Ribellione civile, incivile... o cosa?

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Mister71
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Re: Ribellione civile, incivile... o cosa?

Messaggio da Mister71 » 13/06/2012, 16:45

tropicsnow ha scritto:[...]



avevo già capito il tuo ragionamento e lo condivido. solo non ritengo che violando la norma si cambi in meglio anzi le conseguenze sono peggiori.
quanto al "criminale", vale per tutti compresi coloro che sono seduti in parlamento se violano le norme che magari loro stessi hanno approvato.

ciao...

Ciao...

Volevo aggiungere un particolare al mio ragionamento:

ho seguito una puntata di Ballarò che fra i vari servizi ed interviste ne mostrava una in terra greca. Beh, per farla breve e dando per scontato che sia vero, alcune donne intervistate malate di tumore dovevano comprarsi da sé il farmaco appropriato, che però costa anche 2000 € senza alcun supporto dallo stato, che versa nelle condizioni che sappiamo o immaginiamo.

Ora, se anche questo dipende oltre che dal malgoverno greco anche dal fatto che "la germania non vuole" allora l'europa così come è ora per quanto mi riguarda può benissimo andare a farsi benedire...

E se qualcuna di quelle persone arriva a rubare il farmaco - poniamo come esempio - noi quanti secondi ci mettiamo ad etichettarla come criminale?

Ciao... :)

cinque
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Re: Ribellione civile, incivile... o cosa?

Messaggio da cinque » 13/06/2012, 18:12

Mister71 ha scritto:[...]




Ciao...

Volevo aggiungere un particolare al mio ragionamento:

ho seguito una puntata di Ballarò che fra i vari servizi ed interviste ne mostrava una in terra greca. Beh, per farla breve e dando per scontato che sia vero, alcune donne intervistate malate di tumore dovevano comprarsi da sé il farmaco appropriato, che però costa anche 2000 € senza alcun supporto dallo stato, che versa nelle condizioni che sappiamo o immaginiamo.

Ora, se anche questo dipende oltre che dal malgoverno greco anche dal fatto che "la germania non vuole" allora l'europa così come è ora per quanto mi riguarda può benissimo andare a farsi benedire...

E se qualcuna di quelle persone arriva a rubare il farmaco - poniamo come esempio - noi quanti secondi ci mettiamo ad etichettarla come criminale?

Ciao... :)
questo è un post che approvo.
mi lascia davvero perlessa sentir dire che la merkel ha ragione colla sua idea " o ci state dietro o affossiamo tutta l'aeuropa" . hanno voluto l'ue per unificare la germania e per contrastare gli usa (che oramai non ci avrebbe piu' fatto da parafulmine dopo la fine dell'urss), la francia e la germania hanno fatto entrare l'italia nell'euro perchè conveniva loro (la francia ha comprato tutto il comprabile e la nostra classe dirigente glielo ha permesso). ci troviamo ora con una grecia non salvata (ma salvabile due anni fa) e un minsitro tedesco che sprezzante dice "si arrangino, tanto per noi è uguale". con la spagna soggetta ad attacchi e noi saremo la prossima vittima. tra breve .... vedrete ...
la crisi è iniziata con gli stati uniti e con la city di londra che non ha alcuna economia reale alle spalle. la loro crisi finanziaria ha indebolito loro, ma soprattutto i paesi piu' deboli che finanziariamente non erano i colpevoli. l'italia ha molti problemi (dalla scuola, dalla poca flessibilità alla mancanza di mobilità sociale , ad un welfare malato, ad un sud ingestibile, a tasse spropositate sul lavoro etc etc ), ma anche tante risorse (un pil non cosi' minore di quello francese) contrastate sempre dalla politica comunitaria ( non dimentico il caso malpensa e come il nostro hub sia stato distrutto a favore di FRANCOFORTE e molti altri casi).
non mi capacito di come siamo nelle mani della merkel, qui si parla di fine della moneta unica, di fine dell'europa di tempi durissimi, di una politica tedesca che crede di contrastare l'asia o gli usa da sola ( l'asia , il continente del futuro e del presente), di paesi che impediscono l'emigrazione ( es usa dove ora è molto, molto difficile avere un visto). se volete emigrarre andate in asia se avete una specializzazione.
sinceramente grazie alla germania , a questa germania (un paese enorme, che ha fatto politiche giustissime, ma che ha una politica che mi ricorda tempi oscuri) non lo dico . il mondo è molto, molto piu' grande dell'italia e del letto di berlusca o gli stipendi del trota: solo uno specchio per le allodole. speriamo in bene.. almeno il caro sarkozy non mi mancherà...

Ospite

Re: Ribellione civile, incivile... o cosa?

Messaggio da Ospite » 21/06/2012, 21:25

Mister71 ha scritto:[...]
Ciao...
Non prendere alla lettera le mie parole!
Io intendevo dire che i partigiani hanno rappresentato una reazione contraria ad un quadro politico economico e anche militare che si era creato.
Di qualunque colore o forma sia, una reazione è sempre una reazione, sia che tu li chiami partigiani oppure in un altro modo.
Oggi la situazione precipita, e chi ha uno stabile posto statale e si sente al sicuro può avere difficoltà a comprendere la disperazione e le notti insonni di chi ha perso il lavoro, sta per perderlo e magari non è certo di poter dare da magiare ai propri figli.
Se questa moltitudine cresce, diventerà una massa critica capace di mandare all'aria la pace sociale. Quella che ancora esiste.
E' per questo che anche chi sta bene deve preoccuparsi, perché per stare calmi e tranquilli noi devono star bene anche gli altri, ma se molti di questi non mangiano e non lavorano, allora aumenteranno le ruberie, i furti, gli atti di criminalità eccetera...
Beh, mi sembrava di aver inteso che comunque li si chiami (tu hai usato quel termine li, mica patrioti, rivoluzionari o che altro…) nell’eventualità avresti potuto anche operare una sorta di connivenza se non di appoggio nei loro riguardi. La cosa mi ha destato una certa ilarità, per le ragioni più ampie che ti ho sintetizzato nel mio post.
Non nego comunque che la situazione porti con sé una certa esasperazione popolare, sebbene poi l’aggregazione e l’unione di intenti e obbiettivi io la trovo veramente difficile da raggiungere, specie per chi passa con troppa facilità dall’osannare il potente di turno, al contrastarlo e sconfessarlo in maniera del tutto proditoria verso quelli che dovrebbero essere degli ideali contrassegnati da coerenza. Quindi non penso proprio di vedere nulla che assomigli seppur lontanamente alla presa della Bastiglia.
Mister71 ha scritto:[...]
La "furbizia" del disonesto non è la furbizia di chi fa una cosa illegale per necessità.
Come rubare una mela perché si ha tanta fame e pochi soldi? Sono concetti già attestati e contenuti nel nostro ordinamento giuridico, non capisco davvero la necessità di ribadirli o doverli sviscerare.
Mister71 ha scritto:[...]
Comunque, una norma, qualunque essa sia, non viene da Dio o da una entità aliena, può essere criticata e anche combattuta, se non la si condivide. Un padre che non rispetta una regola o una decisione stabilita da ladri? Da gente che cerca di "ingrassare" il più possibile alla faccia di qualunque altra considerazione? Loro sono "la norma" e chi rischia il tracollo "deve" ubbidire?
Chi è che stabilisce che un padre di famiglia che evade è un criminale? La realtà delle sue legittime difficoltà oppure una norma fatta da gente che può sbagliare?

