partorire un figlio malato

Il forum dove parlare un po' di tutto e di più ( o del + e del - ) Tutti assieme nella nostra piazza virtuale su MailAmici

Regole del forum
Se la discussione tratta un tema specifico potrebbe essere spostata nell'eventuale forum inerente
mistereffe

partorire un figlio malato

Messaggio da mistereffe » 08/11/2012, 11:29

Voglio affrontare con voi donne e uomini (nei panni di donne...) un tema difficile e molto delicato, che si augura di non capitare MAI, nemmeno al peggiore nemico.

Se voi doveste sapere ad un certo punto della gravidanza che il vostro figlio/a che state mettendo al mondo è malato/a cosa fareste?
Se il vostro medico dovesse dirvi: "Signora, purtroppo suo figlio ha la sindrome di Down....o altre terribili malattie possibili", come vi comportereste?

Mettere al mondo un figlio sapendo che è malato, quindi soggetto ad una vita difficile, magari breve, con il rischio di essere stupidamente deriso o emarginato dagli altri (può succedere a scuola, per esempio..) oppure negare a questo figlio il diritto alla vita (dono di Dio, che si creda o non creda)?

Da cattolico penso che metterei al mondo questo figlio, pur consapevole delle sofferenze; personalmente credo che la vita di ciascuno di noi sia frutto di un "disegno", che viene dall'alto.
Sarebbe la "croce" che ciascuno di noi dovrebbe portare.

Avatar utente
arietina76
UltraAmico
UltraAmico
Messaggi: 5827
Iscritto il: 15 luglio 2009
Età: 48

Re: partorire un figlio malato

Messaggio da arietina76 » 08/11/2012, 11:52

mistereffe ha scritto:Voglio affrontare con voi donne e uomini (nei panni di donne...) un tema difficile e molto delicato, che si augura di non capitare MAI, nemmeno al peggiore nemico.

Se voi doveste sapere ad un certo punto della gravidanza che il vostro figlio/a che state mettendo al mondo è malato/a cosa fareste?
Se il vostro medico dovesse dirvi: "Signora, purtroppo suo figlio ha la sindrome di Down....o altre terribili malattie possibili", come vi comportereste?

Mettere al mondo un figlio sapendo che è malato, quindi soggetto ad una vita difficile, magari breve, con il rischio di essere stupidamente deriso o emarginato dagli altri (può succedere a scuola, per esempio..) oppure negare a questo figlio il diritto alla vita (dono di Dio, che si creda o non creda)?

Da cattolico penso che metterei al mondo questo figlio, pur consapevole delle sofferenze; personalmente credo che la vita di ciascuno di noi sia frutto di un "disegno", che viene dall'alto.
Sarebbe la "croce" che ciascuno di noi dovrebbe portare.
vorrepoter dire con certezza che farei esattamente come te, ma la realtà è invece che non lo so: non ho idea di come mi comporterei in un caso simile, e davvero non so se avrei il coraggio di portare avanti la gravidanza, pensando a tutto quello che aspetta me e lui/lei.

Ares87
MailAmico
MailAmico
Messaggi: 610
Iscritto il: 18 maggio 2009
Età: 36

Re: partorire un figlio malato

Messaggio da Ares87 » 08/11/2012, 13:50

mistereffe ha scritto:Voglio affrontare con voi donne e uomini (nei panni di donne...) un tema difficile e molto delicato, che si augura di non capitare MAI, nemmeno al peggiore nemico.

Se voi doveste sapere ad un certo punto della gravidanza che il vostro figlio/a che state mettendo al mondo è malato/a cosa fareste?
Se il vostro medico dovesse dirvi: "Signora, purtroppo suo figlio ha la sindrome di Down....o altre terribili malattie possibili", come vi comportereste?

Mettere al mondo un figlio sapendo che è malato, quindi soggetto ad una vita difficile, magari breve, con il rischio di essere stupidamente deriso o emarginato dagli altri (può succedere a scuola, per esempio..) oppure negare a questo figlio il diritto alla vita (dono di Dio, che si creda o non creda)?

