Il vuoto dentro

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The mind
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Il vuoto dentro

Messaggio da The mind » 24/08/2011, 11:02

E' terribile svegliarsi la mattina con il vuoto dentro. Oggi mi sembra di vivere con il cuore morto
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Re: Il vuoto dentro

Messaggio da Merlino » 24/08/2011, 11:08

The mind ha scritto:E' terribile svegliarsi la mattina con il vuoto dentro. Oggi mi sembra di vivere con il cuore morto
Ohibò...come mai?

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Re: Il vuoto dentro

Messaggio da The mind » 24/08/2011, 12:42

Merlino ha scritto:[...]



Ohibò...come mai?
Per alcuni problemi personali
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Re: Il vuoto dentro

Messaggio da justeyes89 » 24/08/2011, 13:15

The mind ha scritto:E' terribile svegliarsi la mattina con il vuoto dentro. Oggi mi sembra di vivere con il cuore morto
a volte ci sono giorni in cui non ho voglia di fare niente.Vorrei solo chiudermi in una stanza al buio e pensare.Ricordo che quando ero piccola,adoravo fantasticare sul mio lettino,ci passavo ore e ore.E anche a scuola era lo stesso.La prof parlava ed io la fissavo e pensavo,per poi scendere dalle nuvole quando mi cacciava dalla classe [smilie=doh.gif]
Preoccupati più del carattere che della tua reputazione,perchè il carattere è ciò che sei,la reputazione ciò che gli altri pensano di te

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Re: Il vuoto dentro

Messaggio da Merlino » 24/08/2011, 13:33

The mind ha scritto:[...]

Per alcuni problemi personali
Quali? Ne vuoi parlare?

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Re: Il vuoto dentro

Messaggio da The mind » 24/08/2011, 14:46

justeyes89 ha scritto:[...]



a volte ci sono giorni in cui non ho voglia di fare niente.Vorrei solo chiudermi in una stanza al buio e pensare.Ricordo che quando ero piccola,adoravo fantasticare sul mio lettino,ci passavo ore e ore.E anche a scuola era lo stesso.La prof parlava ed io la fissavo e pensavo,per poi scendere dalle nuvole quando mi cacciava dalla classe [smilie=doh.gif]
Vuoi soltanto pensare per il piacere di pensare o perchè ti senti triste e non hai voglia di far nulla? Il mio è il secondo caso!
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Re: Il vuoto dentro

Messaggio da The mind » 24/08/2011, 14:54

Merlino ha scritto:[...]



Quali? Ne vuoi parlare?
Sì, grazie per avermelo chiesto.
Premetto che ho pochi amici. Durante l'estate alcuni di loro non rimangono a Roma, come faccio invece io, e non ho neanche l'università a tenermi impegnato e a farmi vedere persone. Quindi passo molto tempo da solo.
Tutto ciò è causato e aggravato dagli attacchi di panico di cui soffro in alcun situazioni sociali (che riducono al minimo le mie possibilità di conoscere nuovi amici) e dalla depressione di cui soffro di conseguenza, nel senso che vivere una vita cosi limitata è estremamente deprimente.
Aspetto di poter frequentare a ottobre uno psicologo molto preparato, in cui ho molta fiducia.
Per ora inevitabilmente mi sento spesso triste.
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Re: Il vuoto dentro

Messaggio da Merlino » 24/08/2011, 15:21

The mind ha scritto:[...]

Sì, grazie per avermelo chiesto.
Premetto che ho pochi amici. Durante l'estate alcuni di loro non rimangono a Roma, come faccio invece io, e non ho neanche l'università a tenermi impegnato e a farmi vedere persone. Quindi passo molto tempo da solo.
Tutto ciò è causato e aggravato dagli attacchi di panico di cui soffro in alcun situazioni sociali (che riducono al minimo le mie possibilità di conoscere nuovi amici) e dalla depressione di cui soffro di conseguenza, nel senso che vivere una vita cosi limitata è estremamente deprimente.
Aspetto di poter frequentare a ottobre uno psicologo molto preparato, in cui ho molta fiducia.
Per ora inevitabilmente mi sento spesso triste.
Dovresti trovarti un hobby o qualcosa di simile...cosa ti piace fare?

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Re: Il vuoto dentro

Messaggio da The mind » 24/08/2011, 19:19

Merlino ha scritto:[...]



Dovresti trovarti un hobby o qualcosa di simile...cosa ti piace fare?
Scrivere poesie, lo faccio spesso in questi giorni. Mi sento troppo depresso per scrivere ancora, oggi. Scusa
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Re: Il vuoto dentro

Messaggio da justeyes89 » 25/08/2011, 8:26

The mind ha scritto:[...]



Vuoi soltanto pensare per il piacere di pensare o perchè ti senti triste e non hai voglia di far nulla? Il mio è il secondo caso
entrambe le cose
The mind ha scritto:[...]

