chiudersi e intimorire l'altro
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- tarabas
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chiudersi e intimorire l'altro
Messaggio da tarabas » 24/04/2012, 10:36
capita spesso che sul lato solare del mio carattere affiori la parte timida o riflessiva... e allora mi chiudo all'improvviso, magari per disagio, per imbarazzo, e non voglio più comunicare con nessuno, cercando di isolarmi dal resto e trovando il mio equilibrio interno... chiudendomi anche con le persone che mi vogliono bene con la conseguenza che pian piano queste si allontanano intimorite provocando un disagio reciproco e raddoppiato...
Tutto questo comportamento corredato forse dalla speranza che chi ci sta intorno ci abbracci e ci cancelli questo velo sottile di tristezza e di autoprotezione (?)
Anche a qualcuno di voi succede di chiudervi all'improvviso e rimanere silenziosi, troppo equilibrati mettendo a disagio le persone che vi stanno intorno?
Consigli e pareri, grazie a tutti.
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Re: chiudersi e intimorire l'altro
Messaggio da suffocation73 » 24/04/2012, 11:41
Capita eccome , e molto spesso..semplicemente chi mi conosce lo sa come sono fatto, dunque non è nè a disagio nè in imbarazzo. Gli altri magari un po' lo sono, qualcuno me lo ha fatto notare altri no. Non ho consigli in merito.tarabas ha scritto:Buongiorno a tutti,
capita spesso che sul lato solare del mio carattere affiori la parte timida o riflessiva... e allora mi chiudo all'improvviso, magari per disagio, per imbarazzo, e non voglio più comunicare con nessuno, cercando di isolarmi dal resto e trovando il mio equilibrio interno... chiudendomi anche con le persone che mi vogliono bene con la conseguenza che pian piano queste si allontanano intimorite provocando un disagio reciproco e raddoppiato...
Tutto questo comportamento corredato forse dalla speranza che chi ci sta intorno ci abbracci e ci cancelli questo velo sottile di tristezza e di autoprotezione (?)
Anche a qualcuno di voi succede di chiudervi all'improvviso e rimanere silenziosi, troppo equilibrati mettendo a disagio le persone che vi stanno intorno?
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Messaggio da artemisia_mra » 24/04/2012, 12:31
Col tempo ho imparato a forzarmi un pò, e parlarne con chi mi è più vicino.
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Re: chiudersi e intimorire l'altro
Messaggio da arietina76 » 24/04/2012, 13:34
sì, mi è capitato, soprattutto quando non ho una confidenza eccessiva con il mio interlocutore: in quel caso preferisco tenere preoccupazioni e pensieri per me, e inevitabilmente finisco per isolarmi da un discorso o da una situazione.tarabas ha scritto:Buongiorno a tutti,
capita spesso che sul lato solare del mio carattere affiori la parte timida o riflessiva... e allora mi chiudo all'improvviso, magari per disagio, per imbarazzo, e non voglio più comunicare con nessuno, cercando di isolarmi dal resto e trovando il mio equilibrio interno... chiudendomi anche con le persone che mi vogliono bene con la conseguenza che pian piano queste si allontanano intimorite provocando un disagio reciproco e raddoppiato...
Tutto questo comportamento corredato forse dalla speranza che chi ci sta intorno ci abbracci e ci cancelli questo velo sottile di tristezza e di autoprotezione (?)
Anche a qualcuno di voi succede di chiudervi all'improvviso e rimanere silenziosi, troppo equilibrati mettendo a disagio le persone che vi stanno intorno?
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ed è vero, almeno per me, quanto scrivi dopo: anche se involontariamente mi isolo (nel senso che non faccio apposta, mi viene naturale per carattere), ho sempre la speranza che chi mi sta di fronte possa capire, o almeno domandarsi alcune cose, e anzichè sentirsi in imbarazzo, mi offra la sua mano.
speranza fino ad ora vana, comunque....
