Lettera a Milano

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England
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Lettera a Milano

Messaggio da England » 05/05/2008, 23:20

Cara Milano,
ti scrivo questa lettera per dirti addio.
Ho appena deciso di tornare a Sondrio, la mia città Natale, per lavorare nel turismo.
Sono arrivato nel 2000. Da allora, mi hai dato tante gioie e pochissimi dolori. Da te ho imparato ad essere indipendente, a confrontarmi con persone diverse per cultura ed estrazione sociale. Mi hai fatto conoscere persone che credevo di poter chiamare “amici”, ma non è colpa tua se le strade, poi, si sono divise.
Mi hai insegnato ad essere paziente: sulle banchine mentre aspettavo il metrò, nelle file alle cassa dei supermercati, al bancone del bar con lo scontrino in mano per bere il primo caffè della giornata.
Dopo alcuni mesi, ho imparato a conoscerti bene: quante volte sarò passato vicino al tribunale per andare in Duomo? Ho perso il conto.
Tutti dicono che sei una città frenetica: forse è vero, ma hai anche oasi di tranquillità che pochi conoscono. Piazza San Fedele è una di queste: osservare quel piccolo scorcio di centro, incastonato tra piazza della Scala e Corso Vittorio Emanuele , era una delle mie passioni. Quanto sei bella, la domenica mattina, mentre ancora la gente dorme o è già partita per la gita fuori porta e i turisti devono ancora arrivare.
Durante la settimana noi “milanesi” andiamo sempre troppo di corsa e ti malediciamo se il treno è in ritardo o i trasporti pubblici sono in sciopero. Forse è colpa nostra, perché non riusciremo mai a capirti abbastanza. Qualcuno di noi vorrebbe fuggire e, quando ci riesce, si chiede: “Ho fatto la scelta giusta?” . Questa è la domanda che mi tormenta ora.
Abbandonarti vorrà dire rinunciare a quelle abitudini che consideravo ormai consolidate e tornare ad una routine famigliare che so benissimo che non mi si addice. Abbandonarti vorrà dire non vedere più quelle persone che tanto mi hanno dato in questi anni: saluti, telefonate, voci, insegnamenti e – inutile negarlo – litigi costruttivi.
Mi sento di rimproverarti solo una cosa: non mi hai dato l’amore, cosa a cui tenevo moltissimo.
Forse, un giorno, ritornerò: questa, più che una previsione, è un desiderio. Ti prego, Milano,non spezzare l’idillio che ci lega ed aiutami, in qualche modo, a tornare da te.

Ti abbraccio
Io ho bisogno di credere che qualcosa di straordinario sia possibile ("A beautiful mind")