Si,No oppure Mu?

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ernesto
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Si,No oppure Mu?

Messaggio da ernesto » 15/04/2011, 8:36

Vi riporto una parte di mail che mi hanno inviato

.......Le trappole delle verità hanno a che fare con i dati che si imparano nelle aule dell'intelligenza classica.I problemi suscitati da questi dati vengono trattati in modo appropriato utilizzando la logica dualistica convenzionale e il metodo scientifico.Si o no..questo o quello ..uno o zero.L' intera conoscenza umana è costruita sulla base di questa discriminazione elementare a due termini.Ma esiste un terzo termine logico possibile,il quale è in grado di espandere la nostra conoscenza in una direzione non riconosciuta il Mu.Mu significa "Nessuna cosa",Mu punta il dito fuori dal processo di discriminazione dualistica,dicendo semplicemente:nessuna classe,"non uno, non zero,non si non no".Afferma che il contesto della domanda è tale per cui la risposta si o la risposta no sono errate non dovrebbero essere date.Il suo significato è:" non fare la domanda ". Mu è appropriato quando il contesto della domanda diviene troppo angusto per la verità della risposta .......



Cavolo!!!
Adesso capisco il significato di certe risposte.
Quando io gli domando:"Ti è piaciuto?" e lei mi risponde:" Mmm(u)"

Voi cosa ne fate delle risposte Mu?
le orecchie ascoltano....

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tempest
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Messaggio da tempest » 15/04/2011, 9:22

ernesto ha scritto:

Adesso capisco il significato di certe risposte.
Quando io gli domando:"Ti è piaciuto?" e lei mi risponde:" Mmm(u)"

Voi cosa ne fate delle risposte Mu?
Quello che faccio con le risposte "boh" "mah" "non saprei" cioè niente di particolare. :DD

Io non mi arrovello il cervello dietro a cose arzigogolate che, alla fine, secondo il mio modesto parere, 9 volte su 10 non hanno nessun significato, ma si travestono volutamente con grandi giri di parole e paroloni da quesiti pseudofilosofici. Come la mail che ti ha inviato questo tuo conoscente: tutto un gran discorso per dire che cosa? Che ci sono "si", ci sono "no" e ci sono anche i "non so"???
Ho una mente troppo semplice forse... confesso di non aver colto il profondo significato.... :O

giada

Re: Si,No oppure Mu?

Messaggio da giada » 15/04/2011, 9:32

ernesto ha scritto: Mu è appropriato quando il contesto della domanda diviene troppo angusto per la verità della risposta .......

Voi cosa ne fate delle risposte Mu?
Alle otto e trenta del mattino come ti vengono in mente certe domande? Scherzo. :D

Conoscere la verità appaga quel desiderio di personale giustizia anche se in non pochi casi si preferisce non sapere (non so quindi non soffro per esempio). Riguardo alle risposte "Mu" credo che a volte riuscire a giungere alla verità, basandosi su una varietà di situazioni venutesi a creare o eventi occorsi, sia in taluni casi piuttosto difficile se non impossibile da realizzare se non ricorrendo a congetture. Per assurdo possono quindi venirsi a creare quelle le situazioni "Mu" che non implicano comunque la negazione di un qualcosa (non uno - non zero- nessun si - nessun no) quanto la consapevolezza che non tutto può essere spiegato ricorrendo a strumenti logici e conoscitivi.

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L'Uomo dell'Alpe
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Re: Si,No oppure Mu?

Messaggio da L'Uomo dell'Alpe » 15/04/2011, 15:04

ernesto ha scritto:Vi riporto una parte di mail che mi hanno inviato

.......Le trappole delle verità hanno a che fare con i dati che si imparano nelle aule dell'intelligenza classica.I problemi suscitati da questi dati vengono trattati in modo appropriato utilizzando la logica dualistica convenzionale e il metodo scientifico.Si o no..questo o quello ..uno o zero.L' intera conoscenza umana è costruita sulla base di questa discriminazione elementare a due termini.Ma esiste un terzo termine logico possibile,il quale è in grado di espandere la nostra conoscenza in una direzione non riconosciuta il Mu.Mu significa "Nessuna cosa",Mu punta il dito fuori dal processo di discriminazione dualistica,dicendo semplicemente:nessuna classe,"non uno, non zero,non si non no".Afferma che il contesto della domanda è tale per cui la risposta si o la risposta no sono errate non dovrebbero essere date.Il suo significato è:" non fare la domanda ". Mu è appropriato quando il contesto della domanda diviene troppo angusto per la verità della risposta .......



Cavolo!!!
Adesso capisco il significato di certe risposte.
Quando io gli domando:"Ti è piaciuto?" e lei mi risponde:" Mmm(u)"

Voi cosa ne fate delle risposte Mu?
Non saprei cosa rispondere, non è mia abitudine chiedere se l'è piaciuto.

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Re: Si,No oppure Mu?

