



Che valore date alla qualità della vita?
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Che valore date alla qualità della vita?
Messaggio da Niobe85 » 16/01/2012, 19:19
Ipotizzando di ricevere una delle "sentenze" più difficili per un genitore, ovvero che vostro figlio nascerà malato, dunque vi viene suggerita come possibilità l'aborto, cosa fareste? E perchè?
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Re: Che valore date alla qualità della vita?
Messaggio da tempest » 16/01/2012, 20:41
Che domanda! Difficile davvero rispondere.Niobe85 ha scritto:Come da titolo, la mia domanda è molto semplice: che valore date alla qualità della vita?
Ipotizzando di ricevere una delle "sentenze" più difficili per un genitore, ovvero che vostro figlio nascerà malato, dunque vi viene suggerita come possibilità l'aborto, cosa fareste? E perchè?
Dò un valore molto alto alla qualità della vita in merito alla salute, quindi opterei per l'aborto. Dovendo scegliere per forza io, come potenziale genitore, sceglierei in base a ciò che vorrei per me: una vita di malattia non sarebbe vita per me, perciò non metterei al mondo un figlio destinato a qualcosa che io rifiuterei per me stessa. Inoltre credo anche che non mi sentirei di affrontare io stessa un destino di sofferenza come madre.
PS: Considerate che io non ho mai desiderato figli e che quindi la mia risposta vale ben poco... e che comunque ritengo l'aborto una scelta accettabile da un punto di vista etico, in quanto vedo il feto solo come "potenziale vita" e non come "vita".
Re: Che valore date alla qualità della vita?
Messaggio da Bad Boy » 16/01/2012, 23:23
Non so se la domanda è rivolta anche a noi maschiettiNiobe85 ha scritto:Come da titolo, la mia domanda è molto semplice: che valore date alla qualità della vita?
Ipotizzando di ricevere una delle "sentenze" più difficili per un genitore, ovvero che vostro figlio nascerà malato, dunque vi viene suggerita come possibilità l'aborto, cosa fareste? E perchè?


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Re: Che valore date alla qualità della vita?
Messaggio da george clooney » 16/01/2012, 23:24
Io attribuisco alla vita un valore altissimo, però non sono in grado di rispondere alla tua domanda per il semplice fatto che mi ci dovrei trovare in una situazione simile...Niobe85 ha scritto:Come da titolo, la mia domanda è molto semplice: che valore date alla qualità della vita?
Ipotizzando di ricevere una delle "sentenze" più difficili per un genitore, ovvero che vostro figlio nascerà malato, dunque vi viene suggerita come possibilità l'aborto, cosa fareste? E perchè?
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Messaggio da tropicsnow » 17/01/2012, 12:04
tempest ha scritto:
Che domanda! Difficile davvero rispondere.
Dò un valore molto alto alla qualità della vita in merito alla salute, quindi opterei per l'aborto. Dovendo scegliere per forza io, come potenziale genitore, sceglierei in base a ciò che vorrei per me: una vita di malattia non sarebbe vita per me, perciò non metterei al mondo un figlio destinato a qualcosa che io rifiuterei per me stessa. Inoltre credo anche che non mi sentirei di affrontare io stessa un destino di sofferenza come madre.
quoto tempest. e aggiungo che non solo la malattia rende la vita difficile, sia per il genitore che per il figlio, ma c'è anche la nota dolonte della mancata assistenza da parte dello Stato: è tutto o quasi a carico dei genitori. se questi non hanno la fortuna di essere più che benestanti la loro vita e quella del figlio diventa un dramma e soprattutto chi si prenderà cura del figlio quando loro non ci saranno più?
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Re: Che valore date alla qualità della vita?
Messaggio da Marcello80 » 17/01/2012, 19:54
"Come da titolo la mia domanda è molto semplice", pensa quando fai domande complicate!Niobe85 ha scritto:Come da titolo, la mia domanda è molto semplice: che valore date alla qualità della vita?
