"Evoluzionista"

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"Evoluzionista"

Messaggio da ernesto » 22/08/2011, 8:01

Si afferma in virtù di questa teoria,che ogni conoscenza sia stata dapprima a uno stato "rudimentale",a partire dal quale si sarebbe sviluppata ed elevata a poco a poco;si postula una sorta di "rozza" semplicità primitiva,che beninteso non può essere oggetto di alcuna constatazione e si pretende di far partire tutto dal basso,come se non fosse una contraddizione ammettere che il "superiore" possa derivare dall "inferiore"
Mi chiedo questa concezione non è semplicemente un errore qualunque ma rappresenta propriamente una "contro-verità"?
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Re: "Evoluzionista"

Messaggio da justeyes89 » 22/08/2011, 15:32

ernesto ha scritto:Si afferma in virtù di questa teoria,che ogni conoscenza sia stata dapprima a uno stato "rudimentale",a partire dal quale si sarebbe sviluppata ed elevata a poco a poco;si postula una sorta di "rozza" semplicità primitiva,che beninteso non può essere oggetto di alcuna constatazione e si pretende di far partire tutto dal basso,come se non fosse una contraddizione ammettere che il "superiore" possa derivare dall "inferiore"
Mi chiedo questa concezione non è semplicemente un errore qualunque ma rappresenta propriamente una "contro-verità"?
sarò una ignorantona sicuramente,ma non ci ho capito niente [smilie=emo_pic_105.gif]
Preoccupati più del carattere che della tua reputazione,perchè il carattere è ciò che sei,la reputazione ciò che gli altri pensano di te

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Re: "Evoluzionista"

Messaggio da tempest » 22/08/2011, 15:37

justeyes89 ha scritto:[...]



sarò una ignorantona sicuramente,ma non ci ho capito niente [smilie=emo_pic_105.gif]
Non preoccuparti, siamo almeno in due [smilie=emo_pic_18.gif]
Io ernesto non lo capisco mai. [smilie=s.gif]

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Re: "Evoluzionista"

Messaggio da justeyes89 » 22/08/2011, 15:49

tempest ha scritto:[...]


Non preoccuparti, siamo almeno in due [smilie=emo_pic_18.gif]
Io ernesto non lo capisco mai. [smilie=s.gif]
ahahahahah mi hai fatto sorridere!ma sarà sicuramente un caso isolato [smilie=lol.gif]
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Re: "Evoluzionista"

Messaggio da The mind » 22/08/2011, 17:16

ernesto ha scritto:Si afferma in virtù di questa teoria,che ogni conoscenza sia stata dapprima a uno stato "rudimentale",a partire dal quale si sarebbe sviluppata ed elevata a poco a poco;si postula una sorta di "rozza" semplicità primitiva,che beninteso non può essere oggetto di alcuna constatazione e si pretende di far partire tutto dal basso,come se non fosse una contraddizione ammettere che il "superiore" possa derivare dall "inferiore"
Mi chiedo questa concezione non è semplicemente un errore qualunque ma rappresenta propriamente una "contro-verità"?
Ciao Ernesto, ti chiedo un chiarimento:
quando dici far derivare il superiore dall'inferiore, intendi il problema del "salto" dalla materia allo spirito, ossia di come l'anima si sia potuta aggiungere ad un essere che era solo materia?
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Re: "Evoluzionista"

Messaggio da tropicsnow » 22/08/2011, 17:56

ernesto ha scritto:Si afferma in virtù di questa teoria,che ogni conoscenza sia stata dapprima a uno stato "rudimentale",a partire dal quale si sarebbe sviluppata ed elevata a poco a poco;si postula una sorta di "rozza" semplicità primitiva,che beninteso non può essere oggetto di alcuna constatazione e si pretende di far partire tutto dal basso,come se non fosse una contraddizione ammettere che il "superiore" possa derivare dall "inferiore"
Mi chiedo questa concezione non è semplicemente un errore qualunque ma rappresenta propriamente una "contro-verità"?

mi sembra di aver capito che tu in pratica non riconosci che una specie "superiore" sia discesa da una "inferiore" di conseguenza connoti tale evoluzione come errata... :thinking:
dunque, se non riconosci questa teoria vuol dire che abbracci quella creazionista, giusto? ma anche in questo caso come si fa a dimostrarlo? :? non sorge un uguale problema?

il fatto è che le origini non si possono sottoporre a verifiche sperimentali per cui il dibattito resta aperto... a questo punto credo che potresti ricevere una risposta affermativa o negativa alla tua domanda a seconda che chi ti risponda abbraccia l'una o l'altra teoria... :rolleyes:

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Re: "Evoluzionista"

Messaggio da ernesto » 22/08/2011, 18:14

The mind ha scritto:[...]



