"L'indipendenza di un uomo".

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george clooney
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Re: "L'indipendenza di un uomo".

Messaggio da george clooney » 28/07/2011, 22:42

tempest ha scritto:[...]


se devo essere onesta, ed intendo esserlo, metto l'autonomia e l'indipendenza tra le prime cose che mi colpiscono in un uomo,
il fatto che apprezzo chi ama i propri spazi e chi è disposto a fare sacrifici per avere un posto tutto suo dove vivere, anche piccolo e modesto... penso che in una donna un uomo che vive da solo ispiri affidabilità, maturità, carattere.
Sono pienamente d'accordo con te! Amo molto l'indipendenza in un uomo; e stimo chi è disposto a fare sacrifici, come dicevi tu, per ottenere la propria indipendenza. Questo la dice lunga di una persona.. :ciao:

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Re: "L'indipendenza di un uomo".

Messaggio da tropicsnow » 28/07/2011, 23:36

tempest ha scritto: io comunque, se devo essere onesta, ed intendo esserlo, metto l'autonomia e l'indipendenza tra le prime cose che mi colpiscono in un uomo, sarà anche il fatto che sono over 40, oppure il fatto che apprezzo chi ama i propri spazi e chi è disposto a fare sacrifici per avere un posto tutto suo dove vivere, anche piccolo e modesto... penso che in una donna un uomo che vive da solo ispiri maggiore fiducia, affidabilità, maturità, carattere. Giusto? Sbagliato? Non so dirti, ma per me è così.
io sono meno netta, valuto più cose tra cui anche quella dell'autonomia. anche se finora non mi è capitato di avere un compagno che vivesse ancora con i suoi... diciamo che mi piace un certo tipo di uomo che ha una personalità forte e di conseguenza è anche quello che vive da solo. è vero quello che dici, che un uomo che vive da solo ispira maggiore affidabilità e soprattutto carattere, sono decisionisti e sanno fare sacrifici e questo li rende molto solidi.

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Re: "L'indipendenza di un uomo".

Messaggio da tempest » 28/07/2011, 23:53

tropicsnow ha scritto:[...]



io sono meno netta, valuto più cose tra cui anche quella dell'autonomia. anche se finora non mi è capitato di avere un compagno che vivesse ancora con i suoi... diciamo che mi piace un certo tipo di uomo che ha una personalità forte e di conseguenza è anche quello che vive da solo. è vero quello che dici, che un uomo che vive da solo ispira maggiore affidabilità e soprattutto carattere, sono decisionisti e sanno fare sacrifici e questo li rende molto solidi.
Forse mi sono espressa male o in modo incompleto...
anche io valuto più caratteristiche e se un uomo mi piacesse molto non mi allontanerei da lui perchè vive ancora in famiglia.

Comunque pensavo anche a quello che diceva dies irae:
dies irae ha scritto:a volte ci vuole più coraggio a rimanere, sobbarcandosi tanti problemi, che partire e fregarsene
è vero, ad esempio un uomo che si prende cura dei genitori anziani fa grandi sacrifici e dimostra altruismo e forza d'animo... eppure io sono attratta dall'indipendenza più che da questa abnegazione. Non è bello da parte mia, però mi accorgo che è così.

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Re: "L'indipendenza di un uomo".

Messaggio da airlander » 29/07/2011, 6:33

george clooney ha scritto:Secondo voi è importante l'indipendenza di un uomo quando quest'ultimo non è più un ragazzino? Mi spiego meglio: quando un uomo supera i 30-35 anni, sarebbe meglio che vivesse per conto proprio e non più con mamma e papà? Un uomo indipendente, che se la cava da solo in tutto acquista maggiore fascino agli occhi di una donna? Vi chiedo questo perchè una mia amica l'altra sera mi raccontava che sua sorella si sta conoscendo con un ragazzo (anzi, con un uomo) che ha quasi 40 anni. Mi diceva che è un bel ragazzo, che lavora, eppure vive con i suoi (come molti del resto..). Ebbene, questa ragazza dice di sentirsi un pò frenata da questa cosa, perchè ritiene che un uomo a una certa età debba andarsene dalla casa dei genitori. Si lamentava del fatto che questo ragazzo non sa fare nulla perchè intanto ha la colf personale (sua mamma), e che gli uomini come lui, fondamentalmente dimostrano di essere immaturi e poco responsabili volendo la pappa pronta in tutto. Che ne dite?
pienamente d'accordo con tutte le variabili del caso, tranne ogni banale pretesto.
non cercare di diventare un uomo di successo ma piuttosto un uomo di valore
albert einstein
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Re: "L'indipendenza di un uomo".

Messaggio da justeyes89 » 29/07/2011, 8:44

tropisnow ha scritto:io, da donna, preferirei un uomo che vivesse per conto suo soprattutto se ha un lavoro e può quindi permetterselo. indubbiamente un uomo del genere è molto più attraente agli occhi di una donna perchè non viene più visto come figlio ancora accudito dalla mamma, ma come un uomo a tutti gli effetti capace di stare da solo, di arrangiarsi e anche di attendere alle faccende domestiche anch'io come questa ragazza penserei che una volta trovata la donna della sua vita questa poi prenderà il posto della mamma. quanto all'immaturità concordo in parte, per quella che è stata la mia esperienza, questi uomini sono maturi per certe cose e degli adolescenti per altre, soprattutto ho notato una scarsa predisposizione a fare sacrifici. vivere da soli è una tappa fondamentale per la strutturazione della personalità adulta, in cui si interrompe il rapporto assistenziale e di dipendenza affettiva e materiale con i genitori e si mette alla prova se stessi. è una fase di passaggio dall'essere figli all'essere genitori. una fase in cui si è soli con delle responsabilità in più ma anche con una libertà che difficilmente si ha quando si vive ancora in famiglia. quali sono gli uomini che definiamo "affascinanti"? non sono forse quelli capaci di fare tutto da soli e non frignano se devono fare qualcosa?
poi c'è un aspetto anche pratico: l'intimità. questi uomini se conoscono una donna la portano a casa da mamma e papà? bisogna sempre uscire di casa, andare da qualche parte, o al limite a casa di lei, se lei vive da sola
queste cose possono andar bene per una coppia di ragazzini ma ad una certa età potrebbero diventare frustranti. un uomo che deve chiamare la mamma per dire che dorme fuori altrimenti si preoccupa o peggio ancora deve tornare a casa, non è il massimo soprattutto se è la lei ad essere indipendente da questo punto di vista.