Da cattolico penso che metterei al mondo questo figlio, pur consapevole delle sofferenze; personalmente credo che la vita di ciascuno di noi sia frutto di un "disegno", che viene dall'alto.
Sarebbe la "croce" che ciascuno di noi dovrebbe portare.
Sono quelle domande a cui nessuno può dare una risposta se non chi vive o ha vissuto una simile situazione...

mistereffe

Re: partorire un figlio malato

Messaggio da mistereffe » 08/11/2012, 14:28

Ares87 ha scritto:[...]



Sono quelle domande a cui nessuno può dare una risposta se non chi vive o ha vissuto una simile situazione...
Beh...sicuramente non è facile affrontare un tema del genere...si può tentare di immedesimarsi nella situazione..

Avatar utente
tempest
UltraAmico
UltraAmico
Messaggi: 9820
Iscritto il: 05 agosto 2007
Sesso:

Re: partorire un figlio malato

Messaggio da tempest » 09/11/2012, 23:09

mistereffe ha scritto:Voglio affrontare con voi donne e uomini (nei panni di donne...) un tema difficile e molto delicato, che si augura di non capitare MAI, nemmeno al peggiore nemico.

Se voi doveste sapere ad un certo punto della gravidanza che il vostro figlio/a che state mettendo al mondo è malato/a cosa fareste?
Se il vostro medico dovesse dirvi: "Signora, purtroppo suo figlio ha la sindrome di Down....o altre terribili malattie possibili", come vi comportereste?

Mettere al mondo un figlio sapendo che è malato, quindi soggetto ad una vita difficile, magari breve, con il rischio di essere stupidamente deriso o emarginato dagli altri (può succedere a scuola, per esempio..) oppure negare a questo figlio il diritto alla vita (dono di Dio, che si creda o non creda)?

Da cattolico penso che metterei al mondo questo figlio, pur consapevole delle sofferenze; personalmente credo che la vita di ciascuno di noi sia frutto di un "disegno", che viene dall'alto.
Sarebbe la "croce" che ciascuno di noi dovrebbe portare.
E' solo un'ipotesi, perchè non ho mai desiderato figli, ma mi sento di rispondere "no" con un buon grado di certezza.
Non porterei avanti la gravidanza.
Devo anche aggiungere che non sono ne' cattolica, ne'credente, e che quindi non concepisco la vita come "dono" di Dio. ( La tua frase "dono di Dio che si creda o non si creda" non sta in piedi, lo comprendi? E' ovvio che se uno non crede in Dio, non può considerare la vita un dono di Dio. Te lo dico senza polemica alcuna, è semplice logica )
Comunque, no, per quanto dolorosa possa essere la decisione di interrompere una gravidanza avviata, sceglierei questa via perchè non vorrei una vita di sofferenze ne' per me ne' per mio figlio.

Artemisia

Re: partorire un figlio malato

Messaggio da Artemisia » 09/11/2012, 23:13

tempest ha scritto:[...]


E' solo un'ipotesi, perchè non ho mai desiderato figli, ma mi sento di rispondere "no" con un buon grado di certezza.
Non porterei avanti la gravidanza.
Devo anche aggiungere che non sono ne' cattolica, ne'credente, e che quindi non concepisco la vita come "dono" di Dio. ( La tua frase "dono di Dio che si creda o non si creda" non sta in piedi, lo comprendi? E' ovvio che se uno non crede in Dio, non può considerare la vita un dono di Dio. Te lo dico senza polemica alcuna, è semplice logica )
Comunque, no, per quanto dolorosa possa essere la decisione di interrompere una gravidanza avviata, sceglierei questa via perchè non vorrei una vita di sofferenze ne' per me ne' per mio figlio.
Mi associo totalmente a questa risposta, sia nelle motivazioni sia nelle intenzioni.

Sims
MailAmico
MailAmico
Messaggi: 1341
Iscritto il: 28 maggio 2006
Sesso:
Età: 42

Re: partorire un figlio malato

Messaggio da Sims » 09/11/2012, 23:20

mistereffe ha scritto:Voglio affrontare con voi donne e uomini (nei panni di donne...) un tema difficile e molto delicato, che si augura di non capitare MAI, nemmeno al peggiore nemico.

Se voi doveste sapere ad un certo punto della gravidanza che il vostro figlio/a che state mettendo al mondo è malato/a cosa fareste?
Se il vostro medico dovesse dirvi: "Signora, purtroppo suo figlio ha la sindrome di Down....o altre terribili malattie possibili", come vi comportereste?

