cos'è un'emozione? e dov'è?
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cos'è un'emozione? e dov'è?
Messaggio da tarabas » 28/02/2012, 10:27
E poi... matita o penna + un foglio bianco, togliete gli astucci e libri dai vostri banchi... riflessione semiseria, due punti e a capo: (che ansia il ricordo del compito a sorpresa! )
Ognuno di noi ha il proprio lavoro, i propri ricordi, le proprie esperienze, i propri sogni. Ognuno di noi sta sviluppando la propria sensibilità in relazione a ciò che vive,
assorbendone dentro di sè parti grandi quanto metà o più dell'universo
insieme a parti infitamente piccole quanto l'antenna di una formichina che barcolla mentre trasporta il granello di zucchero.
A volte ci accorgiamo che "sulla nostra pelle" ci son i segni dell'esplosione di una bomba di ahimè chissà quale orrenda guerra
accanto alle vibrazioni bellissime e impercettibili dei riflessi di luce negli occhi di chi abbiamo amato o amiamo.
A volte mi appare in sogno la sagoma mossa del ragazzo che si getta dal grattacielo con la sua speranza di salvarsi
sovrapposta al controluce calmo e piecevole e confortevole della tenda semitrasparente davanti alla finestra.
Tutto questo, contrasti e contrappunti inclusi, è il frutto di una nostra selezione, il più delle volte inconsapevole. Non sto qui a chiedermi il perchè.
Mi piacerebbe parlare con voi semplicemente su cos'è per voi l'emozione e dove pensate oggi, e in questo momento, potete coglierla e fare vostra.
La mia convinzione è che abbiamo tutti, nessuno escluso, l'età giovane e giusta per poterci sempre emozionare, basta guardare nell'altro angolo.
Quindi... evitiamo di "squagliarcela" pensando a "io non mi emoziono"
Un sorriso a tutti e mille grazie a voi,
consegna senza voto, come siam abituati sempre a fare qui
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Re: cos'è un'emozione? e dov'è?
Messaggio da L'Uomo dell'Alpe » 28/02/2012, 12:53
Tarabas, la domanda sorge spontanea: chi Le ha dato la roba stamattina?tarabas ha scritto:prima di tutto... Buon lunedì!
E poi... matita o penna + un foglio bianco, togliete gli astucci e libri dai vostri banchi... riflessione semiseria, due punti e a capo: (che ansia il ricordo del compito a sorpresa! )
Ognuno di noi ha il proprio lavoro, i propri ricordi, le proprie esperienze, i propri sogni. Ognuno di noi sta sviluppando la propria sensibilità in relazione a ciò che vive,
assorbendone dentro di sè parti grandi quanto metà o più dell'universo
insieme a parti infitamente piccole quanto l'antenna di una formichina che barcolla mentre trasporta il granello di zucchero.
A volte ci accorgiamo che "sulla nostra pelle" ci son i segni dell'esplosione di una bomba di ahimè chissà quale orrenda guerra
accanto alle vibrazioni bellissime e impercettibili dei riflessi di luce negli occhi di chi abbiamo amato o amiamo.
A volte mi appare in sogno la sagoma mossa del ragazzo che si getta dal grattacielo con la sua speranza di salvarsi
sovrapposta al controluce calmo e piecevole e confortevole della tenda semitrasparente davanti alla finestra.
Tutto questo, contrasti e contrappunti inclusi, è il frutto di una nostra selezione, il più delle volte inconsapevole. Non sto qui a chiedermi il perchè.
Mi piacerebbe parlare con voi semplicemente su cos'è per voi l'emozione e dove pensate oggi, e in questo momento, potete coglierla e fare vostra.
La mia convinzione è che abbiamo tutti, nessuno escluso, l'età giovane e giusta per poterci sempre emozionare, basta guardare nell'altro angolo.
Quindi... evitiamo di "squagliarcela" pensando a "io non mi emoziono"
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Comunque oggi è Martedì, per fortuna.
Devo completare certe pratiche e poi rispondo. Ritengo di dire qualcosa per questo topic, non so se sarò breve o meno.
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Re: cos'è un'emozione? e dov'è?
Messaggio da L'Uomo dell'Alpe » 28/02/2012, 13:59
Allora dicevamo le emozioni.tarabas ha scritto:prima di tutto... Buon lunedì!