molti lamentano la difficoltà a trovare una donna, non sarà anche per questo? bisognerebbe fare un sondaggio e vedere quanti di questi uomini vivono ancora in famiglia
tropic in tutta sincerità anche io se potessi scegliere,vorrei un uomo indipendente,che vive per conto suo,poi però rifletto e penso a me stessa,ti spiego meglio.Non mi va tanto di raccontare i fatti miei,quindi dirò solo il necessario.Io ho 21 anni (22 a settembre),mi arrangio a fare di tutto e non ho un posto fisso,lavoro in negozio e appena scatta l'orario,vado a casa di una signora a fare le pulizie.Guadagno su per giù,se mi va bene e se mi pagano puntuale,500euro al mese và.Ora togline 300 per l'affitto e magari anche qualcosa in più,perché devi essere fortunato che il padrone di casa ti chieda tanto,mi spieghi io come faccio a pagare le bollette e a mangiare con 200 euro?In una famiglia ci si aiuta a vicenda,chi paga l'affitto,chi fa la spesa,chi compra da mangiare al cane,insomma ci si arrangia.Non posso pretendere dal mio futuro compagno qualcosa che neanche io posso dargli.Per quanto possa essere più bello vivere l'intimità a casa di qualcuno che non deve rendere conto a nessuno,i problemi economici ci sono.Qualcuno ha detto che non si ha spirito di sacrificio,nel mio caso più che un sacrificio sarebbe un suicido.Preferisco aiutare la mia famiglia,lavorare e portare i soldi a casa,piuttosto che provare ad andare a vivere da sola con il mio "stipendio" e ritornare con la coda fra le gambe.Per quanto riguarda il discorso che é troppo comodo rimanere con i genitori,dipende da cosa fai tu in casa e come contribuisci.Io anche se lavoro,cerco di non pesare sui miei,di lavarmi i panni da sola,di cucinare per me e per la mia famiglia se ho tempo,insomma mi rendo utile.No ai parassiti,ma neanche bisogna giudicare gli altri perché vivono con mamma e papà.Con questo non voglio fare la morale a nessuno,ognuno pensa e fa ciò che crede.
Preoccupati più del carattere che della tua reputazione,perchè il carattere è ciò che sei,la reputazione ciò che gli altri pensano di te

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Re: "L'indipendenza di un uomo".

Messaggio da Mister71 » 29/07/2011, 10:47

george clooney ha scritto:[...]



Ciao! ;) Sei proprio sicuro che le uniche limitazioni del vivere con i genitori riguardano le regole del mangiare insieme ai pasti?
Se vivessi con i miei genitori non mi sentirei libera di portare a casa una persona con cui condividere momenti di intimità ad esempio. Ma ti dirò di più: non mi sentirei libera nemmeno di far venire a casa alcuni amici a una certa ora per paura di disturbare i miei genitori. Già, perchè spesso alcuni figli non pensano a questo. Quando i genitori invecchiano, modificano le loro abitudini; hanno esigenze diverse. Magari necessitano di più riposo, di maggiore tranquillità, e per quanto amino più della loro vita i loro figli, a volte avrebbero bisogno di un pò di pace, invece che dover lavare, stirare in continuazione, rifare letti, cucinare per un figlio/a che non provvede a fare queste cose da sè, in quanto la trova comoda così..
Ciao... :)
Le limitazioni legate al fatto di voler vivere liberamente la propria intimità con qualcuno potrebbero essere il primo passo - o uno dei primi - per desiderare con più forza di andarsene, avendo però anche un "normale" conto in banca e un buon portafogli...

Io ho già vissuto adeguatamente questa esperienza, ne ho tratto i dovuti insegnamenti, e oggi ti dico che il semplice desiderio sessuale non solo non sarebbe sufficiente a spingermi con forza fuori casa (sono precario!!!) ma non sarebbe neanche in grado di giustificare "da solo" il fatto di stare con una ragazza... Quindi il discorso in questo ambito è molto più ampio nel mio caso e si ricollega ad altri post del passato... Quando ero più giovane, la spinta ormonale e nessun genere di pensiero legato ad una idea di famiglia determinavano un risultato differente, ma oggi per me stare con una ragazza significa avere un rapporto di coppia nel quale il sesso è solo un aspetto, un mattone nella costruzione di una famiglia. Se anche vivessi da solo, non mi "porterei una ragazza in casa" con l'intenzione univoca di fare sesso, come un predatore pregusta l'inizio del pranzo, lo farei solo avendo un reale interesse per la persona oltre che per i suoi genitali, dunque la presenza dei miei genitori, in questo senso non è un grosso problema.

Per quanto riguarda gli amici, ti dico che i miei genitori ne hanno più di me, ho una madre molto giovane se paragoniamo la mia età con la sua, e non è difficile che questi amici rimangano a cena...

Come dicevo nell'altro post, a me piace essere abbastanza metodico e disciplinato, dunque se vivessi da solo, non starei fino a tarda notte con gli amici in casa, voglio dire che non strapperei via dalla mia vita quell'insieme di "regole" che modulano la giornata. Quindi il problema per me non si pone a priori, ma immagino che nella vita di molti altri la situazione e ben differente...

Certo, mia madre si occupa della casa, ma lo farebbe anche se io non ci fossi, attenta come è ad un leggero velo di polvere su un mobile, oppure ad un soprammobile nel posto giusto ecc... A lei piace così e magari è anche un pò fissata... 8)

Ciao...

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Re: "L'indipendenza di un uomo".

Messaggio da Mister71 » 29/07/2011, 11:03

justeyes89 ha scritto:[...]


In una famiglia ci si aiuta a vicenda,chi paga l'affitto,chi fa la spesa,chi compra da mangiare al cane,insomma ci si arrangia.
Ciao...