Il parlamento è fatto da persone, il cui comportamento e stile di vita hanno una bontà tutta da dimostrare e non da divinità indiscutibili.
Non so perché, ma questo insieme di interessanti appunti, mi suonano come qualcosa di reazionario e di anarchico.
:)
Scherzi a parte stai rilevando questioni oggettive che per loro stessa natura sono fallibili e non eterne. Una società cerca di darsi delle regole, così come crea le punizioni per chi le trasgredisce, ma la presunzione di perfezione è comunque fallace e inipotizzabile. La presunzione di base casomai, consiste nell’idea di comune accettazione di ordine e regolamento, ma in realtà la natura per certi versi predatoria e opportunista dell’essere umano, sconfessa ogni buon proposito, facendo emergere come nell’odierna realtà italiana, una cultura del furbo e del disonesto a scapito di colui che invece si attiene alle leggi e alle raccomandazioni dello Stato. Combattere questo sistema moralmente scorretto, credo sarebbe compito di una sana educazione e di un senso civico omogeneo e maturo, cosa che invece assume diverse connotazioni anche solo a livello di diverse realtà territoriali. In alcune aree del Paese si pagano puntualmente tasse automobilistiche e assicuraizioni, mentre in altre è oramai costume folcloristico conoscere i più svariati espedienti per non farlo per niente.
Come si può pretendere di stabilire chi è un criminale e chi non lo è, se abbiamo infinite e svariate teste pensanti, e quando l’illecito commesso non è visto come danno ad un intero sistema, e quindi a tutti i cittadini indistintamente, ma solo a chi di quel sistema secondo un giudizio personale e arbitrario, ne è la facciata più ipocrita.
Come ho detto sopra, vedo troppe banderuole che si muovono a seconda del vento che tira. Una massa di lamentosi e polemici che, cavalcano unicamente l’onda della facile indignazione popolare, credendo ora ai “girotondini” ora ai “grillini” e domani a chissà chi altro.

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Re: Ribellione civile, incivile... o cosa?

Messaggio da Mister71 » 22/06/2012, 12:01

Shadow750 ha scritto:[...]



Una massa di lamentosi e polemici che, cavalcano unicamente l’onda della facile indignazione popolare, credendo ora ai “girotondini” ora ai “grillini” e domani a chissà chi altro.
Ciao...

Se uno aderisce ad un "pensiero nuovo" come potrebbe essere quello di Grillo, che non la manda a dire, e magari anche pentendosene tra qualche anno, come (con il senno di poi) molti si sono ricreduti su Berlusconi, è perché la nostra classe politica ha già ampiamente dimostrato di non essere credibile e di ospitare tra le proprie fila personaggi disonesti.

Quindi io non parlerei di facile indignazione popolare, perché un ladro travestito da brava persona non può dare del ladro ad un altro, e così sono i nostri politici - a mio avviso - finché continueranno ad avere i privilegi che non intendono negarsi, anche se il tutto è ammantato da una sembianza di legalità.

Prova ad immaginare come si sentono gli esodati, oppure quelli che dormono in macchina in Emilia e hanno visto arrivare in soccorso i volontari, NON lo stato, che invece aveva il "dovere" di intervenire presto e bene, ma come al solito... siamo in Italia..

Se a concepire una legge è un ladro, allora quella legge per me è legale solo per modo di dire, ma mi rendo conto che è difficile convincere di questo un tutore dell'ordine che deve obbedire a degli ordini e che - beato lui - può stare tranquillo perché ha uno stipendio statale, sicuro, come dovrebbero essere sicuri anche gli stipendi e quindi le esistenze, degli altri.

Io non sono connivente, però sono convinto che le cose o si cambiano con le buone, oppure con le cattive...

Ciao...

Ospite

Re: Ribellione civile, incivile... o cosa?

Messaggio da Ospite » 22/06/2012, 21:00

Mister71 ha scritto:[...]
Se uno aderisce ad un "pensiero nuovo" come potrebbe essere quello di Grillo, che non la manda a dire, e magari anche pentendosene tra qualche anno, come (con il senno di poi) molti si sono ricreduti su Berlusconi, è perché la nostra classe politica ha già ampiamente dimostrato di non essere credibile e di ospitare tra le proprie fila personaggi disonesti.
Non ho mai creduto a questi orientamenti di moralità collettiva, un pò come successe ai tempi di Mani Pulite. Che i nostri governanti annoverino fra le proprie file persone disoneste e opportuniste, lo si è sempre saputo, bastando fare qualche ragionamento spicciolo e a mente lucida.
Trovo più normale per il popolo italico, seguire la corrente del momento, magari facendosi prendere da qualche delirio di supposta eguaglianza e legalità, aspetto sul quale ha sempre giocato con sapiente malizia la Destra in generale.
Mister71 ha scritto:[...]
Quindi io non parlerei di facile indignazione popolare, perché un ladro travestito da brava persona non può dare del ladro ad un altro, e così sono i nostri politici - a mio avviso - finché continueranno ad avere i privilegi che non intendono negarsi, anche se il tutto è ammantato da una sembianza di legalità.
I politici hanno SEMPRE goduto di privilegi, sia che vestissero la camicia nera, assomigliassero per immagine e maniere a qualche novizio sacerdotale, portassero il garofano rosso nel taschino o facessero i brillanti con le barzellette contro gli avversari.
Attualmente la gente è agitata e inquieta per questioni di bilancio di fine mese, altrimenti stai sicuro che non saremmo mai usciti da quel clima di Milano da bere.
Mister71 ha scritto:[...]
Prova ad immaginare come si sentono gli esodati, oppure quelli che dormono in macchina in Emilia e hanno visto arrivare in soccorso i volontari, NON lo stato, che invece aveva il "dovere" di intervenire presto e bene, ma come al solito... siamo in Italia..
Qui farei comunque un leggero distinguo, sebbene sono tendenzialmente d'accordo con quanto affermi. Da qualche parte i terremotati si sono rimboccati le maniche in fretta e furia e hanno cominciato a scavare loro, mentre da altre attendono ancora adesso lo Stato, ma magari hanno l'I Phone nuovo e il Samsung 40 pollici con cui guardare la Nazionale ;)
E tutti quelli preoccupati per la Chiesa crollata? Ma coloro che di quell'edificio ne sono i primi diretti riferimenti, oltre a qualche preghiera, hanno fatto qualcosa di concreto? Eppure non ho sentito sfollati che si sono indiganti per la scarsità (o l'assenza) di qualche bell'assegno di aiuto proveniente dal Cupolone romano.
Mister71 ha scritto:[...]
Se a concepire una legge è un ladro, allora quella legge per me è legale solo per modo di dire, ma mi rendo conto che è difficile convincere di questo un tutore dell'ordine che deve obbedire a degli ordini e che - beato lui - può stare tranquillo perché ha uno stipendio statale, sicuro, come dovrebbero essere sicuri anche gli stipendi e quindi le esistenze, degli altri.
Il discorso è interessante, ma ti chiedo gentilmente di rendermi conto in privato, se la cosa ti è possibile, cosa intendi con queste parole relative al tutore dell'ordine. Stai facendo velate allusioni personali, utilizzando informazioni che ti sono state date dietro le quinte da qualche gola profonda? Sii onesto e scrivimi in privato, visto che qui dobbiamo tutti comportarci con assoluta buona maniera e senza turbare la serenità del forum. Grazie.


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Re: Ribellione civile, incivile... o cosa?

Messaggio da L'Uomo dell'Alpe » 22/06/2012, 22:40

Shadow750 ha scritto:Non ho mai creduto a questi orientamenti di moralità collettiva, un pò come successe ai tempi di Mani Pulite. Che i nostri governanti annoverino fra le proprie file persone disoneste e opportuniste, lo si è sempre saputo, bastando fare qualche ragionamento spicciolo e a mente lucida.
Trovo più normale per il popolo italico, seguire la corrente del momento, magari facendosi prendere da qualche delirio di supposta eguaglianza e legalità, aspetto sul quale ha sempre giocato con sapiente malizia la Destra in generale.
A giudicare i comportamenti della classe politica ora in Parlamento, sembra invece che sia la Sinistra a cavalcare l'onda dei princìpi di legalità ed eguaglianza. In Italia non abbiamo la Destra o meglio chi crede di rappresentarla non sa nulla dei Valori della Destra, ha soltanto occupato un vuoto politico per scopi personali.
Neanche io credo ai moti di moralità collettiva ma è necessario distinguere chi invece chiede con forza e viva convinzione la presenza e l'intervento della Legge. In fondo non vi è nulla di male nell'esigere un Parlamento di persone incensurate o un collaboratore del Presidente della Repubblica che zittisca con sdegno le pressioni di chi desidera sottrarsi alle attenzioni di magistrati che cercano in tutti i modi di fare finalmente un minimo di chiarezza su una pagina nera della storia del nostro Paese.


