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Ahaha ma no io intendevo una stanza segreta "virtuale", nella mia mente, ciò che custodisco e non rivelo a nessuno. Non una stanza fisica vera e propriatropicsnow ha scritto:[...]
nel senso di farla conoscere a qualcuno, di renderla partecipata...
suffocation73 ha scritto:[...]
Ahaha ma no io intendevo una stanza segreta "virtuale", nella mia mente, ciò che custodisco e non rivelo a nessuno. Non una stanza fisica vera e propria
mi pare d'aver capito che la risposta sia negativa...tropicsnow ha scritto:[...]no soffocation, non si tratta di una stanza fisica...
non senti il bisogno o il desiderio di condividere con qualcuno in particolare ciò che non riveli, mostri, a tutti gli altri? di far consocere quella stanza segreta virtuale?
tarabas ha scritto:[...]
mi pare d'aver capito che la risposta sia negativa...
solo che volevo spronarlo a parlare un po'...Ciò che è segreto rimane tale,altrimenti non ha più senso. E poi rivelare certe cose può fa persino paura al custode stesso,perchè magari nel frattempo si era dimenticato di qualcosa..tropicsnow ha scritto:[...]
sì, l'ho capito
da tempo manco per mancanza di tempo, avevo bisogno di mettere ordine nella mia stanza segreta...tropic mi sopravvaluta.tarabas ha scritto:[...]
of course
Ps: spero di rileggerti perchè da come ti ha salutato tropic devi essere un utente in gamba!
penso che sia giusto che il segreto sia segreto, ma è un qualcosa che va sussurrato solo ad una singola persona sperando che sia l'attimo giusto e la persona giusta, condividere l'ordinario è facile e normale, condividere qualcosa di intimo e di tuo ti fa diventare un solo essere con l'altro.suffocation73 ha scritto:[...]
Ciò che è segreto rimane tale,altrimenti non ha più senso. E poi rivelare certe cose può fa persino paura al custode stesso,perchè magari nel frattempo si era dimenticato di qualcosa..
Bella questa riflessione...crazygipsy ha scritto:[...]
penso che sia giusto che il segreto sia segreto, ma è un qualcosa che va sussurrato solo ad una singola persona sperando che sia l'attimo giusto e la persona giusta, condividere l'ordinario è facile e normale, condividere qualcosa di intimo e di tuo ti fa diventare un solo essere con l'altro.
Più che una stanza segreta, la mia è una vetrina dove espongo senza timore il mio essere, evitando però troppa magnificenza o specchietti per le allodole. L'ingresso non è vietato, ma semmai subordinato a prerogative di buona educazione, assenza di pregiudizi, disincanto generale e spontaneità. Se si è interessati si può dare un'occhiata, ma senza pretendere alcunchè, prima fra tutte l'esclusività di frequentazione e una lista completa e assoluta per l'utilizzo. Poi, se determinate condizioni hanno valenza e pregnanza, non ho nessun problema a condividere la vetrina. Prudenza e discrezione però debbono regnare sovrane.tropicsnow ha scritto:tutti noi abbiamo un luogo segreto dentro di noi in cui rifugiarci e che non è accessibile a tutti.
ora, in questa stanza è mai entrato qualcuno? se sì, come vi siete sentiti nel momento in cui c'è stato questo accesso? oppure la tenete ben chiusa e avete paura di aprirla?
Non ho una "stanza segreta", ho ( per usare la stessa metafora di un altro utente ) diversi cassetti, che non apro per tutti, alcune persone hanno visto dentro ad un cassetto, altre dentro ad un altro... ma non c'è nessuno che sa tutto di me. Chi mi conosce da una vita conosce il mio passato, chi mi conosce da poco, non conosce bene il mio passato ma magari può avere accesso a certe cose "odierne" che restano invece nascoste a chi mi conosce da tempo. Alcune cose poi, che ritengo estremamente private, non saranno mai condivise con nessuno.tropicsnow ha scritto:tutti noi abbiamo un luogo segreto dentro di noi in cui rifugiarci e che non è accessibile a tutti.
ora, in questa stanza è mai entrato qualcuno? se sì, come vi siete sentiti nel momento in cui c'è stato questo accesso? oppure la tenete ben chiusa e avete paura di aprirla?
