Un alloggio in affitto

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tempest
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Messaggio da tempest » 02/07/2012, 13:58

arietina76 ha scritto:[...]



vedi, Tempest, per quanto io capisca quello che stai dicendo e quanto sia umiliante sentirsi chiedere garanzie (o peggio ancora, il recapito dei genitori), anche io come Mister71 non riesco a dare del tutto torto al padrone di casa.
per carità, non ho dubbo che ci siano precari che pagano puntualmente, ma purtroppo ci sono molte persone che non riescono a farle, alcune addirittura con un lavoro a tempo indeterminato, perchè i salari oggi sono quelli che sono.
E' vero che la caparra viene trattenuta, ma calcola che si tratta normalmente di un paio di mensilità, che certamente non bastano a risarcire il padrone di casa in caso di sfratto: uno sfratto dura tra i 6 e gli 8 mesi, tempi che si dilungano a dismisura nelle grandi città come Milano e Roma. E nel frattempo continui a non prendere l'affitto, e a spendere pure i soldi per la procedura di sfratto, che magari anche il padrone di casa fa fatica a tirar fuori di questi tempi.
Ecco perchè alcuni se ne escono con comportamenti che - mi rendo conto - l'inquilino può trovare sgradevoli.....
Ma alidad vive in un paesino, non a Roma o a Milano, poi è una precaria della scuola, si rimane precari per anni nella scuola, ma si viene pagati.
Comunque anche se nel merito la richesta può essere comprensibile, ritengo che sia sbagliata nella forma, tutelarsi va bene, ma bisogna trattare l'inquilino con rispetto, oppure questo, come nel caso di alidad, si cerca un'altro appartamento e con ragione! Il recapito dei genitori? E il diritto alla privacy non esiste? Si può chiedere una fidejussione bancaria o una caparra più alta, mi pare più corretto.

Pallina5

Re: Un alloggio in affitto

Messaggio da Pallina5 » 02/07/2012, 13:59

Sims ha scritto:[...]



Grazie, me la segno tra le cose da non dimenticare. Crepi il lupo ;)
Ciao,

mi è venuto in mente che c'è un'altra cosa che devi valutare( se ancora non l'hai fatto), nel concordare quando pagare il canone stabilisci bene se ti troverai meglio con una versamento mensile o trimestrale.. per alcuni non c'è differenza ma altri si trovano meglio nell'una o nell' altra condizione..

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Messaggio da Mister71 » 02/07/2012, 17:37

tempest ha scritto:[...]


Ma alidad vive in un paesino, non a Roma o a Milano, poi è una precaria della scuola, si rimane precari per anni nella scuola, ma si viene pagati.
Comunque anche se nel merito la richesta può essere comprensibile, ritengo che sia sbagliata nella forma, tutelarsi va bene, ma bisogna trattare l'inquilino con rispetto, oppure questo, come nel caso di alidad, si cerca un'altro appartamento e con ragione! Il recapito dei genitori? E il diritto alla privacy non esiste? Si può chiedere una fidejussione bancaria o una caparra più alta, mi pare più corretto.

Ciao cara... :)

Ti spiego quello che penso:

se uno considera "oltraggiosa" per il proprio ego una richiesta di garanzie e rassicurazioni - peraltro perfettamente legittime in città e in un paesino - allora è possibile che una qualunque forma assuma questa richiesta, ci si sentirà ugualmente "oltraggiati".

La fidejussione è una richiesta impegnativa, più del supporto dei genitori, volendo, e tirare fuori da un appartamento un affittuario moroso è un'impresa in Italia, quindi è meglio pensarci dieci volte prima che cento volte dopo, dunque rimango della mia idea.

Chiedere una rassicurazione in modo civile e nelle varie forme offerte innanzitutto dal buon senso non deve essere interpretato come una ferita narcisistica alla quale reagire togliendosi i sassolini dalle scarpe, perché un atteggiamento del genere non sarebbe degno di una persona matura che invece dovrebbe almeno capire la preoccupazione del proprietario, anche se questa non ha concretezza... ma lui non può saperlo.

