"L'indipendenza di un uomo".

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george clooney
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Re: "L'indipendenza di un uomo".

Messaggio da george clooney » 30/07/2011, 14:15

Laurelin ha scritto:[...]


Semplicemente io credo che ad un certo punto della tua vita, devi essere abbastanza maturo da capire che, con qualche sacrficio, acquisti un valore fondamentale.


. avere sempre il sedere coperto da mamma e papà, a mio avviso non fa maturare.
Io ho notato che, persone che sono già indipendenti e fuori di casa, hanno un livello di maturità e consapevolezza del mondo maggiore, rispetto agli altri.
.
Sono d'accordo con te. Senza ombra di dubbio chi vive per conto proprio ha maggiore consapevolezza della vita di chi invece vive con mamma e papà e si ritrova la pappa pronta in tutto e per tutto. E aggiungerei anche che andare a vivere per conto proprio non significa avere un pessimo rapporo con i propri genitori, anzi.. Io amo i miei genitori più di ogni altra cosa al mondo; li ho sempre amati ed ho sempre avuto un rapportoi aperto con loro, eppure me ne sono andata di casa. Sono semplicemente SCELTE DI VITA che una persona decide di fare o no. A mio avviso però stimo di più chi lotta per ottenere la propria indipendenza, perchè questo secondo me è indice di maturità. I genitori purtroppo non sono eterni..Prima o poi mancheranno; è opportuno quindi che un figlio/a sia in grado di vivere per conto proprio e di gestire ogni cosa molto prima che mamma e papà vengano a mancare.. La vita è piena di imprevisti purtroppo..Questo è il mio pensiero. ;)

dies irae
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Re: "L'indipendenza di un uomo".

Messaggio da dies irae » 30/07/2011, 14:42

george clooney ha scritto: Senza ombra di dubbio chi vive per conto proprio ha maggiore consapevolezza della vita di chi invece vive con mamma e papà e si ritrova la pappa pronta in tutto e per tutto.
"senza ombra di dubbio", addirittura, nemmeno il dubbio è concesso.
io ero rimasto al punto in cui qui dentro NON si stesse insegnando la vita, almeno così qualcuno ha detto, mi devo essere perso un passaggio [smilie=doh.gif]

e per fortuna che qualcuna/o ha perso tempo a raccontare di sè per andare oltre questo PREgiudizio, pensa se non l'avessero fatto.

non giudicate, e non sarete giudicati , diceva uno

george clooney
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Re: "L'indipendenza di un uomo".

Messaggio da george clooney » 30/07/2011, 15:17

dies irae ha scritto:[...]



"senza ombra di dubbio", addirittura, nemmeno il dubbio è concesso.
io ero rimasto al punto in cui qui dentro NON si stesse insegnando la vita, almeno così qualcuno ha detto, mi devo essere perso un passaggio [smilie=doh.gif]

e per fortuna che qualcuna/o ha perso tempo a raccontare di sè per andare oltre questo PREgiudizio, pensa se non l'avessero fatto.

non giudicate, e non sarete giudicati , diceva uno
Scusa, ma perchè prendi tutto sul personale? Senza ombra di dubbio PER ME. Non per niente alla fine ho scritto "questo è il mio pensiero". Tu sei libero di avere il tuo di pensiero, io sono libera di avere il mio; o sbaglio? :ciao:

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justeyes89
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Re: "L'indipendenza di un uomo".

Messaggio da justeyes89 » 30/07/2011, 15:22

Laurelin ha scritto:[...]



Dunque, io parlo per esperienza personale. Essendo uscita di casa a vent'anni e comunque anche prima in casa le faccende le facevo ancora, non tollero i bamboccioni. Per bamboccioni intendo quelli che hanno effettivamente la reale possibilità economica di andare a vivere da soli ma...restano in casa perchè non vogliono fare alcun sacrificio, perchè magari invece della bmw da 50.000 euro, se vanno a vivere soli, devono accontentarsi di una punto. L'indipendenza per me è un valore molto importante. Mi fanno anche abbastanza ridere quelli che vanno a vivere al piano di sopra della mamma e poi si fanno fare da mangiare, pulizie, stiro e lavatrice dalla famiglia. Allora cosa sei uscito a fare?
Se uno non comprende l'importanza di una indipendenza vera, a mio avviso, non è ne un uomo ne una donna matura.
Ovviamente sono escluse le persone che, visti i tempi, hanno perso il lavoro, guadagnano troppo poco, hanno seri problemi familiari.

A mio avviso, un ragazzo di 25 anni, con un buon stipendio, e ribadisco, con reali possibilità, dovrebbe già cominciare ad andare via di casa.

Con tutti i sacrifici che ho fatto non potrei mai uscire con un viziatello figlio di papà che non sa cosa vuol dire guadagnarsi davvero le cose.
ecco é proprio questo che intendevo.Io personalmente sono disposta a fare i sacrifici,anche più di quanti ne faccia adesso,ma se devo andarmene di casa per poi rompere i miei ogni volta che ho bisogno di aiuto,non ha senso.Sapeste quanti sono quelli che si vantano "di essere usciti di casa" per poi chiedere i soldi alla mamma per comprarsi chissà che cosa,perché non ce la fanno con le spese.E non crederti che chi vive con i suoi,viene servito e riverito.Io dal canto mio cerco di rendermi utile in ogni modo,sia economicamente,che in casa,ed é giusto così,é mio dovere farlo,é il minimo...
Preoccupati più del carattere che della tua reputazione,perchè il carattere è ciò che sei,la reputazione ciò che gli altri pensano di te

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Messaggio da Ospite » 30/07/2011, 17:28

dies irae ha scritto:ancora che si parla di coraggio, ancora che si reputa la gente vigliacca se non aderisce ai canoni di ciò che è figo fare, poi che importa se è piena di debiti, malata o ha mille altri problemi, no, è per forza immatura e viziata. ma capite o no che qui può leggere chiunque?
Scusami, ma non capisco. Io non ho mai detto queste cose! Per cortesia non aggiungere quanto non ho detto. Poi, che cosa c'entra essere fighi? Io sono single e lo sono da 10 anni a questa parte con due figli oramai adulti ma che comunque non lo erano 10 anni fa'. Li ho cresciuti da sola lavorando, con un mutuo di una casa da pagare. Ora i figli sono tutti e due universitari e tutti e due non se ne andranno in vacanza questa estate con gli amici, perche' lavoreranno per pagare gli studi, come poi mettere qualche soldo da parte. Mia figlia sta' gia' programmando di convivere con delle amiche e mio figlio lo stesso, solo che lui se andra' a vivere in un altro Stato.

Sono figlia unica. Nella vita non ho mai chiesto nulla dai miei genitori (chiamalo "orgoglio" se vuoi) ho perso il padre dei miei figli circa 8 anni fa' (quindi un aiuto economico da lui non l'ho piu' avuto) mia madre 3 anni fa' e mio padre da soli pochi mesi. Ho lasciato tutto alle spalle (casa, figli, lavoro etc) per un mese circa per potere essere vicino a mio padre nelle sue ultime settimane di vita.

Perche' stai prendendo tutto sul personale? Stavamo discutendo, come facciamo daltronde sempre. Se vuoi potrei cercare di spiegarmi in modo diverso.

Allora, nelle mia esperienza di donna single posso dire che non mi troverei attratta ad un uomo che vive ancora in famiglia perche' non avrei proprio nulla in comune con lui. Non vedrei che tipo di discussione o dialogo potrei avere con un uomo senza un progetto di vita, capace di risolvere situazioni fatte anche di imprevisti (ad esempio, quando si hanno dei figli esistono moltissimi imprevisti) etc. Personalmente avrei molto di piu' in comune con un uomo il quale come me ha avuto figli di cui accudire e capisce il sacrificio che si potrebbe avere nel ritornare a casa alla sera stanchissimi dopo una lunghissima giornata di lavoro e dovere preparare la cena a due bimbi affamati, nel seguire le loro attivita' del dopo-scuola, delle lezioni/compiti etc etc., o capire cosa significhi gestire la propria vita da soli e nell'affrontare complicate e difficili situazioni. Quindi capisco il discorso e la preoccupazione dell'amica di george in questo caso. Pure io mi sarei fatta un pensierino di questo tipo. Le mie esperienze mi hanno portato a pensare cosi' perche' ho notato che e' davvero cosi’, nel senso che cercare di avere un rapporto con un uomo il quale non capisce o non si entusiasma quando ad esempio gli dico: "Sai che oggi sono riuscita ad aggiustarmi la perdita d'acqua che avevo nel W.C."....non fa' per me! E' come dicessi "arancia" e lui mi rispondesse "melone" :D
Mister71 ha scritto:Ti faccio un altro esempio: mi piacerebbe essere padre, ma allevare ed istruire un figlio, trasmettergli tutto quello che so in modo che possa poi superarmi, insegnargli a gestire le sue emozioni eccetera sono cose che richiedono condizioni favorevoli: tempo libero, denaro sufficiente, libertà da conflitti personali... e oltre. Quindi sarebbe bello, ma non a tutti i costi come fanno alcuni che poi, viste le disgraziate condizioni in cui versano, non fanno altro che generare sofferenza.
I figli crescono con l’esempio che danno i genitori. Non e' l'esempio: "Fai come ti dico pero’ non fare come faccio io." E' la responsabilita' di un genitore di mettere un tetto ad un figlio e di dargli la stabilita' di cui ha bisogno, non solo emotiva ma anche fisica, e certamente non i nonni.

