ma per elogiare se stessi bisogna sminuire gli altri?

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arietina76
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ma per elogiare se stessi bisogna sminuire gli altri?

Messaggio da arietina76 » 09/02/2012, 17:48

ma è per forza sempre così? :rolleyes:
mi spiego meglio: noto che molte persone tendono a sminuire il ruolo o le fatiche degli altri, per elogiare sempre se stessi, ciò che fanno.... come se certi impegni e certe incombenze fossero solo loro....
vi faccio un esempio pratico: oggi ho riportato al mio collega quanto mi aveva detto un cliente, che ha elogiato il mio impegno nel lavoro.
ho notato che il mio collega ha cambiato espressione, si è proprio imbronciato, e con fare scocciato mi ha fatto un lungo elenco di tutto quello che fa lui, concludendo alla fine con un: "sai, io non faccio niente!"...... quasi come se volesse ridimensionare quello che faccio e quindi l'apprezzamento del cliente.
e non è la prima volta che accade.
ma allora io mi domando: per acclamare quanto si è bravi - buoni e belli (cosa che comunque spetterebbe agli altri e non a noi stessi, secondo me), occorre sempre cercare di sminuire gli altri? dà proprio così tanto fastidio vedere che qualcun altro oltre a noi stessi, a torto o a ragione, è apprezzato?
e quando questo accade, è proprio sempre necessario riportare il discorso su noi stessi, come se gli altri avessero un diverso valore?
il fatto che uno fatichi e lotti tutti i giorni non esclude che anche altri lo facciano: è così difficile riconoscere la stessa dignità, la stessa importanza alle due persone, anche se magari attraversano esperienze diverse?
perchè questa smania di voler affermare una sorta di prevalenza dell'uno sull'altro, piuttosto che una differenza "paritaria"?
spero di essere stata chiara, perchè ho scritto tutto di getto..... ;)

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tropicsnow
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Messaggio da tropicsnow » 09/02/2012, 18:32

arietina76 ha scritto:ma è per forza sempre così? :rolleyes:
mi spiego meglio: noto che molte persone tendono a sminuire il ruolo o le fatiche degli altri, per elogiare sempre se stessi, ciò che fanno.... come se certi impegni e certe incombenze fossero solo loro....
vi faccio un esempio pratico: oggi ho riportato al mio collega quanto mi aveva detto un cliente, che ha elogiato il mio impegno nel lavoro.
ho notato che il mio collega ha cambiato espressione, si è proprio imbronciato, e con fare scocciato mi ha fatto un lungo elenco di tutto quello che fa lui, concludendo alla fine con un: "sai, io non faccio niente!"...... quasi come se volesse ridimensionare quello che faccio e quindi l'apprezzamento del cliente.
e non è la prima volta che accade.
ma allora io mi domando: per acclamare quanto si è bravi - buoni e belli (cosa che comunque spetterebbe agli altri e non a noi stessi, secondo me), occorre sempre cercare di sminuire gli altri? dà proprio così tanto fastidio vedere che qualcun altro oltre a noi stessi, a torto o a ragione, è apprezzato?
e quando questo accade, è proprio sempre necessario riportare il discorso su noi stessi, come se gli altri avessero un diverso valore?
il fatto che uno fatichi e lotti tutti i giorni non esclude che anche altri lo facciano: è così difficile riconoscere la stessa dignità, la stessa importanza alle due persone, anche se magari attraversano esperienze diverse?
perchè questa smania di voler affermare una sorta di prevalenza dell'uno sull'altro, piuttosto che una differenza "paritaria"?
spero di essere stata chiara, perchè ho scritto tutto di getto..... ;)

forse il tuo collega ha visto nel tuo riportare il commento benevolo del cliente un modo per sottolineare il tuo operato sminuendo il suo... forse si sente in competizione con te, si sente poco apprezzato in generale, oppure è semplicemente un po' narcisista. :)
ad ogni modo non prendertela, vedila come una debolezza dell'altro e non come un voler sminuire te e le tue capacità anche se posso capire che dia fastidio. per fare quello che dici tu, ossia riconoscere una differenza paritaria, occorre tanta onestà emotiva, consapevolezza delle proprie possibilità, competenze, effecienze e accettazione delle proprie mancanze. riconoscere inoltre le qualità dell'altro significa anche trattarlo da amico sostenendolo nelle difficoltà e gioendo dei suoi successi e questo sul luogo di lavoro in special modo è più difficile da attuare mentre è più facile che ci sia invidia e rivalità. :rolleyes:

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Marcello80
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Re: ma per elogiare se stessi bisogna sminuire gli altri?

