tutto cio' che ci irrita negli altri....
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tutto cio' che ci irrita negli altri....
Messaggio da SWEET DREAM » 28/05/2012, 15:03
può portarci a capire noi stessi. "
C.G.Jung
....secondo me gli altri svolgono una funzione di specchio......
o no?
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Re: tutto cio' che ci irrita negli altri....
Messaggio da Niobe85 » 28/05/2012, 16:53
Esattamente!SWEET DREAM ha scritto:" Tutto ciò che ci irrita negli altri,
può portarci a capire noi stessi. "
C.G.Jung
....secondo me gli altri svolgono una funzione di specchio......
o no?
Ultimamente mi capita spesso di comprendere come alcuni atteggiamenti che io stessa assumo involontariamente, possano irritare gli altri e dunque irritare me se stessa se mi venissero sottoposti... questo mi aiuta a migliorare tanto
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Messaggio da Iris » 18/12/2012, 22:59
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Re: tutto cio' che ci irrita negli altri....
Messaggio da tempest » 18/12/2012, 23:11
Veramente per me non è così. Mi irrita più sovente ciò che è molto distante dal mio modo di essere, quindi non vedo alcun effetto "specchio".SWEET DREAM ha scritto:" Tutto ciò che ci irrita negli altri,
può portarci a capire noi stessi. "
C.G.Jung
....secondo me gli altri svolgono una funzione di specchio......
o no?
Re: tutto cio' che ci irrita negli altri....
Messaggio da Artemisia » 19/12/2012, 0:20
tempest ha scritto:[...]
Veramente per me non è così. Mi irrita più sovente ciò che è molto distante dal mio modo di essere, quindi non vedo alcun effetto "specchio".
Mi associo.
Mi irritano cose che sono molto lontane da me, mentre capisco benissimo chi mi e' affine, anche nei difetti, riesco a comprenderne i meccanismi.
Io a questa teoria degli specchi non ho mai creduto, almeno per quel che mi concerne, forse funzionera' con gli altri.
Re: tutto cio' che ci irrita negli altri....
Messaggio da Pallina5 » 20/12/2012, 9:10
Quoto Tempest, lo stesso discorso vale per me...tempest ha scritto:[...]
Veramente per me non è così. Mi irrita più sovente ciò che è molto distante dal mio modo di essere, quindi non vedo alcun effetto "specchio".
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Messaggio da Iris » 20/12/2012, 9:49
Per fare degli esempi a caso, se io mi innervosisco con X perchè è sempre flemmatico in qualunque situazione questo può celare un'invidia verso questo modo placido di affrontare la vita, oppure con Y perchè tradisce il fidanzato magari è perchè io stessa mi pongo il problema di cosa farei nella sua situazione e mi sento in colpa perchè ho paura che non avrei la forza di oppormi a una tentazione forte...
Messaggio da Pallina5 » 20/12/2012, 10:42
Non saprei..anche perchè se in qualcuno trovo atteggiamenti simili ai miei non credo possano irritarmi o darmi fastidio, sarebbe un negare ciò che sono io o no?Iris ha scritto:Io però la "funzione specchio" la intendo non tanto come un irritarsi per atteggiamenti altrui che possediamo anche noi stessi, quanto come il fatto che forse l'irritazione nasce da una nostra paura o senso di colpa o desiderio inconscio connesso con questo atteggiamento, insomma qualcosa di nascosto ma potente.
Per fare degli esempi a caso, se io mi innervosisco con X perchè è sempre flemmatico in qualunque situazione questo può celare un'invidia verso questo modo placido di affrontare la vita, oppure con Y perchè tradisce il fidanzato magari è perchè io stessa mi pongo il problema di cosa farei nella sua situazione e mi sento in colpa perchè ho paura che non avrei la forza di oppormi a una tentazione forte...
Comunque no, i comportamenti altrui non mi "aiutano" a riflettere su quello che sono io...personalmente col tempo ho imparato a valutare ciò che faccio e perchè, anche se sbaglio a farlo..
Se c'è qualcosa che non mi piace negli altri è solo perchè sono modi di fare lontani dai miei..