Sì, grazie per avermelo chiesto.
Premetto che ho pochi amici. Durante l'estate alcuni di loro non rimangono a Roma, come faccio invece io, e non ho neanche l'università a tenermi impegnato e a farmi vedere persone. Quindi passo molto tempo da solo.
Tutto ciò è causato e aggravato dagli attacchi di panico di cui soffro in alcun situazioni sociali (che riducono al minimo le mie possibilità di conoscere nuovi amici) e dalla depressione di cui soffro di conseguenza, nel senso che vivere una vita cosi limitata è estremamente deprimente.
Aspetto di poter frequentare a ottobre uno psicologo molto preparato, in cui ho molta fiducia.
Per ora inevitabilmente mi sento spesso triste.

mia madre soffre di ansia e depressione da quando é morta la madre,in pratica da 20 anni.Io ero ancora una bambina,ma ricordo che tutti i pomeriggi,da ritorno da scuola,la vedevo che dormiva sempre,perché gli ansiolitici e agli antidepressivi la portavano a questo.L'unico modo per uscirne,a parte ovviamente lo psicologo e l'eventuale supporto farmacologico,é fare esattamente il contrario di quello che fai tu.Esci maledizione,smettila di piangerti addosso!sai quanta gente vorrebbe avere quello che hai tu e non ne ha neanche la minima parte?
Mi dispiace essere dura con te,ma ho vista mia madre morire psicologicamente giorno per giorno,all'inizio sentendomi impotente,per poi pian piano darle la forza di reagire.Reagisci!arrabbiati!spacca tutto,ma non essere triste :martellate: Devi imparare a conviverci,perché ci saranno dei momenti in cui potrebbe capitarti un attacco di panico anche se pensi di non aver problemi e ti senti felice in mezzo agli altri.Io lo so troppo bene.Ma questo non é un motivo per non uscire,anzi se non lo fai é peggio,perché ti intimorisci ancor di più.Devi imparare a controllare questi stati d'animo,come tutti noi che soffriamo d'ansia,non sei né il primo né l'ultimo.
Preoccupati più del carattere che della tua reputazione,perchè il carattere è ciò che sei,la reputazione ciò che gli altri pensano di te

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Re: Il vuoto dentro

Messaggio da Merlino » 25/08/2011, 11:51

The mind ha scritto:[...]

Scrivere poesie, lo faccio spesso in questi giorni. Mi sento troppo depresso per scrivere ancora, oggi. Scusa
YUHUU??? Sei ancora vivo??? :?: :?: :?:

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Re: Il vuoto dentro

Messaggio da The mind » 25/08/2011, 17:34

Merlino ha scritto:[...]



YUHUU??? Sei ancora vivo??? :?: :?: :?:
Sì, non mi sono suicidato...
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Re: Il vuoto dentro

Messaggio da The mind » 25/08/2011, 17:47

justeyes89 ha scritto:[...]



entrambe le cose

[...]




mia madre soffre di ansia e depressione da quando é morta la madre,in pratica da 20 anni.Io ero ancora una bambina,ma ricordo che tutti i pomeriggi,da ritorno da scuola,la vedevo che dormiva sempre,perché gli ansiolitici e agli antidepressivi la portavano a questo.L'unico modo per uscirne,a parte ovviamente lo psicologo e l'eventuale supporto farmacologico,é fare esattamente il contrario di quello che fai tu.Esci maledizione,smettila di piangerti addosso!sai quanta gente vorrebbe avere quello che hai tu e non ne ha neanche la minima parte?
Mi dispiace essere dura con te,ma ho vista mia madre morire psicologicamente giorno per giorno,all'inizio sentendomi impotente,per poi pian piano darle la forza di reagire.Reagisci!arrabbiati!spacca tutto,ma non essere triste :martellate: Devi imparare a conviverci,perché ci saranno dei momenti in cui potrebbe capitarti un attacco di panico anche se pensi di non aver problemi e ti senti felice in mezzo agli altri.Io lo so troppo bene.Ma questo non é un motivo per non uscire,anzi se non lo fai é peggio,perché ti intimorisci ancor di più.Devi imparare a controllare questi stati d'animo,come tutti noi che soffriamo d'ansia,non sei né il primo né l'ultimo.
Ciao Just,
grazie mille per avermi risposto e per avermi condiviso la storia di tua madre, perchè ti ha fatto male scriverne e nonostante questo l'hai fatto per aiutarmi.

Capisco che parli così per farmi reagire. Avendo sofferto di questo problema tua madre, dovresti conoscere qualcosa sulla depressione, e dovresti sapere che gli scossoni fanno male a chi è depresso. Soprattutto perchè presuppongono che la sua depressione dipende in fondo da lui, e quindi è colpa sua. Invece, come hai scritto in un'altra parte del messaggio, sono necessari una psicoterapia ed eventualmente dei farmaci, e solo parallelamente a questo la buona volontà. Io sto aspettando di fare terapia a ottobre con questo psicologo ed è umano che in questo periodo di attesa sono fragile.

In ogni caso, mi aiuta sapere che secondo te posso farcela, e spero di poter contare sul tuo sostegno quando avrò altri momenti negativi.

PS: E non pensare che io mi stia lasciando andare senza far nulla. Se così fosse, non avrei neanche cercato questo sito e non avrei iniziato a scrivervi!
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Re: Il vuoto dentro

Messaggio da L'Uomo dell'Alpe » 25/08/2011, 18:09

The mind ha scritto:[...]