Ciao Ernesto, ti chiedo un chiarimento:
quando dici far derivare il superiore dall'inferiore, intendi il problema del "salto" dalla materia allo spirito, ossia di come l'anima si sia potuta aggiungere ad un essere che era solo materia?
Mi domandavo se c'è stata fin dalle origini una sorta di degradazione o di "discesa"continua, dalla spiritualità verso la materialità,ossia dal "superiore" all' "inferiore",che si manifesta in tutti i campi dell'attività umana, e da qui sono nate,in epoche abbastanza recenti le scienze "profane",separate da ogni principio trascendente e giustificate soltanto dalle applicazioni pratiche alle quali esse danno luogo
ciao
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Re: "Evoluzionista"

Messaggio da The mind » 22/08/2011, 18:34

ernesto ha scritto:[...]



Mi domandavo se c'è stata fin dalle origini una sorta di degradazione o di "discesa"continua, dalla spiritualità verso la materialità,ossia dal "superiore" all' "inferiore",che si manifesta in tutti i campi dell'attività umana, e da qui sono nate,in epoche abbastanza recenti le scienze "profane",separate da ogni principio trascendente e giustificate soltanto dalle applicazioni pratiche alle quali esse danno luogo
ciao
Intendi dire che l'uomo, secondo te, dalle ere antiche all'epoca attuale è diventato sempre più materialista nel suo agire?
Anche se la tua idea non è questa, puoi farmi un paio di esempi sui quali basi la tua idea?
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Re: "Evoluzionista"

Messaggio da The mind » 22/08/2011, 18:52

tropicsnow ha scritto:[...]




mi sembra di aver capito che tu in pratica non riconosci che una specie "superiore" sia discesa da una "inferiore" di conseguenza connoti tale evoluzione come errata... :thinking:
dunque, se non riconosci questa teoria vuol dire che abbracci quella creazionista, giusto? ma anche in questo caso come si fa a dimostrarlo? :? non sorge un uguale problema?

il fatto è che le origini non si possono sottoporre a verifiche sperimentali per cui il dibattito resta aperto... a questo punto credo che potresti ricevere una risposta affermativa o negativa alla tua domanda a seconda che chi ti risponda abbraccia l'una o l'altra teoria... :rolleyes:
Ciao Tropic, ti rispondo perchè il tuo intervento mi interessa, tanto più che proprio la questione creazione/evoluzionismo è uno dei temi che ho studiato maggiormente nella mia laurea breve in filosofia (vi ricordo che ora ho cambiato e faccio psicologia). Non voglio sovrappormi a Ernesto ma inserirmi nella discussione insieme a voi.
Premetto che secondo me Ernesto vuole dire una cosa diversa da quella che hai detto.
Se ci pensi Tropic, anche se si potesse tornare indietro al primo gradino dell'evoluzione da scimmia a uomo, non si potrebbe misurare sperimentalmente se il primo uomo abbia anche l'anima o se come la scimmia sia esclusivamente materia. Perchè? Perchè l'anima, intesa come principio spirituale, non può essere misurata sperimentalmente: gli esperimenti riguardano esclusivamente la materia.
Ma questo non è minimamente un problema. Infatti per rendersi conto che l'uomo ha l'anima, è sufficiente constatare che egli è autocosciente, può decidere e cambiare consapevolmente il suo comportamento, può riflettere sui suoi stati interiori. Quindi l'uomo non è determinato dalla materia, che segue leggi necessarie, ma è libero, e questo implica una sua dimensione spirituale. E' evidente che nessun animale ha queste caratteristiche e che dunque l'uomo è l'unico caso di essere sia spirituale che materiale presente nel mondo (non allargo il discorso all'esistenza o meno degli alieni, perchè usciremmo dall'argomento). Anticipo una possibile obiezione,che mi fece tempo fa un amico: la libertà potrebbe anche derivare da una forma più elevata di organizzazione della materia, ma comunque sempre dalla materia. La risposta dev'essere che tutta la materia che conosciamo (quella di cui son fatta le piante, gli oggetti inanimati come i sassi, gli animali) non è libera, ma determinata da leggi precise: è evidente perciò che una caratteristica essenziale della materia è il determinismo. Perciò la libertà deve venire all'uomo necessariamente da un principio spirituale, anche se questa parola dà fastidio a molte persone perchè gli ricorda la Chiesa cattolica. Ma qui parliamo di filosofia, non ci si può parare dietro posizioni anti religiose!
Spero di essere stato interessante e chiaro.
Un salutone, Tropic!
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Re: "Evoluzionista"

Messaggio da tempest » 22/08/2011, 19:01

ernesto ha scritto:[...]



Mi domandavo se c'è stata fin dalle origini una sorta di degradazione o di "discesa"continua, dalla spiritualità verso la materialità,ossia dal "superiore" all' "inferiore",che si manifesta in tutti i campi dell'attività umana, e da qui sono nate,in epoche abbastanza recenti le scienze "profane",separate da ogni principio trascendente e giustificate soltanto dalle applicazioni pratiche alle quali esse danno luogo
ciao
Tu presupponi che all'origine ( di che cosa poi? dell'universo? ) vi sia stata una "spiritualità"?

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Re: "Evoluzionista"

Messaggio da tropicsnow » 22/08/2011, 19:13

The mind ha scritto:[...]