Ipotizzando di ricevere una delle "sentenze" più difficili per un genitore, ovvero che vostro figlio nascerà malato, dunque vi viene suggerita come possibilità l'aborto, cosa fareste? E perchè?

La situazione che ipotizzi è davvero estrema. Da quel che leggo trovo che ci sia un presupposto di fondo. Ovvero sia quello della salute: "Non avere salute equivale a bassa qualità della vita". E' vero e quasi lapalissiano che vivere in salute permette di avere delle motivazione e forze che ci spingono verso un sempre più amato benessere. E' anche vero che le malattie portano sofferenze e disagi che fanno stare veramente male. Quello che non trovo vero in questo presupposto è il temere che un problema di salute causi per forza una bassa qualità di vita. Nella domanda non è specificato con che tipo di malattia dovrà nascere il bimbo. E naturalmente qualsiasi essa sia, equivale ad un pugno nello stomaco ai genitori. Parlarne senza avere direttamente questa situazione non è difficile come se la si vivesse, ma sono dell' idea che a quel bimbo benché malato gli si possa dare la possibilità di avere un'alta qualità della vita.
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Re: Che valore date alla qualità della vita?
Messaggio da Kisin » 17/01/2012, 21:18
Non so che dirti, se ci si basa sulla sofferenza che il figlio potrebbe provare in vita, credo che nessuno ne sia immune che sia fisicamente sano o meno, per cui sarebbe il genitore a asacrificarsi di più per dover dare molta piu attenzione a una figlio/a che necessiterebbe di attenzioni.Niobe85 ha scritto:Come da titolo, la mia domanda è molto semplice: che valore date alla qualità della vita?
Ipotizzando di ricevere una delle "sentenze" più difficili per un genitore, ovvero che vostro figlio nascerà malato, dunque vi viene suggerita come possibilità l'aborto, cosa fareste? E perchè?
Certo un/a piccolo/a che non sia autosufficiente avrebbe sicuramente piu difficoltà non potrebbe essere indidpendente tanto quanto una persona autosufficente
Dipende anche dal grado dal tipo di malattia anche
Credo che sia necessario valutare quanto si voglia questo figlio e quante possibilità si abbiano per darle/gli una vita piu normale possibile.
Non essendo io nè genitore nè padre posso solo fare dei ragionamenti inesperienti.
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Re: Che valore date alla qualità della vita?
Messaggio da Niobe85 » 18/01/2012, 18:05
Immaginavo che qualcuno me lo facesse notareMarcello80 ha scritto:[...]
"Come da titolo la mia domanda è molto semplice", pensa quando fai domande complicate!![]()
.

Tornando al tema, grazie per la partecipazione!
Come prevedevo molti sono rimasti nel vago... è veramente difficile prendere una decisione, soprattutto se non ci si trova nella situazione specifica.
Personalmente non saprei cosa fare, sono ipocondriaca e già questo è un problema... adoro i bambini e questo mi porterebbe a sbuffare di indecisione... ma alla fine, qualsiasi congettura possa fare, potrebbe non corrispondere a ciò che farei nella situazione specifica.
In larga parte poi dipenderebbe dal tipo di malattia che il nascituro si porterebbe dietro... posso permettermi di curarlo? Posso permettermi di offrirgli tutto ciò di cui ha bisogno? Ma soprattutto: sono in grado di occuparmi di lui senza cadere nel panico?
Tutto questo mi fermerebbe... ma poi, mai dire mai...
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Re: Che valore date alla qualità della vita?
Messaggio da tarabas » 18/01/2012, 18:12
Anch'io come Sailman sceglierei l'aborto, amo la vita e le dò il massimo valore e so che è una scelta difficilissima.Niobe85 ha scritto:Come da titolo, la mia domanda è molto semplice: che valore date alla qualità della vita?
Ipotizzando di ricevere una delle "sentenze" più difficili per un genitore, ovvero che vostro figlio nascerà malato, dunque vi viene suggerita come possibilità l'aborto, cosa fareste? E perchè?
