Violenti per "natura"?

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ernesto
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Violenti per "natura"?

Messaggio da ernesto » 18/05/2011, 8:41

Mi domandavo come mai l'ideologia "dominante" spesso giustifica alcuni comportamenti appellandosi ad una qualche inalterabile e basilare "natura umana".
C'è forse il "mito" che le persone siano violente,competitive,individualiste ed egoiste per "natura"?.
Mi chiedo se la realtà dei fatti non sia l'esatto contrario.Mi domando se abbiamo specifici "bisogni" umani.
Forse l'unico modo in cui si può parlare concretamente della "natura umana" è riconoscendo che vi sono alcuni "bisogni" .Abbiamo l'esigenza di compagnia e di contatto intimo,di essere amati,di affezionarci,di essere visti e accettati per ciò che siamo.
Ciò che vediamo sempre più spesso nella nostra società è forse una distorsione della "natura umana"proprio perchè così poche persone vedono soddisfatte queste esigenze?
le orecchie ascoltano....

Ares87
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Re: Violenti per "natura"?

Messaggio da Ares87 » 18/05/2011, 13:03

ernesto ha scritto:Mi domandavo come mai l'ideologia "dominante" spesso giustifica alcuni comportamenti appellandosi ad una qualche inalterabile e basilare "natura umana".
C'è forse il "mito" che le persone siano violente,competitive,individualiste ed egoiste per "natura"?.
Mi chiedo se la realtà dei fatti non sia l'esatto contrario.Mi domando se abbiamo specifici "bisogni" umani.
Forse l'unico modo in cui si può parlare concretamente della "natura umana" è riconoscendo che vi sono alcuni "bisogni" .Abbiamo l'esigenza di compagnia e di contatto intimo,di essere amati,di affezionarci,di essere visti e accettati per ciò che siamo.
Ciò che vediamo sempre più spesso nella nostra società è forse una distorsione della "natura umana"proprio perchè così poche persone vedono soddisfatte queste esigenze?
Un pò di tempo fa a lezione il professore ci parlò della teoria di Abram Maslow... in sostanza, secondo questa teoria, l'essere umano ha dei bisogni e la sua natura è tentare di soddisfarli. Questi bisogni possono essere disposti lungo una scala gerarchica. Alla base ci sono quelli fisiologici, tipo mangiare, bere etc. Poi ci sono quelli di sicurezza, protezione. Seguono i bisogni sociali, farsi accettare, interagire con gli altri... Abbiamo poi i bsogni di stima di sè (conoscenza, cultura, successo nel lavoro) e i bisogni di stima degli altri (prestigio, sttus sociale, potere...). infine ci sono i bisogni di autorealizzazione: creatività, sviluppo delle proprie capacità.
Un bisogno soddisfatto non motiva più e allora subentra il successivo. A volte possono esserci ostacoli (che possono essere interni o esterni) che impediscono il soddisfacimento di un bisogno. A quel punto emerge la frustrazione. Dalla frustrazione possono derivare due risposte: una razionale, cioè tendere ad abbattere l'ostacolo, oppure una irrazionale, ovvero lo sviluppo di meccanismi autoingannatori che tendono a preservare l'autostima. Meccanismi che conducono ad una serie di atteggiamenti negativi come l'isolamento oppure come la violenza e l'aggressività di cui parlavi tu.
Tutto ciò veniva applicato nell'ambito delle aziende riguardo la teoria motivazionale dei manager...

Secondo me la natura umana è però molto più complessa e quindi dubito possa funzionare in modo così logico. Molto spesso sappiamo ciò che vogliamo, ma non ciò di cui abbiamo bisogno, come diceva non mi ricordo chi. Però è chiaro che un uomo non nasce violento o aggressivo. Non è nella sua natura. Ma è nella sua natura soddisfare dei bisogni e la possibilità di non riuscirci POTREBBE renderlo aggressivo o violento. Potrebbe, ma non è detto che sia così...

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Niobe85
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Re: Violenti per "natura"?