Mettersi una persona in casa è una questione molto delicata, e potenzialmente una grossa rogna, e io posso essere anche un santo, ma il mio potenziale locatore non può saperlo, dunque io devo (dovrei) essere tollerante di fronte alle sue - legittime - richieste di rassicurazione.

Insomma, cara Tempest ... è l'orgoglio ad essere del tutto fuori luogo...

Ciao...

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tempest
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Messaggio da tempest » 02/07/2012, 20:57

Mister71 ha scritto:[...]




Ciao cara... :)

Ti spiego quello che penso:

se uno considera "oltraggiosa" per il proprio ego una richiesta di garanzie e rassicurazioni - peraltro perfettamente legittime in città e in un paesino - allora è possibile che una qualunque forma assuma questa richiesta, ci si sentirà ugualmente "oltraggiati".

La fidejussione è una richiesta impegnativa, più del supporto dei genitori, volendo, e tirare fuori da un appartamento un affittuario moroso è un'impresa in Italia, quindi è meglio pensarci dieci volte prima che cento volte dopo, dunque rimango della mia idea.

Chiedere una rassicurazione in modo civile e nelle varie forme offerte innanzitutto dal buon senso non deve essere interpretato come una ferita narcisistica alla quale reagire togliendosi i sassolini dalle scarpe, perché un atteggiamento del genere non sarebbe degno di una persona matura che invece dovrebbe almeno capire la preoccupazione del proprietario, anche se questa non ha concretezza... ma lui non può saperlo.

Mettersi una persona in casa è una questione molto delicata, e potenzialmente una grossa rogna, e io posso essere anche un santo, ma il mio potenziale locatore non può saperlo, dunque io devo (dovrei) essere tollerante di fronte alle sue - legittime - richieste di rassicurazione.

Insomma, cara Tempest ... è l'orgoglio ad essere del tutto fuori luogo...

Ciao...
Ciao Mister, ho capito come la pensi, il tuo intervento rivolto ad alidad è stato charissimo, anche io però credo di essere stata chiara: il merito può essere giusto, la forma è sbagliata: non chiedi il recapito di mamma e papà all'inquilino ( che potrebbe non avere rapporti con i genitori, avere genitori poveri o o essere orfano per quanto ne sa il locatore! ) chiedi "garanzie" in generale, se l'inquilino è d'accordo, chiedi referenze o depositi... domandare un recapito di un familiare non lo trovo corretto e quindi il sassolino dalla scarpa per me ci sta tutto. Alidad si è trovata un altro appartamento, il locatore cercherà un'altro inquilino, tutti contenti quindi.

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Messaggio da alilad81 » 03/08/2012, 17:03

Sto leggendo solo adesso...Sono d'accordo con tempest e ribadisco con vigore il mio punto di vista. Sono orgogliosa sì, sono stata sempre orgogliosa di essere precaria, perchè sono circondata da ragazzi come me e più adulti di me che non possono essere neanche quello. So anche cosa significa vivere nel terrore di vivere da precaria per tutta la vita, probabilmente per come ti giudicherà il mondo solo per questa tua grande "colpa". Ci sono insegnanti che lo rimangono fino a 45 anni minimo e, proprio perchè lo sono e cambiano sede ogni anno, fanno la fortuna di molti proprietari di appartamenti. Proprio perchè ho la mentalità da insegnante probabilmente ho il coraggio di dire che ogni persona merita rispetto. Anche chi lavora in tipografia, il barista, l'elettrauto, chi non è in servizio per un intero anno scolastico insomma e vuole comunque essere indipendente a 30 anni e che non trova case perchè non può fornire neanche le mie di garanzie.
Chi vuole ricavare un utile da una casa ha il diritto di tutelarsi chiedendo due, tre, quattro mesi, due, tre, quattro anni di anticipo o meglio, a mio avviso, di tenere la casa vuota con una scusa fin quando la fatalità gli porta innanzi l'inquilino che vorrebbe. Può fare quindi ciò che vuole ma non ha il diritto di mortificare dei lavoratori con richieste veramente assurde.
Continuo a rimanere ferma nelle mie convinzioni, soprattutto in questo periodo che ho la solita scadenza, puntuale come un orologio svizzero, e mi ritrovo a parlare della mia vita a mezzo mondo solo per avere il diritto di vedere una casa, perchè ho bisogno purtroppo di cambiarla nuovamente.
Anche io scelgo i proprietari della case che abito e sceglierò anche stavolta coloro che prenderanno garanzie solo dalla mia faccia (e da un congruo anticipo di due più una mensilità ovviamente, che già è tanto perchè si aggira sempre intorno a 1200 euro in un'unica soluzione...!) senza il bisogno ulteriore di prendere in ballo i miei genitori per i mesi successivi (bisogna vedere poi se ai nostri tempi stiano meglio i figli o i genitori comunque!!).
Per quanto riguarda la punibilità dell'atto, sì, bisognerebbe avere il coraggio anche di fare e non solo di parlare, perchè, statisticamente, mi sa che è l'inquilino ad essere più spesso vittima di qualcosa.

