il difficile ruolo dei genitori

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tropicsnow
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il difficile ruolo dei genitori

Messaggio da tropicsnow » 08/12/2010, 12:36

qualche giorno fa ero con delle ragazze e si parlava di genitori... una di queste dice una cosa che mi ha colpito molto:"mio padre non è una brava persona". queste parole continuano a ritornarmi alla mente...
quando un figlio arriva a pensare certe cose di un genitore credo che tale genitore abbia fallito nel suo ruolo. anzi credo che non ci sia peggior condanna per un genitore che sentire il risentimento e la disistima del proprio figlio.


voi che rapporto avete con i vostri genitori? c'è qualcosa che proprio non riuscite a perdonare loro, oppure ad uno solo, e che vi porta a continui litigi e quindi a non vivere mai serenamente il rapporto con loro? oppure se siete riusciti a superare questo rancore, laddove ci sia stato, come è cambiato il rapporto?

Ares87
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Re: il difficile ruolo dei genitori

Messaggio da Ares87 » 08/12/2010, 13:50

tropicsnow ha scritto:qualche giorno fa ero con delle ragazze e si parlava di genitori... una di queste dice una cosa che mi ha colpito molto:"mio padre non è una brava persona". queste parole continuano a ritornarmi alla mente...
quando un figlio arriva a pensare certe cose di un genitore credo che tale genitore abbia fallito nel suo ruolo. anzi credo che non ci sia peggior condanna per un genitore che sentire il risentimento e la disistima del proprio figlio.


voi che rapporto avete con i vostri genitori? c'è qualcosa che proprio non riuscite a perdonare loro, oppure ad uno solo, e che vi porta a continui litigi e quindi a non vivere mai serenamente il rapporto con loro? oppure se siete riusciti a superare questo rancore, laddove ci sia stato, come è cambiato il rapporto?
Io, adesso, ho un bel rapporto con i miei, seppure in passato ci sono stati momenti di difficolta, soprattutto con mio padre quando i miei si sono separati e sono stato praticamente costretto a scegliere con chi stare e a trasferirmi e.. vabbè una storia lunga.

Non c'è nulla che debba perdonargli se non qualche frase detta in momenti di rabbia, ma, del resto, io ho fatto e detto di peggio... Alla fine ho capito che tutto quello che hanno fatto è sempre stato per il mio bene, ma sono cose che si capiscono solo crescendo... a 15 anni non la pensavo così. Certo, hanno ancora dei difetti che sono davvero irritanti, ma nulla di non perdonabile...

Spesso si sente dire, quando noi giovani facciamo qualche ******... eh, la colpa è dei genitori... Questa è una balla secondo me. Nel senso, per me un padre e una madre hanno un ruolo fondamentale nei primi anni di vita del figlio, diciamo fino ai 12/13, poi però c'entrano poco con quello che uno diventa. Subentra l'ambiente esterno, gli insegnanti, gli amici... e la tua personalità si forma in base a come reagisci a questi nuovi stimoli. I genitori devono quindi, per me, essere bravi a infondere inzialmente al proprio figlio la capacità di potersi creare quei valori positivi che potranno consentirgli di reagire in maniera adeguata a quello che gli capita. E farlo, non in base ai valori dei suoi genitori, ma i base ai valori suoi, che egli è riuscito a crearsi, proprio grazie ai suoi genitori.

Mi sa che mi sono capito da solo.

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arietina76
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Re: il difficile ruolo dei genitori

Messaggio da arietina76 » 08/12/2010, 21:49

Ares87 ha scritto:[...]



Io, adesso, ho un bel rapporto con i miei, seppure in passato ci sono stati momenti di difficolta, soprattutto con mio padre quando i miei si sono separati e sono stato praticamente costretto a scegliere con chi stare e a trasferirmi e.. vabbè una storia lunga.

Non c'è nulla che debba perdonargli se non qualche frase detta in momenti di rabbia, ma, del resto, io ho fatto e detto di peggio... Alla fine ho capito che tutto quello che hanno fatto è sempre stato per il mio bene, ma sono cose che si capiscono solo crescendo... a 15 anni non la pensavo così. Certo, hanno ancora dei difetti che sono davvero irritanti, ma nulla di non perdonabile...

Spesso si sente dire, quando noi giovani facciamo qualche ******... eh, la colpa è dei genitori... Questa è una balla secondo me. Nel senso, per me un padre e una madre hanno un ruolo fondamentale nei primi anni di vita del figlio, diciamo fino ai 12/13, poi però c'entrano poco con quello che uno diventa. Subentra l'ambiente esterno, gli insegnanti, gli amici... e la tua personalità si forma in base a come reagisci a questi nuovi stimoli. I genitori devono quindi, per me, essere bravi a infondere inzialmente al proprio figlio la capacità di potersi creare quei valori positivi che potranno consentirgli di reagire in maniera adeguata a quello che gli capita. E farlo, non in base ai valori dei suoi genitori, ma i base ai valori suoi, che egli è riuscito a crearsi, proprio grazie ai suoi genitori.

