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“Il ranocchio col microfono”

Inviato: 15/05/2013, 13:49
da ilpoetastro
“Il ranocchio col microfono”

Nell’età della mia incoscienza cercavo di guadagnare qualche spicciolo
facendo ballare i ragazzi alle feste, mettendo i dischi e cantando qualche canzone.
Il caso voleva che andassi a suonare sempre in casa dei più abbienti, gli aristocratici!
Proprio in una di queste feste, in un castello, conobbi una ragazza,
ma non era una semplice fanciulla, era un dipinto, dai colori freschi ed accesi.
Ricordo con stupore che anche lei mi notò subito. Avevo il microfono in mano e appena cominciai ad intonare le note di “Margherita” si avvicinò e mi disse:
“Sono Margherita, piacere!”
Nonostante le differenze sociali fu un colpo di fulmine; io il ranocchio e lei, la bella del castello.
Era il giorno di san Valentino quel giorno, tutto odorava di magia!
Era una favola moderna, i nostri silenzi, erano parole, ma sapevo che il nostro amore era destinato a finire…
Infatti, lo stesso giorno di san Valentino, un anno dopo, lei mi disse che la nostra storia non sarebbe continuata.
Le nostre differenze sociali ci avrebbero diviso per sempre!
Proprio nel giorno che avrei voluto incoronarla regina.
Invece, quel grigio mattino, uscii dalle stanze del suo castello mesto, con la coda tra le gambe.
Non sarei più tornato alla corte della bella principessa, era la mia più grande sconfitta.
Ero ritornato il ranocchio solitario di un tempo che intonava canzoni insieme al suo fido microfono; non avrei mai più sfogliato la mia Margherita!
Non avevo speranze, combattevo contro un drago che sputava fuoco rosso, come la sua Ferrari; era il suo nuovo amore.
La mia macchina, una A112, era una piccola pulce grigia destinata ad essere schiacciata ed abbrustolita.
Passò un altro anno buono, e come le favole più scontate la vidi riapparire all’orizzonte…
Si era liberata del drago e della sua Ferrari rossa, ormai sbiadita.
Voleva tornare ad affacciarsi al suo balcone e tirarmi la sua treccia, come faceva un tempo.
Bramava ancora di cantare col mio microfono; canzoni e melodie per una notte di passione.
La guardai, in quella stanza, bella come una cartolina che giungeva al suo destinatario, era il sogno di tutti.
Nonostante le suppliche degne di un melodramma, le sue parole si perdevano nel mio silenzio.
Le feci capire che non c’era più spazio per lei nel mio regno e così la trattai come una cartolina, rispedendola al mittente!
Fu una delle poche favole senza lieto fine, ma ebbi così la mia rivincita.
La bella prigioniera nella torre mi scrutava in lacrime, mentre andavo via; avrebbe voluto intonare un’ultima canzone col mio microfono, ma tutto ormai era compiuto.
Mi aggrappai alle guglie dalla torre e me ne andai via gioioso, senza la coda tra le gambe, perché di ciò non si trattava…
Per quel microfono, tutto il suo rimpianto.
Con quel microfono, tutta la mia gioia.

Ilpoetastro, 10 Maggio 2013.

Re: “Il ranocchio col microfono”

Inviato: 15/05/2013, 19:09
da templare1971
ilpoetastro ha scritto:“Il ranocchio col microfono”

