vicoli della vita

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fati
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vicoli della vita

Messaggio da fati » 28/01/2011, 0:08

Figlio di 16 anni, terzo anno di istituto tecnico, decide che" non vuole più andare a scuola per quest' anno". Dice che non ce la fa a trovare la motivazione e che vuole lavorare, che l' anno prossimo ricomincerà. Io e suo padre ci stiamo separando dopo 30 anni di matrimoni. Il mio stato d' animo passa dalla paura che mio figlio si perda nei vicoli della vita, a un senso di inadeguatezza per non saper bene come agire, al senso di colpa per la situazione che lui subisce.
Mi dite la vostra? Sia da genitori che da figli!

Ospite

Re: vicoli della vita

Messaggio da Ospite » 28/01/2011, 2:54

fati ha scritto:Figlio di 16 anni, terzo anno di istituto tecnico, decide che" non vuole più andare a scuola per quest' anno". Dice che non ce la fa a trovare la motivazione e che vuole lavorare, che l' anno prossimo ricomincerà. Io e suo padre ci stiamo separando dopo 30 anni di matrimoni. Il mio stato d' animo passa dalla paura che mio figlio si perda nei vicoli della vita, a un senso di inadeguatezza per non saper bene come agire, al senso di colpa per la situazione che lui subisce.
Mi dite la vostra? Sia da genitori che da figli!
Per prima cosa mi dispiace molto della situazione che stai affrontando. 30 anni di matrimonio sono molti ed immagino non sia facile.

Da genitore posso dirti che ti capisco. Stai attraversando un periodo di incertezze quindi e’ normalissimo provare anche un senso di paura. Di tuo figlio cercherei di non preoccuparmi troppo (difficile da farsi lo so) tenterei invece di tenere un dialogo aperto tra voi due e di rassicurarlo che anche dopo la separazione sia tu che suo padre gli sarete vicino.

Per la decisione di non proseguire gli studi gli chiederei di ripensarci ma soprattutto di non prendere una cosi' drastica decisione. Se insiste di volere lasciare gli studi e di andare a lavorare, sfortunatamente non credo ci sia molto da fare. Cercherei di chiedergli la vera motivazione di questa sua decisione. Se avete dei parenti o un parente di fiducia chiederei a lei/lui un supporto morale, magari di parlargli. Se ha dei buoni amici li inviterei qualche sera o un fine settimana a casa a cena, insomma cercherei di tenerlo occupato e circondato da persone che possano offrirgli supporto e positivita’. E questo valerebbe anche per te!

Se hai delle buone amiche esci con loro, non rimanere isolata perche' cosi’ facendo riusciresti solo a farti del male. Rimuginare il passato o preoccuparsi del futuro non serve a nulla. Rimani positiva e ricorda che prima o poi tutto passera’.

Ah dimenticavo: ciao e bentornata! :D

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Mister71
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Re: vicoli della vita

Messaggio da Mister71 » 28/01/2011, 20:03

fati ha scritto:Figlio di 16 anni, terzo anno di istituto tecnico, decide che" non vuole più andare a scuola per quest' anno". Dice che non ce la fa a trovare la motivazione e che vuole lavorare, che l' anno prossimo ricomincerà. Io e suo padre ci stiamo separando dopo 30 anni di matrimoni. Il mio stato d' animo passa dalla paura che mio figlio si perda nei vicoli della vita, a un senso di inadeguatezza per non saper bene come agire, al senso di colpa per la situazione che lui subisce.
Mi dite la vostra? Sia da genitori che da figli!
Ciao...

Guarda, non vorrei sembrarti impertinente, né indelicato, però vorrei capire - se possibile - la causa di una decisione di separazione dopo trent'anni. La mia non è curiosità, è proprio un desiderio di "capire". Se non si può dire, oppure se la mia richiesta è irritante, ti chiedo scusa.

Detto questo, tieni conto che un figlio di genitori in rotta di collisione non è uno spettatore neutro, non potrebbe esserlo, e nella sua mente si agitano ora spettri di vario tipo, dunque non c'è spazio per dedicarsi "serenamente" alla scuola e alle sue richieste.

