Una pura formalità?
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Una pura formalità?
Messaggio da Iris » 21/12/2012, 11:28
La odiate, ve ne fregate, la seguite puntigliosamente, la reinventate?
Siete tipi che mandano un invito scritto con tanto di ceralacca anche per fissare una pizza a casa propria o al contrario vi presentate ad un funerale in bermuda e sandali berciando "Era ora che il vecchio trombone tirasse il calzino!"?
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Re: Una pura formalità?
Messaggio da tropicsnow » 21/12/2012, 12:47
Iris ha scritto:Come vivete la formalità (nel parlare, nel vestire, nel rapportarvi agli altri ecc)?
La odiate, ve ne fregate, la seguite puntigliosamente, la reinventate?
Siete tipi che mandano un invito scritto con tanto di ceralacca anche per fissare una pizza a casa propria o al contrario vi presentate ad un funerale in bermuda e sandali berciando "Era ora che il vecchio trombone tirasse il calzino!"?
credo che si tratti di regole sociali e osservarle è indice di una buona integrazione: non puoi parlare a un superiore come se stessi parlando con tuo fratello così come non puoi presentarti a un funerale in abiti vacanzieri anche se non provi dispiacere per il defunto, in quest'ultimo caso puoi scegliere di non presentarti.
non mi sembra questa grande difficoltà seguire un po' di bon ton che è anche indice di buona educazione. poi ci sono quelli che devono fare i "diversi" per distinguersi e attirare l'attenzione su di sè, ma la vera distinzione la fanno altre cose, ad esempio il funzionamento del proprio cervello.
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Re: Una pura formalità?
Messaggio da Iris » 21/12/2012, 14:29
Sono d'accordo.tropicsnow ha scritto:credo che si tratti di regole sociali e osservarle è indice di una buona integrazione [...]
non mi sembra questa grande difficoltà seguire un po' di bon ton che è anche indice di buona educazione.
Anzi, io rimpiango un pò il maggior rispetto della forma che c'era in passato (ma non la sua rigidità e il suo conformismo)...
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Re: Una pura formalità?
Messaggio da cinque » 21/12/2012, 15:02
odio il formalismo ed il perbenismo: cosa pensa la gente, nascondere quello che non è da nascondere (fingere che il marito è via quando siete separati da anni perchè "la gente mormora") . sono molto informale ,fosse per me non esisterebbero giacche e cravatte .Iris ha scritto:Come vivete la formalità (nel parlare, nel vestire, nel rapportarvi agli altri ecc)?
La odiate, ve ne fregate, la seguite puntigliosamente, la reinventate?
Siete tipi che mandano un invito scritto con tanto di ceralacca anche per fissare una pizza a casa propria o al contrario vi presentate ad un funerale in bermuda e sandali berciando "Era ora che il vecchio trombone tirasse il calzino!"?
poi c'è un modo di fare col capo, con chi è anziano ; vado sempre ai funerali e a trovare i malati ( o ci provo) ; non dico parolacce . ma è il mio modo d'essere abbastanza naturale o che deriva dall'educazione (borghese, ma non da signora vera).
sinceramente di casi come dici tu ne vedo pochissimi (quella del calzino) .
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Re: Una pura formalità?
Messaggio da Iris » 21/12/2012, 15:08
Certo, era un'esagerazione scherzosacinque ha scritto: sinceramente di casi come dici tu ne vedo pochissimi (quella del calzino) .
Re: Una pura formalità?
Messaggio da Artemisia » 21/12/2012, 21:42
Sono d'accordo. Rispetto prima di tutto, e' alla base di ogni relazione.tropicsnow ha scritto:[...]
credo che si tratti di regole sociali e osservarle è indice di una buona integrazione: non puoi parlare a un superiore come se stessi parlando con tuo fratello così come non puoi presentarti a un funerale in abiti vacanzieri anche se non provi dispiacere per il defunto, in quest'ultimo caso puoi scegliere di non presentarti.
non mi sembra questa grande difficoltà seguire un po' di bon ton che è anche indice di buona educazione. poi ci sono quelli che devono fare i "diversi" per distinguersi e attirare l'attenzione su di sè, ma la vera distinzione la fanno altre cose, ad esempio il funzionamento del proprio cervello.
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Re: Una pura formalità?
Messaggio da Turbo » 22/12/2012, 19:02
Me ne frego riguardo al vestire, al funerale nun ce vado proprio anche se si tratta di parenti stretti e in bermuda ci vado ai matrimoni (pure se non mi invitano)Iris ha scritto:Come vivete la formalità (nel parlare, nel vestire, nel rapportarvi agli altri ecc)?
La odiate, ve ne fregate, la seguite puntigliosamente, la reinventate?