Però di norma cene vuole perchè gli altri mi irritino, in linea di massima non mi garba la perseveranza di certi atteggiamenti: il continuo lagnarsi, il voler fare i simpaticoni a tutti i costi...cose così..
Ma le azioni che gli altri compiono nella loro vita proprio non sono lo specchio della mia...
Re: tutto cio' che ci irrita negli altri....
Messaggio da Pallina5 » 20/12/2012, 10:43
Scusa non ti ho detto che questo topic lo trovo interessanteSWEET DREAM ha scritto:" Tutto ciò che ci irrita negli altri,
può portarci a capire noi stessi. "
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....secondo me gli altri svolgono una funzione di specchio......
o no?
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Re: tutto cio' che ci irrita negli altri....
Messaggio da cinque » 20/12/2012, 12:20
intervengo anche io perchè ho molto tempo oggi, purtroppo.SWEET DREAM ha scritto:" Tutto ciò che ci irrita negli altri,
può portarci a capire noi stessi. "
C.G.Jung
....secondo me gli altri svolgono una funzione di specchio......
o no?
no non servono solo come specchio.
comunque le stesse risposte che ti sono state date confermano la teoria dello specchio : troppo facile irritarsi per chi non è come te, come dice tempest . il mondo è bello perchè vario ; abbastanza egotista e solipsistica come idea. in piu' nessuno conosce se stesso senza mettersi in rapporto all'altro. ed anche qui non concordo con pallina .
insomma si' puo' aiutare ....c'è sempre un motivo del perchè l' altro ti dà fastidio e di solito dipende da te stesso. questo puo' aiutare a convivere con molti.
poi c'è proprio la persona pericolosa da evitare ....
Re: tutto cio' che ci irrita negli altri....
Messaggio da Pallina5 » 20/12/2012, 12:49
Non dico che bisogna evitare il confronto con gli altri anzi...dico però che i comportamenti personali degli altri non hanno influenza sui miei...cinque ha scritto:[...]
in piu' nessuno conosce se stesso senza mettersi in rapporto all'altro. ed anche qui non concordo con pallina .
insomma si' puo' aiutare ....c'è sempre un motivo del perchè l' altro ti dà fastidio e di solito dipende da te stesso. questo puo' aiutare a convivere con molti..
Per quel che riguarda il conoscersi, beh lì dipende anche dalle esperienze di vita...
E' logico che io provi "fastidio" nel stare accanto ad una persona petulante dato che io non lo sono ... o che non riesca a sopportare a lungo i pessimisti cronici... così come io posso essere fastidiosa agli occhi di chi per natura è "serioso"...
Comunque il mio "non sopportare" dura lo spazio di un attimo, perquanto io non condivida quello che differisce dal mio modo di essere( a meno che non si tratti di cose gravi) sono in grado di convivere tranquillamente con gli altri, forse perchè credo in genere nell'accettazione dell'altro pur nella sua diversità..
Invece ribadisco che sì il mondo è bello perchè vario, e l'uniformazione è una cosa che mi irrita
Bisognerebbe accettarsi e accettare un pò di più...
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Re: tutto cio' che ci irrita negli altri....
Messaggio da cinque » 20/12/2012, 13:05
ma come fai a dire questo ? non concordo.Pallina5 ha scritto:[...]
Non dico che bisogna evitare il confronto con gli altri anzi...dico però che i comportamenti personali degli altri non hanno influenza sui miei...
.
è tutto una catena: tutti dipendiamo dalle reazione altrui ed è tutto un imparare.
poi è ovvio : bisogna avere anche diversi rapporti a seconda delle persone e dei contesti.
per me nessuno si conosce mai davvero del tutto e gli altri ti aiutano. proprio l'isolarsi è controproducente, nel senso che chi si chiude dentro ad una casa ha sempre ragione. tu non mi dai l'impressione di far questo
faccio un piccolo esempio: da molto tempo devo fare una telefonata che sapevo non sarebbe servita a nulla, ma ero terrorizzata dal dolore altrui. proprio ora l'ho fatta : ne portero' i segni, ma la cosa mi è servita . devo essere piu' coraggiosa.
poi ci ho pensato (pur di non pensare alla telefonata) ed ho pensato a questa teoria (degli specchi... ; non sapevo neanche esistesse): a me è servita a capire mio padre per esempio. rischiavo di diventare la classica figlia che dopo i 25 anni si erge giudice del proprio padre o non si prende le responsabilità dei propri errori non vivendo la propria vita.