Di cosa ha bisogno tuo figlio? Continue manifestazioni di amore, rassicurazione, vicinanza, garanzie sul fatto che nessuna colpa si ascrive a lui per quello che sta avvenendo fra i suoi genitori - il senso di colpa è peggio di un serpente - e tanto dialogo. Più sarà sereno, più facile sarà per lui tornare a volgere lo sguardo verso la scuola, io credo...

Ciao.

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Re: vicoli della vita

Messaggio da airlander » 28/01/2011, 20:33

fati ha scritto:Figlio di 16 anni, terzo anno di istituto tecnico, decide che" non vuole più andare a scuola per quest' anno". Dice che non ce la fa a trovare la motivazione e che vuole lavorare, che l' anno prossimo ricomincerà. Io e suo padre ci stiamo separando dopo 30 anni di matrimoni. Il mio stato d' animo passa dalla paura che mio figlio si perda nei vicoli della vita, a un senso di inadeguatezza per non saper bene come agire, al senso di colpa per la situazione che lui subisce.
Mi dite la vostra? Sia da genitori che da figli!
quando mi sono separato mio figlio aveva 17 anni (figlio unico) ora ne ha 38, è sopravisuto, non si è drogato, non è alcolizzato, ha un lavoro indipendente e creativo che lo diverte, con la madre e tra noi il rapporto è sempre stato ottimo, la separazione è stata consensuale e senza traumi e ciò è fondamentale per mantenere equilibrio e dignità in un momento di cambiamento radicale nell'esistenza di tutte le parti coinvolte.
pertanto se saprete gestire in modo coerente e maturo la situazione senza escludere vostro figlio da quanto stà inevitabilmente avvenendo non vi saranno problemi, e ricorda che è meglio un laureato di meno che un infelice in più sulla terra.
:)
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Re: vicoli della vita

Messaggio da arietina76 » 28/01/2011, 21:59

fati ha scritto:Figlio di 16 anni, terzo anno di istituto tecnico, decide che" non vuole più andare a scuola per quest' anno". Dice che non ce la fa a trovare la motivazione e che vuole lavorare, che l' anno prossimo ricomincerà. Io e suo padre ci stiamo separando dopo 30 anni di matrimoni. Il mio stato d' animo passa dalla paura che mio figlio si perda nei vicoli della vita, a un senso di inadeguatezza per non saper bene come agire, al senso di colpa per la situazione che lui subisce.
Mi dite la vostra? Sia da genitori che da figli!
gli stati d'animo che stai provando credo siano normali: il senso di inadeguatezza, di colpa, la paura... credo che, quando ci si separa dopo una vita (perchè 30 anni sono molti) insieme, ci si senta davvero così...
e credo che sentimenti simili forse li stia provando tuo figlio, soprattutto per quanto riguarda la paura: la paura di un cambiamento tanto grande, che non sa ancora in che modo andrà effettivamente a incidere sul suo rapporto con i genitori.
per il problema scuola, è difficile darti un consiglio, non conoscendolo.
dovresti essere tanto brava, con uno sforzo quasi disumano, da riuscire ad accantonare per un attimo ciò che provi, per valutare se effettivamente questo è ciò che realmente vuole tuo figlio, oppure se sono parole dette in un momento di smarrimento.
nel primo caso, ha ragione airlander: se davvero non intende proseguire negli studi, non servirà a molto "costringerlo". riuschi solo di sentirti rinfacciare di non capirlo, per poi magari non vederlo comunque arrivare al risultato che tu speri.
nel secondo caso invece forse andrebbe spronato in maniera più incisiva, ma comunque non costretto.
in entrambi i casi, airlander ha ragione nel dire che dovete cercare di ridurre al minimo la conflittualità: non hai idea di quanti genitori (te lo dico perchè ne vedo molti) non esitino a strumentallizzare i figli pur di fare dispetto al proprio ex, a qualunque costo e anche per una minima sciocchezza.
gestire la separazione nel giusto modo è fondamentale, per la serenità dei figli.

fati
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Re: vicoli della vita

Messaggio da fati » 28/01/2011, 23:11

Mister71 ha scritto:[...]



Ciao...

Guarda, non vorrei sembrarti impertinente, né indelicato, però vorrei capire - se possibile - la causa di una decisione di separazione dopo trent'anni. La mia non è curiosità, è proprio un desiderio di "capire". Se non si può dire, oppure se la mia richiesta è irritante, ti chiedo scusa.

