" DOPO PIOGGIA ESTIVA "
L'udito attende
il risveglio del ruscello
dopo l'onda gonfia
della tempesta.
Lo sguardo osserva
ciò che non vede : Silenzio
farsi velo
per raccogliere
umori della terra
in bolla di sapone.
Il pensiero
la reca là nel sentiero,
ove nebbia è sindone
di foglie morte e
il pettirosso
è sangue sulla neve.
Renato
" DOPO PIOGGIA ESTIVA "
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Melissa
- MailAmico
- Messaggi: 1344
- Iscritto il: 05 giugno 2007
- Età: 46
Re: " DOPO PIOGGIA ESTIVA "
Renato ha scritto:" DOPO PIOGGIA ESTIVA "
L'udito attende
il risveglio del ruscello
dopo l'onda gonfia
della tempesta.
Lo sguardo osserva
ciò che non vede :[/b] Silenzio
farsi velo
per raccogliere
umori della terra
in bolla di sapone.
Il pensiero
la reca là nel sentiero,
ove nebbia è sindone
di foglie morte e
il pettirosso
è sangue sulla neve.
Renato
Bellissime parole..
che bello sarebbe, riuscire ad entrare dentro ad un cuore, dentro all'anima, e comprendere cosa c'e'....
in mezzo alle pieghe....
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Renato
- Baby Amico
- Messaggi: 236
- Iscritto il: 20 febbraio 2005
- Età: 84
Re: " DOPO PIOGGIA ESTIVA "
Cara melissa, grazie del tuo replay...i tuoi pensieri sono in completa sintonia con i miei, comunque vorrei farti entrare piu' profondamente in questa poesia che esprime le mie emozioni :Renato ha scritto:" DOPO PIOGGIA ESTIVA "
L'udito attende
il risveglio del ruscello
dopo l'onda gonfia
della tempesta.
Lo sguardo osserva
ciò che non vede : Silenzio
farsi velo
per raccogliere
umori della terra
in bolla di sapone.
Il pensiero
la reca là nel sentiero,
ove nebbia è sindone
di foglie morte e
il pettirosso
è sangue sulla neve.
Renato
Parto dal testo " DOPO PIOGGIA ESTIVA "
Si presuppone che nel periodo estivo i ruscelli siano carenti d'acqua, quindi dopo una tempesta ( Onda gonfia = cumulo di nubi che avanzano pieni d'acqua ) nel loro letto ritornano a scorrere le acque ( Risveglio ).
Per quanto riguarda il secondo verso ( Lo sguardo osserva / ciò che non vede / ) vuol dire che è la fantasia la fonte del vedere e i ( : ) sono la specifica di ciò che osserva.
Dopo la tempesta c'è un attimo che tutto è silenzio, un velo che raccoglie tutti gli umori ( vapori ) della terra compreso la vegetazione, sono racchiusi in una bolla ( velo )...
e il pensiero la reca in altra stagione ( invernale ) dove tutto è fermo o c'è visione di morte ( ove nebbia è sindone / di foglie morte e / il pettirosso / è sangue sulla neve.
La trasposizione dell'estate nel periodo invernale è augurio di un prossimo risveglio della natura.
Un abbraccio Melissa
Renato