Re: tutto cio' che ci irrita negli altri....
Messaggio da Pallina5 » 20/12/2012, 13:40
Appunto, la differenza tra me e te evidentemente stà tutta quì... io ho imparato presto quello a cui tu accenni... ho vissuto la mia vita, ho già imparato molto, mi manca solo un pezzo di percorso, e per quel pezzo non mi "servono" gli altri come specchio...semmai come esempio, sia in positivo che in negativo...cinque ha scritto:[...]
ma come fai a dire questo ? non concordo.
è tutto una catena: tutti dipendiamo dalle reazione altrui ed è tutto un imparare.
poi è ovvio : bisogna avere anche diversi rapporti a seconda delle persone e dei contesti.
per me nessuno si conosce mai davvero del tutto e gli altri ti aiutano. proprio l'isolarsi è controproducente, nel senso che chi si chiude dentro ad una casa ha sempre ragione. tu non mi dai l'impressione di far questo
faccio un piccolo esempio: da molto tempo devo fare una telefonata che sapevo non sarebbe servita a nulla, ma ero terrorizzata dal dolore altrui. proprio ora l'ho fatta : ne portero' i segni, ma la cosa mi è servita . devo essere piu' coraggiosa.
poi ci ho pensato (pur di non pensare alla telefonata) ed ho pensato a questa teoria (degli specchi... ; non sapevo neanche esistesse): a me è servita a capire mio padre per esempio. rischiavo di diventare la classica figlia che dopo i 25 anni si erge giudice del proprio padre o non si prende le responsabilità dei propri errori non vivendo la propria vita.
Che siamo in continua mutazione è un dato di fatto, ma non mi pare tanto difficile comprendere che alcuni sono già a buon punto con questo evolversi...
Infatti io sono contro l' isolamento...guai..è un qualcosa che ti può dare solo vuoto ed aridità.. ma ciò non vuol dire che da sola non posso arrivare a comprendere certi miei aspetti...Ma per fare ciò bisogna essere molto forti , avere una certa obbiettività, e molta autocritica( cosa che in me abbonda troppo..vedi l'ho fatto anche ora)...mi spiace ma è difficile spiegare...
Il tuo esempio è molto bello ed indice di quella mutazione che intendo io...
Ripeto: una cosa che mi irrita non mi può esser utile...il confronto con gli altri sì invece..
Buona giornata
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Re: tutto cio' che ci irrita negli altri....
Messaggio da cinque » 20/12/2012, 14:19
pensare d'essere già a cosi' grande livello di mutazione da mancarti un solo pezzo mi pare strano e non credo che solo da se stessi si impari. ma la pensi cosi' e bene.Pallina5 ha scritto:[...]
Appunto, la differenza tra me e te evidentemente stà tutta quì... io ho imparato presto quello a cui tu accenni... ho vissuto la mia vita, ho già imparato molto, mi manca solo un pezzo di percorso, e per quel pezzo non mi "servono" gli altri come specchio...semmai come esempio, sia in positivo che in negativo...
Che siamo in continua mutazione è un dato di fatto, ma non mi pare tanto difficile comprendere che alcuni sono già a buon punto con questo evolversi... :rolleyes:
.
Buona giornata
comunque visto che da un post non puoi capire chi sono io e cosa ho vissuto io ( a parte un accenno di 13 anni fa) chiudo qui .
buona giornata
Re: tutto cio' che ci irrita negli altri....
Messaggio da Pallina5 » 20/12/2012, 14:29
Non ho convinzioni, non credo si impari solo da noi stessi..cinque ha scritto:[...]
no perchè pensare d'essere già a cosi' grande livello di mutazione mi pare difficile e non credo che solo da se stessi si impari. ma ti lascio alla tue convinzioni visto che è solo un forum.
comunque visto che da un post non puoi capire chi sono io e cosa ho vissuto io ( a parte un accenndo di 13 anni fa) chiudo qui .
buona giornata
Non mi sono mai riferita alla tua vita, non mi permetterei nemmeno se la conoscessi...sono questioni private che in un forum non tratterei mai...