Shadow750 ha scritto:I politici hanno SEMPRE goduto di privilegi, sia che vestissero la camicia nera, assomigliassero per immagine e maniere a qualche novizio sacerdotale, portassero il garofano rosso nel taschino o facessero i brillanti con le barzellette contro gli avversari.
Attualmente la gente è agitata e inquieta per questioni di bilancio di fine mese, altrimenti stai sicuro che non saremmo mai usciti da quel clima di Milano da bere.
Sono d'accordo ma non vedo francamente molta agitazione ed inquietudine tra la gente. L'Islanda sembra ancora lontana anni luce.

cinque
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Re: Ribellione civile, incivile... o cosa?

Messaggio da cinque » 22/06/2012, 23:55

Shadow750 ha scritto:[...]



Non ho mai creduto a questi orientamenti di moralità collettiva, un pò come successe ai tempi di Mani Pulite. Che i nostri governanti annoverino fra le proprie file persone disoneste e opportuniste, lo si è sempre saputo, bastando fare qualche ragionamento spicciolo e a mente lucida.
Trovo più normale per il popolo italico, seguire la corrente del momento, magari facendosi prendere da qualche delirio di supposta eguaglianza e legalità, aspetto sul quale ha sempre giocato con sapiente malizia la Destra in generale.


[/b]
non avrei mai pensato che fossi cosi' sveglio(scherzo, eh...) quando qualcuno gioca la carta della purezza bisogna aspettarsi la ghigliottina perchè c'è sempre uno piu' puro di te che prenderà il tuo posto .
è pero' evidente che la crisi economica attanaglia il paese anche nelle realtà piu' brillanti d' Italia: la senti ogni giorno.
che a questa crisi internazionale la gente del nord (il sud, piu' saggiamente non vota grillo) , delusa dall'inerzia di berlusconi e dal grande tradimento di bossi (considerato una specie di santo laico e anticlericale dai suoi seguaci) possa affidarsi ad un COMICO che neanche sa fare la giunta di Parma, mi terrorizza....

Ospite

Re: Ribellione civile, incivile... o cosa?

Messaggio da Ospite » 23/06/2012, 10:09

L'Uomo dell'Alpe ha scritto:[...]
A giudicare i comportamenti della classe politica ora in Parlamento, sembra invece che sia la Sinistra a cavalcare l'onda dei princìpi di legalità ed eguaglianza. In Italia non abbiamo la Destra o meglio chi crede di rappresentarla non sa nulla dei Valori della Destra, ha soltanto occupato un vuoto politico per scopi personali.
Riflessione molto corretta effettivamente. Tra l'altro il mio personale parere è che, una distinzione chiara e onorevole fra destra e sinistra, in Italia non vi sia più da un pezzo. A questo proposito esiste un bellissimo brano del grande Giorgio Gaber che esprime al meglio come in realtà, il distinguo si fonda unicamente fra vetusti luoghi comuni tanto cari ai nostalgici del fascio o della falce e del martello.
L'Uomo dell'Alpe ha scritto:[...]
Neanche io credo ai moti di moralità collettiva ma è necessario distinguere chi invece chiede con forza e viva convinzione la presenza e l'intervento della Legge. In fondo non vi è nulla di male nell'esigere un Parlamento di persone incensurate o un collaboratore del Presidente della Repubblica che zittisca con sdegno le pressioni di chi desidera sottrarsi alle attenzioni di magistrati che cercano in tutti i modi di fare finalmente un minimo di chiarezza su una pagina nera della storia del nostro Paese.
La richiesta di una legge eguale per tutti secondo il mio modesto parere, è richiesta fino al limite che la stessa non tocchi i propri interessi personali. Temo che la posto dell'uomo di Arcore, molti se non tutti, si sarebbero comportati alla stessa maniera. Viviamo in un Paese che, nel 1992, non ci ha pensato un attimo a indiganrsi per la corruzione e il clientelismo di un'intera classe politica, salvo vivere anch'essa di bustarelle e raccomandazioni fino ad un attimo prima dell'arresto di Mario Chiesa ad opera del pool di Milano.
cinque ha scritto:[...]
non avrei mai pensato che fossi cosi' sveglio(scherzo, eh...) quando qualcuno gioca la carta della purezza bisogna aspettarsi la ghigliottina perchè c'è sempre uno piu' puro di te che prenderà il tuo posto .
Giusto. Non occorre essere tanto svegli per capirlo, basta analizzare con un attimo di lungimiranza e apertura mentale, le grandi rivoluzioni europee del passato, e si ha la rispsota chiara e precisa.
cinque ha scritto:[...]
...possa affidarsi ad un COMICO che neanche sa fare la giunta di Parma, mi terrorizza....
E ti meravigli? Nel 94 adoravano ed eleggevano un tale, solo perchè era stato bravo a cambiare la televisione in Italia, e il suo sorriso compiaciuto e beffardo ammiccava ai desideri italiani di sempre come il potere, le donne, il calcio e soprattutto il denaro.

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Re: Ribellione civile, incivile... o cosa?

Messaggio da Mister71 » 23/06/2012, 11:50

Shadow750 ha scritto:[...]





Il discorso è interessante, ma ti chiedo gentilmente di rendermi conto in privato, se la cosa ti è possibile, cosa intendi con queste parole relative al tutore dell'ordine. Stai facendo velate allusioni personali, utilizzando informazioni che ti sono state date dietro le quinte da qualche gola profonda? Sii onesto e scrivimi in privato, visto che qui dobbiamo tutti comportarci con assoluta buona maniera e senza turbare la serenità del forum. Grazie.[/b]

Ciao...

Non è necessario coinvolgere nessuna gola profonda... Forse non stai tenendo conto del fatto che fino a qualche tempo fa avevi una foto sul profilo abbastanza esplicativa, comunque se anche avessi avuto dei dubbi, tu stesso hai ora confermato quello che si vedeva in quella foto...

Comunque il discorso si può estendere a tutti quelli che portano una divisa e devono obbedire soprattutto a certi ordini, anche se magari senza troppa voglia.
Certe volte la rabbia della gente andrebbe compresa prima che repressa, perché la repressione l'aumenta, quindi si ottiene l'effetto contrario. Ma qui non è il tutore dell'ordine a dover fare questo, perché fino ad un certo punto obbedisce a degli ordini, ma il politico, chi ha il potere decisionale.

Una parola su Grillo: quando una persona "nuova" si trova su un sipario, è corretto fare le pulci alla sua vita, andare a vedere cosa faceva prima (ad esempio il comico contestatore) ma è altrettanto corretto e opportuno sentire e vedere cosa dice e fa adesso su quel sipario.

Se Grillo esprime un ragionamento di rottura rispetto a ai soliti discorsi vomitati dai nostri politici, io che lo ascolto devo valutare se quello che dice mi sembra plausibile oppure no indipendentemente dal fatto che anni fa lui fosse un comico.

Quando Grillo dice che Equitalia può arrivare a toglierti la tua casa e farti dormire per strada se per caso non hai pagato qualche cartella esattoriale e non ce la fai a pagarla nemmeno domani, e che la prima casa è sacra, non si tocca, deve essere cioé considerata intoccabile da tutti, io non solo lo ascolto dimenticando che fosse un comico, ma sono anche d'accordo con lui e di sicuro non mi meraviglierò neanche un pò se qualche dipendente operativo di equitalia si reca a casa di una persona per togliergliela e in cambio si becca un colpo di fucile.

Perché la prima casa non si tocca, e io sono d'accordo. Le tasse sono troppo alte, e io sono d'accordo. Questo è un paese inospitale per le imprese e per i giovani, e la politica ha smesso da tempo di fare davvero la sua parte, prone come è agli interessi di speculatori, palazzinari e quant'altro.

Se arriviamo al punto che qualcuno si arrabbia... beh... c'era da aspettarselo no?

Ciao... :)

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Re: Ribellione civile, incivile... o cosa?

Messaggio da L'Uomo dell'Alpe » 23/06/2012, 12:23

Mister71 ha scritto:[...]




Ciao...

Non è necessario coinvolgere nessuna gola profonda... Forse non stai tenendo conto del fatto che fino a qualche tempo fa avevi una foto sul profilo abbastanza esplicativa, comunque se anche avessi avuto dei dubbi, tu stesso hai ora confermato quello che si vedeva in quella foto...