Mettere al mondo un figlio sapendo che è malato, quindi soggetto ad una vita difficile, magari breve, con il rischio di essere stupidamente deriso o emarginato dagli altri (può succedere a scuola, per esempio..) oppure negare a questo figlio il diritto alla vita (dono di Dio, che si creda o non creda)?

Da cattolico penso che metterei al mondo questo figlio, pur consapevole delle sofferenze; personalmente credo che la vita di ciascuno di noi sia frutto di un "disegno", che viene dall'alto.
Sarebbe la "croce" che ciascuno di noi dovrebbe portare.
Non solo è praticamente impossibile sapere come ci si comporterebbe in una simile situazione (anche perché le idee cambiano e ciò che farei oggi potrebbe non essere ciò che farei domani), ma soprattutto il discorso posto così è troppo generico: ci sono patologie di vari tipi e le situazioni che si generano sono molto diverse.
Una persona down ha delle notevoli difficoltà di apprendimento ma può fare una vita più che dignitosa e felice. Diversa è la situazione di malformazioni gravi, dove si rischia di volere fare inutilmente gli eroi: bisogna anche chiedersi se non si stia mettendo al mondo un infelice. Personalmente non credo che la vita sia sempre la scelta migliore, bisogna vedere che tipo di vita e so che in questa valutazione intervengono valori morali e religiosi (purtroppo) molto personali.
Ovviamente non so come mi comporterei, ma di certo per decidere bisogna essere molto ben informati e che al giorno d'oggi ancora si possa pensare che la sindrome di Down possa essere annoverata tra le malattie che fanno insorgere questo tipi di dubbio mi trova davvero sbigottita. Certo gli ignoranti e i bambini con genitori ignoranti trattano male i disabili e li deridono ma per fortuna sono sempre meno le persone che lo fanno.
Ecco, il pensiero che un figlio sia da mettere al mondo in qualsiasi caso per farlo diventare la croce che mi aprirà le porte del paradiso, questo lo trovo piuttosto immorale. Quella sarebbe la croce di mio figlio, non la mia, che tra l'altro mi sarei deliberatamente scelta.

Avatar utente
tempest
UltraAmico
UltraAmico
Messaggi: 9820
Iscritto il: 05 agosto 2007
Sesso:

Re: partorire un figlio malato

Messaggio da tempest » 09/11/2012, 23:34

Sims ha scritto:[...]



Non solo è praticamente impossibile sapere come ci si comporterebbe in una simile situazione (anche perché le idee cambiano e ciò che farei oggi potrebbe non essere ciò che farei domani), ma soprattutto il discorso posto così è troppo generico: ci sono patologie di vari tipi e le situazioni che si generano sono molto diverse.
Una persona down ha delle notevoli difficoltà di apprendimento ma può fare una vita più che dignitosa e felice. Diversa è la situazione di malformazioni gravi, dove si rischia di volere fare inutilmente gli eroi: bisogna anche chiedersi se non si stia mettendo al mondo un infelice. Personalmente non credo che la vita sia sempre la scelta migliore, bisogna vedere che tipo di vita e so che in questa valutazione intervengono valori morali e religiosi (purtroppo) molto personali.
Ovviamente non so come mi comporterei, ma di certo per decidere bisogna essere molto ben informati e che al giorno d'oggi ancora si possa pensare che la sindrome di Down possa essere annoverata tra le malattie che fanno insorgere questo tipi di dubbio mi trova davvero sbigottita. Certo gli ignoranti e i bambini con genitori ignoranti trattano male i disabili e li deridono ma per fortuna sono sempre meno le persone che lo fanno.
Ecco, il pensiero che un figlio sia da mettere al mondo in qualsiasi caso per farlo diventare la croce che mi aprirà le porte del paradiso, questo lo trovo piuttosto immorale. Quella sarebbe la croce di mio figlio, non la mia, che tra l'altro mi sarei deliberatamente scelta.
La patologia della sindrome di Down è di diversi livelli, come certo saprai... può essere anche molto grave. Io vedo a volte una signora anziana con suo figlio Down ( un uomo - nonostante la malattia lasci corta aspettativa di vita di solito- incapace di badare a se stesso nel modo più assoluto ) e questa signora mi fa molta pena, chissà che peso avrà nel cuore al pensiero di doverlo un giorno lasciare da solo, in balia di estranei, dopo che lei ( sola, la vedo sempre da sola :( ) lo ha amato e curato tutta la vita...