Ho solo detto che abbiamo vissuti differenti che ci portano a condizioni diverse..Questa è solo "la natura" delle cose.
Mi spiace che te la prenda senza motivo ma ne prendo atto e chiedo scusa ...
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Re: tutto cio' che ci irrita negli altri....
Messaggio da cinque » 20/12/2012, 14:35
ok . non c'è bisogno.Pallina5 ha scritto:[...]
Non ho convinzioni, non credo si impari solo da noi stessi..
Non mi sono mai riferita alla tua vita, non mi permetterei nemmeno se la conoscessi...sono questioni private che in un forum non tratterei mai...
Ho solo detto che abbiamo vissuti differenti che ci portano a condizioni diverse..Questa è solo "la natura" delle cose.
Mi spiace che te la prenda senza motivo ma ne prendo atto e chiedo scusa ...
ci siamo capite male! mi ero spiegata male....
nessun problema....
comunque non sei da'ccordo con jung, non con me....
sgrida lui. ah ah
ovviamente crescendo certi dubbi sono minori.
adesso vado a letto. il virus non mi dà tregua. questi giorni sono un disastro. vado a leggere un libro.
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Messaggio da Iris » 20/12/2012, 14:50
Mmmm....dipende: una persona può avere lati di se stessa che la irritano e che vorrebbe cambiare, di conseguenza si irrita verso questi stessi lati in un'altra persona. Oppure può vivere con indifferenza e autoindulgenza delle cose di se stessa che poi però se provengono da un altro le fanno vedere rosso (per esempio, raramente si incontrano persone arroganti e prepotenti che tollerano o provano simpatia per l'arroganza e la prepotenza altrui, no?).Pallina5 ha scritto:Non saprei..anche perchè se in qualcuno trovo atteggiamenti simili ai miei non credo possano irritarmi o darmi fastidio, sarebbe un negare ciò che sono io o no?
Messaggio da Artemisia » 20/12/2012, 22:33
Non so per gli altri, per me funziona in modo molto semplice: aborro le persone negative, tutte quelle che possono essere pericolose per il mio stare bene: gli invidiosi, i boriosi, i maleducati, i cattivi, i violenti, gli aggressivi, i gelosi, i manici, i paranoici, e quant'altro.Iris ha scritto:Io però la "funzione specchio" la intendo non tanto come un irritarsi per atteggiamenti altrui che possediamo anche noi stessi, quanto come il fatto che forse l'irritazione nasce da una nostra paura o senso di colpa o desiderio inconscio connesso con questo atteggiamento, insomma qualcosa di nascosto ma potente.
Per fare degli esempi a caso, se io mi innervosisco con X perchè è sempre flemmatico in qualunque situazione questo può celare un'invidia verso questo modo placido di affrontare la vita, oppure con Y perchè tradisce il fidanzato magari è perchè io stessa mi pongo il problema di cosa farei nella sua situazione e mi sento in colpa perchè ho paura che non avrei la forza di oppormi a una tentazione forte...
Nessun specchio, solo la paura di avere qualcosa di negativo attorno. Quindi, se posso li evito. Mi piacciono le persone che possono apportare benessere, conoscenza, arricchimento, empatia, amore, amicizia, divertimento e tutto quello che e' positivo. So che e' un discorso semplice ma e' l'unica regola che ho e la tengo ben stretta. Poi, lo specchio lo uso per guardarmi le spalle, solo a questo serve per me, e la mattina per truccarmi
So che con certe persone sto bene e con altre sto male, ho imparato che la vita si basa su equazioni matematiche molto semplici: + positivi, -negativi= si sta meglio
Io mi conosco molto bene e so che questo conta per la mia serenita'. Motivo principale per cui non leggo alcune persone qui, ma solo quelle che mi piacciono
Messaggio da Artemisia » 20/12/2012, 22:41
Iris ha scritto:[...]
