preghiera di Eckhart

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Eckhart
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preghiera di Eckhart

Messaggio da Eckhart » 22/12/2006, 21:36

Preghiamo Dio di diventare liberi da Dio,
e di concepire e godere eternamente la verità
là dove l'angelo e la mosca e l'anima sono uguali:
là dove stavo e volevo quello che ero, ed ero quel che volevo

Johannes Eckhart (1260-1327)
è tempo che amando ci liberiamo dell'amato restando frementi; come la freccia, che è tesa alla corda, raccolta nello scatto, per essere oltre e più di se stessa (R.M. Rilke)

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kim90
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Re: preghiera di Eckhart

Messaggio da kim90 » 22/12/2006, 21:54

Eckhart ha scritto:Preghiamo Dio di diventare liberi da Dio,
e di concepire e godere eternamente la verità
là dove l'angelo e la mosca e l'anima sono uguali:
là dove stavo e volevo quello che ero, ed ero quel che volevo

Johannes Eckhart (1260-1327)

Profonda ma nello stesso tempo sintetica, ho letto qualcosina in rete circa il teologo Johnnes Eckhart. Non ho approfondito, ma lo trovo interessante...

argentina


Messaggio da argentina » 22/12/2006, 22:02

non riesco a capire la terza riga.....sera troppo profondo per me? :rolleyes:

kubicol
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Re: preghiera di Eckhart

Messaggio da kubicol » 23/12/2006, 14:40

Eckhart ha scritto:Preghiamo Dio di diventare liberi da Dio,
e di concepire e godere eternamente la verità
là dove l'angelo e la mosca e l'anima sono uguali:
là dove stavo e volevo quello che ero, ed ero quel che volevo

Johannes Eckhart (1260-1327)
Azz, un teologo che ci invita a liberarci da Dio (!!!)
La terza riga è criptica... angelo=mosca=verità, non male!
Anche la quarta comunque non ??????...

Se ci incontriamo mi racconti.

Sims
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Messaggio da Sims » 24/12/2006, 1:52

argentina ha scritto:non riesco a capire la terza riga.....sera troppo profondo per me? :rolleyes:
Senza conoscere l'autore, la terza riga la interpreto come la sintesi della giustizia: angelo, mosca e anima sono uguali, hanno lo stesso valore pur essendo così diverse. Credo che siano anche tre diversi livelli dalla corporalità alla spiritualità...

Una preghiera bellissima, che parla in modo forte di libertà, verità e giustizia. Mi fa incuriosire a proposito dell'autore...

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Re: preghiera di Eckhart

Messaggio da Eckhart » 24/12/2006, 21:16

kubicol ha scritto:[...]



Azz, un teologo che ci invita a liberarci da Dio (!!!)
la singolarità della cosa non sfuggì neppure al Santo Uffizio dell'epoca ;)
è tempo che amando ci liberiamo dell'amato restando frementi; come la freccia, che è tesa alla corda, raccolta nello scatto, per essere oltre e più di se stessa (R.M. Rilke)

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Messaggio da Eckhart » 24/12/2006, 21:44

Sims ha scritto:[...]
Senza conoscere l'autore, la terza riga la interpreto come la sintesi della giustizia: angelo, mosca e anima sono uguali, hanno lo stesso valore pur essendo così diverse.
interpretazione suggestiva.. ma troppo politically correct per un autore medievale ;)
Sims ha scritto:[...]
Credo che siano anche tre diversi livelli dalla corporalità alla spiritualità...
qui mi pare tu sia su una buona strada, anzi su un'ottima strada..
credo ci sia sotto l'idea fondamentale della grande mistica occidentale, cioè l'idea di una profonda "unità" in cui scompaiono gli opposti (corpo/spirito, io/tu, Dio/mondo, etc.)
Sims ha scritto:[...]
Una preghiera bellissima, che parla in modo forte di libertà, verità e giustizia. Mi fa incuriosire a proposito dell'autore...
e io che mi illudevo che bastasse il mio nick ad incuriosirti :'(

comunque io trovo piuttosto difficile la lettura delle opere (prevalentemente, prediche) del mio omonimo (come di chiunque scriva di filosofia in tedesco, a partire da Hegel, che ha molti debiti con Eckhart :rolleyes: )

peraltro, se ti interessasse approfondire, ti posso segnalare un autorevolissimo studioso italiano che ha dedicato ad Eckhart (e dintorni) diversi saggi più che accessibili
è tempo che amando ci liberiamo dell'amato restando frementi; come la freccia, che è tesa alla corda, raccolta nello scatto, per essere oltre e più di se stessa (R.M. Rilke)

argentina


Messaggio da argentina » 25/12/2006, 12:33

Sims ha scritto:[...]