Mi sa che mi sono capito da solo.
sì, forse è vero, ma credo che sia altrettanto vero che il modo (come dici tu) in cui uno reagisce agli stimoli, dipende proprio dal ruolo avuto dalla famiglia negli anni precedenti.
dire che non è mai colpa dei genitori secondo me è soltanto un modo per auto-assolversi.
con questo, è ovvio che comunque credo nel libero arbitrio, e che ognuno deve addossarsi le responsabilità delle proprie azioni, ma credo che queste azioni risentano proprio dell'impronta lasciata dalla famiglia nel periodo di formazione della personalità, del carattere e della scala dei valori...

mamma Luli
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Re: il difficile ruolo dei genitori

Messaggio da mamma Luli » 09/12/2010, 13:27

tropicsnow ha scritto:qualche giorno fa ero con delle ragazze e si parlava di genitori... una di queste dice una cosa che mi ha colpito molto:"mio padre non è una brava persona". queste parole continuano a ritornarmi alla mente...
quando un figlio arriva a pensare certe cose di un genitore credo che tale genitore abbia fallito nel suo ruolo. anzi credo che non ci sia peggior condanna per un genitore che sentire il risentimento e la disistima del proprio figlio.
voi che rapporto avete con i vostri genitori? c'è qualcosa che proprio non riuscite a perdonare loro, oppure ad uno solo, e che vi porta a continui litigi e quindi a non vivere mai serenamente il rapporto con loro? oppure se siete riusciti a superare questo rancore, laddove ci sia stato, come è cambiato il rapporto?
Secondo me quando un figlio arriva a pensare "mio padre non è una brava persona" quel padre mi sembra che oltre che come genitore abbia fallito come uomo.
Quando io ero una ragazzina erano tempi in cui i figli avevano pochissima libertà, intendo proprio che eravamo sottomessi ai genitori. E' logico che abbia avuto tanti scontri con mio padre, ma non ho mai pensato che non fosse "una brava persona".
Quando sono diventata adulta (e più che adulta) ho capito che tanti divieti che mi imponeva erano solo frutto dei suoi tempi e della sua educazione. Anzi, ho capito che di fronte a tanti padri del tempo il mio non mi ha mai imposto il suo pensiero o ha mai scelto al mio posto per esempio gli studi da fare né i miei fidanzati. (So che vi sembrerà impossibile ma a quei tempi c'erano molti uomini che imponevano alla moglie ed ai figli anche il loro voto politico. Del resto il '68 è arrivato quando avevo già 20 anni!!!) Il suo invece era solo il modo che riteneva giusto (pur sbagliato che fosse) di proteggermi.
Anch'io come genitore certamente avrò commesso degli errori ma sicuramente sono solo errori e non cattiverie e sono certa che questo i miei figli l'abbiano capito.
Con mio marito si dice sempre che l'educazione dei figli si dà con l'esempio e non con le parole, se codesta ragazza ha avuto quel commento riguardo al suo genitore certamente l'esempio che ha avuto non è stato buono.

julianus_83

Re: il difficile ruolo dei genitori

Messaggio da julianus_83 » 09/12/2010, 20:05

mamma Luli ha scritto:[...]



Secondo me quando un figlio arriva a pensare "mio padre non è una brava persona" quel padre mi sembra che oltre che come genitore abbia fallito come uomo.

Con mio marito si dice sempre che l'educazione dei figli si dà con l'esempio e non con le parole, se codesta ragazza ha avuto quel commento riguardo al suo genitore certamente l'esempio che ha avuto non è stato buono.
c'è anche la probabilità che il figlio in questione sia un grandissimo farabutto....e il reale fallito sia lui, che scarica le sue insoddisfazioni sul genitore.
Per cui non sempre ciò che dicono i figli sono lo specchio dell'anima di un uomo o di una donna; tutti quanti hanno dei contrasti, anche pesanti, con i propri genitori ma non arrivano a dire certe cose
Non è mai corretto prendere x buono ciò che di malevolo dice una persona su di un'altra se prima non vedi come stanno le cose con i tuoi occhi.

Ospite

Re: il difficile ruolo dei genitori

Messaggio da Ospite » 09/12/2010, 20:49

tropicsnow ha scritto: Voi che rapporto avete con i vostri genitori? c'è qualcosa che proprio non riuscite a perdonare loro, oppure ad uno solo, e che vi porta a continui litigi e quindi a non vivere mai serenamente il rapporto con loro? oppure se siete riusciti a superare questo rancore, laddove ci sia stato, come è cambiato il rapporto?
Ho vissuto per diversi anni con i genitori, alternando situazioni serene e di interazione felice, a momenti di profonda conflittualità, specie con mio padre, uomo delle forze dell'ordine tutto d'un pezzo e dal carattere rigido e inossidabile.

Mi sono poi staccato da loro mantenendo comunque un buon rapporto, incominciando però verso i trent'anni di età, ad analizzare in maniera un pò polemica certe loro scelte e stili di vita. Non tralasciando di rivangare altresì, certi loro presunti errori nell'educazione verso me e mia sorella più giovane.

E' qualche anno che, ho mutato il mio atteggiamento verso di loro, avvertendo formarsi in me una maggior comprensione e tolleranza in quella che è stata la loro parabola coniugale e famigliare, alimentando inconsciamente un bene nei loro riguardi sempre più forte e di stretta vicinanza emotiva. Li ho svuotati di ogni pretesa che avevo da figlio nei loro riguardi, e mi piace osservarli come un uomo e una donna anziani, coi loro pregi e difetti, ma comunque meritevoli di tanto e tanto calore umano da parte mia.