Comunque il discorso si può estendere a tutti quelli che portano una divisa e devono obbedire soprattutto a certi ordini, anche se magari senza troppa voglia.
Certe volte la rabbia della gente andrebbe compresa prima che repressa, perché la repressione l'aumenta, quindi si ottiene l'effetto contrario. Ma qui non è il tutore dell'ordine a dover fare questo, perché fino ad un certo punto obbedisce a degli ordini, ma il politico, chi ha il potere decisionale.

Una parola su Grillo: quando una persona "nuova" si trova su un sipario, è corretto fare le pulci alla sua vita, andare a vedere cosa faceva prima (ad esempio il comico contestatore) ma è altrettanto corretto e opportuno sentire e vedere cosa dice e fa adesso su quel sipario.

Se Grillo esprime un ragionamento di rottura rispetto a ai soliti discorsi vomitati dai nostri politici, io che lo ascolto devo valutare se quello che dice mi sembra plausibile oppure no indipendentemente dal fatto che anni fa lui fosse un comico.

Quando Grillo dice che Equitalia può arrivare a toglierti la tua casa e farti dormire per strada se per caso non hai pagato qualche cartella esattoriale e non ce la fai a pagarla nemmeno domani, e che la prima casa è sacra, non si tocca, deve essere cioé considerata intoccabile da tutti, io non solo lo ascolto dimenticando che fosse un comico, ma sono anche d'accordo con lui e di sicuro non mi meraviglierò neanche un pò se qualche dipendente operativo di equitalia si reca a casa di una persona per togliergliela e in cambio si becca un colpo di fucile.

Perché la prima casa non si tocca, e io sono d'accordo. Le tasse sono troppo alte, e io sono d'accordo. Questo è un paese inospitale per le imprese e per i giovani, e la politica ha smesso da tempo di fare davvero la sua parte, prone come è agli interessi di speculatori, palazzinari e quant'altro.

Se arriviamo al punto che qualcuno si arrabbia... beh... c'era da aspettarselo no?

Ciao... :)
E che Grillo, a Palermo, abbia detto che lo Stato è peggiore delle mafie? Cosa dobbiamo dire, un vaffa anche a lui ci sta tutto sì o no? Per quanto mi riguarda con quella dichiarazione si è annullato alla mia vista, significa che non comprende neanche lui appieno quali siano i mali del nostro Paese, figurarsi se sappia come affrontarli.

Ufficialmente manca meno di un anno alle prossime politiche: quale squadra il M5S ha intenzione di portare in Parlamento e soprattutto, quale candidato premier? Vuole sì o no mettere a frutto questo sentimento di ribellione della gente o desidera soltanto far casìno per vendicarsi nei confronti di quelli che molti anni fa l'avevano sbattuto fuori dalla Rai?

L'esempio di Pizzarotti a Parma è da brividi, in politica non è tollerabile attendere più di un mese per formare un team di lavoro. Quella gente avrebbe dovuto conoscere tutti i componenti della Giunta comunale già durante la campagna elettorale, ci rendiamo conto del rischio che si potrebbe correre se tale scenario dovesse ripetersi a livello nazionale?

Questa in atto è una ribellione vuota, deleteria. Il voto di protesta non serve a nulla, anzi è deprimente perché certifica il fallimento di tutti i candidati.

Questo Paese, prima che con la politica, deve fare i conti con sé stesso. Non serve a nulla scegliere alle elezioni tra Tizio o Caio se nel tessuto sociale è incancrenita la cultura della "furbizia", della sopraffazione del prossimo quindi della corruzione e del clientelismo.

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Re: Ribellione civile, incivile... o cosa?

Messaggio da arietina76 » 23/06/2012, 12:43

Mister71 ha scritto:[...]



Quando Grillo dice che Equitalia può arrivare a toglierti la tua casa e farti dormire per strada se per caso non hai pagato qualche cartella esattoriale e non ce la fai a pagarla nemmeno domani, e che la prima casa è sacra, non si tocca, deve essere cioé considerata intoccabile da tutti, io non solo lo ascolto dimenticando che fosse un comico, ma sono anche d'accordo con lui e di sicuro non mi meraviglierò neanche un pò se qualche dipendente operativo di equitalia si reca a casa di una persona per togliergliela e in cambio si becca un colpo di fucile.

Perché la prima casa non si tocca, e io sono d'accordo. Le tasse sono troppo alte, e io sono d'accordo. Questo è un paese inospitale per le imprese e per i giovani, e la politica ha smesso da tempo di fare davvero la sua parte, prone come è agli interessi di speculatori, palazzinari e quant'altro.

Se arriviamo al punto che qualcuno si arrabbia... beh... c'era da aspettarselo no?

Ciao... :)
su questo non sono assolutamente d'accordo.
anche io penso che la prima casa sia sacra e che sia vergognoso doverci ancora pagare sopra delle tasse, dopo gli enormi sacrifici che si è fatti per comprarla con i proventi del proprio lavoro (già a suo tempo tassato).
così come sono d'accordo col fatto che il nostro Paese faccia scappare giovani e imprese.
e ancora sono consapevole e d'accordo sulle problematiche legate a Equitalia.
ma da qui a legittimare una fucilata no, a questo non ci sto, perchè non dimentichiamo che anche quel funzionario di Equitalia, in quel momento, sta semplicemente facendo il proprio lavoro, perchè anche lui e la sua famiglia devono mangiare. e non è certo lui la causa dei mali del mondo.

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Re: Ribellione civile, incivile... o cosa?

Messaggio da Ospite » 23/06/2012, 12:55

Mister71 ha scritto:[...]
Ciao...
Non è necessario coinvolgere nessuna gola profonda... Forse non stai tenendo conto del fatto che fino a qualche tempo fa avevi una foto sul profilo abbastanza esplicativa, comunque se anche avessi avuto dei dubbi, tu stesso hai ora confermato quello che si vedeva in quella foto...
No, non ho mai avuto avatar che parlassero di ciò che tu hai tirato in campo. Non lo farei mai, quindi prendo atto che le tue fonti sono ben altrove, ma tutto sommato non la trovo una cosa poi così disdicevole interessarsi a qualche persona che in un modo o nell'altro ti abbia colpito. Meno gentile è esprimere giudizi troppo assoluti quando non si conosce bene la persona, ma la si fà convenientemente ricadere in un canonico clichè, basandosi su luoghi comuni e supposizioni spicciole.
Mister71 ha scritto:[...]
Comunque il discorso si può estendere a tutti quelli che portano una divisa e devono obbedire soprattutto a certi ordini, anche se magari senza troppa voglia.
Certe volte la rabbia della gente andrebbe compresa prima che repressa, perché la repressione l'aumenta, quindi si ottiene l'effetto contrario. Ma qui non è il tutore dell'ordine a dover fare questo, perché fino ad un certo punto obbedisce a degli ordini, ma il politico, chi ha il potere decisionale.
Con questa virata stiamo uscendo dall'argomento del topic, e la cosa non mi piace. Avrebbe meritato a mio parere un confronto privato, anche perchè si tratta di cose delicate, ma prendo atto tu non voglia giungere a ciò. Non è nemmeno mio costume mettere in piazza un dibattito a due, evitando così il contraddittorio ad una platea magari disinteressata.
Da come hai parlato prima e adesso, ho completato una certa idea su di te, approfondendo in maniera proficua alcune mie supposizioni relative al tuo modo di esprimerti e analizzare le varie questioni, non solo politiche. La cosa non è male, ma, come ripeto, un'ulteriore esplicazione andrebbe ad incanalarsi in un confronto troppo settoriale, e quindi mi fermo.

Ciao...

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Re: Ribellione civile, incivile... o cosa?

Messaggio da Mister71 » 23/06/2012, 13:09

Shadow750 ha scritto:[...]



No, non ho mai avuto avatar che parlassero di ciò che tu hai tirato in campo. Non lo farei mai, quindi prendo atto che le tue fonti sono ben altrove, ma tutto sommato non la trovo una cosa poi così disdicevole interessarsi a qualche persona che in un modo o nell'altro ti abbia colpito. Meno gentile è esprimere giudizi troppo assoluti quando non si conosce bene la persona, ma la si fà convenientemente ricadere in un canonico clichè, basandosi su luoghi comuni e supposizioni spicciole.
Shadow...