Senza conoscere l'autore, la terza riga la interpreto come la sintesi della giustizia: angelo, mosca e anima sono uguali, hanno lo stesso valore pur essendo così diverse. Credo che siano anche tre diversi livelli dalla corporalità alla spiritualità...

Una preghiera bellissima, che parla in modo forte di libertà, verità e giustizia. Mi fa incuriosire a proposito dell'autore...
grazie Sims...forse non posso ancora dire tutto quello che ho in mente, me mancano parole :shy: imparare una lingua puòdomandare tutta una vita... Solo posso dire che una angelo e un anima me sembravano nella stesa dimensione... Sono veramente cose diverse? Gli angeli non sono anime?

Mi piace nutrirme dei suoi pensieri...grazie a tutti ;)

ScarletStar


Messaggio da ScarletStar » 26/12/2006, 18:55

Eckhart ha scritto:[...]



interpretazione suggestiva.. ma troppo politically correct per un autore medievale ;)

[...]



qui mi pare tu sia su una buona strada, anzi su un'ottima strada..
credo ci sia sotto l'idea fondamentale della grande mistica occidentale, cioè l'idea di una profonda "unità" in cui scompaiono gli opposti (corpo/spirito, io/tu, Dio/mondo, etc.)

[...]



e io che mi illudevo che bastasse il mio nick ad incuriosirti :'(

comunque io trovo piuttosto difficile la lettura delle opere (prevalentemente, prediche) del mio omonimo (come di chiunque scriva di filosofia in tedesco, a partire da Hegel, che ha molti debiti con Eckhart :rolleyes: )

peraltro, se ti interessasse approfondire, ti posso segnalare un autorevolissimo studioso italiano che ha dedicato ad Eckhart (e dintorni) diversi saggi più che accessibili

mi incuriosisce il debito di hegel...nonostante lo stimi come filosofo, è un pò troppo razionale per me...preferisco kant, molto più "ragionevole"... ;)

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Messaggio da Eckhart » 26/12/2006, 22:42

ScarletStar ha scritto:[...]


mi incuriosisce il debito di hegel...
boh, gli opposti che si risolvono nell'unità dello spirito
ScarletStar ha scritto:[...]

nonostante lo stimi come filosofo, è un pò troppo razionale per me...preferisco kant, molto più "ragionevole"... ;)
mah, se per "ragionevolezza" intendi il buon senso (ovvero il senso comune) non la cercherai tra i filosofi..
..salvo forse in qualcuno che scrive nella tua amata lingua (se mai qualcuno che abbia scritto in questa lingua si possa meritare l'appellativo di "filosofo" :) :) :) :) :) )
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Messaggio da Sims » 26/12/2006, 23:38

ScarletStar ha scritto: mi incuriosisce il debito di hegel...nonostante lo stimi come filosofo, è un pò troppo razionale per me...preferisco kant, molto più "ragionevole"... ;)
Dovrei rispolverare la tanto amata filosofia... comunque cosa intendi per razionale e ragionevole? Mi sembra che tu li consideri quasi opposti...

ScarletStar


Messaggio da ScarletStar » 28/12/2006, 22:43

Sims ha scritto:[...]



Dovrei rispolverare la tanto amata filosofia... comunque cosa intendi per razionale e ragionevole? Mi sembra che tu li consideri quasi opposti...
dunque, ricordo una recente lezione di filosofia in cui il professore ci disse appunto questo: razionalità è la dimostrazione di un problema, ovverosia poste alcune affermazioni si deduce, razionalmente, una serie di conseguenze razionali...questo a proposito di hegel...che non mi pare tratti in maniera adeguata l'individuo...ragionevolezza è l'umanità, l'insieme delle relazioni umane...a proposito di kant...

