Mister71 ha scritto:Ciao...
Dunque... memoria permettendo non mi ricordo di un periodo della nostra epoca così poco sereno: una crescente disoccupazione dovuta allo smantellamento graduale del nostro tessuto produttivo, lo spostamento della manifattura in territori meno esigenti in fatto di denaro, ma anche con meno regole per la tutela del lavoratore e della sua salute, e un generale abbassamento del livello di civiltà collettiva, mancanza di controllo del territorio, microcriminalità diffusa e libera di operare, stupri e violenze varie.
Io penso che la direzione intrapresa dal mondo non sia quella giusta, perché questa "visione capitalista" che abbiamo scelto di adottare consente a pochi di vivere più che bene e a molti di dover essere quantomeno preoccupati in continuazione. La mancanza di lavoro di per sé è già sufficiente ad ingenerare un clima di tensione, di allarme sociale, ma questo si somma alla scomparsa di valori, di regole interiorizzate, di educazione, e il prodotto finale mi sembra simile ad una scatola di fiammiferi più che sufficiente per dare fuoco ad una foresta.
Gli scandali che la nostra classe politica ci sta con molto impegno offrendo, io penso siano un ottimo esempio di decadimento morale, e una rappresentazione di quello che siamo diventati, come una sorta di impronta.
Oggi anche solo apparire moralisti sa di desueto, vecchio, fuorimoda, come fosse un tratto da debellare e non qualcosa anche minimamente da tutelare: poi però non meravigliamoci quando leggiamo che forse chi ci ha rappresentato fino a qualche tempo fa trovava "normale" andare a letto con ragazze che avrebbero potuto essere delle figlie o anche nipoti.
Aggiungiamo l'ultimo saporito ingrediente della ricetta: il suicidio di chi non regge all'impatto di una cartella esattoriale, di chi viene colpito invece che almeno tendenzialmente compreso, e l'iniziativa di qualcun altro di vivacizzare la monotona vita di una sede dell'agenzia delle entrate o di equitalia.
Ah... equitalia... Ma è vero oppure io sono in errore se dico che quando non paghi sono pronti a pignorare perfino la tua abitazione? A toglierti tutto?
Chi sta al potere, pensa sempre di essere nel giusto. Chi combatte il sistema, dal suo punto di vista (del potere) è invece il furfante della situazione. Ecco perché Gheddafi pensava che tutto il suo popolo o almeno una porzione maggioritaria fosse di colpa impazzito, comunque in torto, e non vedeva il ladrocinio da lui compiuto per 40 anni. Tant'è che quando stavano per toglierlo di mezzo, lui disse ai ribelli: "<state peccando>". E naturalmente anche gli egiziani erano tutti in torto, tranne quelli che avevano tutto da guadagnare da Mubarak e - volendo - dalle nipoti in trasferta in Italia, tutte sole di notte e bisognose di protezione e di soldi...
Insomma, quando il "sistema" si scolla dalla realtà quotidiana dei cittadini, non è più in grado di rappresentarla, anzi si muove contro gli interessi dei molti, addirittura peggiorando la situazione in alcuni casi, e aggiungiamo l'appropriazione di denaro tolto dalle nostre tasche, allora è venuto il momento di cambiarlo.
Quindi vi chiedo: secondo voi, le cose cambieranno perché chi ne è responsabile capirà di dover rimettere il moto il buonsenso in naftalina, oppure per un'altra strada, quella del fiammifero di cui dicevo prima?
In altre parole: voi pensate che le proteste di adesso siano il segno di una escalation su scala almeno nazionale, oppure che il tutto resterà a livello di "singole" iniziative a macchia di leopardo, magari perché non sappiamo più neanche cosa voglia dire "fare una guerra", siamo comunque troppo stanchi, bloccati nel traffico, impegnati a tenerci stretti al posto di lavoro - per quelli che ce l'hanno...
Magari stiamo ancora digerendo la grande abbuffata del benessere costruito in 50 anni da chi ci ha preceduto, la pancia è ancora piena, siamo satolli e anche un pò sovrappeso, ma chi ha voglia di fare la guerra. Chi? Noi?
Non è che forse dovremmo chiedere a quelli che stanno oltremare di finire dalle loro parti e di cominciare dalle nostre?
Ciao...
Buonasera a tutti,
è da un po' di tempo che non scrivo ma vi leggo sempre volentieri
ho notato che nessuno ha parlato direttamente di un fattore importante che ci ha portato in queste condizioni:
l'evasione fiscale.
E' vero che in Italia ci sono tanti sprechi e la spesa pubblica è sempre stata piuttosto alta ma è anche vero che per decenni imprenditori, liberi professionisti e artigiani e una buona fetta di cittadini (soprattutto di certe zone) hanno fatto i furbi non pagando tasse e imposte e dichiarando redditi molto più bassi di quelli effettivi.
si stima che l'evasione fiscale annua superi i 100 mld annui ( alcune stime la vedono addirittura a 300 mld!).... sono cifre esorbitanti considerando che il problema evasione sussiste da parecchi decenni.
questo problema è stato determinante (non l'unico ma quello più importante) per portarci sull'orlo del baratro e ritrovarci tutt'oggi in questa situazione (pressione fiscale alle stelle, smantellamento del welfare, ecc ecc).
Come dicevo si parla molto di spesa pubblica, certo gli sprechi dovrebbero essere eliminati però c'è da considerare che in certi paesi, come quelli scandinavi, dove tutti pagano le tasse e dove il senso civico degli abitanti non è neanche lontanamente paragonabile a quello degli italiani, la spesa pubblica è anche più alta di quella Italiana (e ci sono anche più dipendenti pubblici) con servizi efficienti e un sistema di welfare eccellente.
Quindi la rovina di questo paese è proprio la mentalità dei suoi abitanti: tanti ladri, corrotti, egoisti e con un senso civico praticamente inesistente..
Quindi finché non si cambia mentalità non se ne esce e sicuramente se non fosse per questi motivi l'Italia sarebbe agli stessi livelli dei paesi scandinavi (e in ogni caso non sarebbe messa così male) avendo sempre avuto un'economia florida e un'abbondanza di risorse.
Altra considerazione, trovo eccessivo l'accanimento popolare contro questo governo.
Certo hanno alzato le tasse e introdotto nuove imposte ma non sono loro gli artefici dei danni!
oltre al mal costume Italiano decenni di malgoverni hanno fatto il resto, non prendiamocela con Monti ma piuttosto con chi c'era prima e che hanno contribuito a far danni...
Si sa che il potere dei media (e della demagogia) sulle masse è molto forte, fino a ottobre/novembre si parlava molto poco della situazione (anzi andava tutto bene!), poi all'improvviso da novembre ci hanno tartassato (direi che sono passati da un estremo all'altro).
ad esempio il discorso suicidio, sul quale i media hanno insistito pesantemente per mesi, è molto più complesso e in molti casi non è strettamente collegato alla crisi o alle difficoltà economiche (cioè in genere uno si suicida per diversi motivi).
In italia i suicidi erano più numerosi nei floridi anni 80 e primi anni 90 rispetto ad oggi
"la mente è la sua stessa condizione e, in sè sola, può fare dell'inferno un paradiso, del paradiso un inferno"