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Re: chiudersi e intimorire l'altro
Messaggio da Niobe85 » 24/04/2012, 14:47
Ho un carattere molto particolare e me ne vergogno... sono un pò asociale, di conseguenza difficilmente riesco a legarmi affettivamente ad una persona, capita dunque spesso che in un luogo affollato, mi ritiro in disparte e inavvicinabile... ma chi ti ama e ti conosce, o comunque a chi hai dato l'opportunità di farlo, sa come abbassare le tue difese... questo è ciò che conta credo posso dunque solo dirti di essere te stesso sempre, nei pregi e nei difetti perchè almeno dimostri di essere autenticotarabas ha scritto:Buongiorno a tutti,
capita spesso che sul lato solare del mio carattere affiori la parte timida o riflessiva... e allora mi chiudo all'improvviso, magari per disagio, per imbarazzo, e non voglio più comunicare con nessuno, cercando di isolarmi dal resto e trovando il mio equilibrio interno... chiudendomi anche con le persone che mi vogliono bene con la conseguenza che pian piano queste si allontanano intimorite provocando un disagio reciproco e raddoppiato...
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Re: chiudersi e intimorire l'altro
Messaggio da arietina76 » 24/04/2012, 18:23
l'ho sempre pensato anch'io.....Niobe85 ha scritto:[...]
Ho un carattere molto particolare e me ne vergogno... sono un pò asociale, di conseguenza difficilmente riesco a legarmi affettivamente ad una persona, capita dunque spesso che in un luogo affollato, mi ritiro in disparte e inavvicinabile... ma chi ti ama e ti conosce, o comunque a chi hai dato l'opportunità di farlo, sa come abbassare le tue difese... questo è ciò che conta credo posso dunque solo dirti di essere te stesso sempre, nei pregi e nei difetti perchè almeno dimostri di essere autentico
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Re: chiudersi e intimorire l'altro
Messaggio da Marcello80 » 24/04/2012, 19:25
Anche io quoto il tuo commento e ne sottolineo un'altra parte, così con un commento ce ne abbiamo fatti 3 finoraNiobe85 ha scritto:[...]
Ho un carattere molto particolare e me ne vergogno... sono un pò asociale, di conseguenza difficilmente riesco a legarmi affettivamente ad una persona, capita dunque spesso che in un luogo affollato, mi ritiro in disparte e inavvicinabile... ma chi ti ama e ti conosce, o comunque a chi hai dato l'opportunità di farlo, sa come abbassare le tue difese... questo è ciò che conta credo posso dunque solo dirti di essere te stesso sempre, nei pregi e nei difetti perchè almeno dimostri di essere autentico
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Re: chiudersi e intimorire l'altro
Messaggio da justeyes89 » 25/04/2012, 18:15
Ti capisco.Ho perso molte amicizie per questo mio desiderio di starmene per i fatti miei ogni tanto,ma non sempre le persone capiscono questo desiderio di solitudine e si sentono escluse.Solo chi ti ama e ti conosce può capire,ma molte volte per questo ci vuole tempo e quindi i casi sono due:o trovi una persona molto perspicace,che riesce a comprenderti al volo senza se e ma,oppure aspetti a far vedere questo lato di te quando si arriva ad un buon livello di conoscenza,spiegandolo senza trovare scuse.In entrambi i casi non é facile.Niobe85 ha scritto:[...]
Ho un carattere molto particolare e me ne vergogno... sono un pò asociale, di conseguenza difficilmente riesco a legarmi affettivamente ad una persona, capita dunque spesso che in un luogo affollato, mi ritiro in disparte e inavvicinabile... ma chi ti ama e ti conosce, o comunque a chi hai dato l'opportunità di farlo, sa come abbassare le tue difese... questo è ciò che conta credo posso dunque solo dirti di essere te stesso sempre, nei pregi e nei difetti perchè almeno dimostri di essere autentico
Cavolo pensare di essere l'unica a pensarla così.E' proprio vero,nessuno é solo a questo mondo.
