C'è la crisi ma la voglia di lavorare c'è?

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arietina76
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Re: "C'è la crisi ma la voglia di lavorare c'è?"

Messaggio da arietina76 » 05/12/2019, 17:34

airlander ha scritto:
05/12/2019, 9:11
potrebbe anche essere tuttavia a volte una selezione della potenziale clientela può rivelarsi utile, nel senso che se desidero realmente qualcosa che ha attratto la mia attenzione non esito a superare ogni genere di potenziale barriera. :)
Questo è vero: se ho visto qualcosa che mi interessa, entro, che ci sia da suonare o no.
Ma pensa ad esempio al periodo dei saldi o a quando si ha in vista qualche cerimonia: spesso, pur non avendo visto in vetrina niente di interessante, uno prova a dare un'occhiata dentro, pensando "Ma sì, perchè no? Proviamo a dare un'occhiatina, si sa mai...."
In questo caso, però, se ci fosse da suonare io non entrerei.

george clooney
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Re: "C'è la crisi ma la voglia di lavorare c'è?"

Messaggio da george clooney » 05/12/2019, 19:51

arietina76 ha scritto:
05/12/2019, 17:34
Questo è vero: se ho visto qualcosa che mi interessa, entro, che ci sia da suonare o no.
Ma pensa ad esempio al periodo dei saldi o a quando si ha in vista qualche cerimonia: spesso, pur non avendo visto in vetrina niente di interessante, uno prova a dare un'occhiata dentro, pensando "Ma sì, perchè no? Proviamo a dare un'occhiatina, si sa mai...."
In questo caso, però, se ci fosse da suonare io non entrerei.
Dovendo suonare è come se ci si sentisse un pò in obbligo ad acquistare..

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Re: "C'è la crisi ma la voglia di lavorare c'è?"

Messaggio da arietina76 » 06/12/2019, 8:42

george clooney ha scritto:
05/12/2019, 19:51
Dovendo suonare è come se ci si sentisse un pò in obbligo ad acquistare..
Esatto: la sensazione che dà è proprio questa.
Ripeto, ci sono attività per cui è normale: pensiamo ad esempio alle oreficerie. Lì è un discorso di sicurezza, di valore della merce, ecc. ecc., per cui la porta è chiusa e bisogna suonare.
Ma ad esempio in un negozio di abbigliamento è diverso, e io sinceramente mi sentirei poi a disagio nel dire: "Scusi, ma non ho trovato niente che mi piace... Mi apre che vado via?". Evito quindi di entrare, perchè, come dicevi tu, mi sentirei poi in obbligo.
Qui una volta ha aperto una merceria, che vendeva i classici generi (pizzi e merletti, bottoni, cerniere....), insieme a piccola bigiotteria fatta a mano da loro. Avevano preso in affitto un locale in posizione centralissima, sulla piazza principale del paese, per cui su quello nulla da dire. avevano però avuto l'idea di tenere la porta chiusa a chiave e di far suonare per entrare: cosa che, appunto, trovo inconcepibile, visto che davvero parliamo di un articoli che hanno un valore economico davvero modesto.
La titolare, che conoscevo, mi aveva detto di voler tenere anche la piccola bigiotteria, realizzata a mano, perchè contava molto sull' "idea regalo", nel senso che, secondo lei, erano oggetti che si prestavamo molto per fare piccoli regali.
Vero, perchè tu spendendo 5 o 10 euro te li portavi via, però avendo una vetrina molto piccola destinata alla merceria, tu da fuori non riuscivi a vedere cosa potesse avere.... E io sinceramente, quando dovevo fare un regalo, non me la sono mai sentita di suonare per chiederle di farmi vedere cosa avesse di pronto in quel momento.

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Re: C'è la crisi ma la voglia di lavorare c'è?