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tropicsnow
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Messaggio da tropicsnow » 03/08/2012, 18:38

alilad81 ha scritto:
Anche io scelgo i proprietari della case che abito e sceglierò anche stavolta coloro che prenderanno garanzie solo dalla mia faccia (e da un congruo anticipo di due più una mensilità ovviamente, che già è tanto perchè si aggira sempre intorno a 1200 euro in un'unica soluzione...!) senza il bisogno ulteriore di prendere in ballo i miei genitori per i mesi successivi (bisogna vedere poi se ai nostri tempi stiano meglio i figli o i genitori comunque!!).
Per quanto riguarda la punibilità dell'atto, sì, bisognerebbe avere il coraggio anche di fare e non solo di parlare, perchè, statisticamente, mi sa che è l'inquilino ad essere più spesso vittima di qualcosa.
penso che già il fatto che chiedano due mensilità di anticipo li tuteli abbastanza senza ricorrere ad altro. io sono anni che ho a che fare con proprietari di case e devo dire che sono tutti uguali: sanno solo pretendere ma non danno niente. molti non fanno neppure il contratto così possono metterti fuori quando vogliono. dicono che sono troppe spese ma da te pretendono tanti soldi e garanzie.
senza contare quelli che vogliono andare oltre il semplice rapporto tra locatore e locatario: vogliono sapere della tua vita, fanno continue domande, sono invadenti. oppure quelli che si sentono autorizzati a esprimere pareri non richiesti come se ci fosse un rapporto di amicizia o chissà quale conoscenza. io sono molto distaccata, mi limito all'affitto e a eventuali problemi relativi alla casa. fine. non mi interessa altro. trovo molto seccante un atteggiamento diverso.
l'inquilino è sicuramente la parte più debole e trovo giusto che abbiano istituito la cosiddetta cedolare secca così può tutelarsi da proprietari approfittatori e furbi.

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Messaggio da arietina76 » 03/08/2012, 21:12

tropicsnow ha scritto:[...]



penso che già il fatto che chiedano due mensilità di anticipo li tuteli abbastanza senza ricorrere ad altro. io sono anni che ho a che fare con proprietari di case e devo dire che sono tutti uguali: sanno solo pretendere ma non danno niente. molti non fanno neppure il contratto così possono metterti fuori quando vogliono. dicono che sono troppe spese ma da te pretendono tanti soldi e garanzie.
senza contare quelli che vogliono andare oltre il semplice rapporto tra locatore e locatario: vogliono sapere della tua vita, fanno continue domande, sono invadenti. oppure quelli che si sentono autorizzati a esprimere pareri non richiesti come se ci fosse un rapporto di amicizia o chissà quale conoscenza. io sono molto distaccata, mi limito all'affitto e a eventuali problemi relativi alla casa. fine. non mi interessa altro. trovo molto seccante un atteggiamento diverso.
l'inquilino è sicuramente la parte più debole e trovo giusto che abbiano istituito la cosiddetta cedolare secca così può tutelarsi da proprietari approfittatori e furbi.
credo che ci sia chi se ne approfitta da entrambe le parti.