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Re: chiudersi e intimorire l'altro
Messaggio da Mamie » 02/05/2012, 9:57
ciao! come hai visto non sei lunico! secondo me il tuo comportamento è abbastanza comune e generato da motivi diversi...io stessa mi comporto un po come te...e credo succeda per l'unione di due motivi: uno è che ho avuto tante fregature dalle persone e questo ha fatto in modo che i miei problemi, pensieri, riflessioni ecc. li tenessi per me; due il fatto che sono diventata una persona che vuol avere le cose sotto controllo per cui ogni tanto devo fermarmi a fare le mie "analisi" sulle sensazioni, emozioni, su di me ecc. cose che quindi riguardano i miei pensieri soltanto e che non vorrei condividere con altri....tarabas ha scritto:Buongiorno a tutti,
capita spesso che sul lato solare del mio carattere affiori la parte timida o riflessiva... e allora mi chiudo all'improvviso, magari per disagio, per imbarazzo, e non voglio più comunicare con nessuno, cercando di isolarmi dal resto e trovando il mio equilibrio interno... chiudendomi anche con le persone che mi vogliono bene con la conseguenza che pian piano queste si allontanano intimorite provocando un disagio reciproco e raddoppiato...
Tutto questo comportamento corredato forse dalla speranza che chi ci sta intorno ci abbracci e ci cancelli questo velo sottile di tristezza e di autoprotezione (?)
Anche a qualcuno di voi succede di chiudervi all'improvviso e rimanere silenziosi, troppo equilibrati mettendo a disagio le persone che vi stanno intorno?
Consigli e pareri, grazie a tutti.
La conseguenza è che ogni tanto mi fermo da sola a pensare e vado in un mondo di pensieri mio di cui la maggior parte delle persone non ne conosce la storia...
L'unica cosa utile che ho trovato per evitare di allontanare quelle poche persone che a me ci tengono davvero è stata iniziare a condividere i miei pensieri...magari poco alla volta, non tutto, non sempre...ma questo aiuta a chi ci circonda di capire cosa succede dentro di noi mentre ci isoliamo, evitando di indurli a pensare cosa sbagliate che li farebbero allontanare!
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Re: chiudersi e intimorire l'altro
Messaggio da fabius.ol » 02/05/2012, 18:06
Si purtroppo mi capita troppo spesso, anche se provo a buttar li qualcosa di meno ragionato solo per evitare un silenzio imbarazzante, ma spesso anche questo espediente non funziona, anzi mette gli altri ancora più a disagio. Per questo cerco di evitare situazioni in cui questo aspetto del mio carattere può venir fuori. Sperando di trovare in me stesso il coraggio di accettarmi per come sono e non pretendere o desiderare qualcosa di diverso da questo, forse è più la consapevolezza di non amare questo aspetto di me a creare queste situazioni di disagio, è tutto un castello di carte, forse dovrei eliminarne la base per far crollare il resto. A parole è tutto semplice e quando si cerca di realizzare i propri propositi che si insinua il meccanismo, del tutto automatico.tarabas ha scritto:Buongiorno a tutti,
capita spesso che sul lato solare del mio carattere affiori la parte timida o riflessiva... e allora mi chiudo all'improvviso, magari per disagio, per imbarazzo, e non voglio più comunicare con nessuno, cercando di isolarmi dal resto e trovando il mio equilibrio interno... chiudendomi anche con le persone che mi vogliono bene con la conseguenza che pian piano queste si allontanano intimorite provocando un disagio reciproco e raddoppiato...
Tutto questo comportamento corredato forse dalla speranza che chi ci sta intorno ci abbracci e ci cancelli questo velo sottile di tristezza e di autoprotezione (?)
Anche a qualcuno di voi succede di chiudervi all'improvviso e rimanere silenziosi, troppo equilibrati mettendo a disagio le persone che vi stanno intorno?