Detto questo, tieni conto che un figlio di genitori in rotta di collisione non è uno spettatore neutro, non potrebbe esserlo, e nella sua mente si agitano ora spettri di vario tipo, dunque non c'è spazio per dedicarsi "serenamente" alla scuola e alle sue richieste.

Di cosa ha bisogno tuo figlio? Continue manifestazioni di amore, rassicurazione, vicinanza, garanzie sul fatto che nessuna colpa si ascrive a lui per quello che sta avvenendo fra i suoi genitori - il senso di colpa è peggio di un serpente - e tanto dialogo. Più sarà sereno, più facile sarà per lui tornare a volgere lo sguardo verso la scuola, io credo...

Ciao.
Grazie e tutti per il vostro contributo. In ciascuno ho trovato qualcosa di condivisibile e utile. Inizio rispondendo alla "necessità di capire" di Mister71...Allora: ho conosciuto mio marito quando avevo 18 anni e lui 21 e ci siamo scelti in base alle esigenze di due giovanissime persone. Siamo cresciuti insieme, tenuti legati dai bisogni reciproci che il nostro stare insieme soddisfaceva, ma non abbastanza consapevoli che altri bisogni esistevano e che, in quanto insoddisfatti, aumentavano di consistenza e valore. Non entro nello specifico perchè per farlo dovrei aprire un altro capitolo, ma preciso, perchè spesso mi sento fare questa domanda, che non mi riferisco a carenze e insoddisfazioni di tipo sessuale.
Ci ho messo una vita a mettere meglio a fuoco( e non ho decisamente ancora finito) i motivi della mia insoddisfazione, ma quando ho avuto ben chiaro che mi si riproponeva continuamente la necessità di cercare in altri uomini quello che sentivo mancare nella relazione con mio marito, ho ritenuto fosse onesto dirlo e accettarne le conseguenze.
Ovvio che queste conseguenze abbiamo coinvolto e messo a dura prova le certezze di ciascuno degli attori di questa vicenda, figli compresi.

Per risoondere a tutti gli altr.... tutto ci sta: ci sta il cercare di vivere quest' esperienza il più serenamente possibile, ma mi/ci è tutto meno che facile...Ci sta il cercare di stare vicini ai figli tenendoli il più possibile fuori dal dolore e dal senso di colpa, ma carichi di mille tensioni e emozioni fortissime è facile commettere errori.( Anche i genitori, ebbene si, sono soggetti alle leggi umane, a sbagliare...)Ci sta accettare che possa anche accadere che mio figlio non prosegua gli studi, ma confesso che l' idea mi fa soffrire come se buttasse via con le sue mani un gran pezzo di vita. SOno d' accordo che non si possa obbligare a nessuna scelta e di cercare di accompagnarlo ovunque decida di andare e cerco di praticare questo insegnamento... ma anche anche questo spesso risulta difficile come è pure difficile gestire tutto quello che si presenta insieme alla porta: le paure, le aspettative (che anche se non si vorrebbe ci sono), le tensioni, la ricerca di nuovi equilibri.
Tutto questo è come quando a 6 anni si impara a scrivere: con una matita in mano si tracciano segni incerti di un alfabeto che ancora non si conosce, con tanta tanta fatica. Certo è bellissimo poi poter leggere un bel libro!
:)

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Messaggio da airlander » 28/01/2011, 23:27

......ci ho messo una vita a mettere meglio a fuoco( e non ho decisamente ancora finito) i motivi della mia insoddisfazione....

meglio tardi che mai, ben venga decidere quanto sia meglio darsi una ragione che continuare a vivere insoddisfatti della propria esistenza, anche se potrà essere doloroso, ma sicuramente più onesto verso se stessi e verso coloro che ci circondano e ne sono stati parte.
ora cerca di progredire senza creare o crearti inutili sensi di colpa.
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Messaggio da fati » 28/01/2011, 23:50

airlander ha scritto:......ci ho messo una vita a mettere meglio a fuoco( e non ho decisamente ancora finito) i motivi della mia insoddisfazione....

meglio tardi che mai, ben venga decidere quanto sia meglio darsi una ragione che continuare a vivere insoddisfatti della propria esistenza, anche se potrà essere doloroso, ma sicuramente più onesto verso se stessi e verso coloro che ci circondano e ne sono stati parte.
ora cerca di progredire senza creare o crearti inutili sensi di colpa.
Non sai quanto mi facciano bene queste parole!! :D