E poi... matita o penna + un foglio bianco, togliete gli astucci e libri dai vostri banchi... riflessione semiseria, due punti e a capo: (che ansia il ricordo del compito a sorpresa! )
Ognuno di noi ha il proprio lavoro, i propri ricordi, le proprie esperienze, i propri sogni. Ognuno di noi sta sviluppando la propria sensibilità in relazione a ciò che vive,
assorbendone dentro di sè parti grandi quanto metà o più dell'universo
insieme a parti infitamente piccole quanto l'antenna di una formichina che barcolla mentre trasporta il granello di zucchero.
A volte ci accorgiamo che "sulla nostra pelle" ci son i segni dell'esplosione di una bomba di ahimè chissà quale orrenda guerra
accanto alle vibrazioni bellissime e impercettibili dei riflessi di luce negli occhi di chi abbiamo amato o amiamo.
A volte mi appare in sogno la sagoma mossa del ragazzo che si getta dal grattacielo con la sua speranza di salvarsi
sovrapposta al controluce calmo e piecevole e confortevole della tenda semitrasparente davanti alla finestra.
Tutto questo, contrasti e contrappunti inclusi, è il frutto di una nostra selezione, il più delle volte inconsapevole. Non sto qui a chiedermi il perchè.
Mi piacerebbe parlare con voi semplicemente su cos'è per voi l'emozione e dove pensate oggi, e in questo momento, potete coglierla e fare vostra.
La mia convinzione è che abbiamo tutti, nessuno escluso, l'età giovane e giusta per poterci sempre emozionare, basta guardare nell'altro angolo.
Quindi... evitiamo di "squagliarcela" pensando a "io non mi emoziono"
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consegna senza voto, come siam abituati sempre a fare qui
Mi dispiace ma non posso evitare di dire che io non mi emoziono. Non più, almeno per quelle sensazioni positive. So bene cosa siano, le ho vissute in un passato che si allontana sempre più, forse alcune di queste le ho sperimentate un po' prima di miei coetanei dell'epoca.
Poi d'un tratto è come se avessi spento le luci.
Mi sono chiesto che senso avesse non tanto il vivere ma soprattutto il mostrare agli altri le emozioni: ad una compagna, ad un amico.
Ora non sto qui a ricordare fatti di scarso interesse per chi legge ma ripeto, ho spento le luci. Però queste emozioni, seppur al buio, c'erano ed erano represse. Ad un certo punto quindi le ho come eliminate, non ricordo di averle soppresse ma non saprei neanche dove le abbia riposte. Qualcosa in giro però deve esserne rimasto se mi accade che qualcuna/o intravede in me qualcosa di buono.
Al momento nulla quasi più riesce ad emozionarmi. Al massimo mi può emozionare il lavoro, nel bene o nel male; può emozionarmi il mettere un cliente debitore in ulteriore difficoltà; può emozionarmi l'auto lanciata al massimo.....ma non saprei cos'altro dire.
Conoscere ed uscire con una ragazza avvenente ed intelligente non mi provoca nulla se non istinti fisici: sono sordo alle sue parole, indifferente a ciò che il suo cuore vuole trasmettermi. E se insiste, sparisco.
Un amico in difficoltà è il nulla completo per me.
E' triste per chi legge ma in ciò ho trovato il mio equilibrio e la mia serenità. E' sbagliato? Sì lo so, me ne rendo conto, ne sono perfettamente consapevole ma mi conviene così.
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Re: cos'è un'emozione? e dov'è?
Messaggio da BuonaLuce » 28/02/2012, 15:36
Mammamia! Che brutto leggere queste cose sopratutto se chi scrive ha così poche primavere. Ti rispetto ma lasciami dire che non condivido affatto.L'Uomo dell'Alpe ha scritto:[...]
Allora dicevamo le emozioni.
Mi dispiace ma non posso evitare di dire che io non mi emoziono. Non più, almeno per quelle sensazioni positive. So bene cosa siano, le ho vissute in un passato che si allontana sempre più, forse alcune di queste le ho sperimentate un po' prima di miei coetanei dell'epoca.
Poi d'un tratto è come se avessi spento le luci.
Mi sono chiesto che senso avesse non tanto il vivere ma soprattutto il mostrare agli altri le emozioni: ad una compagna, ad un amico.