Sì, non mi sono suicidato...
The Mind, può dirmi di cosa si nutre? Mi riferisco proprio al cibo, che tipo di dieta segue, quali sono i cibi e le pietanze che consuma spesso? E' una curiosità ma non affatto banale.

Non mi dica il Suo peso, sono fatti privati che non mi riguardano.

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Re: Il vuoto dentro

Messaggio da arietina76 » 25/08/2011, 18:11

The mind ha scritto:[...]



Ciao Just,
grazie mille per avermi risposto e per avermi condiviso la storia di tua madre, perchè ti ha fatto male scriverne e nonostante questo l'hai fatto per aiutarmi.

Capisco che parli così per farmi reagire. Avendo sofferto di questo problema tua madre, dovresti conoscere qualcosa sulla depressione, e dovresti sapere che gli scossoni fanno male a chi è depresso. Soprattutto perchè presuppongono che la sua depressione dipende in fondo da lui, e quindi è colpa sua. Invece, come hai scritto in un'altra parte del messaggio, sono necessari una psicoterapia ed eventualmente dei farmaci, e solo parallelamente a questo la buona volontà. Io sto aspettando di fare terapia a ottobre con questo psicologo ed è umano che in questo periodo di attesa sono fragile.
In ogni caso, mi aiuta sapere che secondo te posso farcela, e spero di poter contare sul tuo sostegno quando avrò altri momenti negativi.

PS: E non pensare che io mi stia lasciando andare senza far nulla. Se così fosse, non avrei neanche cercato questo sito e non avrei iniziato a scrivervi!
io invece non sono d'accordo con quello che hai scritto.
nessuno dice che la depressione sia una colpa, ed in particolare una colpa di chi la vive: è una malattia, e chi ne soffre non va considerato colpevole.
ciò tuttavia non esclude, secondo me, che l'input per uscirne possa e debba venire in primis dal diretto interessato, altrimenti qualunque tentativo è destinato a fallire.
ecco, al massimo credo che si possa parlare di colpa soltanto nel caso in cui una persona finisca per strumentalizzare il proprio stato e per usarlo come alibi: a volte succede anche questo (si può discutere, poi, se ciò avvenga più o meno consapevolmente).
io penso che per chi soffre di depressione gli stimoli siano non solo utili, ma necessari: altrimenti si finerebbe con l'aiutare gli interessati a crogiolarsi nel proprio stato.... credo che in molto casi si tenderebbe all'autocommiserazione.
gli stimoli per me sono appunto necessari, e devono venire sia dall'esterno (amici e famiglia) sia dall'interessato stesso, che deve cercare di farsi violenza per reagire. ciò non toglie nulla all'importanza che può avere la psicoterapia, naturalmente....
e proprio per questo non credo che dovresti stare in attesa fino ad ottobre, ma inziare da subito a lavorare su di te.....

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Re: Il vuoto dentro

Messaggio da The mind » 25/08/2011, 18:16

L'Uomo dell'Alpe ha scritto:[...]



The Mind, può dirmi di cosa si nutre? Mi riferisco proprio al cibo, che tipo di dieta segue, quali sono i cibi e le pietanze che consuma spesso? E' una curiosità ma non affatto banale.

Non mi dica il Suo peso, sono fatti privati che non mi riguardano.
Di che mi nutro? Di bambini...
Ho una dieta molto sana: per colazione caffè, brioche, frutta e yogurt; per pranzo un primo, verdura e frutta; per cena un secondo, verdura e frutta.
Tiè, ti dico anche il peso, mica sono una ragazza! 78 chili per 1.80 di altezza. Lei? :)

Me lo chiedi per vedere se la mia mancanza di energie possa dipendere dall'alimentazione?
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Re: Il vuoto dentro

Messaggio da The mind » 25/08/2011, 18:53

arietina76 ha scritto:[...]



io invece non sono d'accordo con quello che hai scritto.
nessuno dice che la depressione sia una colpa, ed in particolare una colpa di chi la vive: è una malattia, e chi ne soffre non va considerato colpevole.
ciò tuttavia non esclude, secondo me, che l'input per uscirne possa e debba venire in primis dal diretto interessato, altrimenti qualunque tentativo è destinato a fallire.
ecco, al massimo credo che si possa parlare di colpa soltanto nel caso in cui una persona finisca per strumentalizzare il proprio stato e per usarlo come alibi: a volte succede anche questo (si può discutere, poi, se ciò avvenga più o meno consapevolmente).
io penso che per chi soffre di depressione gli stimoli siano non solo utili, ma necessari: altrimenti si finerebbe con l'aiutare gli interessati a crogiolarsi nel proprio stato.... credo che in molto casi si tenderebbe all'autocommiserazione.
gli stimoli per me sono appunto necessari, e devono venire sia dall'esterno (amici e famiglia) sia dall'interessato stesso, che deve cercare di farsi violenza per reagire. ciò non toglie nulla all'importanza che può avere la psicoterapia, naturalmente....
e proprio per questo non credo che dovresti stare in attesa fino ad ottobre, ma inziare da subito a lavorare su di te.....

