nei panni di...

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*pallina5*

nei panni di...

Messaggio da *pallina5* » 17/11/2013, 20:35

Nei panni di quale personaggio conosciuto(non contemporaneo) avreste voluto essere? :)

Sophie08
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Re: nei panni di...

Messaggio da Sophie08 » 19/11/2013, 20:21

*pallina5* ha scritto:Nei panni di quale personaggio conosciuto(non contemporaneo) avreste voluto essere? :)
Direi Lou Salomè.
Per chi non la conoscesse, cercatela su google ;)

templare1971

Re: nei panni di...

Messaggio da templare1971 » 23/11/2013, 12:48

*pallina5* ha scritto:Nei panni di quale personaggio conosciuto(non contemporaneo) avreste voluto essere? :)
Giulio Cesare.... Male, male... Giuseppe Garibaldi!
[smilie=yes!.gif]

*pallina5*

Re: nei panni di...

Messaggio da *pallina5* » 24/11/2013, 12:07

Sophie08 ha scritto:[...]



Direi Lou Salomè.
Per chi non la conoscesse, cercatela su google ;)
Il nome non mi era nuovo ma non ricordavo chi fosse e cosi` ho fatto la mia ricerca nel web.

Ma vorresti esser stata nei suoi panni in toto o solo per via della sua carriera di scrittice? L`idea che mi son fatta di lei e` che dovesse essere un personaggio alquanto ambiguo, e a cui piaceva giocare su questo suo aspetto, fuor di dubbio che fosse una donna intelligente.

rubina88


Messaggio da rubina88 » 25/11/2013, 10:11

non saprei sinceramente. Io sono io mi piaccio così come sono. Giocare sul se e sul ma non mi piace. Ps so che un gioco ma boh

*pallina5*


Messaggio da *pallina5* » 25/11/2013, 11:54

rubina88 ha scritto:non saprei sinceramente. Io sono io mi piaccio così come sono. Giocare sul se e sul ma non mi piace. Ps so che un gioco ma boh
Cara Rubina stai pure tranquilla ;) :)

Comunque il vero senso del topic sarebbe:" quale personaggio vi ha particolarmente affascinato, o quale personaggio ammirate per quello che è stato..." ;)

...Nessun se e nessun ma 8)

:ciao:

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Re: nei panni di...

Messaggio da Etere » 07/12/2014, 22:42

*pallina5* ha scritto:Nei panni di quale personaggio conosciuto(non contemporaneo) avreste voluto essere? :)
Suppongo che Armstrong abbia provato emozioni indescrivibili mettendo piede sul suolo lunare. Ecco: voterei per lui.
Non contemporaneo: Darwin (nacque nel 1809. Non è contemporaneo).
Per quanto riguarda invece il personaggio nei cui panni non mi sarei mai voluto trovare...
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Re: nei panni di...

Messaggio da Etere » 08/12/2014, 17:05

Etere ha scritto:[...]


Non contemporaneo: Darwin (nacque nel 1809. Non è contemporaneo).
Viene definito "Contemporaneo" il periodo che va dal 1815 a oggi. Considero come discriminante la data di nascita perché altrimenti dovrei qualificare come contemporaneo anche, per esempio, Pinco Pallino nato nel 1715 e morto nel dicembre del 1815. Magari mi sbaglio.
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Re: nei panni di...

Messaggio da Etere » 11/12/2014, 22:14

Etere ha scritto:[...]