Ciao Tropic, ti rispondo perchè il tuo intervento mi interessa, tanto più che proprio la questione creazione/evoluzionismo è uno dei temi che ho studiato maggiormente nella mia laurea breve in filosofia (vi ricordo che ora ho cambiato e faccio psicologia). Non voglio sovrappormi a Ernesto ma inserirmi nella discussione insieme a voi.
Premetto che secondo me Ernesto vuole dire una cosa diversa da quella che hai detto.
Se ci pensi Tropic, anche se si potesse tornare indietro al primo gradino dell'evoluzione da scimmia a uomo, non si potrebbe misurare sperimentalmente se il primo uomo abbia anche l'anima o se come la scimmia sia esclusivamente materia. Perchè? Perchè l'anima, intesa come principio spirituale, non può essere misurata sperimentalmente: gli esperimenti riguardano esclusivamente la materia.
Ma questo non è minimamente un problema. Infatti per rendersi conto che l'uomo ha l'anima, è sufficiente constatare che egli è autocosciente, può decidere e cambiare consapevolmente il suo comportamento, può riflettere sui suoi stati interiori. Quindi l'uomo non è determinato dalla materia, che segue leggi necessarie, ma è libero, e questo implica una sua dimensione spirituale. E' evidente che nessun animale ha queste caratteristiche e che dunque l'uomo è l'unico caso di essere sia spirituale che materiale presente nel mondo (non allargo il discorso all'esistenza o meno degli alieni, perchè usciremmo dall'argomento). Anticipo una possibile obiezione,che mi fece tempo fa un amico: la libertà potrebbe anche derivare da una forma più elevata di organizzazione della materia, ma comunque sempre dalla materia. La risposta dev'essere che tutta la materia che conosciamo (quella di cui son fatta le piante, gli oggetti inanimati come i sassi, gli animali) non è libera, ma determinata da leggi precise: è evidente perciò che una caratteristica essenziale della materia è il determinismo. Perciò la libertà deve venire all'uomo necessariamente da un principio spirituale, anche se questa parola dà fastidio a molte persone perchè gli ricorda la Chiesa cattolica. Ma qui parliamo di filosofia, non ci si può parare dietro posizioni anti religiose!
Spero di essere stato interessante e chiaro.
Un salutone, Tropic!

interessante la tua argomentazione...
in effetti io avevo dato una diversa interpretazione al topic di ernesto: mi son fermata a darwin per intenderci :) e quindi al dibattito tra evoluzionismo e creazionismo...

ciao... :)

ernesto
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Re: "Evoluzionista"

Messaggio da ernesto » 22/08/2011, 19:17

The mind ha scritto:[...]



Intendi dire che l'uomo, secondo te, dalle ere antiche all'epoca attuale è diventato sempre più materialista nel suo agire?
Anche se la tua idea non è questa, puoi farmi un paio di esempi sui quali basi la tua idea?

Mi chiedo se la "Scienza analitica moderna" e addirittura certe definizioni matematiche non siano alquanto "illogiche" e quindi "profane"?
Facciamo un esempio il cosidetto "infinito" rappresentato con il segno oo non può essere in alcun modo inteso nel suo vero significato;lo stesso segno oo è una figura chiusa, dunque visibilmente finita,esattamente come il cerchio di cui alcuni hanno voluto fare un simbolo dell'eternità.Forse possiamo parlare di indefinito in quanto può soltanto essere la raffigurazione di un ciclo temporale,indefinito soltanto nel suo ordine,cioè di ciò che viene propriamente chiamato perpetuità.Non credo che questa "confusione" tra l'infinito e l'indefinito si riduca a una semplice questione di termini.Forse la confusione tra eternità e perpetuità è del tutto "simile" a quella tra infinito e indefinito.
Forse l'indefinito è soltanto uno "sviluppo" del finito;ma da quest'ultimo non si può far venir fuori l'infinito,che d'altronde non può essere quantitativo,così come non può essere alcunchè di determinato,perchè la quantità essendo soltanto una modalità specifica della realtà,è per ciò stesso essenzialmente limitata.
Parliamo quindi di "invenzioni",perchè, se la realtà d'ordine matematico,come tutte le realtà,possono soltanto essere scoperte e non inventate,è chiaro che le cose non stanno più così quando ci lasciamo trascinare,a causa di un "gioco" di notazione,nella sfera della "fantasia" pura.
Il mio dubbio è che questo tipo di scienza "profana" i cui punti di vista e metodi sono esclusivamente "analitici" sia incapace di superare certe limitazioni; qui "l' imperfezione" non è inerente soltanto al suo stato attuale.
Forse ciò è dovuto alla sua stessa natura,cioè in definitiva alla sua mancanza di "principi"?

Ciao
le orecchie ascoltano....

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Re: "Evoluzionista"

Messaggio da ernesto » 22/08/2011, 19:55

tempest ha scritto:[...]