Ciao Arietina,
grazie per essere intervenuta.
Hai mai sofferto di depressione, intendo depressione clinica?

Le persone depresse hanno molto bisogno di stimoli. Di che tipo di stimoli?
Io, come la maggior parte delle persone depresse, sono motivato da stimoli in forma positiva (tipo "ti capisco", "ti sono vicino", "sono sicuro che uscirai da questo periodo", "ti consiglio di uscire con i tuoi amici perchè ci tengono a vederti") mentre gli stimoli in forma negativa ("Non piangerti addosso", "Sbagli a non uscire", "Smettila di fare così") non solo non mi aiutano ma mi demotivano ulteriormente.
Dobbiamo prendere atto che alcune persone sono motivate dagli scossoni, altre persone sono motivate da parole di incoraggiamento e di affetto, e aiutare ogni persona nel modo più adatto per lei.
Io appartengo a questa seconda categoria.

Su un sito di psicologia (quindi specializzato) molto interessante, che non linko per non fare spam, ci sono alcune frasi da evitare con le persone depresse e altre frasi consigliate, ve ne scrivo alcuni esempi perchè mi hanno fatto sentire molto capito.

Frasi da non dire:
Devi darti una smossa, Divertiti, Non piangerti addosso, Non ti manca nulla per essere felice, Capita a tutti, Non pensarci.

Frasi da dire:
Ti sarò vicino nei momenti difficili, Questo periodo passerà, Non è colpa tua se ti senti depresso, Capisco che stai soffrendo molto, Se hai bisogno di parlare ci sono, Sei importante per me.

Un saluto,
Fabrizio
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Re: Il vuoto dentro

Messaggio da L'Uomo dell'Alpe » 25/08/2011, 19:13

The mind ha scritto:[...]



Di che mi nutro? Di bambini...
Ho una dieta molto sana: per colazione caffè, brioche, frutta e yogurt; per pranzo un primo, verdura e frutta; per cena un secondo, verdura e frutta.
Tiè, ti dico anche il peso, mica sono una ragazza! 78 chili per 1.80 di altezza. Lei? :)

Me lo chiedi per vedere se la mia mancanza di energie possa dipendere dall'alimentazione?
Io 182 cm per 70 Kg (col caldo un po' meno).

Bhé anche la dieta può influire. Ad esempio spesso si sottovaluta il modo di assunzione degli zuccheri, che se avviene a digiuno può provocare alterazioni del benessere soprattutto psicologico di un individuo.
Comunque ok noto che la dieta è corretta. Mi permetto di esprimere perplessità sulla brioche, la sostituirei con qualcosa d'integrale e poi il caffè, preferibilmente amaro. A pranzo mai far mancare la pasta (carboidrati) preferibilmente in compagnia dei legumi. Ora che finalmente arriverà l'autunno, una bella tazza di thé verde al pomeriggio. Niente camomilla! Oppure sì, ma raramente e non quella industriale, preferibile quella venduta nelle erboristerie. Sale e zucchero da eliminare, ogni tanto affondare il cucchiaio nella Nutella è rigenerante. Meno carni rosse, più cereali e per il ferro, ogni tanto spaghetti con le vongole.

Bene, fuori l'alimentazione. The Mind fa attività fisica? Corsa...bicicletta.....

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Re: Il vuoto dentro

Messaggio da The mind » 25/08/2011, 20:35

L'Uomo dell'Alpe ha scritto:[...]



Io 182 cm per 70 Kg (col caldo un po' meno).

Bhé anche la dieta può influire. Ad esempio spesso si sottovaluta il modo di assunzione degli zuccheri, che se avviene a digiuno può provocare alterazioni del benessere soprattutto psicologico di un individuo.
Comunque ok noto che la dieta è corretta. Mi permetto di esprimere perplessità sulla brioche, la sostituirei con qualcosa d'integrale e poi il caffè, preferibilmente amaro. A pranzo mai far mancare la pasta (carboidrati) preferibilmente in compagnia dei legumi. Ora che finalmente arriverà l'autunno, una bella tazza di thé verde al pomeriggio. Niente camomilla! Oppure sì, ma raramente e non quella industriale, preferibile quella venduta nelle erboristerie. Sale e zucchero da eliminare, ogni tanto affondare il cucchiaio nella Nutella è rigenerante. Meno carni rosse, più cereali e per il ferro, ogni tanto spaghetti con le vongole.

Bene, fuori l'alimentazione. The Mind fa attività fisica? Corsa...bicicletta.....
Anche attività fisica ne faccio molta, cammino per ore e ore a passo sostenuto.
Interrompiamo pure l'indagine fisica, perchè sicuramente non è un problema di origine fisica. La mia depressione è generata interamente dagli attacchi di panico, e soffrirò di depressione finchè non avrò sconfitto il panico.
Ti ringrazio molto per aver preso così in attenzione la mia questione. Grazie veramente
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Re: Il vuoto dentro

Messaggio da arietina76 » 26/08/2011, 8:27

The mind ha scritto:[...]




Ciao Arietina,
grazie per essere intervenuta.
Hai mai sofferto di depressione, intendo depressione clinica?