Ora non sto qui a ricordare fatti di scarso interesse per chi legge ma ripeto, ho spento le luci. Però queste emozioni, seppur al buio, c'erano ed erano represse. Ad un certo punto quindi le ho come eliminate, non ricordo di averle soppresse ma non saprei neanche dove le abbia riposte. Qualcosa in giro però deve esserne rimasto se mi accade che qualcuna/o intravede in me qualcosa di buono.
Al momento nulla quasi più riesce ad emozionarmi. Al massimo mi può emozionare il lavoro, nel bene o nel male; può emozionarmi il mettere un cliente debitore in ulteriore difficoltà; può emozionarmi l'auto lanciata al massimo.....ma non saprei cos'altro dire.
Conoscere ed uscire con una ragazza avvenente ed intelligente non mi provoca nulla se non istinti fisici: sono sordo alle sue parole, indifferente a ciò che il suo cuore vuole trasmettermi. E se insiste, sparisco.
Un amico in difficoltà è il nulla completo per me.
E' triste per chi legge ma in ciò ho trovato il mio equilibrio e la mia serenità. E' sbagliato? Sì lo so, me ne rendo conto, ne sono perfettamente consapevole ma mi conviene così.
Per me tutto è in grado di procurarmi emozioni perchè ho sempre aperte le porte del mio cuore , anche tu mi hai procurato emozione mentre leggevo ciò che scrivevi.
Una sola cosa mi lascia indifferente (per dirla a modo tuo "mi conviene così", a modo mio direi che è semplicemente una corazza) ed è la MORTE.
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Re: cos'è un'emozione? e dov'è?
Messaggio da Marcello80 » 28/02/2012, 19:57
"Le emozioni non possono essere permanenti, per questo si chiamano emozioni: il termine deriva da 'moto', movimento. Si muovono, dunque dono emozioni; passi di continuo dall'una all'altra: un momento sei triste, il prossimo sei felice, adesso sei arrabiato, dopo sei tranquillo. Un momento sei amorevole, un altro sei carico d'odio, la mattina era tutto bello, la sera è uno strazio. E va avanti così" -Oshotarabas ha scritto:prima di tutto... Buon lunedì!
E poi... matita o penna + un foglio bianco, togliete gli astucci e libri dai vostri banchi... riflessione semiseria, due punti e a capo: (che ansia il ricordo del compito a sorpresa! )
Ognuno di noi ha il proprio lavoro, i propri ricordi, le proprie esperienze, i propri sogni. Ognuno di noi sta sviluppando la propria sensibilità in relazione a ciò che vive,
assorbendone dentro di sè parti grandi quanto metà o più dell'universo
insieme a parti infitamente piccole quanto l'antenna di una formichina che barcolla mentre trasporta il granello di zucchero.
A volte ci accorgiamo che "sulla nostra pelle" ci son i segni dell'esplosione di una bomba di ahimè chissà quale orrenda guerra
accanto alle vibrazioni bellissime e impercettibili dei riflessi di luce negli occhi di chi abbiamo amato o amiamo.
A volte mi appare in sogno la sagoma mossa del ragazzo che si getta dal grattacielo con la sua speranza di salvarsi
sovrapposta al controluce calmo e piecevole e confortevole della tenda semitrasparente davanti alla finestra.
Tutto questo, contrasti e contrappunti inclusi, è il frutto di una nostra selezione, il più delle volte inconsapevole. Non sto qui a chiedermi il perchè.
Mi piacerebbe parlare con voi semplicemente su cos'è per voi l'emozione e dove pensate oggi, e in questo momento, potete coglierla e fare vostra.
La mia convinzione è che abbiamo tutti, nessuno escluso, l'età giovane e giusta per poterci sempre emozionare, basta guardare nell'altro angolo.
Quindi... evitiamo di "squagliarcela" pensando a "io non mi emoziono"
Un sorriso a tutti e mille grazie a voi,
consegna senza voto, come siam abituati sempre a fare qui
Così inizia un libro di Osho, dove spiega come diventare padroni delle proprie emozioni. In sintesi siete schiavi o siete padroni? In geneere le emozioni ci variano in base a ciò che ci succede. La nostra mente ci fa interpretare le cose e abbiamo questa o quell'emozione. Siamo in macchina qualcuno ci insulta e automaticamente ci arrabbiamo. Qualcuno ci sorride e ci sentiamo tranqulli.
