Blocco XI, campo A
Inviato: 10/09/2012, 7:30
Cosa siamo e di cosa siamo fatti?
Esistiamo davvero?
Siamo solo funzioni biologiche, oppure siamo altro?
Ogni cosa è reale oppure fa parte di un lunghissimo sogno?
A cosa dobbiamo credere?
Non ho risposte, ho tante domande,
anche se spesso vivo di sensazioni, percezioni.
Le stesse che mi fanno andare avanti, come l'istinto, senza massacrarmi con quesiti inutili.
Eppure, tante di quelle domande me le sono poste oggi, davanti a tanta gente, amici,
conoscenti e sconosciuti.
Ero al cimitero per salutare un amico che se ne andato troppo presto, è stato un lampo di luce scura.
Mi guardavo attorno; una serie infinita di lapidi.
La sensazione di perdermi tra la gente, tra i fiori e tutte quelle foto.
Ciò che sento dentro di me in questi momenti è tristezza mischiata con la rabbia.
Se esiste un grande disegno per ognuno di noi, deve essere disegnato con la matita.
E' troppo facile cancellarci, annientarci, indebolirci oppure allungarci la morte
e non migliorarci la vita.
Questa mattina un amico se ne andato,
riposa nel campo "A" del Blocco XI,
Così l'hanno chiamato.
Forse, chi giace in quel campo avrebbe voluto un altro nome per le sue coordinate.
Magari, Via del Paradiso, Piazza degli Angeli oppure Vicolo delle Anime Perdute.
Almeno, ogni passo per quelle strade sarebbe più lieve, per tutti!
La morte non è il massimo della vita come dico sempre e so già che lui starà ridendo,
come faceva sempre.
Oggi un amico se ne è andato!
Non vi racconterò la fine del suo viaggio.
Perché non c'è una fine.
Forse un giorno vi racconterò come quel viaggio è stato vissuto
e probabilmente starà continuando chissà dove.
Questa è la mia unica risposta.
ilpoetastro, 8 Settembre 2012
Esistiamo davvero?
Siamo solo funzioni biologiche, oppure siamo altro?
Ogni cosa è reale oppure fa parte di un lunghissimo sogno?
A cosa dobbiamo credere?
Non ho risposte, ho tante domande,
anche se spesso vivo di sensazioni, percezioni.
Le stesse che mi fanno andare avanti, come l'istinto, senza massacrarmi con quesiti inutili.
Eppure, tante di quelle domande me le sono poste oggi, davanti a tanta gente, amici,
conoscenti e sconosciuti.
Ero al cimitero per salutare un amico che se ne andato troppo presto, è stato un lampo di luce scura.
Mi guardavo attorno; una serie infinita di lapidi.
La sensazione di perdermi tra la gente, tra i fiori e tutte quelle foto.
Ciò che sento dentro di me in questi momenti è tristezza mischiata con la rabbia.
Se esiste un grande disegno per ognuno di noi, deve essere disegnato con la matita.
E' troppo facile cancellarci, annientarci, indebolirci oppure allungarci la morte
e non migliorarci la vita.
Questa mattina un amico se ne andato,
riposa nel campo "A" del Blocco XI,
Così l'hanno chiamato.
Forse, chi giace in quel campo avrebbe voluto un altro nome per le sue coordinate.
Magari, Via del Paradiso, Piazza degli Angeli oppure Vicolo delle Anime Perdute.
Almeno, ogni passo per quelle strade sarebbe più lieve, per tutti!
La morte non è il massimo della vita come dico sempre e so già che lui starà ridendo,
come faceva sempre.
Oggi un amico se ne è andato!
Non vi racconterò la fine del suo viaggio.
Perché non c'è una fine.
Forse un giorno vi racconterò come quel viaggio è stato vissuto
e probabilmente starà continuando chissà dove.
Questa è la mia unica risposta.
ilpoetastro, 8 Settembre 2012