Messaggio da airlander » 06/12/2019, 9:27

tornando alla voglia di lavorare, oggi, ascoltando la radio, ho sentito di un giovane ingegnere meridionale lauretosi con il massimo dei voti che dopo aver svolto diversi lavori malpagani alla fine ha vinto un concorso come netturbino nel proprio paese, e che ovviamente ha accettato. ecco se merita un plauso questo giovane invece la cosa tristissima del nostro malandato paese sta nel fatto che purtroppo molte persone sono costrette a migrare per trovare una occupazione decente o più consona alle aspettative.
non cercare di diventare un uomo di successo ma piuttosto un uomo di valore
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http://www.youtube.com/watch?v=8kaC4yCRR48

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Re: C'è la crisi ma la voglia di lavorare c'è?

Messaggio da george clooney » 06/12/2019, 13:35

airlander ha scritto:
06/12/2019, 9:27
tornando alla voglia di lavorare, oggi, ascoltando la radio, ho sentito di un giovane ingegnere meridionale lauretosi con il massimo dei voti che dopo aver svolto diversi lavori malpagani alla fine ha vinto un concorso come netturbino nel proprio paese, e che ovviamente ha accettato. ecco se merita un plauso questo giovane invece la cosa tristissima del nostro malandato paese sta nel fatto che purtroppo molte persone sono costrette a migrare per trovare una occupazione decente o più consona alle aspettative.
E poi ci sono le influencer (che francamente non ho ancora ben compreso cosa facciano), che dichiarano senza vergogna che per un lavoro da 80 mila € non si alzano nemmeno dal letto...😱😱 Io le farei alzare dal letto...ma a calci nel sedere..

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Re: C'è la crisi ma la voglia di lavorare c'è?

Messaggio da airlander » 07/12/2019, 8:00

george clooney ha scritto:
06/12/2019, 13:35
E poi ci sono le influencer (che francamente non ho ancora ben compreso cosa facciano), che dichiarano senza vergogna che per un lavoro da 80 mila € non si alzano nemmeno dal letto...😱😱 Io le farei alzare dal letto...ma a calci nel sedere..
questo da la misura di quanto siano credulone le persone e forse è anche per questo che poi le cose in genere vanno male....
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Re: C'è la crisi ma la voglia di lavorare c'è?

Messaggio da cinque » 07/12/2019, 9:25

airlander ha scritto:
06/12/2019, 9:27
tornando alla voglia di lavorare, oggi, ascoltando la radio, ho sentito di un giovane ingegnere meridionale lauretosi con il massimo dei voti che dopo aver svolto diversi lavori malpagani alla fine ha vinto un concorso come netturbino nel proprio paese, e che ovviamente ha accettato. ecco se merita un plauso questo giovane invece la cosa tristissima del nostro malandato paese sta nel fatto che purtroppo molte persone sono costrette a migrare per trovare una occupazione decente o più consona alle aspettative.
Quindi per te un ingegnere che fa il netturbino e' un esempio buono perche' non emigra ? ;)
Ultima modifica di cinque il 07/12/2019, 11:05, modificato 1 volta in totale.

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Re: "C'è la crisi ma la voglia di lavorare c'è?"

Messaggio da cinque » 07/12/2019, 11:04

ciao arietina : non so piu' mandare mp.
se passerai mai per la germania (ma ci sono negozi anche altrove e qualcosa c'e' anche nei mercatini di natale italiani ) passa da questo negozio enorme (oramai catena) con oggetti sul natale, aperto tutto l'anno. è costoso ed il sito on line non è fatto bene (non so perche'), ma ne vale la pena. è davvero unico. buon natale e buone festività a tutti.
https://www.tripadvisor.it/Attraction_R ... varia.html

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Re: "C'è la crisi ma la voglia di lavorare c'è?"

Messaggio da george clooney » 07/12/2019, 11:22

cinque ha scritto:
07/12/2019, 11:04
ciao arietina : non so piu' mandare mp.
se passerai mai per la germania (ma ci sono negozi anche altrove e qualcosa c'e' anche nei mercatini di natale italiani ) passa da questo negozio enorme (oramai catena) con oggetti sul natale, aperto tutto l'anno. è costoso ed il sito on line non è fatto bene (non so perche'), ma ne vale la pena. è davvero unico. buon natale e buone festività a tutti.
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Anche a Dubrovnik c'è Christmas shop, un negozio con articoli natalizi aperto tutto l'anno..Quest'estate era pieno di gente..