Osho insegna che per acquistare consapevolezza dobbiamo separarci dalla mente.
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Re: cos'è un'emozione? e dov'è?
Messaggio da tarabas » 28/02/2012, 21:10
Ma infatti, ma io ricordo che i temi in classe a sorpresa si facevano sempre di lunedì mattinaL'Uomo dell'Alpe ha scritto:[...]
Tarabas, la domanda sorge spontanea: chi Le ha dato la roba stamattina?
Comunque oggi è Martedì, per fortuna.
Devo completare certe pratiche e poi rispondo. Ritengo di dire qualcosa per questo topic, non so se sarò breve o meno.
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Re: cos'è un'emozione? e dov'è?
Messaggio da tarabas » 29/02/2012, 9:35
Buongiorno Uomo dell'Alpe, mi spiace molto leggere le tue frasi ma anch'io le accetto perchè ognuno di noi sa certamente chi è - cos'è - perchè. Come dici tu se hai riposto le emozioni in qualche cassetto segreto evidentemente un giorno potrai ricominciare a riappropriartene, io te lo auguro. E di sicuro c'è qualcosa intorno che è fuori da questo cassetto se sei qui con tutti noi disposto sempre a parlare. Leggo però anche serenità in ciò che tu scrivi, quindi non è uno stato triste il tuo, o almeno mi permetto di dire che è una mia sensazione che esce quando ti leggo.L'Uomo dell'Alpe ha scritto:[...]
Allora dicevamo le emozioni.
Mi dispiace ma non posso evitare di dire che io non mi emoziono. Non più, almeno per quelle sensazioni positive. So bene cosa siano, le ho vissute in un passato che si allontana sempre più, forse alcune di queste le ho sperimentate un po' prima di miei coetanei dell'epoca.
Poi d'un tratto è come se avessi spento le luci.
Mi sono chiesto che senso avesse non tanto il vivere ma soprattutto il mostrare agli altri le emozioni: ad una compagna, ad un amico.
Ora non sto qui a ricordare fatti di scarso interesse per chi legge ma ripeto, ho spento le luci. Però queste emozioni, seppur al buio, c'erano ed erano represse. Ad un certo punto quindi le ho come eliminate, non ricordo di averle soppresse ma non saprei neanche dove le abbia riposte. Qualcosa in giro però deve esserne rimasto se mi accade che qualcuna/o intravede in me qualcosa di buono.
Al momento nulla quasi più riesce ad emozionarmi. Al massimo mi può emozionare il lavoro, nel bene o nel male; può emozionarmi il mettere un cliente debitore in ulteriore difficoltà; può emozionarmi l'auto lanciata al massimo.....ma non saprei cos'altro dire.
Conoscere ed uscire con una ragazza avvenente ed intelligente non mi provoca nulla se non istinti fisici: sono sordo alle sue parole, indifferente a ciò che il suo cuore vuole trasmettermi. E se insiste, sparisco.
Un amico in difficoltà è il nulla completo per me.
E' triste per chi legge ma in ciò ho trovato il mio equilibrio e la mia serenità. E' sbagliato? Sì lo so, me ne rendo conto, ne sono perfettamente consapevole ma mi conviene così.
Una tua battuta, un tuo commento tipo quello "dello stambecco" in una presentazione o la risposta "sulla canzone e voce di Tiziano Ferro" (ne cito un paio a memoria che ho letto) fa nascere comunque una piccola emozione, non mi permetto di capire se tua ma so che la puoi far suscitare in qualcuno, ed è già qualcosa. Questa è la mia opinione... Quindi tanti auguri e buona giornata
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Re: cos'è un'emozione? e dov'è?
Messaggio da tropicsnow » 29/02/2012, 9:36
tarabas ha scritto:[...]
Ma infatti, ma io ricordo che i temi in classe a sorpresa si facevano sempre di lunedì mattina
ma che professori avevi? i miei erano molto metodici quindi niente sorprese
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Re: cos'è un'emozione? e dov'è?