Messaggio da Marcello80 » 09/02/2012, 20:00

arietina76 ha scritto:ma è per forza sempre così? :rolleyes:
mi spiego meglio: noto che molte persone tendono a sminuire il ruolo o le fatiche degli altri, per elogiare sempre se stessi, ciò che fanno.... come se certi impegni e certe incombenze fossero solo loro....
vi faccio un esempio pratico: oggi ho riportato al mio collega quanto mi aveva detto un cliente, che ha elogiato il mio impegno nel lavoro.
ho notato che il mio collega ha cambiato espressione, si è proprio imbronciato, e con fare scocciato mi ha fatto un lungo elenco di tutto quello che fa lui, concludendo alla fine con un: "sai, io non faccio niente!"...... quasi come se volesse ridimensionare quello che faccio e quindi l'apprezzamento del cliente.
e non è la prima volta che accade.
ma allora io mi domando: per acclamare quanto si è bravi - buoni e belli (cosa che comunque spetterebbe agli altri e non a noi stessi, secondo me), occorre sempre cercare di sminuire gli altri? dà proprio così tanto fastidio vedere che qualcun altro oltre a noi stessi, a torto o a ragione, è apprezzato?
e quando questo accade, è proprio sempre necessario riportare il discorso su noi stessi, come se gli altri avessero un diverso valore?
il fatto che uno fatichi e lotti tutti i giorni non esclude che anche altri lo facciano: è così difficile riconoscere la stessa dignità, la stessa importanza alle due persone, anche se magari attraversano esperienze diverse?
perchè questa smania di voler affermare una sorta di prevalenza dell'uno sull'altro, piuttosto che una differenza "paritaria"?
spero di essere stata chiara, perchè ho scritto tutto di getto..... ;)
Che situazione... Magari per questo tuo collega lo è. Forse lui ha necessità di sminuire il lavoro di altri colleghi per valorizzare il suo e valorizzare se stesso. Non so se hai presente quelle persone sempre in competizione con altri. A queste persone sfugge di mano quello che di buono può dare una sana competizione. Che vuoi farci... Quanto meno danno modo di fare queste riflessioni. Immagina che bello che sarebbe un ambiente lavorativo dove ci sia la più completa cooperazione. Per chi come me è un libero professionista non si trova a competere strettamente con colleghi, ma con concorrenti. Pensa che le grandi menti suggeriscono di cooperare anche con i concorrenti. In fondo se qualcuno ti considera in competizione con un tuo concorrente bravo, significa che lo sei anche tu, quindi da un certo punto di vista è meglio addiritura cooperare con concorrenti per farli essere bravi.
"Sono pure tutte quelle emozioni che integrano e danno animo; è impura invece quell'emozione che afferra solo un lato del tuo essere e quindi lo altera."

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Re: ma per elogiare se stessi bisogna sminuire gli altri?