Non sono un padre ma cerco di mettermi nei panni di un genitore (ho alcuni esempi di genitori con bimbi molto malati dalla nascita): è straziante vedere una persona soffrire e non poter far nulla, straziante per il bambino, straziante per un genitore. Perchè condannarla alla sofferenza a vita? Metterla al mondo potrebbe essere una "non vita"...
PS: domanda difficilissima ma grazie per averci comunque proposto questa riflessione profonda.
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Re: Che valore date alla qualità della vita?
Messaggio da Kisin » 18/01/2012, 18:22
Mi spieghi la frase amo la vita sceglierei l'aborto?tarabas ha scritto:[...]
Anch'io come Sailman sceglierei l'aborto, amo la vita e le dò il massimo valore e so che è una scelta difficilissima.
Non sono un padre ma cerco di mettermi nei panni di un genitore (ho alcuni esempi di genitori con bimbi molto malati dalla nascita): è straziante vedere una persona soffrire e non poter far nulla, straziante per il bambino, straziante per un genitore. Perchè condannarla alla sofferenza a vita? Metterla al mondo potrebbe essere una "non vita"...
PS: domanda difficilissima ma grazie per averci comunque proposto questa riflessione profonda.
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Re: Che valore date alla qualità della vita?
Messaggio da Niobe85 » 18/01/2012, 18:23
Grazie a te per aver rispostotarabas ha scritto:[...]
Anch'io come Sailman sceglierei l'aborto, amo la vita e le dò il massimo valore e so che è una scelta difficilissima.
Non sono un padre ma cerco di mettermi nei panni di un genitore (ho alcuni esempi di genitori con bimbi molto malati dalla nascita): è straziante vedere una persona soffrire e non poter far nulla, straziante per il bambino, straziante per un genitore. Perchè condannarla alla sofferenza a vita? Metterla al mondo potrebbe essere una "non vita"...
PS: domanda difficilissima ma grazie per averci comunque proposto questa riflessione profonda.

Vedi, anche io ho degli esempi cui guardare e che mi lasciano ancor più perplessa.
Condivido con voi questa situazione: circa sei anni fa, una donna che non conosco direttamente rimase incinta. A gravidanza inoltrata i medici scoprirono che il bambino aveva dei seri problemi al cuore e che una volta nato avrebbe dovuto subire tutta una serie di interventi per vivere una vita normale. Questo gettò nel panico tutta la loro famiglia e gran parte di essi propese per l'aborto. La donna ostinata decise di portare avanti la gravidanza e il bambino appena nato subì il primo intervento. Poi nel tempo tutti gli altri fino a quando, questa estate, l'ultimo intervento che lo ha reso "normale" (passatemi il termine, è un argomento delicato

Il punto è questo: tutti l'hanno condannata per la sua scelta, giudicandola egoista, ma se quella donna non avesse lottato per la piccola vita che cresceva in lei, quel bambino che oggi è sano, non ci sarebbe...
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Re: Che valore date alla qualità della vita?
Messaggio da Sailman » 18/01/2012, 18:34
Niobe85 ha scritto:[...]
Grazie a te per aver risposto![]()
Vedi, anche io ho degli esempi cui guardare e che mi lasciano ancor più perplessa.
Condivido con voi questa situazione: circa sei anni fa, una donna che non conosco direttamente rimase incinta. A gravidanza inoltrata i medici scoprirono che il bambino aveva dei seri problemi al cuore e che una volta nato avrebbe dovuto subire tutta una serie di interventi per vivere una vita normale. Questo gettò nel panico tutta la loro famiglia e gran parte di essi propese per l'aborto. La donna ostinata decise di portare avanti la gravidanza e il bambino appena nato subì il primo intervento. Poi nel tempo tutti gli altri fino a quando, questa estate, l'ultimo intervento che lo ha reso "normale" (passatemi il termine, è un argomento delicato).
Il punto è questo: tutti l'hanno condannata per la sua scelta, giudicandola egoista, ma se quella donna non avesse lottato per la piccola vita che cresceva in lei, quel bambino che oggi è sano, non ci sarebbe...