I tuoi ragionamenti economici hanno senso, e quello che hai scritto qui è proprio vero. Anche a casa mia ci aiutiamo a vicenda, la "bellezza" di avere una famiglia o qualcosa di analogo è anche questa...
Qualcuno ha detto che non si ha spirito di sacrificio,nel mio caso più che un sacrificio sarebbe un suicidio.Preferisco aiutare la mia famiglia,lavorare e portare i soldi a casa,piuttosto che provare ad andare a vivere da sola con il mio "stipendio" e ritornare con la coda fra le gambe.
Un ottimo modo di pensare, almeno per me. Non servirebbe dire che sono d'accordo...
Per quanto riguarda il discorso che é troppo comodo rimanere con i genitori, dipende da cosa fai tu in casa e come contribuisci.Io anche se lavoro,cerco di non pesare sui miei,di lavarmi i panni da sola,di cucinare per me e per la mia famiglia se ho tempo,insomma mi rendo
utile.
Vero. Io non arrivo a lavarmi i panni da solo, ma l'atteggiamento di fondo è simile. Condivido.
No ai parassiti,ma neanche bisogna giudicare gli altri perché vivono con mamma e papà.Con questo non voglio fare la morale a nessuno,ognuno pensa e fa ciò che crede.
La ciliegina sulla torta è gradevole... ;)

Ciao...

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Re: "L'indipendenza di un uomo".

Messaggio da arietina76 » 29/07/2011, 12:13

justeyes89 ha scritto:[...]



tropic in tutta sincerità anche io se potessi scegliere,vorrei un uomo indipendente,che vive per conto suo,poi però rifletto e penso a me stessa,ti spiego meglio.Non mi va tanto di raccontare i fatti miei,quindi dirò solo il necessario.Io ho 21 anni (22 a settembre),mi arrangio a fare di tutto e non ho un posto fisso,lavoro in negozio e appena scatta l'orario,vado a casa di una signora a fare le pulizie.Guadagno su per giù,se mi va bene e se mi pagano puntuale,500euro al mese và.Ora togline 300 per l'affitto e magari anche qualcosa in più,perché devi essere fortunato che il padrone di casa ti chieda tanto,mi spieghi io come faccio a pagare le bollette e a mangiare con 200 euro?In una famiglia ci si aiuta a vicenda,chi paga l'affitto,chi fa la spesa,chi compra da mangiare al cane,insomma ci si arrangia.Non posso pretendere dal mio futuro compagno qualcosa che neanche io posso dargli.Per quanto possa essere più bello vivere l'intimità a casa di qualcuno che non deve rendere conto a nessuno,i problemi economici ci sono.Qualcuno ha detto che non si ha spirito di sacrificio,nel mio caso più che un sacrificio sarebbe un suicido.Preferisco aiutare la mia famiglia,lavorare e portare i soldi a casa,piuttosto che provare ad andare a vivere da sola con il mio "stipendio" e ritornare con la coda fra le gambe.Per quanto riguarda il discorso che é troppo comodo rimanere con i genitori,dipende da cosa fai tu in casa e come contribuisci.Io anche se lavoro,cerco di non pesare sui miei,di lavarmi i panni da sola,di cucinare per me e per la mia famiglia se ho tempo,insomma mi rendo utile.No ai parassiti,ma neanche bisogna giudicare gli altri perché vivono con mamma e papà.Con questo non voglio fare la morale a nessuno,ognuno pensa e fa ciò che crede.
mi trovi pienamente d'accordo con tutto quello che hai scritto! :D
è ovvio che l'indipendenza (nostra e del nostro compagno/a) è una cosa a cui probabilmente tutti aspiriamo. ma non è questo uno dei fattori che mi fa decidere se dare o non dare una possibilità a una persona.
mi scuserà chi ti ha preceduto negli interventi, ma trovo che la situazione che hai descritto costituisca un valido e reale spaccato della società di oggi: molto più di frasi come "volere è potere", che per molti è un lusso....

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Re: "L'indipendenza di un uomo".

Messaggio da Mister71 » 29/07/2011, 12:42

arietina76 ha scritto:[...]



mi trovi pienamente d'accordo con tutto quello che hai scritto! :D
è ovvio che l'indipendenza (nostra e del nostro compagno/a) è una cosa a cui probabilmente tutti aspiriamo. ma non è questo uno dei fattori che mi fa decidere se dare o non dare una possibilità a una persona.
mi scuserà chi ti ha preceduto negli interventi, ma trovo che la situazione che hai descritto costituisca un valido e reale spaccato della società di oggi: molto più di frasi come "volere è potere", che per molti è un lusso....
Ciao Arietina...

Appunto. Come hai detto tu... ;)

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Re: "L'indipendenza di un uomo".

Messaggio da tropicsnow » 29/07/2011, 12:49

justeyes89 ha scritto: Guadagno su per giù,se mi va bene e se mi pagano puntuale,500euro al mese và.Ora togline 300 per l'affitto e magari anche qualcosa in più,perché devi essere fortunato che il padrone di casa ti chieda tanto,mi spieghi io come faccio a pagare le bollette e a mangiare con 200 euro?In una famiglia ci si aiuta a vicenda,chi paga l'affitto,chi fa la spesa,chi compra da mangiare al cane,insomma ci si arrangia.
si può fare justeyes, te lo dice una che lo ha fatto ;) e mi sono anche arrangiata in tante cose. ovviamente con quel badget devi prendere un appartamento in condivisione. a questo punto tu dirai che se devi vivere con altre persone tanto vale starsene a casa, son scelte. io, oggi, se dovessi tornare a vivere con i miei mi peserebbe, e mi pesa infatti quando sto con loro per più di due giorni perchè mi devo adeguare ai loro orari ad esempio per il pranzo e la cena e così via. lo so, son banalità ma quando sei abituata a gestire il tuo tempo senza dover dipendere da nessuno e senza dover render conto di alcunchè il peso di certe cose si fa sentire, è come se venisse meno la mia autonomia...
justeyes89 ha scritto: cerco di non pesare sui miei,di lavarmi i panni da sola,di cucinare per me e per la mia famiglia se ho tempo,insomma mi rendo utile.No ai parassiti,ma neanche bisogna giudicare gli altri perché vivono con mamma e papà.Con questo non voglio fare la morale a nessuno,ognuno pensa e fa ciò che crede.
queste son cose che ho sempre fatto, anzi faccio tutte le cose che farebbe una donna di casa, sono una brava casalinga :DD per cui non mi pesa e lo faccio anche per la mia famiglia quando sono con loro.

