nucleare: sì o no?

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serena82
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nucleare: sì o no?

Messaggio da serena82 » 25/03/2011, 18:03

La questione nucleare si fa sempre più spinosa. Dopo la tragedia dello tsunami che ha colpito il Giappone e il successivo pericolo dei reattori di Fukushima, tutto il mondo è corso a rivedere i piani sull’energia nucleare.
Il 23 marzo il Consiglio dei ministri ha approvato una dichiarazione di moratoria di un anno per il piano italiano sulle centrali atomiche.

E voi? Siete favorevoli o contrari al nucleare?
ogni persona brilla di luce propria in mezzo a tutte le altre

Ares87
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Re: nucleare: sì o no?

Messaggio da Ares87 » 25/03/2011, 18:49

serena82 ha scritto:La questione nucleare si fa sempre più spinosa. Dopo la tragedia dello tsunami che ha colpito il Giappone e il successivo pericolo dei reattori di Fukushima, tutto il mondo è corso a rivedere i piani sull’energia nucleare.
Il 23 marzo il Consiglio dei ministri ha approvato una dichiarazione di moratoria di un anno per il piano italiano sulle centrali atomiche.

E voi? Siete favorevoli o contrari al nucleare?
ehehehe l'argomento è infinito...
Per quello che ne so io a riguardo (c'è tanta disinformazione sulla cosa), mi sento di dire che Sono a Favore.

Posso essere contrario, in linea di principio, sulla linea presa dal mondo intero nella sua totalità, ma vista la realtà delle cose, non vedo perchè l'Italia debba rimanere indietro se c'è la possibilità di ridurre i costi e non essere schiavi di qualche dittatore facile al ricatto (schiavi solo di Roma! :DD ). Non ho paura di diventare l'uomo radioattivo, perchè se scoppia una centrale in Francia siamo fritti uguale...
Vorrei però capire, quanto ci costerebbe (penso molto meno) prendere l'energia interamente dalla Francia invece che da altre parti...

Ma se volete sapere la mia... questa è una di quelle tante cose che i nostri politici ci propongono, ma che non attueranno mai.. Mi sembra una cosa quasi pour parler... Anche perchè, se non ho capito male, in un' eventuale decisione del genere le Regioni avrebbero un peso determinante. E nessuna di loro, che sia di destra o di sinistra, è disposta ad impegnarsi a riguardo...
Gli inglesi la chiamano la teoria del NIMBY (Not in my back yard...).
Insomma che si faccia pure.... ma non nel mio giardino! :?

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Re: nucleare: sì o no?

Messaggio da Amico82 » 25/03/2011, 22:37

serena82 ha scritto:La questione nucleare si fa sempre più spinosa. Dopo la tragedia dello tsunami che ha colpito il Giappone e il successivo pericolo dei reattori di Fukushima, tutto il mondo è corso a rivedere i piani sull’energia nucleare.
Il 23 marzo il Consiglio dei ministri ha approvato una dichiarazione di moratoria di un anno per il piano italiano sulle centrali atomiche.

E voi? Siete favorevoli o contrari al nucleare?
Diciamo che in linea di massima sono contrario al nucleare, a mio avviso nel futuro bisognerà puntare sempre di più sulle energie rinnovabili anche in vista del progressivo esaurimento delle risorse petrolifere (probabilmente nei prossimi decenni).... l'unico problema sta nel fatto che molto probabilmente queste fonti rinnovabili non saranno in grado di soddisfare il (crescente) fabbisogno di energia planetario (in sostituzione dell'attuale energia fornita in larga parte dalle risorse petrolifere) e purtroppo, a mio avviso, sarà necessaria la costruzione di nuove centrali nucleari (oltre al mantenimento delle attuali) :?
"la mente è la sua stessa condizione e, in sè sola, può fare dell'inferno un paradiso, del paradiso un inferno"

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Re: nucleare: sì o no?

Messaggio da tempest » 25/03/2011, 23:02

serena82 ha scritto:La questione nucleare si fa sempre più spinosa. Dopo la tragedia dello tsunami che ha colpito il Giappone e il successivo pericolo dei reattori di Fukushima, tutto il mondo è corso a rivedere i piani sull’energia nucleare.
Il 23 marzo il Consiglio dei ministri ha approvato una dichiarazione di moratoria di un anno per il piano italiano sulle centrali atomiche.

E voi? Siete favorevoli o contrari al nucleare?
In linea di massima favorevole, ma va attentamente valutato il rapporto costo-beneficio.

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Re: nucleare: sì o no?

Messaggio da tropicsnow » 26/03/2011, 9:27

Amico82 ha scritto:[...]



Diciamo che in linea di massima sono contrario al nucleare, a mio avviso nel futuro bisognerà puntare sempre di più sulle energie rinnovabili
esistono fonti di energia alternativa e bisognerebbe investire su queste invece di spendere soldi per il nucleare...

non dimenticate i bambini di chernobyl

[img]http://personalpages.to.infn.it/~maina/didattica/SIS/rel2000/silvestro/incidente/abandoned1-large.jpg[/img]

[img]http://informarexresistere.fr/wp-content/uploads/2011/03/190983.jpg[/img]

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Re: nucleare: sì o no?

Messaggio da Amico82 » 26/03/2011, 13:43

tropicsnow ha scritto:[...]



esistono fonti di energia alternativa e bisognerebbe investire su queste invece di spendere soldi per il nucleare...

non dimenticate i bambini di chernobyl

Già, le conseguenze del nucleare possono essere devastanti! :( Chissà cosa succederà ora in Giappone, probabilmente l'incidenza dei tumori e dei neonati con deformazioni aumenterà in maniera esponenziale. :?
Però una cosa è certa: se in un futuro (neanche tanto lontano) il pianeta dovrà dipendere esclusivamente (o prevalentemente) dalle "energie alternative" i nostri figli e nipoti dovranno condurre una vita molto più "sobria" incentrata sul risparmio e la razionalizzazione delle risorse e, soprattutto, dovranno rinunciare a parecchie cose che noi, attualmente, possiamo permetterci
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Re: nucleare: sì o no?

Messaggio da Ares87 » 26/03/2011, 15:01

tropicsnow ha scritto:[...]



esistono fonti di energia alternativa e bisognerebbe investire su queste invece di spendere soldi per il nucleare...

non dimenticate i bambini di chernobyl

[img]http://personalpages.to.infn.it/~maina/didattica/SIS/rel2000/silvestro/incidente/abandoned1-large.jpg[/img]

[img]http://informarexresistere.fr/wp-content/uploads/2011/03/190983.jpg[/img]
Si però nessuno spiega una cosa...
Qunat'è realistica la possibilità di contare veramente sull'energia rinnovabile?
Sono d'accordo che l'Italia non investe niente a tal riguardo e bisognerebbe farlo però vorrei capire, tecnicamente, quanti pannelli solari ci vorrebberro per illuminare Roma ad esempio... ce l'abbiamo lo spazio?
La cosa mi lascia un pò perplesso...

E poi, nessuno dimentica Chernobyl però... mi dite che differenza fa non averla in casa se ce l'abbiamo alle porte?
è successo in Giappone ed è a rischio tutto il mondo... indi per cui...

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Re: nucleare: sì o no?

Messaggio da tropicsnow » 26/03/2011, 17:10

Ares87 ha scritto:
E poi, nessuno dimentica Chernobyl però... mi dite che differenza fa non averla in casa se ce l'abbiamo alle porte?
è successo in Giappone ed è a rischio tutto il mondo... indi per cui...
è vero che il rischio lo corriamo anche noi se i nostri vicini hanno le centrali, però, nel caso in cui malaguratamente ci fosse un incidente, un conto è che la responsabilità è loro un altro è che a quella tragedia ho contribuito anche io con il mio voto, la mia approvazione...

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Re: nucleare: sì o no?

Messaggio da serena82 » 26/03/2011, 18:23

tropicsnow ha scritto:[...]



è vero che il rischio lo corriamo anche noi se i nostri vicini hanno le centrali, però, nel caso in cui malaguratamente ci fosse un incidente, un conto è che la responsabilità è loro un altro è che a quella tragedia ho contribuito anche io con il mio voto, la mia approvazione...
Concordo su tutto!!!
Io sono fortemente contraria al nucleare: non si può avere una fonte di energia così pericolosa e fuori controllo; un'energia che produce scorie tossiche (che non si sa nemmeno come smaltire) non andrebbe nemmeno presa in considerazione....
E poi è solo una questione di speculazione di soldi...per progettare una centrale ci vogliono 7 anni (sono tempi tecnici), per costruirla ce ne vogliono altri 7. E siamo a 14. Dopo ci vogliono altri 7 anni per recuperare i costi e quindi ci vogliono 21 anni affinchè la centrale diventi produttiva...nel frattempo chissà in quanti avranno partecipato allo sperpero di gran parte dei soldi.... E poi se in Italia non siamo capaci nemmeno di gestire i rifiuti di Napoli & co. figuriamoci col nucleare!!! :O :O :O
La soluzione è nelle energie rinnovabili...
ogni persona brilla di luce propria in mezzo a tutte le altre

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Re: nucleare: sì o no?