..................................
Io ernesto non lo capisco mai. [smilie=s.gif]


A volte non mi capisco neppure io.
E' per questo che scrivo.
Aiuto ho bisogno di "spiegazioni" e "risposte"!! .

un triplo abbraccio
Ciao
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Re: "Evoluzionista"

Messaggio da The mind » 22/08/2011, 21:36

ernesto ha scritto:[...]




Mi chiedo se la "Scienza analitica moderna" e addirittura certe definizioni matematiche non siano alquanto "illogiche" e quindi "profane"?
Facciamo un esempio il cosidetto "infinito" rappresentato con il segno oo non può essere in alcun modo inteso nel suo vero significato;lo stesso segno oo è una figura chiusa, dunque visibilmente finita,esattamente come il cerchio di cui alcuni hanno voluto fare un simbolo dell'eternità.Forse possiamo parlare di indefinito in quanto può soltanto essere la raffigurazione di un ciclo temporale,indefinito soltanto nel suo ordine,cioè di ciò che viene propriamente chiamato perpetuità.Non credo che questa "confusione" tra l'infinito e l'indefinito si riduca a una semplice questione di termini.Forse la confusione tra eternità e perpetuità è del tutto "simile" a quella tra infinito e indefinito.
Forse l'indefinito è soltanto uno "sviluppo" del finito;ma da quest'ultimo non si può far venir fuori l'infinito,che d'altronde non può essere quantitativo,così come non può essere alcunchè di determinato,perchè la quantità essendo soltanto una modalità specifica della realtà,è per ciò stesso essenzialmente limitata.
Parliamo quindi di "invenzioni",perchè, se la realtà d'ordine matematico,come tutte le realtà,possono soltanto essere scoperte e non inventate,è chiaro che le cose non stanno più così quando ci lasciamo trascinare,a causa di un "gioco" di notazione,nella sfera della "fantasia" pura.
Il mio dubbio è che questo tipo di scienza "profana" i cui punti di vista e metodi sono esclusivamente "analitici" sia incapace di superare certe limitazioni; qui "l' imperfezione" non è inerente soltanto al suo stato attuale.
Forse ciò è dovuto alla sua stessa natura,cioè in definitiva alla sua mancanza di "principi"?

Ciao
Adesso ho capito; il centro del tuo messaggio riguarda la conoscenza.
Dunque, io credo che il limite di ogni scienza sia semplicemente quello illustrato dai teoremi di Godel; ci saranno sempre alcuni assiomi che tu dovrai presupporre, senza poterli dimostrare. La scienza è perciò necessariamente un sistema aperto che non può spiegare tutto.
Ma, correggimi se sbaglio, mi sembra che con il tuo discorso sulla scienza vuoi giungere a un'altra conclusione, ossia al fatto che l'uomo moderno si affida eccessivamente alla razionalità scientifica e non sufficientemente al mistero e alla conoscenza religiosa
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Re: "Evoluzionista"

Messaggio da ildilemmadelprigioniero » 22/08/2011, 22:57

ernesto ha scritto:[...]



Mi domandavo se c'è stata fin dalle origini una sorta di degradazione o di "discesa"continua, dalla spiritualità verso la materialità,ossia dal "superiore" all' "inferiore",che si manifesta in tutti i campi dell'attività umana, e da qui sono nate,in epoche abbastanza recenti le scienze "profane",separate da ogni principio trascendente e giustificate soltanto dalle applicazioni pratiche alle quali esse danno luogo
ciao
Degradazione. Discesa? :DD
Superiore? inferiore? :DD

ildilemmadelprigioniero

Re: "Evoluzionista"

Messaggio da ildilemmadelprigioniero » 22/08/2011, 23:41

ernesto ha scritto:[...]