Da quanto ho potuto percepire, per te la vita va bene cosi', non non ti poni alcun problema, non ti preoccupi o scomodi per nessuno, e preferisci non assumerti alcuna responsabilita' perche' il tuo motto di vita e’: “Se va va', altrimenti pazienza!

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Messaggio da L'Uomo dell'Alpe » 30/07/2011, 19:03

affabile ha scritto:[...]
"Sai che oggi sono riuscita ad aggiustarmi la perdita d'acqua che avevo nel W.C."....
Galleggianti maledetti, sembra li costruiscano sempre con le ore contate......o meglio, con gli scarichi contati.

flower34


Messaggio da flower34 » 30/07/2011, 19:33

Secondo me stare in famiglia per uomo o una donna (senza alcuna distinzione) di 35/40 anni sicuramente sarà sempre piacevole in quanto i genitori anche quando si è adulti sono pur sempre le persone più care che esistano, di conseguenza poter condividere con loro i vari momenti della quotidianità sarà sempre un grande piacere. Ma, come già in tanti avete scritto, al di là del piacere di continuare a stare con i propri familiari, esiste il momento in cui è necessario per chiunque staccarsi dagli affetti più grandi per costruire la propria esistenza autonomamente. L'andare a vivere da soli secondo le proprie possibilità economiche, quindi in un monolocale o in un appartamento condiviso con altri coetanei, sicuramente è un passo necessario per una vera crescita interiore. Ho avuto varie esperienze dirette e vi dico che solo dopo aver effettuato questa scelta ad esempio un mio carissimo amico ha potuto finalmente cominciare a pensare veramente alla sua vita e a costruirsela giorno per giorno anche con la sua ragazza, cosa che sarebbe stata più difficile da gestire se fosse rimasto in casa con mamma e papà. Ovviamente questo mio amico continua ad essere riconoscente verso i familiari che fino ad oggi (lui ha 36 anni) gli hanno permesso di vivere nel migliore dei modi ma attualmente sà che per diventare a tutti gli effetti una persona adulta deve iniziare a rimboccarsi più che mai le maniche e darsi da fare per costruirsi con le proprie forze tutte quelle piccole gioie e affrontare con grande tenacia le varie difficoltà che mai mancheranno. Finisco dicendo che sicuramente non si può giudicare a priori una donna/uomo di 35/40 anni che ancora vivono in famiglia come delle persone "immature" ma sicuramente non sono persone ancora complete perchè solo quando ci si separa solo materialmente dalla propia famiglia si inizierà un vero percorso di crescita interiore che ci renderà pronti per condividere una vita insieme ad un partner consapevoli delle gioie e delle difficoltà che si presenteranno.

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Messaggio da Mister71 » 31/07/2011, 13:08

affabile ha scritto:[...]

Ora i figli sono tutti e due universitari e tutti e due non se ne andranno in vacanza questa estate con gli amici, perche' lavoreranno per pagare gli studi, come poi mettere qualche soldo da parte. Mia figlia sta' gia' programmando di convivere con delle amiche e mio figlio lo stesso, solo che lui se andra' a vivere in un altro Stato.
Ciao Affabile...

Sono io che non capisco come possa essere così poco chiaro che il modus vivendi dei tuoi figli appartiene a loro e a chi lo condivide. Io per esempio non condivido affatto che una figlia magari molto giovane decida di andarsene di casa per convivere con delle amiche. Neanche facendo uno sforzo apprezzerei una persona perché ha fatto questo, tranne nel caso di motivazioni davvero valide e non legate a mode, schemi culturali etc... Sarebbe diverso ad esempio se si trattasse di una ragazza in fuga da un padre padrone, manesco ed intollerante, ma non perché magari "è figo, è bello... dai che ci divertiamo un mondo... e cose di questo genere...". Tuttavia, se un altro la pensa diversamente, amen. Le condizioni che agiscono nella mia vita non sono quelle della vita di un altro...
Sono figlia unica. Nella vita non ho mai chiesto nulla dai miei genitori (chiamalo "orgoglio" se vuoi)
Benissimo. Se però un'altro si comporta diversamente, non è detto che sia immaturo rispetto a te. L'orgoglio è una brutta bestia che complica le cose invece di renderle più scorrevoli. Il fatto che abbia avuto un ruolo nella tua vita non implica che sia così nella vita di un altro...

Allora, nelle mia esperienza di donna single posso dire che non mi troverei attratta ad un uomo che vive ancora in famiglia perche' non avrei proprio nulla in comune con lui.
Può anche darsi che sia lui a non essere attratto da te. E comunque, per poter dire di non avere nulla in comune dovresti prima conoscerlo, invece di procedere alle conclusioni dopo averlo etichettato. Potresti avere visto giusto, oppure no. Prima hai parlato di orgoglio, io ad esempio non amo le persone troppo orgogliose e spigolose, mentre - forse - per te si tratta di un pregio.
Non vedrei che tipo di discussione o dialogo potrei avere con un uomo senza un progetto di vita, capace di risolvere situazioni fatte anche di imprevisti (ad esempio, quando si hanno dei figli esistono moltissimi imprevisti) etc.
Chi ha detto che un uomo che viva ancora con i suoi non ha un progetto di vita? Magari può avere difficoltà a realizzarlo, non che sia svuotato da qualunque forma di idea sulla vita futura. Chi dice che non sappia risolvere un imprevisto?
Personalmente avrei molto di piu' in comune con un uomo il quale come me ha avuto figli di cui accudire e capisce il sacrificio che si potrebbe avere nel ritornare a casa alla sera stanchissimi dopo una lunghissima giornata di lavoro e dovere preparare la cena a due bimbi affamati...
Questo è un altro discorso. Avere qualcosa in comune con un altro esula dal ragionamento sulla immaturità. Uno può andare alla ricerca di un altro che abbia qualcosa in comune con lui, un esperienza simile, ma questo non implica che un terzo con cui non si abbiano cose in comune debba essere "anche" più immaturo.
nel senso che cercare di avere un rapporto con un uomo il quale non capisce o non si entusiasma quando ad esempio gli dico: "Sai che oggi sono riuscita ad aggiustarmi la perdita d'acqua che avevo nel W.C."....non fa' per me! E' come dicessi "arancia" e lui mi rispondesse "melone"...
Fossero solo queste cose, e anche cose simili, a decretare il successo o l'insuccesso di un rapporto di coppia... E comunque, questo è l'uomo che hai conosciuto tu. Ne conosco almeno un altro che invece avrebbe avuto una reazione differente. E chissà quante altre migliaia di uomini avrebbero agito ognuno secondo tutta una serie di fattori...

I figli crescono con l’esempio che danno i genitori. Non e' l'esempio: "Fai come ti dico pero’ non fare come faccio io." E' la responsabilita' di un genitore di mettere un tetto ad un figlio e di dargli la stabilita' di cui ha bisogno, non solo emotiva ma anche fisica, e certamente non i nonni.
Grazie per la lezione pedagogica, Affabile. Ripassare ciò che si sa fa sempre bene, comunque non condivido il tuo pensiero sui nonni. Dipende dai nonni e da tante altre cose...
Da quanto ho potuto percepire, per te la vita va bene cosi', non non ti poni alcun problema, non ti preoccupi o scomodi per nessuno, e preferisci non assumerti alcuna responsabilita' perche' il tuo motto di vita e’: “Se va va', altrimenti pazienza!
Questo passaggio è notevole, e dimostra a chi vuol vedere quanto sia rischioso pensare di conoscere una persona soltanto attraverso un forum, e magari anche con l'attribuzione di qualche etichetta a cui si conferisce lo status di "portatrice di verità".

1) Io non mi pongo alcun problema: ne sei certa?