Ospite

Re: il difficile ruolo dei genitori

Messaggio da Ospite » 09/12/2010, 22:06

julianus_83 ha scritto:[...]



c'è anche la probabilità che il figlio in questione sia un grandissimo farabutto....e il reale fallito sia lui, che scarica le sue insoddisfazioni sul genitore.
Per cui non sempre ciò che dicono i figli sono lo specchio dell'anima di un uomo o di una donna; tutti quanti hanno dei contrasti, anche pesanti, con i propri genitori ma non arrivano a dire certe cose
Non è mai corretto prendere x buono ciò che di malevolo dice una persona su di un'altra se prima non vedi come stanno le cose con i tuoi occhi.
Non capisco che ci sia di "malevolo" nella frase "mio padre non è una brava persona", io ci trovo solo amarezza e tristezza in questa affermazione,e proprio perchè è così pesante che forse è realmente fondata.Cos'è?un figlio in quanto tale deve "onorare" i genitori solo perchè tali punto e basta?
Io in mio padre ho sempre visto prima l'uomo e poi il "mio papà", rispetto alla ragazza in questione sono stata fortunata perchè è un "Grande"....

mamma Luli
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Re: il difficile ruolo dei genitori

Messaggio da mamma Luli » 09/12/2010, 22:32

julianus_83 ha scritto:[...]



c'è anche la probabilità che il figlio in questione sia un grandissimo farabutto....e il reale fallito sia lui, che scarica le sue insoddisfazioni sul genitore.
Per cui non sempre ciò che dicono i figli sono lo specchio dell'anima di un uomo o di una donna; tutti quanti hanno dei contrasti, anche pesanti, con i propri genitori ma non arrivano a dire certe cose
Non è mai corretto prendere x buono ciò che di malevolo dice una persona su di un'altra se prima non vedi come stanno le cose con i tuoi occhi.
Chi più e chi meno siamo stati tutti in disaccordo con i genitori ed è anche giusto che sia così. Ho sentito tante volte dire "mio padre non capisce niente" oppure "mio padre non è al passo con i tempi". Non ho mai sentito, ma posso anche capire che possa essere detto "mio padre è un fallito" magari da un figlio ambizioso verso un padre che si è accontentato della sua vita semplice e non è mai stato un arrivista.
Dire però "mio padre non è una brava persona" secondo me non fa parte delle divergenze generazionali, sempre e solo secondo me significa proprio che il figlio non vede il padre come "una brava persona". Non è quindi in gioco il rapporto padre/figlio, ma un'espressione così io la vedo più riferita al rapporto non corretto del padre verso gli altri.
Posso benissimo sbagliare, del resto come dici tu non posso sapere come stanno le cose. Il mio voleva essere solo un'espressione di quello che questa frase mi trasmetteva rapportandola al mio vissuto. E questo secondo me è corretto.

julianus_83

Re: il difficile ruolo dei genitori

Messaggio da julianus_83 » 09/12/2010, 23:47

yumi ha scritto:[...]



Non capisco che ci sia di "malevolo" nella frase "mio padre non è una brava persona", io ci trovo solo amarezza e tristezza in questa affermazione,
e certo...è un complimento! :DD

julianus_83

Re: il difficile ruolo dei genitori

Messaggio da julianus_83 » 10/12/2010, 0:00

mamma Luli ha scritto:[...]



Chi più e chi meno siamo stati tutti in disaccordo con i genitori ed è anche giusto che sia così. Ho sentito tante volte dire "mio padre non capisce niente" oppure "mio padre non è al passo con i tempi". Non ho mai sentito, ma posso anche capire che possa essere detto "mio padre è un fallito" magari da un figlio ambizioso verso un padre che si è accontentato della sua vita semplice e non è mai stato un arrivista.
Dire però "mio padre non è una brava persona" secondo me non fa parte delle divergenze generazionali, sempre e solo secondo me significa proprio che il figlio non vede il padre come "una brava persona". Non è quindi in gioco il rapporto padre/figlio, ma un'espressione così io la vedo più riferita al rapporto non corretto del padre verso gli altri.
Posso benissimo sbagliare, del resto come dici tu non posso sapere come stanno le cose. Il mio voleva essere solo un'espressione di quello che questa frase mi trasmetteva rapportandola al mio vissuto. E questo secondo me è corretto.
a mio padre ho consigliato qualche volta di non accontentarsi, ma non gli ho mai dato del fallito!! :D

è più facile aspettarselo da un "arrivista" come dici tu, che si addice di più a una persona senza scrupoli....solo lui può dare del fallito a chi lo ha messo al mondo, magari una persona semplicemente ambiziosa si comporta con più pacatezza e rispetto. Mi stupisco che trovi comprensibile un tale gesto da chi in teoria non rinnega il propio genitore: è un chiaro segno di un rapporto che non esiste più. Hai messo sullo stesso piano figli di mamme diverse

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Messaggio da tropicsnow » 10/12/2010, 10:35

yumi ha scritto:
Non capisco che ci sia di "malevolo" nella frase "mio padre non è una brava persona", io ci trovo solo amarezza e tristezza in questa affermazione,e proprio perchè è così pesante che forse è realmente fondata.Cos'è?un figlio in quanto tale deve "onorare" i genitori solo perchè tali punto e basta?
Io in mio padre ho sempre visto prima l'uomo e poi il "mio papà", rispetto alla ragazza in questione sono stata fortunata perchè è un "Grande"....
quoto la risposta di yumi :)

"mio padre non è una brava persona" può essere riferito non solo al suo comportanto con gli altri ma anche con i membri della stessa famiglia. non è detto che un genitore debba necessariamente amare i suoi figli e fare tutto per la famiglia, o meglio non è scontato che sia così. pensiamo a quei genitori che una volta che si son separati non danno l'assegno alimentare ai propri figli, che non vanno neanche a trovarli come se si dimenticassero di loro, come se non esistessero più. dov'è il loro affetto incondizionato? oppure quei genitori che abusano dei figli o li maltrattano, anche se questo è un caso più estremo... quelli che per non prendersi le loro responsabilità e ammettere i propri errori aggrediscono i figli, facendoli sentire poco validi, inadeguati e facendoli diventare sempre più insicuri, oppure quei genitori che ti tirano su per dovere perchè sei capitato ma loro non ti volevano e sei diventato un peso, un ostacolo che ha impedito loro di fare altro nella vita. certo, hanno mantenuto il figlio, lo hanno cresciuto ma non gli hanno mai fatto sentire il loro amore. quanti figli non vedono l'ora di scappare di casa, di farsi una loro vita perchè non ce la fanno più a sentire tutto quel gelo in quella che dovrebbe essere una "famiglia"?
in questi casi, come nel caso della ragazza di cui ho riportato la frase, si resta a casa perchè non si hanno alternative, si sopporta pensando però al giorno in cui ci si potrà liberare di quel peso e anche di quel magone che si è portato dentro per troppo tempo!