justeyes nessuno ti giudica. qui si diceva che chi può permetterselo ed è più che vaccinato sarebbe meglio che si creasse una sua autonomia. sono scelte e come tali vanno rispettate, però come diceva tempest rivendico il diritto ad avere preferenze :) ad esempio ci sono persone che mi hanno detto che la scelta che ho fatto io li spaventa perchè stare con i genitori è un conto ma stare con altre persone e fare tutto da soli non è facile ma hanno aggiunto anche che questo tempra nel carattere :) ed è vero, soprattutto quando hai a che fare con persone poco piacevoli e devi farti rispettare :) ; e ci sono molte persone che non vogliono fare queste scelte perchè indubbiamente arrangiarsi non è il massimo se puoi farne a meno e a volte sopratto in momenti di scoramento può capitare che ti chieda il perchè di tale scelta... :)
ci sono persone che non vogliono trasferirsi per lavoro per le stesse ragioni. io quando sento queste cose rimango perplessa, cioè loro preferiscono starsene a casa anche senza un lavoro piuttosto che abbandonare il nido. le persone precarie di una certa età che io conosco, gli altri non so, sono in questa condizione perchè non hanno mai voluto sacrificarsi e sacrificarsi implicava anche trasferirsi altrove. oggi senza un lavoro non possono pensare neppure a una famiglia. le loro esigenze son cambiate ma la loro condizione no.

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Re: "L'indipendenza di un uomo".

Messaggio da tropicsnow » 29/07/2011, 12:57

arietina76 ha scritto:[...]



mi trovi pienamente d'accordo con tutto quello che hai scritto! :D
è ovvio che l'indipendenza (nostra e del nostro compagno/a) è una cosa a cui probabilmente tutti aspiriamo. ma non è questo uno dei fattori che mi fa decidere se dare o non dare una possibilità a una persona.
mi scuserà chi ti ha preceduto negli interventi, ma trovo che la situazione che hai descritto costituisca un valido e reale spaccato della società di oggi: molto più di frasi come "volere è potere", che per molti è un lusso....
io invece noto che chi vive ancora in famiglia ha una posizione, chi vive per conto proprio un'altra. pertanto tutto dipende dallo stile di vita che si ha, è in base a questo che operiamo gran parte delle nostre scelte e attribuiamo importanza a delle cose piuttosto che ad altre. ;)

mettiamola così: ognuno vive come meglio gli pare :)

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Re: "L'indipendenza di un uomo".

Messaggio da dies irae » 29/07/2011, 13:13

tropicsnow ha scritto:[...]
mettiamola così: ognuno vive come meglio gli pare :)

[smilie=ciau.gif]
è dall'inizio che provo a dirlo.
chi vuole avere bassa considerazione degli altri per cose così personali può farlo, ma non è giusto scriverlo in un un forum come questo, dove magari la gente viene perchè si aspetta di non essere giudicata

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Re: "L'indipendenza di un uomo".

Messaggio da justeyes89 » 29/07/2011, 13:55

tropicsnow ha scritto:[...]



io invece noto che chi vive ancora in famiglia ha una posizione, chi vive per conto proprio un'altra. pertanto tutto dipende dallo stile di vita che si ha, è in base a questo che operiamo gran parte delle nostre scelte e attribuiamo importanza a delle cose piuttosto che ad altre. ;)

mettiamola così: ognuno vive come meglio gli pare :)

[smilie=ciau.gif]
sono d'accordo.Ho raccontato una parte della mia vita con molta semplicità,senza aver paura di essere giudicata perché so che ci sono molte persone che vivono una situazione simile,per far capire che a volte il desiderio c'è,ma non sempre ci sono le possibilità.Con questo non dico che bisogna rassegnarsi anzi.Poi come hai detto tu,vivi e lascia vivere ;)
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Messaggio da Ospite » 29/07/2011, 15:06

tropicsnow ha scritto:si può fare justeyes, te lo dice una che lo ha fatto ;) e mi sono anche arrangiata in tante cose. ovviamente con quel badget devi prendere un appartamento in condivisione. a questo punto tu dirai che se devi vivere con altre persone tanto vale starsene a casa, son scelte. io, oggi, se dovessi tornare a vivere con i miei mi peserebbe, e mi pesa infatti quando sto con loro per più di due giorni perchè mi devo adeguare ai loro orari ad esempio per il pranzo e la cena e così via. lo so, son banalità ma quando sei abituata a gestire il tuo tempo senza dover dipendere da nessuno e senza dover render conto di alcunchè il peso di certe cose si fa sentire, è come se venisse meno la mia autonomia...

queste son cose che ho sempre fatto, anzi faccio tutte le cose che farebbe una donna di casa, sono una brava casalinga :DD per cui non mi pesa e lo faccio anche per la mia famiglia quando sono con loro.

justeyes nessuno ti giudica. qui si diceva che chi può permetterselo ed è più che vaccinato sarebbe meglio che si creasse una sua autonomia. sono scelte e come tali vanno rispettate, però come diceva tempest rivendico il diritto ad avere preferenze :) ad esempio ci sono persone che mi hanno detto che la scelta che ho fatto io li spaventa perchè stare con i genitori è un conto ma stare con altre persone e fare tutto da soli non è facile ma hanno aggiunto anche che questo tempra nel carattere :) ed è vero, soprattutto quando hai a che fare con persone poco piacevoli e devi farti rispettare :) ; e ci sono molte persone che non vogliono fare queste scelte perchè indubbiamente arrangiarsi non è il massimo se puoi farne a meno e a volte sopratto in momenti di scoramento può capitare che ti chieda il perchè di tale scelta... :)
ci sono persone che non vogliono trasferirsi per lavoro per le stesse ragioni. io quando sento queste cose rimango perplessa, cioè loro preferiscono starsene a casa anche senza un lavoro piuttosto che abbandonare il nido. le persone precarie di una certa età che io conosco, gli altri non so, sono in questa condizione perchè non hanno mai voluto sacrificarsi e sacrificarsi implicava anche trasferirsi altrove. oggi senza un lavoro non possono pensare neppure a una famiglia. le loro esigenze son cambiate ma la loro condizione no.
Condivido tutto! Sei riuscita a spiegare molto meglio di me, quanto ho cercato di spiegare nella pagina precedente e probabilmente non ci sono riuscita. :)

Leggendo le diverse risposte, ho notato paure ed insicurezze, paure di cambiamento, paure di non potercela fare da soli e anche paure di fallimento. Forse e' piu' di tutto la paura dell'ignoto, di non sapere esattamente cosa aspettarsi aldila' della famiglia.