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Messaggio da arietina76 » 29/01/2011, 9:32

airlander ha scritto:......ci ho messo una vita a mettere meglio a fuoco( e non ho decisamente ancora finito) i motivi della mia insoddisfazione....

meglio tardi che mai, ben venga decidere quanto sia meglio darsi una ragione che continuare a vivere insoddisfatti della propria esistenza, anche se potrà essere doloroso, ma sicuramente più onesto verso se stessi e verso coloro che ci circondano e ne sono stati parte.
ora cerca di progredire senza creare o crearti inutili sensi di colpa.
sono d'accordo anch'io.
la vita è una sola, ed è un peccato trascorrerla interamente nell'insoddisfazione.
e poi, una volta ritrovato o ricostruito un nuovo equilibrio, penso che un genitore felice e soddisfatto possa essere una persona migliore rispetto a uno insoddisfatto, anche nel rapporto coi figli.
certo, ci vuole tempo, pazienza (anche con se stessi) e volontà per ricostruirsi e trovare questo nuovo equilibrio...

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Re: vicoli della vita

Messaggio da tropicsnow » 29/01/2011, 11:53

fati ha scritto:Figlio di 16 anni, terzo anno di istituto tecnico, decide che" non vuole più andare a scuola per quest' anno". Dice che non ce la fa a trovare la motivazione e che vuole lavorare, che l' anno prossimo ricomincerà. Io e suo padre ci stiamo separando dopo 30 anni di matrimoni. Il mio stato d' animo passa dalla paura che mio figlio si perda nei vicoli della vita, a un senso di inadeguatezza per non saper bene come agire, al senso di colpa per la situazione che lui subisce.
Mi dite la vostra? Sia da genitori che da figli!
secondo me, a prenscidere dalle ragioni della separazione, tuo figlio non deve abbandonare la scuola. ha solo 16 anni ed è più che naturale che adesso, preso da queste emozioni contrastanti tra loro, non sia in grado di decidere cosa sia meglio per il suo futuro. un diploma è necessario se vuole lavorare, fagli capire questo. altrimenti un giorno se ne pentirà. se poi non vuole proseguire con gli studi universitari lì non lo forzerei, ma adesso non può e non deve mollare.

fati
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Re: vicoli della vita

Messaggio da fati » 29/01/2011, 18:47

tropicsnow ha scritto:[...]



secondo me, a prenscidere dalle ragioni della separazione, tuo figlio non deve abbandonare la scuola. ha solo 16 anni ed è più che naturale che adesso, preso da queste emozioni contrastanti tra loro, non sia in grado di decidere cosa sia meglio per il suo futuro. un diploma è necessario se vuole lavorare, fagli capire questo. altrimenti un giorno se ne pentirà. se poi non vuole proseguire con gli studi universitari lì non lo forzerei, ma adesso non può e non deve mollare.
Mi trovi d' accordo, ma il mio problema è: come motivarlo a continuare? Oppure lo obbligo ad andare a scuola, facendo a braccio di ferro ogni mattina con lui, per arrivare a fine anno senza che comunque combini qualcosa? oppure lascio che provi a lavorare, sperando A)che trovi qualcosa B)che lavorare lo motivi poi a continuare la scuola?
Uf, che casino............. :rolleyes:

Ares87
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Re: vicoli della vita

Messaggio da Ares87 » 29/01/2011, 19:55

fati ha scritto:[...]



Mi trovi d' accordo, ma il mio problema è: come motivarlo a continuare? Oppure lo obbligo ad andare a scuola, facendo a braccio di ferro ogni mattina con lui, per arrivare a fine anno senza che comunque combini qualcosa? oppure lascio che provi a lavorare, sperando A)che trovi qualcosa B)che lavorare lo motivi poi a continuare la scuola?
Uf, che casino............. :rolleyes:

