http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Dove%20mandare%20i%20poeti?/1357034/1
Parliamo dello stato attuale della poesia ed in particolare di quello che è possibile trovare su Internet, luogo in cui, ben che ti vada, trovi tanto materiale inerte, esternazioni emozionali da scemi del villaggio ed fantomatici blog, spesso fatti da esibizionisti......

Prima domanda:
È vero spesso su internet si trova la fuffa peggiore senza un orientamento?
Seconda domanda:
Gli scemi del villaggio, ovvero i navigatori compulsivi che non si staccano dal computer, fingono di non sapere che esistono le riviste e i festival della poesia ?
Per rispondere a queste domande, basti pensare a com’era prima di Internet, quando schiere di vanitosi poetanti cadevano nelle fauci delle delle riviste di poesia e dei premi fasulli pubblicizzati sui giornali, ingrossando le fila di quell’esercito sotterraneo di autori a proprie spese che marciava parallelo al mondo “ufficiale” e da esso ignorato lo ignorava.
Con il vantaggio che, potendo pubblicare su Internet i loro «capolavori», i cattivi poeti non andranno a ingrassare gli sciacalli della poesia.
Sperando che una musa della poesia esista da qualche parte, auguriamoci che, anche in quel girone infernale, possa talora sbocciare un fiore….

Terza domanda
- Perché tanti sentono il bisogno di "pubblicare" le proprie riflessioni "poetiche"
Ultima domanda
- Come mai, moltissimi dei poeti "estemporanei" incolonnano i loro pensieri "lirici" come se fossero poesie, senza rime e senza assonanza, ammassando fonemi spesso in un'unica cacofonia, senza considerare che la poesia è anche musicalità?
Non sparate su chi ha aperto la discussione.....
