La coscienza sociale di oggi

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Moderatore: Sabrina

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Ospite

La coscienza sociale di oggi

Messaggio da Ospite » 21/07/2011, 13:59

Spesso mi fermo a pensare...su cosa si basa il nostro "fittizio" benessere. Ci si ammazza di lavoro per oggetti assolutamente inutili, ma che consideriamo indispensabili perchè indotti dalla pubblicità.

Oggetti fabbricati a basso costo in paesi, dove sappiamo bene tutti, vengono sfruttati non solo uomini e donne, ma anche bambini.

Ci hanno anestetizzato la coscienza, siamo schiavi di un consumismo indotto dai piu ricchi per arricchirsi ancora di piu alle nostre spalle.
Ma non siamo le vittime, siamo complici di tutto ciò.

Ci pensate mai, che la borsa che avete comprato, o le scarpe, o il vostro stesso pc...è stato fatto con delle piccole mani?
Probabilmente anche la tastiera su cui sto scrivendo...

No non voglio puntare il dito su nessuno, ma chiedo se qualcuno di voi ci pensa a queste cose, perchè siamo immersi da tutte queste "belle" cose, che spesso mi sembrano solo un modo per tenerci buoni e fuori dai problemi reali.

E intanto alle nostre spalle c'è chi si arricchisce e manipola.

Eppure, se ognuno di noi, modificasse le proprie abitudini, si potrebbe capovolgere l'economia mondiale.

Mi guardo attorno, e guardo dentro me stessa, e non posso non provare un senso di repulsione.

Dov'è finita la nostra coscienza? Dov'è quella voglia di lottare per un bene comune? Invece di pensare sempre e solo al nostro giardino...

simonsaid

Re: La coscienza sociale di oggi

Messaggio da simonsaid » 21/07/2011, 20:59

Laurelin ha scritto:Spesso mi fermo a pensare...su cosa si basa il nostro "fittizio" benessere. Ci si ammazza di lavoro per oggetti assolutamente inutili, ma che consideriamo indispensabili perchè indotti dalla pubblicità.

Oggetti fabbricati a basso costo in paesi, dove sappiamo bene tutti, vengono sfruttati non solo uomini e donne, ma anche bambini.

Ci hanno anestetizzato la coscienza, siamo schiavi di un consumismo indotto dai piu ricchi per arricchirsi ancora di piu alle nostre spalle.
Ma non siamo le vittime, siamo complici di tutto ciò.

Ci pensate mai, che la borsa che avete comprato, o le scarpe, o il vostro stesso pc...è stato fatto con delle piccole mani?
Probabilmente anche la tastiera su cui sto scrivendo...

No non voglio puntare il dito su nessuno, ma chiedo se qualcuno di voi ci pensa a queste cose, perchè siamo immersi da tutte queste "belle" cose, che spesso mi sembrano solo un modo per tenerci buoni e fuori dai problemi reali.

E intanto alle nostre spalle c'è chi si arricchisce e manipola.

Eppure, se ognuno di noi, modificasse le proprie abitudini, si potrebbe capovolgere l'economia mondiale.

Mi guardo attorno, e guardo dentro me stessa, e non posso non provare un senso di repulsione.