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Ciò ce mi spaventa di più è che se non riesco ad accettarlo io come potrà farlo un terzo, un amico/a o una compagna? Basta che già mi assale la tristezza! Ciao
Re: chiudersi e intimorire l'altro
Messaggio da Ospite » 02/05/2012, 19:43
Sono atteggiamenti normali in una persona sensibile, delicata e leggermente insicura. Ho attraversato una fase simile in gioventù, e mi rammaricavo sempre che non riuscivo a comunicare questo mio disagio a qualcuno. Ed ero alla ricerca (errata), della persona giusta della quale avrei voluto innamorarmi, e quindi ricevere aiuto. L'aiuto invece me lo sono dato da solo con il tempo. E grazie a ciò, ho potuto aprirmi ed esprimermi come volevo.tarabas ha scritto:
Tutto questo comportamento corredato forse dalla speranza che chi ci sta intorno ci abbracci e ci cancelli questo velo sottile di tristezza e di autoprotezione (?)
Anche a qualcuno di voi succede di chiudervi all'improvviso e rimanere silenziosi, troppo equilibrati mettendo a disagio le persone che vi stanno intorno?
Ma guarda che poi starsene ogni tanto da soli, non è mica del tutto male.
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Re: chiudersi e intimorire l'altro
Messaggio da L'Uomo dell'Alpe » 03/05/2012, 17:25
Sorprende questa confessione, non in negativo sia chiaro, lascia sorgere alcune domande. So bene che Lei Shadow sia piuttosto riservato, ma non riesco a comprendere quale collegamento avesse il Suo disagio con la continua ricerca della donna giusta della quale avrebbe voluto innamorarsi e dalla quale avrebbe desiderato aiuto. Poi quale aiuto si è dato con il tempo ed ancora in cosa si è potuto esprimere come voleva che in gioventù non Le è stato possibile. Ed in ultimo, per "gioventù" quali anni intende?Shadow750 ha scritto:[...]
Sono atteggiamenti normali in una persona sensibile, delicata e leggermente insicura. Ho attraversato una fase simile in gioventù, e mi rammaricavo sempre che non riuscivo a comunicare questo mio disagio a qualcuno. Ed ero alla ricerca (errata), della persona giusta della quale avrei voluto innamorarmi, e quindi ricevere aiuto. L'aiuto invece me lo sono dato da solo con il tempo. E grazie a ciò, ho potuto aprirmi ed esprimermi come volevo.
Sia chiaro, non è costretto a rispondere se ritiene che ciò leda la Sua riservatezza.
Re: chiudersi e intimorire l'altro
Messaggio da Ospite » 05/05/2012, 15:51
Tante mie difficoltà ad esprimermi e comunicare, ma anche nel farmi accettare come individuo, mi creavano un disagio simile a quello descritto da tarabas. Ecco, pensavo che, trovando una ragazza verso la quale mi sarebbe piaciuto innamorarmi, sarebbe stato da forte stimolo ad avere maggiore sicurezza e tempra.L'Uomo dell'Alpe ha scritto:[...]
So bene che Lei Shadow sia piuttosto riservato, ma non riesco a comprendere quale collegamento avesse il Suo disagio con la continua ricerca della donna giusta della quale avrebbe voluto innamorarsi e dalla quale avrebbe desiderato aiuto.
Ho maturato lentamente la necessaria fiducia in me stesso, creandomi una personalità dove fondevo la base educativa ricevuta, e i risultati di una visione della vita e delle persone, più ampia e disincantata, il tutto grazie ad una lungimiranza mentale che sfugge dal consueto e dal pregiudizio.L'Uomo dell'Alpe ha scritto:[...]
Poi quale aiuto si è dato con il tempo ed ancora in cosa si è potuto esprimere come voleva che in gioventù non Le è stato possibile. Ed in ultimo, per "gioventù" quali anni intende?
Il rapporto con le persone in genere, specie con quelle di sesso femminile, è divenuto più facile e disinvolto. Sempre cercando però, di non esagerare con l'iniziativa e la propositività, e costruendo così unmio giusto equilibrio. Per gioventù intendo gli anni dai 18 ai 25/30 più o meno... ma è un calcolo mio personale...