Messaggio da bluver » 26/03/2011, 18:42

serena82 ha scritto:[...]



....e quindi ci vogliono 21 anni affinchè la centrale diventi produttiva...nel frattempo chissà in quanti avranno partecipato allo sperpero di gran parte dei soldi.... E poi se in Italia non siamo capaci nemmeno di gestire i rifiuti di Napoli & co. figuriamoci col nucleare!!! :O :O :O
La soluzione è nelle energie rinnovabili...
io sono completamente contraria al nucleare e concordo con te suiproblemi aggiuntivi dovuti alla nostra gestione di appalti, rifiuti, ecc

Spendimao soldi in spot sul nucleare (garda caso pagati da chi ha interessi economici diretti) ma non investimao in serie politiche e ricerche a sostegno di fonti energetiche diverse.
NOn esiste solo il pannello solare, ci sono molte alternative che andrebbero esplorate senza peraltro dimenticere il problema del risparmio

é vero che averle apochi centinaia di KM è altrettanto pericoloso.... ma perchè noi siamo così miopi anche quando altri paesi rivedono le loro scelte?
Io son come loro in perpetuo volo

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L'Uomo dell'Alpe
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Re: nucleare: sì o no?

Messaggio da L'Uomo dell'Alpe » 26/03/2011, 18:53

serena82 ha scritto:La questione nucleare si fa sempre più spinosa. Dopo la tragedia dello tsunami che ha colpito il Giappone e il successivo pericolo dei reattori di Fukushima, tutto il mondo è corso a rivedere i piani sull’energia nucleare.
Il 23 marzo il Consiglio dei ministri ha approvato una dichiarazione di moratoria di un anno per il piano italiano sulle centrali atomiche.

E voi? Siete favorevoli o contrari al nucleare?

Contrario, nettamente contrario all'energia nucleare e finalmente c'è un Grande Paese come la Germania ad affermare la mia tesi.
Ancora più contrario se penso che le centrali debbano essere costruite in Italia. In questo Paese non ci sono controlli, niente e nessuno agisce secondo buona coscienza: non sanno costruire dei buoni termovalorizzatori (vedi il caso Acerra), non sanno costruire delle autostrade sicure (vedi il caso della Palermo-Messina che sprofonda letteralmente a pezzi), abbiamo scuole nuovissime (poche) ma inadeguate per le norme di sicurezza, non si riesce a garantire una casa ricostruita alle popolazioni colpite dai terremoti e poi appalti, costruzioni, grandi opere sono occasioni ghiotte per la politica corrotta e la criminalità organizzata che impongono i propri metodi nefasti. Interi complessi residenziali sono stati costruiti a Milano su terre precedentemente utilizzate per seppellire i rifiuti tossici, nessuno ha controllato né prima né dopo le opere, come vogliamo allora costruire queste centrali nucleari, con quale criterio? Quella del nucleare è una tecnologia talmente delicata che il nostro Paese non può permettersi. Quali i costi sociali di una eventuale tragedia per la sanità italiana, già in ginocchio?
Una tecnologia peraltro improduttiva. Si porta continuamente l'esempio della Francia, ma quella Nazione dispone di ex colonie dalle quali può estrarre l'uranio praticamente a costo zero, arricchirlo in quei luoghi per poi utilizzarlo nelle centrali. Le scorie prodotte sono spedite, sempre a costi minimi, in quelle ex colonie e depositate in modi tutt'altro che sicuri. L'Italia dovrebbe acquistare l'uranio arricchito dalla Francia e rivolgersi alla Francia per lo smaltimento delle scorie, a costi esorbitanti, che uniti ai costi di ammortamento delle centrali costruite rende certamente più conveniente la situazione attuale nella quale la Francia, producendo più energia di quanta ne abbia bisogno, la vende a noi a prezzo di costo.

Trenta miliardi di euro (stimati, si sa che in Italia i costi moltiplicano in corso d'opera) ci costerebbe l'investimento sull'energia nucleare. Perchè non prendere quei soldi per finanziare una grande ricerca sul potenziamento delle energie pulite? Dalla Svizzera arrivano nuovi pannelli solari che garantiscono, a parità di dimensioni, maggiore produzione di energia e migliore resistenza, da Israele arrivano notizie riguardo lo studio e la messa a punto di sistemi di produzione di energia elettrica in grado di sfruttare l'effetto del rotolamento delle ruote dei mezzi sull'asfalto. La Germania sta incentivando con sapienza la diffusione dei pannelli ad energia solare, sta sfruttando quel poco di mare che ha per installare, a qualche decina di kilometri dalle coste, vere e proprie centrali di produzione di energia sul modello eolico e prende in considerazione i nuovi sistemi che sfrutterebbero le correnti marine. E proprio la Germania afferma che in pochi anni, grazie anche ai progressi della ricerca scientifica, sarà in grado di produrre energia esclusivamente da fonti pulite e rinnovabili.
In Italia abbiamo anche grandi possibilità di sfruttare l'energia geotermica, che secondo studi scientifici potrebbe garantire anche una sovraproduzione di energia, ma abbiamo una classe dirigente maledettamente corrotta e che fa solo interessi di parte.
Per il bene del mio Paese, accetterei tante centrali nucleari al posto di tutti i delinquenti che ci governano. Al confronto, ritengo le prime estremamente innocue.

Nicola31337

Re: nucleare: sì o no?

Messaggio da Nicola31337 » 26/03/2011, 22:33

serena82 ha scritto:La questione nucleare si fa sempre più spinosa. Dopo la tragedia dello tsunami che ha colpito il Giappone e il successivo pericolo dei reattori di Fukushima, tutto il mondo è corso a rivedere i piani sull’energia nucleare.
Il 23 marzo il Consiglio dei ministri ha approvato una dichiarazione di moratoria di un anno per il piano italiano sulle centrali atomiche.

E voi? Siete favorevoli o contrari al nucleare?
Contrario. Ho avuto modo di discuterne parecchie volte con colleghi fisici, alcuni che lavorano anche all'INFN (istituto nazionale di fisica nucleare). I problemi sono tanti; il primo, forse il meno importante è quello economico: le centrali nucleari non sono affatto convenienti. Se si da uno sguardo a quegli stati dell'america dove è stato imposto l'obbligo di smaltire le scorie (a spese di chi gestisce la centrale), si vede che nessuno ci fa centrali nucleari. Un giorno quando anche l'europa dovrà imporre queste norme vedremo i nostri soldi buttati nella spazzatura. E qui sorge il secondo problema, una centrale nucleare non è che si disattiva spegnendo l'interruttore... e questo forse è uno dei problemi maggiori, per spegnerla ci vogliono anni, tanti anni, una volta che le masse di uranio o plutonio superano il valore della massa critica si può solo stare li a guardare; questo tra l'altro vuol dire avere sempre fra le mani una bomba, perennemente pronta ad esplodere nel caso in cui non si riesca a tenere stabili le temperarure o il drogaggio dell'uranio/plutonio. A questo poi va aggiunto il problema selle scorie, e ancora peggio del plutonio che in francia sta inquinando mari e falde acquifere in modo preoccupante anche se nessuno è disposto ad ammetterlo.

giammy
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Re: nucleare: sì o no?

Messaggio da giammy » 27/03/2011, 16:11

ciao,

Purtroppo sento sempre i soliti discorsi
da parte di chi e' favorevole al nucleare: mi appello
a chi e' favorevole per avere delle risposte
a quanto espongo qui di seguito. Anni fa anch'io pensavo
positivamente al nucleare, ma poi queste
osservazioni mi hanno fatto cambiare idea.
Sono sbagliate?


SI DICE: "liberiamoci dalla dipendenza dal petrolio
che ci costringe a finanziare dittatori"

RICORDO: l'uranio non nasce sugli alberi, ed il fatto
di finanziare dittatori e' solo perche' cosi' e'
piu' economico. Basta pagare una persona per
essere autorizzati a distruggere un intero paese,
ucciderne gli abitanti inquinandogli ogni
risorsa di sostentameno.
E cosa cambia con l'Uranio? e' sempre una risorsa
limitata, e tanto per non andare sul generale, vediamo
cosa fa la Francia, sempre portata ad esempio sul nucleare:
lo estrae in Niger, dove ci sono delle miniere a cielo
aperto; lasciano in superficie tonellate di
materiale di scarto, radioattivo, che sta uccidendo i
locali.
Fra l'altro, il metodo piu' economico di estrazione
utilizza acido solforico, che viene rilasciato nell'ambiente,
in modo che chi non muore per le radiazioni non ha
modo di sopravvivere nella sua terra.

SI DICE: il numcleare costa meno.
RISPONDO: e se costa meno, perche' nessuna azienda
e' disponibile ad investirvi autonomamente?
citygroup-new-nuclear-economics-says-no-SEU27102
https://www.citigroupgeo.com/pdf/SEU27102.pdf
Forse perche' a detta di Citygroup, un gigante
della finanza, dal punto di vista economico non
conviene!