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Re: C'è la crisi ma la voglia di lavorare c'è?

Messaggio da airlander » 08/12/2019, 11:18

cinque ha scritto:
07/12/2019, 9:25
Quindi per te un ingegnere che fa il netturbino e' un esempio buono perche' non emigra ? ;)
assolutamente, è un buon esempio perchè pur di lavorare si adegua, ovviamente non entro nel merito dei motivi che possono anche essere tra i più svariati ad averlo convinto a rimanere nel paese d'origine e non stò certo a sindacare su tale scelta personale e più che legittima della persona. ;)
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Re: C'è la crisi ma la voglia di lavorare c'è?

Messaggio da airlander » 08/12/2019, 11:21

ne abbiamo di meravigliosi anche in italia senza bisogno di espatriare e più alla portata :D
https://libreriamo.it/societa/viaggi/i- ... e-perdere/
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Re: C'è la crisi ma la voglia di lavorare c'è?

Messaggio da tempest » 08/12/2019, 12:22

airlander ha scritto:
08/12/2019, 11:18
assolutamente, è un buon esempio perchè pur di lavorare si adegua, ovviamente non entro nel merito dei motivi che possono anche essere tra i più svariati ad averlo convinto a rimanere nel paese d'origine e non stò certo a sindacare su tale scelta personale e più che legittima della persona. ;)
A me non sembra ne' un buon esempio ne' un cattivo esempio, è una persona che ha scelto di privilegiare il rimanere nel suo paese e avere un posto fisso in comune ( o in comunque in un settore pubblico ) a prescindere dai suoi studi, una scelta personale che fanno in molti e non capisco il clamore ne' il perchè abbia lasciato dichiarazioni. Non mi sembra diverso da un qualunque laureato che si accontenta di un lavoro umile per avere comodità e sicurezza.
Ovviamente, a differenza di molti laureati in materie poco richieste dal mercato, un ingegniere con 110 e lode può trovare ben altro, si si sposta, se non cerca il posto a tempo indeterminato, quindi non è che si adegua "pur di lavorare", semplicemente opta per un certo tipo di percorso piuttosto che un altro.

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Re: C'è la crisi ma la voglia di lavorare c'è?

Messaggio da tropicsnow » 08/12/2019, 16:18

tempest ha scritto:
08/12/2019, 12:22
A me non sembra ne' un buon esempio ne' un cattivo esempio, è una persona che ha scelto di privilegiare il rimanere nel suo paese e avere un posto fisso in comune ( o in comunque in un settore pubblico ) a prescindere dai suoi studi, una scelta personale che fanno in molti e non capisco il clamore ne' il perchè abbia lasciato dichiarazioni. Non mi sembra diverso da un qualunque laureato che si accontenta di un lavoro umile per avere comodità e sicurezza.
Ovviamente, a differenza di molti laureati in materie poco richieste dal mercato, un ingegniere con 110 e lode può trovare ben altro, si si sposta, se non cerca il posto a tempo indeterminato, quindi non è che si adegua "pur di lavorare", semplicemente opta per un certo tipo di percorso piuttosto che un altro.
Concordo pienamente. All'università si va con un obiettivo, mettendo in conto che se necessario occorrerà andare altrove. Evidentemente questo ragazzo ha fatto scelte dettate da altre opportunità, magari c'era chi poteva fargli vincere il concorso (mica si rendono pubbliche queste cose!) e iniziava a guadagnare in attesa che si liberasse il lavoro adatto a lui. Cosa ne sappiamo!?
Nessun laureato si adatta così facilmente senza neppure provare a fare ciò per cui ha studiato, a meno che non ci siano urgenze economiche o genitori che non sono più disposti a contribuire (questi però sono casi più sporadici perché, diversamente, non ha neppure senso mantenere un figlio all'università per diversi anni. Si sa che una volta finito, il lavoro non sarà così automatico).
"Ho visto cose bellissime grazie alla diversa prospettiva suggerita dalla mia perenne insoddisfazione, e quel che mi consola ancora, è che non smetto di osservare".