Messaggio da tarabas » 29/02/2012, 9:40
Ciao BuonaLuce, non ricordo se già te l'ho detto altrove o l'ho solo pensato, complimenti per il nickname scelto. Anch'io come te sono pieno di emozioni, ogni cosa ha per me qualcosa di emozionante o se proprio non lo ha cerco di trovarla. A differenza di te per me la morte purtroppo emoziona, non piangerei altrimenti, non ci penserei. Se un giorno riuscissi ad affrontare la morte di una persona con calma freddezza e con il silenzio... sarebbe molto più semplice, credo. Tu cosa pensi? Un salutoBuonaLuce ha scritto:[...]
Mammamia! Che brutto leggere queste cose sopratutto se chi scrive ha così poche primavere. Ti rispetto ma lasciami dire che non condivido affatto.
Per me tutto è in grado di procurarmi emozioni perchè ho sempre aperte le porte del mio cuore , anche tu mi hai procurato emozione mentre leggevo ciò che scrivevi.
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Re: cos'è un'emozione? e dov'è?
Messaggio da tarabas » 29/02/2012, 9:44
Allora se son così è anche colpa loro! ihihihtropicsnow ha scritto:[...]
ma che professori avevi? i miei erano molto metodici quindi niente sorprese
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Messaggio da tropicsnow » 29/02/2012, 11:10
il tema che poni è complesso e delicato insieme... ci provo...tarabas ha scritto: A volte ci accorgiamo che "sulla nostra pelle" ci son i segni dell'esplosione di una bomba di ahimè chissà quale orrenda guerra
accanto alle vibrazioni bellissime e impercettibili dei riflessi di luce negli occhi di chi abbiamo amato o amiamo.
A volte mi appare in sogno la sagoma mossa del ragazzo che si getta dal grattacielo con la sua speranza di salvarsi
sovrapposta al controluce calmo e piecevole e confortevole della tenda semitrasparente davanti alla finestra.
Tutto questo, contrasti e contrappunti inclusi, è il frutto di una nostra selezione, il più delle volte inconsapevole. Non sto qui a chiedermi il perchè.
Mi piacerebbe parlare con voi semplicemente su cos'è per voi l'emozione e dove pensate oggi, e in questo momento, potete coglierla e fare vostra.
l'emozione per me risiede nei piccoli gesti, quelli fatti senza pensarci, spontanei, quelli che non ti aspetti e magari anche banali ma che diventano per me tanto importanti proprio perchè rari...
ho davanti a me un'immagine di tanti anni fa che mi è rimasta dentro e ne conservo un ricordo vivido: ero alla fermata dell'autobus e nella piazzola di fronte si ferma un'auto con un uomo e una donna, lei scende e si avvia lungo il marciapiede - evidentemente lui l'aveva accompagnata- all'improvviso anche lui scende dall'auto e la richiama. lei si avvicina con aria interrogativa non capendo cosa avesse diementicato. lui le dà un bacio molto delicato sulla bocca. lei aveva dimenticato di salutarlo quando era scesa dalla macchina. ricordo ancora i loro volti, gli abiti, tutta la scena... sicuramente Robert Doisneau avrebbe saputo immortale superbamente quel momento...
un'emozione forte, invece, è stata vedere un'autopsia: mi ha colpito molto la freddezza dei medici che in dieci minuti hanno tirato fuori tutti gli organi ma soprattutto mi ha colpito il modo in cui hanno estratto l'esofago come se estirpassero un'erbaccia... e lì capisci che non siamo niente, ma solo carne da macello, niente di più niente di meno: l'unica nostra fortuna è essere al vertice della catena alimentare anche se all'interno della stessa specie ci sono dei predatori che non scherzano...
il nostro corpo è solo un organismo come tanti altri in natura, la cosa che lo rende unico -passatemi il termine- è lo spirito che lo anima quindi finchè possiamo meglio vivere un'emozione in più anche se sofferta che congelare tutto per non star male perchè una volta che il corpo sarà freddo non rimarrà nulla.
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Re: cos'è un'emozione? e dov'è?
Messaggio da BuonaLuce » 29/02/2012, 12:56
Intanto grazie per il nickname amo la fotografia e le emozioni che mi da e che trasmette...giusto per restare in tema.tarabas ha scritto:[...]