Avevi una foto che ti ritraeva dalla testa alla cintola, più o meno, e sulle spalle avevi le mostrine...!!!!!!!!

La giacca aveva un colore blu/azzurrino, come quello della polizia...

Se poi mi vuoi dire che quelle "sembravano" delle mostrine, e che quel colore era una coincidenza, beh mi sembra strano visto che poi hai confermato di avere un lavoro coerente con quello che appariva in foto.

Se davvero non stai scherzando, allora non ti ricordi la foto...

Io non ho impressioni che ti riguardano, anche perché le impressioni nel mondo virtuale lasciano il tempo che trovano...

Ciao... :)

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Re: Ribellione civile, incivile... o cosa?

Messaggio da arietina76 » 23/06/2012, 13:52

Mister71 ha scritto:[...]



Shadow...

Avevi una foto che ti ritraeva dalla testa alla cintola, più o meno, e sulle spalle avevi le mostrine...!!!!!!!!

La giacca aveva un colore blu/azzurrino, come quello della polizia...

Se poi mi vuoi dire che quelle "sembravano" delle mostrine, e che quel colore era una coincidenza, beh mi sembra strano visto che poi hai confermato di avere un lavoro coerente con quello che appariva in foto.

Se davvero non stai scherzando, allora non ti ricordi la foto...

Io non ho impressioni che ti riguardano, anche perché le impressioni nel mondo virtuale lasciano il tempo che trovano...

Ciao... :)
a dir la verità, non ricordo neppure io l'avatar di Shadow di cui parli.
naturalmente posso sbagliare, però. :rolleyes:

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Re: Ribellione civile, incivile... o cosa?

Messaggio da Ospite » 23/06/2012, 15:08

arietina76 ha scritto:[...]
A dir la verità, non ricordo neppure io l'avatar di Shadow di cui parli.
naturalmente posso sbagliare, però. :rolleyes:
Posso anche avere un vuoto di memoria, ma non ho cambiato tanti avatar qui su Mailamici. L'unico che utilizzai con la mia immagine, risale ad alcuni mesi fà, e non c'entrava nulla con il mio lavoro.
Mister71 ha scritto:[...]
Se davvero non stai scherzando, allora non ti ricordi la foto...
E' necessario continuare in pubblico con questo problema?
Mister71 ha scritto:[...]
Io non ho impressioni che ti riguardano, anche perché le impressioni nel mondo virtuale lasciano il tempo che trovano...
Questo è pure vero.

cinque
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Re: Ribellione civile, incivile... o cosa?

Messaggio da cinque » 24/06/2012, 22:54

Shadow750 ha scritto:[...]

E ti meravigli? Nel 94 adoravano ed eleggevano un tale, solo perchè era stato bravo a cambiare la televisione in Italia, e il suo sorriso compiaciuto e beffardo ammiccava ai desideri italiani di sempre come il potere, le donne, il calcio e soprattutto il denaro.
no, non è cosi' . è un'idea molto radical chic prendere in giro chi ha votato un imprenditore dando del bue al popolo, dopo che in realtà nel 94 esisteva solo un partito retto da dirigenti del pci.
negli usa il prossimo candidato premier usa potrebbe essere bloomberg; murdoch faceva quel che voleva nella gran bretagna .
si puo' dire molto del conflitto d'interessi palese di berlusconi , e tanto del potere dei mass media ma non credo che il pololo italiano sia stato cosi' stupido come dici tu.
ma non vado sul politico.... chiudo qui !!!!!!
grillo sarà presto riassorbito dal sistema o si annoierà....
notte

;) ;) ;)

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Re: Ribellione civile, incivile... o cosa?

Messaggio da Mister71 » 27/06/2012, 10:59

Buongiorno a tutti...

Vi riporto un copia/incolla da un altro sito, a proposito della "protesta sociale" in progressivo aumento:


"... sono stati 9 milioni gli italiani che hanno partecipato nell'ultimo anno a manifestazioni di protesta.

La protesta sociale e’ cresciuta di alcuni punti percentuali nell’ultimo anno, passando dall’11.8% della popolazione nel 2004 fino al 17.7% del 2011. Che tradotto vuol dire che sono stati circa 9 milioni gli italiani che per un motivo o per un altro sono scesi in piazza negli ultimi 365 giorni. Questi dati sono frutto di una ricerca condotta dal Censis (Centro Studi Investimenti Sociali).

...

Stando alle rilevazioni riportate nell’indagine, il 19% circa dei cittadini italiani maggiorenni ha fatto parte di un’associazione in difesa di interessi locali, il 16% ha preso parte ad almeno una manifestazione di protesta, il 15% ha firmato una petizione, mentre il 3% circa ha partecipato a manifestazioni o sit in non autorizzati per esprimere il proprio dissenso verso decisioni locali o nazionali prese dalla pubblica amministrazione. Il dissenso generalmente si e’ concentrato contro un’intera classe dirigente e buona parte dei manifestanti si ritiene disposta a scendere nuovamente in piazza per far sentire la propria voce contro l’inasprimento delle imposte fiscali, in particolare l’IMU, e contro la creazione di nuove opere pubbliche, al momento ritenute futili e di secondaria importanza. Inoltre, anche i tagli ai servizi locali e gli interventi sulla riforma del mercato del lavoro sono temi caldi che spingerebbero a manifestare di migliaia di cittadini.

Di questi una buona parte e’ composta da giovani (26%), ma anche il numero degli ultrasessantenni mostra la condivisione delle tematiche di protesta e la disponibilità a scendere in piazza. Ma a formare la fetta più grossa sono gli adulti in età lavorativa, tra i 40 e 65 anni, chiamati sempre più spesso a fare sacrifici che incidono fortemente sulle loro vite. Secondo gli esperti, impegnarsi in movimenti di protesta ricondurrebbe l’individuo escluso e scontento a sperimentare nuovamente la dimensione collettiva della società e, al di là degli specifici ambiti che causano il malcontento, nel testo discusso durante l’appuntamento “Un mese sociale” e’ possibile leggere come il disagio comune sia principalmente causato da “l’allargamento del solco tra i cittadini e la sfera politica, la crescente destrutturazione dei rapporti di lavoro, la disgregazione dei confini di appartenenza del ceto medio, l’inasprimento del prelievo fiscale”.

Ciò che i numeri mostrano in modo concorde e’ la diffusione generale del malcontento che porta cittadini di differenti strati sociali e culturali a unirsi per esternare lo stato di malessere che li coinvolge indistintamente. A permettere la coesione della protesta, alcuni punti chiave condivisi al di là delle appartenenze ideologiche: i privilegi della classe dirigente, la criminalità organizzata e l’inasprimento delle imposte fiscali, i tagli ai servizi sociali e così via. Tematiche che rappresentano priorità indiscutibili per la popolazione."


Dunque, io non faccio nessun commento, tranne uno: mi fa veramente ridere il pensiero che una protesta, un "sit-in" debba essere autorizzato. E' degna del miglior comico...

Ciao... :)

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Re: Ribellione civile, incivile... o cosa?

Messaggio da Sims » 28/06/2012, 0:00

Mister71 ha scritto:Dunque, io non faccio nessun commento, tranne uno: mi fa veramente ridere il pensiero che una protesta, un "sit-in" debba essere autorizzato. E' degna del miglior comico...

Ciao... :)
Infatti secondo me la nostra società non concede più la possibilità delle proteste come si sono viste alcuni decenni fa. Dovrebbe cambiare la forma e forse è già successo visto come si sono svolte le insurrezioni in nord-Africa.
Probabilmente è vero che non stiamo ancora abbastanza male e tutto sommato credo sia meglio. Mi ricorda il momento in cui - realizzata la bomba atomica - il mondo ha capito che un certo tipo di guerra non si poteva più fare, perché si sarebbe raso al suolo il pianeta. In maniera analoga oggi non possiamo fare grandi blocchi o manifestazioni e secondo me principalmente perché dobbiamo difendere il poco lavoro che ancora c'è. Voglio dire che sono cambiate le condizioni e il contesto. Ogni volta che a Torino qualcuno blocca la stazione dei treni io sono in seria difficoltà e dove lavoro non esiste giustificazione in merito. Per la neve che bloccava tutta la regione mi fu detratta la giornata di lavoro anziché concedermi ferie. Insomma, il lavoratore deve recarsi al lavoro se ancora ce l'ha per non finire come chi già sta in condizioni peggiori. Altrimenti diventa un meccanismo autodistruttivo. E poi ci sono le regole che tu hai citato legate all'autorizzazione delle manifestazioni, la facilità con cui la polizia attacca anche i manifestanti pacifici (che non mi pare sia sempre stata a questo livello)... Prima di scendere in piazza ci penso tante volte, ovviamente fino al giorno in cui mi viene tolto tutto e allora posso scatenarmi.
Scusate la superficialità dell'intervento ma scrivo di fretta... Comunque mi chiedo insistentemente cosa si possa fare per riprenderci i nostri diritti e se qualcuno mi proponesse una soluzione che reputo praticabile ne sarei molto lieta.