Nell’età della mia incoscienza cercavo di guadagnare qualche spicciolo
facendo ballare i ragazzi alle feste, mettendo i dischi e cantando qualche canzone.
Il caso voleva che andassi a suonare sempre in casa dei più abbienti, gli aristocratici!
Proprio in una di queste feste, in un castello, conobbi una ragazza,
ma non era una semplice fanciulla, era un dipinto, dai colori freschi ed accesi.
Ricordo con stupore che anche lei mi notò subito. Avevo il microfono in mano e appena cominciai ad intonare le note di “Margherita” si avvicinò e mi disse:
“Sono Margherita, piacere!”
Nonostante le differenze sociali fu un colpo di fulmine; io il ranocchio e lei, la bella del castello.
Era il giorno di san Valentino quel giorno, tutto odorava di magia!
Era una favola moderna, i nostri silenzi, erano parole, ma sapevo che il nostro amore era destinato a finire…
Infatti, lo stesso giorno di san Valentino, un anno dopo, lei mi disse che la nostra storia non sarebbe continuata.
Le nostre differenze sociali ci avrebbero diviso per sempre!
Proprio nel giorno che avrei voluto incoronarla regina.
Invece, quel grigio mattino, uscii dalle stanze del suo castello mesto, con la coda tra le gambe.
Non sarei più tornato alla corte della bella principessa, era la mia più grande sconfitta.
Ero ritornato il ranocchio solitario di un tempo che intonava canzoni insieme al suo fido microfono; non avrei mai più sfogliato la mia Margherita!
Non avevo speranze, combattevo contro un drago che sputava fuoco rosso, come la sua Ferrari; era il suo nuovo amore.
La mia macchina, una A112, era una piccola pulce grigia destinata ad essere schiacciata ed abbrustolita.
Passò un altro anno buono, e come le favole più scontate la vidi riapparire all’orizzonte…
Si era liberata del drago e della sua Ferrari rossa, ormai sbiadita.
Voleva tornare ad affacciarsi al suo balcone e tirarmi la sua treccia, come faceva un tempo.
Bramava ancora di cantare col mio microfono; canzoni e melodie per una notte di passione.
La guardai, in quella stanza, bella come una cartolina che giungeva al suo destinatario, era il sogno di tutti.
Nonostante le suppliche degne di un melodramma, le sue parole si perdevano nel mio silenzio.
Le feci capire che non c’era più spazio per lei nel mio regno e così la trattai come una cartolina, rispedendola al mittente!
Fu una delle poche favole senza lieto fine, ma ebbi così la mia rivincita.
La bella prigioniera nella torre mi scrutava in lacrime, mentre andavo via; avrebbe voluto intonare un’ultima canzone col mio microfono, ma tutto ormai era compiuto.
Mi aggrappai alle guglie dalla torre e me ne andai via gioioso, senza la coda tra le gambe, perché di ciò non si trattava…
Per quel microfono, tutto il suo rimpianto.
Con quel microfono, tutta la mia gioia.

Ilpoetastro, 10 Maggio 2013.
Sei stato principe per un anno intero... Ma sarai Signore per tutta la vita!
Salutone Dario e grazie dei tuoi pensieri..
[smilie=ave.gif]

Re: “Il ranocchio col microfono”

Inviato: 16/05/2013, 8:43
da ilpoetastro
templare1971 ha scritto:[...]



Sei stato principe per un anno intero... Ma sarai Signore per tutta la vita!
Salutone Dario e grazie dei tuoi pensieri..
[smilie=ave.gif]
Grazie!
Sempre molto buono!

Bei ricordi ... e come si dice:

"Per vivere di bei ricordi bisogna prepararseli per tempo!"

Cerco di fare il possibile.
Buona giornata, sotto il cielo piovoso di Torino.
Dario.

Re: “Il ranocchio col microfono”

Inviato: 16/05/2013, 19:35
da templare1971
ilpoetastro ha scritto:[...]



Grazie!
Sempre molto buono!

Bei ricordi ... e come si dice:

"Per vivere di bei ricordi bisogna prepararseli per tempo!"

Cerco di fare il possibile.
Buona giornata, sotto il cielo piovoso di Torino.
Dario.
Ciao Dario...
Al sottoscritto, piace leggere e tu scrivi molto bene.. A ritrovarci presto!

P.S.
Pure a Livorno è una giornata uggiosa... Buona continuazione.