Ciao BuonaLuce, non ricordo se già te l'ho detto altrove o l'ho solo pensato, complimenti per il nickname scelto. Anch'io come te sono pieno di emozioni, ogni cosa ha per me qualcosa di emozionante o se proprio non lo ha cerco di trovarla. A differenza di te per me la morte purtroppo emoziona, non piangerei altrimenti, non ci penserei. Se un giorno riuscissi ad affrontare la morte di una persona con calma freddezza e con il silenzio... sarebbe molto più semplice, credo. Tu cosa pensi? Un saluto
Dicevo che ho dovuto corazzarmi difronte alla morte.... perchè nel mio lavoro molto spesso mi ritrovo a stringere mani che stanno lasciando questo mondo terreno... un po perchè la morte mi ha portato via troppe persone a me care e prematuramente, insomma rispetto la morte e il dolore che provoca ma non mi lascio più destabilizzare.
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Re: cos'è un'emozione? e dov'è?
Messaggio da fabius.ol » 04/03/2012, 9:08
Sempre difficili sti compiti in classe, prof!tarabas ha scritto:prima di tutto... Buon lunedì!
E poi... matita o penna + un foglio bianco, togliete gli astucci e libri dai vostri banchi... riflessione semiseria, due punti e a capo: (che ansia il ricordo del compito a sorpresa! )
Ognuno di noi ha il proprio lavoro, i propri ricordi, le proprie esperienze, i propri sogni. Ognuno di noi sta sviluppando la propria sensibilità in relazione a ciò che vive,
assorbendone dentro di sè parti grandi quanto metà o più dell'universo
insieme a parti infitamente piccole quanto l'antenna di una formichina che barcolla mentre trasporta il granello di zucchero.
A volte ci accorgiamo che "sulla nostra pelle" ci son i segni dell'esplosione di una bomba di ahimè chissà quale orrenda guerra
accanto alle vibrazioni bellissime e impercettibili dei riflessi di luce negli occhi di chi abbiamo amato o amiamo.
A volte mi appare in sogno la sagoma mossa del ragazzo che si getta dal grattacielo con la sua speranza di salvarsi
sovrapposta al controluce calmo e piecevole e confortevole della tenda semitrasparente davanti alla finestra.
Tutto questo, contrasti e contrappunti inclusi, è il frutto di una nostra selezione, il più delle volte inconsapevole. Non sto qui a chiedermi il perchè.
Mi piacerebbe parlare con voi semplicemente su cos'è per voi l'emozione e dove pensate oggi, e in questo momento, potete coglierla e fare vostra.
La mia convinzione è che abbiamo tutti, nessuno escluso, l'età giovane e giusta per poterci sempre emozionare, basta guardare nell'altro angolo.
Quindi... evitiamo di "squagliarcela" pensando a "io non mi emoziono"
Un sorriso a tutti e mille grazie a voi,
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Re: cos'è un'emozione? e dov'è?
Messaggio da Ballerina84 » 05/03/2012, 9:23
Penso che si possa fuggire a tutto, ma non alle emozioni. A volte ho provato a reprimere e contenere le mie emozioni. Non sono altro che bombe ad orologeria... Prima o poi scoppiano dentro di noi, così trattenute a lungo, a volte non lasciano che l'amaro in bocca... X non essersi abbandonati, per non averle vissute e aver trattenuto tanto barricando la nostra anima.tarabas ha scritto:prima di tutto... Buon lunedì!
E poi... matita o penna + un foglio bianco, togliete gli astucci e libri dai vostri banchi... riflessione semiseria, due punti e a capo: (che ansia il ricordo del compito a sorpresa! )
Ognuno di noi ha il proprio lavoro, i propri ricordi, le proprie esperienze, i propri sogni. Ognuno di noi sta sviluppando la propria sensibilità in relazione a ciò che vive,
assorbendone dentro di sè parti grandi quanto metà o più dell'universo
insieme a parti infitamente piccole quanto l'antenna di una formichina che barcolla mentre trasporta il granello di zucchero.
A volte ci accorgiamo che "sulla nostra pelle" ci son i segni dell'esplosione di una bomba di ahimè chissà quale orrenda guerra
accanto alle vibrazioni bellissime e impercettibili dei riflessi di luce negli occhi di chi abbiamo amato o amiamo.