Mi chiedo se la "Scienza analitica moderna" e addirittura certe definizioni matematiche non siano alquanto "illogiche" e quindi "profane"?
Facciamo un esempio il cosidetto "infinito" rappresentato con il segno oo non può essere in alcun modo inteso nel suo vero significato;lo stesso segno oo è una figura chiusa, dunque visibilmente finita,esattamente come il cerchio di cui alcuni hanno voluto fare un simbolo dell'eternità.Forse possiamo parlare di indefinito in quanto può soltanto essere la raffigurazione di un ciclo temporale,indefinito soltanto nel suo ordine,cioè di ciò che viene propriamente chiamato perpetuità.Non credo che questa "confusione" tra l'infinito e l'indefinito si riduca a una semplice questione di termini.Forse la confusione tra eternità e perpetuità è del tutto "simile" a quella tra infinito e indefinito.
Forse l'indefinito è soltanto uno "sviluppo" del finito;ma da quest'ultimo non si può far venir fuori l'infinito,che d'altronde non può essere quantitativo,così come non può essere alcunchè di determinato,perchè la quantità essendo soltanto una modalità specifica della realtà,è per ciò stesso essenzialmente limitata.
Parliamo quindi di "invenzioni",perchè, se la realtà d'ordine matematico,come tutte le realtà,possono soltanto essere scoperte e non inventate,è chiaro che le cose non stanno più così quando ci lasciamo trascinare,a causa di un "gioco" di notazione,nella sfera della "fantasia" pura.
Il mio dubbio è che questo tipo di scienza "profana" i cui punti di vista e metodi sono esclusivamente "analitici" sia incapace di superare certe limitazioni; qui "l' imperfezione" non è inerente soltanto al suo stato attuale.
Forse ciò è dovuto alla sua stessa natura,cioè in definitiva alla sua mancanza di "principi"?
In generale, le scienze (matematiche, economiche, ecc.) per cercare di comprendere il mondo ne creano una immagine "stilizzata": questo stratagemma consiste nell'utilizzo di "modelli" , cioe' "imitazioni volutamente scarne dei fenomeni del mondo esterno" (in P. Dasgupta 2008). L' economista (parto per esempio dall'economia per arrivare alla matematica) nell'ambito di un modello si concentra solo su un numero limitato di fattori (ad esempio su Y, K, L nei modelli che studiano la crescita economica. Rispettivamente: produzione, capitale, forza lavoro) anzichè su tutti quelli possibili esistenti nella realtà. Il motivo di ciò mi pare alquanto ovvio data la complessità della realtà che ci circonda. Poichè gli economisti si occupano di entità misurabili (es. ore lavorate, ecc.) i modelli che essi costruiscono sono matematici. Vengo al dunque ripetendo un concetto che probabilmente non è chiaro ad alcuni che intendono ancora la scienza in modo errato: “I modelli che superano i testi empirici vengono accettati, almeno per qualche tempo, fino alla scoperta di nuovi dati che portano a dubitare della loro bontà, nel quale caso gli scienziati cercano di escogitare modelli migliori.E così via…”.
Coloro che apprezzano l'operato della scienza non fanno di essa un feticcio perchè sono consci del fatto che è insita nella stessa una meravigliosa funzione "autocorrettiva" (la scienza procede per funerali): il fatto che sia un sistema aperto è una grandissima garanzia...

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Re: "Evoluzionista"

Messaggio da ernesto » 23/08/2011, 8:04

mn
The mind ha scritto:[...]



Adesso ho capito; il centro del tuo messaggio riguarda la conoscenza.
Dunque, io credo che il limite di ogni scienza sia semplicemente quello illustrato dai teoremi di Godel; ci saranno sempre alcuni assiomi che tu dovrai presupporre, senza poterli dimostrare. La scienza è perciò necessariamente un sistema aperto che non può spiegare tutto.
Ma, correggimi se sbaglio, mi sembra che con il tuo discorso sulla scienza vuoi giungere a un'altra conclusione, ossia al fatto che l'uomo moderno si affida eccessivamente alla razionalità scientifica e non sufficientemente al mistero e alla conoscenza religiosa
Mi chiedo se oggi ci sia l' "empirismo" inteso come teoria filosofica,ossia un'idea "moderna",che ogni conoscenza derivi "interamente" dall'esperienza, e più precisamente da quella "sensibile".Forse al di fuori di questa idea preconcetta,non c'è alcuna ragione di supporre che il primo stato di ogni conoscenza dovesse essere uno stato empirico.Esistono conoscenze che non vengono dai sensi? Bisogna "esclusivamente"disconoscere e negare tutto ciò che non si accorda con alcune teorie?
Sono scomparse o non sono mai esistite facoltà "soprasensibili"?,
Come possiamo "definire" la pura intuizione intellettuale?
Nelle scienze matematiche,le cui nozioni essenziali non possono essere trattate dall'esperienza sensibile molte volte assistiamo a sforzi incredibili per spiegare "empiricamente" l'origine di tali nozioni (numeri frazionari, numeri negativi,lo zero,la somma di forze vettoriali ecc...) che giungono a scarsi risultati a volte paradossali.
A volte mi chiedo se ridurre tutto a "proporzioni" puramente umane non provochi un "capovolgimento"di tutte le cose.
Ciao
le orecchie ascoltano....

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Re: "Evoluzionista"

Messaggio da ildilemmadelprigioniero » 23/08/2011, 20:18

ernesto ha scritto:mn[...]



Mi chiedo se oggi ci sia l' "empirismo" inteso come teoria filosofica,ossia un'idea "moderna",che ogni conoscenza derivi "interamente" dall'esperienza, e più precisamente da quella "sensibile"..
L'intelletto umano si relaziona spesso con la realtà circostante tramite sentieri non razionali: ad esempio, principalmente, attraverso l'intuizione di cui hai fatto cenno. Di conseguenza, disconoscere un qualsiasi fondamento di realtà a tutto cio' che non è verificabile sarebbe limitativo (e non credo che la scienza miri a ciò), ma il problema cruciale è che bisognerebbe tenersi alla larga da facili, fuorvianti, esperienze di autosuggestione o illusione...

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Re: "Evoluzionista"

Messaggio da The mind » 25/08/2011, 22:29

ildilemmadelprigioniero ha scritto:[...]