SI DICE: ma il nucleare che la Francia ci vende costa meno.
RISPONDO: e' vero, all'Italia costa meno tenere le
sue centrali idroelettriche al minimo e comprare
energia dalla Francia, che ce la vende sotto costo.
Perche'? Perche' l'energia nucleare non si puo'
produrre a quantita' variabili, una centrale
parte e produce una quantita' fissa di energia
elettrica.
La Francia, che ha puntato tutto sul nucleare,
ha tarato la sua produzione per consumi medio alti,
quindi spesso ha un surplus che deve buttar via
o vendere sottocosto. Ma quando ci sono i
picchi di consumo, deve acquistare energia dalla
Germania, e a volte anche dall'Italia!

SI DICE: il solare non produce un flusso costante
di energia, e di notte ci serve.
RISPONDO: scusate, ma quando andate via in auto,
avete una centrale dietro, o nel cellulare avete
una centrale per farlo andare? Esistono tecniche
di accumulo di energia: e' vero le batterie
sono costruite con materiali inquinanti, ma ho
sentito giusto l'altro giorno di una ditta italiana
che ha sviluppato una tecnologia per realizzare
batterie basate sul sale!
Oltre alle batterie esistono i supercap, oppure
vi sono prototipi di auto ad aria compressa: usano
l'aria per immagazzinare energia.
Le tecniche si sono - chiaramente se si studiano
le si possono rendere piu' efficienti e facilmente
usabili.

SI DICE: l'energia ci serve se vogliamo questo stile di vita!
RISPONDO: ok - meglio il suicidio che rinunciare allo
stile di vita?
In realta' non e' cosi': analizzando un settore come
i sistemi di riscaldamento/raffreddamento, questo settore
usa il 40% dell'energia: avete presente gli uffici dove
d'estate si muore di freddo, magari in quei palazzi di vetro
che sono delle serre?
In questo settore c'e' un ampio margine per il risparmio.

E ricordiamo che i 30 miliardi previsti per l'investimento
sul nucleare servono per costruire 4 centrali che ci daranno
il 4% dell'energia che ci serve ... con 30 miliardi,
quante campagne di sensibilizzazione al risparmio si possono
fare? quanti palazzi energeticamente efficienti si
possono fare?

SI DICE: il solare fornisce poca energia.
RISPONDO: e' stata realizzata e certificata a Bolzano
una casa passiva (= consumo 0). Tutto cio' che consuma
viene prodotto da pannelli solari termici ed elettrici,
ed ovviamente da tecniche costruttive pensate per il
risparmio.

Si puo' fare: basta diffondere le tecnologie gia'
note e studiare come migliorarle.

SI DICE: perdiamo il treno del nucleare
RISPONDO: il treno del nucleare e' gia' passato,
chi l'ha usato sta cercando come uscirne: cerchiamo
di far tesoro delle esperienze degli altri, e investiamo
in energie alternative: non abbiamo i problemi
dati dal nucleare: usiamo le energie e le risorse
per fare qualcosa che potremmo vendere anche algi altri
paesi che stanno cercando di uscire dal nucleare.

SI DICE: ma la Francia ce l'ha il nucleare
RISPONDO: si - ed ha i parcheggi o i parchi radioattivi,
perche' le scorie dove si buttano? non siamo i soli
che nascondiamo i rifiuti sotto le strade!
Vedi anche http://www.youtube.com/watch?v=RiJESPdLXpA

SI DICE: tanto le centrali ci sono in Francia: se
succede un incidente li siamo fregati.
RISPONDO: tra avere una centrale a 30 km ed avercela
a 300 cambia un bel po': la situazione in Giappone
e' assai diversa per quelli che stavano nel raggio
di 30 km da Fukushima e quelli che stanno a Tokyo!

Cerchiamo di non essere sempre quelli che vanno dietro
agli altri, e soprattutto, che vanno dietro agli altri
quando gli altri stanno gia' cambiando direzione.
L'Italia ha delle possibilita' e delle persone che
hanno delle idee da proporre: l'unico modo per
uscire dalla crisi e' avere un settore trainante,
e quello delle energie alternative sarebbe una
grandissima opportunita' per il paese.

Ovviamente il problema e' che gli appalti per il
nucleare sono centralizzati, e la torta viene spartita
dall'alto (con ovvie considerazioni sullo spartimento)
mentre le energie alternative prevedono tanti
investimenti in settori diversi: non c'e' 1
settore che risolva tutto, ma solo un intervento integrato
in tutti i settori puo' dare una soluzione
(e questo rende piu' difficile gestire la "torta")!
Giammy

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Messaggio da Andyphone » 27/03/2011, 18:15

Ricordo che su questo forum è vietato fare propaganda, anche contro o pro nucleare. Se citate dei dati riportatene le fonti ducumentali (che non siano a loro volta propaganda).

Grazie.
- Andy 'Andyphone' - Moderatore e Admin di MailAmici.it -
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Cindy85

Re: nucleare: sì o no?

Messaggio da Cindy85 » 27/03/2011, 18:27

L'Uomo dell'Alpe ha scritto:[...]




Contrario, nettamente contrario all'energia nucleare e finalmente c'è un Grande Paese come la Germania ad affermare la mia tesi.
Ancora più contrario se penso che le centrali debbano essere costruite in Italia. In questo Paese non ci sono controlli, niente e nessuno agisce secondo buona coscienza: non sanno costruire dei buoni termovalorizzatori (vedi il caso Acerra), non sanno costruire delle autostrade sicure (vedi il caso della Palermo-Messina che sprofonda letteralmente a pezzi), abbiamo scuole nuovissime (poche) ma inadeguate per le norme di sicurezza, non si riesce a garantire una casa ricostruita alle popolazioni colpite dai terremoti e poi appalti, costruzioni, grandi opere sono occasioni ghiotte per la politica corrotta e la criminalità organizzata che impongono i propri metodi nefasti. Interi complessi residenziali sono stati costruiti a Milano su terre precedentemente utilizzate per seppellire i rifiuti tossici, nessuno ha controllato né prima né dopo le opere, come vogliamo allora costruire queste centrali nucleari, con quale criterio? Quella del nucleare è una tecnologia talmente delicata che il nostro Paese non può permettersi. Quali i costi sociali di una eventuale tragedia per la sanità italiana, già in ginocchio?
Una tecnologia peraltro improduttiva. Si porta continuamente l'esempio della Francia, ma quella Nazione dispone di ex colonie dalle quali può estrarre l'uranio praticamente a costo zero, arricchirlo in quei luoghi per poi utilizzarlo nelle centrali. Le scorie prodotte sono spedite, sempre a costi minimi, in quelle ex colonie e depositate in modi tutt'altro che sicuri. L'Italia dovrebbe acquistare l'uranio arricchito dalla Francia e rivolgersi alla Francia per lo smaltimento delle scorie, a costi esorbitanti, che uniti ai costi di ammortamento delle centrali costruite rende certamente più conveniente la situazione attuale nella quale la Francia, producendo più energia di quanta ne abbia bisogno, la vende a noi a prezzo di costo.

Trenta miliardi di euro (stimati, si sa che in Italia i costi moltiplicano in corso d'opera) ci costerebbe l'investimento sull'energia nucleare. Perchè non prendere quei soldi per finanziare una grande ricerca sul potenziamento delle energie pulite? Dalla Svizzera arrivano nuovi pannelli solari che garantiscono, a parità di dimensioni, maggiore produzione di energia e migliore resistenza, da Israele arrivano notizie riguardo lo studio e la messa a punto di sistemi di produzione di energia elettrica in grado di sfruttare l'effetto del rotolamento delle ruote dei mezzi sull'asfalto. La Germania sta incentivando con sapienza la diffusione dei pannelli ad energia solare, sta sfruttando quel poco di mare che ha per installare, a qualche decina di kilometri dalle coste, vere e proprie centrali di produzione di energia sul modello eolico e prende in considerazione i nuovi sistemi che sfrutterebbero le correnti marine. E proprio la Germania afferma che in pochi anni, grazie anche ai progressi della ricerca scientifica, sarà in grado di produrre energia esclusivamente da fonti pulite e rinnovabili.
In Italia abbiamo anche grandi possibilità di sfruttare l'energia geotermica, che secondo studi scientifici potrebbe garantire anche una sovraproduzione di energia, ma abbiamo una classe dirigente maledettamente corrotta e che fa solo interessi di parte.
Per il bene del mio Paese, accetterei tante centrali nucleari al posto di tutti i delinquenti che ci governano. Al confronto, ritengo le prime estremamente innocue.
:applause:
concordo in pieno!!!!

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Re: nucleare: sì o no?

Messaggio da elfo26 » 27/03/2011, 20:55

serena82 ha scritto:La questione nucleare si fa sempre più spinosa. Dopo la tragedia dello tsunami che ha colpito il Giappone e il successivo pericolo dei reattori di Fukushima, tutto il mondo è corso a rivedere i piani sull’energia nucleare.
Il 23 marzo il Consiglio dei ministri ha approvato una dichiarazione di moratoria di un anno per il piano italiano sulle centrali atomiche.