Messaggio da airlander » 09/02/2012, 20:43

arietina76 ha scritto:ma è per forza sempre così? :rolleyes:
mi spiego meglio: noto che molte persone tendono a sminuire il ruolo o le fatiche degli altri, per elogiare sempre se stessi, ciò che fanno.... come se certi impegni e certe incombenze fossero solo loro....
vi faccio un esempio pratico: oggi ho riportato al mio collega quanto mi aveva detto un cliente, che ha elogiato il mio impegno nel lavoro.
ho notato che il mio collega ha cambiato espressione, si è proprio imbronciato, e con fare scocciato mi ha fatto un lungo elenco di tutto quello che fa lui, concludendo alla fine con un: "sai, io non faccio niente!"...... quasi come se volesse ridimensionare quello che faccio e quindi l'apprezzamento del cliente.
e non è la prima volta che accade.
ma allora io mi domando: per acclamare quanto si è bravi - buoni e belli (cosa che comunque spetterebbe agli altri e non a noi stessi, secondo me), occorre sempre cercare di sminuire gli altri? dà proprio così tanto fastidio vedere che qualcun altro oltre a noi stessi, a torto o a ragione, è apprezzato?
e quando questo accade, è proprio sempre necessario riportare il discorso su noi stessi, come se gli altri avessero un diverso valore?
il fatto che uno fatichi e lotti tutti i giorni non esclude che anche altri lo facciano: è così difficile riconoscere la stessa dignità, la stessa importanza alle due persone, anche se magari attraversano esperienze diverse?
perchè questa smania di voler affermare una sorta di prevalenza dell'uno sull'altro, piuttosto che una differenza "paritaria"?
spero di essere stata chiara, perchè ho scritto tutto di getto..... ;)
lavorando da molti anni in uno dei i più grandi gruppi americani nel settore dell'entertainment conosco perfettamente cosa significhi operare in ambienti altamente competitivi, ma la cosa che maggiormente mi diverte è che da diverso tempo osservo tutti coloro che, per eccessiva smania di successo, cadono inevitabilmente e vengoni poi anche cacciati, proprio come sovente accade nei medesimi film o telefilm di cui siamo produttori.
molti si domandano come sia ancora li, al mio posto e come abbia saputo resistere ai numerosi terremoti che nel tempo si sono verificati, quando il segreto stà semplicemente nel conoscere il proprio limite fermandosi un attimo prima del baratro.
ho adottato moltissime volte la famosa massima cinese che dice: siediti sul greto del fiume e aspetta che passi il cadavere del tuo nemico, e ne ho seppelliti molti di questi arroganti personaggi che immaginando di essere i migliori alla fine sono affogati nella loro medesime presunzione.
quindi cara arietina, rilassati e non badare a chi pensa di essere meglio, ma goditi e gioisci dei tuoi successi senza darlo necessariamente a vedere perchè tu sola sai quanto vali realmente. ;)
non cercare di diventare un uomo di successo ma piuttosto un uomo di valore
albert einstein
http://www.youtube.com/watch?v=8kaC4yCRR48

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Re: ma per elogiare se stessi bisogna sminuire gli altri?

Messaggio da tempest » 09/02/2012, 22:57

airlander ha scritto:[...]



.
ho adottato moltissime volte la famosa massima cinese che dice: siediti sul greto del fiume e aspetta che passi il cadavere del tuo nemico, e ne ho seppelliti molti di questi arroganti personaggi che immaginando di essere i migliori alla fine sono affogati nella loro medesime presunzione.
Non nel greto, sulle sponde!! Nel greto finisci affogato e trascianato via col cadavere! Scusa se puntualizzo :DD , ma è una massima che apprezzo molto anche io! Siediti sulla sponda, non sul greto, mi raccomando! ;)

@arietina: trattasi del solito collega di cui ci parlasti molto tempo fa? Se è così, non mi stupisce il suo atteggiamento, è una persona ormai diventata assai "velenosa".

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Re: ma per elogiare se stessi bisogna sminuire gli altri?

Messaggio da arietina76 » 10/02/2012, 8:52

tempest ha scritto:[...]


Non nel greto, sulle sponde!! Nel greto finisci affogato e trascianato via col cadavere! Scusa se puntualizzo :DD , ma è una massima che apprezzo molto anche io! Siediti sulla sponda, non sul greto, mi raccomando! ;)

@arietina: trattasi del solito collega di cui ci parlasti molto tempo fa? Se è così, non mi stupisce il suo atteggiamento, è una persona ormai diventata assai "velenosa".
sì, Tempest, trattasi del solito personaggio.
rispondo non solo a te ma a tutti gli altri (purtroppo io e il multi-quote non siamo mai diventati amici :DD ) per dire che questa situazione non è limitata soltanto al versante professionale, ma anche per così dire "personale".
se io per esempio mi lamento che ho passato una notte insonne perchè non stavo bene, lui subito risponde: "e io allora che cosa dovrei dire???", elencandomi subito tutta una serie di problemi che gli hanno impedito il sonno negli ultimi giorni.
o ancora, se io parlando mi lamento del tempo per i problemi, lui nuovamente risponde "e io allora che cosa dovrei dire???", elencando tutti i fastidi che il tempo dà a lui, con un tono quasi di sufficienza, come se i suoi fossero veri problemi, e i miei no,
ma il fatto che lui abbia problemi - magari o certamente più grossi dei miei, non esclude che anch'io possa averne e lamentarmi, o no?
mi sembra che per ogni cosa voglia affermare una sorta di supremazia, del tipo: "qualunque cosa tu faccia o dica, per me è il doppio"..... :rolleyes:
rendo l'idea?

