Mattino
Inviato: 28/10/2006, 20:00
Mattino
Restie ad evaporare,
oblique gocce di piovaschi notturni
scrivono nel mio sguardo
l'impudenza di un sogno.
Seguono disarmonie;
note che si lasciano morire
al rallentatore,
incontro alla luce.
Non è malinconia d'un ricordo
nè suadente illusione
la fitta improvvisa del tuo volto.
Ma applauso che indulge
oltre ogni finale
per richiamarti tenacemente in scena.
Trasporto che non vuol decidersi a svanire
malgrado mani indolenzite
e il vuoto, tranne me, di questa sala.
E' oscurità che preme
alle chiuse del mattino;
bacino di lontananze vieppiù accese.
(A.R.Gin)
Restie ad evaporare,
oblique gocce di piovaschi notturni
scrivono nel mio sguardo
l'impudenza di un sogno.
Seguono disarmonie;
note che si lasciano morire
al rallentatore,
incontro alla luce.
Non è malinconia d'un ricordo
nè suadente illusione
la fitta improvvisa del tuo volto.
Ma applauso che indulge
oltre ogni finale
per richiamarti tenacemente in scena.
Trasporto che non vuol decidersi a svanire
malgrado mani indolenzite
e il vuoto, tranne me, di questa sala.
E' oscurità che preme
alle chiuse del mattino;
bacino di lontananze vieppiù accese.
(A.R.Gin)