Nel mio post qua sopra io ho dato per scontato che si trattasse di una situazione non risolvibile, tipo invalidità cronica o simile.
Nel caso in cui esista la possibilità di "guarigione", ovviamente per decidere bisogna valutare caso per caso cosa dicono i medici circa le cure e operazioni che si prevede si renderanno necessarie.
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Re: Che valore date alla qualità della vita?
Messaggio da Marcello80 » 18/01/2012, 19:02
EVVIVA!!! Che esperienza meravigliosa ci hai fatto conoscere. Evviva la vita, sempre.Niobe85 ha scritto:[...]
Grazie a te per aver risposto![]()
Vedi, anche io ho degli esempi cui guardare e che mi lasciano ancor più perplessa.
Condivido con voi questa situazione: circa sei anni fa, una donna che non conosco direttamente rimase incinta. A gravidanza inoltrata i medici scoprirono che il bambino aveva dei seri problemi al cuore e che una volta nato avrebbe dovuto subire tutta una serie di interventi per vivere una vita normale. Questo gettò nel panico tutta la loro famiglia e gran parte di essi propese per l'aborto. La donna ostinata decise di portare avanti la gravidanza e il bambino appena nato subì il primo intervento. Poi nel tempo tutti gli altri fino a quando, questa estate, l'ultimo intervento che lo ha reso "normale" (passatemi il termine, è un argomento delicato).
Il punto è questo: tutti l'hanno condannata per la sua scelta, giudicandola egoista, ma se quella donna non avesse lottato per la piccola vita che cresceva in lei, quel bambino che oggi è sano, non ci sarebbe...
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Re: Che valore date alla qualità della vita?
Messaggio da tarabas » 18/01/2012, 19:56
per la seconda volta nella stessa discussione mi ritrovo a citare Sailman perchè anch'io avevo dato per scontato una situazione così grave da essere irrisolvibile, in cui non c'era nessuna speranza di miglioramenti anche con molte operazioni:Sailman ha scritto:[...]
Nel mio post qua sopra io ho dato per scontato che si trattasse di una situazione non risolvibile, tipo invalidità cronica o simile.
Nel caso in cui esista la possibilità di "guarigione", ovviamente per decidere bisogna valutare caso per caso cosa dicono i medici circa le cure e operazioni che si prevede si renderanno necessarie.
(infatti la situazione a cui mi riferivo io era di una famiglia che conosco che aveva un figlio praticamente con funzioni da vegetale, passatemi anche a me il termine, piangeva in ogni attimo per il dolore e la sofferenza, era sempre così purtroppo, lo si capiva solo attraverso il suo sguardo)...
---
Bellissima la storia che hai raccontato, Niobe85, grazie ancora a te.
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Re: Che valore date alla qualità della vita?
Messaggio da bluver » 18/01/2012, 20:24
Direi che sono insite due domandeNiobe85 ha scritto:[...]
Come da titolo, la mia domanda è molto semplice: che valore date alla qualità della vita?
Ipotizzando di ricevere una delle "sentenze" più difficili per un genitore, ovvero che vostro figlio nascerà malato, dunque vi viene suggerita come possibilità l'aborto, cosa fareste? E perchè?.
La prima (che valore date alla qualità della vita) può essere intesa in senso molto più generale e anche leggero.
Il fulcro della tua domanda che poi emerge è effettivamente più complesso. Da un lato ti direi no, meglio l'aborto, sia perchè io personalmente non so se sarei in grado di afforntare le difficoltà e la sofferenza che tali situazioni comporterebbero, ma non se se questo dipenda tutto sommato da uno scarso "spirito materno". (non ho figli e solo in parte li ho desiderati). Dall'altro non so se nella situazione avrei coraggio di prendere una simile decisione.
purtroppo non sempre è possibile avere "previsioni certe", un margine c'è sempre.Sailman ha scritto:[...]
Nel mio post qua sopra io ho dato per scontato che si trattasse di una situazione non risolvibile, tipo invalidità cronica o simile.