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Re: ma per elogiare se stessi bisogna sminuire gli altri?

Messaggio da Niobe85 » 10/02/2012, 13:18

arietina76 ha scritto:ma è per forza sempre così? :rolleyes:
mi spiego meglio: noto che molte persone tendono a sminuire il ruolo o le fatiche degli altri, per elogiare sempre se stessi, ciò che fanno.... come se certi impegni e certe incombenze fossero solo loro....
vi faccio un esempio pratico: oggi ho riportato al mio collega quanto mi aveva detto un cliente, che ha elogiato il mio impegno nel lavoro.
ho notato che il mio collega ha cambiato espressione, si è proprio imbronciato, e con fare scocciato mi ha fatto un lungo elenco di tutto quello che fa lui, concludendo alla fine con un: "sai, io non faccio niente!"...... quasi come se volesse ridimensionare quello che faccio e quindi l'apprezzamento del cliente.
e non è la prima volta che accade.
ma allora io mi domando: per acclamare quanto si è bravi - buoni e belli (cosa che comunque spetterebbe agli altri e non a noi stessi, secondo me), occorre sempre cercare di sminuire gli altri? dà proprio così tanto fastidio vedere che qualcun altro oltre a noi stessi, a torto o a ragione, è apprezzato?
e quando questo accade, è proprio sempre necessario riportare il discorso su noi stessi, come se gli altri avessero un diverso valore?
il fatto che uno fatichi e lotti tutti i giorni non esclude che anche altri lo facciano: è così difficile riconoscere la stessa dignità, la stessa importanza alle due persone, anche se magari attraversano esperienze diverse?
perchè questa smania di voler affermare una sorta di prevalenza dell'uno sull'altro, piuttosto che una differenza "paritaria"?
spero di essere stata chiara, perchè ho scritto tutto di getto..... ;)
Che schifo [smilie=doh.gif] ... direbbe la mia saggia nonnina: "nessuno ti dice lavati la faccia che sei più bello!" ;)
Suppongo che il tuo collega (nel caso specifico, ma tutti in generale) ha bisogno di sminuire te e il tuo operato per sentirsi migliore. Da che mondo è mondo è sempre stato così, quello che fai viene considerato sempre un gradino al di sotto di quello che fanno gli altri... e son sempre più convinta che la ragione sia l'insicurezza, più ci si sente minacciati da un individuo più abile, più si cerca di screditarlo.
Il Sognatore che crede ai propri Sogni, sicuramente li vedrà realizzati...

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Re: ma per elogiare se stessi bisogna sminuire gli altri?

Messaggio da Sailman » 10/02/2012, 13:28

arietina76 ha scritto:ma è per forza sempre così? :rolleyes:
mi spiego meglio: noto che molte persone tendono a sminuire il ruolo o le fatiche degli altri, per elogiare sempre se stessi, ciò che fanno.... come se certi impegni e certe incombenze fossero solo loro....
vi faccio un esempio pratico: oggi ho riportato al mio collega quanto mi aveva detto un cliente, che ha elogiato il mio impegno nel lavoro.
ho notato che il mio collega ha cambiato espressione, si è proprio imbronciato, e con fare scocciato mi ha fatto un lungo elenco di tutto quello che fa lui, concludendo alla fine con un: "sai, io non faccio niente!"...... quasi come se volesse ridimensionare quello che faccio e quindi l'apprezzamento del cliente.
e non è la prima volta che accade.
ma allora io mi domando: per acclamare quanto si è bravi - buoni e belli (cosa che comunque spetterebbe agli altri e non a noi stessi, secondo me), occorre sempre cercare di sminuire gli altri? dà proprio così tanto fastidio vedere che qualcun altro oltre a noi stessi, a torto o a ragione, è apprezzato?
e quando questo accade, è proprio sempre necessario riportare il discorso su noi stessi, come se gli altri avessero un diverso valore?
il fatto che uno fatichi e lotti tutti i giorni non esclude che anche altri lo facciano: è così difficile riconoscere la stessa dignità, la stessa importanza alle due persone, anche se magari attraversano esperienze diverse?
perchè questa smania di voler affermare una sorta di prevalenza dell'uno sull'altro, piuttosto che una differenza "paritaria"?
spero di essere stata chiara, perchè ho scritto tutto di getto..... ;)
Il tuo collega, oltre ad essere evidentemente invidioso, è anche un po' sprovveduto:

