Sì, mi frega sempre.

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prjela

Sì, mi frega sempre.

Messaggio da prjela » 13/11/2007, 1:20

Fa sempre così.

Il dolore
che mi sono accuratamente
nascosto
adesso
viene a trovarmi.

Forse non e' male :
lo aspettavo nei sogni
lo portavo nei gesti e nella faccia
adattandolo alle stagioni mutevoli
coprendolo
rinfrescandolo
in fondo amandolo.

Non volevo che morisse.
Sarebbe bastato mi dicesse
che
davvero
non era mio.

Non sentivo male
ne' mi pareva di sanguinare li'
ed i vestiti erano adatti.

Adesso. Dalla ferita aperta trabocca erompe
cantando
danzando come rimesso a nuovo.

Ma non e' male :
adesso,
che lo conosco,

il ventre la testa dei pensieri

non sara' piu' con lame lancinanti
( l' anima di allora
il tempo lo spazio
perduti insopportabili )

ma

con rotondi boschi chiazzati di luce
ruscelli ancora da bere.

Ecco che
come spesso
si attiva il meccanismo
dei conati di solitudine.

Non importa
sia giorno,
ne' che vento mi parli,
ne' che sole mi scaldi i capelli,
irrorando di giallo il terrazzo

tanto,

i conati arrivano.

Li ripesco da dentro
con operazione del tutto involontaria,
veloce soffice sottile immersione.

Ed e' allora
che l' anima tronca
rimanda la sua ferita
ancestrale.

Non potro' avere
adesso.

Il vestito e' senza maniche:
non copre abbastanza
dal grande freddo.

(Prjela, Dedicato)

marisetta

Re: Sì, mi frega sempre.

Messaggio da marisetta » 23/11/2007, 16:24

prjela ha scritto:Fa sempre così.

Il dolore
che mi sono accuratamente
nascosto
adesso
viene a trovarmi.

Forse non e' male :
lo aspettavo nei sogni
lo portavo nei gesti e nella faccia
adattandolo alle stagioni mutevoli
coprendolo
rinfrescandolo
in fondo amandolo.

Non volevo che morisse.
Sarebbe bastato mi dicesse
che
davvero
non era mio.

Non sentivo male
ne' mi pareva di sanguinare li'
ed i vestiti erano adatti.

Adesso. Dalla ferita aperta trabocca erompe
cantando
danzando come rimesso a nuovo.

Ma non e' male :
adesso,
che lo conosco,

il ventre la testa dei pensieri

non sara' piu' con lame lancinanti
( l' anima di allora
il tempo lo spazio
perduti insopportabili )

ma

con rotondi boschi chiazzati di luce
ruscelli ancora da bere.

Ecco che
come spesso
si attiva il meccanismo
dei conati di solitudine.

Non importa
sia giorno,
ne' che vento mi parli,
ne' che sole mi scaldi i capelli,
irrorando di giallo il terrazzo

tanto,

i conati arrivano.

Li ripesco da dentro
con operazione del tutto involontaria,
veloce soffice sottile immersione.

Ed e' allora
che l' anima tronca
rimanda la sua ferita
ancestrale.

Non potro' avere
adesso.

Il vestito e' senza maniche:
non copre abbastanza
dal grande freddo.

(Prjela, Dedicato)
è molto bella e sei molto brava.