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In questo pomeriggio di tenebre e luce di novembre, dove le foglie gialle donano quest'odore d'autunno e rendono morta la stagione del calore;
il calore che tu mi offrivi, che mi trasferivi, che trasudavi dal tuo corpo, candido e lucido, purpureo e sudato, coperto dai tuoi capelli scoperto dai tuoi occhi.

L'autunno ha un colore strano, strano come il colore del mio lavoro, ha il colore del rame come i tuoi capelli, capelli che mai dimenticherò nei miei occhi.

Ancora oggi il letto è sfatto e i tuoi capelli sono sul cuscino e in bagno, non riesco a pulire e nemmeno di chiudere queste stanze, riesco solo a percepire il tuo odore; un odore amaro di primule primaverili, combinato al colore dell'inverno, il bianco della tua pelle e il chiaro della mia luce.

Posa un fiore quando passi e dona un sorriso ai miei pensieri, perchè da qui i miei occhi avranno solo che te; e quando un giorno chiederai di raggiungermi io sarò qui ad aspettarti, perchè da qui non si può fuggire, ma solo ricominciare a vivere.

Se tu sarai Dante io sarò Beatrice e nel sogno della vita eterna, ritroveremo la forza di un perduto amor colo rame, come l'autunno.