Regola numero 1: mai sminuire la concorrenza, in nessun ambito.


;)
Sail fast, Live slow...

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Re: ma per elogiare se stessi bisogna sminuire gli altri?

Messaggio da justeyes89 » 10/02/2012, 13:40

arietina76 ha scritto:[...]



sì, Tempest, trattasi del solito personaggio.
rispondo non solo a te ma a tutti gli altri (purtroppo io e il multi-quote non siamo mai diventati amici :DD ) per dire che questa situazione non è limitata soltanto al versante professionale, ma anche per così dire "personale".
se io per esempio mi lamento che ho passato una notte insonne perchè non stavo bene, lui subito risponde: "e io allora che cosa dovrei dire???", elencandomi subito tutta una serie di problemi che gli hanno impedito il sonno negli ultimi giorni.
o ancora, se io parlando mi lamento del tempo per i problemi, lui nuovamente risponde "e io allora che cosa dovrei dire???", elencando tutti i fastidi che il tempo dà a lui, con un tono quasi di sufficienza, come se i suoi fossero veri problemi, e i miei no,
ma il fatto che lui abbia problemi - magari o certamente più grossi dei miei, non esclude che anch'io possa averne e lamentarmi, o no?
mi sembra che per ogni cosa voglia affermare una sorta di supremazia, del tipo: "qualunque cosa tu faccia o dica, per me è il doppio"..... :rolleyes:
rendo l'idea?
Nel campo lavorativo hai ragione,non é giusto sminuire il lavoro degli altri,anche se c'é sempre chi fà di più e chi meno,su :DD Per il fatto del lamentarsi dei problemi,sinceramente io non ho proprio voglia di ascoltarli,quindi quando sento gente che si lamenta anche solo del tempo,rispondo stizzita perché i veri problemi sono altri.Chi non arriva a fine mese,chi non ha di che mangiare,chi non ha un tetto sopra la testa,questi sono veri problemi di cui lamentarsi,non il fatto di aver passato una notte insonne,abbi pazienza eh. :rolleyes: Sii contenta di ciò che hai e tieniti stretto il tuo lavoro che al giorno d'oggi manca anche quello.
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Re: ma per elogiare se stessi bisogna sminuire gli altri?

Messaggio da arietina76 » 10/02/2012, 13:55

justeyes89 ha scritto:[...]



Nel campo lavorativo hai ragione,non é giusto sminuire il lavoro degli altri,anche se c'é sempre chi fà di più e chi meno,su :DD Per il fatto del lamentarsi dei problemi,sinceramente io non ho proprio voglia di ascoltarli,quindi quando sento gente che si lamenta anche solo del tempo,rispondo stizzita perché i veri problemi sono altri.Chi non arriva a fine mese,chi non ha di che mangiare,chi non ha un tetto sopra la testa,questi sono veri problemi di cui lamentarsi,non il fatto di aver passato una notte insonne,abbi pazienza eh. :rolleyes: Sii contenta di ciò che hai e tieniti stretto il tuo lavoro che al giorno d'oggi manca anche quello.
non ho mai pensato che questi siano i veri problemi della vita, anzi: ti dò pienamente ragione quando dici che c'è ben altro.... ci mancherebbe! :D
però considera che tra me e questo collega, per varie vicissitudini che non sto qui a riprendere ma che molti del forum conoscono, i "rapporti umani" sono del tutto azzerati.
quindi mi domando: se non posso parlare neanche di cose che io ritengo davvero di circostanza (come appunto il tempo) senza ricevere in cambio un lungo discorso (su quanto il tempo sia fastidioso e nocivo per lui), mi dici che faccio?
a parte un laconico saluto, allora dovrei entrare e stare in assoluto silenzio, senza proferir parola..... ma allora diventa un clima ancora più pesante, credo.... :rolleyes:

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Re: ma per elogiare se stessi bisogna sminuire gli altri?