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Re: il difficile ruolo dei genitori

Messaggio da mamma Luli » 10/12/2010, 10:45

julianus_83 ha scritto:[...]



a mio padre ho consigliato qualche volta di non accontentarsi, ma non gli ho mai dato del fallito!! :D

è più facile aspettarselo da un "arrivista" come dici tu, che si addice di più a una persona senza scrupoli....solo lui può dare del fallito a chi lo ha messo al mondo, magari una persona semplicemente ambiziosa si comporta con più pacatezza e rispetto. Mi stupisco che trovi comprensibile un tale gesto da chi in teoria non rinnega il propio genitore: è un chiaro segno di un rapporto che non esiste più. Hai messo sullo stesso piano figli di mamme diverse
Non ho mai detto che trovo comprensibile tale frase, ho detto che capisco che un'arrivista , o meglio come dice te, uno senza scrupoli possa dirla. Questo non vuol dire però che condivido che la dica o che condivido il contenuto, solo che da un certo genere di persone possa aspettarmela.
Il resto che hai scritto sinceramente non l'ho capito e non capisco nemmeno cosa c'entri con quello che ho detto. Evidentemente non mi sono spiegata bene ma ti assicuro che per il resto sono d'accordo con te.
P.S. scusate i caratteri della scrittura. Guardando nell'anteprima ho visto che sono diversi al solito, ma non capisco perché né sono stata capace di modificarli. Avete consigli?

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Re: il difficile ruolo dei genitori

Messaggio da tropicsnow » 10/12/2010, 10:59

mamma Luli ha scritto:

Non ho mai detto che trovo comprensibile tale frase, ho detto che capisco che un'arrivista , o meglio come dice te, uno senza scrupoli possa dirla. Questo non vuol dire però che condivido che la dica o che condivido il contenuto, solo che da un certo genere di persone possa aspettarmela.
Il resto che hai scritto sinceramente non l'ho capito e non capisco nemmeno cosa c'entri con quello che ho detto. Evidentemente non mi sono spiegata bene ma ti assicuro che per il resto sono d'accordo con te.
P.S. scusate i caratteri della scrittura. Guardando nell'anteprima ho visto che sono diversi al solito, ma non capisco perché né sono stata capace di modificarli. Avete consigli?
tranquilla mammaluli, il tuo pensiero è chiaro :)

quanto ai caratteri avrai cliccato su uno dei tasti che permettono di cambiare il carattere del testo. quando scrivi un messaggio controlla che la dimensione font sia impostata su "normale".



[smilie=ciau.gif]

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Re: il difficile ruolo dei genitori

Messaggio da mamma Luli » 10/12/2010, 11:13

tropicsnow ha scritto:[...]



tranquilla mammaluli, il tuo pensiero è chiaro :)

quanto ai caratteri avrai cliccato su uno dei tasti che permettono di cambiare il carattere del testo. quando scrivi un messaggio controlla che la dimensione font sia impostata su "normale".



[smilie=ciau.gif]
OK, controllato, grazie!
Quoto inoltre quanto scritto da te e da yumi.
Anche in quei casi l'appellativo "non è una brava persona" è sicuramente appropiato.

julianus_83

Re: il difficile ruolo dei genitori

Messaggio da julianus_83 » 10/12/2010, 21:06

mamma Luli ha scritto:[...]

[/b]
Non ho mai detto che trovo comprensibile tale frase, ho detto che capisco che un'arrivista , o meglio come dice te, uno senza scrupoli possa dirla. Questo non vuol dire però che condivido che la dica o che condivido il contenuto, solo che da un certo genere di persone possa aspettarmela.
Il resto che hai scritto sinceramente non l'ho capito e non capisco nemmeno cosa c'entri con quello che ho detto. Evidentemente non mi sono spiegata bene ma ti assicuro che per il resto sono d'accordo con te.
P.S. scusate i caratteri della scrittura. Guardando nell'anteprima ho visto che sono diversi al solito, ma non capisco perché né sono stata capace di modificarli. Avete consigli?
sei stata chiara, sono io che ho letto in fretta, in pratica siamo d'accordo.
Però generalizzare non mi piace, si rischia di cadere nel banale.
ciao ;)

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Messaggio da elfo26 » 12/12/2010, 18:58

tropicsnow ha scritto:[...]



quoto la risposta di yumi :)