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Re: Ribellione civile, incivile... o cosa?

Messaggio da TheEmptyFlow » 28/06/2012, 10:11

Mister71 ha scritto:
Dunque, io non faccio nessun commento, tranne uno: mi fa veramente ridere il pensiero che una protesta, un "sit-in" debba essere autorizzato. E' degna del miglior comico...

Ciao... :)
E' quello che mi sono domandato sempre anche io....ma non so se intendiamo la stessa cosa...
Come può una protesta contro le istituzioni, essere autorizzata dalle istituzioni? E' come il bambino che chiede il permesso alla madre di fare i capricci e lei dice "va bene, ma lo fai dalle 16 alle 18 e non strillare troppo"...
E' un modo come un altro per imbrigliare l'influenza della gente. Le persone vogliono il diritto di esprimersi e gli viene dato questo diritto, ma basta così....passata la protesta, la gente è felice perché ha manifestato e il governo continua a fare quello che stava facendo infischiandosene di quanto espresso.... La protesta legale non fa alcun danno ai piani alti e non dà alcun fastidio a chi governa, anzi, spesso dà l'opportunità di creare artificialmente disordini e far passare attraverso i media che chi protesta sono delinquenti e ribaltare la situazione, creando addirittura un consenso popolare contro i manifestanti e quindi consenso inconsapevole verso i progetti del governo, giusti o meno.... Se si vuole ottenere qualcosa la protesta DEVE essere illegale e lo sciopero selvaggio...altrimenti se si protesta nei modi e nei termini stabiliti da chi abusa, non ha alcun senso....
Poi le mie idee sono piuttosto particolari e faccio fatica ad inserirle in una discussione in cui si tende a voler proteggere il sistema economico anzichè danneggiarlo....cosa che personalmente ritengo doverosa....ma il punto è che in un'azienda-nazione in cui si celebra che "la sovranità appartiene al popolo" non ha senso accettare che a governare sia qualcun altro, distante da noi anni luce, e che noi continuiamo a crogiolarci nell'accettare leggi che non abbiamo approvato, imboccati con un referendum una volta ogni cinque anni, ma che riguarda esclusivamente questioni morali e rigorosamente distanti dalla nostra vita di tutti i giorni....
Still, no-one else I ever want to be...
and no-one else I intend to be...
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Re: Ribellione civile, incivile... o cosa?

Messaggio da Mister71 » 28/06/2012, 12:51

TheEmptyFlow ha scritto:[...]



E' quello che mi sono domandato sempre anche io....ma non so se intendiamo la stessa cosa...
Come può una protesta contro le istituzioni, essere autorizzata dalle istituzioni? E' come il bambino che chiede il permesso alla madre di fare i capricci e lei dice "va bene, ma lo fai dalle 16 alle 18 e non strillare troppo"...
E' un modo come un altro per imbrigliare l'influenza della gente. Le persone vogliono il diritto di esprimersi e gli viene dato questo diritto, ma basta così....passata la protesta, la gente è felice perché ha manifestato e il governo continua a fare quello che stava facendo infischiandosene di quanto espresso.... La protesta legale non fa alcun danno ai piani alti e non dà alcun fastidio a chi governa, anzi, spesso dà l'opportunità di creare artificialmente disordini e far passare attraverso i media che chi protesta sono delinquenti e ribaltare la situazione, creando addirittura un consenso popolare contro i manifestanti e quindi consenso inconsapevole verso i progetti del governo, giusti o meno.... Se si vuole ottenere qualcosa la protesta DEVE essere illegale e lo sciopero selvaggio...altrimenti se si protesta nei modi e nei termini stabiliti da chi abusa, non ha alcun senso....
Poi le mie idee sono piuttosto particolari e faccio fatica ad inserirle in una discussione in cui si tende a voler proteggere il sistema economico anzichè danneggiarlo....cosa che personalmente ritengo doverosa....ma il punto è che in un'azienda-nazione in cui si celebra che "la sovranità appartiene al popolo" non ha senso accettare che a governare sia qualcun altro, distante da noi anni luce, e che noi continuiamo a crogiolarci nell'accettare leggi che non abbiamo approvato, imboccati con un referendum una volta ogni cinque anni, ma che riguarda esclusivamente questioni morali e rigorosamente distanti dalla nostra vita di tutti i giorni....
Io mi inchino di fronte alla tua riflessione, talmente esatta e giusta che io non ho niente da aggiungere.

Grazie.

:) :)

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Re: Ribellione civile, incivile... o cosa?

Messaggio da Ares87 » 28/06/2012, 14:36

TheEmptyFlow ha scritto:[...]



E' quello che mi sono domandato sempre anche io....ma non so se intendiamo la stessa cosa...
Come può una protesta contro le istituzioni, essere autorizzata dalle istituzioni? E' come il bambino che chiede il permesso alla madre di fare i capricci e lei dice "va bene, ma lo fai dalle 16 alle 18 e non strillare troppo"...
E' un modo come un altro per imbrigliare l'influenza della gente. Le persone vogliono il diritto di esprimersi e gli viene dato questo diritto, ma basta così....passata la protesta, la gente è felice perché ha manifestato e il governo continua a fare quello che stava facendo infischiandosene di quanto espresso.... La protesta legale non fa alcun danno ai piani alti e non dà alcun fastidio a chi governa, anzi, spesso dà l'opportunità di creare artificialmente disordini e far passare attraverso i media che chi protesta sono delinquenti e ribaltare la situazione, creando addirittura un consenso popolare contro i manifestanti e quindi consenso inconsapevole verso i progetti del governo, giusti o meno.... Se si vuole ottenere qualcosa la protesta DEVE essere illegale e lo sciopero selvaggio...altrimenti se si protesta nei modi e nei termini stabiliti da chi abusa, non ha alcun senso....
Poi le mie idee sono piuttosto particolari e faccio fatica ad inserirle in una discussione in cui si tende a voler proteggere il sistema economico anzichè danneggiarlo....cosa che personalmente ritengo doverosa....ma il punto è che in un'azienda-nazione in cui si celebra che "la sovranità appartiene al popolo" non ha senso accettare che a governare sia qualcun altro, distante da noi anni luce, e che noi continuiamo a crogiolarci nell'accettare leggi che non abbiamo approvato, imboccati con un referendum una volta ogni cinque anni, ma che riguarda esclusivamente questioni morali e rigorosamente distanti dalla nostra vita di tutti i giorni....
Io invece non riesco a vederla in questi termini...
Innanzitutto da quando le manifestazioni servono a cambiare le cose? Le manifestazioni servono solo ad esprimere il tuo dissenso e a nulla di più. Sarebbe da illusi credere che possano cambiare le cose.
In secondo luogo dico, è normale che tu hai il tuo diritto di sciopero, ma è altrettanto normale che questo diritto debba essere in qualche modo regolamentato e autorizzato perchè sarebbe un grosso controsenso manifestare per quelli che ritieni essere i tuoi diritti, calpestando quelli di chi, ad esempio, come dice giustamente Sims, deve andare a lavorare. Soprattutto in virtù del fatto che in Italia si scende in piazza pure perchè i termosifoni d'estate sono freddi. Questo fermo restando il fatto che gran parte delle manifestazioni non sono comunque autorizzate e che comunque non sono molto diverse dalle altre.
Sul fatto che i disordini siano creati artificialmente è una cosa un pò troppo forte da dire... cioè, sappiamo l'influenza dei media eccetera, ma la realtà è che purtroppo c'è gente che va in piazza solo per fare quello, ed è ciò che ho visto con i miei occhi.
Tu dici di "danneggiare" il sistema economico. Su questo in realtà non sono nemmeno in disaccordo, ma il problema è che non esiste un'alternativa credibile o quantomeno non è stata ancora inventata...