ScarletStar


Messaggio da ScarletStar » 28/12/2006, 22:49

Eckhart ha scritto:[...]



boh, gli opposti che si risolvono nell'unità dello spirito

[...]



mah, se per "ragionevolezza" intendi il buon senso (ovvero il senso comune) non la cercherai tra i filosofi..
..salvo forse in qualcuno che scrive nella tua amata lingua (se mai qualcuno che abbia scritto in questa lingua si possa meritare l'appellativo di "filosofo" :) :) :) :) :) )
ti diverti proprio a stuzzicarmi, eh? ;)
direi che concordo con te...Locke e Hume non si possono definire propriamente dei luminari della filosofia..sebbene Hume abbia svegliato Kant dal suo "sonno dogmatico"...Hobbes...beh, ci va vicino...ma porta il problema filosofico nella politica, con il Leviatano, il mostro biblico che educa le menti attraverso il "pactum subiectionis"...e invece di educare il popolo, lo incivilisce...ma il mio vero amore è Rousseau... :shy: ;)

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Messaggio da Eckhart » 29/12/2006, 21:27

ScarletStar ha scritto:[...]



ti diverti proprio a stuzzicarmi, eh? ;)
direi che concordo con te...Locke e Hume non si possono definire propriamente dei luminari della filosofia..sebbene Hume abbia svegliato Kant dal suo "sonno dogmatico"...Hobbes...beh, ci va vicino...ma porta il problema filosofico nella politica, con il Leviatano, il mostro biblico che educa le menti attraverso il "pactum subiectionis"...e invece di educare il popolo, lo incivilisce...ma il mio vero amore è Rousseau... :shy: ;)
ma che brava, potresti scrivere "bigini", e domani chissà..

comunque attenta ad "amare" Rousseau.. i malevoli raccontano che avesse figli non riconosciuti sparsi per tutta la Francia.. :)
è tempo che amando ci liberiamo dell'amato restando frementi; come la freccia, che è tesa alla corda, raccolta nello scatto, per essere oltre e più di se stessa (R.M. Rilke)

ScarletStar


Messaggio da ScarletStar » 29/12/2006, 22:35

Eckhart ha scritto:[...]



ma che brava, potresti scrivere "bigini", e domani chissà..

comunque attenta ad "amare" Rousseau.. i malevoli raccontano che avesse figli non riconosciuti sparsi per tutta la Francia.. :)
"bigini"...? :O mah..
lo so, lo so...ma i malevoli non sanno che Rousseau ha "abbandonato" i suoi figli in un brefotrofio per rispetto alla Repubblica di Platone...il comunismo platonico... 8)
ma amava troppo la sua Therese per poterla tradire... :shy:
al diavolo i malevoli!!! X( ;)

ricciodimare


Messaggio da ricciodimare » 29/12/2006, 23:14

ScarletStar ha scritto:[...]



"bigini"...? :O mah..
lo so, lo so...ma i malevoli non sanno che Rousseau ha "abbandonato" i suoi figli in un brefotrofio per rispetto alla Repubblica di Platone...il comunismo platonico... 8)
ma amava troppo la sua Therese per poterla tradire... :shy:
al diavolo i malevoli!!! X( ;)
e ..ribrava Scarlet!! combatti l'ipocrisia e il perbenismo di chi pensa di fare l'originale!!
Mi viene da fare questa riflessione: tra Eckhart e Rousseau passano più o meno 500 anni e altri 300 tra Rousseau e noi (se le mia reminiscenze liceali non mi tradiscono, altrimenti chiedo pietà). Entrambi hanno dato un grande contributo all'evoluzione del pensiero umano in termini di libertà e consapevolezza rispettando i limiti imposti dall'umano consociarsi. Uomo animale sociale: si è dimostrato in mille modi nei secoli che l'uomo deve necessariamente darsi delle regole per non essere homo homini lupus. Eckhart penso che ci volesse liberi da qualsiasi morale eteronoma; Platone teorizzava la Repubblica dei filosofi ritenendo che solo i saggi potessero realizzare il bene comune senza le piccinerie dell'anima e gli opportunismi dei politici, Rousseau pensò di trovare lo strumento giusto nell'educazione, la pedagogia era la sua leva per sollevare il mondo, soprattutto per tirar fuori maieuticamente dall'uomo la sua verità.
Ma noi oggi, a che punto siamo? Ci siamo liberati di Dio o lo abbiamo sostituito con altri? Riusciamo a liberarci dalle nostre paure dalla nostra pochezza o siamo sempre in cerca di protesi e di maschere per nasconderci a noi stessi?
Che ne pensate della domanda che, nel libro della Genesi, Dio che è omnisciente, pone ad Adamo dopo che questi ha mangiato la mela e, subito dopo, capendo di essere nudo, si è vergognato e si è nascosto:
"Adamo, dove sei?"
..Meditate gente, meditate...
e scusatemi per le mie eccessive semplificazioni, ma io sto sott'acqua!
Ricciodimare