Per quanto riguarda invece il personaggio nei cui panni non mi sarei mai voluto trovare...
Direi, oltre a Luigi XVI per ovvi motivi, anche (valgono i personaggi mitologici? Suppongo di sì dato che nel topic non è specificato) Teseo :DD , indubbiamente uno dei miei eroi preferiti. Nel viaggio da Trezene ad Atene Teseo incontra una serie incredibile di psicopatici :DD , tra i più bizzarri e fantasiosi dell'intero corpus mitologico greco: per esempio, su un ponte a Corinto s'imbatte subito in un certo Sinide, per gli amici Pityokamptes, ossia «il piegatore di pini»:rolleyes: , che coltivava (come ci informa puntualmente di seguito K. Kerényi) un hobby davvero singolare: "Egli legava gli stranieri a due pini piegati e poi li lacerava lasciando andare gli alberi :DD I poveretti dovevano anche aiutarlo, tenendo fermo un pino, mentre egli piegava l'altro :rolleyes: . Ciò fece Teseo, ma sottopose poi Sinide alla stessa morte". Un altro soggetto mentalmente disturbato era Scirone. Scirone era appostato su una mulattiera di mare (le acque del quale erano infestate dalla presenza di una tartaruga marina imparentata con Ade, una bestiaccia orrenda che faceva a pezzi il malcapitato di turno che si trovava a nuotare da quelle parti) presso l’istmo di Corinto e obbligava i passanti a lavargli i piedi (a mò di pedaggio da pagare). Ma “quando il viandante si accingeva a chinarsi per compiere quell’umile servizio, Scirone lo buttava in mare con una pedata e lo lasciava in pasto alla tartaruga :DD . Teseo però lanciò la bacinella contro la sua testa e lui stesso nel mare, perché l’assassino fosse mangiato dalla tartaruga”. Poi, ad Eleusi (20 km circa da Atene) fu la volta di Cercione il lottatore: un tipo che era appassionato appunto di lotta e che obbligava i passanti a lottare e nella lotta li uccideva. Ebbene “Teseo lo alzò in aria come Eracle aveva fatto con Anteo e lo lanciò contro il suolo in modo tale che lo fracassò” :x . Eccezionale. Ma il nevrotico più famoso che Teseo incontrò sulla via di Atene fu senza ombra di dubbio Procuste (quello del letto), detto il «tenditore» perché tendeva i viandanti allungandoli alla stessa maniera in cui il fabbro allunga il ferro battendolo a furia di martellate. Un genio. Pare che il martello in questione fosse appartenuto in passato al padre di Sinide (strano…) o di Scirone (però! Non l’avrei mai detto…). Il buon fabbro Procuste così lavorava alacremente sul monte Coridallo, ma al posto dell’incudine di ordinanza teneva due letti: uno grande e uno piccolo. “Nel grande obbligava i piccoli, in quello corto gli altri, in quanto egli segava le parti delle estremità che sporgevano” :O . Teseo (ovviamente) fece lo stesso con lui, dopodichè raggiunse finalmente Atene.

P.S. Qualche giorno fa mi sono procurato le “Vite parallele“ (volume 1) di Plutarco perché è una delle fonti consultabili sulla vita di Teseo: se trovo qualche aneddoto gustoso lo posto senz'altro :DD ;) . Per quanto riguarda Károly Kerényi mi sono servito del suo “Gli Dèi e gli eroi della Grecia”, pagg. 446-448, Il Saggiatore, 2002.
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Re: nei panni di...

Messaggio da Etere » 19/12/2014, 22:42

Etere ha scritto:[...]

Qualche giorno fa mi sono procurato le “Vite parallele“ (volume 1) di Plutarco perché è una delle fonti consultabili sulla vita di Teseo: se trovo qualche aneddoto gustoso lo posto senz'altro
Ho finito di leggere il primo capitolo dedicato a Teseo (e a Romolo) delle “Vite parallele” di Plutarco (UTET, 1996) di cui riporto un breve estratto relativo alla descrizione del periglioso tragitto percorso da Teseo (tragitto che da Trezene lo condurrà ad Atene con destinazione la reggia del padre Egeo: l’eroe si reca dal padre per rivelargli la propria identità di figlio ancora ignota allo stesso Egeo):