E voi? Siete favorevoli o contrari al nucleare?
assolutamente contrario al nucleare! le foto dei bimbi messe in questo post fanno rabbrividire.....
Ricordati di osare sempre. G. D'Annunzio.

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Re: nucleare: sì o no?

Messaggio da Ares87 » 29/03/2011, 11:38

giammy ha scritto:ciao,

Purtroppo sento sempre i soliti discorsi
da parte di chi e' favorevole al nucleare: mi appello
a chi e' favorevole per avere delle risposte
a quanto espongo qui di seguito. Anni fa anch'io pensavo
positivamente al nucleare, ma poi queste
osservazioni mi hanno fatto cambiare idea.
Sono sbagliate?


SI DICE: "liberiamoci dalla dipendenza dal petrolio
che ci costringe a finanziare dittatori"

RICORDO: l'uranio non nasce sugli alberi, ed il fatto
di finanziare dittatori e' solo perche' cosi' e'
piu' economico. Basta pagare una persona per
essere autorizzati a distruggere un intero paese,
ucciderne gli abitanti inquinandogli ogni
risorsa di sostentameno.
E cosa cambia con l'Uranio? e' sempre una risorsa
limitata, e tanto per non andare sul generale, vediamo
cosa fa la Francia, sempre portata ad esempio sul nucleare:
lo estrae in Niger, dove ci sono delle miniere a cielo
aperto; lasciano in superficie tonellate di
materiale di scarto, radioattivo, che sta uccidendo i
locali.
Fra l'altro, il metodo piu' economico di estrazione
utilizza acido solforico, che viene rilasciato nell'ambiente,
in modo che chi non muore per le radiazioni non ha
modo di sopravvivere nella sua terra.
Dal mio punto di vista il fatto che finanziare dittatori sia più economico non significa che sia giusto. Il punto è che, anche se il petrolio è una risorsa esauribile, il mondo continuerà ad averne bisogno ancora per un bel pò di tempo. Il fatto che esso venga soprattutto da paesi, diciamo, non molto stabili politicamente, mi fa pensare che limitarne l'importazione (e di conseguenza la dipendenza da tali paesi) non sia una cosa da sottovalutare. E ciò che sta accadendo attualmente in Libia, a mio avviso, lo conferma. Per quanto riguarda l'uranio, sicuramente hai ragione. Gli scienziati tuttavia stanno sponsorizzando sempre di più l'utilizzo del torio, meno radioattivo e più facilmente reperibile in natura, che, a quanto pare, potrebbe essere usato in alternativa all'uranio.
giammy ha scritto:
SI DICE: il numcleare costa meno.
RISPONDO: e se costa meno, perche' nessuna azienda
e' disponibile ad investirvi autonomamente?
citygroup-new-nuclear-economics-says-no-SEU27102
https://www.citigroupgeo.com/pdf/SEU27102.pdf
Forse perche' a detta di Citygroup, un gigante
della finanza, dal punto di vista economico non
conviene!
Non ne sono molto convinto se vediamo la cosa nel lungo periodo... Nonostante le mie scarse conoscenze di economia credo che, più un materiale sia difficile da reperire, più costa. Quindi, non facendo nulla, credo che l'Italia sarà sempre costretta a spendere per procurarsi l'energia. E a spendere sempre di più. Tra il nucleare e il rinnovabile, penso che il secondo costi di gran lunga di più, considerando il fatto che, in Italia (e qui concordo con te), da un punto di vista della ricerca e di ciò che si sta facendo per lo sviluppo di queste energie alternative, siamo praticamente a zero. Sono solo stoici singoli che portano avanti il loro progetti, raramente riuscendo a concluderli (non per colpa loro)
giammy ha scritto:
SI DICE: ma il nucleare che la Francia ci vende costa meno.
RISPONDO: e' vero, all'Italia costa meno tenere le
sue centrali idroelettriche al minimo e comprare
energia dalla Francia, che ce la vende sotto costo.
Perche'? Perche' l'energia nucleare non si puo'
produrre a quantita' variabili, una centrale
parte e produce una quantita' fissa di energia
elettrica.
La Francia, che ha puntato tutto sul nucleare,
ha tarato la sua produzione per consumi medio alti,
quindi spesso ha un surplus che deve buttar via
o vendere sottocosto. Ma quando ci sono i
picchi di consumo, deve acquistare energia dalla
Germania, e a volte anche dall'Italia!
Qui non ho capito cosa vuoi dire. Il fatto che comprare l'energia dalla Francia non costi molto, è una cosa che solitamente porta come tesi chi è contrario al nucleare. Proprio perchè, se non costa molto comprare dai francesi, perchè farcela in casa? Io credo proprio per quello che hai detto anche tu. Non si può avere la garanzia che la Francia produrrà sempre un surplus da venderci a basso costo.
giammy ha scritto:
SI DICE: il solare non produce un flusso costante
di energia, e di notte ci serve.
RISPONDO: scusate, ma quando andate via in auto,
avete una centrale dietro, o nel cellulare avete
una centrale per farlo andare? Esistono tecniche
di accumulo di energia: e' vero le batterie
sono costruite con materiali inquinanti, ma ho
sentito giusto l'altro giorno di una ditta italiana
che ha sviluppato una tecnologia per realizzare
batterie basate sul sale!
Oltre alle batterie esistono i supercap, oppure
vi sono prototipi di auto ad aria compressa: usano
l'aria per immagazzinare energia.
Le tecniche si sono - chiaramente se si studiano
le si possono rendere piu' efficienti e facilmente
usabili.
Le energie rinnovabili sono il futuro, non il futuro immediato, ma comunque il futuro. Come ho detto più volte, l'Italia sbaglia a non fare assolutamente nulla in questo senso. Ma, anche se decidessimo di puntare su questo con il massimo sforzo ci vorrebbe un tempo immemore. E nel frattempo? Io posso immaginare una casa, una via, una macchina che possano andare con il sole o con il vento. Ma un intero paese non ancora. Prima o poi sarà così, ma adesso mi sembra impensabile. Per un semplice motivo, un paese del genere non credo che esista.. E poi non è che sia tutto così roseo. Innazitutto inquinano più di quanto possa fare una centrale e poi dove si andrebbe a costruire questi impianti? Dove c'è sole, acqua e vento. Quindi al Sud? E si sa a chi bisognerebbe andare a bussare alla porta per una cosa del genere...
giammy ha scritto: SI DICE: l'energia ci serve se vogliamo questo stile di vita!
RISPONDO: ok - meglio il suicidio che rinunciare allo
stile di vita?
In realta' non e' cosi': analizzando un settore come
i sistemi di riscaldamento/raffreddamento, questo settore
usa il 40% dell'energia: avete presente gli uffici dove
d'estate si muore di freddo, magari in quei palazzi di vetro
che sono delle serre?
In questo settore c'e' un ampio margine per il risparmio.
Mah, questo non l'ho mai pensato. L'energia ci serve anche per mantenere accesi gli ospedali.
giammy ha scritto:
E ricordiamo che i 30 miliardi previsti per l'investimento
sul nucleare servono per costruire 4 centrali che ci daranno
il 4% dell'energia che ci serve ... con 30 miliardi,
quante campagne di sensibilizzazione al risparmio si possono
fare? quanti palazzi energeticamente efficienti si
possono fare?
Il nucleare in Italia ce l'avevamo già, non sarebbe una novità. Avrei una domanda. Mettiamo che in quel referendum non si fosse deciso di rinunciarvi, da un punto di vista economico e di stabilità politica, le cose sarebbero andate peggio?
giammy ha scritto:
SI DICE: perdiamo il treno del nucleare
RISPONDO: il treno del nucleare e' gia' passato,
chi l'ha usato sta cercando come uscirne: cerchiamo
di far tesoro delle esperienze degli altri, e investiamo
in energie alternative: non abbiamo i problemi
dati dal nucleare: usiamo le energie e le risorse
per fare qualcosa che potremmo vendere anche algi altri
paesi che stanno cercando di uscire dal nucleare.
Voi mi state dicendo che gli altri stanno cercando di uscirne. A me non sembra tanto così. Vi riferite alla Germania? E al governo o alle persone? Le persone è chiaro che, appena successa una catastrofe, siano sensibili su questo tema. Per quando riguarda il governo, ciò che ha detto la Merkel per me era solo una mossa politica per non perdere il consenso delle persone. Cosa che però non le è riuscita perchè i tedeschi non sono stupidi e hanno prevalso i Verdi (credo una delle prime volte nella storia)
giammy ha scritto:

SI DICE: tanto le centrali ci sono in Francia: se
succede un incidente li siamo fregati.
RISPONDO: tra avere una centrale a 30 km ed avercela
a 300 cambia un bel po': la situazione in Giappone
e' assai diversa per quelli che stavano nel raggio
di 30 km da Fukushima e quelli che stanno a Tokyo!
Diverso, ma non tanto diverso. Poi che vuol dire... per un friulano sarà sempre più vicina quella francese che quella fatta in Calabria...
Comunque il tema della sicurezza è forse il più problematico per il nucleare. E capisco la posizione di chi dice di non voler dare la sua approvazione ad un simile rischio. A me però non spaventa. Oggi esistono centrali di quarta generazione. Nè Cernobyl nè Fukushima. Sicuramente non acconsentirei mai alla costruzione di una centrale di questo tipo nel mio paese... e non scordiamoci che in Giappone è successo qualcosa di catastrofico che, sinceramente, in Italia non è così probabile... Infine io credo che, per quanto ci piaccia sempre pensare tutto marcio, gli ingegneri italiani restano i migliori di tutto il mondo...
giammy ha scritto:
Ovviamente il problema e' che gli appalti per il
nucleare sono centralizzati, e la torta viene spartita
dall'alto (con ovvie considerazioni sullo spartimento)
mentre le energie alternative prevedono tanti
investimenti in settori diversi: non c'e' 1
settore che risolva tutto, ma solo un intervento integrato
in tutti i settori puo' dare una soluzione
(e questo rende piu' difficile gestire la "torta")!
La torta se la spartirebbero lo stesso... è vero che sarebbe più difficile da gestire... ma secondo me sarebbe anche più grossa...

giammy
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Re: nucleare: sì o no?

Messaggio da giammy » 29/03/2011, 12:18

ciao e grazie della risposta!
Ares87 ha scritto:[...]

Dal mio punto di vista il fatto che finanziare dittatori sia più economico non significa che sia giusto. Il punto è che, anche se il petrolio è una risorsa esauribile, il mondo continuerà ad averne bisogno ancora per un bel pò di tempo. Il fatto che esso venga soprattutto da paesi, diciamo, non molto stabili politicamente, mi fa pensare che limitarne l'importazione (e di conseguenza la dipendenza da tali paesi) non sia una cosa da sottovalutare. E ciò che sta accadendo attualmente in Libia, a mio avviso, lo conferma. Per quanto riguarda l'uranio, sicuramente hai ragione. Gli scienziati tuttavia stanno sponsorizzando sempre di più l'utilizzo del torio, meno radioattivo e più facilmente reperibile in natura, che, a quanto pare, potrebbe essere usato in alternativa all'uranio.

[...]
Concordo sul fatto che non e' etico finanziare i dittatori,
che poi si vede cosa succede!
Io non ritengo valida l'obiezione "ma col petrolio siamo
costretti a finanziare i dittatori" proprio perche' tale scelta e'
data non dall'uso del petrolio, ma da scelte economiche, quindi
con l'uranio andremmo nella stessa identica situazione,
coem si vede in Niger.

Io concordo che bisogna puntare sulla ricerca, e che sia
strategico decidere quale ricerca: sono pero'convinto che
una ricerca strategica sia nel settore delle rinnovabili,
di cui lÍtalia dispone, e non sul nucleare, in cui l'Italia
sta cercando di rincorrere gli altri.
Ares87 ha scritto:[...]

Non ne sono molto convinto se vediamo la cosa nel lungo periodo... Nonostante le mie scarse conoscenze di economia credo che, più un materiale sia difficile da reperire, più costa. Quindi, non facendo nulla, credo che l'Italia sarà sempre costretta a spendere per procurarsi l'energia. E a spendere sempre di più. Tra il nucleare e il rinnovabile, penso che il secondo costi di gran lunga di più, considerando il fatto che, in Italia (e qui concordo con te), da un punto di vista della ricerca e di ciò che si sta facendo per lo sviluppo di queste energie alternative, siamo praticamente a zero. Sono solo stoici singoli che portano avanti il loro progetti, raramente riuscendo a concluderli (non per colpa loro)

[...]
pure io non ho conoscenze economiche, appunto per quello
riportavo un riferimento di Citybank, che e' una grossa
istituzione finanziaria ed immagino che loro abbiano le
conoscenze (e non sono interessari ai risvolti etici ma solo
a quelli economici!)

Per il fatto che siano solo "stoici singoli" a lavorare sulle rinnovabili,
ricordo che esistono aziende che lavorano e ricercano in quel
settore (con centinaia di dipendenti), tipo solon o elios
technology, entrambe con sede nel triveneto, per rimanere vicino a casa!
Ares87 ha scritto:[...]

Qui non ho capito cosa vuoi dire. Il fatto che comprare l'energia dalla Francia non costi molto, è una cosa che solitamente porta come tesi chi è contrario al nucleare. Proprio perchè, se non costa molto comprare dai francesi, perchè farcela in casa? Io credo proprio per quello che hai detto anche tu. Non si può avere la garanzia che la Francia produrrà sempre un surplus da venderci a basso costo.

[...]
il fatto che costi meno comprarla e' portato ad esempio del vantaggio
economico dell'energia nucleare: io volevo dire che non e' vantaggiosa
di per se, ma solo per le politiche commerciali del momento,
che come dici possono cambiare!
(La mia idea non e' continuare a comprare dalla Francia, ma
appunto cercare soluzioni alternative come quelle che citavo.
Ares87 ha scritto:[...]

Le energie rinnovabili sono il futuro, non il futuro immediato, ma comunque il futuro. Come ho detto più volte, l'Italia sbaglia a non fare assolutamente nulla in questo senso. Ma, anche se decidessimo di puntare su questo con il massimo sforzo ci vorrebbe un tempo immemore. E nel frattempo? Io posso immaginare una casa, una via, una macchina che possano andare con il sole o con il vento. Ma un intero paese non ancora. Prima o poi sarà così, ma adesso mi sembra impensabile. Per un semplice motivo, un paese del genere non credo che esista.. E poi non è che sia tutto così roseo. Innazitutto inquinano più di quanto possa fare una centrale e poi dove si andrebbe a costruire questi impianti? Dove c'è sole, acqua e vento. Quindi al Sud? E si sa a chi bisognerebbe andare a bussare alla porta per una cosa del genere...

[...]
beh, non so cosa intendi per "tempi immemori": la soluzione nucleare,
se andasse tutto bene, ovvero senza alcun ritardo, sarebbe disponibile
tra 20 anni per 4 centrali (secondo il progetto del governo).

In Finlandia stanno costruendo una centrale con gli stessi progetti
che abbiamo acquistato noi, e stanno sforando sia per tempi che costi: io non credo che noi siamo meglio dei finlandesi.

Per l'energia alternativa:
http://www.

se si puo' fare una casa passiva in Inghilterra, mi pare sia fattibile
molto meglio qui in Italia!
(mi risulta che ne sia stata fatta qualcuna: si tratta di scegliere!
La tecnologia c'e' usiamola!

E tanta case fanno un paese!

Ares87 ha scritto:[...]

Mah, questo non l'ho mai pensato. L'energia ci serve anche per mantenere accesi gli ospedali.

[...]
certo, ed in effetti implementare tecniologie di risparmio
energetico in una grande struttura come un ospedale
e' molto piu' facile che farlo casa per casa!
Ares87 ha scritto:[...]

Il nucleare in Italia ce l'avevamo già, non sarebbe una novità. Avrei una domanda. Mettiamo che in quel referendum non si fosse deciso di rinunciarvi, da un punto di vista economico e di stabilità politica, le cose sarebbero andate peggio?

[...]


mah - io non ho la sfera di cristallo!
a suo tempo ero favorevole all'uso del nucleare,
ma vista la gestione in altri paesi ho cambiato idea!
Ares87 ha scritto:[...]

Voi mi state dicendo che gli altri stanno cercando di uscirne. A me non sembra tanto così. Vi riferite alla Germania? E al governo o alle persone? Le persone è chiaro che, appena successa una catastrofe, siano sensibili su questo tema. Per quando riguarda il governo, ciò che ha detto la Merkel per me era solo una mossa politica per non perdere il consenso delle persone. Cosa che però non le è riuscita perchè i tedeschi non sono stupidi e hanno prevalso i Verdi (credo una delle prime volte nella storia)

[...]
si - ora c'e' l'effeto giapone, ma e' da un po' che le centrali
stanno andando a scadenza, ma i governi preferiscono
prolungarne la vita perche' la dismissione e' un grosso problema.
Anche in Inghilterra, gli altri che con noi e Finlandia hanno acquistato
dalla francia il progetto della centrale nucleare, tale progetto e'
stato acquistato ma e' ancora fermo per analizzare i protocolli
di sicurezza non troppo convincenti (mi limito volutamente ad
esempi che risalgono a prima del disastro giapponese)
Ares87 ha scritto:[...]


Diverso, ma non tanto diverso. Poi che vuol dire... per un friulano sarà sempre più vicina quella francese che quella fatta in Calabria...
Comunque il tema della sicurezza è forse il più problematico per il nucleare. E capisco la posizione di chi dice di non voler dare la sua approvazione ad un simile rischio. A me però non spaventa. Oggi esistono centrali di quarta generazione. Nè Cernobyl nè Fukushima. Sicuramente non acconsentirei mai alla costruzione di una centrale di questo tipo nel mio paese... e non scordiamoci che in Giappone è successo qualcosa di catastrofico che, sinceramente, in Italia non è così probabile... Infine io credo che, per quanto ci piaccia sempre pensare tutto marcio, gli ingegneri italiani restano i migliori di tutto il mondo...