Per come la vedo io scarterei l'ipotesi di lasciare che provi a lavorare e farei di tutto per far si che ciò non accada. Obbligarlo purtroppo non è semplice. è un pò un rimedio estremo e poi come faresti materialmente ad obbligarlo? L'unica è motivarlo. Prova a fargli capire che qualunque tipo di lavoro voglia fare oggi almeno il diploma gli è necessario e che quindi gli conviene prenderselo il prima possibile. in fondo è al terzo anno, gliene mancano solo altri due! Quando sei ancora ragazzetto la prima cosa che ti chiedono se fai domanda per un lavoro è se vai a scuola. E io ho sempre pensato che rispondere di no sarebbe stato peggio. Magari se lavorare è per lui un'esigenza (che in fondo è anche positiva) potresti prospettargli la possibilità di trovarsi un lavoretto part time nel pomeriggio. Nemmeno io a 16 anni ero motivato ad andare a scuola. Facevo proprio il minimo indispensabile per essere promosso, però ci andavo perchè fondamentalmente mi divertivo, era il posto dove vedevo i miei amici ogni giorno. Potresti provare a fargli capire che è meglio stringere i denti con quelli della tua età piuttosto che quando sei più grande di tutti gli altri. Poi non so come si trovi lui da questo punto di vista che sicuramente è molto importante.

Comunque coraggio e vedrai che le cose si risolveranno per il meglio! :D

MarioPV
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Re: vicoli della vita

Messaggio da MarioPV » 30/01/2011, 11:28

fati ha scritto:Figlio di 16 anni, terzo anno di istituto tecnico, decide che" non vuole più andare a scuola
Direi brevemente anche la mia: se tuo figlio a 16 anni non vuole + andare a scuola MA vuole lavorare... non mi pare un problema: la società oggi ha un gran bisogno di artigiani, operai, anzi a volte se hanno interesse e passione per un settore, facendo apprendistato, parecchi giovani trovano lavoro subito e guadagnano anche bene. Se mai si tratta di capire verso quale settore sarebbe orientato. Per la separazione dal marito è una situazione piuttosto ricorrente oggi, e una donna intelligente e coraggiosa può certamente superare questi problemi: te lo auguro.
Alcuni come te hanno trovato conforto iscrivendosi ad una comunità religiosa, che ti potrebbe aiutare non poco.

Bea86
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Re: vicoli della vita

Messaggio da Bea86 » 02/02/2011, 22:17

fati ha scritto:Figlio di 16 anni, terzo anno di istituto tecnico, decide che" non vuole più andare a scuola per quest' anno". Dice che non ce la fa a trovare la motivazione e che vuole lavorare, che l' anno prossimo ricomincerà. Io e suo padre ci stiamo separando dopo 30 anni di matrimoni. Il mio stato d' animo passa dalla paura che mio figlio si perda nei vicoli della vita, a un senso di inadeguatezza per non saper bene come agire, al senso di colpa per la situazione che lui subisce.
Mi dite la vostra? Sia da genitori che da figli!

da figlia io ti direi di diventare dura con lui e farlo completare gli studi...
i miei sono stati molto severi con me, ho finito una scuola che ho odiato con tutta me stessa, ma ora che mi sono laureata con bei voti, li ringrazio per essere stati così duri con me... poi fa un istituto tecnico, non un liceo, ormai è a metà percorso, è un peccato buttarlo via... se va a lavorare poi non ricomincia più, quasi tutte le persone che conosco che dicevano così poi hanno continuato a fare dei lavoretti così.... se ti fidi di lui fallo provare, ma non fidarti troppo... mi dispiace per quello che state passando tutti, puoi solo stargli vicino e fargli forza...