Le persone depresse hanno molto bisogno di stimoli. Di che tipo di stimoli?
Io, come la maggior parte delle persone depresse, sono motivato da stimoli in forma positiva (tipo "ti capisco", "ti sono vicino", "sono sicuro che uscirai da questo periodo", "ti consiglio di uscire con i tuoi amici perchè ci tengono a vederti") mentre gli stimoli in forma negativa ("Non piangerti addosso", "Sbagli a non uscire", "Smettila di fare così") non solo non mi aiutano ma mi demotivano ulteriormente.
Dobbiamo prendere atto che alcune persone sono motivate dagli scossoni, altre persone sono motivate da parole di incoraggiamento e di affetto, e aiutare ogni persona nel modo più adatto per lei.
Io appartengo a questa seconda categoria.

Su un sito di psicologia (quindi specializzato) molto interessante, che non linko per non fare spam, ci sono alcune frasi da evitare con le persone depresse e altre frasi consigliate, ve ne scrivo alcuni esempi perchè mi hanno fatto sentire molto capito.

Frasi da non dire:
Devi darti una smossa, Divertiti, Non piangerti addosso, Non ti manca nulla per essere felice, Capita a tutti, Non pensarci.

Frasi da dire:
Ti sarò vicino nei momenti difficili, Questo periodo passerà, Non è colpa tua se ti senti depresso, Capisco che stai soffrendo molto, Se hai bisogno di parlare ci sono, Sei importante per me.

Un saluto,
Fabrizio
ti rispondo subito, senza nessun problema.
io non ho mai sofferto di depressione, anche se sono stata a stretto contento con un paio di persone che ne hanno sofferto, come te. e ho notato da parte proprio di una di queste persone una risposta quasi negativa alle frasi che tu mi citi come frasi da dire. vedi, io non nego l'importanza nè delle une nè delle altre, ed è ovvio che qualunque atteggiamento deve essere comunque parametrato alla persona che si ha davanti: non esistono risposte "universali".
penso però che bisogna fare un pò un mix delle frasi da dire e da non dire, perchè la persona depressa ha bisogno di comprensione e affetto (nessuno lo nega), ma anche di stimoli.
io ad esempio ho notato che quelle due persone, a cui ho accennato, a fronte delle sole frasi da dire (perchè all'inizio si offrono queste) non reagivano poi così bene. una ci ha messo davvero poco per sconfinare nell'autocommiserazione più totale, nel senso che si sentiva praticamente libera di fare quello che voleva con gli altri, facendo capire che nelle sue condizioni non si poteva pretendere nulla, neanche semplice rispetto. la persona in questione ha finito col giustificare tutto, ma proprio tutto, quello che faceva, fino al punto di comportarsi vergognosamente con chi gli stava attorno. e la tendenza a autogiustificarsi, sempre e comunque, non è passata, anzi, gli è rimasta ancora oggi.
l'altra persona di cui ti parlavo invece alle c.d. frasi da dire reagiva quasi con rabbia, dicendo che non era vero che io e gli altri capivamo la sua sofferenza, che lui era invece era solo, e così via, fino a sfociare in vere e proprie crisi isteriche e attacchi di panico, oltre che in atteggiamenti paranoici. e lì invece ho visto una risposta negativa a quegli stimoli di cui ti parlavo, nel senso che la persona in questione è rimasta sbigottita, nel vero senso della parola, quando mi ha sentito gridare "basta!". si è ammutolito, e pian piano ha iniziato a cambiare atteggiamento, nel senso che mentre prima ogni minimo problema era motivo per sentirsi perseguitato dalla sorte e per piangere, ho notato pian piano la nascita di una volontà di affrontarlo.
per questo dico che secondo me, almeno in generale, le sole "frasi da dire" non bastano.
quanto invece agli attacchi di panico, ti dico invece che in passato ne ho sofferto anch'io (quando ancora studiavo all'università), per un periodo non lunghissimo, insieme al manifestarsi di una fastidiosa tachicardia congenita, ereditata da mia mamma. iniziava a diventare un problema anche semplicemente andare a lezione all'università o prendere l'autobus per arrivarci, perchè in alcuni momenti sembrava che mi mancasse l'aria, in senso letterale.....
ma la volontà di sconfiggerli è partita proprio da me, nel senso che quando, fatti gli opportuni accertamenti, il medico mi ha detto che era tutta una questione fisiologica e che di fisico non c'era niente, anzichè stare in casa ho preso la decisione opposta: stare in mezzo alla gente, andare tutti i giorni all'università e seguire anche quelle lezioni che mi sembravano inutili. ho deciso di farmi violenza e di fare tutto - ma proprio tutto - quello che creava panico o che comunque mi esponeva maggiormente: avrei fatto quello che mi piaceva solo se mi fosse rimasto il tempo. ho pensato che, vedendo che "spravvivevo" una - due - tre - mille volte, alla fine il mio cervellino si sarebbe rassegnato e avrebbe messo giudizio. e così è stato..... :D
ecco perchè dico che stare in casa ad aspettare la picoterapia non mi sembra la soluzione migliore: a volte tocca a noi per primi darci una scrollata e, se occorre, farci violenza, e non è possibile delegare questo compito a nessun altro.... gli altri (psicologo incluso) possono essere un aiuto, uno stimolo, ma non la cura definitiva: quella siamo sempre e comunque noi.
non credo che il totale immobilismo sia mai di aiuto....

