51

Shadow750 ha scritto:[...]


Concordo. E per tante altre cose, non solo consumismo ed eccessi. Ritengo sempre sia un grande peccato, non essere riusciti a contrapporre a questo modello, un'unione europea molto più ampia e solida, non solo fatta di confini aperti e moneta unica ma di valori, pensieri, stile di vita ecc. Noi europei con una grande tradizione storica e culturale, in confronto ad una nazione così giovane.
Buongiorno...

Per curiosità, leggete questo:

[url]http://www.[/url]

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Re: Questione americana, ma il problema è mondiale!

Messaggio da Andyphone » 18/09/2012, 11:55

Mister71 ha scritto:[...]



Buongiorno...

Per curiosità, leggete questo:

[url]http://www.[/url]
Per favore no propaganda politica su questo forum. Avevo avvertito poco sopra.

Grazie.
- Andy 'Andyphone' - Moderatore e Admin di MailAmici.it -
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Re: Questione americana, ma il problema è mondiale!

Messaggio da Mister71 » 18/09/2012, 12:40

Andyphone ha scritto:[...]



Per favore no propaganda politica su questo forum. Avevo avvertito poco sopra.

Grazie.
Ciao Andy...

Non era quello il fine, volevo ricollegarmi all'argomento delle "diverse visioni del mondo", una che si preoccupa dei più deboli e una che pensa diversamente, comunque visto che in effetti si può leggere anche come uno spot a favore di uno, allora va bene così... D'accordo!

Ciao... :)

(N)utopia
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Messaggio da (N)utopia » 20/09/2012, 19:56

Fottesego come se non ci fosse un domani , degli americani.
Only way out is through window of dreams