Artemisia

Re: partorire un figlio malato

Messaggio da Artemisia » 09/11/2012, 23:40

mistereffe ha scritto: Sarebbe la "croce" che ciascuno di noi dovrebbe portare.
Questa necessita' di patimento che il cattolicesimo impone come dogma non riesco ad accettarlo ne' in una visione di riscatto, ne' in una visione salvifica ne' come punizione per i peccati commessi.

I figli poi non dovrebbero essere croci, ma gioie, anche se malati e non credo che chi sceglie di avere un figlio malato la viva come una croce, ma solo con tanto amore come se fosse sano

Avatar utente
tempest
UltraAmico
UltraAmico
Messaggi: 9820
Iscritto il: 05 agosto 2007
Sesso:

Re: partorire un figlio malato

Messaggio da tempest » 09/11/2012, 23:49

Artemisia ha scritto:[...]



Questa necessita' di patimento che il cattolicesimo impone come dogma non riesco ad accettarlo ne' in una visione di riscatto, ne' in una visione salvifica ne' come punizione per i peccati commessi.

I figli poi non dovrebbero essere croci, ma gioie, anche se malati e non credo che chi sceglie di avere un figlio malato la viva come una croce, ma solo con tanto amore come se fosse sano
Assolutamente d'accordo.

mistereffe

Re: partorire un figlio malato

Messaggio da mistereffe » 10/11/2012, 11:06

Artemisia ha scritto:[...]



Questa necessita' di patimento che il cattolicesimo impone come dogma non riesco ad accettarlo ne' in una visione di riscatto, ne' in una visione salvifica ne' come punizione per i peccati commessi.

I figli poi non dovrebbero essere croci, ma gioie, anche se malati e non credo che chi sceglie di avere un figlio malato la viva come una croce, ma solo con tanto amore come se fosse sano
I figli sono sempre una gioia! La croce è la malattia; questa è la visione di chi crede.

mistereffe

Re: partorire un figlio malato

Messaggio da mistereffe » 10/11/2012, 11:09

tempest ha scritto:[...]


E' solo un'ipotesi, perchè non ho mai desiderato figli, ma mi sento di rispondere "no" con un buon grado di certezza.
Non porterei avanti la gravidanza.
Devo anche aggiungere che non sono ne' cattolica, ne'credente, e che quindi non concepisco la vita come "dono" di Dio. ( La tua frase "dono di Dio che si creda o non si creda" non sta in piedi, lo comprendi? E' ovvio che se uno non crede in Dio, non può considerare la vita un dono di Dio. Te lo dico senza polemica alcuna, è semplice logica )
Comunque, no, per quanto dolorosa possa essere la decisione di interrompere una gravidanza avviata, sceglierei questa via perchè non vorrei una vita di sofferenze ne' per me ne' per mio figlio.
La mia frase: "dono di Dio" è per chi crede, su quello ammetto di avere sbagliato.
Sicuramente la mia frase sta in piedi, sempre per chi crede.
Capisco chi non crede.

Ariete1968

Re: partorire un figlio malato

Messaggio da Ariete1968 » 10/11/2012, 13:02

mistereffe ha scritto:Voglio affrontare con voi donne e uomini (nei panni di donne...) un tema difficile e molto delicato, che si augura di non capitare MAI, nemmeno al peggiore nemico.

Se voi doveste sapere ad un certo punto della gravidanza che il vostro figlio/a che state mettendo al mondo è malato/a cosa fareste?
Se il vostro medico dovesse dirvi: "Signora, purtroppo suo figlio ha la sindrome di Down....o altre terribili malattie possibili", come vi comportereste?

Mettere al mondo un figlio sapendo che è malato, quindi soggetto ad una vita difficile, magari breve, con il rischio di essere stupidamente deriso o emarginato dagli altri (può succedere a scuola, per esempio..) oppure negare a questo figlio il diritto alla vita (dono di Dio, che si creda o non creda)?