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Re: Il vuoto dentro

Messaggio da justeyes89 » 26/08/2011, 9:01

arietina76 ha scritto:[...]



ti rispondo subito, senza nessun problema.
io non ho mai sofferto di depressione, anche se sono stata a stretto contento con un paio di persone che ne hanno sofferto, come te. e ho notato da parte proprio di una di queste persone una risposta quasi negativa alle frasi che tu mi citi come frasi da dire. vedi, io non nego l'importanza nè delle une nè delle altre, ed è ovvio che qualunque atteggiamento deve essere comunque parametrato alla persona che si ha davanti: non esistono risposte "universali".
penso però che bisogna fare un pò un mix delle frasi da dire e da non dire, perchè la persona depressa ha bisogno di comprensione e affetto (nessuno lo nega), ma anche di stimoli.
io ad esempio ho notato che quelle due persone, a cui ho accennato, a fronte delle sole frasi da dire (perchè all'inizio si offrono queste) non reagivano poi così bene. una ci ha messo davvero poco per sconfinare nell'autocommiserazione più totale, nel senso che si sentiva praticamente libera di fare quello che voleva con gli altri, facendo capire che nelle sue condizioni non si poteva pretendere nulla, neanche semplice rispetto. la persona in questione ha finito col giustificare tutto, ma proprio tutto, quello che faceva, fino al punto di comportarsi vergognosamente con chi gli stava attorno. e la tendenza a autogiustificarsi, sempre e comunque, non è passata, anzi, gli è rimasta ancora oggi.
l'altra persona di cui ti parlavo invece alle c.d. frasi da dire reagiva quasi con rabbia, dicendo che non era vero che io e gli altri capivamo la sua sofferenza, che lui era invece era solo, e così via, fino a sfociare in vere e proprie crisi isteriche e attacchi di panico, oltre che in atteggiamenti paranoici. e lì invece ho visto una risposta negativa a quegli stimoli di cui ti parlavo, nel senso che la persona in questione è rimasta sbigottita, nel vero senso della parola, quando mi ha sentito gridare "basta!". si è ammutolito, e pian piano ha iniziato a cambiare atteggiamento, nel senso che mentre prima ogni minimo problema era motivo per sentirsi perseguitato dalla sorte e per piangere, ho notato pian piano la nascita di una volontà di affrontarlo.
per questo dico che secondo me, almeno in generale, le sole "frasi da dire" non bastano.
quanto invece agli attacchi di panico, ti dico invece che in passato ne ho sofferto anch'io (quando ancora studiavo all'università), per un periodo non lunghissimo, insieme al manifestarsi di una fastidiosa tachicardia congenita, ereditata da mia mamma. iniziava a diventare un problema anche semplicemente andare a lezione all'università o prendere l'autobus per arrivarci, perchè in alcuni momenti sembrava che mi mancasse l'aria, in senso letterale.....
ma la volontà di sconfiggerli è partita proprio da me, nel senso che quando, fatti gli opportuni accertamenti, il medico mi ha detto che era tutta una questione fisiologica e che di fisico non c'era niente, anzichè stare in casa ho preso la decisione opposta: stare in mezzo alla gente, andare tutti i giorni all'università e seguire anche quelle lezioni che mi sembravano inutili. ho deciso di farmi violenza e di fare tutto - ma proprio tutto - quello che creava panico o che comunque mi esponeva maggiormente: avrei fatto quello che mi piaceva solo se mi fosse rimasto il tempo. ho pensato che, vedendo che "spravvivevo" una - due - tre - mille volte, alla fine il mio cervellino si sarebbe rassegnato e avrebbe messo giudizio. e così è stato..... :D
ecco perchè dico che stare in casa ad aspettare la picoterapia non mi sembra la soluzione migliore: a volte tocca a noi per primi darci una scrollata e, se occorre, farci violenza, e non è possibile delegare questo compito a nessun altro.... gli altri (psicologo incluso) possono essere un aiuto, uno stimolo, ma non la cura definitiva: quella siamo sempre e comunque noi.
non credo che il totale immobilismo sia mai di aiuto....
quoto ogni parola.Il rischio é che ci si autocommiseri,che si cerchi in continuazione la comprensione degli altri e una volta ottenuta,ci si sente in diritto di fare ciò che si vuole tanto gli altri "ci capiscono".Se non mi fossi buttata nella mischia,se non avessi avuto la reale necessità di uscire per andare a lavorare,probabilmente gli attacchi di panico non sarei riuscita a controllarli.Ora non sono spariti,ma ci convivo e non ho più paura.The mind devi sconfiggere le tue paure solo cosi starai bene.I farmaci curano i sintomi,ma dalle cause puoi guarire solo tu.
Preoccupati più del carattere che della tua reputazione,perchè il carattere è ciò che sei,la reputazione ciò che gli altri pensano di te

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Re: Il vuoto dentro

Messaggio da arietina76 » 26/08/2011, 9:06

arietina76 ha scritto:[...]