Nel caso in cui esista la possibilità di "guarigione", ovviamente per decidere bisogna valutare caso per caso cosa dicono i medici circa le cure e operazioni che si prevede si renderanno necessarie.
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Re: Che valore date alla qualità della vita?
Messaggio da Niobe85 » 18/01/2012, 22:23
Sì Saliman, avevo capito e concordo con te e Bluver riguardo la necessità di valutare sempre caso per caso.Sailman ha scritto:[...]
Nel mio post qua sopra io ho dato per scontato che si trattasse di una situazione non risolvibile, tipo invalidità cronica o simile.
Nel caso in cui esista la possibilità di "guarigione", ovviamente per decidere bisogna valutare caso per caso cosa dicono i medici circa le cure e operazioni che si prevede si renderanno necessarie.
Marcello80 ha scritto:[...]
EVVIVA!!! Che esperienza meravigliosa ci hai fatto conoscere. Evviva la vita, sempre.


Che situazione drammatica... ne parli al passato, dunque è venuto a mancare? :( Ma loro erano a conoscenza di questa eventualità ancor prima che nascesse il bambino?tarabas ha scritto: (infatti la situazione a cui mi riferivo io era di una famiglia che conosco che aveva un figlio praticamente con funzioni da vegetale, passatemi anche a me il termine, piangeva in ogni attimo per il dolore e la sofferenza, era sempre così purtroppo, lo si capiva solo attraverso il suo sguardo)...


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Re: Che valore date alla qualità della vita?
Messaggio da tempest » 18/01/2012, 23:07
Quì secondo me bisogna prestare attenzione a non confondere due concetti:Kisin ha scritto:[...]
Mi spieghi la frase amo la vita sceglierei l'aborto?
uno è: "dò il massimo valore alla vita"
l'altro è: "dò il massimo valore alla qualità della vita"
Io dicevo nel mio priimo post che dò il massimo valore alla qualità della vita , e poichè una vita di sofferenza e malattia per me non è vita, sceglierei l'aborto. Anche nel dubbio scglierei l'aborto.
Forse tarabas intendeva dire lo stesso??

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Re: Che valore date alla qualità della vita?
Messaggio da cotoletta » 18/01/2012, 23:26
ad una domanda cosi difficile non so rispondere...e non mi sento neanche nella posizione di poter giudicare la scelta di qualcun'altro...ho solo timore che comporterà forti responsabilità perche' non devi affidarti a delle aspettative da nessun'altro ( anche se possibili)Niobe85 ha scritto:Come da titolo, la mia domanda è molto semplice: che valore date alla qualità della vita?
Ipotizzando di ricevere una delle "sentenze" più difficili per un genitore, ovvero che vostro figlio nascerà malato, dunque vi viene suggerita come possibilità l'aborto, cosa fareste? E perchè?
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Re: Che valore date alla qualità della vita?
Messaggio da Niobe85 » 19/01/2012, 18:57
Ti ringrazio per aver partecipato.cotoletta ha scritto:[...]
ad una domanda cosi difficile non so rispondere...e non mi sento neanche nella posizione di poter giudicare la scelta di qualcun'altro...ho solo timore che comporterà forti responsabilità perche' non devi affidarti a delle aspettative da nessun'altro ( anche se possibili)
Non è il mio caso e ho aperto questa discussione per semplice curiosità, spero di non dovermi mai confrontare con questa realtà.
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Re: Che valore date alla qualità della vita?
Messaggio da tarabas » 20/01/2012, 11:39
Purtroppo poi i genitori son mancati tutti e due (erano abbastanza anziani entrambi), lui è stato mandato in una struttura, era già grande, credo un 20 anni se non di più :( Aveva solo una sorella, ma ora non so se...Niobe85 ha scritto:[...]
Che situazione drammatica... ne parli al passato, dunque è venuto a mancare? :( Ma loro erano a conoscenza di questa eventualità ancor prima che nascesse il bambino?Credo di essermi persa nel discorso
Loro non erano a conoscenza di questa eventualità che lui nascesse così, certo erano un po' in età avanzata, ma sua sorella nata dopo era tra l'altro straordinariamente intelligente...