Messaggio da tropicsnow » 15/04/2011, 15:09

L'Uomo dell'Alpe ha scritto:[...]



Non saprei cosa rispondere, non è mia abitudine chiedere se l'è piaciuto.
[smilie=roftl.gif]

ernesto, dipende dal contesto della domanda: tu a cosa lo riferisci quel "ti è piaciuto"? :devilsmile:

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Re: Si,No oppure Mu?

Messaggio da L'Uomo dell'Alpe » 15/04/2011, 16:14

tropicsnow ha scritto:[...]



[smilie=roftl.gif]

ernesto, dipende dal contesto della domanda: tu a cosa lo riferisci quel "ti è piaciuto"? :devilsmile:
Credo si riferisca alle fasi di risoluzione. :celebration:

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Re: Si,No oppure Mu?

Messaggio da ernesto » 15/04/2011, 21:31

giada ha scritto:[...]



Alle otto e trenta del mattino come ti vengono in mente certe domande? Scherzo. :D

...... Per assurdo possono quindi venirsi a creare quelle le situazioni "Mu" che non implicano comunque la negazione di un qualcosa (non uno - non zero- nessun si - nessun no) quanto la consapevolezza che non tutto può essere spiegato ricorrendo a strumenti logici e conoscitivi.
Tieni conto che io sono un pò fuso

Forse la scienza cresce più per le risposte Mu che non grazie a quelle si-no.Il si o il no confermano o smentiscono un'ipotesi.Il Mu dice che la risposta è al di là dell'ipotesi.Forse il Mu è il "fenomeno"che fondamentalmente ispira la ricerca scientifica?

Mentre leggevo la mail(ne ho riportata solo una parte) mi rendevo conto della mia "rigidità",cioè l'incapacità di cambiare il valore dei dati per rimanere fedele a valori prestabiliti.Mi sono reso conto che il mio ego indebolisce la capacità di riconoscere fatti nuovi .Quando false "informazioni" mi fanno sembrare bravo,sono incline a crederci.Forse prendendo in considerazione le risposte mu si possono rivedere i contesti delle domande che ci poniamo?.Sono quelle le risposte su cui si può crescere?

Ciao
le orecchie ascoltano....

Ospite

Re: Si,No oppure Mu?

Messaggio da Ospite » 16/04/2011, 11:17

ernesto ha scritto:
Voi cosa ne fate delle risposte Mu?
Ritengo che dietro a questo genere di risposte ci sia poco carattere, temperamento ed esperienza. E talvolta vi è pure un tentativo di accomodamento mirato. Mi allineo molto a quanto espresso fa tempest. Pure io sono semplice e diretto, quindi anche se nella risposta non sono magari immediato per varie ragioni, al termine vedo di indicare una scelta e/o una posizione. I "mu" con me non centrano proprio.
ernesto ha scritto:
Adesso capisco il significato di certe risposte.
Quando io gli domando:"Ti è piaciuto?" e lei mi risponde:" Mmm(u)"
E' qui che ti devi preoccupare. Già il fatto di porle questa domanda, significa che dal suo sguardo non si intuisce un totale appagamento
;) :)

giada

Re: Si,No oppure Mu?

Messaggio da giada » 16/04/2011, 14:51

ernesto ha scritto:[...]



Tieni conto che io sono un pò fuso

Forse la scienza cresce più per le risposte Mu che non grazie a quelle si-no.Il si o il no confermano o smentiscono un'ipotesi.Il Mu dice che la risposta è al di là dell'ipotesi.Forse il Mu è il "fenomeno"che fondamentalmente ispira la ricerca scientifica?
Premetto che non sono esperta di "filosofia" per cui cerco solo di interpretare i tuoi assunti e di calarli nella mia piccola realtà di persona comune con un bagaglio di conoscenze medie e di capacità di fare escursus logici. Premesso ciò credo che la scienza cerchi risposte laddove, allo stato delle conoscenze attuali, certe risposte ancora non ci sono. Considerata la complessità naturale di certe realtà e rapportata questa complessità ai progressi della scienza nel corso degli anni, sembrerebbe che le risposte "Mu" siano tali fino a che non si trovi una risposta. Sarei altresì curiosa di sapere come i criminologi per esempio gestiscono i casi "mu" per giungere ad una verità ipotizzata quanto più possibile vicina a quella oggettiva...

ernesto ha scritto:[...]
Mentre leggevo la mail(ne ho riportata solo una parte) mi rendevo conto della mia "rigidità",cioè l'incapacità di cambiare il valore dei dati per rimanere fedele a valori prestabiliti.Mi sono reso conto che il mio ego indebolisce la capacità di riconoscere fatti nuovi .Quando false "informazioni" mi fanno sembrare bravo,sono incline a crederci.Forse prendendo in considerazione le risposte mu si possono rivedere i contesti delle domande che ci poniamo?.Sono quelle le risposte su cui si può crescere?