Quoto il pensiero di tropic di magari prendersi un appartamento in condivisione. Molti lo fanno e con risultati di successo.
dies irae ha scritto:è dall'inizio che provo a dirlo.
chi vuole avere bassa considerazione degli altri per cose così personali può farlo, ma non è giusto scriverlo in un un forum come questo, dove magari la gente viene perchè si aspetta di non essere giudicata.
Non sono d'accordo!

E' un Forum di discussione dies, ogniuno ha e deve avere un'opinione anche contraria. In diversi casi, a mio avviso puo' anche aiutare a dare quel pizzico di coraggio cui uno/a magari non ha...

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Re: "L'indipendenza di un uomo".

Messaggio da tropicsnow » 29/07/2011, 15:10

dies irae ha scritto:


è dall'inizio che provo a dirlo.
chi vuole avere bassa considerazione degli altri per cose così personali può farlo, ma non è giusto scriverlo in un un forum come questo, dove magari la gente viene perchè si aspetta di non essere giudicata
ma dove hai visto tutti questi giudizi? ognuno ha espresso la propria opinione in merito come hai fatto anche tu che hai addirittura detto che non sai che fartene di una donna che ha certe idee perchè imposte dalla società. :O tu questo come lo chiami? eppure nessuna si è sentita "giudicata".
se ogni opinione viene letta come un giudizio allora meglio non scrivere in un forum. una volta detto che ognuno vive come vuole, ti rendi conto che non c'è più discussione? l'autrice del topic lo ha aperto chiedendo cosa pensiamo di un uomo che vive ancora con i genitori e coloro che sono intervenuti hanno detto la propria in considerazione anche della loro condizione.
sei tu che ti senti costantemente giudicato non sono gli altri a farlo. rifletti su questo.

ciao...

affabile ha scritto: Non sono d'accordo!

E' un Forum di discussione dies, ogniuno ha e deve avere un'opinione anche contraria. In diversi casi, a mio avviso puo' anche aiutare a dare quel pizzico di coraggio cui uno/a magari non ha...
esatto! :applause:

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Messaggio da justeyes89 » 29/07/2011, 15:36

affabile ha scritto:[...]



Condivido tutto! Sei riuscita a spiegare molto meglio di me, quanto ho cercato di spiegare nella pagina precedente e probabilmente non ci sono riuscita. :)

Leggendo le diverse risposte, ho notato paure ed insicurezze, paure di cambiamento, paure di non potercela fare da soli e anche paure di fallimento. Forse e' piu' di tutto la paura dell'ignoto, di non sapere esattamente cosa aspettarsi aldila' della famiglia.

Quoto il pensiero di tropic di magari prendersi un appartamento in condivisione. Molti lo fanno e con risultati di successo.

[...]



Non sono d'accordo!

E' un Forum di discussione dies, ogniuno ha e deve avere un'opinione anche contraria. In diversi casi, a mio avviso puo' anche aiutare a dare quel pizzico di coraggio cui uno/a magari non ha...
io non credo che si tratti solo di paura,ma di senso della realtà.Comunque é un tuo pensiero,lo rispetto pur non condividendolo.In fondo qui nessuno sta puntando il dito,bensì ci si racconta e ci si confronta :D
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Re: "L'indipendenza di un uomo".

Messaggio da george clooney » 29/07/2011, 18:00

Mister71 ha scritto:[...]


oggi ti dico che il semplice desiderio sessuale non solo non sarebbe sufficiente a spingermi con forza fuori casa (sono precario!!!) ma non sarebbe neanche in grado di giustificare "da solo" il fatto di stare con una ragazza...

. oggi per me stare con una ragazza significa avere un rapporto di coppia nel quale il sesso è solo un aspetto, un mattone nella costruzione di una famiglia. Se anche vivessi da solo, non mi "porterei una ragazza in casa" con l'intenzione univoca di fare sesso,senso non è un grosso problema.


Certo, mia madre si occupa della casa, ma lo farebbe anche se io non ci fossi,
Ciao..scusa, ma qui mi sembra che sei andato un pò uori tema.. ;) E poi chi ha detto che si va a vivere per conto proprio perchè spinti dal desiderio sessuale?..Il sesso si può fare ovunque.. Io vivo sola, ma se faccio entrare a casa mia un uomo non è con l'intenzione univoca di fare sesso.
Sicuramente le mamme si occupano della casa indipendentemente dal fatto che un figlio o una figlia vivano ancora con loro, certo è però che avrebbero un pò meno da fare se i figli abitassero per conto loro..
Quoto quindi il pensiero di Tropic e Affabile.
Hai detto che per andarsene dalla casa dei genitori occorrerebbe avere un buon conto in banca e un buon portafogli..Sono costretta a dirti che non è vero, perchè io ne sono la prova vivente.. Quamdo andai a vivere da sola non avevo un buon conto in banca, e il mio portafogli non era affatto gonfio..Mi sono semplicemente tirata su le maniche facendo mille lavori, ho fatto sacrifici enormi e tante rinunce, ma ce l'ho fatta! Ecco perchè ho scritto che "volere è potere"..Tutto qua. Ciao..

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Re: "L'indipendenza di un uomo".

Messaggio da tropicsnow » 29/07/2011, 19:18

george clooney ha scritto:
Hai detto che per andarsene dalla casa dei genitori occorrerebbe avere un buon conto in banca e un buon portafogli..Sono costretta a dirti che non è vero, perchè io ne sono la prova vivente.. Quamdo andai a vivere da sola non avevo un buon conto in banca, e il mio portafogli non era affatto gonfio..Mi sono semplicemente tirata su le maniche facendo mille lavori, ho fatto sacrifici enormi e tante rinunce, ma ce l'ho fatta! Ecco perchè ho scritto che "volere è potere"..Tutto qua. Ciao..
ecco, sacrifici è una parola che ad alcune persone non piace e non sono disposte a farne. chi è abituato ad avere tanti comfort, andando a vivere da solo deve dimenticarli se non si ha il portafogli gonfio. confermo anche io che non occorre essere ricchi se si è disposti a fare delle rinunce. ovvio che se si vuole un appartamento grande in città, posto auto e tutti gli annessi e connessi non basterebbe neanche un buono stipendio.

a questo punto mi sorge una domanda: se occorrono tanti soldi per andare via di casa, se non si riesce a mantere se stessi, come si può pensare a un progetto di vita con un'altra persona?
un uomo dovrebbe essere in grado di soddisfare i bisogni della sua famiglia anche se la compagna lavora :rolleyes:
ecco perchè un uomo che vive da solo dà un'idea di maggiore affidabilità, solidità, carattere...