A volte mi appare in sogno la sagoma mossa del ragazzo che si getta dal grattacielo con la sua speranza di salvarsi
sovrapposta al controluce calmo e piecevole e confortevole della tenda semitrasparente davanti alla finestra.
Tutto questo, contrasti e contrappunti inclusi, è il frutto di una nostra selezione, il più delle volte inconsapevole. Non sto qui a chiedermi il perchè.
Mi piacerebbe parlare con voi semplicemente su cos'è per voi l'emozione e dove pensate oggi, e in questo momento, potete coglierla e fare vostra.
La mia convinzione è che abbiamo tutti, nessuno escluso, l'età giovane e giusta per poterci sempre emozionare, basta guardare nell'altro angolo.
Quindi... evitiamo di "squagliarcela" pensando a "io non mi emoziono"
Un sorriso a tutti e mille grazie a voi,
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Re: cos'è un'emozione? e dov'è?
Messaggio da justeyes89 » 05/03/2012, 11:49
tarabas ha scritto:prima di tutto... Buon lunedì!
E poi... matita o penna + un foglio bianco, togliete gli astucci e libri dai vostri banchi... riflessione semiseria, due punti e a capo: (che ansia il ricordo del compito a sorpresa! )
Ognuno di noi ha il proprio lavoro, i propri ricordi, le proprie esperienze, i propri sogni. Ognuno di noi sta sviluppando la propria sensibilità in relazione a ciò che vive,
assorbendone dentro di sè parti grandi quanto metà o più dell'universo
insieme a parti infitamente piccole quanto l'antenna di una formichina che barcolla mentre trasporta il granello di zucchero.
A volte ci accorgiamo che "sulla nostra pelle" ci son i segni dell'esplosione di una bomba di ahimè chissà quale orrenda guerra
accanto alle vibrazioni bellissime e impercettibili dei riflessi di luce negli occhi di chi abbiamo amato o amiamo.
A volte mi appare in sogno la sagoma mossa del ragazzo che si getta dal grattacielo con la sua speranza di salvarsi
sovrapposta al controluce calmo e piecevole e confortevole della tenda semitrasparente davanti alla finestra.
Tutto questo, contrasti e contrappunti inclusi, è il frutto di una nostra selezione, il più delle volte inconsapevole. Non sto qui a chiedermi il perchè.
Mi piacerebbe parlare con voi semplicemente su cos'è per voi l'emozione e dove pensate oggi, e in questo momento, potete coglierla e fare vostra.
La mia convinzione è che abbiamo tutti, nessuno escluso, l'età giovane e giusta per poterci sempre emozionare, basta guardare nell'altro angolo.
Quindi... evitiamo di "squagliarcela" pensando a "io non mi emoziono"
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Mi sento di dire che vivo di emozioni,mi nutro di emozioni e a volte ne sono schiava.Non credo che bisogna emozionarsi per qualsiasi cosa,perché sono un qualcosa di speciale e non sarebbe più lo stesso.Ci sono tanti motivi per provare un emozione,ma quello che mi frega sempre,é il sorriso di una bambina,una in particolare,che é diventata il mio angelo da quando é venuta al mondo un anno fa'.
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Re: cos'è un'emozione? e dov'è?
Messaggio da crazygipsy » 07/03/2012, 15:45
Vi chiedo solo di non fraintendere il mio pensiero. noto tanta tristezza e molto astio nei confronti della vita stessa, secondo me il non provare emozioni è solo ed esclusivamente un rifiuto totale al vivere, dire "mi conviene così" non è certo trovare "equilibrio e serenità" anzi significa adagiarsi su se stessi convinti che va bene così. E' sicuramente piacevole salire a cavallo della propria moto o entrare nella propria auto e come dice una vecchia ma sempre attuale canzone:"e guidare come un pazzo a fari spenti nella notte per vedereL'Uomo dell'Alpe ha scritto:[...]
Allora dicevamo le emozioni.
Mi dispiace ma non posso evitare di dire che io non mi emoziono. Non più, almeno per quelle sensazioni positive. So bene cosa siano, le ho vissute in un passato che si allontana sempre più, forse alcune di queste le ho sperimentate un po' prima di miei coetanei dell'epoca.
Poi d'un tratto è come se avessi spento le luci.
Mi sono chiesto che senso avesse non tanto il vivere ma soprattutto il mostrare agli altri le emozioni: ad una compagna, ad un amico.