Mmmm....dipende: una persona può avere lati di se stessa che la irritano e che vorrebbe cambiare, di conseguenza si irrita verso questi stessi lati in un'altra persona. Oppure può vivere con indifferenza e autoindulgenza delle cose di se stessa che poi però se provengono da un altro le fanno vedere rosso (per esempio, raramente si incontrano persone arroganti e prepotenti che tollerano o provano simpatia per l'arroganza e la prepotenza altrui, no?).
Per me non e' cosi. Io provo indulgenza quando vedo difetti che ho anche io, quindi tutto e' relativo e soggettivo.
E conosco tanti arroganti che vanno a braccetto con altri arroganti (in rete poi e' un tripudio di questo tipo di coppie che spesso nei forum si spalleggiano e fanno comunella). Anzi, ho notato nella vita che i simili poi finiscono sempre assieme, persone con gli stessi difetti, la stessa natura.
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Messaggio da tempest » 20/12/2012, 23:11
Ho capito, è un'irritazione, quella che descrivi tu, che cela un desiderio nascosto di assomigliare a chi ( in apparenza ) giudichiamo male. E' un'irritazione ipocrita, figlia dell'invidia, quella della volpe e dell'uva per intenderci...Iris ha scritto:Io però la "funzione specchio" la intendo non tanto come un irritarsi per atteggiamenti altrui che possediamo anche noi stessi, quanto come il fatto che forse l'irritazione nasce da una nostra paura o senso di colpa o desiderio inconscio connesso con questo atteggiamento, insomma qualcosa di nascosto ma potente.
Per fare degli esempi a caso, se io mi innervosisco con X perchè è sempre flemmatico in qualunque situazione questo può celare un'invidia verso questo modo placido di affrontare la vita, oppure con Y perchè tradisce il fidanzato magari è perchè io stessa mi pongo il problema di cosa farei nella sua situazione e mi sento in colpa perchè ho paura che non avrei la forza di oppormi a una tentazione forte...
Può accadere, ma in rari casi, secondo me, il più delle volte gli altri ci irritano per banale antipatia, e, come dicevamo prima, per divergenza di atteggiamenti e vedute.
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Re: tutto cio' che ci irrita negli altri....
Messaggio da Turbo » 21/12/2012, 3:21
Però...tra l'uno e l'altro, pure Jung se la giocava con freud a palleggià ******* eh?SWEET DREAM ha scritto:" Tutto ciò che ci irrita negli altri,
può portarci a capire noi stessi. "
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....secondo me gli altri svolgono una funzione di specchio......
o no?
No scusa.... come sarebbe a dire.... fatemela capì questa... a me mi irritano i buonisti e gli introversi starebbe a significare che io so buonista e introverso ?
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Messaggio da cinque » 21/12/2012, 10:16
la teoria è profonda (molto piu' complessa da come la rappresenti) e serve, nella vita pratica, a conoscere a rapportarsi agli altri ; chi ha autocritica e vuole cambiare usa questo metodo ogni giorno , senza neanche conoscere jung.
per esempio se hai notato ognuno di noi fa fatica a convivere con certe personalità. per esempio io non ho mai avuto problemi con la donna seduttiva, che agisce in un altro campo rispetto al mio, ma con l' ape regina, perchè, essendo anche io autoritaria, abbiamo degli scontri e dobbiamo prenderci le misure. con questa autocritica non autodistruttiva potresti comunicare meglio con gli altri e diventare meno timida, come desideri essere, magari scherzando sui tuoi difetti...
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Messaggio da Iris » 21/12/2012, 10:22
Non proprio, almeno per il mio modo di vedere non è ipocrita:può succedere per esempio che una persona molto coscienziosa che prende sempre tutto sul serio si senta irritata da una che vive spensieratamente e senza problemi e che allo stesso tempo senta invidia per la sua leggerezza...a mio avviso questo non è indice di ipocrisia, semplicemente spesso le cose hanno un pro e un contro quindi è anche normale essere convinti e sicuri di un certo proprio pensiero o modo di prendere la vita e però a volte sentirne il peso.tempest ha scritto:Ho capito, è un'irritazione, quella che descrivi tu, che cela un desiderio nascosto di assomigliare a chi ( in apparenza ) giudichiamo male. E' un'irritazione ipocrita, figlia dell'invidia, quella della volpe e dell'uva per intenderci...