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Re: "L'indipendenza di un uomo".

Messaggio da dies irae » 29/07/2011, 20:03

tropicsnow ha scritto: sei tu che ti senti costantemente giudicato non sono gli altri a farlo. rifletti su questo.
ho scritto e ho cancellato perchè penso sia saggio darci un taglio sennò si va solo a trascendere.
io devo riflettere solo su una cosa tropic, sul perchè a 34 anni suonati ancora non abbia imparato a farmi i cavoli miei.
ecco, tra l'altro ti ho pure dato la risposta per l'altro topic che hai aperto ier l'altro

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Re: "L'indipendenza di un uomo".

Messaggio da tropicsnow » 29/07/2011, 20:15

dies irae ha scritto: ho scritto e ho cancellato perchè penso sia saggio darci un taglio sennò si va solo a trascendere.
io devo riflettere solo su una cosa tropic, sul perchè a 34 anni suonati ancora non abbia imparato a farmi i cavoli miei.
ecco, tra l'altro ti ho pure dato la risposta per l'altro topic che hai aperto ier l'altro
io invece penso che più che i "cavoli tuoi" dovresti imparare a confrontarti accettando chi ha idee diverse dalle tue: il fatto che siano diverse non vuol dire che sono sbagliate, nè le tue nè quelle altrui. il confronto deve essere una forma di arricchimento anche se a volte ci può essere uno scontro. è così che si impara a conoscere gli altri ma soprattutto se stessi.

ciao!

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Re: "L'indipendenza di un uomo".

Messaggio da dies irae » 29/07/2011, 21:10

tropicsnow ha scritto: io invece penso che più che i "cavoli tuoi" dovresti imparare a confrontarti accettando chi ha idee diverse dalle tue: il fatto che siano diverse non vuol dire che sono sbagliate, nè le tue nè quelle altrui. il confronto deve essere una forma di arricchimento anche se a volte ci può essere uno scontro. è così che si impara a conoscere gli altri ma soprattutto se stessi.
ciao!
per me il giudicare è sempre sbagliato, tu dici che qui nessuno ha giudicato nessun altro, io dico invece che chi passa qui potrebbe spiacersi molto, o sentirsi addirittura umiliato/a di quello che legge.
come vedi sono opinioni contrarie, quindi non c'è confronto nè crescita, per questo è inutile andare avanti sull'argomento, intendevo questo.
tu dici che io non accetto idee differenti dalle mie, nonostante non solo io sia rimasto sulle mie posizioni... messaggio recepito.

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Messaggio da dies irae » 29/07/2011, 21:23

affabile ha scritto: E' un Forum di discussione dies, ogniuno ha e deve avere un'opinione anche contraria. In diversi casi, a mio avviso puo' anche aiutare a dare quel pizzico di coraggio cui uno/a magari non ha...
ancora che si parla di coraggio, ancora che si reputa la gente vigliacca se non aderisce ai canoni di ciò che è figo fare, poi che importa se è piena di debiti, malata o ha mille altri problemi, no, è per forza immatura e viziata. ma capite o no che qui può leggere chiunque?

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Re: "L'indipendenza di un uomo".

Messaggio da dies irae » 29/07/2011, 21:27

george clooney ha scritto:Ecco perchè ho scritto che "volere è potere"..Tutto qua. Ciao..
io te farei conoscere certe situazioni, poi non lo so se rimani della stessa idea.
io non capisco come fate, veramente

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Re: "L'indipendenza di un uomo".

Messaggio da tropicsnow » 29/07/2011, 22:02

dies irae ha scritto:


io te farei conoscere certe situazioni, poi non lo so se rimani della stessa idea.
io non capisco come fate, veramente

qui non si sta parlando di situazioni particolari come potrebbe essere una malattia. perchè la metti sul personale?

affabile ha ragione quando dice che ci son persone che non hanno il coraggio di mettersi alla prova e queste persone non hanno nè malattie nè debiti semplicemente temono ciò che non conoscono. poi ce ne saranno altre che per motivi particolari non lo fanno ma non è di queste che si sta parlando.
qui non si sta discutendo di un singolo caso specifico, ma di ciò che comunemente e nella maggior parte dei casi succede.

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Re: "L'indipendenza di un uomo".

Messaggio da justeyes89 » 29/07/2011, 22:08

dies irae ha scritto:[...]



io te farei conoscere certe situazioni, poi non lo so se rimani della stessa idea.
io non capisco come fate, veramente
non sono d'accordo sul fatto che leggendo alcune opinioni qualcuno si possa sentire umiliato.Questo é un forum,se scrivessimo tutti la stessa cosa,non avrebbe senso neanche parlarne.Ma sono d'accordo con il commento di dies alla frase di george clooney.Sinceramente senza l'aiuto di qualcuno,con un lavoro precario,o alla giornata non si può pretendere di andarsene di casa.Ipotizziamo che io abbia un'amica con un lavoro fisso o che comunque le permetta di recepire uno stipendio mensile,così partirei già avvantaggiata visto che un lavoro fisso "non ce l'ho" e non mi pagano ogni mese.Ma se dovessi andare a vivere da sola,come farei?Cosa gli dico al padrone di casa,questo mese non ti posso pagare ci vediamo fra un paio di mesi?oppure le bollette oggi le pago e domani chissà??oppure ancora vado a chiedere i soldi a "mammà" per fare la spesa,perché non ho i soldi per mangiare? e tutto ciò dovrebbe darmi l'"indipendenza"?Non sarebbe meglio andarsene sapendo di poterlo fare,affrontando si qualche sacrificio,ma senza chiedere aiuto a nessuno?Abbiate pazienza,questa frase "volere é potere",mi infastidisce,come se non lavorassi abbastanza e non mi sento un'eroina per questo,perché c'é gente che si fa il mazzo più di me (perdonatemi l'espressione). :) Se devo sentirmi una "bambocciona" per questo,così sia...
Preoccupati più del carattere che della tua reputazione,perchè il carattere è ciò che sei,la reputazione ciò che gli altri pensano di te

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Re: "L'indipendenza di un uomo".