Dov'è finita la nostra coscienza? Dov'è quella voglia di lottare per un bene comune? Invece di pensare sempre e solo al nostro giardino...
Ciao...tu riprendi un discorso vecchio sulla "globalizzazione"...affrontato altre volte nel forum..Una società neo liberista come questa farà sempre in maniera che tu non possa più privarti di tutte queste cose "inutili"....Di queste "cose" ne costruiscono di nuove contnuamente, ti rimbambiscono e parte la caccia sfrenata alla "novità". E' dura (per la maggiorparte delle persone) privarsi o limitarsi. Ti fanno indebitare oltremisura creando una catena "vitale" per "loro". Ogni tanto ci si ferma, si materializzano pensieri come il tuo ma poi si continua imperterriti. La cosa più interessante è, invece, il fatto che pian piano stanno rosicchiando i diritti acquisiti, il potere d'acquisto e lo stato sociale (lavoro, sanità, istruzione, ecc...); ci si ferma ogni tanto a pensarci, nuovamente come hai fatto tu adesso, ma poi si continua a guardare, come hai ricordato, "nel proprio guardino".....Questa è una novità che al potere va benissimo...anzi è quello che volevano. I Greci, giornalmente, arrivano alle mani...in Spagna le piazze sono quasi sempre occupate dagli "indignados"....l'Irlanda non ce la fa più....il debito pubblico del Portogallo (messo anche lui malissimo) se lo sono comprati i cinesi e comunque molte cose non vengono dette....E poi l'Islanda? Nessuno sa niente dell'Islanda...non hanno voluto farci sapere niente ma è successo qualcosa che al potere spaventa e anche molto......Leggi

NESSUNA NOTIZIA DALL'ISLANDA?

Qualcuno crede ancora che non vi sia censura al giorno d'oggi? Allora perchè, se da un lato siamo stati informati su tutto quello che sta succedendo in Egitto, dall'altro i mass-media non hanno sprecato una sola parola su ciò che sta accadendo in Islanda?
Il popolo islandese è riuscito a far dimettere un governo al completo; sono state nazionalizzate le principali banche commerciali; i cittadini hanno deciso all'unanimità di dichiarare l'insolvenza del debito che le stesse banche avevano sottoscritto con la Gran Bretagna e con l'Olanda, forti dell'inadeguatezza della loro politica finanziaria; infine, è stata creata un'assemblea popolare per riscrivere l'intera Costituzione. Il tutto in maniera pacifica. Una vera e propria Rivoluzione contro il potere che aveva condotto l'Islanda verso il recente collasso economico.

Sicuramente vi starete chiedendo perchè questi eventi non siano stati resi pubblici durante gli ultimi due anni. La risposta ci conduce verso un'altra domanda, ancora più mortificante: cosa accadrebbe se il resto dei cittadini europei prendessero esempio dai "concittadini" islandesi?

Ecco brevemente la cronologia dei fatti:
• 2008 - A Settembre viene nazionalizzata la più importante banca dell'Islanda, la Glitnir Bank. La moneta crolla e la Borsa sospende tutte le attività: il paese viene dichiarato in bancarotta.
• 2009 - A Gennaio le proteste dei cittadini di fronte al Parlamento provocano le dimissioni del Primo Ministro Geir Haarde e di tutto il Governo - la Alleanza Social-Democratica (Samfylkingin) - costringendo il Paese alle elezioni anticipate. La situazione economica resta precaria. Il Parlamento propone una legge che prevede il risanamento del debito nei confronti di Gran Bretagna e Olanda, attraverso il pagamento di 3,5 MILIARDI di Euro che avrebbe gravato su ogni famiglia islandese, mensilmente, per la durata di 15 anni e con un tasso di interesse del 5,5%
• 2010 - I cittadini ritornano a occupare le piazze e chiedono a gran voce di sottoporre a Referendum il provvedimento sopracitato.
• 2011 - A Febbraio il Presidente Olafur Grimsson pone il veto alla ratifica della legge e annuncia il Referendum consultivo popolare. Le votazioni si tengono a Marzo ed i NO al pagamento del debito stravincono con il 93% dei voti. Nel frattempo, il Governo ha disposto le inchieste per determinare giuridicamente le responsabilità civili e penali della crisi. Vengono emessi i primi mandati di arresto per diversi banchieri e membri dell'esecutivo. L'Interpol si incarica di ricercare e catturare i condannati: tutti i banchieri implicati abbandonano l'Islanda. In questo contesto di crisi, viene eletta un'Assemblea per redigere una Nuova Costituzione che possa incorporare le lezioni apprese durante la crisi e che sostituisca l'attuale Costituzione (basata sul modello di quella Danese). Per lo scopo, ci si rivolge direttamente al Popolo Sovrano: vengono eletti legalmente 25 cittadini, liberi da affiliazione politica, tra i 522 che si sono presentati alle votazioni. Gli unici due vincoli per la candidatura, a parte quello di essere liberi dalla tessera di qualsiasi partito, erano quelli di essere maggiorenni e di disporre delle firme di almeno 30 sostenitori. La nuova Assemblea Costituzionale inizia il suo lavoro in Febbraio e presenta un progetto chiamato Magna Carta nel quale confluiscono la maggiorparte delle "linee guida" prodotte in modo consensuale nel corso delle diverse assemblee popolari che hanno avuto luogo in tutto il Paese. La Magna Carta dovrà essere sottoposta all'approvazione del Parlamento immediatamente dopo le prossime elezioni legislative che si terranno.
Questa è stata, in sintesi, la breve storia della Ri-evoluzione democratica islandese.
Abbiamo forse sentito parlare di tutto ciò nei mezzi di comunicazione europei?
Abbiamo ricevuto un qualsiasi commento su questi avvenimenti nei noiosissimi salotti politici televisivi o nelle tribune elettorali radiofoniche?
Abbiamo visto nella nostra beneamata Televisione anche un solo fotogramma che raccontasse qualcuno di questi momenti?