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Messaggio da Mister71 » 03/08/2012, 21:28

alilad81 ha scritto:
Sono orgogliosa sì, sono stata sempre orgogliosa di essere precaria, perchè sono circondata da ragazzi come me e più adulti di me che non possono essere neanche quello.

Ciao...

Non vedo cosa ci sia ad essere orgogliosi di un problema che sarebbe meglio non ci fosse nella propria vita, no? Questo tuo orgoglio mi fa pensare più ad un tuo modo di difenderti che non ad una "giusta causa" di orgoglio...

E' come se uno fosse orgoglioso di avere una ferita e magari pure una cicatrice. Non ti sembra?

So anche cosa significa vivere nel terrore di vivere da precaria per tutta la vita, probabilmente per come ti giudicherà il mondo solo per questa tua grande "colpa".


Ecco il tuo problema, a mio avviso: tu sei pronta alla lotta, ma la battaglia sempre imminente si svolge nel tuo mondo interiore, non nella realtà. Stiamo sempre pronti, perché non si sa mai, ma questo è il regno delle paure e delle fantasticherie negative, perché il giudizio altrui che a te sembra pesare così tanto è come una nuvola, è vapore, solo un pensiero...

Le parole feriscono come una lama, ma quando siamo noi ad averle affilate nella bocca degli altri mentre le pronunciano. Altrimenti, restano parole. Ti scuotono, ti svegliano, ti agitano, ci pensi e ci ripensi, ma se poi le lasci andare, tornano ad essere quello che erano. Suoni nell'aria.

Anche chi lavora in tipografia, il barista, l'elettrauto, chi non è in servizio per un intero anno scolastico insomma e vuole comunque essere indipendente a 30 anni e che non trova case perchè non può fornire neanche le mie di garanzie.

Appunto. E ti sembra che un proprietario di casa abbia colpa se vuole mettersi al riparo? Non è lui che deve pagare l'ingiustizia della tua posizione.


Può fare quindi ciò che vuole ma non ha il diritto di mortificare dei lavoratori con richieste veramente assurde.
Bisogna vedere se sono assurde per davvero o se tu le consideri tali perché è il tuo modo di essere che ti spinge a percepirle in questo modo.

Anche io scelgo i proprietari della case che abito e sceglierò anche stavolta


Fai molta attenzione a questa frase, Alilad. Proprio come tu scegli, anche loro si riservano il diritto di sceglierti oppure di scartarti...

coloro che prenderanno garanzie solo dalla mia faccia
Stai scherzando, vero?
(e da un congruo anticipo di due più una mensilità ovviamente, che già è tanto perchè si aggira sempre intorno a 1200 euro in un'unica soluzione...!)
Ma non basta, Alilad! Anche un disoccupato può avere 2000 € in tasca. Se il proprietario vuole avere garanzie sul dopo, vuoi fargliene una colpa?

senza il bisogno ulteriore di prendere in ballo i miei genitori per i mesi successivi.
Ecco un altro punto caldo. Se tu hai problemi con i tuoi, quella persona (il proprietario di casa) non può saperlo, né è giusto che sia indirettamente coinvolto in questo. Se sei scappata di casa e hai sbattuto la porta (è solo un esempio) lui non lo sa e non è giusto che debba scontare la cosa apparendo come un cattivo perché vuole garanzie...

Se tu hai scommesso con te stessa sulla grande sfida verso l'autonomia, e saresti pronta a morire di fame pur di non chiedere aiuto ai tuoi, in questo tentativo di affermazione del tuo io - che è anche giusto, se vogliamo - ancora una volta lui non c'entra...

Ovviamente in tutto questo discorso ho già tagliato quei proprietari di case che si comportano "davvero" male...

Ciao Alilad. Vivi in pace e sfodera il tuo sorriso migliore davanti al prossimo proprietario di casa.
Mostra la tua umanità senza averla depurata dalle tue vulnerabilità, e se sei almeno un pochino fortunata, lui farà lo stesso. Se non è uno di quelli davvero balordi...