Messaggio da belele77 » 10/02/2012, 23:11

arietina76 ha scritto:[...]



sì, Tempest, trattasi del solito personaggio.
rispondo non solo a te ma a tutti gli altri (purtroppo io e il multi-quote non siamo mai diventati amici :DD ) per dire che questa situazione non è limitata soltanto al versante professionale, ma anche per così dire "personale".
se io per esempio mi lamento che ho passato una notte insonne perchè non stavo bene, lui subito risponde: "e io allora che cosa dovrei dire???", elencandomi subito tutta una serie di problemi che gli hanno impedito il sonno negli ultimi giorni.
o ancora, se io parlando mi lamento del tempo per i problemi, lui nuovamente risponde "e io allora che cosa dovrei dire???", elencando tutti i fastidi che il tempo dà a lui, con un tono quasi di sufficienza, come se i suoi fossero veri problemi, e i miei no,
ma il fatto che lui abbia problemi - magari o certamente più grossi dei miei, non esclude che anch'io possa averne e lamentarmi, o no?
mi sembra che per ogni cosa voglia affermare una sorta di supremazia, del tipo: "qualunque cosa tu faccia o dica, per me è il doppio"..... :rolleyes:
rendo l'idea?
insomma si comporta all'opposto di come si dovrebbe. Non solo va bene saper ogni tanto ascoltare con semplicità e genuinità (purtroppo sono qualità molto rare) ma spesso ascoltando i problemi o i successi altrui si beneficia anche direttamente perchè si impara qualcosa in più su come affrontare le proprie rogne!

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Re: ma per elogiare se stessi bisogna sminuire gli altri?

Messaggio da airlander » 11/02/2012, 1:27

tempest ha scritto:[...]
Non nel greto, sulle sponde!! Nel greto finisci affogato e trascianato via col cadavere! Scusa se puntualizzo :DD , ma è una massima che apprezzo molto anche io! Siediti sulla sponda, non sul greto, mi raccomando! ;)
grazie per la puntualizzazione, forse inconsciamente ho desiderato anch'io di poter essere finalmente portato via da quella medesima corrente, lontano dalla stupidità da cui spesso sono circondato :D
ma tranquilla, ancora per diverso tempo me ne starò comodamente seduto su quelle sponde, c'è ancora molto da fare in quel senso.... ;)
non cercare di diventare un uomo di successo ma piuttosto un uomo di valore
albert einstein
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Mapi

come ti capisco!!

Messaggio da Mapi » 11/02/2012, 19:22

devo ammettere che capisco perfettamente come si senta arietina
si fa una gran fatica a parlare con persone così, anche perchè la maggior parte delle volte non sono minimamente interessate a ciò che dici, ma cercano un appiglio per potersi sfogare e farsi compiangere.. poverini!!
per te è un collega.. per me è mia madre.. non siamo prese bene, eh?!?!
Coraggio!!!

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Messaggio da tropicsnow » 12/02/2012, 9:29

arietina76 ha scritto:[...]