SINCERAMENTE NO.


I cittadini islandesi sono riusciti a dare una lezione di Democrazia Diretta e di Sovranità Popolare e Monetaria a tutta l'Europa, opponendosi pacificamente al Sistema ed esaltando il potere della cittadinanza di fronte agli occhi indifferenti del mondo.

A noi Italiani basta "l'attivismo di tasiera" comodamente seduti e rilassati"....ogni tanto un fine settimana in piazza per poi tornarcene "al nostro girdino".......Saluti

Ospite

Re: La coscienza sociale di oggi

Messaggio da Ospite » 21/07/2011, 21:49

simonsaid ha scritto:[...]



Ciao...tu riprendi un discorso vecchio sulla "globalizzazione"...affrontato altre volte nel forum..Una società neo liberista come questa farà sempre in maniera che tu non possa più privarti di tutte queste cose "inutili"....Di queste "cose" ne costruiscono di nuove contnuamente, ti rimbambiscono e parte la caccia sfrenata alla "novità". E' dura (per la maggiorparte delle persone) privarsi o limitarsi. Ti fanno indebitare oltremisura creando una catena "vitale" per "loro". Ogni tanto ci si ferma, si materializzano pensieri come il tuo ma poi si continua imperterriti. La cosa più interessante è, invece, il fatto che pian piano stanno rosicchiando i diritti acquisiti, il potere d'acquisto e lo stato sociale (lavoro, sanità, istruzione, ecc...); ci si ferma ogni tanto a pensarci, nuovamente come hai fatto tu adesso, ma poi si continua a guardare, come hai ricordato, "nel proprio guardino".....Questa è una novità che al potere va benissimo...anzi è quello che volevano. I Greci, giornalmente, arrivano alle mani...in Spagna le piazze sono quasi sempre occupate dagli "indignados"....l'Irlanda non ce la fa più....il debito pubblico del Portogallo (messo anche lui malissimo) se lo sono comprati i cinesi e comunque molte cose non vengono dette....E poi l'Islanda? Nessuno sa niente dell'Islanda...non hanno voluto farci sapere niente ma è successo qualcosa che al potere spaventa e anche molto......Leggi

NESSUNA NOTIZIA DALL'ISLANDA?

Qualcuno crede ancora che non vi sia censura al giorno d'oggi? Allora perchè, se da un lato siamo stati informati su tutto quello che sta succedendo in Egitto, dall'altro i mass-media non hanno sprecato una sola parola su ciò che sta accadendo in Islanda?
Il popolo islandese è riuscito a far dimettere un governo al completo; sono state nazionalizzate le principali banche commerciali; i cittadini hanno deciso all'unanimità di dichiarare l'insolvenza del debito che le stesse banche avevano sottoscritto con la Gran Bretagna e con l'Olanda, forti dell'inadeguatezza della loro politica finanziaria; infine, è stata creata un'assemblea popolare per riscrivere l'intera Costituzione. Il tutto in maniera pacifica. Una vera e propria Rivoluzione contro il potere che aveva condotto l'Islanda verso il recente collasso economico.