Da cattolico penso che metterei al mondo questo figlio, pur consapevole delle sofferenze; personalmente credo che la vita di ciascuno di noi sia frutto di un "disegno", che viene dall'alto.
Sarebbe la "croce" che ciascuno di noi dovrebbe portare.
In verità mi sono posto spesso questo quesito, e dico che, farei di tutto per prevenire una tale situazione, con esami precedenti, sia miei che della mia eventuale compagna, ma se poi dovesse essere certo un problema irrisolvibile, sceglierei per l'interruzione, sarebbe una sofferenza sia per noi che per lui, so che non è un ragionamento da cattolico ma la penso così

mistereffe

Re: partorire un figlio malato

Messaggio da mistereffe » 10/11/2012, 14:07

Ariete1968 ha scritto:[...]



In verità mi sono posto spesso questo quesito, e dico che, farei di tutto per prevenire una tale situazione, con esami precedenti, sia miei che della mia eventuale compagna, ma se poi dovesse essere certo un problema irrisolvibile, sceglierei per l'interruzione, sarebbe una sofferenza sia per noi che per lui, so che non è un ragionamento da cattolico ma la penso così
ogni ragionamento è sacrosanto e lecito!

cinque
UltraAmico
UltraAmico
Messaggi: 3005
Iscritto il: 19 marzo 2012
Età: 49

Re: partorire un figlio malato

Messaggio da cinque » 11/11/2012, 23:04

mistereffe ha scritto:Voglio affrontare con voi donne e uomini (nei panni di donne...) un tema difficile e molto delicato, che si augura di non capitare MAI, nemmeno al peggiore nemico.

Se voi doveste sapere ad un certo punto della gravidanza che il vostro figlio/a che state mettendo al mondo è malato/a cosa fareste?
Se il vostro medico dovesse dirvi: "Signora, purtroppo suo figlio ha la sindrome di Down....o altre terribili malattie possibili", come vi comportereste?

Mettere al mondo un figlio sapendo che è malato, quindi soggetto ad una vita difficile, magari breve, con il rischio di essere stupidamente deriso o emarginato dagli altri (può succedere a scuola, per esempio..) oppure negare a questo figlio il diritto alla vita (dono di Dio, che si creda o non creda)?

Da cattolico penso che metterei al mondo questo figlio, pur consapevole delle sofferenze; personalmente credo che la vita di ciascuno di noi sia frutto di un "disegno", che viene dall'alto.
Sarebbe la "croce" che ciascuno di noi dovrebbe portare.
non voglio disquisire della concezione per cui i cattolici, i cristiani, gli ebrei ed i mussulamni abbiano una visione punitiva; non credo sia vero, ma lascio perdere.
se una persona non è credente non pensa che un figlio sia dono di dio. non ti pare ????
si' non abortirei MAI in questo caso (per stupro credo di si') . non ho dubbi
non voglio fare l' amniocentesi e sono contraria alla procreazione in vitreo per me.
se invece avessi un figlio malato credo che non vorrei piu' figli.

Avatar utente
Turbo
Nuovo Amico
Nuovo Amico
Messaggi: 425
Iscritto il: 30 settembre 2012
Età: 65

Re: partorire un figlio malato

Messaggio da Turbo » 12/11/2012, 1:07

Non mi piacciono i bambini, li considero dei p i s c i a s o t t o bavosi puzzosi e rompi maroni.
Detto questo, penso che un figlio è all'80% della madre (semplicemente e unicamente per il fatto che se lo scarrozza lei per 9 mesi ed è lei a urlare come regan (la protagonista dell'esorcista) quando glielo stappano, quindi la decisione di accolarsi n'handicappato vita natural durante spetterebbe innanzitutto a lei ed io accetterei le sue decisioni senza fargliele pesare in alcun modo. Ma credo che esprimere un parere del genere senza trovarsi nella situazione specifica sia estremamente relativo.

mistereffe

Re: partorire un figlio malato

Messaggio da mistereffe » 12/11/2012, 15:24

cinque ha scritto:[...]


non voglio disquisire della concezione per cui i cattolici, i cristiani, gli ebrei ed i mussulamni abbiano una visione punitiva; non credo sia vero, ma lascio perdere.
se una persona non è credente non pensa che un figlio sia dono di dio. non ti pare ????
si' non abortirei MAI in questo caso (per stupro credo di si') . non ho dubbi
non voglio fare l' amniocentesi e sono contraria alla procreazione in vitreo per me.
se invece avessi un figlio malato credo che non vorrei piu' figli.
La croce non è la punizione per un qualcosa....
Ho già avuto modo di precisare, prima che tu scrivessi, che un figlio è un dono per chi crede, ovvio. Chi non crede non pensa come me, ed è lecito.