Siete tipi che mandano un invito scritto con tanto di ceralacca anche per fissare una pizza a casa propria o al contrario vi presentate ad un funerale in bermuda e sandali berciando "Era ora che il vecchio trombone tirasse il calzino!"?
Perchè? Il rispetto dev'essere reciproco. Io parlo al mio superiore come lui parla a me... se non glie sta bene se cerca un altro tecnico co 30 anni di esperienza nel settore e che glie dica "signorsì, sissignore".tropicsnow ha scritto:[...]
non puoi parlare a un superiore come se stessi parlando con tuo fratello
tropicsnow ha scritto: non mi sembra questa grande difficoltà seguire un po' di bon ton
il "bon ton" lo uso quando sto in macchina....o forse è il "Tom Tom" ?
tropicsnow ha scritto: poi ci sono quelli che devono fare i "diversi" per distinguersi e attirare l'attenzione su di sè, ma la vera distinzione la fanno altre cose, ad esempio il funzionamento del proprio cervello.
Non ho mai avuto la pretesa ne di fare il diverso ne di attirare l'attenzione su di me. Faccio solo quello che mi dice il cervello. Che sia poi giusto o sbagliato è solo una questione di punti di vista. L' "Ubi major minor cessat" vale per altre cose.
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Re: Una pura formalità?
Messaggio da tropicsnow » 23/12/2012, 15:30
Turbo ha scritto:[...]
Me ne frego riguardo al vestire, al funerale nun ce vado proprio anche se si tratta di parenti stretti e in bermuda ci vado ai matrimoni (pure se non mi invitano)
che tu sia un deviante ormai è noto a tutti per cui nessuno ci fa più caso
Turbo ha scritto: Perchè? Il rispetto dev'essere reciproco. Io parlo al mio superiore come lui parla a me... se non glie sta bene se cerca un altro tecnico co 30 anni di esperienza nel settore e che glie dica "signorsì, sissignore".
il respetto deve essere reciproco, però ci modi e modi. ricorda che tutti sono utili e nessuno è indispensabile.
da quando "maior" si scrive con la j ?Turbo ha scritto:
il "bon ton" lo uso quando sto in macchina....o forse è il "Tom Tom" ?
Non ho mai avuto la pretesa ne di fare il diverso ne di attirare l'attenzione su di me. Faccio solo quello che mi dice il cervello. Che sia poi giusto o sbagliato è solo una questione di punti di vista. L' "Ubi major minor cessat" vale per altre cose.
sapevo che avresti ripreso il mio post del resto è diametralmente opposto al tuo modus vivendi
Tanti auguri Turbo
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Re: Una pura formalità?
Messaggio da tropicsnow » 23/12/2012, 15:42
a me, invece, piacciono tanto le giacche e le cravattecinque ha scritto:[...]
sono molto informale ,fosse per me non esisterebbero giacche e cravatte .
.
Auguri!
giustoArtemisia ha scritto:[...]
Sono d'accordo. Rispetto prima di tutto, e' alla base di ogni relazione.
Tanti auguri Artemisia!
Re: Una pura formalità?
Messaggio da Artemisia » 23/12/2012, 16:00
Auguri anche a te!!!tropicsnow ha scritto:
giusto
Tanti auguri Artemisia!
Re: Una pura formalità?
Messaggio da Ospite » 23/12/2012, 21:28
Faccio un lavoro che la richiede, e non mi costa nulla adempiervi senza tanti problemi.Iris ha scritto:Come vivete la formalità (nel parlare, nel vestire, nel rapportarvi agli altri ecc)?
La odiate, ve ne fregate, la seguite puntigliosamente, la reinventate?
Nella vita privata e di tutti i giorni sono decisamente poco formale, badando prima di tutto a comportarmi secondo semplici e dirette regole di cortesia e rispetto. Cerco di non essere invadente, curioso, e non esagero mai nessun rapporto sociale o nuova conoscenza. Cerco la discrezione, ma provo anche ad ascoltare chi ho davanti, cercando il più possibile di metterlo a proprio agio. Evito di espirmere a tutti i costi quello che penso, specie se i modi e i tempi non lo richiedono, o potrebbero addirittura essere inopportuni. La confidenza e l'intesa, a mio parere si sviluppano spontaneamente con la frequentazione e la reciproca stima e simpatia.
Anche nel vestire, fatta eccezione per il lavoro, sono molto informale. Cose semplici, comode e sportive.
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Re: Una pura formalità?
Messaggio da justeyes89 » 06/01/2013, 2:24
Io odio le formalità,ma amo la buona educazione.Per quanto riguarda me sono molto informale e tendo a mettere le persone a proprio agio,proprio perché non bado alla forma ma alla sostanza.Iris ha scritto:Come vivete la formalità (nel parlare, nel vestire, nel rapportarvi agli altri ecc)?