Rispondo sempre volentieri quando questo è motivo di sana curiosità, e stimolo al confronto e alla discussione. Evito allo stesso modo di mettere in piazza vicende private, o esibire problematiche, con lo scopo di trovare conforti e compatimenti. Solo questo.L'Uomo dell'Alpe ha scritto:[...]
Sia chiaro, non è costretto a rispondere se ritiene che ciò leda la Sua riservatezza.
- L'Uomo dell'Alpe
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Re: chiudersi e intimorire l'altro
Messaggio da L'Uomo dell'Alpe » 05/05/2012, 20:18
La mia curiosità nasce ogniqualvolta ritenga interessante conoscere e capire il passato giovanile di chi si trova negli "-anta". Nel Suo caso è stato mio desiderio conoscere quale gioventù abbia vissuto colui che ora si presenta come una persona equilibrata e di ampie vedute. La ringrazio.Shadow750 ha scritto:[...]
Tante mie difficoltà ad esprimermi e comunicare, ma anche nel farmi accettare come individuo, mi creavano un disagio simile a quello descritto da tarabas. Ecco, pensavo che, trovando una ragazza verso la quale mi sarebbe piaciuto innamorarmi, sarebbe stato da forte stimolo ad avere maggiore sicurezza e tempra.
[...]
Ho maturato lentamente la necessaria fiducia in me stesso, creandomi una personalità dove fondevo la base educativa ricevuta, e i risultati di una visione della vita e delle persone, più ampia e disincantata, il tutto grazie ad una lungimiranza mentale che sfugge dal consueto e dal pregiudizio.
Il rapporto con le persone in genere, specie con quelle di sesso femminile, è divenuto più facile e disinvolto. Sempre cercando però, di non esagerare con l'iniziativa e la propositività, e costruendo così unmio giusto equilibrio. Per gioventù intendo gli anni dai 18 ai 25/30 più o meno... ma è un calcolo mio personale...
[...]
Rispondo sempre volentieri quando questo è motivo di sana curiosità, e stimolo al confronto e alla discussione. Evito allo stesso modo di mettere in piazza vicende private, o esibire problematiche, con lo scopo di trovare conforti e compatimenti. Solo questo.
Re: chiudersi e intimorire l'altro
Messaggio da Ospite » 05/05/2012, 21:05
E' sempre un piacere confrontarsi e interagire con persone educate e rispettose. Poi, ogni tanto, un pizzico di ironia e qualche innocuo sfottò, non guastano.... spero convenga con meL'Uomo dell'Alpe ha scritto:[...]
La mia curiosità nasce ogniqualvolta ritenga interessante conoscere e capire il passato giovanile di chi si trova negli "-anta". Nel Suo caso è stato mio desiderio conoscere quale gioventù abbia vissuto colui che ora si presenta come una persona equilibrata e di ampie vedute. La ringrazio.
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Re: chiudersi e intimorire l'altro
Messaggio da verotenique » 06/05/2012, 0:29
tarabas ha scritto:Buongiorno a tutti,
capita spesso che sul lato solare del mio carattere affiori la parte timida o riflessiva... e allora mi chiudo all'improvviso, magari per disagio, per imbarazzo, e non voglio più comunicare con nessuno, cercando di isolarmi dal resto e trovando il mio equilibrio interno... chiudendomi anche con le persone che mi vogliono bene con la conseguenza che pian piano queste si allontanano intimorite provocando un disagio reciproco e raddoppiato...
Tutto questo comportamento corredato forse dalla speranza che chi ci sta intorno ci abbracci e ci cancelli questo velo sottile di tristezza e di autoprotezione (?)
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A chi lo dici. Descrizione autobiografica a mille.