mistereffe

Re: partorire un figlio malato

Messaggio da mistereffe » 12/11/2012, 15:27

Turbo ha scritto:Non mi piacciono i bambini, li considero dei p i s c i a s o t t o bavosi puzzosi e rompi maroni.
Detto questo, penso che un figlio è all'80% della madre (semplicemente e unicamente per il fatto che se lo scarrozza lei per 9 mesi ed è lei a urlare come regan (la protagonista dell'esorcista) quando glielo stappano, quindi la decisione di accolarsi n'handicappato vita natural durante spetterebbe innanzitutto a lei ed io accetterei le sue decisioni senza fargliele pesare in alcun modo. Ma credo che esprimere un parere del genere senza trovarsi nella situazione specifica sia estremamente relativo.
anche tu eri bambino...o sei nato adulto??? :D

Avatar utente
Turbo
Nuovo Amico
Nuovo Amico
Messaggi: 425
Iscritto il: 30 settembre 2012
Età: 65

Re: partorire un figlio malato

Messaggio da Turbo » 12/11/2012, 18:34

mistereffe ha scritto:[...]



anche tu eri bambino...o sei nato adulto??? :D
Macchè adulto....
io so ancora bambino! :mangahello:

ah ah ah ah ah ah ah ah ah :DD

Avatar utente
arietina76
UltraAmico
UltraAmico
Messaggi: 5827
Iscritto il: 15 luglio 2009
Età: 48

Re: partorire un figlio malato

Messaggio da arietina76 » 12/11/2012, 18:47

Turbo ha scritto:[...]



Macchè adulto....
io so ancora bambino! :mangahello:

ah ah ah ah ah ah ah ah ah :DD
e infatti qualche dubbio c'era venuto..... :DD :DD :DD

george clooney
UltraAmico
UltraAmico
Messaggi: 6866
Iscritto il: 21 giugno 2008
Età: 49

Re: partorire un figlio malato

Messaggio da george clooney » 12/11/2012, 19:01

mistereffe ha scritto:Voglio affrontare con voi donne e uomini (nei panni di donne...) un tema difficile e molto delicato, che si augura di non capitare MAI, nemmeno al peggiore nemico.

Se voi doveste sapere ad un certo punto della gravidanza che il vostro figlio/a che state mettendo al mondo è malato/a cosa fareste?
Se il vostro medico dovesse dirvi: "Signora, purtroppo suo figlio ha la sindrome di Down....o altre terribili malattie possibili", come vi comportereste?


.
Tema difficilissimo....Credo che in una situazione del genere bisogna trovarcisi per dare una risposta. Io, in quanto donna, me lo sarò chiesta un miliardo di volte. Ho sempre sostenuto che se mi dicessero che il nascituro ha la sindrome di Down lo metterei al mondo perchè moltissimi ragazzi Down al giorno d'oggi andando a scuola riescono ad essere anche autosufficienti (alcuni lavorano, vanno a fare la spesa da soli...). Onestamente però non la penso così per altre sindromi gravissime . Una persona che conosco ha la figlia con la sindrome di Rett; purtroppo non è stato possibile diagnosticarla nemmeno con l'amniocentesi. Quando mi soffermo a guardare questa bambina, ormai diventata adolescente (praticamente è un vegetale povera stellina), penso che se fosse capitata a me una cosa del genere e mi avessero detto che mio figlio/a è affetto da una disabilità del genere, avrei interrotto la gravidanza....Poi vengo immediatamente assalita dai sensi di colpa e mi chiedo chi sono io per eliminare una vita, ma questo è quello che penso (almeno ora..).

george clooney
UltraAmico
UltraAmico
Messaggi: 6866
Iscritto il: 21 giugno 2008
Età: 49

Re: partorire un figlio malato

Messaggio da george clooney » 12/11/2012, 19:04

Turbo ha scritto:Non mi piacciono i bambini, li considero dei p i s c i a s o t t o bavosi puzzosi e rompi maroni.
.
:rolleyes: :rolleyes: Ma poveretti....

