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Pensavamo fosse diverso dagli altri,
come fosse un nuvola
diversa come tutte le nuvole.
adorni di sete e lustrini,
ci apprestiamo a sentirne i frastuoni,
la mezzanotte ne precede
l’arrivo
come se fosse
un ospite sceso dall’infinito.
Come è stata la pioggia di ieri
evaporata al sole di oggi.
L’alba lo accoglierà donandogli
il primo giorno,
si allungherà per dorsali
dorandone il cammino,
vedrà il cielo grigio,
il mare turchese,
i diamanti posati sull’erba,
avvolgendosi poi di altra
penombra.
Eppure sei nuovo
portando la speranza di non
essere uguale.
Come il germoglio tornerai
a forare la terra, e poi
un uguale fiorire,
quando il ghiaccio si scompone,
passerai e sarà
ancora neve.