margherita hack ha scritto:kim90 ha scritto:Noto che qui, come in altri forum qualcuno replica la romanzina del tipo “l’Italia ha bisogno del nucleare altrimenti resta indietro”.
Permettetemi mi sembra il passaparola dei pappagalli, la frase fatta dei luoghi comuni!
Mi ricorda un po’ la storia dell’euro, quando molti ripetevano “l’euro è importante per non restare indietro e per salvare l’Italia”, in realtà poi si è visto che l’Italia con la moneta europea non ci ha guadagnato una mazza, anzi ci ha perso!
Comunque a parte tutto, dato che il nucleare centra ben poco con il discorso dell’euro, voleva essere solo un piccolo esempio sui luoghi comuni che si insinuano nella mente collettiva della gente, quello che vi ricordo come ha già detto Tropic esistono le energie rinnovabili, ampiamente sfruttabili!
Io penso che il Nucleare serva solo ad appagare l’ambizione del mondo scientifico, e basta.. Alcuni scienziati di chiara fama, obiettivi, hanno ammesso che le centrali nucleari non sono indispensabili, anzi sono solo un danno, la vera alternativa sono le fonti di energia rinnovabili, che tuttavia fanno poco gola al mondo scientifico perché su di esse il pressing speculativo è facilmente controllabile.
Per informazione:
Sono già milleduecento gli scienziati ad aver firmato l'appello contro il ritorno del nucleare nel nostro Paese, lanciato da un comitato presieduto da Vincenzo Balzani, docente di chimica dell'Università di Bologna.
Per esempio otre al vento e l’acqua, soltanto il sole, secondo gli scienziati, offre una quantità di energia 10.000 volte superiore a quella che oggi si consuma!
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"La rinuncia al nucleare, decisa in seguito al referendum del 1987 secondo varie stime di e-sperti dell’Enel sarebbe costata all’Italia 120000 miliardi di lire. Inoltre il costo dell’energia elettrica, superiore del 40% a quello della media europea è una delle cause della perdita di competitività che ha colpito l’Italia dal 1990."
siamo già rimasti indietro caro kim, gli effetti li vediamo nella vita di tutti i giorni, poichè pesano da decenni su tutta la collettività, dai cittadini comuni alle imprese.
quel che dicono gli scienziati in realtà, è che ad ora il nucleare è necessario, ma bisogna puntare sulle rinnovabili per riuscire a dismetterlo.
oggi le rinnovabili non sono una alternativa, ma una integrazione. domani potrebbero esserlo in toto. quel che voglio dire, è che chi distribuisce certezze oggi come oggi, dal politico allo scienziato, probabilmente non sa di cosa si sta parlando, perchè sembra che di certezze non ve ne siano, nè da una parte, nè dall'altra.