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Re: C'è la crisi ma la voglia di lavorare c'è?

Messaggio da cinque » 08/12/2019, 18:28

tropicsnow ha scritto:
08/12/2019, 16:18
Concordo pienamente. All'università si va con un obiettivo, mettendo in conto che se necessario occorrerà andare altrove. Evidentemente questo ragazzo ha fatto scelte dettate da altre opportunità, magari c'era chi poteva fargli vincere il concorso (mica si rendono pubbliche queste cose!) e iniziava a guadagnare in attesa che si liberasse il lavoro adatto a lui. Cosa ne sappiamo!?
Nessun laureato si adatta così facilmente senza neppure provare a fare ciò per cui ha studiato, a meno che non ci siano urgenze economiche o genitori che non sono più disposti a contribuire (questi però sono casi più sporadici perché, diversamente, non ha neppure senso mantenere un figlio all'università per diversi anni. Si sa che una volta finito, il lavoro non sarà così automatico).
Quindi uno studia ingegneria per fare il netturbino perche' poi qualcuno suo amico gli promettera' sottobanco di diventare impiegato. Quando uno inizia a fare ingegneria studia come un matto , avere la lode, per questo. Lo stato paga l' istruzione per questo. Mio suocero si e' svenato per fare studiare mio marito per questo. Non credo proprio. Qual e' il senso? Viene pubblicizzato e airlander ( che poi sia scelta personale cone dice tempest e' ovvio) lo ritiene esempio. Io invece sinceramente trovo il tutto disincitivante per uno studente e lo considererei o una furbata o l ' esempio della disgrazia italiana. Tutto qui. Esiste un proverbio molto volgare che non posso ripetere ( anche molto omofobo).
Ultima modifica di cinque il 08/12/2019, 18:59, modificato 5 volte in totale.

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Re: C'è la crisi ma la voglia di lavorare c'è?

Messaggio da cinque » 08/12/2019, 18:31

airlander ha scritto:
08/12/2019, 11:21
ne abbiamo di meravigliosi anche in italia senza bisogno di espatriare e più alla portata :D
https://libreriamo.it/societa/viaggi/i- ... e-perdere/
Nonc' e' paragone con la germania e con il nord europa. Mi spiace. Forse dubrovink ha delle tradizioni simili oppure ha molti turisti tedeschi. Andateci e poi mi dite

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Re: C'è la crisi ma la voglia di lavorare c'è?

Messaggio da cinque » 08/12/2019, 18:50

cinque ha scritto:
08/12/2019, 18:31
Nonc' e' paragone con la germania e con il nord europa. Mi spiace. Forse dubrovink ha delle tradizioni simili oppure ha molti turisti tedeschi. Andateci e poi mi dite
Dubrovnik scusate. Sono zone che non conosco.

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Re: C'è la crisi ma la voglia di lavorare c'è?

Messaggio da george clooney » 08/12/2019, 18:57

airlander ha scritto:
08/12/2019, 11:18
non entro nel merito dei motivi che possono anche essere tra i più svariati ad averlo convinto a rimanere nel paese d'origine e non stò certo a sindacare su tale scelta personale e più che legittima della persona. ;)
Infatti..Non è automatico che un laureato, se non trova lavora in Italia, sia disposto a lasciare il proprio paese...C'è chi non se la sente, chi per situazioni personali/familiari preferisce rimanere qui..

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Re: C'è la crisi ma la voglia di lavorare c'è?