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Messaggio da Xandr » 28/06/2012, 20:38

Buonasera a tutti, ho letto un po' di risposte e vorrei fare alcune mie considerazioni sul M5S, si puó essere d'accordo o meno con le parole ed il pensiero di Grillo ma di fatto stiamo parlando di qualcuno che non è ne candidato e che nemmeno intende farlo in futuro, quindi il paragone con il passato di altri politici mi sembra che non ci azzecchi tanto mentre credo sia prematuro parlare di un fallimento del M5S a Parma dopo solo un mese, diamogli un po' di tempo prima di giudicare, personalmente ho trovato molto interessante il loro programma e il loro modo di intendere la politica e se, per non trovarsi i soliti raccomandati e figli di papá all'interno dei consigli municipali, ben venga che si prendano più tempo per formare la giunta. Allo stesso tempo non mi aspetto miracoli da loro ma attendo di vedere come si evolveranno le cose.

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Re: Ribellione civile, incivile... o cosa?

Messaggio da Xandr » 28/06/2012, 20:46

Mister71 ha scritto: Dunque, io non faccio nessun commento, tranne uno: mi fa veramente ridere il pensiero che una protesta, un "sit-in" debba essere autorizzato. E' degna del miglior comico...

Ciao... :)
Ciao, in questo sono pienamente d'accordo con te, un po' come , per intercettare un parlamentare o arrestarlo, bisogna avere il permesso dalle camere...

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Messaggio da Sims » 28/06/2012, 21:46

Xandr ha scritto:Buonasera a tutti, ho letto un po' di risposte e vorrei fare alcune mie considerazioni sul M5S, si puó essere d'accordo o meno con le parole ed il pensiero di Grillo ma di fatto stiamo parlando di qualcuno che non è ne candidato e che nemmeno intende farlo in futuro, quindi il paragone con il passato di altri politici mi sembra che non ci azzecchi tanto mentre credo sia prematuro parlare di un fallimento del M5S a Parma dopo solo un mese, diamogli un po' di tempo prima di giudicare, personalmente ho trovato molto interessante il loro programma e il loro modo di intendere la politica e se, per non trovarsi i soliti raccomandati e figli di papá all'interno dei consigli municipali, ben venga che si prendano più tempo per formare la giunta. Allo stesso tempo non mi aspetto miracoli da loro ma attendo di vedere come si evolveranno le cose.
Ovviamente anche a me gli argomenti che affronta Grillo non dispiacciono, d'altronde sono ormai ovvi a tutti i punti che interessano il popolo. Chi vuole farsi ascoltare sa bene cosa dire e cosa no.
Quello che noto, almeno nel mio comune, è che non propongono nulla, fanno costantemente accuse a destra e a sinistra; su fb condividono notizie di dubbia correttezza (spesso già smentite in altri luoghi) e quando una volta ho chiesto se davvero loro si schierassero con quella posizione mi è stato risposto che loro fanno informazione perché la trasparenza è sacra. Volevano ancora farmi passare come una che vuole censurare. Però penso che debbano prendersi di più la responsabilità di ciò che diffondono.
E poi un'altra cosa, che reputo la peggiore: il peso di Beppe Grillo all'interno del movimento. Non si candida direttamente ma non è chiaro che ruolo abbia. Non credo che lui sia l'unico in grado di tirare fuori idee su cosa fare, dovrebbe tirarsi indietro e lasciare che i suoi facciano le loro mosse.
Il programma vero e proprio a dire la verità non lo conosco. Immagino che l'abbiano presentato.

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Messaggio da Mister71 » 28/06/2012, 23:01

Sims ha scritto:[...]



Ovviamente anche a me gli argomenti che affronta Grillo non dispiacciono, d'altronde sono ormai ovvi a tutti i punti che interessano il popolo. Chi vuole farsi ascoltare sa bene cosa dire e cosa no.
Quello che noto, almeno nel mio comune, è che non propongono nulla, fanno costantemente accuse a destra e a sinistra; su fb condividono notizie di dubbia correttezza (spesso già smentite in altri luoghi) e quando una volta ho chiesto se davvero loro si schierassero con quella posizione mi è stato risposto che loro fanno informazione perché la trasparenza è sacra. Volevano ancora farmi passare come una che vuole censurare. Però penso che debbano prendersi di più la responsabilità di ciò che diffondono.
E poi un'altra cosa, che reputo la peggiore: il peso di Beppe Grillo all'interno del movimento. Non si candida direttamente ma non è chiaro che ruolo abbia. Non credo che lui sia l'unico in grado di tirare fuori idee su cosa fare, dovrebbe tirarsi indietro e lasciare che i suoi facciano le loro mosse.
Il programma vero e proprio a dire la verità non lo conosco. Immagino che l'abbiano presentato.


Ciao...

Comunque vada, spero che contribuisca direttamente e indirettamente al declino politico e alla susseguente scomparsa di gran parte della nostra classe politica di parassiti.

Se riesce a far questo, è già un successo. Non se ne può più di gente che crede di lavorare solo con le parole, intanto intascando un più che lauto stipendio...

Il fatto che prima questa cosa fosse tollerata e adesso no non cambia nulla. Oggi è diverso perché è inaccettabile che chi decide il destino di una persona, di un tessuto sociale e del mondo allo stesso tempo abbia facoltà di tirarsene fuori mantenendo dei privilegi che "lo salvano" dalle sue stesse decisioni.

Questa gente deve scomparire... Possibilmente.

Ciao... :)

Ospite

Re: Ribellione civile, incivile... o cosa?

Messaggio da Ospite » 29/06/2012, 15:35

TheEmptyFlow ha scritto:[...]
Come può una protesta contro le istituzioni, essere autorizzata dalle istituzioni? E' come il bambino che chiede il permesso alla madre di fare i capricci e lei dice "va bene, ma lo fai dalle 16 alle 18 e non strillare troppo"...
Il diritto a contestare ed esprimere dissenso, per poter avere forza e trovare spazio, deve necessariamente negare qualsiasi forma di regola e controllo alla base. Cioè negare tutto, per avere così l'unica e completa libertà di azione. Caos e anarchia insomma, oppure ho interpretato male io?
TheEmptyFlow ha scritto:[...]
E' un modo come un altro per imbrigliare l'influenza della gente. Le persone vogliono il diritto di esprimersi e gli viene dato questo diritto, ma basta così....passata la protesta, la gente è felice perché ha manifestato e il governo continua a fare quello che stava facendo infischiandosene di quanto espresso.... La protesta legale non fa alcun danno ai piani alti e non dà alcun fastidio a chi governa, anzi, spesso dà l'opportunità di creare artificialmente disordini e far passare attraverso i media che chi protesta sono delinquenti e ribaltare la situazione, creando addirittura un consenso popolare contro i manifestanti e quindi consenso inconsapevole verso i progetti del governo, giusti o meno.... Se si vuole ottenere qualcosa la protesta DEVE essere illegale e lo sciopero selvaggio...altrimenti se si protesta nei modi e nei termini stabiliti da chi abusa, non ha alcun senso....
La forza del dissenso e della contrapposizione a mio parere, deve comunque passare attraverso uno stato di diritto e democratico, in cui vi siano comunque delle regole. Le stesse che consentono di manifestare e stimolare la riflessione e gli spunti a cambiare ciò che si suppone non vada.
Secondo la tua visuale, a mio avviso molto pericolosa, si potrebbe anche giungere ad una sorta di lotta civile. Hai letto e studiato cosa è stato il periodo del Terrorismo in Italia negli anni 70? E' molto interessante analizzarne le motivazioni e le azioni, così come il suo epilogo.
TheEmptyFlow ha scritto:[...]
Poi le mie idee sono piuttosto particolari e faccio fatica ad inserirle in una discussione in cui si tende a voler proteggere il sistema economico anzichè danneggiarlo....cosa che personalmente ritengo doverosa....ma il punto è che in un'azienda-nazione in cui si celebra che "la sovranità appartiene al popolo" non ha senso accettare che a governare sia qualcun altro, distante da noi anni luce, e che noi continuiamo a crogiolarci nell'accettare leggi che non abbiamo approvato, imboccati con un referendum una volta ogni cinque anni, ma che riguarda esclusivamente questioni morali e rigorosamente distanti dalla nostra vita di tutti i giorni....
Sarebbe oltremodo interessante sentire una tua proposta in merito alla gestione e all'esplicazione sana della sovranità popolare. Come intenderesti attuare una forma di governo che non sia dittatoriale e riservata, ma possa essere libera espressione di una massa la quale non puoi immaginare sia mentalmente tutta omologata e standarizzata. Hai visto come è andata a finire poi a Berlino nel 1989 no?