2) Non mi preoccupo né mi scomodo per nessuno: davvero? Ci separano chilometri, non ci siamo mai visti, ma tu sei consapevole che io sia proprio cosi! Fantastico...

3) Il mio motto di vita è: "Se va va', altrimenti pazienza!" Adesso conosci anche i miei motti? Ma è proprio cosi? Come fai a dirlo?

Esiste una differenza tra non avere esperienza di una o più cose ed essere immaturo. La maturità di una persona è soprattutto emotiva, mentale, e magari può essere che una maggiore permanenza a casa l'abbia aiutata a conoscersi meglio invece di doversi assorbire tra le mille incombenze del vivere "single". Ho detto "può essere" non che sia sempre e comunque così, perché ognuno è un caso da leggere individualmente...

Ciao...

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Messaggio da tropicsnow » 31/07/2011, 14:57

Mister71 ha scritto:Io per esempio non condivido affatto che una figlia magari molto giovane decida di andarsene di casa per convivere con delle amiche. Neanche facendo uno sforzo apprezzerei una persona perché ha fatto questo, tranne nel caso di motivazioni davvero valide
forse perchè sei un tipo che deve controllare tutto e pertanto potresti essere uno di quei padri iperprotettivi che finiscono per soffocare i figli facendo scelte al loro posto o molto gelosi soprattutto delle figlie femmine e le vogliono tutte per sè....ma questo non possiamo saperlo.

ho conosciuto figli di genitori molto ansiosi che temono sempre chissà quale catastrofe e che per questo gli stanno sempre addosso. ebbene, sono insicuri, non fanno niente se non consultano prima il genitore e per qualsiasi cosa spesso interviene lui stesso. bisogna dare fiducia ai figli i quali non devono sentirsi degli incapaci ma devono poter vivere con serenità le loro scelte sebbene accompagnati dal genitore che indica loro possibilità senza però forzare in una direzione piuttosto che nell'altra. i figli sono entità a parte, hanno la loro personalità e un genitore non dovrebbe plasmarli a sua immagine perchè fuggiranno o saranno repressi creando più danni che altro. tempo fa ho conosciuto una ragazza il cui padre era molto geloso e la controllava in tutto. quando lei riusciva a "sfuggirgli" faceva cose folli, un'altra persona :O insomma col padre era una santa, la figlia modello e fuori...

Mister71 ha scritto:

Questo passaggio è notevole, e dimostra a chi vuol vedere quanto sia rischioso pensare di conoscere una persona soltanto attraverso un forum, e magari anche con l'attribuzione di qualche etichetta a cui si conferisce lo status di "portatrice di verità".

1) Io non mi pongo alcun problema: ne sei certa?

2) Non mi preoccupo né mi scomodo per nessuno: davvero? Ci separano chilometri, non ci siamo mai visti, ma tu sei consapevole che io sia proprio cosi! Fantastico...

3) Il mio motto di vita è: "Se va va', altrimenti pazienza!" Adesso conosci anche i miei motti? Ma è proprio cosi? Come fai a dirlo?

Esiste una differenza tra non avere esperienza di una o più cose ed essere immaturo. La maturità di una persona è soprattutto emotiva, mentale, e magari può essere che una maggiore permanenza a casa l'abbia aiutata a conoscersi meglio invece di doversi assorbire tra le mille incombenze del vivere "single". Ho detto "può essere" non che sia sempre e comunque così, perché ognuno è un caso da leggere individualmente...

Ciao...
sicuramente è importante conoscersi ma lo si può fare anche altrove come tu stesso hai detto qualche post fa a george in riferimento agli amici e al sesso. credo che oltre ad essere importante avere una buona conoscenza di sè, è importante anche la percezione che hanno gli altri di noi che potrebbe non corrispondere a quella che noi pensiamo. l'impressione di affabile non è tanto lontana dalla realtà. non sei un tipo molto disponibile, devono essere gli altri ad adeguarsi a te a meno che tu non abbia un preciso interesse a farlo. tu fai solo ciò che ti aggrada e niente deve turbare il tuo mondo perfetto e armonioso altrimenti preferisci "niente" come hai sottolineato più volte anche su questo forum. ovviamente sono scelte personali che possono essere condivisibili o meno ma appertengono solo a te e come tali vanno rispettate. ti dico solo che chi ha a che fare con te avverte una sensazione molto simile a quella descritta da affabile, ora può essere giusta, può essere sbagliata, questo non lo so però dovresti chiederti perchè è così... e non possono essere sempre gli altri a essere "sbagliati" ed avere "problemi". la mia non vuole essere assolutamente una critica, è solo un modo per dirti che forse l'idea che dai di te non corrisponde a quella che tu hai di te stesso. tutto qui.

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Messaggio da justeyes89 » 31/07/2011, 15:19

scusate se mi introduco in questo batti e risposta ,ma secondo me il succo del discorso é che non si può misurare l'immaturità di un uomo (in questo topic si parla di questo,ma vale anche per le donne) dal fatto che viva con i genitori o meno e se anche fosse,ogni caso è diverso e non si può generalizzare.Chi interrompe una conoscenza,valutando solo quest' aspetto di una persona,a mio avviso,pecca di superficialità. [smilie=na.gif]
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Messaggio da tempest » 31/07/2011, 15:25

affabile ha scritto:[...]

Sono figlia unica. Nella vita non ho mai chiesto nulla dai miei genitori (chiamalo "orgoglio" se vuoi)
Eh io invece di aiuto ne ho avuto e ne ho tuttora se mi trovo in difficoltà, lo ammetto, non sono di quelle persone che hanno fatto tutto da sole.

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Messaggio da tropicsnow » 31/07/2011, 16:04

justeyes89 ha scritto:scusate se mi introduco in questo batti e risposta ,ma secondo me il succo del discorso é che non si può misurare l'immaturità di un uomo (in questo topic si parla di questo,ma vale anche per le donne) dal fatto che viva con i genitori o meno e se anche fosse,ogni caso è diverso e non si può generalizzare.Chi interrompe una conoscenza,valutando solo quest' aspetto di una persona,a mio avviso,pecca di superficialità. [smilie=na.gif]
certo justeyes :) l'immaturità non può dipendere esclusivamente da questo, ci sono altri fattori che concorrono. ;)

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Messaggio da Ospite » 31/07/2011, 17:55

Mister71 ha scritto:Ciao Affabile...
Ciao Mister...
Mister71 ha scritto:Sono io che non capisco come possa essere così poco chiaro che il modus vivendi dei tuoi figli appartiene a loro e a chi lo condivide. Io per esempio non condivido affatto che una figlia magari molto giovane decida di andarsene di casa per convivere con delle amiche. Neanche facendo uno sforzo apprezzerei una persona perché ha fatto questo, tranne nel caso di motivazioni davvero valide e non legate a mode, schemi culturali etc... Sarebbe diverso ad esempio se si trattasse di una ragazza in fuga da un padre padrone, manesco ed intollerante, ma non perché magari "è figo, è bello... dai che ci divertiamo un mondo... e cose di questo genere...". Tuttavia, se un altro la pensa diversamente, amen. Le condizioni che agiscono nella mia vita non sono quelle della vita di un altro...
Tu non saresti d'accordo nemmeno se una figlia o un figlio desiderasse continuare li studi o gli venisse offerto una bellissima possibilita' di un posto di lavoro adeguato agli studi che ha fatto o alla carriera di cui va cercando? Io invece la trovo una grande forza di spirito e iniziativa nel prendere decisioni importanti della propria vita.
Mister71 ha scritto:L'orgoglio è una brutta bestia che complica le cose invece di renderle più scorrevoli. Il fatto che abbia avuto un ruolo nella tua vita non implica che sia così nella vita di un altro...
L’orgoglio puo essere una brutta bestia se viene usato in modo smoderato e non equilibrato. Cioe' non sano. L'orgoglio non e' un brutto attributo avere.
Mister71 ha scritto:Può anche darsi che sia lui a non essere attratto da te
Scusami ma non posso che sorridere. Ho gia’ spiegato di non essere attratta ad un uomo che vive in famiglia, se non e’ attratto a me mi farebbe solo che un piacere ma non lo escluderei comunque come amico...
Mister71 ha scritto:E comunque, per poter dire di non avere nulla in comune dovresti prima conoscerlo, invece di procedere alle conclusioni dopo averlo etichettato. Potresti avere visto giusto, oppure no. Prima hai parlato di orgoglio, io ad esempio non amo le persone troppo orgogliose e spigolose, mentre - forse - per te si tratta di un pregio.
Ah, adesso me lo dici che non ti piaccio? :))) Scherzo...Non siamo su Forum per competere o rimorchiare. I motivi che sono qui li ho gia' espressi in un altro Topic. Posso dirti pero' (e qui non mi dispiace affatto aprire un po' di piu' la mia vita privata)...