"mio padre non è una brava persona" può essere riferito non solo al suo comportanto con gli altri ma anche con i membri della stessa famiglia. non è detto che un genitore debba necessariamente amare i suoi figli e fare tutto per la famiglia, o meglio non è scontato che sia così. pensiamo a quei genitori che una volta che si son separati non danno l'assegno alimentare ai propri figli, che non vanno neanche a trovarli come se si dimenticassero di loro, come se non esistessero più. dov'è il loro affetto incondizionato? oppure quei genitori che abusano dei figli o li maltrattano, anche se questo è un caso più estremo... quelli che per non prendersi le loro responsabilità e ammettere i propri errori aggrediscono i figli, facendoli sentire poco validi, inadeguati e facendoli diventare sempre più insicuri, oppure quei genitori che ti tirano su per dovere perchè sei capitato ma loro non ti volevano e sei diventato un peso, un ostacolo che ha impedito loro di fare altro nella vita. certo, hanno mantenuto il figlio, lo hanno cresciuto ma non gli hanno mai fatto sentire il loro amore. quanti figli non vedono l'ora di scappare di casa, di farsi una loro vita perchè non ce la fanno più a sentire tutto quel gelo in quella che dovrebbe essere una "famiglia"?
in questi casi, come nel caso della ragazza di cui ho riportato la frase, si resta a casa perchè non si hanno alternative, si sopporta pensando però al giorno in cui ci si potrà liberare di quel peso e anche di quel magone che si è portato dentro per troppo tempo!
tropics adesso ci siamo!! ciò che penso io riguardo alla questione lo hai detto tu in questo messaggio, straquoto anche le virgole del tuo post in linea con il pensiero di yumi.Credo che la frase: "mio padre non è una brava persona" della tua amica sia forte, ma esprime evidentemente un risentimento globale nei confronti di suo padre.il rispetto verso un genitore è sacro e ci deve essere ma come si può non essere d'accordo con tale affermazione se riferita a tali categorie di genitori già citate.poi bisogna distinguere la causa che ha portato questa ragazza a dire ciò.la causa interna cioè il comportamento di suo padre verso i familiari e quella esterna verso gli altri in generale,anche se difficilmente tali affermazioni sono fatte per cause esterne alla famiglia secondo me al contrario di altri sono condivisibili, pensiamo ad un caso ancora piu estremo di quello che ha citato tropics ad esempio cosa dovrebbe dire di suo padre il figlio di un mafioso o di un camorrista ?? io penso che anche queste categorie di figli pur volendo bene ai loro genitori legittimamente aggiungo io, non possono far finta di niente e dire che brava persona che è mio padre! magari è il mandante o l'esecutore di alcuni omicidi!! eheheh :)

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Messaggio da bluver » 15/12/2010, 13:41

elfo26 ha scritto:[...]



....il rispetto verso un genitore è sacro e ci deve essere ma come si può non essere d'accordo con tale affermazione se riferita a tali categorie di genitori già citate....io penso che anche queste categorie di figli pur volendo bene ai loro genitori legittimamente aggiungo io, non possono far finta di niente e dire che brava persona che è mio padre! magari è il mandante o l'esecutore di alcuni omicidi!! eheheh :)

è vero, a volte il legame con un genitore permane anche dopo aver realizzato il tipo di persona ed è comunque positivo anche riconoscere i limiti e le caratteristihe negative per evitare che si sviluppi un rapporto "malato"

tropicsnow ha scritto:[...]

voi che rapporto avete con i vostri genitori? c'è qualcosa che proprio non riuscite a perdonare loro, oppure ad uno solo, e che vi porta a continui litigi e quindi a non vivere mai serenamente il rapporto con loro? oppure se siete riusciti a superare questo rancore, laddove ci sia stato, come è cambiato il rapporto?
io devo dire che no, non ci sono cose che non riesco a perdonare loro anche se ci sono alcuni elementi che mi infastidiscono e a volte non poco.
soprattutto in mio padre il fatto che non gestisca correttamente i confini e i rapporti con la sua famiglia di origine (una persona in particolare). Non concepisco che ci si possa lsciare così influenzare.

devo dire che in passato le conflittualità ci sono state soprattutto nel periodo nelle fasi di ricerca della mia libertà e identità e per anni ho fatto l'errore di pretendere di cambiare le cose, di far accettare il mio modo di vedere le cose aspettandomi che loro cambiassero nella ireione da me auspicata. Poi abbiamo raggiunto un equilibrio e quando ho visto che comunque non mi impedivano di essere come sono spingendomi ad essere un loro riflesso ho cominciato ad accettare il fatto che anche loro avevano diritto di matenere le loro visioni delle cose e io il dovere di rispettarle.
In fondo mi hanno dato molte opportunità e sostegno e stimolato molto la mia autonomia e libertà e questo non è poco.
Io son come loro in perpetuo volo

Giuseppe5

Re: il difficile ruolo dei genitori

Messaggio da Giuseppe5 » 19/12/2010, 17:26

tropicsnow ha scritto:qualche giorno fa ero con delle ragazze e si parlava di genitori... una di queste dice una cosa che mi ha colpito molto:"mio padre non è una brava persona". queste parole continuano a ritornarmi alla mente...
quando un figlio arriva a pensare certe cose di un genitore credo che tale genitore abbia fallito nel suo ruolo. anzi credo che non ci sia peggior condanna per un genitore che sentire il risentimento e la disistima del proprio figlio.


