Il volto inquietante del mio male

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torcia

Il volto inquietante del mio male

Messaggio da torcia » 06/06/2009, 8:41

Vorrei svegliarmi da quest’incubo,

gettami acqua fresca in viso,

il ghiaccio mi assale,

scaldo le mani con un po’ di fiato.

Cerco in me una via d’uscita

ma non esiste fuga,

non c’è posto per nascondersi,

proteggermi non puoi.

Diverso da ogni altro,

nella terra di nessuno,

tutto intorno tace

in un silenzio irreale.

Guido senza meta,

faccio sesso senza amore,

riflesso in uno specchio

c’è un fantasma al posto mio.

E non trovo le parole

per spiegare ciò che ho,

ogni cosa intorno a me

appare sadica e crudele.

È inutile sforzarsi

di essere normale,

non posso fingere a me stesso

proprio non funziona mai.

Trascinato dentro un labirinto enorme

vedo stanze tutte uguali;

in ognuna di esse

mi attraggono piaceri sempre nuovi.

Sembrano dirmi:

“Entra da noi, esaudiremo qualunque desiderio

non importa che sia proibito

vedrai sarà bellissimo”.

Sbagliare è facile

se non sai più chi sei,

non ho saputo dire no,

mi sono perso in un vicolo cieco.

La strada ammaliante del piacere

mi viene incontro senza ostacoli,

preda inerme della concupiscenza

tocco il fondo pensando di raggiungere la cima.

Sono schiavo del mio istinto,

intrappolato nella mia angoscia,

c’è un’ombra che mi insegue,

dovunque vado non mi lascia mai.

In una danza infernale,

senza fermarsi mai,

girano intorno a me

fantasmi ed incubi.

Voglio scoprire la tua origine,

combattere ed annientare le tue tentazioni,

fino a giungere faccia a faccia

con il volto più inquietante del mio male.

Sì, scaverò nei miei profondi abissi

tirerò fuori il demone a cui appartengo,

a costo d’impazzire,

giuro io mi libererò.

La mia anima smarrita

ora sprofonda dove non c’è luce,

nuda nuota sott’acqua,

non riemerge più.




Sono nato a Messina dove ho sempre vissuto. Malinconico e meditativo per natura, rivelo sin da piccolo in trasparenza una sensibilità profondissima ed una straordinaria vocazione per lo scrivere. Sospinto da un innato talento e da un'incessante ispirazione artistica che si alimentano progressivamente col trascorrere del tempo e con le esperienze di vita, seguo parallelamente sia la strada della poesia, sia quella della narrativa, restando fedele ad un genere che richiama allo stile romantico e triste ma con notevoli slanci verso l'onirico e il misterioso, sempre attentissimo e portato verso introspezioni psicologiche.