l'altra persona di cui ti parlavo invece alle c.d. frasi da dire reagiva quasi con rabbia, dicendo che non era vero che io e gli altri capivamo la sua sofferenza, che lui era invece era solo, e così via, fino a sfociare in vere e proprie crisi isteriche e attacchi di panico, oltre che in atteggiamenti paranoici. e lì invece ho visto una risposta negativa a quegli stimoli di cui ti parlavo, nel senso che la persona in questione è rimasta sbigottita, nel vero senso della parola, quando mi ha sentito gridare "basta!". si è ammutolito, e pian piano ha iniziato a cambiare atteggiamento, nel senso che mentre prima ogni minimo problema era motivo per sentirsi perseguitato dalla sorte e per piangere, ho notato pian piano la nascita di una volontà di affrontarlo.
....
intendevo scrivere "risposta positiva": volevo precisarlo, anche se probabilmente si capiva lo stesso.
scusate l'errore! :D

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Re: Il vuoto dentro

Messaggio da tropicsnow » 26/08/2011, 14:00

The mind ha scritto: La mia depressione è generata interamente dagli attacchi di panico, e soffrirò di depressione finchè non avrò sconfitto il panico.
a me sembra che tu abbia chiaro le cause del tuo malessere: non è la depressione a dover essere curata perchè è solo una conseguenza, ma gli attacchi di panico :) se da solo non riesci hai bisogno necessariamente di qualcuno che può aiutarti e il fatto che hai deciso di rivolgerti a un professionista vuol dire che riconosci che c'è un problema da risolvere ed è positivo :) intanto, oltre a cercare di non isolarti troppo, cerca di capirne le cause, ad esempio senti il bisogno del riconoscimento degli altri. queste esplosioni di panico sono dovute al conflitto tra affermare se stessi e il rischio di ritrovarsi da soli? fra il bisogno di libertà ed indipendenza e al contempo il bisogno di dipendenza e di solidità? o le cause sono altre?

credo che tu abbia già i mezzi per poter iniziare a fare qualcosa da solo e sai anche dove cercare ;)

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Re: Il vuoto dentro

Messaggio da The mind » 27/08/2011, 12:44

justeyes89 ha scritto:[...]



quoto ogni parola.Il rischio é che ci si autocommiseri,che si cerchi in continuazione la comprensione degli altri e una volta ottenuta,ci si sente in diritto di fare ciò che si vuole tanto gli altri "ci capiscono".Se non mi fossi buttata nella mischia,se non avessi avuto la reale necessità di uscire per andare a lavorare,probabilmente gli attacchi di panico non sarei riuscita a controllarli.Ora non sono spariti,ma ci convivo e non ho più paura.The mind devi sconfiggere le tue paure solo cosi starai bene.I farmaci curano i sintomi,ma dalle cause puoi guarire solo tu.
Arietina e Just, capisco le vostre esperienze.
Ma tra le vostre idee e quelli degli psicologi, quali ritenete più valide, più scientifiche?
Io sicuramente quelle degli psicologi, e infatti la mia esperienza conferma le loro teorie.
Studente

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Re: Il vuoto dentro

Messaggio da The mind » 27/08/2011, 13:16

tropicsnow ha scritto:[...]



a me sembra che tu abbia chiaro le cause del tuo malessere: non è la depressione a dover essere curata perchè è solo una conseguenza, ma gli attacchi di panico :) se da solo non riesci hai bisogno necessariamente di qualcuno che può aiutarti e il fatto che hai deciso di rivolgerti a un professionista vuol dire che riconosci che c'è un problema da risolvere ed è positivo :) intanto, oltre a cercare di non isolarti troppo, cerca di capirne le cause, ad esempio senti il bisogno del riconoscimento degli altri. queste esplosioni di panico sono dovute al conflitto tra affermare se stessi e il rischio di ritrovarsi da soli? fra il bisogno di libertà ed indipendenza e al contempo il bisogno di dipendenza e di solidità? o le cause sono altre?

credo che tu abbia già i mezzi per poter iniziare a fare qualcosa da solo e sai anche dove cercare ;)
Ciao Tropic,
hai capito molto bene la situazione :)
Studente

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Re: Il vuoto dentro

Messaggio da dies irae » 27/08/2011, 13:17

The mind ha scritto:E' terribile svegliarsi la mattina con il vuoto dentro. Oggi mi sembra di vivere con il cuore morto
ciao, vorrei farti una domanda, non so se sia indelicata, spero di no, libero di non rispondere o mandarmi a quel paese.

la fede ti è di aiuto nei momenti di depressione?

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Re: Il vuoto dentro

Messaggio da The mind » 27/08/2011, 14:00

dies irae ha scritto:[...]



ciao, vorrei farti una domanda, non so se sia indelicata, spero di no, libero di non rispondere o mandarmi a quel paese.

la fede ti è di aiuto nei momenti di depressione?
Moltissimo. Mi dà la forza di continuare a fare le cose indispensabili (sentire qualche amico, studiare, farmi una passeggiata) e la speranza di uscire, con un aiuto psicologico, da questo problema.
Ma è la psicologia, non la fede, il mezzo attraverso cui posso superare la depressione.
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Re: Il vuoto dentro

Messaggio da arietina76 » 27/08/2011, 15:46

The mind ha scritto:[...]