voi che rapporto avete con i vostri genitori? c'è qualcosa che proprio non riuscite a perdonare loro, oppure ad uno solo, e che vi porta a continui litigi e quindi a non vivere mai serenamente il rapporto con loro? oppure se siete riusciti a superare questo rancore, laddove ci sia stato, come è cambiato il rapporto?
Ciao,
Penso sia difficile capire le scelte che fanno alcuni genitori, nei confronti dei propri figli.Ci possono essere un'infinità di ragioni per cui un figlio può dire questo al proprio padre.Ma poi siamo sicuri che tutto quello cui sentiamo, ci viene raccontato, corrisponde alla realtà?.Tutti noi abbiamo le nostre contraddizioni, tutti noi raccontiamo le nostre esperienze in modo soggettivo.Molti particolari, scegliamo di trascurare pur di avere la ragione dalla nostra parte.Non esiste effetto senza la sua causa.E a volte la causa è qualcosa d'insignificante, una sciocchezza, su cui creiamo un castello di teorie senza fondamenta.Non bisogna giudicare i propri genitori in modo superficiale, non comprendiamo le scelte, magari difficili da fare, ma ritenute giuste per loro. Oggi il ruolo dei genitori viene messo continuamente in discussione dai media, dai libri, da "autorevoli" psicologi che altro non fanno che aggiungere complessità ad un ruolo già difficile e a cui si dà peso più del necessario, dai talk show in TV, dai corsi per diventare genitori etc etc. I figli pretendono cose oggi che non sono importanti dal punto di vista dei genitori, ma importanti per loro (perchè influenzati dall'ambiente, dai compagni, dalla TV) cominciano a fare i paragoni con i loro coetanei e vogliono le stesse cose degli altri e da qui nasce il conflitto.Alcuni genitori a loro volta, si disinteressano dei loro figli, non li amano(anche se provvedono a tutte le loro necessità) vuoi perchè non siano pronti, vuoi per ignoranza.Da qui i figli non sentendosi amati, provano rancore verso i loro genitori e nascono i ribelli senza causa, che provocano danno a se stessi e agli altri.Nemmeno io, sono esente dal rapporto conflittuale con i miei genitori, alcuni loro atteggiamenti, sono proprio irritanti, ma niente che non si possa superare.Tanti conflitti del passato visti alla luce di oggi, erano causati da incomprensioni, desideri a volte più dannosi che utili.Ho imparato col tempo, a discernere dalle cose veramente importanti che sono poche, da tutto il resto(sciocchezze, idiozie)a cui prima mi attaccavo e che consideravo importanti.

Scusate per la lunghezza del post,
Ciao. :)

Bea86
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Re: il difficile ruolo dei genitori

Messaggio da Bea86 » 20/12/2010, 19:04

io i miei li adoro, so che hanno fatto i loro errori ma li hanno fatti perchè volevano per me ciò che loro ritenevano migliore. Se non fossero stati così severi con me da ragazzina, ora sicuramente non sarei una persona educata e laureata, e forse frequenterei persone di cattiva compagnia...certo a 14 anni queste cose non le capivo, e mi sembrava che fossero solo escogitate contro di me...
sono felice poi di avere loro come genitori, secondo me sono entrambi delle persone molto intelligenti ed in gamba..
ho solo un problema di incomunicabilità con loro, mi riesce molto, molto difficile farmi conoscere, rivelare i miei gusti, passioni, desideri, paure... tutto ciò che ho paura loro non possano accettare... ad esempio loro non sanno bene che musica ascolto ne che vado ai concerti di nascosto (quando ci vado, raramente perchè appunto devo essere coperta) e in fondo non ci sarebbe niente di male, non hanno quasi mai saputo delle mie situazioni sentimentali e anche quando ho avuto un bisogno disperato di aiuto non ho saputo chiedere a loro...

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Re: il difficile ruolo dei genitori

Messaggio da Mister71 » 21/12/2010, 19:33

Bea86 ha scritto:io i miei li adoro, so che hanno fatto i loro errori ma li hanno fatti perchè volevano per me ciò che loro ritenevano migliore. Se non fossero stati così severi con me da ragazzina, ora sicuramente non sarei una persona educata e laureata, e forse frequenterei persone di cattiva compagnia...certo a 14 anni queste cose non le capivo, e mi sembrava che fossero solo escogitate contro di me...
sono felice poi di avere loro come genitori, secondo me sono entrambi delle persone molto intelligenti ed in gamba..
ho solo un problema di incomunicabilità con loro, mi riesce molto, molto difficile farmi conoscere, rivelare i miei gusti, passioni, desideri, paure... tutto ciò che ho paura loro non possano accettare... ad esempio loro non sanno bene che musica ascolto ne che vado ai concerti di nascosto (quando ci vado, raramente perchè appunto devo essere coperta) e in fondo non ci sarebbe niente di male, non hanno quasi mai saputo delle mie situazioni sentimentali e anche quando ho avuto un bisogno disperato di aiuto non ho saputo chiedere a loro...
Ciao...

Bello il tuo post, Bea. Mi fa sempre un grande grandissimo piacere trovarmi di fronte - si fa per dire - a persone che hanno alle spalle "una storia di buoni rapporti" con la propria famiglia, o quasi.
E' molto improbabile che ci sia una sintonia perfetta con i propri genitori, ma se c'è una armonia di fondo, beh credimi la cosa si nota con le persone che si conoscono dal vivo. Io ho visto chiaramente questa differenza, sia riguardo a me stesso sia ai vari conoscenti e amici che ho avuto diciamo da una ventina di anni a questa parte.
Non preoccuparti troppo dei punti di disaccordo, stai attenta a non fare in modo che certi "segreti" ti si rivoltino contro - è sempre meglio che si sappia dove vai - e ritieniti fortunata per quello che hai avuto... E magari per quelle buone cose che sarai capace di trasmettere ad una nuova generazione. Se è vero che certi disastri passano da una generazione all'altra, possiamo sperare che sia lo stesso per la capacità di dare affetto e non solo. Una persona che ha avuto una pienezza affettiva, anche se non perfetta, ad un certo punto comincia a brillare di luce propria.
Mi fa piacere per te. Ciao...

occhietto

Re: il difficile ruolo dei genitori

Messaggio da occhietto » 22/12/2010, 9:07

tropicsnow ha scritto:qualche giorno fa ero con delle ragazze e si parlava di genitori... una di queste dice una cosa che mi ha colpito molto:"mio padre non è una brava persona". queste parole continuano a ritornarmi alla mente...
quando un figlio arriva a pensare certe cose di un genitore credo che tale genitore abbia fallito nel suo ruolo. anzi credo che non ci sia peggior condanna per un genitore che sentire il risentimento e la disistima del proprio figlio.


voi che rapporto avete con i vostri genitori? c'è qualcosa che proprio non riuscite a perdonare loro, oppure ad uno solo, e che vi porta a continui litigi e quindi a non vivere mai serenamente il rapporto con loro? oppure se siete riusciti a superare questo rancore, laddove ci sia stato, come è cambiato il rapporto?