Messaggio da airlander » 09/12/2019, 7:53

tempest ha scritto:
08/12/2019, 12:22
A me non sembra ne' un buon esempio ne' un cattivo esempio, è una persona che ha scelto di privilegiare il rimanere nel suo paese e avere un posto fisso in comune ( o in comunque in un settore pubblico ) a prescindere dai suoi studi, una scelta personale che fanno in molti e non capisco il clamore ne' il perchè abbia lasciato dichiarazioni. Non mi sembra diverso da un qualunque laureato che si accontenta di un lavoro umile per avere comodità e sicurezza.
Ovviamente, a differenza di molti laureati in materie poco richieste dal mercato, un ingegniere con 110 e lode può trovare ben altro, si si sposta, se non cerca il posto a tempo indeterminato, quindi non è che si adegua "pur di lavorare", semplicemente opta per un certo tipo di percorso piuttosto che un altro.
non è così pare abbi afatto una marea di domande di lavoro anche in aziende private ovviamente in italia e senza alcun esito positivo e quando gli è capitata finalmente una opportunità "decente" dal punto di vista retributivo l'ha presa al volo. quindi a mio aviso è sicuramente meglio di tanti bambocci laureati che vivono alle spalle dei genitori.
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Re: C'è la crisi ma la voglia di lavorare c'è?

Messaggio da airlander » 09/12/2019, 7:55

cinque ha scritto:
08/12/2019, 18:31
Nonc' e' paragone con la germania e con il nord europa. Mi spiace. Forse dubrovink ha delle tradizioni simili oppure ha molti turisti tedeschi. Andateci e poi mi dite
non ho fatto una cliassifica di chi ha il mercatino più bello, semplicemente affermo che ne abbiamo più alla portata di mano, sinceramente per quanto mi concerne non mi sposto in ogni caso neppure per andare a vedere quelli a milano o a como che sono decisamente più vicini... :DD :DD
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Re: C'è la crisi ma la voglia di lavorare c'è?

Messaggio da george clooney » 09/12/2019, 8:26

airlander ha scritto:
09/12/2019, 7:53
non è così pare abbi afatto una marea di domande di lavoro anche in aziende private ovviamente in italia e senza alcun esito positivo e quando gli è capitata finalmente una opportunità "decente" dal punto di vista retributivo l'ha presa al volo. quindi a mio aviso è sicuramente meglio di tanti bambocci laureati che vivono alle spalle dei genitori.
Mi trovi perfettamente d"accordo con te... io quelli proprio non li sopporto...La trovo gente inutile..

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Re: "C'è la crisi ma la voglia di lavorare c'è?"

Messaggio da arietina76 » 09/12/2019, 8:35

cinque ha scritto:
07/12/2019, 11:04
ciao arietina : non so piu' mandare mp.
se passerai mai per la germania (ma ci sono negozi anche altrove e qualcosa c'e' anche nei mercatini di natale italiani ) passa da questo negozio enorme (oramai catena) con oggetti sul natale, aperto tutto l'anno. è costoso ed il sito on line non è fatto bene (non so perche'), ma ne vale la pena. è davvero unico. buon natale e buone festività a tutti.
https://www.tripadvisor.it/Attraction_R ... varia.html
Grazie, guardo di sicuro!!!! :D

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Messaggio da tropicsnow » 09/12/2019, 9:25

cinque ha scritto:
08/12/2019, 18:28
Quindi uno studia ingegneria per fare il netturbino perche' poi qualcuno suo amico gli promettera' sottobanco di diventare impiegato. Quando uno inizia a fare ingegneria studia come un matto , avere la lode, per questo. Lo stato paga l' istruzione per questo. Mio suocero si e' svenato per fare studiare mio marito per questo. Non credo proprio. Qual e' il senso? Viene pubblicizzato e airlander ( che poi sia scelta personale cone dice tempest e' ovvio) lo ritiene esempio. Io invece sinceramente trovo il tutto disincitivante per uno studente e lo considererei o una furbata o l ' esempio della disgrazia italiana. Tutto qui. Esiste un proverbio molto volgare che non posso ripetere ( anche molto omofobo).
La mia era solo un'ipotesi...
Conosco diversi ingegneri e tutti sono riusciti ad entrare nel settore, magari non subito ma avendo genitori che potevano aiutarli non hanno avuto l'esigenza di adattarsi a qualsiasi lavoro... Soprattutto, la laurea in ingegneria non è inflazionata per cui faccio fatica a pensare che questo ragazzo non sia riuscito a trovare nulla (ho letto che ha fatto diversi colloqui e domande nel tempo). Se proprio fosse così, poteva provare con l'insegnamento o iniziare la libera professione collaborando con qualche studio e nel frattempo continuare a cercare ciò che era nelle sue ambizioni. È evidente che c'è qualcosa che non viene detto... per il resto concordo con te.
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Messaggio da tropicsnow » 09/12/2019, 9:46