Arietina e Just, capisco le vostre esperienze.
Ma tra le vostre idee e quelli degli psicologi, quali ritenete più valide, più scientifiche?
Io sicuramente quelle degli psicologi, e infatti la mia esperienza conferma le loro teorie.
per quanto mi riguarda, ritengo che psiche umana non sia una scienza esatta, nel senso che - come ho già spiegato - non esiste una cura universale.
con questo, sicuramente non mi ritengo superiore a nessuno, tantomeno agli psicologi: mi sono limitata a raccontarti la mia esperienza e a dirti come la pensavo.
e sinceramente mi sembra che la mia opinione non sia stata ben accolta, nel senso che hai risposto in maniera quasi piccata, secondo me.
che dirti...... contento tu.... rimani pure con le mani in mano fino ad ottobre, perchè è questa l'idea che sembri voler dare: "io non muovo un dito, tocca allo pscicologo risolvere il problema"....... :rolleyes:
credo invece che, per uscire da attacchi di panico e depressione, oltre che sullo psicologo occorre investire anche su se stessi (nel senso di lavorarci su).....

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Re: Il vuoto dentro

Messaggio da tropicsnow » 27/08/2011, 16:30

arietina76 ha scritto: per quanto mi riguarda, ritengo che psiche umana non sia una scienza esatta, nel senso che - come ho già spiegato - non esiste una cura universale.

credo invece che, per uscire da attacchi di panico e depressione, oltre che sullo psicologo occorre investire anche su se stessi (nel senso di lavorarci su).....
vorrei dire una cosa su questo, in base a quello che so e che sono le mie esperienze...

hai ragione: non è una scienza esatta nè fornisce una cura valida per tutti.
proprio per questo serve lo psicologo, a trovare l'approccio, il metodo migliore per quella persona in relazione anche al tipo di problema che ha.
hai ragione anche quando dici che occorre un atteggiamento attivo senza il quale anche la psicoterapia serve a poco, però se una persona non riesce da sola ha bisogno necessariamente di qualcuno che la incanali verso un certo tipo di percorso. credo che non tutti sanno che esistono diversi tipi di depressione a seconda dell'intensità. ora nel caso di una depressione lieve è più facile venirne fuori da soli ma qualora sia grave la cosa non è altrettanto semplice :rolleyes: inoltre, pur essendo in grado di riconoscere le cause del proprio malessere e i meccanismi ingenerati, non si riesce a risolvere il problema, il conflitto. può sembrare una cosa strana ma è così: posso conoscere cause e dinamiche ma non riuscire a rompere la catena. la mente umana è una cosa molto complessa... :rolleyes:

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Re: Il vuoto dentro

Messaggio da arietina76 » 27/08/2011, 19:20

tropicsnow ha scritto:[...]



vorrei dire una cosa su questo, in base a quello che so e che sono le mie esperienze...

hai ragione: non è una scienza esatta nè fornisce una cura valida per tutti.
proprio per questo serve lo psicologo, a trovare l'approccio, il metodo migliore per quella persona in relazione anche al tipo di problema che ha.
hai ragione anche quando dici che occorre un atteggiamento attivo senza il quale anche la psicoterapia serve a poco, però se una persona non riesce da sola ha bisogno necessariamente di qualcuno che la incanali verso un certo tipo di percorso. credo che non tutti sanno che esistono diversi tipi di depressione a seconda dell'intensità. ora nel caso di una depressione lieve è più facile venirne fuori da soli ma qualora sia grave la cosa non è altrettanto semplice :rolleyes: inoltre, pur essendo in grado di riconoscere le cause del proprio malessere e i meccanismi ingenerati, non si riesce a risolvere il problema, il conflitto. può sembrare una cosa strana ma è così: posso conoscere cause e dinamiche ma non riuscire a rompere la catena. la mente umana è una cosa molto complessa... :rolleyes:
ti do pienamente ragione, e aggiungo una cosa, perchè forse non mi sono spiegata bene.
io NON critico assolutamente la scelta di andare dallo psicologo: anzi, ho detto subito che può essere un valido aiuto/strumento.
quello su cui non sono d'accordo è la scelta di non fare nulla (neanche a livello di tentativo) fino alla psicoterapia, proprio perchè ritengo che, per uscirne, ci debba essere un input che comunque viene da noi.....
quello che non condividevo era il passaggio di The Mind che diceva, più o meno: "attendo ottobre, quando inizierà la terapia". non condivido la decisione di non fare nulla fino alla psicoterapia, perchè mi sembra, francamente, che The Mind abbia un atteggiamento passivo, come se cercasse di trovare qualcuno che gli dia una cura definitiva, come se lui non avesse alcun ruolo attivo in tutto questo. tutto qui.....
ma come ti dicevo, non critico minimamente la scelta di rivolergsi ad uno specialista: anzi, se una persona ritiene che possa essergli utile, deve farlo. e a mio modo di vedere dimostra anche maturità e coraggio nel riconoscere di averne bisogno.