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Paul Celan, "Corona"

Inviato: 14/07/2020, 22:39
da Etere
Dalla mia mano l’autunno bruca la sua foglia: siamo amici.

Sgusciamo il tempo dalle noci e gli insegniamo a camminare:
il tempo ritorna nel guscio.

Nello specchio è domenica,
nel sogno si dorme,
la bocca dice il vero.

Il mio occhio scende giù al sesso dell’amata:
ci guardiamo,
ci diciamo cose oscure,
ci amiamo come papavero e memoria,
dormiamo come vino nelle conchiglie,
come il mare nel fiotto sanguigno della luna.

Stiamo abbracciati alla finestra,
ci guardano dalla strada:
è tempo che si sappia!
È tempo che il sasso si adatti a fiorire,
che per l'inquietudine batta un cuore.
E' tempo che sia tempo.

È tempo.

Re: Paul Celan, "Corona"

Inviato: 17/07/2020, 12:52
da tempest
Di che cosa parla questa poesia?

Re: Paul Celan, "Corona"

Inviato: 17/07/2020, 19:21
da Etere
tempest ha scritto:
17/07/2020, 12:52
Di che cosa parla questa poesia?
Del tempo che passa e che lenisce anche le ferite piu' dolorose ("Dalla mia mano l’autunno bruca la sua foglia: siamo amici"). Celan perse i suoi genitori in autunno in un campo di sterminio. Il trascorrere del tempo riappacifica quindi in qualche modo il poeta con una stagione drammatica della sua vita (ma il tempo stesso a volte puo' essere circolare perche' "ritorna nel guscio". Da qui, forse, il titolo della poesia).
Il passaggio piu' bello della poesia e' sicuramente "ci amiamo come papavero e memoria".
Bello... :)