Avatar utente
tempest
UltraAmico
UltraAmico
Messaggi: 9820
Iscritto il: 05 agosto 2007
Sesso:

Re: partorire un figlio malato

Messaggio da tempest » 12/11/2012, 19:12

george clooney ha scritto:[...]



:rolleyes: :rolleyes: Ma poveretti....
dopo "tempest aka la strega di biancaneve" è arrivato anche "l'orco Turbo" :DD

george clooney
UltraAmico
UltraAmico
Messaggi: 6866
Iscritto il: 21 giugno 2008
Età: 49

Re: partorire un figlio malato

Messaggio da george clooney » 12/11/2012, 19:17

tempest ha scritto:[...]


dopo "tempest aka la strega di biancaneve" è arrivato anche "l'orco Turbo" :DD
Ahahahah!! :DD Ma Tempest cara, dimmi la verità: se ti pagassero profumatamente faresti la baby sitter, o ti rifiuteresti categoricamente? :DD

Avatar utente
arietina76
UltraAmico
UltraAmico
Messaggi: 5827
Iscritto il: 15 luglio 2009
Età: 48

Re: partorire un figlio malato

Messaggio da arietina76 » 12/11/2012, 19:25

george clooney ha scritto:[...]



Tema difficilissimo....Credo che in una situazione del genere bisogna trovarcisi per dare una risposta. Io, in quanto donna, me lo sarò chiesta un miliardo di volte. Ho sempre sostenuto che se mi dicessero che il nascituro ha la sindrome di Down lo metterei al mondo perchè moltissimi ragazzi Down al giorno d'oggi andando a scuola riescono ad essere anche autosufficienti (alcuni lavorano, vanno a fare la spesa da soli...). Onestamente però non la penso così per altre sindromi gravissime . Una persona che conosco ha la figlia con la sindrome di Rett; purtroppo non è stato possibile diagnosticarla nemmeno con l'amniocentesi. Quando mi soffermo a guardare questa bambina, ormai diventata adolescente (praticamente è un vegetale povera stellina), penso che se fosse capitata a me una cosa del genere e mi avessero detto che mio figlio/a è affetto da una disabilità del genere, avrei interrotto la gravidanza....Poi vengo immediatamente assalita dai sensi di colpa e mi chiedo chi sono io per eliminare una vita, ma questo è quello che penso (almeno ora..).
i sensi di colpa sarebbero inevitabili, io credo, ma se tu stessa dici che è ridotta praticamente a un vegetale.... può essere definita vita, quella?
io davvero non lo so....
poi è sempre difficile immaginare lo sviluppo che può avere un bambino colpito ad es. dalla sindrome di down: è vero che molti oggi, se ben seguiti, arrivano all'autosufficienza, ma è anche vero che non per tutti e così, e immagino che per i genitori, soprattutto di questi ultimi, sia devastante pensare di lasciar soli i propri figli in un mondo che, sotto molti aspetti, è spietato.
è davvero difficile immaginare cosa fare in queste situazioni. quel che è certo è che secondo me, in entrambi i casi, ci vuole tanto coraggio.
e non condivido chi invece mi palra di egoismo: in questi casi io di egoistico non ci vedo molto: è troppo facile puntare il dito e giudicare. e se toccasse a noi? :rolleyes:

Avatar utente
Turbo
Nuovo Amico
Nuovo Amico
Messaggi: 425
Iscritto il: 30 settembre 2012
Età: 65

Re: partorire un figlio malato

Messaggio da Turbo » 12/11/2012, 19:30

george clooney ha scritto:[...]



:rolleyes: :rolleyes: Ma poveretti....
Porelli quelli che se li devono da sorbì tra pianti, moccio, m e r d a e p i s c i o....
Devi partì pe na vacanza ? np, c'hai er pupo....
vuoi passà na serata mondana? no, e poi chi glielo da il biberon alla "fabbrica de cacca?"
Stai a guardà un DVD (magari co champagne e tartine in compagnia del tuo lui)?... Te becchi 4 strilli in dolby stereo e un pannolino zozzo in bly ray
Vuoi andà al ristorante col tuo compagno? No, resti a casa a magnà in mezzo al profumo de pastina e formaggino (e a goderti lo sbrodolo minuto per minuto)

e quando crescono è peggio ancora X(

Ma non ci allontaniamo troppo dalla gravità del problema che poi è l'oggetto del topic :(
sono d'accordissimo che una situazione del genere per dirla bisogna viverla, per chi non ci si trova un dramma del genere si può difficilmente immaginare :rolleyes:

george clooney
UltraAmico
UltraAmico
Messaggi: 6866
Iscritto il: 21 giugno 2008
Età: 49