george clooney ha scritto:
09/12/2019, 8:26
Mi trovi perfettamente d"accordo con te... io quelli proprio non li sopporto...La trovo gente inutile..
Io non sono d'accordo. In genere questi discorsi sono fatti da chi non sa cosa significa frequentare l'università, i sacrifici che ci sono dietro e i costi!
Se occorre accettare qualsiasi lavoro tanto vale andare subito a lavorare e non spendere tempo, sacrifici e soldi all'università. Non dico che bisogna per forza fare esattamente quello per cui si studia, ma almeno qualcosa di affine. Per fare la commessa e il netturbino non occorre la laurea e chi si adatta per me non è un "eroe", ma uno che ha rinunciato, che ha preferito la comodità di stare a casa piuttosto che rimboccarsi le maniche e continuare a lottare e sacrificarsi. A me fa tristezza!

Ho un'amica, laureata, che faceva il tuo discorso. Infatti si è adattata a fare altro perchè non ha voluto spostarsi, cambiare regione. Spesso si lamenta per questo perchè il lavoro non la gratifica anche se porta a casa uno stipendio ogni mese. Ha criticato tanto il suo compagno perchè quando si laureò, lui non volle adattarsi, rifiutando lavori ben retribuiti ma che nulla avevano a che fare con i suoi studi e per i quali bastava il diploma. Anche lei lo considerava un bamboccione perchè continuava a vivere sulle spalle dei genitori (per me la bambocciona è lei che non ha voluto lasciare il nido). Oggi lui fa quello per cui ha studiato mentre lei continua a fare l'impiegata insoddisfatta e lamentosa. Chi ha fatto la scelta giusta? Per me lui, senza ombra di dubbio! Chi persiste e insiste qualcosa riesce a fare.
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Re: C'è la crisi ma la voglia di lavorare c'è?

Messaggio da arietina76 » 09/12/2019, 10:25

tropicsnow ha scritto:
09/12/2019, 9:46

Ho un'amica, laureata, che faceva il tuo discorso. Infatti si è adattata a fare altro perchè non ha voluto spostarsi, cambiare regione. Spesso si lamenta per questo perchè il lavoro non la gratifica anche se porta a casa uno stipendio ogni mese. Ha criticato tanto il suo compagno perchè quando si laureò, lui non volle adattarsi, rifiutando lavori ben retribuiti ma che nulla avevano a che fare con i suoi studi e per i quali bastava il diploma. Anche lei lo considerava un bamboccione perchè continuava a vivere sulle spalle dei genitori (per me la bambocciona è lei che non ha voluto lasciare il nido). Oggi lui fa quello per cui ha studiato mentre lei continua a fare l'impiegata insoddisfatta e lamentosa. Chi ha fatto la scelta giusta? Per me lui, senza ombra di dubbio! Chi persiste e insiste qualcosa riesce a fare.
Be', bisogna vedere allora cosa si intende per bamboccione: per me bamboccione è chi trova mille scuse per non darsi da fare, per non fare nulla (o quasi) e quindi per vivere a tempo indeterminato sulle spalle dei genitori. Insomma, chi il lavoro lo scansa in mille modi.
Negli esempi che hai fatto tu della sua amica e del suo compagno, io ad esempio non vedo nessun bamboccione: vedo due persone che hanno fatto scelte diverse più o meno condivisibili da noi (una adattarsi subito a fare altro e l'altro, con l'aiutod ella famiglia, darsi il tempo di trovare un lavoro consono agli studi fatti), ma entrambe - appunto in modo diverso - si sono dati da fare.
Per me invece il bamboccione è il parassita, per intenderci.

