Siamo solo compagni di viaggio..
Inviato: 12/02/2008, 11:14
Proprio da li' ti ho scorta, da quel pianerottolo, come ogni giorno, e mi sto ancora chiedendo perche' oggi non poteva essere uno di quei dannati giorni tutti uguali....
Mi hai attraversata con quello sguardo, mi sono avvicinata in mezzo alle pugnalate di quegli occhi gonfi, mi guardavi camminare, e la tua mancanza totale di espressione, mi viaggia negli occhi ancora adesso...
Senza parlare mi sono avvicinata, senza farti sentire i miei passi, mi sono messa vicina a te, senza dire una parola, senza chiedere, soltanto gli occhi fissi dentro ai tuoi, a scorgere quello che non volevo sentire...
Un abbraccio su quel pianto a dirotto, singhiozzi e parole.... anni su anni in mezzo alle sue pene, ed ora.....
"... e' un brutto male, e lei se ne sta andando...."
"No...." e d'improvviso il vuoto... dolore e vuoto...
Le mie lacrime in mezzo ai tuoi perche'..... quei perche' che mi rimbombano nella testa, come le parole che non ho trovato, come quei respiri di rabbia sulla mia faccia, come il rumore di quel dolore, assordante, tremendo, come quello sguardo, sfigurato e contorto, le urla dentro, e ancora quegli occhi, fissi nei miei....
"... perche' a lei .....?"
"... perche' a me ....?"
" perche'... perche'... perche'....?"
Andando in ospedale, un ragazzo fermo con me al semaforo, mi guardava, la sua moto accanto alla mia auto. Semaforo rosso. Fissava il mio sguardo spento, fisso, lacrime sul viso, freddo...
Giro lo sguardo verso di lui, e accenno un sorriso ...
"Sei triste?"..
"Si, sono triste oggi, non sono una buona compagnia...."
.. e lui mi risponde "non preoccuparti per me, siamo compagni di viaggio solo per un minuto..."
"si hai ragione, siamo tutti compagni di viaggio, solo per un minuto...."
E sono annegata ancora, in quel dolore profondo...
Ancora...
Mi hai attraversata con quello sguardo, mi sono avvicinata in mezzo alle pugnalate di quegli occhi gonfi, mi guardavi camminare, e la tua mancanza totale di espressione, mi viaggia negli occhi ancora adesso...
Senza parlare mi sono avvicinata, senza farti sentire i miei passi, mi sono messa vicina a te, senza dire una parola, senza chiedere, soltanto gli occhi fissi dentro ai tuoi, a scorgere quello che non volevo sentire...
Un abbraccio su quel pianto a dirotto, singhiozzi e parole.... anni su anni in mezzo alle sue pene, ed ora.....
"... e' un brutto male, e lei se ne sta andando...."
"No...." e d'improvviso il vuoto... dolore e vuoto...
Le mie lacrime in mezzo ai tuoi perche'..... quei perche' che mi rimbombano nella testa, come le parole che non ho trovato, come quei respiri di rabbia sulla mia faccia, come il rumore di quel dolore, assordante, tremendo, come quello sguardo, sfigurato e contorto, le urla dentro, e ancora quegli occhi, fissi nei miei....
"... perche' a lei .....?"
"... perche' a me ....?"
" perche'... perche'... perche'....?"
Andando in ospedale, un ragazzo fermo con me al semaforo, mi guardava, la sua moto accanto alla mia auto. Semaforo rosso. Fissava il mio sguardo spento, fisso, lacrime sul viso, freddo...
Giro lo sguardo verso di lui, e accenno un sorriso ...
"Sei triste?"..
"Si, sono triste oggi, non sono una buona compagnia...."
.. e lui mi risponde "non preoccuparti per me, siamo compagni di viaggio solo per un minuto..."
"si hai ragione, siamo tutti compagni di viaggio, solo per un minuto...."
E sono annegata ancora, in quel dolore profondo...
Ancora...