[...]
tranquillo, sei piu' vicino (e pure io) alle centrali in slovenia che a quelle in Francia,
e quelle in Slovenia non sono certo "ultima generazione".
Ammiro la tua fiducia negli ingegneri italiani ... ti ringrazio appartenendo alla categoria, ma dalla competenza tecnica alla gestione politica ne passa: lo smaltimento della centrale di Caorso e' stato subappaltato ad
una azienda indagata per connessioni mafiose
http://www.
... tanto per essere tranquilli
Ares87 ha scritto:[...]

La torta se la spartirebbero lo stesso... è vero che sarebbe più difficile da gestire... ma secondo me sarebbe anche più grossa...
concordo - ma non facilitiamogli troppo la cosa :-)

buona giornata
giammy
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Re: nucleare: sì o no?

Messaggio da L'Uomo dell'Alpe » 30/03/2011, 17:19

L'Uomo dell'Alpe ha scritto:[...]




Contrario, nettamente contrario all'energia nucleare e finalmente c'è un Grande Paese come la Germania ad affermare la mia tesi.
Ancora più contrario se penso che le centrali debbano essere costruite in Italia. In questo Paese non ci sono controlli, niente e nessuno agisce secondo buona coscienza: non sanno costruire dei buoni termovalorizzatori (vedi il caso Acerra), non sanno costruire delle autostrade sicure (vedi il caso della Palermo-Messina che sprofonda letteralmente a pezzi), abbiamo scuole nuovissime (poche) ma inadeguate per le norme di sicurezza, non si riesce a garantire una casa ricostruita alle popolazioni colpite dai terremoti e poi appalti, costruzioni, grandi opere sono occasioni ghiotte per la politica corrotta e la criminalità organizzata che impongono i propri metodi nefasti. Interi complessi residenziali sono stati costruiti a Milano su terre precedentemente utilizzate per seppellire i rifiuti tossici, nessuno ha controllato né prima né dopo le opere, come vogliamo allora costruire queste centrali nucleari, con quale criterio? Quella del nucleare è una tecnologia talmente delicata che il nostro Paese non può permettersi. Quali i costi sociali di una eventuale tragedia per la sanità italiana, già in ginocchio?
Una tecnologia peraltro improduttiva. Si porta continuamente l'esempio della Francia, ma quella Nazione dispone di ex colonie dalle quali può estrarre l'uranio praticamente a costo zero, arricchirlo in quei luoghi per poi utilizzarlo nelle centrali. Le scorie prodotte sono spedite, sempre a costi minimi, in quelle ex colonie e depositate in modi tutt'altro che sicuri. L'Italia dovrebbe acquistare l'uranio arricchito dalla Francia e rivolgersi alla Francia per lo smaltimento delle scorie, a costi esorbitanti, che uniti ai costi di ammortamento delle centrali costruite rende certamente più conveniente la situazione attuale nella quale la Francia, producendo più energia di quanta ne abbia bisogno, la vende a noi a prezzo di costo.

Trenta miliardi di euro (stimati, si sa che in Italia i costi moltiplicano in corso d'opera) ci costerebbe l'investimento sull'energia nucleare. Perchè non prendere quei soldi per finanziare una grande ricerca sul potenziamento delle energie pulite? Dalla Svizzera arrivano nuovi pannelli solari che garantiscono, a parità di dimensioni, maggiore produzione di energia e migliore resistenza, da Israele arrivano notizie riguardo lo studio e la messa a punto di sistemi di produzione di energia elettrica in grado di sfruttare l'effetto del rotolamento delle ruote dei mezzi sull'asfalto. La Germania sta incentivando con sapienza la diffusione dei pannelli ad energia solare, sta sfruttando quel poco di mare che ha per installare, a qualche decina di kilometri dalle coste, vere e proprie centrali di produzione di energia sul modello eolico e prende in considerazione i nuovi sistemi che sfrutterebbero le correnti marine. E proprio la Germania afferma che in pochi anni, grazie anche ai progressi della ricerca scientifica, sarà in grado di produrre energia esclusivamente da fonti pulite e rinnovabili.
In Italia abbiamo anche grandi possibilità di sfruttare l'energia geotermica, che secondo studi scientifici potrebbe garantire anche una sovraproduzione di energia, ma abbiamo una classe dirigente maledettamente corrotta e che fa solo interessi di parte.
Per il bene del mio Paese, accetterei tante centrali nucleari al posto di tutti i delinquenti che ci governano. Al confronto, ritengo le prime estremamente innocue.
http://wwww.ansa.it/web/notizie/canali/energiaeambiente/rinnovabili/2010/11/15/visualizza_new.html_1700393874.html

http://www.blogeko.it/2008/raccogliere-energia-dal-passaggio-dei-ve/

http://www.ediliziainrete.it/attualita/2011/03/Siemens-importante-centrale-eolica-in-Germania_9351.html

http://qualenergia.it/UserFiles/Files/18-21_QE_n5-2010_sorokin.pdf

John Doe

Re: nucleare: sì o no?

Messaggio da John Doe » 04/04/2011, 19:17

L'Uomo dell'Alpe ha scritto:[...]




Contrario, nettamente contrario all'energia nucleare e finalmente c'è un Grande Paese come la Germania ad affermare la mia tesi.
Ancora più contrario se penso che le centrali debbano essere costruite in Italia. In questo Paese non ci sono controlli, niente e nessuno agisce secondo buona coscienza: non sanno costruire dei buoni termovalorizzatori (vedi il caso Acerra), non sanno costruire delle autostrade sicure (vedi il caso della Palermo-Messina che sprofonda letteralmente a pezzi), abbiamo scuole nuovissime (poche) ma inadeguate per le norme di sicurezza, non si riesce a garantire una casa ricostruita alle popolazioni colpite dai terremoti e poi appalti, costruzioni, grandi opere sono occasioni ghiotte per la politica corrotta e la criminalità organizzata che impongono i propri metodi nefasti. Interi complessi residenziali sono stati costruiti a Milano su terre precedentemente utilizzate per seppellire i rifiuti tossici, nessuno ha controllato né prima né dopo le opere, come vogliamo allora costruire queste centrali nucleari, con quale criterio? Quella del nucleare è una tecnologia talmente delicata che il nostro Paese non può permettersi. Quali i costi sociali di una eventuale tragedia per la sanità italiana, già in ginocchio?
Una tecnologia peraltro improduttiva. Si porta continuamente l'esempio della Francia, ma quella Nazione dispone di ex colonie dalle quali può estrarre l'uranio praticamente a costo zero, arricchirlo in quei luoghi per poi utilizzarlo nelle centrali. Le scorie prodotte sono spedite, sempre a costi minimi, in quelle ex colonie e depositate in modi tutt'altro che sicuri. L'Italia dovrebbe acquistare l'uranio arricchito dalla Francia e rivolgersi alla Francia per lo smaltimento delle scorie, a costi esorbitanti, che uniti ai costi di ammortamento delle centrali costruite rende certamente più conveniente la situazione attuale nella quale la Francia, producendo più energia di quanta ne abbia bisogno, la vende a noi a prezzo di costo.

Trenta miliardi di euro (stimati, si sa che in Italia i costi moltiplicano in corso d'opera) ci costerebbe l'investimento sull'energia nucleare. Perchè non prendere quei soldi per finanziare una grande ricerca sul potenziamento delle energie pulite? Dalla Svizzera arrivano nuovi pannelli solari che garantiscono, a parità di dimensioni, maggiore produzione di energia e migliore resistenza, da Israele arrivano notizie riguardo lo studio e la messa a punto di sistemi di produzione di energia elettrica in grado di sfruttare l'effetto del rotolamento delle ruote dei mezzi sull'asfalto. La Germania sta incentivando con sapienza la diffusione dei pannelli ad energia solare, sta sfruttando quel poco di mare che ha per installare, a qualche decina di kilometri dalle coste, vere e proprie centrali di produzione di energia sul modello eolico e prende in considerazione i nuovi sistemi che sfrutterebbero le correnti marine. E proprio la Germania afferma che in pochi anni, grazie anche ai progressi della ricerca scientifica, sarà in grado di produrre energia esclusivamente da fonti pulite e rinnovabili.
In Italia abbiamo anche grandi possibilità di sfruttare l'energia geotermica, che secondo studi scientifici potrebbe garantire anche una sovraproduzione di energia, ma abbiamo una classe dirigente maledettamente corrotta e che fa solo interessi di parte.
Per il bene del mio Paese, accetterei tante centrali nucleari al posto di tutti i delinquenti che ci governano. Al confronto, ritengo le prime estremamente innocue.
Le tue parole esprimono pienamente il mio pensiero, sono d'accordissimo con te. Vado spesso in Germania e posso dirti che le cose stanno proprio come dici: da decenni si è investito con successo nelle fonti rinnovabili alternative ed ha dato i suoi frutti. Ovviamente ciò è stato possibile solo grazie ad una classe dirigente responsabile che ha fatto gli interessi della collettività che, a sua volta, ci ha messo impegno e buona volontà. Quando mi capita di guidare per le strade della verdeggiante piana del Reno mi incanto a guardare le gigantesche pale eoliche che girano silenziosamente: rompono la staticità dello splendido paesaggio naturale senza lederlo quasi fossero enormi e pacifici custodi di quella bellezza. Dubito sia fattibile qui, chiunque governi l'Italia a prescindere dall'orientamento politico non fa gli interessi della collettività ma pensa unicamente ai propri profitti. Inoltre, in un paese dove spesso portano divisa e pistola individui instabili che arrivano, ad esempio, a sparare da un lato all'altro dell'autostrada uccidendo un innocente e rischiando anche di fare una strage dovremmo fermarci a riflettere... Cosa accadrebbe se a uno di loro anzichè la pistola si desse in mano un'arma atomica?
Aggiungo un'altra cosa: la canceliera Angela Merkel è laureata in fisica (se non erro proprio in fisica nucleare), pertanto penso che sappia ciò che fa.
Mi rincuora sapere che ci sono persone come te che hanno una visione chiara ed obiettiva della situazione.