Tutte le volte che...ho aperto quella portatropicsnow ha scritto:tutti noi abbiamo un luogo segreto dentro di noi in cui rifugiarci e che non è accessibile a tutti.
ora, in questa stanza è mai entrato qualcuno? se sì, come vi siete sentiti nel momento in cui c'è stato questo accesso? oppure la tenete ben chiusa e avete paura di aprirla?
me ne sono pentita. Puntualmente. Nessuno di noi è in grado di liberarsi dal giudizio e quindi nemmeno quella persona particolare che hai scelto per condividere te stesso. Ergo, il rovescio della medaglia c'è sempre e se da un lato ti fa piacere "liberarti", d'altro canto in tal modo dai le chiavi della tua vita a qualcuno che, per natura intrinseca dell'essere umano, domani potrebbe voltarti le spalle e usare contro di te quello che sa.Ciao Tropic.Non ho mai permesso a nessuno di entrare nella mia stanza segreta.Sono molto gelosa delle mie cose e soffrirei sapendo di doverle condividere con qualcuno.Il mio lato diffidente ha sempre preso il sopravvento,ma non per sfiducia nei confronti del genere umano,semplicemente perché tutti noi noi abbiamo un lato oscuro.Nessuno é perfetto e ciò che viene detto,o confidato,o sussurrato,può venir rinfacciato,seppur involontariamente.No,no,ho un'intera stanza tutta per me.Piena dei miei ricordi,delle mie gioie,delle mie lacrime e dei miei sorrisi.Unica e speciale,non sarebbe la stessa se condivisa con qualcuno,chiunque esso sia.tropicsnow ha scritto:tutti noi abbiamo un luogo segreto dentro di noi in cui rifugiarci e che non è accessibile a tutti.
ora, in questa stanza è mai entrato qualcuno? se sì, come vi siete sentiti nel momento in cui c'è stato questo accesso? oppure la tenete ben chiusa e avete paura di aprirla?
rispondo a te ma anche chi come te ha posto lo stesso problema (mi sembra nimu) ossia quello dell'uso distorto che ne potrebbe fare chi entra in questa stanza: indubbiamente il rischio c'è ma io sposterei l'attenzione sul principio dell'affidamento. chi va in aereo fa affidamento sulla competenza del meccanico, chi guida fa affidamento sulla competenza del guidatore dell'auto che previene dal senso inverso, chi va in treno fa affidamento sulle capacità del macchinista, sui dirigenti che hanno previsto l'incrocio dei treni e così via. ogni giorno ci affidiamo agli altri e se l'altro non ha avuto cura nello svolgere il suo lavoro il danno lo riporteremo noi eppure ci affidiamo ugualmente. ora una relazione si svolge o dovrebbe svolgersi più o meno nello stesso modo: noi ci affidiamo al partner e viceversa. laddove c'è questo affidamento ci sarà un'unione molto più intensa e non ci sarà il rischio di creare un'apparente sintonia a patto però che la cosa sia reciproca. dove non c'è reciprocità il rischio che l'altro usi gli oggetti della stanza segreta per scagliarceli addosso è molto più alto.londra ha scritto:[...]
Tutte le volte che...ho aperto quella porta
Si, ma una volta scesa dall'aereo e dall'auto la cosa è finita lì. Nei rapporti umani non si finisce mai di evolvere. Un amore può evolvere in indifferenza, in astio, in rabbia, in odio persino... si sa. Quando si apre la porta della "stanza segreta" si diventa vulnerabili, anche "ricattabili" moralmente e forse addirittura praticamente...tropicsnow ha scritto:[...]
rispondo a te ma anche chi come te ha posto lo stesso problema (mi sembra nimu) ossia quello dell'uso distorto che ne potrebbe fare chi entra in questa stanza: indubbiamente il rischio c'è ma io sposterei l'attenzione sul principio dell'affidamento. chi va in aereo fa affidamento sulla competenza del meccanico, chi guida fa affidamento sulla competenza del guidatore dell'auto che previene dal senso inverso, chi va in treno fa affidamento sulle capacità del macchinista, sui dirigenti che hanno previsto l'incrocio dei treni e così via. ogni giorno ci affidiamo agli altri e se l'altro non ha avuto cura nello svolgere il suo lavoro il danno lo riporteremo noi eppure ci affidiamo ugualmente. ora una relazione si svolge o dovrebbe svolgersi più o meno nello stesso modo: noi ci affidiamo al partner e viceversa. laddove c'è questo affidamento ci sarà un'unione molto più intensa e non ci sarà il rischio di creare un'apparente sintonia a patto però che la cosa sia reciproca. dove non c'è reciprocità il rischio che l'altro usi gli oggetti della stanza segreta per scagliarceli addosso è molto più alto.
ora pongo la domanda in senso inverso: tu come gli altri sei/siete entrati nella stanza di qualcun altro?