L'intelletto umano si relaziona spesso con la realtà circostante tramite sentieri non razionali: ad esempio, principalmente, attraverso l'intuizione di cui hai fatto cenno. Di conseguenza, disconoscere un qualsiasi fondamento di realtà a tutto cio' che non è verificabile sarebbe limitativo (e non credo che la scienza miri a ciò), ma il problema cruciale è che bisognerebbe tenersi alla larga da facili, fuorvianti, esperienze di autosuggestione o illusione...
Mi permetti un'osservazione, Dilemma?
Prima di tutto, piacere di conoscerti :)
Nel linguaggio moderno utilizziamo razionalità per intendere quasi esclusivamente la razionalità scientifica e il metodo sperimentale. E consideriamo spesso la razionalità opposta ai sentimenti, la mente opposta al cuore.
Ho affrontato diversi anni di intensi studi filosofici e sono fermamente convinto che questo sia un modo riduttivo di intendere la razionalità.
E' razionale, ad esempio, anche quella che potremmo chiamare "logica della testimonianza" o "fiducia": ossia io vado dal medico, egli mi prescrive una cura ed io mi fido che lui sa quel che sta facendo e attuo la sua cura. QUi non faccio esperimenti scientifici nè calcoli matematici per verificare l'operato del medico, ma è comunque razionale che io mi fidi del medico. E' razionale anche il procedimento attraverso cui gli storici ricostruiscono molti eventi inaccessibili del passato, ma di nuovo, anche nel campo storico non si può utilizzare un metodo sperimentale-matematico.
Inoltre, quanto alla divisione emozioni-conoscenza, essa è quanto mai falsa.
Non è forse vero che tutti noi siamo esperti conoscitori di quegli ambiti verso cui proviamo passione (cioè emozione intensa)?
Io ad esempio amo la psicologia e la filosofia, ed ho molte conoscenze in entrambe, e molte di tali conoscenze sono accompagnate da emozioni forti come la sorpresa, la gioia, la serenità; e queste emozioni mi aiutano a capire in profondità tali conoscenze e a tenermele dentro.

Infine, qual è il campo più importante della vita? Indubbiamente quello delle relazioni umane. E per orientarci in esso, ovviamente dobbiamo orientarci in base a delle conoscenze e a dei modelli conoscitivi. Ed anche lì le conoscenze sono accompagnate da forti emozioni: ad esempio un forte feeling mi aiuta a intuire che una donna potrebbe diventare la mia compagna, oppure un senso di tradimento mi aiuta ad aprire gli occhi su un amico che si è spacciato come tale senza esserlo affatto.

Sono andato oltre il tuo intervento e la discussione. Volevo introdurre anche dei concetti nuovi.
Ciao
Studente

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Re: "Evoluzionista"

Messaggio da ildilemmadelprigioniero » 25/08/2011, 23:14

The mind ha scritto:[...]



Nel linguaggio moderno utilizziamo razionalità per intendere quasi esclusivamente la razionalità scientifica e il metodo sperimentale. E consideriamo spesso la razionalità opposta ai sentimenti, la mente opposta al cuore.
Ho affrontato diversi anni di intensi studi filosofici e sono fermamente convinto che questo sia un modo riduttivo di intendere la razionalità.
Infatti ;) ...su un altro topic avevo scritto a questo proposito:

Capitolo emozioni: per esempio avverto l’irresistibile bisogno emozionale di negare con forza l’esistenza di Destino o Intelligenza che abbia già prestabilito il sentiero che dobbiamo percorrere: è l’amore per l’autodeterminazione dell’uomo, non la fredda razionalità

http://www.mailamici.it/forum/viewtopic.php?t=185600&postdays=0&postorder=asc&start=100

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Re: "Evoluzionista"

Messaggio da ildilemmadelprigioniero » 25/08/2011, 23:29

The mind ha scritto:[...]



E' razionale, ad esempio, anche quella che potremmo chiamare "logica della testimonianza" o "fiducia": ossia io vado dal medico, egli mi prescrive una cura ed io mi fido che lui sa quel che sta facendo e attuo la sua cura. QUi non faccio esperimenti scientifici nè calcoli matematici per verificare l'operato del medico, ma è comunque razionale che io mi fidi del medico.
Si tratta di un caso in cui è presente una asimmetria informativa: il medico possiede infatti un bagaglio di informazioni e di conoscenze sulla diagnosi e sulla terapia da seguire che il paziente non può possedere. Di conseguenza il paziente non ha altra alternativa che affidarsi alle cure di quel dottore (sperando che possa essere all'altezza della situazione...).

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Re: "Evoluzionista"

Messaggio da The mind » 26/08/2011, 2:04

ildilemmadelprigioniero ha scritto:[...]


Si tratta di un caso in cui è presente una asimmetria informativa: il medico possiede infatti un bagaglio di informazioni e di conoscenze sulla diagnosi e sulla terapia da seguire che il paziente non può possedere. Di conseguenza il paziente non ha altra alternativa che affidarsi alle cure di quel dottore (sperando che possa essere all'altezza della situazione...).
E quindi è razionale che si affidi al medico, irrazionale che non si affidi. Semplice.