Messaggio da Niobe85 » 18/05/2011, 17:35

Ares87 ha scritto:[...]

Secondo me la natura umana è però molto più complessa e quindi dubito possa funzionare in modo così logico. Molto spesso sappiamo ciò che vogliamo, ma non ciò di cui abbiamo bisogno, come diceva non mi ricordo chi. Però è chiaro che un uomo non nasce violento o aggressivo. Non è nella sua natura. Ma è nella sua natura soddisfare dei bisogni e la possibilità di non riuscirci POTREBBE renderlo aggressivo o violento. Potrebbe, ma non è detto che sia così...
Sono perfettamente d'accordo con questa considerazione. [smilie=ya.gif]
Il Sognatore che crede ai propri Sogni, sicuramente li vedrà realizzati...

ernesto
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Re: Violenti per "natura"?

Messaggio da ernesto » 24/05/2011, 21:31

Ares87 ha scritto:[...]



...

Secondo me la natura umana è però molto più complessa e quindi dubito possa funzionare in modo così logico. Molto spesso sappiamo ciò che vogliamo, ma non ciò di cui abbiamo bisogno, come diceva non mi ricordo chi. Però è chiaro che un uomo non nasce violento o aggressivo. Non è nella sua natura. Ma è nella sua natura soddisfare dei bisogni e la possibilità di non riuscirci POTREBBE renderlo aggressivo o violento. Potrebbe, ma non è detto che sia così...
Mi domando se la società deve trattare la violenza come un problema di salute pubblica e di prevenzione e non come un male "morale"?.Più giustizia si cerca,più ci si fà male perchè non esiste una "giustizia"la fuori c'è quello che c'è.Se la gente è condizionata a essere bigotta e razzista o se si è cresciuti in un ambiente che propugna queste idee perchè incolpare qualcuno per questo?Sono vittime di una subcultura perciò vanno aiutati
A volte penso che giudici, avvocati o il concetto di "libero arbitrio" siano pericolosi perchè ti disinformano.Mi chiedo se si possa diventare dei serial killer.I soldati sono dei serial killer con un mitra?.Perchè loro diventano delle macchine da guerra,ma nessuno li guarda come assassini o sicari. Perchè ciò è "naturale"?.Così incolpiamo la gente .Diciamo "quel tipo era un nazista torturava gli ebrei".Forse fu educato a turturare gli ebrei.Una volta che accetti come fatto che le persone facciano scelte individuali e siano "libere" di fare quelle scelte..liberi di fare scelte vuol dire "non essere influenzati" ..io questo non lo vedo proprio.Tutti noi siamo influenzati in tutte le nostre scelte dalla cultura in cui viviamo,dai nostri genitori e dai valori dominanti.Veniamo influenzati non ci sono scelte"libere"
Il punto forse è che dobbiamo "riprogettare" l'ambiente che produce comportamenti abberranti questo è il problema .
Mi chiedo quindi se la violenza comportamentale e "regolata" dalla violenza strutturale della nostra società?
Ciao
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tropicsnow
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Re: Violenti per "natura"?

Messaggio da tropicsnow » 24/05/2011, 23:15

ernesto ha scritto:[...]