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Re: Che valore date alla qualità della vita?
Messaggio da Niobe85 » 20/01/2012, 14:02
Capisco... purtroppo certi eventi sono drammatici sempre, pensa che un'amica di famiglia ha uno splendido figlio, oramai avrà circa 20 anni pure lui, ma sfortunatamente è "ritardato" (non so esattamente come definirlo) perchè a soli due anni contrasse la meningite e questo ha compromesso la sua evoluzione mentale... ecco, qui il discorso va sempre più ad allargarsi, si è passato da malattie prenatali a malattie postume... troppi casi, troppe reazioni diverse.tarabas ha scritto:[...]
Purtroppo poi i genitori son mancati tutti e due (erano abbastanza anziani entrambi), lui è stato mandato in una struttura, era già grande, credo un 20 anni se non di più :( Aveva solo una sorella, ma ora non so se...
Loro non erano a conoscenza di questa eventualità che lui nascesse così, certo erano un po' in età avanzata, ma sua sorella nata dopo era tra l'altro straordinariamente intelligente...
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Re: Che valore date alla qualità della vita?
Messaggio da tarabas » 20/01/2012, 19:36
Infatti, hai ragione. Tornando in tema, se si ammalla dopo per un tragico imprevisto è un discorso diverso, quindi. Ma se devi scegliere se prendere la strada dell'aborto o tenere in vita un bimbo che non ha nessun futuro, solo sofferenze per lui e per i genitori (qui forse è anche egoismo) credo che io tendo verso la prima "soluzione (chiamarla così è davvero brutto lo so). Ma comunque la decisione dovrà essere presa in due, cosa questa ancora più difficile.Niobe85 ha scritto:[...]
Capisco... purtroppo certi eventi sono drammatici sempre, pensa che un'amica di famiglia ha uno splendido figlio, oramai avrà circa 20 anni pure lui, ma sfortunatamente è "ritardato" (non so esattamente come definirlo) perchè a soli due anni contrasse la meningite e questo ha compromesso la sua evoluzione mentale... ecco, qui il discorso va sempre più ad allargarsi, si è passato da malattie prenatali a malattie postume... troppi casi, troppe reazioni diverse.
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Re: Che valore date alla qualità della vita?
Messaggio da Ospite » 21/01/2012, 13:21
Do un immenso valore alla vita, però mi trovo un attimino frenato, quando essa comporti un aggravio e una tribulazione totale e imperitura. Come appunto nel caso di, essere a conoscenza che la propria creatura, anzichè venire al Mondo e incominciare a vivere con l'iniziale apporto della salute, sarà segnata per sempre da un male o una disfunzione incurabile. Ecco, in quel caso non saprei veramente se preservare il valore della vita, oppure optare per una decisione drastica e risolutoria.Niobe85 ha scritto:Come da titolo, la mia domanda è molto semplice: che valore date alla qualità della vita?
Ipotizzando di ricevere una delle "sentenze" più difficili per un genitore, ovvero che vostro figlio nascerà malato, dunque vi viene suggerita come possibilità l'aborto, cosa fareste? E perchè?
Ho conosciuto però persone che, aiutate da una profonda fede religiosa, a cui aggiungevano l'estremo amore genitoriale, continuavano a vivere giorno per giorno accanto alla loro creatura segnata per sempre, conducendo un'esistenza compromessa e dolorosa. Io non so davvero se ce la farei...
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Re: Che valore date alla qualità della vita?
Messaggio da Kisin » 21/01/2012, 13:34
Io continuo a non capire, scusate.Shadow750 ha scritto:[...]
Do un immenso valore alla vita, però mi trovo un attimino frenato, quando essa comporti un aggravio e una tribulazione totale e imperitura. Come appunto nel caso di, essere a conoscenza che la propria creatura, anzichè venire al Mondo e incominciare a vivere con l'iniziale apporto della salute, sarà segnata per sempre da un male o una disfunzione incurabile. Ecco, in quel caso non saprei veramente se preservare il valore della vita, oppure optare per una decisione drastica e risolutoria.