Teo Fazio

Re: nucleare: sì o no?

Messaggio da Teo Fazio » 10/04/2011, 20:34

serena82 ha scritto:
E voi? Siete favorevoli o contrari al nucleare?
Rilancio con una domanda, dato che non si possono emettere frasi pro o contro: Può un paese come l'Italia dove ancora dobbiamo smaltire i residui radioattivi e tossici della dismissione di 30 anni fa, dove nemmeno la spazzatura si è in grado di eliminare (qui in Abruzzo ci sono stati anche casi di eco-criminalità delle amministrazioni e la più grande discarica abusiva tossica d'Europa), delle ecomafie (e qui ci sono migliaia di testi, articoli, sentenze giudiziarie, libri) riuscire a riattivare le centrali nucleari?

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Re: nucleare: sì o no?

Messaggio da L'Uomo dell'Alpe » 15/04/2011, 17:03

John Doe ha scritto:[...]



Le tue parole esprimono pienamente il mio pensiero, sono d'accordissimo con te. Vado spesso in Germania e posso dirti che le cose stanno proprio come dici: da decenni si è investito con successo nelle fonti rinnovabili alternative ed ha dato i suoi frutti. Ovviamente ciò è stato possibile solo grazie ad una classe dirigente responsabile che ha fatto gli interessi della collettività che, a sua volta, ci ha messo impegno e buona volontà. Quando mi capita di guidare per le strade della verdeggiante piana del Reno mi incanto a guardare le gigantesche pale eoliche che girano silenziosamente: rompono la staticità dello splendido paesaggio naturale senza lederlo quasi fossero enormi e pacifici custodi di quella bellezza. Dubito sia fattibile qui, chiunque governi l'Italia a prescindere dall'orientamento politico non fa gli interessi della collettività ma pensa unicamente ai propri profitti. Inoltre, in un paese dove spesso portano divisa e pistola individui instabili che arrivano, ad esempio, a sparare da un lato all'altro dell'autostrada uccidendo un innocente e rischiando anche di fare una strage dovremmo fermarci a riflettere... Cosa accadrebbe se a uno di loro anzichè la pistola si desse in mano un'arma atomica?
Aggiungo un'altra cosa: la canceliera Angela Merkel è laureata in fisica (se non erro proprio in fisica nucleare), pertanto penso che sappia ciò che fa.
Mi rincuora sapere che ci sono persone come te che hanno una visione chiara ed obiettiva della situazione.
Bene, fa piacere che vi sia anche qui un testimone della svolta energetica che interessa la Germania.
C'è da dire però che l'affascinante (non scherzo) Cancelliera Merkel non sa ciò che fa. Le sue idee riguardo il nucleare le ha modificate seguendo l'onda dello scetticismo del popolo tedesco nei confronti di questa tecnologia, ma è stata comunque travolta dal suo tsunami elettorale che ha visto premiati i Verdi, convinti sostenitori delle energie rinnovabili.
Peccato che in Italia dei Verdi ci sia sempre stato solo il nome, mai gli uomini e le donne in grado di rappresentare con coerenza la politica ecologista. E infatti si sono come biodegradati :DD
Ora ci sono altri "verdi", marroni nei fatti e negli slogan. Ma questa è un'altra storia.

John Doe c'è invece chi sostiene che le pale eoliche distruggano la bellezza dei paesaggi. Non sono sempre d'accordo al riguardo, però guardiamo e prendiamo idee da ciò che hanno in cantiere Norvegia e Islanda riguardo gli antiestetici piloni dell'elettricità: c'è un progetto semplice ma nello stesso tempo fantastico che cambia l'idea del classico pilone, integrandolo esteticamente col paesaggio. Quante idee potrebbero partorire i nostri migliori cervelli nell'àmbito del design eolico che nel nostro Paese sono spesso a spasso....
Comunque ecco il progetto esaminato da Norvegia e Islanda.

http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/10_agosto_17/piloni-umani_141c61bc-aa12-11df-afa9-00144f02aabe.shtml

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Re: nucleare: sì o no?

Messaggio da L'Uomo dell'Alpe » 15/04/2011, 17:11

Teo Fazio ha scritto:[...]



Rilancio con una domanda, dato che non si possono emettere frasi pro o contro: Può un paese come l'Italia dove ancora dobbiamo smaltire i residui radioattivi e tossici della dismissione di 30 anni fa, dove nemmeno la spazzatura si è in grado di eliminare (qui in Abruzzo ci sono stati anche casi di eco-criminalità delle amministrazioni e la più grande discarica abusiva tossica d'Europa), delle ecomafie (e qui ci sono migliaia di testi, articoli, sentenze giudiziarie, libri) riuscire a riattivare le centrali nucleari?
Le rispondo con il pensiero del Prof. Alessandro Campi pubblicato su "il Riformista" che riprende quanto da me già detto qui.

http://www.

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Messaggio da kim90 » 08/05/2011, 19:20

Noto che qui, come in altri forum qualcuno replica la romanzina del tipo “l’Italia ha bisogno del nucleare altrimenti resta indietro”.
Permettetemi mi sembra il passaparola dei pappagalli, la frase fatta dei luoghi comuni!
Mi ricorda un po’ la storia dell’euro, quando molti ripetevano “l’euro è importante per non restare indietro e per salvare l’Italia”, in realtà poi si è visto che l’Italia con la moneta europea non ci ha guadagnato una mazza, anzi ci ha perso!
Comunque a parte tutto, dato che il nucleare centra ben poco con il discorso dell’euro, voleva essere solo un piccolo esempio sui luoghi comuni che si insinuano nella mente collettiva della gente, quello che vi ricordo come ha già detto Tropic esistono le energie rinnovabili, ampiamente sfruttabili!

Io penso che il Nucleare serva solo ad appagare l’ambizione del mondo scientifico, e basta.. Alcuni scienziati di chiara fama, obiettivi, hanno ammesso che le centrali nucleari non sono indispensabili, anzi sono solo un danno, la vera alternativa sono le fonti di energia rinnovabili, che tuttavia fanno poco gola al mondo scientifico perché su di esse il pressing speculativo è facilmente controllabile.

Per informazione:
Sono già milleduecento gli scienziati ad aver firmato l'appello contro il ritorno del nucleare nel nostro Paese, lanciato da un comitato presieduto da Vincenzo Balzani, docente di chimica dell'Università di Bologna.
Per esempio otre al vento e l’acqua, soltanto il sole, secondo gli scienziati, offre una quantità di energia 10.000 volte superiore a quella che oggi si consuma!

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julianus_83

Re: nucleare: sì o no?

Messaggio da julianus_83 » 10/05/2011, 23:53

serena82 ha scritto:La questione nucleare si fa sempre più spinosa. Dopo la tragedia dello tsunami che ha colpito il Giappone e il successivo pericolo dei reattori di Fukushima, tutto il mondo è corso a rivedere i piani sull’energia nucleare.
Il 23 marzo il Consiglio dei ministri ha approvato una dichiarazione di moratoria di un anno per il piano italiano sulle centrali atomiche.

E voi? Siete favorevoli o contrari al nucleare?
Tempo fa avrebbero dovuto porsi il problema del risparmio energetico visto l'enorme spreco, e almeno avremmo tamponato il problema dell'approvigionamento energentico, invece lo fanno adesso che i buoi sono scappati dalla stalla, ma meglio tardi che mai.

Il nucleare, fin tanto che prenderà piede (cioè in 5-10 anni), avrà già modo di coesistere con sistemi basati sull'energia rinnovabile più efficienti di quelli attuali, e alla fine si rivelerà solo un business per qualche furbetto del quartierino, un costo enorme per la sua realizzazione che graverà comunque sulle nostre tasche, e un rischio latente per la nostra salute (chissà magari costruiscono le centrali in abruzzo....).