...il mio orgoglio nasce di essere stata figlia di due genitori Poliomielitici sino dall'eta' di pochi mesi. Sicche' sono cresciuta con due genitori con degli handicap piuttosoto seri. Il mio senso di orgoglio e' stato, che dopo avere raggiunto (e anche prima) l'eta' dei 18 anni, mi sono data da fare con gli studi etc. etc. Mi ero gia' preservata un progetto di vita appunto perche' non volevo in alcun modo pesare ai miei genitori. Dopo anni che loro hanno fatto sacrifici e rinuncie per me, ora era arrivato il mio turno a contribuire. Certo, i miei hanno sempre modestamente teso una mano, ma ho rifiutato perche' come figlia sentivo il dovere (si perche' gli invalidi molti se li scordano) di aiutare loro (spese per cure privare etc,) e non viceversa.
Mister71 ha scritto:Chi ha detto che un uomo che viva ancora con i suoi non ha un progetto di vita? Magari può avere difficoltà a realizzarlo, non che sia svuotato da qualunque forma di idea sulla vita futura. Chi dice che non sappia risolvere un imprevisto?
Sono piuttosto pratica nelle cose. Per questo mi trovo con una professione che economicamente mi fa vivere bene, mi lascia viaggiare e e mi ha dato la possibilita' e l'onore di avere trascorso un mese con mio padre nei suoi ultimi giorni di vita. Io come te, non ho il tempo ne le forze di analizzare individualmente ogni uomo che mi capita accanto. Tu magari il lusso di analizzare una donna c’e’ l’hai essendo che convivi a casa con i tuoi, ma io non ho il lusso che hai tu e devo proseguire con la mia professione, con i miei figli e un mutuo di una casa da pagare. So quello che funziona e non funziona per me! Che posso dirti. Quanti rapporti vengono analizzati, provati e portati avanti per anni, quando sin dall’inizio gia’ si sapeva non sarebbero mai funzionati. Troppe analitiche del tipo: Si, pero’ lui, forse e’ perche’ etc etc. I fatti parlano sempre da soli caro Mister. Le parole in casi come questi non hanno alcun significato. Non per me...
Mister71 ha scritto:Fossero solo queste cose, e anche cose simili, a decretare il successo o l'insuccesso di un rapporto di coppia... E comunque, questo è l'uomo che hai conosciuto tu. Ne conosco almeno un altro che invece avrebbe avuto una reazione differente. E chissà quante altre migliaia di uomini avrebbero agito ognuno secondo tutta una serie di fattori...
Il mio era stato solo un esempio (non hai visto la faccina sorridente che avevo messo accanto?) e' il mio sense of humor che ovviamente tu hai frainteso.
Mister71 ha scritto:Questo passaggio è notevole, e dimostra a chi vuol vedere quanto sia rischioso pensare di conoscere una persona soltanto attraverso un forum, e magari anche con l'attribuzione di qualche etichetta a cui si conferisce lo status di "portatrice di verità".

1) Io non mi pongo alcun problema: ne sei certa?

2) Non mi preoccupo né mi scomodo per nessuno: davvero? Ci separano chilometri, non ci siamo mai visti, ma tu sei consapevole che io sia proprio cosi! Fantastico...

3) Il mio motto di vita è: "Se va va', altrimenti pazienza!" Adesso conosci anche i miei motti? Ma è proprio cosi? Come fai a dirlo?

Esiste una differenza tra non avere esperienza di una o più cose ed essere immaturo. La maturità di una persona è soprattutto emotiva, mentale, e magari può essere che una maggiore permanenza a casa l'abbia aiutata a conoscersi meglio invece di doversi assorbire tra le mille incombenze del vivere "single". Ho detto "può essere" non che sia sempre e comunque così, perché ognuno è un caso da leggere individualmente...

Ciao...
Come dicevo sopra, sono una persona piuttosto pratica nelle cose. Non ho il tempo e ne le forze di analizzare ogni persona. Vado ad istinto o con quello che provo. Vado con quel che so' ha funzionato e ho avuto una esperienza. Non ho mai detto di conoscerti, pero' nei diversi anni in cui ci leggiamo, non puoi di certo negare l'istinto che hai di volere analizzare - paragrafo per paragrafo - le situazioni di persone cui neppure tu conosci.

Finche’ tu analizzi io le esperienze me le vado a vivere.

Ciao...

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Messaggio da Mister71 » 31/07/2011, 17:59

tropicsnow ha scritto:[...]



forse perchè sei un tipo che deve controllare tutto e pertanto potresti essere uno di quei padri iperprotettivi che finiscono per soffocare i figli facendo scelte al loro posto o molto gelosi soprattutto delle figlie femmine e le vogliono tutte per sè....ma questo non possiamo saperlo.
Potrei rispondere in un altro modo, ma alla fine la frase sottolineata è quella più corretta, a mio avviso. Nel senso che nemmeno io posso sapere come sarò da padre. Posso averne una idea, ma non posso saperlo, potrei essere iperprotettivo oppure no, dipenderebbe da me, dal comportamento della mia compagna, dal nostro rapporto che si riverbera sul figlio/figlia, dal motivo specifico che scatenerebbe il comportamento... etc... Posso saperlo ora con certezza? No... e non puoi saperlo nemmeno tu, però tra noi due la persona più vicina ad averne almeno una approssimativa idea dovrei essere io... Suppongo!:)

ho conosciuto figli di genitori molto ansiosi che temono sempre chissà quale catastrofe e che per questo gli stanno sempre addosso. ebbene, sono insicuri, non fanno niente se non consultano prima il genitore e per qualsiasi cosa spesso interviene lui stesso. bisogna dare fiducia ai figli i quali non devono sentirsi degli incapaci ma devono poter vivere con serenità le loro scelte sebbene accompagnati dal genitore che indica loro possibilità senza però forzare in una direzione piuttosto che nell'altra. i figli sono entità a parte, hanno la loro personalità e un genitore non dovrebbe plasmarli a sua immagine perchè fuggiranno o saranno repressi creando più danni che altro. tempo fa ho conosciuto una ragazza il cui padre era molto geloso e la controllava in tutto. quando lei riusciva a "sfuggirgli" faceva cose folli, un'altra persona :O insomma col padre era una santa, la figlia modello e fuori...


Si... ma vedi, Tropic, questa proliferazione di pensieri si è creata nella tua mente in relazione al fatto di rispondere al mio post e insieme a una serie di immagini, ricordi, giudizi, valutazioni, reazioni che appartengono a te. Io sono un'altra persona, tu un'altra, affabile porta con sé una storia differente... etc...

sicuramente è importante conoscersi ma lo si può fare anche altrove come tu stesso hai detto qualche post fa a george in riferimento agli amici e al sesso.
Certo... dovunque... A condizione che entrambi lo vogliano, che la cosa non debba essere un dovere ma un piacere per tutti e due, che entrambi siano interessati...

L'impressione di affabile non è tanto lontana dalla realtà. non sei un tipo molto disponibile, devono essere gli altri ad adeguarsi a te a meno che tu non abbia un preciso interesse a farlo.
Ma come fai a dirlo? Pensaci bene...

tu fai solo ciò che ti aggrada e niente deve turbare il tuo mondo perfetto e armonioso altrimenti preferisci "niente" come hai sottolineato più volte anche su questo forum.
Tu invece fai anche quello che non ti aggrada? Come fai a sapere che io vivo in un mondo "perfetto e armonioso"? Che ne sai tu? E anche quando ritenessi di saperlo, magari per vie traverse, hai potuto osservarlo con i tuoi occhi e avere la mia conferma che è proprio così? Ribadisco... pensaci bene...

ti dico solo che chi ha a che fare con te avverte una sensazione molto simile a quella descritta da affabile, ora può essere giusta, può essere sbagliata, questo non lo so però dovresti chiederti perchè è così... e non possono essere sempre gli altri a essere "sbagliati" ed avere "problemi".
Tropic... Affabile non ha mai avuto a che fare con me, e tu, per poter affermare in modo ragionevole qualcosa che mi riguarda, avresti dovuto "avere a che fare con me" per un tempo sufficiente, in modo ripetuto, di persona... etc...
Ci sono persone che vivono una vita problematica, piena di sofferenza, di cose irrisolte o mai avvenute. Ne ho conosciute, e non mi hanno lasciato addosso qualcosa di gradevole. Paragonato a quello di queste persone, il "mio mondo" è davvero perfetto ed armonioso, per riprendere il tuo modo di dire, e se per caso questa differenza è stata capace di causare in loro sensazioni sgradevoli, beh posso dire a buon ragione che la cosa è stata reciproca...
la mia non vuole essere assolutamente una critica, è solo un modo per dirti che forse l'idea che dai di te non corrisponde a quella che tu hai di te stesso. tutto qui.
Anche quando si hanno quarant'anni si può continuare ad evolversi... In realtà lo si fa per tutta la vita, insieme a tanti altri apprendimenti, come usare una lavatrice, recuperare la plastica, non sprecare, stirarsi le camicie etc...
Grazie per le tue osservazioni, invece... Fai attenzione, però, a non prenderle per oro colato...