Ho conosciuto però persone che, aiutate da una profonda fede religiosa, a cui aggiungevano l'estremo amore genitoriale, continuavano a vivere giorno per giorno accanto alla loro creatura segnata per sempre, conducendo un'esistenza compromessa e dolorosa. Io non so davvero se ce la farei...
Che significa dire "dò un immenso valore alla vita ma.."
la VITA è anche dolore, sofferenza. Non si puo negarlo, non si può nasconderlo.
C'è e basta. Potrei capire che vedere soffrire un figlio è una pugnalata al cuore però negargli la vita significa solo preservare la propria di vita.
E' vero che generalmente son cure dispediose, e non sempre si ci può permettere economicamente certe spese e bisogna fare sacrifici Non sempre è possibile.
Ma allora non si dica "io dò valore alla vita", si dica piuttosto io do valore alla "mia" vita.
e scusate lo sfogo
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Re: Che valore date alla qualità della vita?
Messaggio da bluver » 21/01/2012, 14:46
no la scelta non è fra la mia vita e la vita di un altro, quanto piuttosto fra dare valore alla vita a tutti i costi o dare valore alla qualità della vita (coema da topic). E questo vale per la mia e per quela degli altri. Un po' come vivere un giorno in più a qualunque prezzo e in qualunque condizione o vivere un giorno in meno ma bene.Kisin ha scritto:[...]
Io continuo a non capire, scusate.
Che significa dire "dò un immenso valore alla vita ma.."
la VITA è anche dolore, sofferenza. Non si puo negarlo, non si può nasconderlo.
C'è e basta. Potrei capire che vedere soffrire un figlio è una pugnalata al cuore però negargli la vita significa solo preservare la propria di vita.
E' vero che generalmente son cure dispediose, e non sempre si ci può permettere economicamente certe spese e bisogna fare sacrifici Non sempre è possibile.
Ma allora non si dica "io dò valore alla vita", si dica piuttosto io do valore alla "mia" vita.
e scusate lo sfogo
Si la vita è anche dolore, ma ribadisco, anche non solo dolore. é alti e bassi, momenti di sofferenza e momenti di gioia. Io non la vorrei per me una vita di sola sofferenza, in balia di altri, senza una prospettiva come posso volerla per una persona a me cara? Da li a dire che con leggerezza scelgo di non darla è un altro discorso, ma spesso le posizioni assolutistiche nei confronti di una vita a tutti i costi sono proprio quelle che incrementano il protrarsi di situazioni di sofferenza per la non accettazione che le cose hanno un suo corso. C'è la fatalità di una malformazione ma c'è di contro anche l'accanimento pur di non cedere alla perdita. Il proseguire una strada sapendo che metterà un nascituro in una situazione senza via d'uscita che mai vorrei per me.
Non voglio giudicare nessuno ma non mi va nemmeno di essere considerata egoista per questa posizione (che mi vede pur nel dubbio di come di fatto affrontare la situazione nei "casi grigi", lo ripeto, vicino alla posizione di altri). E' anche vero che ho paragonato momenti diversi (inizio e fine vita) ma l'oggetto della ia considerazione è l'uguale approccio che accompagna entrambi.
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Re: Che valore date alla qualità della vita?
Messaggio da tarabas » 21/01/2012, 15:53
Straconcordo con tutto e vorrei aggiungere che è anche una questione di egoismo, secondo me, perchè nel dare valore alla vita a tutti i costi e quindi nel condannare (passate il termine) alla sofferenza sino alla morte una persona (mi riferisco ad una nascita con una malformazione gravissima al cervello, ad esempio) c'è un po' di egoismo. Non è solo dispendio di energie da parte dei genitori (comprese quelle psicologiche) anzi, tutt'altro... è soprattutto far soffrire un figlio che non può fare nulla se non attendere. Non vive (leggete il mio post precedente). Perchè?bluver ha scritto:[...]
no la scelta non è fra la mia vita e la vita di un altro, quanto piuttosto fra dare valore alla vita a tutti i costi o dare valore alla qualità della vita (coema da topic). E questo vale per la mia e per quela degli altri. Un po' come vivere un giorno in più a qualunque prezzo e in qualunque condizione o vivere un giorno in meno ma bene.