Messaggio da george clooney » 29/07/2011, 22:15

dies irae ha scritto:[...]



io te farei conoscere certe situazioni, poi non lo so se rimani della stessa idea.
io non capisco come fate, veramente
No grazie, mi è bastato e avanzato conoscere la mia di situazione anni fa.. :rolleyes: era tutt'altro che rosea..Ad ogni modo, come ti è già stato detto, ribadisco il fatto che qui nessuno ha accusato nessuno. E' un forum e ognuno dice la sua rispettando le idee altrui.

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Re: "L'indipendenza di un uomo".

Messaggio da Ospite » 30/07/2011, 10:49

george clooney ha scritto:Secondo voi è importante l'indipendenza di un uomo quando quest'ultimo non è più un ragazzino? Mi spiego meglio: quando un uomo supera i 30-35 anni, sarebbe meglio che vivesse per conto proprio e non più con mamma e papà? Un uomo indipendente, che se la cava da solo in tutto acquista maggiore fascino agli occhi di una donna? Vi chiedo questo perchè una mia amica l'altra sera mi raccontava che sua sorella si sta conoscendo con un ragazzo (anzi, con un uomo) che ha quasi 40 anni. Mi diceva che è un bel ragazzo, che lavora, eppure vive con i suoi (come molti del resto..). Ebbene, questa ragazza dice di sentirsi un pò frenata da questa cosa, perchè ritiene che un uomo a una certa età debba andarsene dalla casa dei genitori. Si lamentava del fatto che questo ragazzo non sa fare nulla perchè intanto ha la colf personale (sua mamma), e che gli uomini come lui, fondamentalmente dimostrano di essere immaturi e poco responsabili volendo la pappa pronta in tutto. Che ne dite?
Dunque, io parlo per esperienza personale. Essendo uscita di casa a vent'anni e comunque anche prima in casa le faccende le facevo ancora, non tollero i bamboccioni. Per bamboccioni intendo quelli che hanno effettivamente la reale possibilità economica di andare a vivere da soli ma...restano in casa perchè non vogliono fare alcun sacrificio, perchè magari invece della bmw da 50.000 euro, se vanno a vivere soli, devono accontentarsi di una punto. L'indipendenza per me è un valore molto importante. Mi fanno anche abbastanza ridere quelli che vanno a vivere al piano di sopra della mamma e poi si fanno fare da mangiare, pulizie, stiro e lavatrice dalla famiglia. Allora cosa sei uscito a fare?
Se uno non comprende l'importanza di una indipendenza vera, a mio avviso, non è ne un uomo ne una donna matura.
Ovviamente sono escluse le persone che, visti i tempi, hanno perso il lavoro, guadagnano troppo poco, hanno seri problemi familiari.

A mio avviso, un ragazzo di 25 anni, con un buon stipendio, e ribadisco, con reali possibilità, dovrebbe già cominciare ad andare via di casa.

Con tutti i sacrifici che ho fatto non potrei mai uscire con un viziatello figlio di papà che non sa cosa vuol dire guadagnarsi davvero le cose.

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Re: "L'indipendenza di un uomo".

Messaggio da Mister71 » 30/07/2011, 11:34

george clooney ha scritto:[...]



Ciao..scusa, ma qui mi sembra che sei andato un pò uori tema.. ;) E poi chi ha detto che si va a vivere per conto proprio perchè spinti dal desiderio sessuale?..Il sesso si può fare ovunque.. Io vivo sola, ma se faccio entrare a casa mia un uomo non è con l'intenzione univoca di fare sesso.
Ciao...
Tu mi parlavi di intimità e io ti ho risposto con quello che mi pare essere il suo esempio migliore. Se poi ti riferisci ad una idea di intimità in senso lato, di confidenza, beh allora anche quella si può avere dovunque, anche più semplicemente di un rapporto sessuale. Se non mi sento libero di fare un discorso in casa con qualche amico perché ci sono i miei, posso farlo in macchina, al bar, su una panchina... eccetera... Davvero dovunque... Bisogna anche vedere che genere di armonia si ha con i propri genitori. Se qualcosa del loro modo di essere può interferire con il genere di relazione e di discussione che voglio avere con una persona, io li ho sempre "istruiti e redarguiti" prima che l'amico o l'amica arrivasse al citofono.

Sicuramente le mamme si occupano della casa indipendentemente dal fatto che un figlio o una figlia vivano ancora con loro, certo è però che avrebbero un pò meno da fare se i figli abitassero per conto loro..
Mah... Puoi avere ragione oppure no, dipende da tante cose... numero dei figli, collaborazione reciproca... Dipende...
Quoto quindi il pensiero di Tropic e Affabile.
Hai detto che per andarsene dalla casa dei genitori occorrerebbe avere un buon conto in banca e un buon portafogli..Sono costretta a dirti che non è vero, perchè io ne sono la prova vivente.. Quamdo andai a vivere da sola non avevo un buon conto in banca, e il mio portafogli non era affatto gonfio..Mi sono semplicemente tirata su le maniche facendo mille lavori, ho fatto sacrifici enormi e tante rinunce, ma ce l'ho fatta! Ecco perchè ho scritto che "volere è potere"..Tutto qua. Ciao..
Fai attenzione a ricordarti che una cosa che tu consideri importante può non esserlo per un'altra persona. Come ho già scritto in precedenza, io non condivido nemmeno di una virgola l'idea - che sia esplicita o meno - di doversene andare a tutti i costi, anche quando le condizioni costringerebbero a mille lavori e mille sacrifici.
Tu hai voluto farlo? Bene, ma non dare per scontato che debba essere così per tutti, che ogni altro debba attribuire alla cosa la medesima importanza che ha riguardato te. Ci sono anche persone che hanno un cattivo rapporto con i genitori e molte limitazioni, mentre altre vivono una condizione molto armonica e con una buona dose di libertà: pensi che queste farebbero la stessa scelta? Mentre è presumibile pensare che nel primo caso si facciano fuoco e fiamme per andarsene prima possibile, non è detto che sia così nell'altro caso...