Ciao Tropic...

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Messaggio da Mister71 » 31/07/2011, 18:07

tempest ha scritto:[...]



Eh io invece di aiuto ne ho avuto e ne ho tuttora se mi trovo in difficoltà, lo ammetto, non sono di quelle persone che hanno fatto tutto da sole.
Heilà... :)

Come stai? ...

Mica devi sentirti in colpa...!!!!!!!!!
I genitori esistono anche per questo, e anche i figli esistono anche per questo, quando i primi diventano troppo vecchi e e malati...

L'alleanza economica tra i miei genitori e me ci ha consentito di fare investimenti e acquisti altrimenti impossibili, tanto per fare un esempio.

Non c'è nulla di cui vergognarsi... :) :) :)

Ospite


Messaggio da Ospite » 31/07/2011, 18:08

Mister71 ha scritto:Ciao Affabile...
Ciao Mister...
Mister71 ha scritto:Sono io che non capisco come possa essere così poco chiaro che il modus vivendi dei tuoi figli appartiene a loro e a chi lo condivide. Io per esempio non condivido affatto che una figlia magari molto giovane decida di andarsene di casa per convivere con delle amiche. Neanche facendo uno sforzo apprezzerei una persona perché ha fatto questo, tranne nel caso di motivazioni davvero valide e non legate a mode, schemi culturali etc... Sarebbe diverso ad esempio se si trattasse di una ragazza in fuga da un padre padrone, manesco ed intollerante, ma non perché magari "è figo, è bello... dai che ci divertiamo un mondo... e cose di questo genere...". Tuttavia, se un altro la pensa diversamente, amen. Le condizioni che agiscono nella mia vita non sono quelle della vita di un altro...
Tu non saresti d'accordo nemmeno se una figlia o un figlio desiderasse continuare li studi o gli venisse offerto una bellissima possibilita' di un posto di lavoro adeguato agli studi che ha fatto o alla carriera di cui va cercando? Io invece la trovo una grande forza di spirito e iniziativa nel prendere decisioni importanti della propria vita.
Mister71 ha scritto:L'orgoglio è una brutta bestia che complica le cose invece di renderle più scorrevoli. Il fatto che abbia avuto un ruolo nella tua vita non implica che sia così nella vita di un altro...
L’orgoglio puo essere una brutta bestia se viene usato in modo smoderato e non equilibrato. Cioe' non sano. L'orgoglio non e' un brutto attributo avere.
Mister71 ha scritto:Può anche darsi che sia lui a non essere attratto da te
Scusami ma non posso che sorridere. Ho gia’ spiegato di non essere attratta ad un uomo che vive in famiglia, se non e’ attratto a me mi farebbe solo che un piacere ma non lo escluderei comunque come amico...
Mister71 ha scritto:E comunque, per poter dire di non avere nulla in comune dovresti prima conoscerlo, invece di procedere alle conclusioni dopo averlo etichettato. Potresti avere visto giusto, oppure no. Prima hai parlato di orgoglio, io ad esempio non amo le persone troppo orgogliose e spigolose, mentre - forse - per te si tratta di un pregio.
Ah, adesso me lo dici che non ti piaccio? :))) Scherzo...Non siamo su Forum per competere o rimorchiare. I motivi che sono qui li ho gia' espressi in un altro Topic. Posso dirti pero' (e qui non mi dispiace affatto aprire un po' di piu' la mia vita privata)...

...il mio orgoglio nasce di essere stata figlia di due genitori Poliomielitici sino dall'eta' di pochi mesi. Sicche' sono cresciuta con due genitori con degli handicap piuttosoto seri. Il mio senso di orgoglio e' stato, che dopo avere raggiunto (e anche prima) l'eta' dei 18 anni, mi sono data da fare con gli studi etc. etc. Mi ero gia' preservata un progetto di vita appunto perche' non volevo in alcun modo pesare ai miei genitori. Dopo anni che loro hanno fatto sacrifici e rinuncie per me, ora era arrivato il mio turno a contribuire. Certo, i miei hanno sempre modestamente teso una mano, ma ho rifiutato perche' come figlia sentivo il dovere (si perche' gli invalidi molti se li scordano) di aiutare loro (spese per cure privare etc,) e non viceversa.
Mister71 ha scritto:Chi ha detto che un uomo che viva ancora con i suoi non ha un progetto di vita? Magari può avere difficoltà a realizzarlo, non che sia svuotato da qualunque forma di idea sulla vita futura. Chi dice che non sappia risolvere un imprevisto?
Sono piuttosto pratica nelle cose. Per questo mi trovo con una professione che economicamente mi fa vivere bene, mi lascia viaggiare e e mi ha dato la possibilita' e l'onore di avere trascorso un mese con mio padre nei suoi ultimi giorni di vita. Io come te, non ho il tempo ne le forze di analizzare individualmente ogni uomo che mi capita accanto. Tu magari il lusso di analizzare una donna c’e’ l’hai essendo che convivi a casa con i tuoi, ma io non ho il lusso che hai tu e devo proseguire con la mia professione, con i miei figli e un mutuo di una casa da pagare. So quello che funziona e non funziona per me! Che posso dirti. Quanti rapporti vengono analizzati, provati e portati avanti per anni, quando sin dall’inizio gia’ si sapeva non sarebbero mai funzionati. Troppe analitiche del tipo: Si, pero’ lui, forse e’ perche’ etc etc. I fatti parlano sempre da soli caro Mister. Le parole in casi come questi non hanno alcun significato. Non per me...
Mister71 ha scritto:Fossero solo queste cose, e anche cose simili, a decretare il successo o l'insuccesso di un rapporto di coppia... E comunque, questo è l'uomo che hai conosciuto tu. Ne conosco almeno un altro che invece avrebbe avuto una reazione differente. E chissà quante altre migliaia di uomini avrebbero agito ognuno secondo tutta una serie di fattori...
Il mio era stato solo un esempio (non hai visto la faccina sorridente che avevo messo accanto?) e' il mio sense of humor che ovviamente tu hai frainteso.
Mister71 ha scritto:Questo passaggio è notevole, e dimostra a chi vuol vedere quanto sia rischioso pensare di conoscere una persona soltanto attraverso un forum, e magari anche con l'attribuzione di qualche etichetta a cui si conferisce lo status di "portatrice di verità".

1) Io non mi pongo alcun problema: ne sei certa?

2) Non mi preoccupo né mi scomodo per nessuno: davvero? Ci separano chilometri, non ci siamo mai visti, ma tu sei consapevole che io sia proprio cosi! Fantastico...

3) Il mio motto di vita è: "Se va va', altrimenti pazienza!" Adesso conosci anche i miei motti? Ma è proprio cosi? Come fai a dirlo?

Esiste una differenza tra non avere esperienza di una o più cose ed essere immaturo. La maturità di una persona è soprattutto emotiva, mentale, e magari può essere che una maggiore permanenza a casa l'abbia aiutata a conoscersi meglio invece di doversi assorbire tra le mille incombenze del vivere "single". Ho detto "può essere" non che sia sempre e comunque così, perché ognuno è un caso da leggere individualmente...

Ciao...
Come dicevo sopra, sono una persona piuttosto pratica nelle cose. Non ho il tempo e ne le forze di analizzare ogni persona. Vado ad istinto o con quello che provo. Vado con quel che so' ha funzionato e ho avuto una esperienza. Non ho mai detto di conoscerti, pero' nei diversi anni in cui ci leggiamo, non puoi di certo negare l'istinto che hai di volere analizzare - paragrafo per paragrafo - le situazioni di persone cui neppure tu conosci.

Finche’ tu analizzi io le esperienze le vado a vivere.

Ciao...