Molto amara questa considerazione. :( Ma perchè poi bisognerebbe essere giudicati, o peggio ancora subire il peso del giudizio? Da una persona con la quale c'è un rapporto sentimentale poi, di fiducia, di reciproca assistenza e molto altro... ed esiste poi veramente chi, magari troncandosi il rapporto, come dici tu, potrebbe usare quelle cose che ha saputo contro di te? Ma è proprio gente meschina e senza onore...londra ha scritto:[...]
Nessuno di noi è in grado di liberarsi dal giudizio e quindi nemmeno quella persona particolare che hai scelto per condividere te stesso. Ergo, il rovescio della medaglia c'è sempre e se da un lato ti fa piacere "liberarti", d'altro canto in tal modo dai le chiavi della tua vita a qualcuno che, per natura intrinseca dell'essere umano, domani potrebbe voltarti le spalle e usare contro di te quello che sa.
Sono paragoni che non trovo aderenti al caso. Questi di cui parli sono affidamenti in virtù di doveri altrui.tropicsnow ha scritto:[...]
io sposterei l'attenzione sul principio dell'affidamento. chi va in aereo fa affidamento sulla competenza del meccanico, chi guida fa affidamento sulla competenza del guidatore dell'auto che previene dal senso inverso, chi va in treno fa affidamento sulle capacità del macchinista, sui dirigenti che hanno previsto l'incrocio dei treni e così via. ogni giorno ci affidiamo agli altri e se l'altro non ha avuto cura nello svolgere il suo lavoro il danno lo riporteremo noi eppure ci affidiamo ugualmente.
L'Uomo dell'Alpe ha scritto:
Sono paragoni che non trovo aderenti al caso. Questi di cui parli sono affidamenti in virtù di doveri altrui.
Appunto come hai già detto tu, sono sì doveri ma di altro tipo, non previsti da alcun codice o contratto. Perciò ritengo siano scelte: si sceglie se essere comprensivi, accoglienti e rispettosi; chi si affida in questi casi non può star certo tranquillo come chi prende un aereo russo o percorre le statali di notte.tropicsnow ha scritto:[...]
e un compagno che doveri ha? nel momento in cui iniziamo una relazione non ci affidiamo all'altro, alla sua capacità di comprensione, accoglienza, rispetto? sono doveri di altro tipo, ma noi non confidiamo di trovare dall'altra parte simili caratteristiche? poi non è detto che ci siano come non è detto che un medico solo perchè un certificato lo attesta sia capace di fare il suo dovere eppure ci affidiamo...
condivido il tuo pensiero caro shadowShadow750 ha scritto:[...]
Molto amara questa considerazione. :( Ma perchè poi bisognerebbe essere giudicati, o peggio ancora subire il peso del giudizio? Da una persona con la quale c'è un rapporto sentimentale poi, di fiducia, di reciproca assistenza e molto altro... ed esiste poi veramente chi, magari troncandosi il rapporto, come dici tu, potrebbe usare quelle cose che ha saputo contro di te? Ma è proprio gente meschina e senza onore...
E allora se era così sensibile e rispettosa, perché è finita?tropicsnow ha scritto:
forse io sono stata fortunanta nel trovare una persona molto sensibile e rispettosa che mai, neppure con una frecciatina, ha attinto a quelle informazioni e anche quando le cose son cambiate nessuno dei due si è sognato di lanciarsi addosso gli oggetti di quella stanza.
L'Uomo dell'Alpe ha scritto:[...]
E allora se era così sensibile e rispettosa, perché è finita?
ritengo che sia una cosa da non poter/voler dire pubblicamente.Che c'è di male a dire che sotto le lenzuola non valeva nulla....tropicsnow ha scritto:[...]
faccio appello alla facoltà di non rispondere
come ho detto diversi giorni fa, ho una stanza segreta e l'unica volta che ho permesso a qualcuno di entrarci sono stata ripagata con una bella dose di delusione...ma riflettendoci, è vero che non consegno le chiavi a nessuno ma è vero anche che a tante persone racconto a momenti ciò che si trova in quella stanza...tropicsnow ha scritto:tutti noi abbiamo un luogo segreto dentro di noi in cui rifugiarci e che non è accessibile a tutti.
ora, in questa stanza è mai entrato qualcuno? se sì, come vi siete sentiti nel momento in cui c'è stato questo accesso? oppure la tenete ben chiusa e avete paura di aprirla?