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Messaggio da Turbo » 21/12/2012, 13:50
Logica ineccepibilecinque ha scritto:ascolta iris a te serve questo per socializzare? allora non ascoltare qualsiasi risposta di un forum, di persone che non conosci e che , per loro motivi, non vogliono ascoltarla.
la teoria è profonda (molto piu' complessa da come la rappresenti) e serve, nella vita pratica, a conoscere a rapportarsi agli altri ; chi ha autocritica e vuole cambiare usa questo metodo ogni giorno , senza neanche conoscere jung.
per esempio se hai notato ognuno di noi fa fatica a convivere con certe personalità. per esempio io non ho mai avuto problemi con la donna seduttiva, che agisce in un altro campo rispetto al mio, ma con l' ape regina, perchè, essendo anche io autoritaria, abbiamo degli scontri e dobbiamo prenderci le misure. con questa autocritica non autodistruttiva potresti comunicare meglio con gli altri e diventare meno timida, come desideri essere, magari scherzando sui tuoi difetti...
in bocca al lupo
Quella della "lotta" tra "api regine" o comunque tra personalità leader penso sia associabile più ad un discorso di territorialità che al concetto descritto da Iris, che come hai giustamente detto è stato esposto in maniera un pò troppo semplicistica (e che come al solito io ho colto l'occasione per minimizzare ) Tra l'altro aggrapparsi a Jung potrebbe anche essere un luogo di comodo per giustificare un comportamento reattivo verso il prossimo.
Concordo oltretutto sul fatto che l'autoironia e "l'arte di prendere e prendersi in giro" siano l'arma migliore contro delle reazioni che alla lunga potrebbero portare verso uno stato di stress emotivo.
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Messaggio da cinque » 21/12/2012, 14:07
ma tu l'hai capito cosa vuol dire iris???? io noTurbo ha scritto:[...]
Logica ineccepibile
Quella della "lotta" tra "api regine" o comunque tra personalità leader penso sia associabile più ad un discorso di territorialità che al concetto descritto da Iris, che come hai giustamente detto è stato esposto in maniera un pò troppo semplicistica (e che come al solito io ho colto l'occasione per minimizzare ) Tra l'altro aggrapparsi a Jung potrebbe anche essere un luogo di comodo per giustificare un comportamento reattivo verso il prossimo.
Concordo oltretutto sul fatto che l'autoironia e "l'arte di prendere e prendersi in giro" siano l'arma migliore contro delle reazioni che alla lunga potrebbero portare verso uno stato di stress emotivo.
spiegami questa storia della reattività verso il prossimo che ho sottolineato.
si' ma è il modo mio e tuo questo dell'ironia ad autoironia .
non mi pare che venga molto capito qui....pazienza
infatti le api regine intelligenti si rispettano e trovano api senza litigare , ma accordandosi. possono essere anche amiche ,ma non è detto che tutte le api regine siano intelligenti.... credimi
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Messaggio da Turbo » 21/12/2012, 14:55
Mettendo da parte che farmi irritare è molto difficile (ed è un bene perchè quando mi irrito divento una persona molto più sgradevole di quando non lo possa essere in una situazione normale) Io cerco di mettere la logica e la ragione davanti a tutto... porto un esempio...Iris ha scritto:Certo, il significato che ho dato io a questa teoria non è valido per tutti, poi è vero che il più delle volte ci irritiamo semplicemente perchè un certo atteggiamento ci da fastidio punto e basta: è solo una cosa che a volte può accadere.
A me i Gay danno fastidio (concetto di base)
cos'è del gay che mi infastidisce ? (approfondiamo l'eventuale risposta)
Il fatto che abbia gusti sessuali diversi dai miei ? No !
Il fatto che vorrei essere gay e provo imbarazzo a dichiararlo ? No !
Il fatto che usano un look a dir poco "anticonvenzionale" ? Figuriamoci !
Cosa quindi mi manda in bestia?