Sicuramente vi starete chiedendo perchè questi eventi non siano stati resi pubblici durante gli ultimi due anni. La risposta ci conduce verso un'altra domanda, ancora più mortificante: cosa accadrebbe se il resto dei cittadini europei prendessero esempio dai "concittadini" islandesi?

Ecco brevemente la cronologia dei fatti:
• 2008 - A Settembre viene nazionalizzata la più importante banca dell'Islanda, la Glitnir Bank. La moneta crolla e la Borsa sospende tutte le attività: il paese viene dichiarato in bancarotta.
• 2009 - A Gennaio le proteste dei cittadini di fronte al Parlamento provocano le dimissioni del Primo Ministro Geir Haarde e di tutto il Governo - la Alleanza Social-Democratica (Samfylkingin) - costringendo il Paese alle elezioni anticipate. La situazione economica resta precaria. Il Parlamento propone una legge che prevede il risanamento del debito nei confronti di Gran Bretagna e Olanda, attraverso il pagamento di 3,5 MILIARDI di Euro che avrebbe gravato su ogni famiglia islandese, mensilmente, per la durata di 15 anni e con un tasso di interesse del 5,5%
• 2010 - I cittadini ritornano a occupare le piazze e chiedono a gran voce di sottoporre a Referendum il provvedimento sopracitato.
• 2011 - A Febbraio il Presidente Olafur Grimsson pone il veto alla ratifica della legge e annuncia il Referendum consultivo popolare. Le votazioni si tengono a Marzo ed i NO al pagamento del debito stravincono con il 93% dei voti. Nel frattempo, il Governo ha disposto le inchieste per determinare giuridicamente le responsabilità civili e penali della crisi. Vengono emessi i primi mandati di arresto per diversi banchieri e membri dell'esecutivo. L'Interpol si incarica di ricercare e catturare i condannati: tutti i banchieri implicati abbandonano l'Islanda. In questo contesto di crisi, viene eletta un'Assemblea per redigere una Nuova Costituzione che possa incorporare le lezioni apprese durante la crisi e che sostituisca l'attuale Costituzione (basata sul modello di quella Danese). Per lo scopo, ci si rivolge direttamente al Popolo Sovrano: vengono eletti legalmente 25 cittadini, liberi da affiliazione politica, tra i 522 che si sono presentati alle votazioni. Gli unici due vincoli per la candidatura, a parte quello di essere liberi dalla tessera di qualsiasi partito, erano quelli di essere maggiorenni e di disporre delle firme di almeno 30 sostenitori. La nuova Assemblea Costituzionale inizia il suo lavoro in Febbraio e presenta un progetto chiamato Magna Carta nel quale confluiscono la maggiorparte delle "linee guida" prodotte in modo consensuale nel corso delle diverse assemblee popolari che hanno avuto luogo in tutto il Paese. La Magna Carta dovrà essere sottoposta all'approvazione del Parlamento immediatamente dopo le prossime elezioni legislative che si terranno.
Questa è stata, in sintesi, la breve storia della Ri-evoluzione democratica islandese.
Abbiamo forse sentito parlare di tutto ciò nei mezzi di comunicazione europei?
Abbiamo ricevuto un qualsiasi commento su questi avvenimenti nei noiosissimi salotti politici televisivi o nelle tribune elettorali radiofoniche?
Abbiamo visto nella nostra beneamata Televisione anche un solo fotogramma che raccontasse qualcuno di questi momenti?

SINCERAMENTE NO.


I cittadini islandesi sono riusciti a dare una lezione di Democrazia Diretta e di Sovranità Popolare e Monetaria a tutta l'Europa, opponendosi pacificamente al Sistema ed esaltando il potere della cittadinanza di fronte agli occhi indifferenti del mondo.