Alex76BO

Re: vicoli della vita

Messaggio da Alex76BO » 03/02/2011, 8:27

fati ha scritto:[...]
Ci ho messo una vita a mettere meglio a fuoco( e non ho decisamente ancora finito) i motivi della mia insoddisfazione
Portare avanti "un carro" così a vita per paura che qualcosa si possa ripercuotore sui figli credo che sia comunque sbagliato. Se si è messo tutto l'impegno possibile perchè il divorzio non sia solo voglia di qualcosa di nuovo e diverso, secondo me si può stare tranquilli in tutta coscienza.
fati ha scritto:[...]
Figlio di 16 anni, terzo anno di istituto tecnico, decide che" non vuole più andare a scuola per quest' anno". Dice che non ce la fa a trovare la motivazione e che vuole lavorare, che l' anno prossimo ricomincerà.
Qui dico la mia da figlio perchè non sono un genitore.
Non penso che si possa e si debba obbligare qualcuno a fare quello che non vuole, soprattutto se è già quasi un adulto.
Mi spiego meglio. Sono consapevole dell'importanza della scuola, anzi direi che è fondamentale, ma a che serve se poi fa un'anno senza mettere nulla di suo perchè lo ha fatto in modo coatto??
Se va bene perde comunque l'anno e in ogni caso non avrà imparato niente perchè sarà a scuola (forse) e non ci sarà con la testa.
Credo invece sia molto importante, durante l'anno sabatico, cercare di farlo ragionare costantemente sul fatto che non debba abbandore tutto e sfruttare ogni occasione per fargli cogliere l'importanza dello studio in modo tale che veramente riprenda dopo la pausa.
Le mamme e le donne in genere siete molto brave a instillare in modo velato un idea nella testa di un uomo facendolo convincere che l'idea è sua e non vostra. Così si è tutti contenti! :D
Se l'esperienza di vita del lavoro e del fermo di un anno avrà portato insegnamenti credo che sia del tempo molto ben speso e non perso.

Ospite

Re: vicoli della vita

Messaggio da Ospite » 03/02/2011, 12:54

Alex76BO ha scritto:Qui dico la mia da figlio perchè non sono un genitore.
Non penso che si possa e si debba obbligare qualcuno a fare quello che non vuole, soprattutto se è già quasi un adulto.
Mi spiego meglio. Sono consapevole dell'importanza della scuola, anzi direi che è fondamentale, ma a che serve se poi fa un'anno senza mettere nulla di suo perchè lo ha fatto in modo coatto??
Se va bene perde comunque l'anno e in ogni caso non avrà imparato niente perchè sarà a scuola (forse) e non ci sarà con la testa.
Credo invece sia molto importante, durante l'anno sabatico, cercare di farlo ragionare costantemente sul fatto che non debba abbandore tutto e sfruttare ogni occasione per fargli cogliere l'importanza dello studio in modo tale che veramente riprenda dopo la pausa.
E' quello che ha fatto mio figlio.

All'eta' di 17-18 anni pure io cercai di convincerlo di continuare gli studi creando alla fine solo una situazione di tensione sia in casa che tra noi due (a quel tempo avevo anche una figlia di soli 13 anni in casa). Quando riuscii a capire che con le mie insistenze avrei solo rischiato di perdere mio figlio e il bel rapporto che avevo instaurato nel corso degli anni, decisi di tirarmi indietro. Cominciai a dargli fiducia dicendogli qualsiasi cosa decidesse gli avrei dato comunque supporto morale. E cosi' feci. Nel giro di 6 mesi, un anno, la sua attitudine cambio' dal giorno alla notte. Una sera di volonta' sua venne dicendomi che avrebbe voluto continuare di nuovo gli studi ma in un settore completamente diverso e che a lui avrebbe interessato di piu'.

fati, tu conosci tuo figlio meglio di qualsiasi altra persona. Quello che potrebbe funzionare ad uno non potrebbe funzionare per tuo figlio. Vedo io con due di figli. Due personalita' e caratteri completamente diversi. Con ogniuno di loro ho dovuto in qualche modo ri-inventare me stessa. Come genitore e' giusto fare capire ad un figlio l'importanza della scuola, della vita e delle proprie responsabilita' etc., ma non al punto che vadi a complicare il rapporto bello e positivo che abbiamo con lui/lei. Tuo figlio vuole trovarsi un lavoro onesto, mica andare chissa' dove! :D

Sono dell'idea si: un genitore deve rimanere compatto nelle sue idee e convinzioni perche' e' per il benessere del proprio figlio ma non al punto di soffocarlo o alienarlo. Pure noi genitori alla fine, dobbiamo rispettare le decisioni dei nostri figli e continuare ad amarli esattamente come sono.
Alex76BO ha scritto:Le mamme e le donne in genere siete molto brave a instillare in modo velato un idea nella testa di un uomo facendolo convincere che l'idea è sua e non vostra. Così si è tutti contenti! :D
Non sempre pero'..:D

Alex76BO

Re: vicoli della vita

Messaggio da Alex76BO » 03/02/2011, 13:51

affabile ha scritto:[...]

Non sempre pero'..:D
Per fortuna!!

:D :D