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Re: C'è la crisi ma la voglia di lavorare c'è?

Messaggio da cinque » 09/12/2019, 11:03

airlander ha scritto:
09/12/2019, 7:55
non ho fatto una cliassifica di chi ha il mercatino più bello, semplicemente affermo che ne abbiamo più alla portata di mano, sinceramente per quanto mi concerne non mi sposto in ogni caso neppure per andare a vedere quelli a milano o a como che sono decisamente più vicini... :DD :DD
A chi lo dici. A me non piacciono ( quello di milano per niente), ma se avessi il modo manderei ad arietina delle foto di cosa ho comprato in quel negozio. Sono oggetti di tradizione tedesca ( qui li trovi in trentino)-davvero di classe.
Se passasse in austria o germania o usa mi darebbe un giudizio. Arietina fammi sapere

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Re: C'è la crisi ma la voglia di lavorare c'è?

Messaggio da cinque » 09/12/2019, 11:17

tropicsnow ha scritto:
09/12/2019, 9:25
La mia era solo un'ipotesi...
Conosco diversi ingegneri e tutti sono riusciti ad entrare nel settore, magari non subito ma avendo genitori che potevano aiutarli non hanno avuto l'esigenza di adattarsi a qualsiasi lavoro... Soprattutto, la laurea in ingegneria non è inflazionata per cui faccio fatica a pensare che questo ragazzo non sia riuscito a trovare nulla (ho letto che ha fatto diversi colloqui e domande nel tempo). Se proprio fosse così, poteva provare con l'insegnamento o iniziare la libera professione collaborando con qualche studio e nel frattempo continuare a cercare ciò che era nelle sue ambizioni. È evidente che c'è qualcosa che non viene detto... per il resto concordo con te.
Io ci vivo tra gli ingeneri (mio marito si ritiene un membro della setta). In italia ora non e' facile, tanto che un mio amico ingegnere dice che suo figlio fara' l ' universitario in polonia . Il mio vicino ( che viene a cena a casa mia ) viene da salerno e sta cercando di tornar al, sud per fare il controllo qualita' ( lavoro non gratificante e che puo ' fare a casa sua). Una cosa e' non avere ambizione e voler fare l ' impiegato. Un' altra considerare positivo fare il netturbino . A parole, pero', perche' vorrei vedere in pratica come funziona. Questa storia torna poco, ma a me fa molta tristezza( perche' so bene cosa vuol dire fare ingegneria. Allora tanto vale essere ignorante funzionale. :-).
Comunque siamo d' accordo. Buone feste :-)

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tempest
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Re: C'è la crisi ma la voglia di lavorare c'è?

Messaggio da tempest » 09/12/2019, 13:40

Io ho letto che questo ragazzo trentacinquenne vuole mettere su famiglia, ha lavirato da precario e probabilmente gli serve un lavoro a tempo indetermintato per alcune cose...fare un mutuo ad esempio, vorrà avere un po' di stabilità per fare dei figli, intanto che aspetta qualcosa di meglio, certo che se diventa famoso come l'ingegnere netturbino la sua immagine di fronte potenziali aziende crolla, per questo non so perchè abbia rilasciato dichiarazioni ben sapendo che i media avrebbero costruito la storia del bravo giovane che si adatta in un'Italia senza futuro... :rolleyes:

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Re: C'è la crisi ma la voglia di lavorare c'è?