A noi Italiani basta "l'attivismo di tasiera" comodamente seduti e rilassati"....ogni tanto un fine settimana in piazza per poi tornarcene "al nostro girdino".......Saluti
Quel che dici sull'islanda è molto interessante. L'argomento comunque è molto scottante. E' chiaro che esistono pochi che agiscono nell'ombra e nella segretezza, tenendo il potere e sfruttando tutti gli altri per i loro scopi, che a loro volta, però, non ribellandosi o per ignoranza, ne sono complici. E' un pò il dilemma dell'umanità credo.
E credo che innanzitutto, per contrastare questo potere, dovremmo tutti imparare ad informarci, buttando via la tv.

Immaginavo che se ne fosse già parlato qui sul forum, ma è un argomento che mi sta molto a cuore, perchè se posso provare a scuotere l'animo anche di una singola persona, è già qualcosa...

Vorrei che le persone avessero piu consapevolezza di certe questioni che ti toccano tutti quanti, che ci condizionano la vita, invece di pensare che le nostre azioni non hanno riscontro nella società e che comunque non cambia niente quindi non vale la pena affannarsi...

Ma mi è stato detto che sono esagerata, paranoica, e che vedo complotti ovunque...

dies irae
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Re: La coscienza sociale di oggi

Messaggio da dies irae » 21/07/2011, 22:58

simonsaid ha scritto:..Saluti
simon, non conoscevo quanto dici sia accaduto in islanda, per cui ti credo sulla parola. certo è una bella storia, sembra la realizzazione di un modello economico e civile che solitamente viene bollato come utopia, ma purtroppo credo non a torto.

l'islanda più o meno ha 300mila abitanti. al concertone del primo maggio ce li fai stare tutti, e ti avanza posto per altri 200mila. è evidente che l'autodeterminazione del popolo sia molto più facile li che in altri paesi.

è un pò il concetto alla base del federalismo, quello di "dividere" in parti più piccole, per gestirle in modo più giusto ed efficiente.

ma mi sa che sono un bel pò fuori tema

simonsaid

Re: La coscienza sociale di oggi

Messaggio da simonsaid » 21/07/2011, 23:21

Laurelin ha scritto:[...]



Quel che dici sull'islanda è molto interessante. L'argomento comunque è molto scottante. E' chiaro che esistono pochi che agiscono nell'ombra e nella segretezza, tenendo il potere e sfruttando tutti gli altri per i loro scopi, che a loro volta, però, non ribellandosi o per ignoranza, ne sono complici. E' un pò il dilemma dell'umanità credo.
E credo che innanzitutto, per contrastare questo potere, dovremmo tutti imparare ad informarci, buttando via la tv.

Immaginavo che se ne fosse già parlato qui sul forum, ma è un argomento che mi sta molto a cuore, perchè se posso provare a scuotere l'animo anche di una singola persona, è già qualcosa...

Vorrei che le persone avessero piu consapevolezza di certe questioni che ti toccano tutti quanti, che ci condizionano la vita, invece di pensare che le nostre azioni non hanno riscontro nella società e che comunque non cambia niente quindi non vale la pena affannarsi...

Ma mi è stato detto che sono esagerata, paranoica, e che vedo complotti ovunque...
Purtroppo l'informazione è il nostro tallone d'Achille...sia giornali, tv ma anche, purtroppo, la rete. La rete? Si...ultimamente è molto confusa e bisogna controllare attentamente l'attendibilità e le fonti, cercando inoltre di scremare quelle "schierate". Per quanto mi riguarda seguo giornalisti freelance, persone "senza filtri"; mi rattrista però che uno di questi, quello da cui ho imparato moltissimo, abbia chiuso il suo sito, non partecipi a dibattiti e rifiuti inviti a serate.....è andato negli Stati Uniti stufo di parlare al vento e di essere deriso dalla gente comune e dalla politica...
Cercare di sensibilizzare è, quasi sempre, tempo perso in questo paese....hanno altro da fare...
Ti dicono che sei esagerata perchè non ti dedichi al "tuo giardino".....