sì, Tempest, trattasi del solito personaggio.
rispondo non solo a te ma a tutti gli altri (purtroppo io e il multi-quote non siamo mai diventati amici :DD ) per dire che questa situazione non è limitata soltanto al versante professionale, ma anche per così dire "personale".
se io per esempio mi lamento che ho passato una notte insonne perchè non stavo bene, lui subito risponde: "e io allora che cosa dovrei dire???", elencandomi subito tutta una serie di problemi che gli hanno impedito il sonno negli ultimi giorni.
o ancora, se io parlando mi lamento del tempo per i problemi, lui nuovamente risponde "e io allora che cosa dovrei dire???", elencando tutti i fastidi che il tempo dà a lui, con un tono quasi di sufficienza, come se i suoi fossero veri problemi, e i miei no,
ma il fatto che lui abbia problemi - magari o certamente più grossi dei miei, non esclude che anch'io possa averne e lamentarmi, o no?
mi sembra che per ogni cosa voglia affermare una sorta di supremazia, del tipo: "qualunque cosa tu faccia o dica, per me è il doppio"..... :rolleyes:
rendo l'idea?
a quanto sembra il problema non è limitato al solo aspetto lavorativo, c'è della ruggine, qualcosa che si è rotto e quindi lui trova qualsiasi appiglio per sottolineare che in fondo tu non hai nulla di cui lamentarti rispetto a lui.
lui non sopporta te. pertanto credo proprio che continuerà così e non ti resta che stringere i denti e andare avanti fino a quando non ti sarà possibile andare via. nel frattempo, invece, che parlagli di problemi e cose negative, arriva in ufficio e volgi tutto in positivo, digli che è una bella giornata, che sei felice... vedi se lui ti risponde che lo è più di te :D 8)

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Re: ma per elogiare se stessi bisogna sminuire gli altri?

Messaggio da justeyes89 » 12/02/2012, 12:58

tropicsnow ha scritto:[...]



a quanto sembra il problema non è limitato al solo aspetto lavorativo, c'è della ruggine, qualcosa che si è rotto e quindi lui trova qualsiasi appiglio per sottolineare che in fondo tu non hai nulla di cui lamentarti rispetto a lui.
lui non sopporta te. pertanto credo proprio che continuerà così e non ti resta che stringere i denti e andare avanti fino a quando non ti sarà possibile andare via. nel frattempo, invece, che parlagli di problemi e cose negative, arriva in ufficio e volgi tutto in positivo, digli che è una bella giornata, che sei felice... vedi se lui ti risponde che lo è più di te :D 8)
Lo penso anch'io.E' prevenuto,quindi qualsiasi cosa dirà arietina avrà sempre qualcosa da ridire.Mi viene in mente una barzelletta.In pratica ci sono due signori che si rivedono dopo tanti anni.Il primo si sfoga dicendo:"Sai Franco,un mese fa ho perso il lavoro e non so che fare."Il secondo lo interrompe dicendo:"Beato te che almeno prima un lavoro ce l'avevi,io sono due anni che non lavoro!".Il primo un pò stizzito riprende:"Purtroppo io e mia moglie ci siamo separati ed ora non riesco più a vedere i miei figli come prima".Il secondo interrompe nuovamente:"Ma beato te,io non solo li vedo una volta al mese,ma devo pagarle anche il mantenimento!" Franco,arrabbiato dà un colpo di tosse:"Con questo freddo,mi é venuto un pò di mal di gola"."E allora" dice il secondo "Io ho una broncopolmonite!!"
Lo so non fà ridere,ma é simile alla storia di arietina :)))
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Re: ma per elogiare se stessi bisogna sminuire gli altri?

Messaggio da Niobe85 » 12/02/2012, 19:29

justeyes89 ha scritto:[...]



Lo penso anch'io.E' prevenuto,quindi qualsiasi cosa dirà arietina avrà sempre qualcosa da ridire.Mi viene in mente una barzelletta.In pratica ci sono due signori che si rivedono dopo tanti anni.Il primo si sfoga dicendo:"Sai Franco,un mese fa ho perso il lavoro e non so che fare."Il secondo lo interrompe dicendo:"Beato te che almeno prima un lavoro ce l'avevi,io sono due anni che non lavoro!".Il primo un pò stizzito riprende:"Purtroppo io e mia moglie ci siamo separati ed ora non riesco più a vedere i miei figli come prima".Il secondo interrompe nuovamente:"Ma beato te,io non solo li vedo una volta al mese,ma devo pagarle anche il mantenimento!" Franco,arrabbiato dà un colpo di tosse:"Con questo freddo,mi é venuto un pò di mal di gola"."E allora" dice il secondo "Io ho una broncopolmonite!!"
Lo so non fà ridere,ma é simile alla storia di arietina :)))
[smilie=asd.gif] è proprio simile alla sua storia!
Il Sognatore che crede ai propri Sogni, sicuramente li vedrà realizzati...