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Re: chiudersi e intimorire l'altro
Messaggio da L'Uomo dell'Alpe » 06/05/2012, 11:13
Certo, senza dubbio.Shadow750 ha scritto: Poi, ogni tanto, un pizzico di ironia e qualche innocuo sfottò, non guastano.... spero convenga con me
Re: chiudersi e intimorire l'altro
Messaggio da Cetta » 06/08/2012, 10:19
Credo che tu abbia perso molto.tarabas ha scritto:Buongiorno a tutti,
capita spesso che sul lato solare del mio carattere affiori la parte timida o riflessiva... e allora mi chiudo all'improvviso, magari per disagio, per imbarazzo, e non voglio più comunicare con nessuno, cercando di isolarmi dal resto e trovando il mio equilibrio interno... chiudendomi anche con le persone che mi vogliono bene con la conseguenza che pian piano queste si allontanano intimorite provocando un disagio reciproco e raddoppiato...
Tutto questo comportamento corredato forse dalla speranza che chi ci sta intorno ci abbracci e ci cancelli questo velo sottile di tristezza e di autoprotezione (?)
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Re: chiudersi e intimorire l'altro
Messaggio da Pallina5 » 06/08/2012, 13:15
Nel mio caso questi momenti che citi io non li identifico come una "chiusura" verso gli altri, ma è semplicemente un mio bisogno di "isolarmi" per ( come dici tu) riflettere intimamente. Io mi allontano anche fisicamente da ciò che di norma è il mio ambiente, nel senso che se capita prendo e via verso il mare, perchè là mi ritrovo sempre..tarabas ha scritto:Buongiorno a tutti,
capita spesso che sul lato solare del mio carattere affiori la parte timida o riflessiva... e allora mi chiudo all'improvviso, magari per disagio, per imbarazzo, e non voglio più comunicare con nessuno, cercando di isolarmi dal resto e trovando il mio equilibrio interno... chiudendomi anche con le persone che mi vogliono bene con la conseguenza che pian piano queste si allontanano intimorite provocando un disagio reciproco e raddoppiato...
Tutto questo comportamento corredato forse dalla speranza che chi ci sta intorno ci abbracci e ci cancelli questo velo sottile di tristezza e di autoprotezione (?)
Anche a qualcuno di voi succede di chiudervi all'improvviso e rimanere silenziosi, troppo equilibrati mettendo a disagio le persone che vi stanno intorno?
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E' una condizione che fà parte dell'essere umano penso...
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Re: chiudersi e intimorire l'altro
Messaggio da diamanda » 14/08/2012, 15:57
Io la cosa la vivo dalla parte opposta, perchè essendo io solare e con un carattere molto espansivo, di solito se ho una delusione o una ferita ciò lo esprimo in modo creativo o artistico. Quindi il malumore mi dura poco e non c'è una vera chiusura.
Prima di tutto quindi mi chiederei cosa ti fa chiudere così all'improvviso? Hai mai analizzato bene il momento che stavi vivendo? Forse magari ti capitano delle cose che apparentemente non hanno grande significato, in apparenza però, mentre nel profondo ti scatenano questo ritiro estremo, che è ovvio che danneggia poi lo stare cogli altri.
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Re: chiudersi e intimorire l'altro
Messaggio da Turbo » 19/10/2012, 18:59
Assolutamente no !tarabas ha scritto:Buongiorno a tutti,
capita spesso che sul lato solare del mio carattere affiori la parte timida o riflessiva... e allora mi chiudo all'improvviso, magari per disagio, per imbarazzo, e non voglio più comunicare con nessuno, cercando di isolarmi dal resto e trovando il mio equilibrio interno... chiudendomi anche con le persone che mi vogliono bene con la conseguenza che pian piano queste si allontanano intimorite provocando un disagio reciproco e raddoppiato...
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A volte mi capita di mettermi in disparte per il motivo opposto, ma di sicuro non voglio che nessuno mi venga vicino (sennò se becca pure un vaffa de quelli tosti). In genere lo faccio quando sono demotivato (nun c'ho voja de far niente) o quando non gradisco l'ambiente o la gente con cui mi trovo (di solito finisco che li lascio perde, gli dico apertamente che mi esto ad annoià e me ne vado da n'altra parte)...
Ma a sti livelli di "timidezza introversa" nu ce so mai arrivato (pe grazia de dio)
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