:) :)

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Messaggio da arietina76 » 03/08/2012, 21:38

Mister71 ha scritto:[...]

E' come se uno fosse orgoglioso di avere una ferita e magari pure una cicatrice. Non ti sembra?

:) :)
be', se dietro quella ferita o quella cicatrice c'è una storia di "lotta", da cui una persona è uscita vittoriosa o quantomeno a cui è sopravvissuta, non vedo perchè non esserne orgoglioso, a volte.....
magari non contento, certo, ma orgoglioso di avercela fatta sì.

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Messaggio da tempest » 06/08/2012, 13:58

alilad81 ha scritto:Sto leggendo solo adesso...Sono d'accordo con tempest e ribadisco con vigore il mio punto di vista. Sono orgogliosa sì, sono stata sempre orgogliosa di essere precaria, perchè sono circondata da ragazzi come me e più adulti di me che non possono essere neanche quello. So anche cosa significa vivere nel terrore di vivere da precaria per tutta la vita, probabilmente per come ti giudicherà il mondo solo per questa tua grande "colpa". Ci sono insegnanti che lo rimangono fino a 45 anni minimo e, proprio perchè lo sono e cambiano sede ogni anno, fanno la fortuna di molti proprietari di appartamenti. Proprio perchè ho la mentalità da insegnante probabilmente ho il coraggio di dire che ogni persona merita rispetto. Anche chi lavora in tipografia, il barista, l'elettrauto, chi non è in servizio per un intero anno scolastico insomma e vuole comunque essere indipendente a 30 anni e che non trova case perchè non può fornire neanche le mie di garanzie.
Chi vuole ricavare un utile da una casa ha il diritto di tutelarsi chiedendo due, tre, quattro mesi, due, tre, quattro anni di anticipo o meglio, a mio avviso, di tenere la casa vuota con una scusa fin quando la fatalità gli porta innanzi l'inquilino che vorrebbe. Può fare quindi ciò che vuole ma non ha il diritto di mortificare dei lavoratori con richieste veramente assurde.
Continuo a rimanere ferma nelle mie convinzioni, soprattutto in questo periodo che ho la solita scadenza, puntuale come un orologio svizzero, e mi ritrovo a parlare della mia vita a mezzo mondo solo per avere il diritto di vedere una casa, perchè ho bisogno purtroppo di cambiarla nuovamente.
Anche io scelgo i proprietari della case che abito e sceglierò anche stavolta coloro che prenderanno garanzie solo dalla mia faccia (e da un congruo anticipo di due più una mensilità ovviamente, che già è tanto perchè si aggira sempre intorno a 1200 euro in un'unica soluzione...!) senza il bisogno ulteriore di prendere in ballo i miei genitori per i mesi successivi (bisogna vedere poi se ai nostri tempi stiano meglio i figli o i genitori comunque!!).
Per quanto riguarda la punibilità dell'atto, sì, bisognerebbe avere il coraggio anche di fare e non solo di parlare, perchè, statisticamente, mi sa che è l'inquilino ad essere più spesso vittima di qualcosa.
Rileggo il topic adesso..
Anche i proprietari prendono enormi fregature e sono vittime di gente che non paga e non lascia la casa quando deve. Questo bisogna dirlo. Una mia amica doveva andare a vivere in casa di sua mamma con il suo compagno e ci è voluto più di un anno prima che gli inquilini che occupavano la casa in questione se ne andassero, lasciando anche debiti con l'amministratore e mesi di affitto arretrato...
Adesso i casi di morosità sono a livelli altissimi, quindi, a mio avviso, il proprietario è in diritto di chiedere anche MOLTO quanto ad anticipo, non ha diritto, invece, di intromettersi nella vita del potenziale inquilino, chiedendo in pratica di avere a che fare con la sua famiglia!
OT:Al giorno d'oggi stanno meglio i genitori o i figli?? Mah..i genitori nel 90% dei casi, secondo me.