Teseo si rifiutò di mettersi in viaggio per mare, sebbene in esso ci fosse sicurezza, (…) giacchè il viaggio a piedi verso Atene presentava difficoltà: non v'era punto della strada che non fosse nell’oscurità e non presentasse pericoli, infestato com’era da briganti e da malfattori. Quel tempo, infatti, produceva uomini superiori al normale e instancabili, come sembra, in azioni di mani, velocità di piedi e forza fisica. Essi non facevano uso di queste doti fisiche per alcun giusto motivo o per utilità, ma godevano della loro arrogante prepotenza mettendo a profitto quello della forza che serviva alla crudeltà e alla ferocia, abbattendo, violentando, distruggendo tutto quello che capitasse nelle loro mani (…).

Insomma, proprio un bell’ambientino! Plutarco prosegue spiegandoci come alcuni di questi manigoldi fossero già stati conciati per le feste da Ercole, ma che, dopo la caduta in disgrazia dello stesso Ercole (avvenuta in conseguenza dell’uccisione di Ifito) e il suo conseguente (volontario) esilio espiatorio in Lidia, l’Ellade fosse tornata ad essere (a differenza della Lidia :DD ;) ) il solito covo di briganti (avvalorando così il vecchio adagio secondo cui “quando il gatto non c’è, i topi ballano”). Ma per sfortuna di questi ultimi, Teseo di notte sognava le imprese di Ercole e aveva intenzione di emularne le gesta provvedendo a “ripulire” un po’ quel territorio rimasto momentaneamente orfano dell’eroe (auto-esiliato) delle dodici fatiche. Teseo parte dunque da Trezene alla volta di Atene. Sulla via per Atene, il primo psicolabile che gli si fece sotto fu Perifete, che utilizzava come arma una clava (strumento di offesa che dopo una breve colluttazione con Teseo cambiò immediatamente proprietario :DD ). Perifete significa “Colui che era ben conosciuto“, appellativo che si addiceva anche al mortifero dio Ade. In effetti quasi tutti i pazzoidi che Teseo incontra per strada hanno qualcosa da spartire con Ade: si pensi per esempio, come già detto nel post precedente, alla tartaruga di Ade che stazionava nello specchio d’acqua sottostante alla mulattiera dove Scirone prendeva a calci in faccia i viandanti lava-piedi; si pensi a Sinide (il mio preferito) il “piegatore di pini”, che secondo alcune versioni del mito era figlio di Poseidone mentre secondo altre era figlio di Polipemone, cioè di “Colui che guasta molte cose”, che era un altro appellativo usato per denominare Ade; si pensi al martello di Procuste che, come già specificato nel post precedente, era appartenuto anche a Polipemone; si pensi alla scrofa chiamata Fea, cioè “l’oscura” (dal colore degli spettri), animale di Ade che affrontando Teseo fu ridotto in brevissimo tempo in salsicce e zampone, etc. Chiudo infine il post raccontando una chicca di Plutarco sul mitico “piegatore di pini”: dopo avergli fatto fare una brutta fine, Teseo si mise sulle tracce della di lui figlia, una certa Perigune (donna di immane bellezza a quanto pare) che nel frattempo si era dileguata cercando riparo “in un luogo ricco di boscaglie, di arbusti e asparagi selvatici. Perigune con grande innocenza e animo infantile pregava quelle piante come se potessero ascoltarla, e le supplicava giurando che se l’avessero salvata (...) non avrebbe mai fatto loro del male né mai avrebbe dato loro fuoco”. Insomma, è evidente come (anche) Perigune fosse patologicamente fissata con le piante (un vizio di famiglia :DD ). Ad ogni buon conto, la preghiera va a buon fine considerato che Teseo sposa Perigune e ci fa pure un figlio, Melanippo. I discendenti di Melanippo fonderanno una colonia in Caria e avranno l’usanza di non bruciare “né gli spini né il gambo dell’asparago, ma di venerarli e onorarli”. ;)
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