Mi manda in bestia il loro continuo spirito di provocazione
La loro continua tendenza a ghettizzarsi
Il loro ripetitivo comportameto a mettere sempre il c**o e il sesso in mezzo a qualsiasi discorso.
Il loro atteggiamento effemminato
Ma....
Un omosessuale che abbia rispetto per gli etero, che non partecipi ad un gay pride solo per provocare e dissacrare la comunità cattolica (che non va genio neanche a me, ma di certo che non mi autorizza a mancarle di rispetto), che non sculetti in leggins e si rivolga agli altri con toni agressivi o di sfida, che non si lanci maniacalmente sui siti "lui X lui" o se na vada al Pub raccontando nei dettagli le esperienze sessuali avute la sera prima, continuerebbe a darmi fastidio ?
Non di certo !
conclusione: Non odio i gay perchè glie piace er "biscotto", ma per gli atteggiamenti (e ne sono in percentuale molto alta) che assumono nei confronti di chi non usa il c**o per ragionare.
Attaccare o peggio "odiare" (vi assicuro che l'odio è un altra cosa e auguro tutti col cuore di non provarlo mai) qulacuno solo perchè lo vediamo uno specchio di noi stessi (allo stesso modo può accadere il contrario, cioè di provare amore morboso nei confronti della persona alla quale vorremmo somigliare) si chiama "proiezione dell'ego" e non è per niente na bella cosa
Se non è ipocrisia (scusa, la parola "ipocrisia" ti da fastidio? Credi sia un offesa?) dalle allora un tuo significato o un tuo appellativo.Iris ha scritto: Non proprio, almeno per il mio modo di vedere non è ipocrita:può succedere per esempio che una persona molto coscienziosa che prende sempre tutto sul serio si senta irritata da una che vive spensieratamente e senza problemi e che allo stesso tempo senta invidia per la sua leggerezza...a mio avviso questo non è indice di ipocrisia, semplicemente spesso le cose hanno un pro e un contro quindi è anche normale essere convinti e sicuri di un certo proprio pensiero o modo di prendere la vita e però a volte sentirne il peso.
Come mai uno "che vive spensieratamente e senza problemi e con leggerezza" non provi la stessa cosa nei riguardi di chi è una persona "coscienziosa che prende sempre tutto sul serio" (pensi che chi vive spensieratamente e senza problemi non possa essere in egual modo "coscienzioso" cioè non avere una coscienza) ?
Il passo importante non sta nel chiederti le cose di cui sopra e darti le risposte... quello difficile sta nell'accettarne le risposte (anche se a fartele sei tra te e te)
In genere "Io personalmente" ho sempre notato nelle persone "coscienziose che prendono sempre tutto sul serio" la tendenza ad intrigarsi degli affari di quelle "superficiali che vivono spensieratamente e senza problemi".
L'invidia è il migliore ed uno dei principali vettori dell'ipocrisia. Preferirei di gran lunga essere "ipocrita" che "invidioso" (per fortuna appartengoa quelli "poco coscienziosi che vivono spensieratamente e senza problemi" (magari "senza problemi")
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Messaggio da Iris » 21/12/2012, 15:16
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Messaggio da cinque » 21/12/2012, 15:17
ah ah ho capito cosa vuoi dire ...Turbo ha scritto:[...]
Il loro ripetitivo comportameto a mettere sempre il c**o e il sesso in mezzo a qualsiasi discorso.
Il loro atteggiamento effemminato
Ma....
Un omosessuale che abbia rispetto per gli etero, che non partecipi ad un gay pride solo per provocare e dissacrare la comunità cattolica (che non va genio neanche a me, ma di certo che non mi autorizza a mancarle di rispetto), che non sculetti in leggins e si rivolga agli altri con toni agressivi o di sfida, che non si lanci maniacalmente sui siti "lui X lui" o se na vada al Pub raccontando nei dettagli le esperienze sessuali avute la sera prima, continuerebbe a darmi fastidio ?
Non di certo !
o", ma per gli atteggiamenti (e ne sono in percentuale molto alta) che assumono nei confronti di chi non usa il c**o per ragionare.
