Terra di Puglia
Inviato: 06/07/2005, 19:26
Dall'ellenico Ionio e dall'Adrio mar lambita,
geografica espressione , mitico lembo della Patria mia.
Divino il sole dal sorgere agli accesi tramonti;
sul tuo bel sol risplende. Terra di Puglia!
Dal Dauno Gargano, alle pianure salentine, sature
di sole, ondeggiano le dorate spighe.
Dai murgesi colli ai dolci clivi, stormiscono
tra mandorli e ciliegi, i secolar verdi ulivi;
alla brezza del vento levantino. Nei vigneti
aviti, a grappoli i chicchi rubini, inebriante
nettare spilla dal rovere dei tini. Di ellenica
stirpe, i volti alteri dei giovani, si riflettono
nei vellutati occhi muliebri che d'antica Ellade
le dee scolpite i misteri d'amore celano. Terra di Puglia!
Preistoriche ipogee grotte tra dirupi e scoscese gravine.
Arcane immagini, al secolar stillar dell'acque
formano le stalattiti. Petali di pietre grigie e piatte
sui conici trulli, nella valle d'Itria immersi!
Negli antri azzurri delle erose scogliere, pare
d'udire il canto e il sussurrar d'amore delle sirene.
Nell'oblio il "Barocco salentino" arte e simbolo
di un popolo antico. Unico al mondo, sul colle
svetta all'orizzonte lo "svevo" Castel del Monte
memore di Rodolfo Valentino, l'amatoria immagine del mondo!
Nelle radiose albe, tra convergenti parallele,
aleggiando va di Aldo Moro la politica salentina immagine.
Posteri non dimenticate!
Viandante, sulla tomba di Padre Pio pregar dovrai.
Nell'udire le melodie di Albano e di Modugno,
in terra di Puglia sostar dovrai. Di questo suol
dal sole e dal mar amato: ai tuoi figli narrar dovrai!
Giovanni Marcotriggiani
dalla rubrica "Siamo tutti Poeti" di Giusto Truglia (Mensile CLUB 3 N.7/2005)
geografica espressione , mitico lembo della Patria mia.
Divino il sole dal sorgere agli accesi tramonti;
sul tuo bel sol risplende. Terra di Puglia!
Dal Dauno Gargano, alle pianure salentine, sature
di sole, ondeggiano le dorate spighe.
Dai murgesi colli ai dolci clivi, stormiscono
tra mandorli e ciliegi, i secolar verdi ulivi;
alla brezza del vento levantino. Nei vigneti
aviti, a grappoli i chicchi rubini, inebriante
nettare spilla dal rovere dei tini. Di ellenica
stirpe, i volti alteri dei giovani, si riflettono
nei vellutati occhi muliebri che d'antica Ellade
le dee scolpite i misteri d'amore celano. Terra di Puglia!
Preistoriche ipogee grotte tra dirupi e scoscese gravine.
Arcane immagini, al secolar stillar dell'acque
formano le stalattiti. Petali di pietre grigie e piatte
sui conici trulli, nella valle d'Itria immersi!
Negli antri azzurri delle erose scogliere, pare
d'udire il canto e il sussurrar d'amore delle sirene.
Nell'oblio il "Barocco salentino" arte e simbolo
di un popolo antico. Unico al mondo, sul colle
svetta all'orizzonte lo "svevo" Castel del Monte
memore di Rodolfo Valentino, l'amatoria immagine del mondo!
Nelle radiose albe, tra convergenti parallele,
aleggiando va di Aldo Moro la politica salentina immagine.
Posteri non dimenticate!
Viandante, sulla tomba di Padre Pio pregar dovrai.
Nell'udire le melodie di Albano e di Modugno,
in terra di Puglia sostar dovrai. Di questo suol
dal sole e dal mar amato: ai tuoi figli narrar dovrai!
Giovanni Marcotriggiani
dalla rubrica "Siamo tutti Poeti" di Giusto Truglia (Mensile CLUB 3 N.7/2005)