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Messaggio da tropicsnow » 31/07/2011, 18:15

Mister71 ha scritto:
Tu invece fai anche quello che non ti aggrada? Come fai a sapere che io vivo in un mondo "perfetto e armonioso"? Che ne sai tu? E anche quando ritenessi di saperlo, magari per vie traverse, hai potuto osservarlo con i tuoi occhi e avere la mia conferma che è proprio così? Ribadisco... pensaci bene...

sì, faccio anche quello che non mi aggrada perchè senza sacrifici non si arriva da nessuna parte tanto nella vita lavorativa quanto in quella privata. mia opinione, ovviamente.

quanto al resto, ho esplicitamente detto che dai un'idea di te che potrebbe non corrispondere a quella che tu hai di te stesso. non ho detto che è sicuramente così. anche attraverso un forum ci facciamo un'idea dell'altro, te compreso, ed è in base a questa idea che decidiamo chi conoscere e chi no, o sbaglio? ora quell'idea può essere confermata oppure no. sono sensazioni e le mie sensazioni sono state quelle, giuste o sbagliate che siano, in considerazione delle circostanze e delle modalità di esplicazione. fine.

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Messaggio da L'Uomo dell'Alpe » 31/07/2011, 18:15

tempest ha scritto:[...]



Eh io invece di aiuto ne ho avuto e ne ho tuttora se mi trovo in difficoltà, lo ammetto, non sono di quelle persone che hanno fatto tutto da sole.
E' bene ed umano che dica ciò, Tempest. Soprattutto in un momento particolare per il nostro Paese nel quale si assiste addirittura a fenomeni di ritorno nelle case dei genitori da parte di chi magari fino a poco tempo fa aveva una solida indipendenza ma che è finito sull'orlo del baratro per un pesante divorzio o per la perdita del lavoro di una Vita. E' umano chiedere ai genitori un sostegno in caso di difficoltà, purtroppo questo topic sembra essere diventato il festival delle banalità e dei giudizi sommari. Ho l'impressione che fra un po' balzerà fuori chi addirittura dice di esser nato senza l'ausilio dei genitori. Ma tutto ciò può affermarlo chi ha avuto un rapporto non sano con il padre e la madre e può essere sia il caso dei soggetti ad iperprotettività sia quello delle persone che hanno vissuto nella veste di "fastidiosi fantasmi" gli anni trascorsi con i genitori.

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Messaggio da Mister71 » 31/07/2011, 18:23

affabile ha scritto:[...]



Ciao Mister...

[...]



Tu non saresti d'accordo nemmeno se una figlia o un figlio desiderasse continuare li studi o gli venisse offerto una bellissima possibilita' di un posto di lavoro adeguato agli studi che ha fatto o alla carriera di cui va cercando? Io invece la trovo una grande forza di spirito e iniziativa nel prendere decisioni importanti della propria vita.

[...]



L’orgoglio puo essere una brutta bestia se viene usato in modo smoderato e non equilibrato. Cioe' non sano. L'orgoglio non e' un brutto attributo avere.

[...]



Scusami ma non posso che sorridere. Ho gia’ spiegato di non essere attratta ad un uomo che vive in famiglia, se non e’ attratto a me mi farebbe solo che un piacere ma non lo escluderei comunque come amico...

[...]



Ah, adesso me lo dici che non ti piaccio? :))) Scherzo...Non siamo su Forum per competere o rimorchiare. I motivi che sono qui li ho gia' espressi in un altro Topic. Posso dirti pero' (e qui non mi dispiace affatto aprire un po' di piu' la mia vita privata)...

...il mio orgoglio nasce di essere stata figlia di due genitori Poliomielitici sino dall'eta' di pochi mesi. Sicche' sono cresciuta con due genitori con degli handicap piuttosoto seri. Il mio senso di orgoglio e' stato, che dopo avere raggiunto (e anche prima) l'eta' dei 18 anni, mi sono data da fare con gli studi etc. etc. Mi ero gia' preservata un progetto di vita appunto perche' non volevo in alcun modo pesare ai miei genitori. Dopo anni che loro hanno fatto sacrifici e rinuncie per me, ora era arrivato il mio turno a contribuire. Certo, i miei hanno sempre modestamente teso una mano, ma ho rifiutato perche' come figlia sentivo il dovere (si perche' gli invalidi molti se li scordano) di aiutare loro (spese per cure privare etc,) e non viceversa.

[...]



Sono piuttosto pratica nelle cose. Per questo mi trovo con una professione che economicamente mi fa vivere bene, mi lascia viaggiare e e mi ha dato la possibilita' e l'onore di avere trascorso un mese con mio padre nei suoi ultimi giorni di vita. Io come te, non ho il tempo ne le forze di analizzare individualmente ogni uomo che mi capita accanto. Tu magari il lusso di analizzare una donna c’e’ l’hai essendo che convivi a casa con i tuoi, ma io non ho il lusso che hai tu e devo proseguire con la mia professione, con i miei figli e un mutuo di una casa da pagare. So quello che funziona e non funziona per me! Che posso dirti. Quanti rapporti vengono analizzati, provati e portati avanti per anni, quando sin dall’inizio gia’ si sapeva non sarebbero mai funzionati. Troppe analitiche del tipo: Si, pero’ lui, forse e’ perche’ etc etc. I fatti parlano sempre da soli caro Mister. Le parole in casi come questi non hanno alcun significato. Non per me...

[...]



Il mio era stato solo un esempio (non hai visto la faccina sorridente che avevo messo accanto?) e' il mio sense of humor che ovviamente tu hai frainteso.

[...]



Come dicevo sopra, sono una persona piuttosto pratica nelle cose. Non ho il tempo e ne le forze di analizzare ogni persona. Vado ad istinto o con quello che provo. Vado con quel che so' ha funzionato e ho avuto una esperienza. Non ho mai detto di conoscerti, pero' nei diversi anni in cui ci leggiamo, non puoi di certo negare l'istinto che hai di volere analizzare - paragrafo per paragrafo - le situazioni di persone cui neppure tu conosci.

Finche’ tu analizzi io le esperienze le vado a vivere.

Ciao...
Cara Affabile...

Hai avuto problemi notevoli, e sei riuscita a far fronte alle difficoltà, anche se hai ricevuto in dote brutte ferite e ricordi dolorosi. Comunque ce l'hai fatta, per te e i tuoi figli.

Il resto, sono differenze culturali e di vedute, come sempre accade tra persone diverse...

Se tua figlia va a vivere con le amiche perché deve afferrare un' ottima occasione di lavoro, si tratta di una buona cosa, completamente diversa da chi fa la stessa scelta "perché lo fanno gli altri, perchè è figo, perché così facciamo come ci pare eccetera"... Una scelta di responsabilità e di sacrificio contrapposta ad una serie di capricci alla moda, che sono cosa differente...

Ti auguro sempre e comunque di farcela ovunque... ;)

Ciao...

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Messaggio da tropicsnow » 31/07/2011, 18:23

affabile ha scritto:
Non siamo su Forum per competere o rimorchiare.
su questo non ci metterei la mano sul fuoco... :P

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Messaggio da Mister71 » 31/07/2011, 18:50

tropicsnow ha scritto:[...]
sì, faccio anche quello che non mi aggrada perchè senza sacrifici non si arriva da nessuna parte tanto nella vita lavorativa quanto in quella privata. mia opinione, ovviamente.
Bene. Che ognuno stabilisca da sé, comunque, quali sono i sacrifici che intende accettare ed affrontare e quali no. Non può stabilirlo un altro...
anche attraverso un forum ci facciamo un'idea dell'altro, te compreso, ed è in base a questa idea che decidiamo chi conoscere e chi no, o sbaglio?


Giusto anche questo, ma con una differenza. Io non pubblico in un post le mie impressioni su un'altra persona, se non in forma molto breve e con il fine di fare un complimento scherzoso o galante. Senza alcuna pretesa di manifestare quello che penso su un altro del forum, anche quando la tonalità è positiva. Se qualche volta ho scritto a qualcuno/a "sei in gamba" era come per dare un buffetto sulla schiena, o sulla guancia, non una opinione sulla persona, che è qualcosa di più serio e non va confuso con la realtà. Voglio dire che la "consapevolezza" che si tratti di tue impressioni tutte da dimostrare dovrebbe spingerti all'uso di una certa elegante cautela...

Perfino sulle persone che io ho conosciuto "dal vivo" partendo da questo forum, mantengo tutt'ora un dubbio sulle mie impressioni, magari negative, una riserva, perché sono consapevole che potrei essermi sbagliato, che la mia visione sia stata parziale e condizionata da qualcos'altro, eccetera. E se mi sento libero di pronunciare il ricordo della sgradevolezza di alcuni, cerco di essere cauto sulle cause, perché queste hanno a che fare con un mio discorso interiore che potrebbe essere rimesso in discussione...
Tra questo è la verbalizzazione di quello che penso su una persona specifica... ce ne passa...