Ciao
Qui credo di poter attingere da qualche psicologo che ho avuto modo di ascoltare il quale suggeriva di non accanirsi spesso nella ricerca della verità e che a volte la vita va presa come viene considerando certi eventi come fatti indipendenti dal nostro volere.. tradotto in un concetto ancora più semplice: alcune cose prescindono da ogni nostra azione e pensiero.. avvengono e stop. Purtroppo o per fortuna, a seconda dei casi, c'è in noi quell'insana/sana curiosità che ci induce ad indagare.. a cercare di capire.. di chiarire.. a volte sarebbe più facile alleggerirci certi compiti ed accettare che sebbene una realtà oggettiva esista noi non avremo quasi mai la possibilità di conoscerla se non attraverso stralci, pezzetti che non potranno mai "chiudere il cerchio".

ildilemmadelprigioniero

Re: Si,No oppure Mu?

Messaggio da ildilemmadelprigioniero » 16/04/2011, 17:17

giada ha scritto:[...]

credo che la scienza cerchi risposte laddove, allo stato delle conoscenze attuali, certe risposte ancora non ci sono. Considerata la complessità naturale di certe realtà e rapportata questa complessità ai progressi della scienza nel corso degli anni, sembrerebbe che le risposte "Mu" siano tali fino a che non si trovi una risposta. ".
La risposta tuttavia non è da considerarsi "definitiva".
In "La filosofia e la teologia filosofale", l'autore spiega come il "vero", in un certo periodo storico, coincida con una teoria capace di spiegare adeguatamente il fenomeno osservato "fino a quel momento": ciascuna scoperta scientifica, infatti può presentarsi come “vera” in un certo periodo storico e può, al contrario, rivelarsi falsa in un periodo successivo.
Per questo motivo è corretto dire che la Scienza procede funerale dopo funerale "riconoscendo i propri errori pregressi e rifondandosi continuamente per porre nuove teorie che spesso cancellano quelle vecchie (...). Ciò significa che la scienza accetta di negare continuamente se stessa nel suo procedere e di tale negazione fa il suo fondamento. Questo continuo negare se stessa costituisce la migliore garanzia: non ponendo mai degli assoluti essa procede verso la realtà ancora ignota correggendo i propri errori in una progressiva approssimazione veritativa, assicurando con ciò non un conoscere “definitivo” bensì progressivo e migliorativo”(…). Lo scienziato studiando il cosmo cerca di conoscerlo meglio, senza peraltro nessuna certezza di un sapere “definitivo”, in quanto tanto più si conosce e tanto più si sa di non sapere” (…) La conoscenza non è mai acquisita una volte per tutte, ma è sempre un superamento di sé nell’avvicinarsi alla realtà” (l’autore infine conclude, concedetemi questo gustoso off-topic, dicendo che proprio per questi motivi nessuna credenza di carattere religioso può essere posta a base del procedere cognitivo proprio perchè fondata su dogmi di verità assoluta – anche se alcune osservazioni popperiane sulla non insignificanza per es. della metafisica sono piuttosto interessanti -…ma questo è un altro discorso…)

ernesto
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Re: Si,No oppure Mu?

Messaggio da ernesto » 18/04/2011, 8:36

giada ha scritto:[...]

[...]
...... Purtroppo o per fortuna, a seconda dei casi, c'è in noi quell'insana/sana curiosità che ci induce ad indagare.. a cercare di capire.. di chiarire.. a volte sarebbe più facile alleggerirci certi compiti ed accettare che sebbene una realtà oggettiva esista noi non avremo quasi mai la possibilità di conoscerla se non attraverso stralci, pezzetti che non potranno mai "chiudere il cerchio".
Non cerco la realtà oggettiva, mi stavo domandando quali sono gli "elementi" le "condizioni" che costituiscono il mio processo di "apprendimento".
In certe situazioni mi sento come la scimmia bloccata dalla vecchia trappola indiana(*)
A volte mi capita di fare "diagnosi premature" e di rimanere bloccato.Allora cerco nuovi indizi e tento di svuotarmi la testa delle vecchie opinioni.Ma qualcosa mi paralizza.Ho esaurito il contributo delle risposte si-no.I "fatti" li ho proprio sotto gli occhi ,ma non li vedo forse perchè non hanno ancora abbastanza "valore".E se questo "valore" fosse nelle risposte mu? I "fatti" non esistono finchè il mio/nostro "valore" non li ha creati.
Forse è il "valore" a creare i soggetti e gli oggetti del mio/nostro "mondo"?.

*La trappola consiste in una noce di cocco svuotata e legata a uno steccato con una catena.La noce di cocco contiene del riso che si può prendere attraverso un buco.L'apertura è grande quanto basta perchè entri la mano della scimmia,ma è troppo piccola perchè ne esca il suo pugno pieno di riso.La scimmia infila la mano e si ritrova intrappolata-esclusivamente per la sua rigidità di valori.Non riesce a cambiare il valore del riso.Non riesce a vedere che la libertà senza riso vale di più della cattura con.

Ciao
le orecchie ascoltano....