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Re: ma per elogiare se stessi bisogna sminuire gli altri?

Messaggio da Marcello80 » 12/02/2012, 20:07

justeyes89 ha scritto:[...]



Lo penso anch'io.E' prevenuto,quindi qualsiasi cosa dirà arietina avrà sempre qualcosa da ridire.Mi viene in mente una barzelletta.In pratica ci sono due signori che si rivedono dopo tanti anni.Il primo si sfoga dicendo:"Sai Franco,un mese fa ho perso il lavoro e non so che fare."Il secondo lo interrompe dicendo:"Beato te che almeno prima un lavoro ce l'avevi,io sono due anni che non lavoro!".Il primo un pò stizzito riprende:"Purtroppo io e mia moglie ci siamo separati ed ora non riesco più a vedere i miei figli come prima".Il secondo interrompe nuovamente:"Ma beato te,io non solo li vedo una volta al mese,ma devo pagarle anche il mantenimento!" Franco,arrabbiato dà un colpo di tosse:"Con questo freddo,mi é venuto un pò di mal di gola"."E allora" dice il secondo "Io ho una broncopolmonite!!"
Lo so non fà ridere,ma é simile alla storia di arietina :)))
Hai proprio ragione, non fa ridere... :nonono: però certe persone sono proprio così.

Mi hai fatto venire in mente uno scatch di Antonio Giuliani, che facendo il verso a persone come queste diceva che l'unica persona che può esserne immune è Neil Armstrong il primo uomo sulla luna.
Quando lui dice "Sai sono stato il primo uomo andato sulla luna" ancora nessuno può dirgli "Ah va bè io sono stato il primo su Marte"

Va bè lo un pò cambiata, ma vi assicuro che la battuta di Antonio Giuliani faceva ridere.
"Sono pure tutte quelle emozioni che integrano e danno animo; è impura invece quell'emozione che afferra solo un lato del tuo essere e quindi lo altera."

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Re: ma per elogiare se stessi bisogna sminuire gli altri?

Messaggio da bluver » 14/02/2012, 7:17

arietina76 ha scritto:[...]



sì, Tempest, trattasi del solito personaggio.
rispondo non solo a te ma a tutti gli altri (purtroppo io e il multi-quote non siamo mai diventati amici :DD ) per dire che questa situazione non è limitata soltanto al versante professionale, ma anche per così dire "personale".
se io per esempio mi lamento che ho passato una notte insonne perchè non stavo bene, lui subito risponde: "e io allora che cosa dovrei dire???", elencandomi subito tutta una serie di problemi che gli hanno impedito il sonno negli ultimi giorni.
o ancora, se io parlando mi lamento del tempo per i problemi, lui nuovamente risponde "e io allora che cosa dovrei dire???", elencando tutti i fastidi che il tempo dà a lui, con un tono quasi di sufficienza, come se i suoi fossero veri problemi, e i miei no,
ma il fatto che lui abbia problemi - magari o certamente più grossi dei miei, non esclude che anch'io possa averne e lamentarmi, o no?
mi sembra che per ogni cosa voglia affermare una sorta di supremazia, del tipo: "qualunque cosa tu faccia o dica, per me è il doppio"..... :rolleyes:
rendo l'idea?
se il collega è sempre o stesso credo che si tratti di due livelli diversi
Hai introdotto il topic parlando della necessità di sminuire l'altro per emergere e questo purtoppo è un atteggiamento dilagante che va di pari passo con il livello di valore manifestato: meno vali o ti sembra di valere più hai bisogno del confronto e quindi maggiore è il bisgno di far abbassare il livello dell'altro.
qui secondo me si tratta di un altro aspetto più legato al suo voler essere al centro di attenzioni. Se non ricordo male tu avevi dato molto a lui e sostenuto sul lavoro e non solo. Il tuo tagliare "il cordone" e procedere su strade parallele, pronte ovviameneta a incorciarsi ma su basi paritarie, l'ha fatto scendere da un piedistallo e messo davanti a un necessario scambio paritario. Forse è questo che lui non sta accettando. L'essere lui il centro di attenzioni in modo dovuto senza il bisogno di un grazie.
Io son come loro in perpetuo volo