ScarletStar


Messaggio da ScarletStar » 31/12/2006, 17:39

ricciodimare ha scritto:[...]



e ..ribrava Scarlet!! combatti l'ipocrisia e il perbenismo di chi pensa di fare l'originale!!
Mi viene da fare questa riflessione: tra Eckhart e Rousseau passano più o meno 500 anni e altri 300 tra Rousseau e noi (se le mia reminiscenze liceali non mi tradiscono, altrimenti chiedo pietà). Entrambi hanno dato un grande contributo all'evoluzione del pensiero umano in termini di libertà e consapevolezza rispettando i limiti imposti dall'umano consociarsi. Uomo animale sociale: si è dimostrato in mille modi nei secoli che l'uomo deve necessariamente darsi delle regole per non essere homo homini lupus. Eckhart penso che ci volesse liberi da qualsiasi morale eteronoma; Platone teorizzava la Repubblica dei filosofi ritenendo che solo i saggi potessero realizzare il bene comune senza le piccinerie dell'anima e gli opportunismi dei politici, Rousseau pensò di trovare lo strumento giusto nell'educazione, la pedagogia era la sua leva per sollevare il mondo, soprattutto per tirar fuori maieuticamente dall'uomo la sua verità.
Ma noi oggi, a che punto siamo? Ci siamo liberati di Dio o lo abbiamo sostituito con altri? Riusciamo a liberarci dalle nostre paure dalla nostra pochezza o siamo sempre in cerca di protesi e di maschere per nasconderci a noi stessi?
Che ne pensate della domanda che, nel libro della Genesi, Dio che è omnisciente, pone ad Adamo dopo che questi ha mangiato la mela e, subito dopo, capendo di essere nudo, si è vergognato e si è nascosto:
"Adamo, dove sei?"
..Meditate gente, meditate...
e scusatemi per le mie eccessive semplificazioni, ma io sto sott'acqua!
Ricciodimare
grazie mille per la stima, riccio di mare! ;)
certo che di questi tempi deve fare un pò freddino in fondo al mare... :D
dunque...come tutti gli uomini dotati di sensibilità e cervello, sono arrivata ad un certo punto della mia vita in cui mi sono detta:"sono atea...non credo più in nulla..."...questo perchè purtroppo è venuta a mancare una persona a me molto cara in circostanze spiacevoli...al chè, da ragazzina quasi diciassettenne, ho smesso di credere...qui entra in gioco Rousseau...parlai con un mio amico del profondo dissidio interiore, causato dalla mia fede inesistente...direte voi: se non avessi avuto fede, avresti smesso di credere tranquillamente...giusto? e qui avete ragione...ora, questo mio carissimo amico mi passò la "professione di fede di un vicario savoiardo" contenuta appunto nell'Emilio di Rousseau...lo lessi, o meglio, lo studiai a fondo, immedesimandomi in Rousseau, che pure lui si era posto tante domande, dopo essersi convertito...da lì cominciai a capire...cominciai a capire che se volevo un rapporto con Dio, non avevo necessariamente il bisogno di un "pontefice" che facesse da tramite tra me e Lui...perciò mi professai agnostica...e lo sono tutt'ora...ciò non significa che io non abbia fede...perchè credo profondamente nell'uomo, animale razionale...e creso, permettetelo, di essere molto più credente di coloro che vanno in Chiesa a farsi il segno della croce, si inginocchiano, si genuflettono e nella vita reale non conducono un'esistenza propriamente "morale"...caso ultimo: ho parlato con persone, cattolicissime, che si dichiaravano contrarie alla pena di morte...le stesse persone, in occasione dell'impiccagione di Saddam, non avrebbero pensato due volte ad infilare il cappio al collo dell'ex rais e ad ucciderlo...ora, dunque, mi chiedo: quale Dio permetterebbe tutto ciò? o sono io, da spirito romantico, a non accettare i soprusi e le ingiustizie delle leggi e del diritto che, in molti casi, inaspriscono la società civile...?