Re: partorire un figlio malato

Messaggio da george clooney » 12/11/2012, 19:31

arietina76 ha scritto:[...]



per i genitori, soprattutto di questi ultimi, sia devastante pensare di lasciar soli i propri figli in un mondo che, sotto molti aspetti, è spietato.
è davvero difficile immaginare cosa fare in queste situazioni. quel che è certo è che secondo me, in entrambi i casi, ci vuole tanto coraggio.
e non condivido chi invece mi palra di egoismo: in questi casi io di egoistico non ci vedo molto: è troppo facile puntare il dito e giudicare. e se toccasse a noi? :rolleyes:
Eh si, è proprio vero..Prima di parlare bisognerebbe essersi trovati in una situazione del genere....C'è poco da puntare il dito poi...Gli altri siamo noi, per cui può capitare a tutti un giorno un dramma del genere.. :'(

Avatar utente
tempest
UltraAmico
UltraAmico
Messaggi: 9820
Iscritto il: 05 agosto 2007
Sesso:

Re: partorire un figlio malato

Messaggio da tempest » 12/11/2012, 19:35

george clooney ha scritto:[...]



Ahahahah!! :DD Ma Tempest cara, dimmi la verità: se ti pagassero profumatamente faresti la baby sitter, o ti rifiuteresti categoricamente? :DD
Si, se fossi pagata almeno 500 euro all'ora, accetterei, ma applicherei i miei metodi disciplinari!! [smilie=brucelee.gif]
Scusate l'OT.

george clooney
UltraAmico
UltraAmico
Messaggi: 6866
Iscritto il: 21 giugno 2008
Età: 49

Re: partorire un figlio malato

Messaggio da george clooney » 12/11/2012, 19:36

Turbo ha scritto:[...]



Porelli quelli che se li devono da sorbì tra pianti, moccio, m e r d a e p i s c i o....
Devi partì pe na vacanza ? np, c'hai er pupo....
vuoi passà na serata mondana? no, e poi chi glielo da il biberon alla "fabbrica de cacca?"
Stai a guardà un DVD (magari co champagne e tartine in compagnia del tuo lui)?... Te becchi 4 strilli in dolby stereo e un pannolino zozzo in bly ray
Vuoi andà al ristorante col tuo compagno? No, resti a casa a magnà in mezzo al profumo de pastina e formaggino (e a goderti lo sbrodolo minuto per minuto)

e quando crescono è peggio ancora X(

Ma non ci allontaniamo troppo dalla gravità del problema che poi è l'oggetto del topic :(
Siamo decisamente fuori tema, è vero; però ti voglio dire che mi fai morir dal ridere!!Metti davvero allegria! ;)

Artemisia

Re: partorire un figlio malato

Messaggio da Artemisia » 12/11/2012, 19:56

Turbo ha scritto:[...]



Porelli quelli che se li devono da sorbì tra pianti, moccio, m e r d a e p i s c i o....
Devi partì pe na vacanza ? np, c'hai er pupo....
vuoi passà na serata mondana? no, e poi chi glielo da il biberon alla "fabbrica de cacca?"
Stai a guardà un DVD (magari co champagne e tartine in compagnia del tuo lui)?... Te becchi 4 strilli in dolby stereo e un pannolino zozzo in bly ray
Vuoi andà al ristorante col tuo compagno? No, resti a casa a magnà in mezzo al profumo de pastina e formaggino (e a goderti lo sbrodolo minuto per minuto)

e quando crescono è peggio ancora X(

Ma non ci allontaniamo troppo dalla gravità del problema che poi è l'oggetto del topic :(
sono d'accordissimo che una situazione del genere per dirla bisogna viverla, per chi non ci si trova un dramma del genere si può difficilmente immaginare :rolleyes:
Sono le uniche persone che ti vogliono bene per tutta la vita.