Ho letto il tuo intervento sulle emozioni.
Desidero dirti un paio di cose.
La prima è che io sono un cattolico credente e praticante convinto, e allo stesso tempo credo molto nella ragione, e mi trovo spesso a scontrarmi con persone credenti che in buona fede attribuiscono a Dio molti fenomeni dipendenti soltanto dalla natura, dalle persone o dalla loro psiche. Visto che sei avvezzo alla filosofia, vedono Dio come una delle "cause seconde", come il Ditone che interviene nel mondo, e non come l'Essere trascendente che una volta creato l'universo lascia che esso sia regolato dalle sue leggi intrinseche e dalla libertà di ogni singola persona. Dobbiamo dare all'uomo tutto il peso che ha, ed è un immenso peso, nel senso di valore.
Seconda cosa: hai parlato di un filosofo tedesco, il simpatico Friedrich Nietzsche. Volevo dirti che ho letto vari libri di lui, tra cui "La gaia scienza" e "Così parlo Zarathustra", ho sostenuto un corso monografico su di lui ed uno dei miei due lavori scritti di filosofia l'ho fatto appunto su di lui, precisamente sulla morte di Dio.
E' un filosofo molto interessante per me, ed il suo modo di scrivere è poetico, è divino.
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ernesto
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Re: "Evoluzionista"

Messaggio da ernesto » 26/08/2011, 11:19

ildilemmadelprigioniero ha scritto:[...]


...... ma il problema cruciale è che bisognerebbe tenersi alla larga da facili, fuorvianti, esperienze di autosuggestione o illusione...

Mi domando se un' esperienza di autosuggestione o di illusione della scienza"moderna" è la separazione Spirito-Materia
Non ho mai capito cosa si intende per dualità Spirito-Materia.
Possiamo dire che la dualità è necessariamente prodotta dall'Unità,credo che non possa esistere di per se stessa;ma come viene prodotta?Prendiamo per esempio la dualità fra Essere e Non-Essere se essi sono contenuti nella "Perfezione totale",è subito evidente che tale opposizione può essere solo apparente.Sarebbe dunque meglio parlare soltanto di distinzione;ma in che cosa consiste questa distinzione?Esiste in realtà indipendentemente da noi, o è semplicemente il risultato del nostro modo di considerare le cose?Se per Non-Essere s'intende solo il puro nulla,è inutile parlarne,perchè che cosa si può dire di ciò che è niente?Ma le cose stanno in tutt'altro modo se si considera il Non-Essere come possibilità di essere; l' Essere è la manifestazione del Non-Essere così inteso,ed è contenuto allo stato potenziale in questo Non-Essere.Il rapporto fra il Non-Essere e l' Essere è allora il rapporto fra il non-manifestato e il manifestato e si può dire che il non- manifestato è superiore al manifestato di cui è il principio,perchè contiene in potenza tutto il manifestato,più ciò che non è,non è mai stato e non sarà mai manifestato.Se per la Dualità è così sotto l'aspetto della distinzione fra l' Essere e il Non-Essere,lo stesso deve essere a maggior ragione,per tutti gli altri aspetti della Dualità.Già in questo è evidente quanto sia illusoria la distinzione fra Spirito e Materia,sulla quale pure è stato costruito,soprattutto in tempi moderni,un così gran numero di sistemi filosofici,come fosse una base incrollabile;se tale distinzione scompare, di tutti quei sistemi non rimane più niente?

Ciao
le orecchie ascoltano....

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Re: "Evoluzionista"

Messaggio da Merlino » 26/08/2011, 11:35

ernesto ha scritto:[...]

Mi domando se un' esperienza di autosuggestione o di illusione della scienza"moderna" è la separazione Spirito-Materia
Non ho mai capito cosa si intende per dualità Spirito-Materia.
Possiamo dire che la dualità è necessariamente prodotta dall'Unità,credo che non possa esistere di per se stessa;ma come viene prodotta?Prendiamo per esempio la dualità fra Essere e Non-Essere se essi sono contenuti nella "Perfezione totale",è subito evidente che tale opposizione può essere solo apparente.Sarebbe dunque meglio parlare soltanto di distinzione;ma in che cosa consiste questa distinzione?Esiste in realtà indipendentemente da noi, o è semplicemente il risultato del nostro modo di considerare le cose?Se per Non-Essere s'intende solo il puro nulla,è inutile parlarne,perchè che cosa si può dire di ciò che è niente?Ma le cose stanno in tutt'altro modo se si considera il Non-Essere come possibilità di essere; l' Essere è la manifestazione del Non-Essere così inteso,ed è contenuto allo stato potenziale in questo Non-Essere.Il rapporto fra il Non-Essere e l' Essere è allora il rapporto fra il non-manifestato e il manifestato e si può dire che il non- manifestato è superiore al manifestato di cui è il principio,perchè contiene in potenza tutto il manifestato,più ciò che non è,non è mai stato e non sarà mai manifestato.Se per la Dualità è così sotto l'aspetto della distinzione fra l' Essere e il Non-Essere,lo stesso deve essere a maggior ragione,per tutti gli altri aspetti della Dualità.Già in questo è evidente quanto sia illusoria la distinzione fra Spirito e Materia,sulla quale pure è stato costruito,soprattutto in tempi moderni,un così gran numero di sistemi filosofici,come fosse una base incrollabile;se tale distinzione scompare, di tutti quei sistemi non rimane più niente?

