Anarchia & utopia

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ombraman

Anarchia & utopia

Messaggio da ombraman » 29/11/2007, 22:33

Voglio parlare di politica senza far politica.
Non mi va’ di farlo.
Ma può essere utile.
Utile per me.
Può aiutarmi ad allargare gli orizzonti.
Orizzonti che ho in qualche modo chiuso
in questa direzione.
La mia voglia di sapere, di conoscere,
inconsciamente me la porto da piccolo.
Anche in politica.
Ho sempre considerato gli anarchici
le persone più furbe,
le più strafottenti,
gli opportunisti del momento.
Sono passato ripeto,
per l'insoddisfazione che provavo,
e volendo comunque
non partire prevenuto su niente,
dal frequentare
anche attivamente
ambienti rispettivamente
di destra, centrodestra, centro,
sinistra, ultrasinistra.
Si avete capito bene
sono passato dal msi alla al psi
alla dc per finire pci e Bertinotti e company.
Ne sono uscito fuori.
Ne sono voluto uscire fuori.
Dopo averne tirato le mie conclusioni.
Perché non è la bandiera che conta
ma l'uomo.
E di uomini veri ce ne sono pochi,
molto pochi.
E di uomini veri che rimangono tali
a certi livelli se ne possono contare
sulle dita di una mano e bisogna
avere la fortuna di conoscerli.
Per questo non mi sento etichettabile.
E se proprio devo...
vogliamo dire anarchico?
Se rispecchia le mie conclusioni,
forse si.
E se i veri anarchici
sono arrivati ad essere tali
seguendo questo cammino,
forse si.
La conclusione pare
non lasci spazio a troppe speranze.
Ma non è così.
La speranza è dentro ognuno di noi.
Ed in ognuno di noi c'è la parte migliore
che non aspetta altro che di venirne fuori.
E' utopia?
Forse si.
Ma chi di noi non ha
utopie da raggiungere?
ombraman