Lexina83

Re: nucleare: sì o no?

Messaggio da Lexina83 » 11/05/2011, 15:16

L'Uomo dell'Alpe ha scritto:[...]




Contrario, nettamente contrario all'energia nucleare e finalmente c'è un Grande Paese come la Germania ad affermare la mia tesi.
Ancora più contrario se penso che le centrali debbano essere costruite in Italia. In questo Paese non ci sono controlli, niente e nessuno agisce secondo buona coscienza: non sanno costruire dei buoni termovalorizzatori (vedi il caso Acerra), non sanno costruire delle autostrade sicure (vedi il caso della Palermo-Messina che sprofonda letteralmente a pezzi), abbiamo scuole nuovissime (poche) ma inadeguate per le norme di sicurezza, non si riesce a garantire una casa ricostruita alle popolazioni colpite dai terremoti e poi appalti, costruzioni, grandi opere sono occasioni ghiotte per la politica corrotta e la criminalità organizzata che impongono i propri metodi nefasti. Interi complessi residenziali sono stati costruiti a Milano su terre precedentemente utilizzate per seppellire i rifiuti tossici, nessuno ha controllato né prima né dopo le opere, come vogliamo allora costruire queste centrali nucleari, con quale criterio? Quella del nucleare è una tecnologia talmente delicata che il nostro Paese non può permettersi. Quali i costi sociali di una eventuale tragedia per la sanità italiana, già in ginocchio?
Una tecnologia peraltro improduttiva. Si porta continuamente l'esempio della Francia, ma quella Nazione dispone di ex colonie dalle quali può estrarre l'uranio praticamente a costo zero, arricchirlo in quei luoghi per poi utilizzarlo nelle centrali. Le scorie prodotte sono spedite, sempre a costi minimi, in quelle ex colonie e depositate in modi tutt'altro che sicuri. L'Italia dovrebbe acquistare l'uranio arricchito dalla Francia e rivolgersi alla Francia per lo smaltimento delle scorie, a costi esorbitanti, che uniti ai costi di ammortamento delle centrali costruite rende certamente più conveniente la situazione attuale nella quale la Francia, producendo più energia di quanta ne abbia bisogno, la vende a noi a prezzo di costo.

Trenta miliardi di euro (stimati, si sa che in Italia i costi moltiplicano in corso d'opera) ci costerebbe l'investimento sull'energia nucleare. Perchè non prendere quei soldi per finanziare una grande ricerca sul potenziamento delle energie pulite? Dalla Svizzera arrivano nuovi pannelli solari che garantiscono, a parità di dimensioni, maggiore produzione di energia e migliore resistenza, da Israele arrivano notizie riguardo lo studio e la messa a punto di sistemi di produzione di energia elettrica in grado di sfruttare l'effetto del rotolamento delle ruote dei mezzi sull'asfalto. La Germania sta incentivando con sapienza la diffusione dei pannelli ad energia solare, sta sfruttando quel poco di mare che ha per installare, a qualche decina di kilometri dalle coste, vere e proprie centrali di produzione di energia sul modello eolico e prende in considerazione i nuovi sistemi che sfrutterebbero le correnti marine. E proprio la Germania afferma che in pochi anni, grazie anche ai progressi della ricerca scientifica, sarà in grado di produrre energia esclusivamente da fonti pulite e rinnovabili.
In Italia abbiamo anche grandi possibilità di sfruttare l'energia geotermica, che secondo studi scientifici potrebbe garantire anche una sovraproduzione di energia, ma abbiamo una classe dirigente maledettamente corrotta e che fa solo interessi di parte.
Per il bene del mio Paese, accetterei tante centrali nucleari al posto di tutti i delinquenti che ci governano. Al confronto, ritengo le prime estremamente innocue.
Assolutamente in linea con il tuo pensiero!!
Il nucleare mi fa paura e trovo sia ormai un'alternativa economicamente gravosa e sorpassata. E poi... Siamo in Italia. Quando lo tsunami ha devastato il Giappone il mio primo pensiero è stato... In Italia solo il terremoto avrebbe fatto una carneficina e devastato le centrali. Se nemmeno gli standard di sicurezza nipponici hanno potuto nulla, vi immaginate qui da noi? Dove la sicurezza è un optional, dove la spazzatura viene sotterrata senza ritegno, dove la malavita organizzata gestisce e si infiltra in ogni grande investimento? Mi sono venuti i brividi...
Concordo anche sull'immensità dei costi e i tempi lunghissimi di costruzione... Che in Italia notoriamente triplicano... E poi le scorie??? Brividi..

cescoFran

Re: nucleare: sì o no?

Messaggio da cescoFran » 03/06/2011, 13:58

serena82 ha scritto:[...]

.. E poi se in Italia non siamo capaci nemmeno di gestire i rifiuti di Napoli & co. figuriamoci col nucleare!!! :O :O :O
La soluzione è nelle energie rinnovabili...
Questo volevo scrivere.
Ho il pattume che mi arriva in bocca, quello lo sputo e via, una barra di uranio invece dove me la metto?Le particelle radioattive mica posso spazzarle dal portone per spostarle più in là.
Ares87 ha scritto:[...]


Le energie rinnovabili sono il futuro, non il futuro immediato, ma comunque il futuro.
Io invece voglio che cominci a essere il presente, se non si comincia mai, come potrà mai essere una cosa tangibile?


Comunque rifuti ingestibili soprattutto qua in Italia, nucleare comunque costoso e lento da attuare, ESAURIBILE come scorte di uranio plutonio o quel che vi pare, mi fanno solo dire no, non lo voglio e VOTERò SI. Inoltre tutti parlano come se le altre energie non ci fossero più, invece biomasse eolico idroelettrico e anche petrolifero continuano a esserci, affiancandogli il solare potremmo usare meno petrolifero, che con consumo elevato tende a esaurirsi (che non è neanche vero, semplicemente ne stiamo usando più di quanto se ne generi).

L'importante è in ogni caso andare a votare, altrimenti si o no, saranno tutte parole campate in aria e anziche milioni di italiani a decidere saranno solo i 50/100/200 politici a decidere per noi facendo anche il loro tornaconto monetario e non salutare. $$$$$

VOTATE.

Lunetta

Re: nucleare: sì o no?

Messaggio da Lunetta » 03/06/2011, 16:07

Teo Fazio ha scritto:[...]



Rilancio con una domanda, dato che non si possono emettere frasi pro o contro: Può un paese come l'Italia dove ancora dobbiamo smaltire i residui radioattivi e tossici della dismissione di 30 anni fa, dove nemmeno la spazzatura si è in grado di eliminare (qui in Abruzzo ci sono stati anche casi di eco-criminalità delle amministrazioni e la più grande discarica abusiva tossica d'Europa), delle ecomafie (e qui ci sono migliaia di testi, articoli, sentenze giudiziarie, libri) riuscire a riattivare le centrali nucleari?
Sono perfettamente d'accordo con questa contro domanda e aggiungo che dal mio punto di vista sarò sempre contraria ad un'energia pericolosa inquinante ed imprevedibile come il nucleare soprattutto nel 2011 dove si potrebbe investire per la ricerca sulle energie pulite che tra l'altro l'Italia ne è ricca.

dies irae
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Messaggio da dies irae » 04/06/2011, 16:05

nota a margine: che desolazione, vedo tanta gente che non sa neanche di cosa tratti il referendum, sopratutto gente da mezza età in su, che si informa solo tramite la televisione e quindi giustamente non ci capisce nulla.

spero che a qualcuno prima o poi venga in mente di eliminare la necessità del quorum, così la gente sarà più motivata a prendersi le proprie responsabilità.



in merito all'argomento specifico, ho letto da più parti che il nucleare copre solo una parte del fabbisogno energetico. in germania il 27%, mentre il 16% lo traggono dalle rinnovabili.
il nucleare da noi arriverebbe a coprire massimo il 20-25 %, sembra.

credo che con una politica energetica SERIA, non sarebbe impossibile arrivare a soddisfare tali "quote" interamente con le rinnovabili. certo il domani è incerto, è una decisione difficile da prendere, ma è lecito credere che nei prossimi decenni le soluzioni rinnovabili diventeranno più efficienti.

diciamo che sono sulla stessa lunghezza d'onda di margherita hack, che recentemente ha chiarito la sua posizione in merito.

dies irae
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Re: nucleare: sì o no?

Messaggio da dies irae » 04/06/2011, 16:16

julianus_83 ha scritto: Il nucleare, fin tanto che prenderà piede (cioè in 5-10 anni) ...
intendi in italia?
al forum internazionale di washington hanno indicato il 2019, come termine entro cui sarebbero operative le prime centrali.

da marchigiano, che ancora attende il traforo marche-umbria che avrebbe dovuto essere compiuto entro il 1995, permettimi di sorridere, quando sento la politica (di qualunque colore) fissare importi e date