Mi domando se la società deve trattare la violenza come un problema di salute pubblica e di prevenzione e non come un male "morale"?.Più giustizia si cerca,più ci si fà male perchè non esiste una "giustizia"la fuori c'è quello che c'è.Se la gente è condizionata a essere bigotta e razzista o se si è cresciuti in un ambiente che propugna queste idee perchè incolpare qualcuno per questo?Sono vittime di una subcultura perciò vanno aiutati
A volte penso che giudici, avvocati o il concetto di "libero arbitrio" siano pericolosi perchè ti disinformano.Mi chiedo se si possa diventare dei serial killer.I soldati sono dei serial killer con un mitra?.Perchè loro diventano delle macchine da guerra,ma nessuno li guarda come assassini o sicari. Perchè ciò è "naturale"?.Così incolpiamo la gente .Diciamo "quel tipo era un nazista torturava gli ebrei".Forse fu educato a turturare gli ebrei.Una volta che accetti come fatto che le persone facciano scelte individuali e siano "libere" di fare quelle scelte..liberi di fare scelte vuol dire "non essere influenzati" ..io questo non lo vedo proprio.Tutti noi siamo influenzati in tutte le nostre scelte dalla cultura in cui viviamo,dai nostri genitori e dai valori dominanti.Veniamo influenzati non ci sono scelte"libere"
Il punto forse è che dobbiamo "riprogettare" l'ambiente che produce comportamenti abberranti questo è il problema .
Mi chiedo quindi se la violenza comportamentale e "regolata" dalla violenza strutturale della nostra società?
Ciao
secondo me hai confuso un pò di cose...
l'origine della violenza si può dividere grosso modo in due tipi: sociologica e psicologica. la prima riguarda l'influenza dell'ambiente sui comportamenti antisociali tenendo conto di una vasta gamma di fattori come età, occupazione, sesso etc., l'altra tiene conto del singolo soggetto, dei suoi modi di sentire, di volere e di agire. pertanto bisognerebbe individuarne prima la fonte e poi applicare le misure più idonee al caso.
veniamo al libero arbitrio, l'uomo viene percepito come libero. se l'autore di un fatto previsto dalla legge come reato può essere considerato dotato di una normale capacità di intendere e di esprimere una volontà libera, è imputabile. l'uomo è normalmente capace di distinguere tra bene e male e di orientare il proprio agire nell'una o nell'altra direzione a meno che non sia affetto da infermità mentali. chi ruba è consapevole di ciò che fa indipendentemente dalle cause che hanno determinato il processo volitivo. gli stessi delinquenti recidivi vengono poi classificati in professionali, abituali e per tendenza, questi ultimi sono coloro che traggono piacere dal commettere un delitto, i primi invece traggono di che vivere dai frutti del delitto e gli altri hanno maturato un'abitudine al delitto.

quanto alla giustizia, forse è il caso di precisare che i giudici applicano la legge, la quale richiede interpretazione i cui criteri sono definiti dal legislatore. non fanno giustizia. applicano la legge. il senso di ingiustizia che la gente sente deriva dall'ignoranza. nei processi si accerta la verità processuale ed a quella si applica la legge. non si accerta la verità assoluta.

Ares87
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Re: Violenti per "natura"?

Messaggio da Ares87 » 24/05/2011, 23:18

ernesto ha scritto:[...]



Mi domando se la società deve trattare la violenza come un problema di salute pubblica e di prevenzione e non come un male "morale"?.Più giustizia si cerca,più ci si fà male perchè non esiste una "giustizia"la fuori c'è quello che c'è.Se la gente è condizionata a essere bigotta e razzista o se si è cresciuti in un ambiente che propugna queste idee perchè incolpare qualcuno per questo?Sono vittime di una subcultura perciò vanno aiutati
A volte penso che giudici, avvocati o il concetto di "libero arbitrio" siano pericolosi perchè ti disinformano.Mi chiedo se si possa diventare dei serial killer.I soldati sono dei serial killer con un mitra?.Perchè loro diventano delle macchine da guerra,ma nessuno li guarda come assassini o sicari. Perchè ciò è "naturale"?.Così incolpiamo la gente .Diciamo "quel tipo era un nazista torturava gli ebrei".Forse fu educato a turturare gli ebrei.Una volta che accetti come fatto che le persone facciano scelte individuali e siano "libere" di fare quelle scelte..liberi di fare scelte vuol dire "non essere influenzati" ..io questo non lo vedo proprio.Tutti noi siamo influenzati in tutte le nostre scelte dalla cultura in cui viviamo,dai nostri genitori e dai valori dominanti.Veniamo influenzati non ci sono scelte"libere"
Il punto forse è che dobbiamo "riprogettare" l'ambiente che produce comportamenti abberranti questo è il problema .
Mi chiedo quindi se la violenza comportamentale e "regolata" dalla violenza strutturale della nostra società?
Ciao
Io credo che i settori nei quali si forma l'individuo (e quindi la sua maggiore o minore inclinazione alla violenza) siano due: la scuola e la famiglia. Perciò penso che una società giusta dovrebbe intervenire enormemente in questi due settori appunto per prevenire la violenza anzichè affannarsi tanto per capire quale debba essere una pena esemplare. Perchè siamo tutti d'accordo ad avere pene certe ed esemplari, ma non credo che alla fin fine risolvano il problema. Non penso siano un deterrente.
inoltre la scuola e la famiglia non devono importi delle scelte, cioè non devono importi di scegliere la non violenza, ma devono fornirti le basi necessarie per farti comprendere che la non violenza è la scelta più conveniente per te. E in questo, secondo me, sta la tua libertà di scelta.
Oltretutto è fondamentale che tale libertà non vada ad arrecar danno a qualcun altro. Perchè così limiteresti la sua. Il limite che poni alla tua libertà è il fondamento per la libertà di tutti. E se tutti sono liberi, lo sei anche tu di conseguenza....