Ospite

Re: La coscienza sociale di oggi

Messaggio da Ospite » 21/07/2011, 23:41

simonsaid ha scritto:[...]



Purtroppo l'informazione è il nostro tallone d'Achille...sia giornali, tv ma anche, purtroppo, la rete. La rete? Si...ultimamente è molto confusa e bisogna controllare attentamente l'attendibilità e le fonti, cercando inoltre di scremare quelle "schierate". Per quanto mi riguarda seguo giornalisti freelance, persone "senza filtri"; mi rattrista però che uno di questi, quello da cui ho imparato moltissimo, abbia chiuso il suo sito, non partecipi a dibattiti e rifiuti inviti a serate.....è andato negli Stati Uniti stufo di parlare al vento e di essere deriso dalla gente comune e dalla politica...
Cercare di sensibilizzare è, quasi sempre, tempo perso in questo paese....hanno altro da fare...
Ti dicono che sei esagerata perchè non ti dedichi al "tuo giardino".....
Si probabile sia tempo perso, ma se non provassi, andrei contro la mia coscienza. Sono abituata a battermi per ciò che ritengo giusto, anche andando contro il mondo. Mi sa che sono un pò Donchisciotte ehehe. Anzi mi sento terribilmente in colpa per non essere riuscita a realizzarmi in un lavoro in cui poter scuotere le coscienze altrui. Tipo quello della giornalista.

simonsaid

Re: La coscienza sociale di oggi

Messaggio da simonsaid » 22/07/2011, 20:42

dies irae ha scritto:[...]



simon, non conoscevo quanto dici sia accaduto in islanda, per cui ti credo sulla parola. certo è una bella storia, sembra la realizzazione di un modello economico e civile che solitamente viene bollato come utopia, ma purtroppo credo non a torto.

l'islanda più o meno ha 300mila abitanti. al concertone del primo maggio ce li fai stare tutti, e ti avanza posto per altri 200mila. è evidente che l'autodeterminazione del popolo sia molto più facile li che in altri paesi.

è un pò il concetto alla base del federalismo, quello di "dividere" in parti più piccole, per gestirle in modo più giusto ed efficiente.

ma mi sa che sono un bel pò fuori tema
Ciao dies....è vero......non posso linkarti la notizia perchè non posso fare "propaganda" (così dicono). In rete c'è...cercala pure.

simonsaid

Re: La coscienza sociale di oggi

Messaggio da simonsaid » 22/07/2011, 21:10

Laurelin ha scritto:[...]



Si probabile sia tempo perso, ma se non provassi, andrei contro la mia coscienza. Sono abituata a battermi per ciò che ritengo giusto, anche andando contro il mondo. Mi sa che sono un pò Donchisciotte ehehe. Anzi mi sento terribilmente in colpa per non essere riuscita a realizzarmi in un lavoro in cui poter scuotere le coscienze altrui. Tipo quello della giornalista.
Si...ti senti come DonChisciotte e avresti voluto fare la gionalista? Sono due cose inversamente proporzionali ....forse scegliendo giornalismo "freelance"...forse...ma poi avresti problemi con clausole tipo "manleva", ecc....e di conseguenza emarginazione, solitudine, insoddisfazione professionale e comunque pochissimo reddito. Il giornalismo conenzionale, quello dei quotidiani e quello dei programmi di approfondimento politico-sociale per intenderci, hanno poco da scuotere animi tanto sono le buffonate filtrate che dicono.....Se vuoi razioni di "botte e umiliazioni" prova con l'attivismo....ma a quel punto sono loro che scuotono te.......ciao Laurelin.....

Ospite

Re: La coscienza sociale di oggi

Messaggio da Ospite » 23/07/2011, 0:15

simonsaid ha scritto:[...]



Si...ti senti come DonChisciotte e avresti voluto fare la gionalista? Sono due cose inversamente proporzionali ....
Bè bè lo so ma l'idea della giornalista era tanto per fare un esempio non prendermi in parola ;)