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Messaggio da alilad81 » 07/08/2012, 20:12

Non voglio annoiare nessuno chiedendo come sia possibile che si parli di un mio presunto problema, che è rimasto ignoto anche a me stessa in 31 anni di convivenza con la mia persona, in un forum in cui si utilizzano solo suoni nell’aria e non ci sono approcci reali o perchè si faccia riferimento a come si ipotizza che sia il mio personale in un topic in cui si parla di case. :D Comunque, siccome non considero gradevole rispondere punto per punto ad affermazioni e non comincerò a farlo adesso, voglio mettere la discussione su questo piano, anche per evitare di andare “fuori tema”: molti punti della risposta di Mister71 non li ho capiti e se non li ho capiti evidentemente è perché mi sono spiegata male io e se l’ho fatto risolvo subito il problema, non andando più sul filosofico ma sul concreto.
I primi due anni di insegnamento io venivo chiamata dalle scuole, su interdizioni, maternità, malattie. I miei contratti venivano rinnovati a scadenza, ma c’era sempre una seppur minima probabilità che non questo non accadesse e davanti a tale possibilità, non sono stata ovviamente così sprovveduta dal prendere casa nel luogo in cui lavoravo, perché anche se potevo dare garanzia economica, non potevo farlo sui tempi di locazione e ho viaggiato da casa mia/dei miei genitori, per due anni ogni giorno, anche se per raggiungere il posto di lavoro alle 8 partivo alle 6. Nei rimanenti anni, anche se contavo ancora come precaria (condizione che non è una malattia né una cicatrice ma semplicemente una situazione in cui lo Stato ti lascia per pura sua convenienza) sono stata chiamata dal Provveditorato, cioè sono stata sempre sicura del servizio (ed anche del pagamento) dal 1 Settembre fino al 30 Giugno (minimo). Potendo dare garanzie anche sul periodo di locazione ed avendo deciso di non dormire sotto i ponti e di non prendere l’aereo ogni giorno per tornare dai miei ho cercato casa. Andiamo al giorno dell’incontro tra me ed il proprietario, entrambi ci studiamo perché lui non sa chi si mette in casa, io non so dove mi vado ad infilare. La nostra discussione sarà più o meno questa: “Io sono un’insegnante, la mia sede sarà questa solo per un anno, ad Agosto potrebbe cambiare”- “Verrà ad abitarvi da sola?”-“Sì”-“E’ sposata?”-“No”-“Fidanzata?”-“Sì”-“Convive?”-“No!”. “Il suo ragazzo lavora in Sicilia”-“Sì!”. (tempo fa ero in tale situazione) Anche se già alla seconda domanda mi potrei anche spazientire, io sorrido ancora, appunto perché capisco il proprietario: queste informazioni gli servono per valutare me, praticamente vuole capire se porterò un altro coinquilino in casa sua o magari addirittura altri due, uno grandicello ed uno piccolino. Mentre stiamo parlando, se è di mente veloce, o dopo, se prenderà tempo per rispondermi, le domande che porrà giustamente a se stesso per valutare la situazione saranno più o meno queste: 1) mi accontento di questa ragazza che mi può lasciare la casa ad Agosto o aspetto qualcun altro che magari potrebbe tenerla per più anni? 2) è giovane, non è sposata ma è fidanzata o comunque è donna. Rischio oppure aspetto la prossima insegnante magari più vicina al pensionamento per età?” 3) è siciliana, io sono di mentalità aperta, ma se fossero veri gli stereotipi?” 4) è riccia di capelli: e se fosse capricciosa? 5) mi ha detto che si è trasferita in graduatoria da una provincia all’altra ma se mentisse? In effetti è più probabile che sia scappata di casa o sia amante di un quasi centenario da cui aspetta un’ imminente eredità e con il quale pensa di condividere allegramente la casa e che la scusa della scuola sia solo una copertura....