Ora non sto qui a ricordare fatti di scarso interesse per chi legge ma ripeto, ho spento le luci. Però queste emozioni, seppur al buio, c'erano ed erano represse. Ad un certo punto quindi le ho come eliminate, non ricordo di averle soppresse ma non saprei neanche dove le abbia riposte. Qualcosa in giro però deve esserne rimasto se mi accade che qualcuna/o intravede in me qualcosa di buono.
Al momento nulla quasi più riesce ad emozionarmi. Al massimo mi può emozionare il lavoro, nel bene o nel male; può emozionarmi il mettere un cliente debitore in ulteriore difficoltà; può emozionarmi l'auto lanciata al massimo.....ma non saprei cos'altro dire.
Conoscere ed uscire con una ragazza avvenente ed intelligente non mi provoca nulla se non istinti fisici: sono sordo alle sue parole, indifferente a ciò che il suo cuore vuole trasmettermi. E se insiste, sparisco.
Un amico in difficoltà è il nulla completo per me.
E' triste per chi legge ma in ciò ho trovato il mio equilibrio e la mia serenità. E' sbagliato? Sì lo so, me ne rendo conto, ne sono perfettamente consapevole ma mi conviene così.
se poi e' tanto difficile morire". molto brutto provare a mettere in difficoltà altri (provando emozione), comunque scelta personale. il bello della vita però consiste nel fatto che quando meno te lo aspetti, vuoi o no devi confrontarti con una forte emozione, e brutta o bella che sia ti farà sentire vivo.
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Re: cos'è un'emozione? e dov'è?
Messaggio da crazygipsy » 07/03/2012, 15:48
bellissimo ciò che scrivi e ancor meglio cià che vivi.justeyes89 ha scritto:[...]
Mi sento di dire che vivo di emozioni,mi nutro di emozioni e a volte ne sono schiava.Non credo che bisogna emozionarsi per qualsiasi cosa,perché sono un qualcosa di speciale e non sarebbe più lo stesso.Ci sono tanti motivi per provare un emozione,ma quello che mi frega sempre,é il sorriso di una bambina,una in particolare,che é diventata il mio angelo da quando é venuta al mondo un anno fa'.
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Messaggio da crazygipsy » 07/03/2012, 15:56
grande! penso che comunque possono "estirpare" tutto, ma il pensiero no! e se lo trasmetti, qualcosa rimane....tropicsnow ha scritto:[...]
il tema che poni è complesso e delicato insieme... ci provo...
l'emozione per me risiede nei piccoli gesti, quelli fatti senza pensarci, spontanei, quelli che non ti aspetti e magari anche banali ma che diventano per me tanto importanti proprio perchè rari...
ho davanti a me un'immagine di tanti anni fa che mi è rimasta dentro e ne conservo un ricordo vivido: ero alla fermata dell'autobus e nella piazzola di fronte si ferma un'auto con un uomo e una donna, lei scende e si avvia lungo il marciapiede - evidentemente lui l'aveva accompagnata- all'improvviso anche lui scende dall'auto e la richiama. lei si avvicina con aria interrogativa non capendo cosa avesse diementicato. lui le dà un bacio molto delicato sulla bocca. lei aveva dimenticato di salutarlo quando era scesa dalla macchina. ricordo ancora i loro volti, gli abiti, tutta la scena... sicuramente Robert Doisneau avrebbe saputo immortale superbamente quel momento...
un'emozione forte, invece, è stata vedere un'autopsia: mi ha colpito molto la freddezza dei medici che in dieci minuti hanno tirato fuori tutti gli organi ma soprattutto mi ha colpito il modo in cui hanno estratto l'esofago come se estirpassero un'erbaccia... e lì capisci che non siamo niente, ma solo carne da macello, niente di più niente di meno: l'unica nostra fortuna è essere al vertice della catena alimentare anche se all'interno della stessa specie ci sono dei predatori che non scherzano...
il nostro corpo è solo un organismo come tanti altri in natura, la cosa che lo rende unico -passatemi il termine- è lo spirito che lo anima quindi finchè possiamo meglio vivere un'emozione in più anche se sofferta che congelare tutto per non star male perchè una volta che il corpo sarà freddo non rimarrà nulla.
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