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Re: Violenti per "natura"?

Messaggio da FadeTo » 31/05/2011, 11:27

ernesto ha scritto:Mi domandavo come mai l'ideologia "dominante" spesso giustifica alcuni comportamenti appellandosi ad una qualche inalterabile e basilare "natura umana".
C'è forse il "mito" che le persone siano violente,competitive,individualiste ed egoiste per "natura"?.
Mi chiedo se la realtà dei fatti non sia l'esatto contrario.Mi domando se abbiamo specifici "bisogni" umani.
Forse l'unico modo in cui si può parlare concretamente della "natura umana" è riconoscendo che vi sono alcuni "bisogni" .Abbiamo l'esigenza di compagnia e di contatto intimo,di essere amati,di affezionarci,di essere visti e accettati per ciò che siamo.
Ciò che vediamo sempre più spesso nella nostra società è forse una distorsione della "natura umana"proprio perchè così poche persone vedono soddisfatte queste esigenze?
La natura umana, secondo me, è fortemente influenzata dal contesto in cui ci si trova e ci si è trovati.
E', fino a una certa misura, una successione di cause e reazioni, che oltre a determinare dei fatti, determina bisogni secondari (diversi da quelli primari).
Inoltre, i significati che attribuiamo a determinate azioni e comportamenti, dipendono dall'ambito culturale, ideale, ideologico dal quale proveniamo o a cui abbiamo deciso di fare riferimento... per cui, penso che ogni cosa facciamo faccia parte della nostra natura.
CARPE DIEM

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Re: Violenti per "natura"?

Messaggio da ernesto » 01/06/2011, 18:26

Ares87 ha scritto:[...]



.......
inoltre la scuola e la famiglia non devono importi delle scelte, cioè non devono importi di scegliere la non violenza, ma devono fornirti le basi necessarie per farti comprendere che la non violenza è la scelta più conveniente per te. ....
Mentre ti leggo mi chiedo se la "cultura"della non violenza sia una condizione sufficiente.
Le "violenze strutturali" quali la guerra e la povertà,che provocano migliaia di morti possono essere combattute con quest' "arma" ?.
Mi domando se una forma di violenza strutturale come la povertà che può colpire qualsiasi persona/nazione della nostra società/mondo non sia parte integrante del nostro sistema economico monetario.Come combatterla?
La "giustizia" sarà sufficiente per condurre al banco degli imputati queste due "sorelle"?
Ciao
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Messaggio da justeyes89 » 09/06/2011, 15:36

Senza girarci intorno,io penso che dire che la violenza e l'aggressività,fanno parte della natura umana é solo un modo per giustificarle.Ciò che ci distingue dagli animali é l'intelletto,anche se molte volte quest'ultimi sono molto meglio di noi.... [smilie=toto.gif]
Preoccupati più del carattere che della tua reputazione,perchè il carattere è ciò che sei,la reputazione ciò che gli altri pensano di te