La odiate, ve ne fregate, la seguite puntigliosamente, la reinventate?
Siete tipi che mandano un invito scritto con tanto di ceralacca anche per fissare una pizza a casa propria o al contrario vi presentate ad un funerale in bermuda e sandali berciando "Era ora che il vecchio trombone tirasse il calzino!"?
Re: Una pura formalità?
Messaggio da Unmei No Kagi » 07/01/2013, 22:55
Dipende da chi ho davantiIris ha scritto:Come vivete la formalità (nel parlare, nel vestire, nel rapportarvi agli altri ecc)?
La odiate, ve ne fregate, la seguite puntigliosamente, la reinventate?
Siete tipi che mandano un invito scritto con tanto di ceralacca anche per fissare una pizza a casa propria o al contrario vi presentate ad un funerale in bermuda e sandali berciando "Era ora che il vecchio trombone tirasse il calzino!"?
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Re: Una pura formalità?
Messaggio da tempest » 21/01/2013, 22:25
La formalità nel parlare mi piace molto, penso che ogni contesto abbia un linguaggio appropriato.Iris ha scritto:Come vivete la formalità (nel parlare, nel vestire, nel rapportarvi agli altri ecc)?
La odiate, ve ne fregate, la seguite puntigliosamente, la reinventate?
Siete tipi che mandano un invito scritto con tanto di ceralacca anche per fissare una pizza a casa propria o al contrario vi presentate ad un funerale in bermuda e sandali berciando "Era ora che il vecchio trombone tirasse il calzino!"?
Mi piace molto la formalità a tavola.
Nel vestire...anche. Mi spiego: se c'è un certo dress code richiesto, non mi piace chi dice: " io me ne frego!", se te ne freghi, vai da un'altra parte, visto che c'è il dress code è espressamente richiesto. Apprezzo poi, chi, in assenza di dress code specifico, sa armonizzarsi al contesto affinchè il tutto sia più piacevole all'occhio. Esempi pratici?? Il tipo che va in jeans ad una cena di gala, la tipa che va a teatro con le ciabbatte infradito ... la loro "informalità" non è di mio gradimento.
Apprezzabile invece la creatività, il "reinventare la formalità", ma non è da tutti, ci vuole gusto e ci vuole una certa classe.
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Re: Una pura formalità?
Messaggio da Partenope71 » 23/01/2013, 17:10
Amo poco le formalità, ma dipende dalle occasioni.Mi piacciono le persone gentili e rispettose che purtroppo a volte vengono scambiate per algide e formali.Comunque per quanto mi riguarda:w la follia.
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Re: Una pura formalità?
Messaggio da elixa » 26/01/2013, 13:00
perfettamente d'accordo con tempest !!tempest ha scritto:[...]
La formalità nel parlare mi piace molto, penso che ogni contesto abbia un linguaggio appropriato.
Mi piace molto la formalità a tavola.
Nel vestire...anche. Mi spiego: se c'è un certo dress code richiesto, non mi piace chi dice: " io me ne frego!", se te ne freghi, vai da un'altra parte, visto che c'è il dress code è espressamente richiesto. Apprezzo poi, chi, in assenza di dress code specifico, sa armonizzarsi al contesto affinchè il tutto sia più piacevole all'occhio. Esempi pratici?? Il tipo che va in jeans ad una cena di gala, la tipa che va a teatro con le ciabbatte infradito ... la loro "informalità" non è di mio gradimento.
Apprezzabile invece la creatività, il "reinventare la formalità", ma non è da tutti, ci vuole gusto e ci vuole una certa classe.
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Re: Una pura formalità?
Messaggio da bluver » 01/02/2013, 9:24
tempest ha scritto:[...]
La formalità nel parlare mi piace molto, penso che ogni contesto abbia un linguaggio appropriato.
Mi piace molto la formalità a tavola.
Nel vestire...anche. Mi spiego: se c'è un certo dress code richiesto, non mi piace chi dice: " io me ne frego!", se te ne freghi, vai da un'altra parte, visto che c'è il dress code è espressamente richiesto. Apprezzo poi, chi, in assenza di dress code specifico, sa armonizzarsi al contesto affinchè il tutto sia più piacevole all'occhio. Esempi pratici?? Il tipo che va in jeans ad una cena di gala, la tipa che va a teatro con le ciabbatte infradito ... la loro "informalità" non è di mio gradimento.