La realtà e' sempre dura da digerire...Shadow750 ha scritto:[...]
Molto amara questa considerazione. :( Ma perchè poi bisognerebbe essere giudicati, o peggio ancora subire il peso del giudizio? Da una persona con la quale c'è un rapporto sentimentale poi, di fiducia, di reciproca assistenza e molto altro... ed esiste poi veramente chi, magari troncandosi il rapporto, come dici tu, potrebbe usare quelle cose che ha saputo contro di te? Ma è proprio gente meschina e senza onore...
Immagino la stanza segreta come una di quelle case giapponesi con le pareti composte in carta di riso, che ne permettono l’areazione e ventilazione dei locali, le pareti scorrevoli consentono la massima flessiblità di utilizzo in base alle esigenze ed alle ore della giornata:tropicsnow ha scritto:tutti noi abbiamo un luogo segreto dentro di noi in cui rifugiarci e che non è accessibile a tutti.
ora, in questa stanza è mai entrato qualcuno? se sì, come vi siete sentiti nel momento in cui c'è stato questo accesso? oppure la tenete ben chiusa e avete paura di aprirla?
airlander ha scritto:[...]
Immagino la stanza segreta come una di quelle case giapponesi con le pareti composte in carta di riso, che ne permettono l’areazione e ventilazione dei locali, le pareti scorrevoli consentono la massima flessiblità di utilizzo in base alle esigenze ed alle ore della giornata:
Alla sera i futon e le trapunte vengono srotolati ed al mattino riposti per preparare lo spazio alla vita che ricomincia, ai giochi, ai pasti, al lavoro, all’intrattenimento.
La leggerezza dei materiali è fondamentale per resistere ai terremoti, in luoghi dove le cose più materiali hanno natura effimera e transitoria.
Ed in fine tutto il materiale scelto con estrema accuratezza per la costruzione è interamente riciclabile.
Certo non sempre è facile trovare una stanza adiacente simile alla mia, una volta mi è accaduto è ed stato come perdersi in un giardino di mandorli in fiore.
![[smilie=ciau.gif]](./images/smilies/ciau.gif "ciau"){kind=small}
grazie del complimento, e allora vada per i ciliegitropicsnow ha scritto:[...]
davvero molto bella l'immagine che hai dato della tua stanza
per rimanere in tema nipponico, sostituirei i mandorli con i ciliegi
ne ho proprio uno davanti a casa che quando fiorisce è un vero spettacolo la mia stanza di solito è chiusa a doppia(tripla, quadrupla) mandata...non ci è mai entrato nessuno.questo fino a poco tempo fa quando un ragazzo conosciuto da pochissimo è stato in grado di trovare la chiave ed a entrarci in un secondo.è stranissimo ho avuto due storie lunghe eppure nessuno dei miei ragazzi era riuscito ad arrivare dove è arrivato Lui in così poco tempo...Lui mi ha chiesto se credevo nell'empatia ed io perdendomi nei suoi occhi e nelle sue parole ho pensato che veramente potesse esistere....ora non so cosa accadrà al momento questa persona pare essersi dissolta come una bolla di sapone...un pò mi fa paura che lui mi abbia capita al volo, un pò ne sono felice perchè mi sono sentita meno sola...un pò sono contraddetta perchè se anche tutto mi dice di richiudere bene quella porta io sento di dover aspettare ancora un pò perchè sento che al momento giusto lui tornerà...nel frattempo mi consumo nei miei dubbitropicsnow ha scritto:tutti noi abbiamo un luogo segreto dentro di noi in cui rifugiarci e che non è accessibile a tutti.
ora, in questa stanza è mai entrato qualcuno? se sì, come vi siete sentiti nel momento in cui c'è stato questo accesso? oppure la tenete ben chiusa e avete paura di aprirla?
Grazie carissima. Se la maggior parte delle persone evitasse di lanciarsi addosso quelli oggetti, sono convinto che i rapporti umani sarebbero quasi perfetti.tropicsnow ha scritto:[...]
condivido il tuo pensiero caro shadow
forse io sono stata fortunanta nel trovare una persona molto sensibile e rispettosa che mai, neppure con una frecciatina, ha attinto a quelle informazioni e anche quando le cose son cambiate nessuno dei due si è sognato di lanciarsi addosso gli oggetti di quella stanza.