A te ha dato soddisfazione andartene e fare mille sacrifici per dire poi a te stessa "ce l'ho fatta!", io invece non perseguo questo genere di meta, esattamente come - se vogliamo fare un esempio che adesso non c'entra - non perseguo l'idea di avere una carriera e guadagnare un sacco di soldi, mentre conosco persone la cui vita ruota attorno a questo obiettivo...

Io desidero formarmi una famiglia mia, forse accadrà o forse no, ma la strada che porta ad un desiderio realizzato come questo deve avvenire tenendo d'occhio le condizioni, non a tutti i costi.

Ti faccio un altro esempio: mi piacerebbe essere padre, ma allevare ed istruire un figlio, trasmettergli tutto quello che so in modo che possa poi superarmi, insegnargli a gestire le sue emozioni eccetera sono cose che richiedono condizioni favorevoli: tempo libero, denaro sufficiente, libertà da conflitti personali... e oltre. Quindi sarebbe bello, ma non a tutti i costi come fanno alcuni che poi, viste le disgraziate condizioni in cui versano, non fanno altro che generare sofferenza.
Se ti sembra che sia andato fuori tema anche questa volta, è perché volevo spiegarti meglio come la penso... :D :D :D

Ciao!

Ospite

Re: "L'indipendenza di un uomo".

Messaggio da Ospite » 30/07/2011, 11:43

Mister71 ha scritto:[...]





Ti faccio un altro esempio: mi piacerebbe essere padre, ma allevare ed istruire un figlio, trasmettergli tutto quello che so in modo che possa poi superarmi, insegnargli a gestire le sue emozioni eccetera sono cose che richiedono condizioni favorevoli: tempo libero, denaro sufficiente, libertà da conflitti personali... e oltre. Quindi sarebbe bello, ma non a tutti i costi come fanno alcuni che poi, viste le disgraziate condizioni in cui versano, non fanno altro che generare sofferenza.
Se ti sembra che sia andato fuori tema anche questa volta, è perché volevo spiegarti meglio come la penso... :D :D :D

Ciao!
Ma scusa se mi permetto di intervenire alle tue parole, ma questa idea dell'indipendenza a "tutti i costi" mi fa un pò ridere. Non è che deve essere una costrizione. Semplicemente io credo che ad un certo punto della tua vita, devi essere abbastanza maturo da capire che, con qualche sacrficio, acquisti un valore fondamentale.
Siete sempre tutti a misurare tramite la quantità di soldi.
Andare via di casa perchè non si ha scelta, altrimenti si resta a casa, per me è un ragionamento da immaturi e di comodo.

Ripeto che per me l'indipendenza è un valore. E come tale, va vissuto, avere sempre il sedere coperto da mamma e papà, a mio avviso non fa maturare. E qui infatti dovrebbero essere i genitori a spronare il figlio o la figlia ad andarsene.

Io ho notato che, persone che sono già indipendenti e fuori di casa, hanno un livello di maturità e consapevolezza del mondo maggiore, rispetto agli altri.
E questa è una cosa che secondo me non ha prezzo.

Scusa ma questo è il mio punto di vista, e io, con chi sta a casa a 40 anni per puro comodo, non ci uscirei nemmeno morta.

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Re: "L'indipendenza di un uomo".

Messaggio da Mister71 » 30/07/2011, 12:08

Laurelin ha scritto:[...]



Ma scusa se mi permetto di intervenire alle tue parole...


Ciao Laurelin, mi pare che noi due non abbiamo mai comunicato, dunque piacere "di conoscerti". Non è necessario chiedere scusa, in un forum ognuno esprime con chiunque altro il suo pensiero... ;)
ma questa idea dell'indipendenza a "tutti i costi" mi fa un pò ridere. Non è che deve essere una costrizione. Semplicemente io credo che ad un certo punto della tua vita, devi essere abbastanza maturo da capire che, con qualche sacrificio, acquisti un valore fondamentale.
"a tutti i costi" era per rispondere in relazione al fatto di raggiungere quell'obiettivo facendo mille sacrifici, molte rinunce etc...
Siete sempre tutti a misurare tramite la quantità di soldi.
Andare via di casa perchè non si ha scelta, altrimenti si resta a casa, per me è un ragionamento da immaturi e di comodo.
Se tu sei andata via di casa a vent'anni, quindi molto giovane, è perché un insieme di cose ha fatto sì che si verificasse questo. In altre famiglie, le cose possono andare diversamente, per mille altri motivi, e non è detto che l'immaturità del singolo debba essere il fattore principale.
Ripeto che per me l'indipendenza è un valore. E come tale, va vissuto, avere sempre il sedere coperto da mamma e papà, a mio avviso non fa maturare. E qui infatti dovrebbero essere i genitori a spronare il figlio o la figlia ad andarsene.
Più che un valore, la definirei una risorsa preziosa per la persona. Tuttavia, chi rimane in casa non è detto che abbia sempre "il sedere coperto da mamma e papà". Può essere, forse solo per alcune cose, o affatto.
Io ho notato che, persone che sono già indipendenti e fuori di casa, hanno un livello di maturità e consapevolezza del mondo maggiore, rispetto agli altri.
E questa è una cosa che secondo me non ha prezzo.
Su questo sono d'accordo. Non posso conoscere quello che non ho affrontato. Però questo non mi rende per default "un immaturo", semmai un inconsapevole su certe cose, che è differente dall'immaturità...
Scusa ma questo è il mio punto di vista, e io, con chi sta a casa a 40 anni per puro comodo, non ci uscirei nemmeno morta.
Una persona va valutata conoscendola. Osservando il suo modo di fare, di essere, le reazioni che ha di fronte a problemi e situazioni. Va osservato il flusso delle sue emozioni, per vedere se sono compatibili con le tue. Le sue speranze e le sue paure, tutto il suo mondo passo a passo. Se ti fermi al tuo preconcetto, sarà solo quello che vedrai, invece della persona...
Ciao...