Si la vita è anche dolore, ma ribadisco, anche non solo dolore. é alti e bassi, momenti di sofferenza e momenti di gioia. Io non la vorrei per me una vita di sola sofferenza, in balia di altri, senza una prospettiva come posso volerla per una persona a me cara? Da li a dire che con leggerezza scelgo di non darla è un altro discorso, ma spesso le posizioni assolutistiche nei confronti di una vita a tutti i costi sono proprio quelle che incrementano il protrarsi di situazioni di sofferenza per la non accettazione che le cose hanno un suo corso. C'è la fatalità di una malformazione ma c'è di contro anche l'accanimento pur di non cedere alla perdita. Il proseguire una strada sapendo che metterà un nascituro in una situazione senza via d'uscita che mai vorrei per me.
Non voglio giudicare nessuno ma non mi va nemmeno di essere considerata egoista per questa posizione (che mi vede pur nel dubbio di come di fatto affrontare la situazione nei "casi grigi", lo ripeto, vicino alla posizione di altri). E' anche vero che ho paragonato momenti diversi (inizio e fine vita) ma l'oggetto della ia considerazione è l'uguale approccio che accompagna entrambi.
Scusate il mio punto di vista che può essere frainteso, e sottolineo il fatto che ora scrivo così non essendo padre, perchè comunque una scelta del genere può essere presa solo vivendola.
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Re: Che valore date alla qualità della vita?
Messaggio da nimu » 21/01/2012, 17:02
la vita è anche sofferenza questo è logico e normale, ma qua non si parla di una sofferenza causata dalla vita, qua mi sembra si parli di una nascita con la prospettiva di una vita che non si può definire tale.Kisin ha scritto:[...]
Io continuo a non capire, scusate.
Che significa dire "dò un immenso valore alla vita ma.."
la VITA è anche dolore, sofferenza. Non si puo negarlo, non si può nasconderlo.
C'è e basta. Potrei capire che vedere soffrire un figlio è una pugnalata al cuore però negargli la vita significa solo preservare la propria di vita.
E' vero che generalmente son cure dispediose, e non sempre si ci può permettere economicamente certe spese e bisogna fare sacrifici Non sempre è possibile.
Ma allora non si dica "io dò valore alla vita", si dica piuttosto io do valore alla "mia" vita.
e scusate lo sfogo
vita non è solo il semplice respirare, vivere è molto di più...
non potrebbe essere egoismo quello di un genitore che da alla luce un figlio ben sapendo che questa vita non potrà mai godersela?
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Re: Che valore date alla qualità della vita?
Messaggio da Kisin » 21/01/2012, 17:06
Egoismo dici? si forse potrebbe anche esserlonimu ha scritto:[...]
la vita è anche sofferenza questo è logico e normale, ma qua non si parla di una sofferenza causata dalla vita, qua mi sembra si parli di una nascita con la prospettiva di una vita che non si può definire tale.
vita non è solo il semplice respirare, vivere è molto di più...
non potrebbe essere egoismo quello di un genitore che da alla luce un figlio ben sapendo che questa vita non potrà mai godersela?
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Re: Che valore date alla qualità della vita?
Messaggio da Marcello80 » 21/01/2012, 18:01
E non potrebbe essere egoismo quello di non far nascere una vita, solo perchè, conoscendo che questa non sarà come si desiderava, mette in conto una responsabilità enorme e fatica ai genitori?nimu ha scritto:[...]
la vita è anche sofferenza questo è logico e normale, ma qua non si parla di una sofferenza causata dalla vita, qua mi sembra si parli di una nascita con la prospettiva di una vita che non si può definire tale.
vita non è solo il semplice respirare, vivere è molto di più...
non potrebbe essere egoismo quello di un genitore che da alla luce un figlio ben sapendo che questa vita non potrà mai godersela?
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