Messaggio da cinque » 09/12/2019, 13:49

tempest ha scritto:
09/12/2019, 13:40
Io ho letto che questo ragazzo trentacinquenne vuole mettere su famiglia, ha lavirato da precario e probabilmente gli serve un lavoro a tempo indetermintato per alcune cose...fare un mutuo ad esempio, vorrà avere un po' di stabilità per fare dei figli, intanto che aspetta qualcosa di meglio, certo che se diventa famoso come l'ingegnere netturbino la sua immagine di fronte potenziali aziende crolla, per questo non so perchè abbia rilasciato dichiarazioni ben sapendo che i media avrebbero costruito la storia del bravo giovane che si adatta in un'Italia senza futuro... :rolleyes:
In effetti la sua e' una storia di chi non vuol andar via e si adatta se ha gia'-35 anni. Qualcosa non mi torna. Non conta proprio nulla essere ingegnere anche se al sud? Quindici anni fa contava se emigravi.comunque conosco anche io un ragazzo che a 26 anni, per non essere lasciato dalla fidanzata maestra, ha fatto il camereriere contro il volere dei genitori. Sono storie che capitano spesso anche nei blog degli expats.

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Re: C'è la crisi ma la voglia di lavorare c'è?

Messaggio da george clooney » 09/12/2019, 13:54

tropicsnow ha scritto:
09/12/2019, 9:46
chi si adatta per me non è un "eroe", ma uno che ha rinunciato, che ha preferito la comodità di stare a casa piuttosto che rimboccarsi le maniche e continuare a lottare e sacrificarsi. A me fa tristezza!
Non la penso affatto così. Faccio prima una premessa: e cioè tanto di cappello per chi si laurea! Io stessa, dopo il diploma, avrei sicuramente proseguito con gli studi universitari perchè adoravo studiare e mi sono diplomata a pieni voti..Purtroppo però a causa di una grave e incurabile degenerazione maculare non è stato possibile..Detto questo, non provo stima per chi non si adatta a fare lavori che non sono affini alla propria laurea..Sono una persona estremamente pragmatica, di conseguenza penso che se una persona laureata non riesce a trovare un lavoro di un certo tipo, per cui ha studiato, deve adattatsi a fare altro; altrimenti cosa fa? Rimane sempre con mamma e papá? Non si formerà mai una propria famiglia? Non andrà mai a vivere per conto proprio? Come diceva Arietina, quei bamboccioni che scansano ogni tipo di lavoro perchè tanto vengono mantenuti da mamma e papà, per me non valgono nulla..Gente che a 40/45 anni vive ancora sulle spalle dei genitori perchè è laureato/a e quindi non si adatta a fare qualunque lavoro gli consentirebbe di pagarsi un appartanento, delle bollette, un viaggio ecc.. non ha la mia stima..Per me dovrebbe vergognarsi..I genitori non sono eterni, hanno fatto i loro sacrifici ai loro tempi...ora tocca ai figli farli, anche perchè quando verranno a mancare, se un figlio/a non è abituato/a a cavarsela da solo/a in tutto, sarà una tragedia..

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Re: C'è la crisi ma la voglia di lavorare c'è?

Messaggio da cinque » 09/12/2019, 14:40

tempest ha scritto:
09/12/2019, 13:40
Io ho letto che questo ragazzo trentacinquenne vuole mettere su famiglia, ha lavirato da precario e probabilmente gli serve un lavoro a tempo indetermintato per alcune cose...fare un mutuo ad esempio, vorrà avere un po' di stabilità per fare dei figli, intanto che aspetta qualcosa di meglio, certo che se diventa famoso come l'ingegnere netturbino la sua immagine di fronte potenziali aziende crolla, per questo non so perchè abbia rilasciato dichiarazioni ben sapendo che i media avrebbero costruito la storia del bravo giovane che si adatta in un'Italia senza futuro... :rolleyes:
Ho letto ora; e' strano che voglia rendere pubblico il suo problema ( anche se non mi stupisco piu' di nulla quanto a narcisismo ) . Forse vuole che la sua storia sia conosciuta in modo che nell' ' ente pubblico poi lo promuovino. Ormai le aziende sono fuori portata anche perche' gli ingegneri civili sono i meno considerati, tanto piu' tenendo conto della crisi enorme del settore edilizio.