Ciao
Per cortesia, puoi dirmi da quale spacciatore ti rifornisci abitualmente?
Perchè, ad occhio e croce, direi che si tratta di roba molto molto buona!!!

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Re: "Evoluzionista"

Messaggio da tropicsnow » 26/08/2011, 12:17

Merlino ha scritto:[...]



Per cortesia, puoi dirmi da quale spacciatore ti rifornisci abitualmente?
Perchè, ad occhio e croce, direi che si tratta di roba molto molto buona!!!
può sembrare :DD

però a occhio e croce direi, per quelle che sono le mie reminescenze del liceo, che ernesto abbia ripreso il conflitto tra Permenide e Platone. il primo affermava che il "non-essere" non è, non esiste, e quindi non c'è nulla su cui discutere; il secondo, invece, confutò tale teoria affermando che il "non-essere" è solo una modalità dell'essere. non è il contrario dell'essere, un opposto, ma solo una diversità, il diverso dall'essere. l'essere così assume molteplici modi di manifestarsi e apparire.

ora su tale base ernesto chiede se lo spirito non sia solo un diverso modo di essere della materia piuttosto che una contrapposizione, in tal caso verrebbero meno tutti quei sistemi che sono stati invece elaborati partendo dalla loro contrapposizione...

questa è solo la mia interpretazione e potrebbe essere errata: la filosofia non è proprio il mio campo di interesse... :rolleyes:

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Re: "Evoluzionista"

Messaggio da tempest » 26/08/2011, 12:19

Merlino ha scritto:[...]



Per cortesia, puoi dirmi da quale spacciatore ti rifornisci abitualmente?
Perchè, ad occhio e croce, direi che si tratta di roba molto molto buona!!!
La roba di ernesto sarà buonissima, ma anche quella di coloro che rispondono ai suoi quesiti non deve essere male!! [smilie=asd.gif]

ehm... ora ci bannano [smilie=fifi.gif]

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Re: "Evoluzionista"

Messaggio da Merlino » 26/08/2011, 12:20

tropicsnow ha scritto:[...]

può sembrare :DD

però a occhio e croce direi, per quelle che sono le mie reminescenze del liceo, che ernesto abbia ripreso il conflitto tra Permenide e Platone. il primo affermava che il "non-essere" non è, non esiste, e quindi non c'è nulla su cui discutere; il secondo, invece, confutò tale teoria affermando che il "non-essere" è solo una modalità dell'essere. non è il contrario dell'essere, un opposto, ma solo una diversità, il diverso dall'essere. l'essere così assume molteplici modi di manifestarsi e apparire.

ora su tale base ernesto chiede se lo spirito non sia solo un diverso modo di essere della materia piuttosto che una contrapposizione, in tal caso verrebbero meno tutti quei sistemi che sono stati invece elaborati partendo dalla loro contrapposizione...

questa è solo la mia interpretazione e potrebbe essere errata: la filosofia non è proprio il mio campo di interesse... :rolleyes:
Vedo che avete lo stesso spacciatore... :D

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Re: "Evoluzionista"

Messaggio da tropicsnow » 26/08/2011, 12:30

Merlino ha scritto:[...]



Vedo che avete lo stesso spacciatore... :D
:DD :DD :DD

come ho detto è filosofia e comporta un certo modo di pensare piuttosto articolato. a dire il vero la filosofia non è molto diversa dalla matematica: è logica. non a caso molti odiano entrambe le materie perchè ostiche [smilie=scrolleye.gif] io invece ho sempre ammirato coloro che studiano filosofia perchè sono portati a ragione in modo diverso da tutti gli altri con abilità dialettiche non indifferenti quando si riesce a padroneggiare la materia :)
in caso contrario diventano incomprensibili e i loro quesiti da rebus :DD

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Re: "Evoluzionista"

Messaggio da dies irae » 26/08/2011, 12:32

tempest ha scritto:[...]
La roba di ernesto sarà buonissima, ma anche quella di coloro che rispondono ai suoi quesiti non deve essere male!! [smilie=asd.gif]

ehm... ora ci bannano [smilie=fifi.gif]
io li odio quando fanno così, perchè mi fanno sentire stupido
[smilie=crybaby.gif]

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Re: "Evoluzionista"

Messaggio da arietina76 » 26/08/2011, 13:22

tempest ha scritto:[...]



La roba di ernesto sarà buonissima, ma anche quella di coloro che rispondono ai suoi quesiti non deve essere male!! [smilie=asd.gif]

ehm... ora ci bannano [smilie=fifi.gif]

bannati, ma contenti.....! :DD :)))