Ciao...

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Messaggio da tempest » 31/07/2011, 18:54

Mister71 ha scritto:[...]



Se tua figlia va a vivere con le amiche perché deve afferrare un' ottima occasione di lavoro, si tratta di una buona cosa, completamente diversa da chi fa la stessa scelta "perché lo fanno gli altri, perchè è figo, perché così facciamo come ci pare eccetera"... Una scelta di responsabilità e di sacrificio contrapposta ad una serie di capricci alla moda, che sono cosa differente...
Ma è tanto sbagliato voler far come "ci pare"? ;) A 20 a 25 anni?
A me sinceramente sembra una cosa del tutto naturale per un giovane adulto, una moda o un capriccio.
Mister71 ha scritto:Mica devi sentirti in colpa...!!!!!!!!!
I genitori esistono anche per questo, e anche i figli esistono anche per questo,
Non è che io mi senta in colpa ( ok...un po' si perchè ho fatto certe scelte sbagliate e poco coraggiose...ma questo è un discorso lungo e anche privato ) diciamo che visto che mi sono schierata tra le donne che hanno netta preferenza per gli uomini che vivono da soli, ho voluto dire che si, ho sempre vissuto da sola, ma che no, non sono una che fa ha fatto o che fa tutto da sola.
L'Uomo dell'Alpe ha scritto:E' bene ed umano che dica ciò, Tempest. Soprattutto in un momento particolare per il nostro Paese nel quale si assiste addirittura a fenomeni di ritorno nelle case dei genitori da parte di chi magari fino a poco tempo fa aveva una solida indipendenza
Non solo nel nostro paese, è un fenomeno che si verifica ora anche nei Stati Uniti e negli altri paesi anglossassoni, in questo periodo storico sono i genitori a stare economicamente meglio dei figli.

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Messaggio da tropicsnow » 31/07/2011, 19:05

Mister71 ha scritto: Voglio dire che la "consapevolezza" che si tratti di tue impressioni tutte da dimostrare dovrebbe spingerti all'uso di una certa elegante cautela...
sul discorso di "una certa elegante cautela" ce ne sarebbe da dire se ripenso a certi tuoi post del passato. ma lasciamo stare... come al solito la verità è nel mezzo ;)

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Messaggio da Mister71 » 01/08/2011, 11:28

tempest ha scritto:[...]

Ma è tanto sbagliato voler far come "ci pare"? ;) A 20 a 25 anni?
A me sinceramente sembra una cosa del tutto naturale per un giovane adulto, una moda o un capriccio.
Ciao Tempest...

Non penso sia una questione di giusto o sbagliato... sono talmente tante le situazioni che si possono osservare che scrivere qualcosa di valido per tutte credo sia difficile.
Dipende molto dal genere di famiglia nella quale cresci, dal grado di libertà di cui godi, dall'orgoglio abbondante oppure no, dal fatto di avere attorno noiosi e ingombranti fratelli oppure no, sono tante le cose...

Che dirti? Parlando di me, posso risponderti che io ho quasi sempre goduto di un buon livello di libertà, tranne quando ero adolescente ed i miei mi stavano un pò addosso. Non ho avuto problemi di spazio perché sono figlio unico, la fase "puberale" di continuo contrasto con i miei, da tutti attraversata, mi pare, non si è solidificata fino a creare un ferreo proposito di andarmene, se decido di tornare a casa a notte fonda, non ci sono problemi, se volevo dell'intimità con la mia ragazza dei tempi passati, c'erano altri posti oltre che casa mia. Eccetera...

Se oggi mi ritrovo quarantenne a casa con i miei, è perché lavoro un giorno sì e il giorno dopo devo dire grazie di lavorare ancora... quando è così, altrimenti sto a casa. Non ho intenzione di farmi un mazzo così per andarmene di casa in modo da sentirmi più maturo di adesso, nel frattempo avendo messo da parte i soldi guadagnati in questi anni, e unendoli a quelli dei miei, ho potuto fare acquisti altrimenti impossibili, e parlo di cose importanti per il mio futuro, non della macchina nuova o del super smartphone... Questo implica una certa armonia e una alleanza con "mamma e papà" che - purtroppo - non tutti hanno e magari qualcuno sottintende questo fatto senza ammetterlo neanche a sé stesso, trasformando l'uscita di casa in un "valore" anziché confessarsi che questa è avvenuta a seguito di dissidi, problemi, soffocamenti e così via. Te la ricordi la storia della volpe e l'uva?

Come giustamente è stato detto qualche post fa, pensare di poter stroncare l'interesse verso una persona "solo" perché vive ancora a casa con i suoi, ha il sapore di una certa preconcetta superficialità. Conosco persone uscite di casa in tutta fretta, e - credimi - sono senz'altro più esperte di me ad usare la lavatrice oppure sbrigare qualche intoppo burocratico, ma nient'affatto più mature, anzi, ti dirò che è l'opposto: capricciose, volubili, iperindaffarate e stressate, sregolate, eccetera... Si ammazzano di lavoro per potersi pagare la loro "libertà" e la sera vanno a letto stanche morte senza aver cucinato (quando hanno il tempo e la voglia di farlo...), magari si comprano un taglio di pizza e basta, anche quel giorno è finito... La loro libertà è più ampia della mia, ma io non invidio pressoché nulla... Io magari posso aver imparato altre cose proprio perché sono rimasto a casa... più libero, ma in un senso diverso...

E poi conosco persone che hanno avuto una uscita lenta da casa oppure vivono da sposate nei pressi dei genitori: beh... sono calme, con pochi problemi, e ti posso dire che gliela leggo in faccia una certa felicità, si godono la vicinanza della famiglia di origine mentre i bambini giocano con i nonni, si aiutano a vicenda ...eccetera. Comunque, non sono affatto immature perché la mamma vive a seicento metri di distanza.

Le persone sono diverse, e le condizioni familiari sono tante, quindi... Se a voi donne capita un giovane uomo ancora a casa, siate consapevoli della vostra idea e poi mettetela in gioco. Potreste avere ragione e dunque esservi imbattute in un bambinone, oppure in uno che ha un livello di maturità più o meno allineato alla sua età, con "isole" di inconsapevolezza che però non dovrebbero essere sufficienti per etichettarlo e fargli perdere inesorabilmente punti. Vedete un pò voi... :)

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Messaggio da tempest » 01/08/2011, 12:56

Mister71 ha scritto:[...]



Ciao Tempest...

Non penso sia una questione di giusto o sbagliato... sono talmente tante le situazioni che si possono osservare che scrivere qualcosa di valido per tutte credo sia difficile.
Dipende molto dal genere di famiglia nella quale cresci, dal grado di libertà di cui godi, dall'orgoglio abbondante oppure no, dal fatto di avere attorno noiosi e ingombranti fratelli oppure no, sono tante le cose...

Che dirti? Parlando di me, posso risponderti che io ho quasi sempre goduto di un buon livello di libertà, tranne quando ero adolescente ed i miei mi stavano un pò addosso. Non ho avuto problemi di spazio perché sono figlio unico, la fase "puberale" di continuo contrasto con i miei, da tutti attraversata, mi pare, non si è solidificata fino a creare un ferreo proposito di andarmene, se decido di tornare a casa a notte fonda, non ci sono problemi, se volevo dell'intimità con la mia ragazza dei tempi passati, c'erano altri posti oltre che casa mia. Eccetera...

Se oggi mi ritrovo quarantenne a casa con i miei, è perché lavoro un giorno sì e il giorno dopo devo dire grazie di lavorare ancora... quando è così, altrimenti sto a casa. Non ho intenzione di farmi un mazzo così per andarmene di casa in modo da sentirmi più maturo di adesso, nel frattempo avendo messo da parte i soldi guadagnati in questi anni, e unendoli a quelli dei miei, ho potuto fare acquisti altrimenti impossibili, e parlo di cose importanti per il mio futuro, non della macchina nuova o del super smartphone... Questo implica una certa armonia e una alleanza con "mamma e papà" che - purtroppo - non tutti hanno e magari qualcuno sottintende questo fatto senza ammetterlo neanche a sé stesso, trasformando l'uscita di casa in un "valore" anziché confessarsi che questa è avvenuta a seguito di dissidi, problemi, soffocamenti e così via. Te la ricordi la storia della volpe e l'uva?