D
mah forse è meglio non irritarsi troppo con molta gente : se proprio non sopporto certi atteggiamenti li ignoro.
in generale pero' a me fa paura la gente che odia troppe persone o è irritato da troppi atteggiamenti. dovrebbero vivere in una bolal di sapone
tu confondi i gay famosi o quelli delle associazioni con gli omosessuali normali , che , a parte essere un po' effeminati (rassegnati) non sfidano, nessuno, non parlano sempre di sesso (almeno con gli eterosessuali ) , cosa, che devo dire, invece fanno alcuni.
credimi se fossi venuto in qualche viaggio con me l'avresti capito....anzi ti diro' li ho visti anche come coppiette molto conformiste . poi va beh lo sai anche tu c'è chi è piu' intelligente e chi meno....
tante tue idee si sarebbero disciolte... e poi ci sono sempre belle figliole vicino agli omosessuali . ah ah
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Messaggio da Turbo » 21/12/2012, 16:38
E' una forma comportamentale che hanno tutti gli esseri umani. Il dissentire, contestare, criticare il modus vivendi degli altri si può paragonare all'atto di "confrontarsi" e di "emergere". Naturalmente dall'altra parte (soprattutto se si incontra una personalità "forte" o "reattiva") non si trova quasi mai una tipologia disposta a farsi evangelizzare o quanto meno a farsi criticare su dei concetti che non sono propri e la diatriba è d'obbligo.cinque ha scritto:[...]
ma tu l'hai capito cosa vuol dire iris???? io no
spiegami questa storia della reattività verso il prossimo che ho sottolineato.
si' ma è il modo mio e tuo questo dell'ironia ad autoironia .
non mi pare che venga molto capito qui....pazienza
infatti le api regine intelligenti si rispettano e trovano api senza litigare , ma accordandosi. possono essere anche amiche ,ma non è detto che tutte le api regine siano intelligenti.... credimi
Dopodichè capita sepsso che la personalità più debole, cominci a farsi delle domande sulla legittimità delle sue critiche (cosa che non sempre accade alla personalità meno debole) e anzichè accettare il fatto di aver trovato un pessimo modo per confrontarsi, vada a parare su concetti dottrinali per lo più associati alla psicanalisi, prendendo come spiegazione l'interpretazione psicologicamente più congeniali al proprio comportamento. In tal modo l'accettare di di aver agito in maniera comportamentalmente ambigua risulta meno traumatico che accettare il fatto di avere un caratteraccio.
Le persone più critiche sono quelle che difettano di autocritica.
E questo senza andare a scomodare Jung o Freud
ps.
Non si diventa "ape regina" se non si ha l'intelligenza per operare la "scalata"...
Il leaderismo congenito lo si riscontra solo negli insetti, per tutte le altre specie animali bisogna guadagnarselo (e quasi sempre la sola forza fissica non basta soprattutto parlando di esseri umani)
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Messaggio da Turbo » 21/12/2012, 16:53
Puo darsi che magari la tua idea sia stataa recepita male. Qui nessuno intende attaccare l'altro, si scrive solo cio che si è capito tra le virgole di un discorso, e soprattutto nessuno sta attaccando o criticando l'altro. Credo che esprimere dinuovo il concetto che volevi diffondere magari citando esempi personali senza appoggiarsi ai padri della psicanalisi oppure usandoli per introspezionale una considerazione individuale sarebbe come prendere la cosa da un punto di vista più etico e rilassante, come fare una chiacchierata tra amici. (si chiama "mailamici" la community no?)Iris ha scritto:Mi spiace che il significato delle mie parole sia stato travisato in questo modo, comunque la piega che sta prendendo questo topic non mi piace neanche un pò, quindi per ora la chiudo qui...
Quanto hai detto sull'essere lo "specchio di noi stessi" è un buon punto di partenza e una presa di coscienza abbastanza coraggiosa (tra l'altro anche sotto un certo aspetto "dolorosa") che predispone all'autocritica e al conseguente scopo di migliorarsi. Quindi non puntare i piedi facendoti prendere dall'orgoglio e della ripicca. Qui nessuno vuole darti dell'ipocrita o altro. Pesavamo di discutere su un concetto non mettere sotto accusa una persona.
O forse mi sto sbagliando?
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