Bene. Dopo un dialogo accurato con se stesso, su domande concrete, discutibili, stupide anche, a me non interessa il loro genere, io VOGLIO che il proprietario mi scarti se preferisce una settantenne, un’infermiera, un uomo, una sarda, una liscia. Può dirmi il reale motivo, non mi offendo, o prendere una scusa, non importa. Ma se considera conveniente la mia presenza nella sua casa allora non si deve permettere di chiedere più di quello che è consuetudine dare (in tal caso sterili ma cospicui soldi in anticipo) e neanche se ne deve uscire con frasi del tipo : “Che sia chiaro che questa non è casa per bambini” perché se decidessi l’indomani di nascondermi dietro ai rovi durante il carnevale estivo e mi capitasse un lieto evento sparerei un’alberata e di certo non penserei a chiederne scusa al proprietario o comunque sarebbe affar mio. Spero adesso di essere stata molto chiara riguardo il mio punto di vista: ci sono tantissime case in affitto al mondo e tantissimi lavoratori, se da una delle due parti c’è qualche dubbio si tronca sul nascere con gentile savoir faire. Pretendere da tutti gentilezza nei modi e qualità nella comunicazione non è orgoglio ma è solo normalità.
Sono una siciliana di origine controllata e con me i sorrisi si sprecano. Se devo mettere l’umanità che ho dimostrato io e quella che è stata offerta a me sul piatto di una bilancia allora dico che io ho dato il cambio ad una mia padrona di casa per le cure in ospedale di una persona per un lungo periodo. Quando sono stata male io per tre giorni a casa, invece, un’altra mia padrona di casa, che era anche una collega e che abitava al piano inferiore non mi ha neanche chiamata per offrirmi aiuto ed una domenica che non riuscivo neanche a stare in piedi perché avevo l’otite e ho battuto la testa nello stipite della porta perché non avevo equilibrio andando in bagno, ho mangiato alle nove di sera pur avendo saltato in pranzo. Perché se io non riesco a cucinare non mangio ed i miei padroni di casa lo sanno. Concludo ricordando i veri proprietari di casa che ho avuto, quelli che lo erano nell’anima e non solo perché possedevano una casa e che non pensavano che basti dire “dammi del tu” per diventare parenti. Quelli che avevano l’accortezza di farsi trovare in casa per accoglierti personalmente quando ti insediavi, o lasciavano la vicina a farlo per conto loro se lavoravano. Ti dicevano che l’acqua era già calda perché avevano acceso lo scaldabagno nel caso in cui volessi lavarti e ti lasciavano la bottiglia di detersivo con una spugnetta nuova vicino il lavandino ed il sapone liquido in bagno, organizzavano il torneo di scopone il giovedì per farti compagnia, ti riempivano di torte e chiamavano a casa dai tuoi se non ricevevano il tuo squillo quando arrivavi. Queste persone esistono realmente e non nel mondo delle fate, non sono affatto poche e hanno trattato così dei precari... Non pretenderei ancora questa “eccellenza” ma almeno la normalità, almeno quella lasciatemela esigere. Quindi, quando critico qualche comportamento non lo faccio per affermare il mio io o per lottare con non so chi e non so per cosa per pura filosofia ma molto concretamente, magari solo perché io agirei, nella stessa situazione, in un modo assolutamente diverso. E le mie non sono solo parole, perché quando lo reputo opportuno, i tacchi li giro realmente e sempre con un immenso sorriso in faccia…
:D :D

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Re: Un alloggio in affitto

Messaggio da marcy71973 » 26/10/2012, 19:05

Sims ha scritto:Ciao a tutti :D

Forse la domanda vi parrà strana :shy: , ma ho bisogno di informazioni sulla prassi per avere un alloggio in affitto.
Vorrei capire se con un solo stipendio (fisso) c'è bisogno di garanti e quali sono le richieste economiche iniziali. Se si fa con contratto in regola qual è la procedura? Può essere un problema il fatto di avere un gatto? Qual è la vostra esperienza?

Vi ringrazio tanto!
sia aggenzia che privato vogliono una busta paga
come caparra ci vogliono 3-4 mesi di affitto che a fine contratto verranno restituiti per gli animali bisogna chieere il consenso