Loro due

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Laura

Loro due

Messaggio da Laura » 09/04/2005, 15:42

Ci sono momenti, come ora, in cui sento particolarmente la tua mancanza.
Mi sento come una clessidra all'interno della quale piccoli granellini di
angoscia cadono descrivendo una sottilissima cascata che parte dalla testa,
rimbalza sul cuore, si riversa sullo stomaco e finisce nella pancia. Nel
suo percorso, questa miriade di piccole particelle, lascia irradiare nel
corpo un senso di dispersione, di solitudine. Mi sento come a metà di un
viaggio lungo il deserto, a guardare l'orologio e pensare a quanto tempo
passerà da qui alla prossima oasi.
Lascio sempre il telefonino vicino alle
casse del computer ed allo schermo, cosicchè se per caso arrivasse qualcosa,
essa sarebbe preannunciata dal tipico - ta tara ta tara ta tara - e da un
tremolio delle immagini sullo schermo con delle righine. Il fatto è che
il mio monitor ha qualche difettino, e di tanto intanto mi fa delle righettine
che mi fanno saltellare il cuore per poi ributtarmi sulla sabbia a sentire
quella sottilissima cascata che scende dentro di me.
La maggior parte delle volte ho in mente te, e cerco di immaginare cosa
stai facendo. Qualche volta ho paura. Paura di chi possa chiamarti. Paura
di chi tu possa incontrare. Paura di non essere in grado di darti ciò di
cui hai bisogno. Paura di essere troppo lontano.
E' sempre quella dannatissima paura di perderti che in quei momenti, talvolta,
occupa un angolo della mia mente. In vita mia non ho mai avuto tante attenzioni,
tanto amore, espresso in pillole di immenso affetto e desiderio di coccole.
In vita mia non ho mai amato così come ora, non ho mai potuto amare liberamente
senza metter freno a qualcosa. Ho sempre dovuto far finta di aver da fare
quando non potevo essere con la persona che volevo. Oggi ho raggiunto un
livello diverso, una conoscenza dello stare insieme che va oltre quella
finzione di allora. Vedere la persona che avevo affianco, pensare a me come
un accessorio nella sua vita fatta a scomparti. Stare con qualcuno allora
significava razionalizzare il tempo in caselle giornaliere, lavoro, pranzo,
telefonata, caffè, lavoro, palestra, casa, telefonata. Oggi mi sveglia la
voce più dolce del mondo, quella della persona che amo più di qualsiasi
altra cosa,
Quando esco leggo il suo Ti Amo sul volante della mia macchina,
e penso a lei mentre guido. Al computer guardo le sue foto ed ho lei vicinissima
ogni istante. Lavorando c'è lei, e penso sempre - Cosa te ne pare?
- In macchina cerco la tua mano e spesso mi perdo tra i ricordi più recenti,
quando me la sentivo dietro la testa accarezzandomi i capelli. Durante il
giorno passo il tempo tra gli impegni, ma in ogni istante c'è un pensiero
che ti contiene.
Quando arriva
un messaggio, un sussulto al cuore mi dice che ci sei. Quando arriva uno
squillo è una gioia immensa nel pensare che in quel momento la mia sposa
mi sta chiamando, mi pensa, mi desidera.
Ma ci sono momenti in cui il tempo passa, magari sono fuori casa ed ho l'angoscia
di non poterti mandare nemmeno un sms. Pensarti chissà dove, se fossi lì
con te, se potessi anche solo per un attimo sfiorare la tua pelle e farti
sentire quanto ti amo. Mi scoppia il cuore in quei momenti, penso a quando
saremo insieme e quando ti vedrò all'aeroporto. Allora inizio ad immaginare
tutto il percorso uscendo dai meandri di Fiumicino, penso a quando ci sentiremo
per telefono - Dove sei? - - Nooo, io sono dall'altra parte, aspetta lì,
non ti muovere - Le corse verso le uscite, decine di errori, gente attorno...
poi TE, la mia principessa del cuore.
Un abbraccio gigante, il cuore a mille, ti bacio, ti accarezzo, con un certo
timore di essere troppo esuberante davanti a tuo padre che sicuramente è
lì attorno.
Poi tornano i pensieri... quanto è passato? ... dieci minuti.
Mentre le nove di sera si avvicinano t'immagino mentre prepari per la cena,
quel tuo fare delizioso, quel tuo muoverti sicura fra le cose che conosci,
mi affascina. La dolcezza con cui fai anche il minimo gesto, mi rapisce.
Uno sguardo fugace tra la tovaglia e lo scolapasta, capire che ci siamo,
il contatto degli occhi e quello del cuore, una carezza sulle mani e un
bacio a fior di labbra.
Nove e un quarto, t'immagino seduta che guardi la TV, tuo padre dice qualcosa
di tanto intanto, tu non parli molto, ma il tuo atteggiamento rivela un
certo imbarazzo, non sopporti di stare troppo tempo sotto un regime stretto
come la tavola con i tuoi, ti senti stretta e appena puoi ti svincoli cercando
di mettere qualcosa a posto o andando fra le tue cose, giusto per evadere.
Il giardino, angolo di pace e meditazione dopocena, dove però presto si
popolerà di fumatori dopocenisti. Non vuoi destare sospetti, anche se sai
benissimo che ti si legge negli occhi ciò che hai in mente. Quindi il timore
di essere osservata e seguita nei tuoi spostamenti, timorosa ed attenta
nell'avvicinarti al cellulare o al computer. Appena sola, una sensazione
di aria fresca, anche se sai che non durerà tanto.
Devo essere un pò pazzo a descrivere cosa succede dentro la mia testa quando
non ti sento, ma è giusto per farti capire come ti vivo ogni giorno
Non credevo
che si potesse amare così tanto, così profondamente una persona, me l'hai
insegnato tu.