Mio padre non c'è più, però avevo dei periodi di scontro e discussione.
Soprattutto in adolescenza.
Con mia madre ho un rapporto aperto, nel senso che se c'è qualcosa che non mi va, gliene parlo liberamente a 4 occhi.
Comunque sia, io sono genitore di una bimba di 3 anni e mezzo.
E sono genitore anch'io.
I miei genitori mi hanno sempre lasciato una certa libertà, perchè partivano dal concetto che se sei un genitore troppo severo, i figli riesco a fartela lo stesso ....quindi, non avevo problemi, forse perchè sono un maschio, con le mie sorelle avevano un più timore, perchè non sai mai chi puoi incontrare nella vita.

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Messaggio da dies irae » 18/01/2011, 9:00

sempre stato convinto che per fare i genitori occorra conseguire un patentino. non è vero che tutti possono imparare a farlo, ci sono persone totalmente inadatte (spesso perchè a loro volta sono cresciute da persone totalmente inadatte), a cui non affiderei un cane da allevare, figuriamoci un bambino. se sembra un discorso "crudele", si pensi ai problemi e ai traumi che tanta gente adulta si porta dietro, dovuti ad una infanzia sbagliata, o persino negata.

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Messaggio da bluver » 20/01/2011, 6:45

dies irae ha scritto:sempre stato convinto che per fare i genitori occorra conseguire un patentino. non è vero che tutti possono imparare a farlo, ci sono persone totalmente inadatte (spesso perchè a loro volta sono cresciute da persone totalmente inadatte), a cui non affiderei un cane da allevare, figuriamoci un bambino. se sembra un discorso "crudele", si pensi ai problemi e ai traumi che tanta gente adulta si porta dietro, dovuti ad una infanzia sbagliata, o persino negata.
sono d'accordo con te nel riconoscere le inadeguatezza di certe persone a un ruolo genitoriale, e non ne faccio una critichaad altri fine a se stessa. è piuttosto il frutto di una lunga riflessione su me stessa: io non ho figli ma non credo sarei stata un buon genitore (così come io vedo il ruolo del genitore) e per vari motivi che non sto qui a spiegare.

Però non lego questo ai"traumi" della vita. Ci sono persone che hanno un vissuto terribile ma hanno rielaborato e sono persone segnate ma con una capacità relazionale nei diversi aspetti assolutamente positiva. Da un punto di vista genitoriale io credo che a volte sia quasi peggio il vuoto e la superficialità che trovo in molte persone.
Io son come loro in perpetuo volo

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Messaggio da Sabrina » 20/01/2011, 9:02

bluver ha scritto:[...]



sono d'accordo con te nel riconoscere le inadeguatezza di certe persone a un ruolo genitoriale, e non ne faccio una critichaad altri fine a se stessa. è piuttosto il frutto di una lunga riflessione su me stessa: io non ho figli ma non credo sarei stata un buon genitore (così come io vedo il ruolo del genitore) e per vari motivi che non sto qui a spiegare.

Però non lego questo ai"traumi" della vita. Ci sono persone che hanno un vissuto terribile ma hanno rielaborato e sono persone segnate ma con una capacità relazionale nei diversi aspetti assolutamente positiva. Da un punto di vista genitoriale io credo che a volte sia quasi peggio il vuoto e la superficialità che trovo in molte persone.
Ti quoto completamente Bluver purtroppo troppo spesso la superficialità la fa da padrona..

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Messaggio da dies irae » 20/01/2011, 11:44

bluver ha scritto:[...]
Però non lego questo ai"traumi" della vita. Ci sono persone che hanno un vissuto terribile ma hanno rielaborato e sono persone segnate ma con una capacità relazionale nei diversi aspetti assolutamente positiva. Da un punto di vista genitoriale io credo che a volte sia quasi peggio il vuoto e la superficialità che trovo in molte persone.

non sono uno psicologo ma penso sia assodato che sia solitamente nell'infanzia/primissima adolescenza che vanno ricercate le cause dei problemi che gli adulti si portano dietro.
un conto è crescere in un ambiente sano, un altro crescere in un ambiente malato.
e non intendo certo parlare di ricchezza e povertà, o di scapaccioni dati quando serve.

che poi la persona crescendo riesca a fare un percorso interiore per rielaborare, beh c'è chi riesce e chi non riesce, ma a prescindere da ciò penso che nessuno debba essere costretto a farlo per avere una vita "normale", perchè è un genitore che decide di mettere al mondo un figlio, non è il figlio che un bel giorno decide di nascere andando a incasinare le vite dei genitori.

non mi piace tanto il discorso che è il figlio che deve capire che i genitori sono persone con i loro pregi e difetti. sono i genitori che si sono assunti l'impegno e la responsabilità, quindi sono loro che devono impegnarsi al massimo per far funzionare la cosa, sono loro che devono rielaborare per essere dei buoni genitori, non il figlio o la figlia che devono farlo per rimediare ai danni subiti.

si parla di difficile ruolo dei genitori, io invece parlo del difficile ruolo dei figli. ne ho conosciuti diversi della mia età che hanno troncato ogni rapporto con i propri genitori, e sinceramente dopo aver sentito le loro storie non posso proprio dar loro torto.