Come giustamente è stato detto qualche post fa, pensare di poter stroncare l'interesse verso una persona "solo" perché vive ancora a casa con i suoi, ha il sapore di una certa preconcetta superficialità. Conosco persone uscite di casa in tutta fretta, e - credimi - sono senz'altro più esperte di me ad usare la lavatrice oppure sbrigare qualche intoppo burocratico, ma nient'affatto più mature, anzi, ti dirò che è l'opposto: capricciose, volubili, iperindaffarate e stressate, sregolate, eccetera... Si ammazzano di lavoro per potersi pagare la loro "libertà" e la sera vanno a letto stanche morte senza aver cucinato (quando hanno il tempo e la voglia di farlo...), magari si comprano un taglio di pizza e basta, anche quel giorno è finito... La loro libertà è più ampia della mia, ma io non invidio pressoché nulla... Io magari posso aver imparato altre cose proprio perché sono rimasto a casa... più libero, ma in un senso diverso...

E poi conosco persone che hanno avuto una uscita lenta da casa oppure vivono da sposate nei pressi dei genitori: beh... sono calme, con pochi problemi, e ti posso dire che gliela leggo in faccia una certa felicità, si godono la vicinanza della famiglia di origine mentre i bambini giocano con i nonni, si aiutano a vicenda ...eccetera. Comunque, non sono affatto immature perché la mamma vive a seicento metri di distanza.

Le persone sono diverse, e le condizioni familiari sono tante, quindi... Se a voi donne capita un giovane uomo ancora a casa, siate consapevoli della vostra idea e poi mettetela in gioco. Potreste avere ragione e dunque esservi imbattute in un bambinone, oppure in uno che ha un livello di maturità più o meno allineato alla sua età, con "isole" di inconsapevolezza che però non dovrebbero essere sufficienti per etichettarlo e fargli perdere inesorabilmente punti. Vedete un pò voi... :)
Ho risposto già in modo abbastanza esauriente nel topic e non voglio ripetermi, così sintetizzo quì il mio pensiero:
- per me è naturale che un ragazzo o una ragazza senta il desiderio di "spiccare il volo", a prescindere dall'esitenza di conflittualità in famiglia, con ciò non intendo dire che chi non sente questo desiderio non è "normale", ma solo che chi lo sente non è necessariamente spinto da "moda" "capriccio" o "problemi in famiglia"
- io sono la prima ad ammettere di ricevere aiuto se ho bisogno, non mi metterei mai a giudicare chi non si sente in grado di affrontare una vita da solo per via di un lavoro precario, o problemi di altra natura.
- la maturità di un uomo si giudica da tanti fattori, per me uno è anche questo: un uomo over 35 che è economicamente indipendente e vive con la famiglia mi lascia perplessa. Siamo attratti da alcuni fattori e meno da altri, a me attrae l'umo che ama i suoi spazi ( anche materiali, non solo mentali ) perchè lo sento più affine.
Ciao Mister :)

Ospite


Messaggio da Ospite » 01/08/2011, 13:40

tropicsnow ha scritto:su questo non ci metterei la mano sul fuoco... :P
E' vero, non ci avevo pensato! [smilie=).gif]

max79
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Re: "L'indipendenza di un uomo".

Messaggio da max79 » 23/09/2011, 0:31

george clooney ha scritto:Secondo voi è importante l'indipendenza di un uomo quando quest'ultimo non è più un ragazzino? Mi spiego meglio: quando un uomo supera i 30-35 anni, sarebbe meglio che vivesse per conto proprio e non più con mamma e papà? Un uomo indipendente, che se la cava da solo in tutto acquista maggiore fascino agli occhi di una donna? Vi chiedo questo perchè una mia amica l'altra sera mi raccontava che sua sorella si sta conoscendo con un ragazzo (anzi, con un uomo) che ha quasi 40 anni. Mi diceva che è un bel ragazzo, che lavora, eppure vive con i suoi (come molti del resto..). Ebbene, questa ragazza dice di sentirsi un pò frenata da questa cosa, perchè ritiene che un uomo a una certa età debba andarsene dalla casa dei genitori. Si lamentava del fatto che questo ragazzo non sa fare nulla perchè intanto ha la colf personale (sua mamma), e che gli uomini come lui, fondamentalmente dimostrano di essere immaturi e poco responsabili volendo la pappa pronta in tutto. Che ne dite?
Bhe...a me tutto il contrario...mi tocca stare con i genitori propio
per aiutare in casa, dato che mia madre e invalida 100% e non riesce a far nulla , e mio padre non è molto pratico per le pulizie e per fare da mangiare, anche se qualche volta ci riesce ,ma meglio evitare :D , comunque e una cosa che mi e sempre piaciuta andare a vivere da solo ,
quindi essere indipendente , una cosa che ho in mente da molto tempo ,
quando avrò la possibilità lo farò volentieri.

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justeyes89
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Re: "L'indipendenza di un uomo".

Messaggio da justeyes89 » 23/09/2011, 9:14

max79 ha scritto:[...]



Bhe...a me tutto il contrario...mi tocca stare con i genitori propio
per aiutare in casa, dato che mia madre e invalida 100% e non riesce a far nulla , e mio padre non è molto pratico per le pulizie e per fare da mangiare, anche se qualche volta ci riesce ,ma meglio evitare :D , comunque e una cosa che mi e sempre piaciuta andare a vivere da solo ,
quindi essere indipendente , una cosa che ho in mente da molto tempo ,
quando avrò la possibilità lo farò volentieri.
potresti anche pagare qualcuno che badi a lei e a tuo padre volendo,ma immagino che non essendo tu ancora sposato e poi anche per amore dei tuoi genitori ovviamente,preferisci farlo tu.Ma se un domani dovessi decidere di sposarti,come farete tu e la tua compagna?
Preoccupati più del carattere che della tua reputazione,perchè il carattere è ciò che sei,la reputazione ciò che gli altri pensano di te

wuolker
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Re: "L'indipendenza di un uomo".

Messaggio da wuolker » 23/09/2011, 12:54

george clooney ha scritto:Secondo voi è importante l'indipendenza di un uomo quando quest'ultimo non è più un ragazzino? Mi spiego meglio: quando un uomo supera i 30-35 anni, sarebbe meglio che vivesse per conto proprio e non più con mamma e papà? Un uomo indipendente, che se la cava da solo in tutto acquista maggiore fascino agli occhi di una donna? Vi chiedo questo perchè una mia amica l'altra sera mi raccontava che sua sorella si sta conoscendo con un ragazzo (anzi, con un uomo) che ha quasi 40 anni. Mi diceva che è un bel ragazzo, che lavora, eppure vive con i suoi (come molti del resto..). Ebbene, questa ragazza dice di sentirsi un pò frenata da questa cosa, perchè ritiene che un uomo a una certa età debba andarsene dalla casa dei genitori. Si lamentava del fatto che questo ragazzo non sa fare nulla perchè intanto ha la colf personale (sua mamma), e che gli uomini come lui, fondamentalmente dimostrano di essere immaturi e poco responsabili volendo la pappa pronta in tutto. Che ne dite?
Dunque , Io abito con Mia mamma e mio fratello , ma non ritengo di non saper far nulla anzi , diciamo che do una mano in tutto a casa anche nel lavare i piatti , a mio parere non dipende se abiti con mamma e papà o da solo , ma il grado di maturita che hai ragginto e questo indipendentemente da dove abiti e con chi .
Ciao a tutti .
Sono un ragazzo di 28 anni, come detto sopra , mi piace viaggiare, leggere e le arti, marziali.
mi sono iscritto per fare nuove amicizie.

ildilemmadelprigioniero

Re: "L'indipendenza di un uomo".

Messaggio da ildilemmadelprigioniero » 23/09/2011, 21:36

wuolker ha scritto:[...]



Dunque , Io abito con Mia mamma e mio fratello , ma non ritengo di non saper far nulla anzi , diciamo che do una mano in tutto a casa anche nel lavare i piatti , a mio parere non dipende se abiti con mamma e papà o da solo , ma il grado di maturita che hai ragginto e questo indipendentemente da dove abiti e con chi .
Anche io abito con mamma, papà, fratelli, gatti, pesciolini rossi, ecc. Non so fare nulla e NE SONO FIERO!!!! :DD (in realtà se la mamma e' impegnata cucino la pasta, la carne, le uova). Sono d'accordo con te: non dipende se abiti con mamma e papà o da solo...mi sembra logico. Certamente, una persona che vive da sola ha maggiori responsabilità, ma questo non è sufficiente a sancirne la superiorità "ariana";) rispetto ad una persona che vive in famiglia. C'è chi vive in famiglia perchè non può permettersi di prendere in affitto una casa oppure perchè, semplicemente non ha voglia di andare a vivere da solo (cosa peraltro legittima dato che nessuna legge lo vieta :DD ).