In riferimento alla tua riflessione, peraltro degna di ascolto, dove dici che coloro che dovrebbero rappresentare il popolo sono in realtà daesso distanti anni luce, non sarebbe male un tuo coinvolgimento in politica, magari proponendo una figura alternativa ai vecchi marpioni che tanto producono indignazione.
Se invece il sistema economico attuale è così detestabile, non vedrei male rifiutare tutti i prodotti della globalizzazione, e abbracciare invece una vita basata su semplici e naturali dinamiche, come possono essere vivere dei prodotti della terra, seguire i ritmi della Natura e così via. Nessuna tassa, nessun stress, in piena libertà e armonia con i cicli naturali.

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Re: Ribellione civile, incivile... o cosa?

Messaggio da Xandr » 29/06/2012, 16:17

Ares87 ha scritto:[...]



Io invece non riesco a vederla in questi termini...
Innanzitutto da quando le manifestazioni servono a cambiare le cose? Le manifestazioni servono solo ad esprimere il tuo dissenso e a nulla di più. Sarebbe da illusi credere che possano cambiare le cose.
In secondo luogo dico, è normale che tu hai il tuo diritto di sciopero, ma è altrettanto normale che questo diritto debba essere in qualche modo regolamentato e autorizzato perchè sarebbe un grosso controsenso manifestare per quelli che ritieni essere i tuoi diritti, calpestando quelli di chi, ad esempio, come dice giustamente Sims, deve andare a lavorare. Soprattutto in virtù del fatto che in Italia si scende in piazza pure perchè i termosifoni d'estate sono freddi. Questo fermo restando il fatto che gran parte delle manifestazioni non sono comunque autorizzate e che comunque non sono molto diverse dalle altre.
Sul fatto che i disordini siano creati artificialmente è una cosa un pò troppo forte da dire... cioè, sappiamo l'influenza dei media eccetera, ma la realtà è che purtroppo c'è gente che va in piazza solo per fare quello, ed è ciò che ho visto con i miei occhi.
Tu dici di "danneggiare" il sistema economico. Su questo in realtà non sono nemmeno in disaccordo, ma il problema è che non esiste un'alternativa credibile o quantomeno non è stata ancora inventata...
Ciao, diciamo che a volte le manifestazioni possono servire a qualcosa, vedi la primavera araba, certo se la manifestazione o lo sciopero è di una sola giornata che casualmente cade di venerdì o a ridosso di qualche ponte festivo allora è un altro discorso.

Per il discorso degli infiltrati, puoi leggere cosa consigliava di fare e cosa ha fatto un ex ministro dell'interno come Francesco Cossiga nel 2008, durante le proteste degli studenti universitari per la riforma Gelmini

http://rassegna.governo.it/testo.asp?d=32976406

Non credo sia esagerato pensare che, in alcuni casi, vengano infiltrati dei contestatori per screditare una manifestazione pacifica, poi nessuno nega che c'è anche chi va solo per fare danni e casino.

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Messaggio da ghostbuster3 » 06/07/2012, 17:44

Mister71 ha scritto:[...]




Ecco l'ennesima dimostrazione - a mio avviso - della profonda inadeguatezza della nostra classe politica, della sua incapacità a realizzare cose semplici, decisioni semplici e nell'interesse della gente e del nostro tessuto produttivo:

qualcuno ha detto - l'ho sentito al telegiornale ma non ho individuato la persona o le persone - che per ripristinare una condizione di normalità nelle zone colpite dal terremoto ci vorranno circa quindici anni.

QUINDICI ANNI?

Ma questi sono scemi o si fumano qualcosa di troppo pesante?

In Emilia come avrete sentito anche voi ci sono realtà aziendali di eccellenza (biomedico, alimentare...) quindi parliamo di soddisfazioni emotive e posti di lavoro, e nessun imprenditore può aspettare più di qualche mese prima di prendere decisioni drastiche, pena l'affossamento con tutto quello che ne conseguirebbe...

Però sapete, bisogna stare attenti a come si spendono i soldi: LA GERMANIA NON VUOLE... (Ma Adolf Hitler non era morto da tempo?)

Lascio a voi i commenti.

Altra considerazione: sembra essersi chiusa da poco la questione della nuova discarica alle porte di Roma, visto l'esaurimento di quella esistente. Ora, sapete che qualcuno ha cercato di proporre il territorio di "Villa Adriana" per la nuova?

Forse i forumisti di altre regioni non sanno che Villa Adriana è un patrimonio archeologico unico, nonché zona protetta da vincoli, e il solo fatto che qualcuno abbia potuto concepire di creare da quelle parti una discarica vi fa capire la mediocrità di tanta gente seduta sulla sedia di comando.

A voi i commenti, se vi interessa. Ciao... :) :)
Attenzione, secondo me si confonde la capra coi cavoli :) credo che l'attenzione nella spesa pubblica sia essenziale, malgrado i politici che ci ritroviamo, però gli stessi nostri politici hanno inventato il capro espiatorio di turno: la Germania.
Io non sono per niente filotedesco, però vogliono farci credere, qui in Italia, che le soluzioni sarebbero più semplici se Berlino non dicesse sempre "nein".
In realtà l'euro non ha mai rispecchiato una economia europea unitaria, ma tante economie, come la nostra. In questi anni i virtuosi (tedeschi) hanno una florida economia, quelli che hanno subito lo sperpero di denaro pubblico (Italia) affondano.
Gli anni migliori della nostra vita sono quelli che non abbiamo ancora vissuto.

Birnam wood prophecy


Messaggio da Birnam wood prophecy » 06/07/2012, 22:59

ghostbuster3 ha scritto:[...]



vogliono farci credere, qui in Italia, che le soluzioni sarebbero più semplici se Berlino non dicesse sempre "nein".
In realtà l'euro non ha mai rispecchiato una economia europea unitaria, ma tante economie
Esiste l'unione monetaria e una politica monetaria comune (decisa da Francoforte), ma non ancora l'unione fiscale e politica: la prima impossibile da attuare dato che ciascun paese viaggia a velocità diversa dagli altri (con problematiche economiche peculiari, ecc.), la seconda potrebbe realizzarsi con la nascita degli Stati Uniti d'Europa (ipotesi in ogni caso lontana anni luce e probabilmente utopistica).

Birnam wood prophecy


Messaggio da Birnam wood prophecy » 16/07/2012, 19:01

ghostbuster3 ha scritto:[...]

i nostri politici hanno inventato il capro espiatorio di turno: la Germania.
Io non sono per niente filotedesco, però vogliono farci credere, qui in Italia, che le soluzioni sarebbero più semplici se Berlino non dicesse sempre "nein".
Concordo parzialmente.
La Germania teme che un'eventuale socializzazione dei debiti sovrani tramite l'introduzione degli eurobond possa esporla al rischio (attualmente nullo) di un attacco speculativo (o perlomeno a rinunciare a posizioni di rendita, diciamo così, molto favorevoli). In effetti i titoli di stato tedeschi attualmente rappresentano il benchmark europeo in materia di valutazione dello spread: non conviene quindi alla Cancelliera collettivizzare il debito...tuttavia i tedeschi non possono permettersi di sottovalutare il (anche per loro) pericoloso rovescio della medaglia...se Spagna e Italia finiscono in modo irreparabile nelle sabbie mobili, allora rischiano tutti Germania compresa...purtroppo tra un pò di tempo sia in Italia che in Germania incomberanno scadenze elettorali importanti e, come è già accaduto in passato (vedi in particolare il comportamento della Germania quando è scoppiata la crisi greca), i politici penseranno prima al proprio tornaconto e poi a tutto il resto...