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Messaggio da arietina76 » 20/01/2011, 16:44

dies irae ha scritto:[...]

non mi piace tanto il discorso che è il figlio che deve capire che i genitori sono persone con i loro pregi e difetti. sono i genitori che si sono assunti l'impegno e la responsabilità, quindi sono loro che devono impegnarsi al massimo per far funzionare la cosa, sono loro che devono rielaborare per essere dei buoni genitori, non il figlio o la figlia che devono farlo per rimediare ai danni subiti.

si parla di difficile ruolo dei genitori, io invece parlo del difficile ruolo dei figli. ne ho conosciuti diversi della mia età che hanno troncato ogni rapporto con i propri genitori, e sinceramente dopo aver sentito le loro storie non posso proprio dar loro torto.
credo che, come in tutti i rapporti umani, ci si debba capire reciprocamente e venirsi incontro.
certo, le modalità di questo percorso variano da caso a caso, oltre che, naturalmente, anche dalla fase in cui ci si trova: ovviamente, non si può pretendere ad es. che un bambino di 5-6 capisca i genitori e vada loro incontro, mentre lo si può chiedere in età matura.
ogni caso poi è a sè...
su una cosa però mi trovi pienamente d'accordo: senza con ciò sminuire il ruolo dei genitori e le responsabilità che ne derivano, troppo spesso secondo me viene sminuita la difficoltà dell'essere figli, specie in tenera età e nell'adolescenza, cioè quando si è ancora in divenire e si ha bisogno di punti di riferimento.
in questi casi i danni che può commettere un genitori possono essere grandissimi....

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Re: il difficile ruolo dei genitori

Messaggio da Vanille » 15/02/2011, 20:22

tropicsnow ha scritto:qualche giorno fa ero con delle ragazze e si parlava di genitori... una di queste dice una cosa che mi ha colpito molto:"mio padre non è una brava persona". queste parole continuano a ritornarmi alla mente...
quando un figlio arriva a pensare certe cose di un genitore credo che tale genitore abbia fallito nel suo ruolo. anzi credo che non ci sia peggior condanna per un genitore che sentire il risentimento e la disistima del proprio figlio.


voi che rapporto avete con i vostri genitori? c'è qualcosa che proprio non riuscite a perdonare loro, oppure ad uno solo, e che vi porta a continui litigi e quindi a non vivere mai serenamente il rapporto con loro? oppure se siete riusciti a superare questo rancore, laddove ci sia stato, come è cambiato il rapporto?
Secondo me i genitori si capiscono nel momento in cui i figli diventano genitori.

NextSpring

Re: il difficile ruolo dei genitori

Messaggio da NextSpring » 15/02/2011, 20:44

beh.... qui avete detto molte cose ben meditate, sensate e profonde.

Io mi sento soltanto di dire che per essere bravi genitori non bisogna viverlo come un ruolo, ma come parte della nostra vita.... della nostra crescita di persone. E' il momento in cui si diventa capacidi dare.
Poi credo che sia fondamentale per un genitore mettersi in discussione: tutti sbaglkiamo ma ciò che fa male davvero è il non saper cambiare.

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Re: il difficile ruolo dei genitori

Messaggio da alm » 16/02/2011, 16:52

NextSpring ha scritto:beh.... qui avete detto molte cose ben meditate, sensate e profonde.

Io mi sento soltanto di dire che per essere bravi genitori non bisogna viverlo come un ruolo, ma come parte della nostra vita.... della nostra crescita di persone. E' il momento in cui si diventa capacidi dare.
Poi credo che sia fondamentale per un genitore mettersi in discussione: tutti sbaglkiamo ma ciò che fa male davvero è il non saper cambiare.
hai ragione hai detto delle parole giuste e sono d'accordo con te anche perchè il ruolo di genotore e difficilissimo e prima o poi si sbaglia sempre ma l'importante è riuscire a capire dove si è sbagliato.

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Re: il difficile ruolo dei genitori

Messaggio da Maggiolina25 » 01/03/2011, 23:14

NextSpring ha scritto:beh.... qui avete detto molte cose ben meditate, sensate e profonde.

Io mi sento soltanto di dire che per essere bravi genitori non bisogna viverlo come un ruolo, ma come parte della nostra vita.... della nostra crescita di persone. E' il momento in cui si diventa capacidi dare.
Poi credo che sia fondamentale per un genitore mettersi in discussione: tutti sbaglkiamo ma ciò che fa male davvero è il non saper cambiare.
Sono d'accordo con NextSpring!
Con i miei genitori ho un buon rapporto, loro mi hanno sempre dato ogni cosa di cui avessi bisogno, materialmente e sentimentalmente. Non mi è mai mancato l'appoggio, la guida, e capisco che loro sono cresciuti in un'epoca differente dalla mia e perciò si trovano spiazzati da certe mie richieste o comportamenti, e vedo che si sforzano di capirmi e venirmi incontro. A volte ci riescono, altre volte troviamo un compromesso, altre ancora hanno dei forti limiti e non ci troviamo. Però cercano di migliorarsi, agiscono sempre per il mio bene e anche se sbagliano (capita a tutti, soprattutto ai genitori!) lo fanno assolutamente in buona fede pensando sempre al meglio per me.
Solo, mi meraviglio che finora si sia parlato sempe di rapporti più tesi con la figura paterna. Per me, invece, è il contrario: con mia madre vado meno d'accordo. Lei ha un carattere fortemente autoritario e iper-protettivo che va contro il mio desiderio di indipendenza e per questo, spesso, litighiamo e capita anche a me, come a Bea, di dover fare qualcosa di nascosto. Il più delle volte faccio passare del tempo e poi confesso tutto, per dimostrare magari che le sue paure che facessi quella determinata cosa erano infondate. Non sempre mi va bene e va su tutte le furie ugualmente!!! :P
Maggiolina