Apprezzabile invece la creatività, il "reinventare la formalità", ma non è da tutti, ci vuole gusto e ci vuole una certa classe.
credo che vada distinta la formalità fine a se stessa e vuota e la formalità intesa come espressione d'altro
Credo che certi codici (a tavola, nel vestire, ecc) siano espressione di un nostro approccio alla circostanza ed è bello quando qualcuno questi codici li reinventa con creatività e stile. O chi sa adottare il proprio stile ai diversi contesti senza trasformarsi
Non mi piacciono gli informali a tutti i costi a volte sono più formali, nel loro genere, di coloro da cui cercano di discostarsi.
Re: Una pura formalità?
Messaggio da Artemisia » 01/02/2013, 13:33
Verissimo!!!bluver ha scritto:[...]
Non mi piacciono gli informali a tutti i costi a volte sono più formali, nel loro genere, di coloro da cui cercano di discostarsi.
E ne fanno pure un vanto, come se fosse il caso
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Re: Una pura formalità?
Messaggio da Etere » 27/02/2014, 21:35
Mio cugino si presentò a un funerale con la maglietta della JuventusIris ha scritto:Come vivete la formalità (nel parlare, nel vestire, nel rapportarvi agli altri ecc)?
La odiate, ve ne fregate, la seguite puntigliosamente, la reinventate?
Siete tipi che mandano un invito scritto con tanto di ceralacca anche per fissare una pizza a casa propria o al contrario vi presentate ad un funerale in bermuda e sandali berciando "Era ora che il vecchio trombone tirasse il calzino!"?
(a quel tempo era un ragazzotto e quindi assolvibile...). Non bado molto all'abbigliamento, tranne che nelle occasioni ufficiali. Cerco di parlare il dialetto con chi parla il dialetto e l'italiano con chi parla in italiano. A tavola cerco di seguire i "fondamentali" del bon ton (anche se non amo le esagerazioni paranoiche). Dico spesso "grazie" e sono forse troppo cerimonioso (come i giapponesi ). Un mio amico si diletta parecchio (producendosi subito in imitazioni ridicole) quando andiamo a trovare un libraio della mia città che è più giapponese di me. Al ristorante o in pizzeria ringrazio sempre il cameriere ogni santa volta che serve al nostro tavolo (sempre lo stesso amico mi dice: "ma che lo ringrazi a fare? Sta facendo il lavoro per cui è pagato". Non ha torto il mio amico, ma è più forte di me rendere grazie).
Ciao (e grazie...).
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Re: Una pura formalità?
Messaggio da arietina76 » 27/02/2014, 22:03
In questo sei uguale a me, anche io ringrazio sempre il cameriere: quando mi porta l'acqua, quando mi porta il cibo, quando mi cambia il piatto, e così via.Etere ha scritto:[...]
Mio cugino si presentò a un funerale con la maglietta della Juventus
(a quel tempo era un ragazzotto e quindi assolvibile...). Non bado molto all'abbigliamento, tranne che nelle occasioni ufficiali. Cerco di parlare il dialetto con chi parla il dialetto e l'italiano con chi parla in italiano. A tavola cerco di seguire i "fondamentali" del bon ton (anche se non amo le esagerazioni paranoiche). Dico spesso "grazie" e sono forse troppo cerimonioso (come i giapponesi ). Un mio amico si diletta parecchio (producendosi subito in imitazioni ridicole) quando andiamo a trovare un libraio della mia città che è più giapponese di me. Al ristorante o in pizzeria ringrazio sempre il cameriere ogni santa volta che serve al nostro tavolo (sempre lo stesso amico mi dice: "ma che lo ringrazi a fare? Sta facendo il lavoro per cui è pagato". Non ha torto il mio amico, ma è più forte di me rendere grazie).
Ciao (e grazie...).
Si, è vero, fa il suo mestiere, chi lo nega? Ma è così terribile avere quel tocco di educazione in più con chi svolge il proprio lavoro?
Io non credo....
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Re: Una pura formalità?
Messaggio da tempest » 27/02/2014, 23:55
Anche io dico grazie al cameriere, e mi urta un po'se chi è a tavola con me non lo fa ( devo dire che lo fanno quasi tutti ) .arietina76 ha scritto:[...]
In questo sei uguale a me, anche io ringrazio sempre il cameriere: quando mi porta l'acqua, quando mi porta il cibo, quando mi cambia il piatto, e così via.
Si, è vero, fa il suo mestiere, chi lo nega? Ma è così terribile avere quel tocco di educazione in più con chi svolge il proprio lavoro?
Io non credo....
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Re: Una pura formalità?
Messaggio da tropicsnow » 28/02/2014, 10:18
arietina76 ha scritto: Si, è vero, fa il suo mestiere, chi lo nega? Ma è così terribile avere quel tocco di educazione in più con chi svolge il proprio lavoro?
Io non credo....
io lo faccio con tutti. è pura e semplice cortesia, non un atto dovuto.
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