Le droghe leggere

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Ospite


Messaggio da Ospite » 21/10/2010, 14:33

Micol* ha scritto:Concordo in parte su quello che hai scritto nel senso che ognuno deve pensare al proprio bene e questo ok purtroppo può capitare che le persone oltre a non pensare al proprio di bene non pensano nemmeno a quello degli altri e allora trovo giusto che ci sia uno Stato che sorvegli sul bene collettivo perchè per me questo deve fare uno Stato......Ci devono essere regole giuste che permettono alle persone di vivere tra di loro senza dare l'opportunità di decidere individualmente sulle situazioni importanti.E' giusto che sia lo Stato a farlo. Anche tu ad un certo punto però dai ragione sul fatto che ci debba essere qualcuno che metta dei paletti e decida delle regole perchè lasciare alle persone la totale libertà porta, come tu hai scritto, a disastri atroci...Quindi?Non vuoi chiamarlo Stato chiamalo come vuoi ma questo è......
In alcuni casi si e in altri no! Personalmente non mi e' mai piaciuto il concetto di lasciare che decidi solo ed esclusivamente lo Stato su come vivere le proprie vite! E' come dire: si e' vero siamo una societa' di incolti (anche se l'educazione e le informazioni sono a portata di mano) di non sapere salvaguardare o decidere per noi stessi, sperando sempre che lo Stato e/o il Governo non decida di prendere il soppravvento riconoscendone un problema base dei cittadini. Io personalmente preferisco rimanermene con la mente "lucida" quando ho da fare con lo Stato e/o un Governo.

Le leggi ci sono gia' eppure da quanto ho capito non vengono applicate con durezza e serieta'. Sono anche del concetto che la prima educazione viene insegnata prima di tutto a casa. Quando ci si trova difronte a dei genitori i quali, fumano, bevono e si fanno le canne e li spinelli con i propri figli, non mi sembra rimanga molto da salvare nel senso che era una mentalita' gia' inculcata da tempo. Faccio un altro esempio: l'altro giorno mi sono recata a fare una passeggiata quando visi avvicinarsi una macchina guardai chi fosse. Alla guida era una donna adulta con una bambina di circa 4-5 anni seduta sulle sue ginocchia con le manine sul volante come se cercasse di giudare. La legge da piu' di vent'anni e' sempre stata piuttosto chiara; i bambini vanno seduti nel sedile posteriore e nel loro apposito seggiolino con le cinture di sicurezza bene allacciate appunto per non provocare, in caso di incidenti frontali, prima la morte come pure lesioni al cranio etc. Quindi, come puo' uno Stato e/o un Governo o chiunque ragionare con un genitore di questo tipo il quale dovrebbe gia' essere a conoscenza (almeno provato da sentimenti affettivi e di amore verso il figlio) la responsabilita' di salvaguardare senza l'intervento di alcuno, la vita di questo. A mio avviso e' il genitore stesso da mettere in galera!

Ieri sera pure al telegionale: un padre uscito con il figlioletto di 3 anni a trovare degli amici si ubriaco' al punto di non ricordare piu' dove abbia messo o lasciato il figlioletto. La polizia e diversi samaritani andarono da tutte le parti a cercare questo bimbo, il vicino di casa decise di aprire la porta del garage dell'uomo e trovo' ancora seduto e allacciato alla cintura di sicerezza questo bambino terrificato. Rimase seduto li', al buio e rinchiuso in un garage e in una macchina per piu' di 24 ore!

Siamo arrivati decisamente al colmo! Grazie al cielo e grazie alle leggi "Zero Tolerance!" questo se ne andra' in galera per un bel po' di tempo.

Micol*


Messaggio da Micol* » 21/10/2010, 15:59

affabile ha scritto:[...]



In alcuni casi si e in altri no! Personalmente non mi e' mai piaciuto il concetto di lasciare che decidi solo ed esclusivamente lo Stato su come vivere le proprie vite! E' come dire: si e' vero siamo una societa' di incolti (anche se l'educazione e le informazioni sono a portata di mano) di non sapere salvaguardare o decidere per noi stessi, sperando sempre che lo Stato e/o il Governo non decida di prendere il soppravvento riconoscendone un problema base dei cittadini. Io personalmente preferisco rimanermene con la mente "lucida" quando ho da fare con lo Stato e/o un Governo.

Le leggi ci sono gia' eppure da quanto ho capito non vengono applicate con durezza e serieta'. Sono anche del concetto che la prima educazione viene insegnata prima di tutto a casa. Quando ci si trova difronte a dei genitori i quali, fumano, bevono e si fanno le canne e li spinelli con i propri figli, non mi sembra rimanga molto da salvare nel senso che era una mentalita' gia' inculcata da tempo. Faccio un altro esempio: l'altro giorno mi sono recata a fare una passeggiata quando visi avvicinarsi una macchina guardai chi fosse. Alla guida era una donna adulta con una bambina di circa 4-5 anni seduta sulle sue ginocchia con le manine sul volante come se cercasse di giudare. La legge da piu' di vent'anni e' sempre stata piuttosto chiara; i bambini vanno seduti nel sedile posteriore e nel loro apposito seggiolino con le cinture di sicurezza bene allacciate appunto per non provocare, in caso di incidenti frontali, prima la morte come pure lesioni al cranio etc. Quindi, come puo' uno Stato e/o un Governo o chiunque ragionare con un genitore di questo tipo il quale dovrebbe gia' essere a conoscenza (almeno provato da sentimenti affettivi e di amore verso il figlio) la responsabilita' di salvaguardare senza l'intervento di alcuno, la vita di questo. A mio avviso e' il genitore stesso da mettere in galera!

Ieri sera pure al telegionale: un padre uscito con il figlioletto di 3 anni a trovare degli amici si ubriaco' al punto di non ricordare piu' dove abbia messo o lasciato il figlioletto. La polizia e diversi samaritani andarono da tutte le parti a cercare questo bimbo, il vicino di casa decise di aprire la porta del garage dell'uomo e trovo' ancora seduto e allacciato alla cintura di sicerezza questo bambino terrificato. Rimase seduto li', al buio e rinchiuso in un garage e in una macchina per piu' di 24 ore!

Siamo arrivati decisamente al colmo! Grazie al cielo e grazie alle leggi "Zero Tolerance!" questo se ne andra' in galera per un bel po' di tempo.
Secondo me diciamo la stessa cosa.... :D Quando dico che è lo Stato che si deve occupare di dare delle regole intendo regole importanti non su come educhi i figli o come vuoi vivere la vita......Uno Stato deve tutelare la collettività e quindi dare regole per tutti....Poi che alcune regole siano giuste o sbagliate bhè su questo che ci possiamo fare?Però il mio dicorso è che se a te un bicchiere di alcool non ti fa nulla ma ad un altro fa perdere il controllo allora per salvaguardare il bene collettivo è giusto mettere delle limitazioni restrittive in questo senso parlo di Stato presente.

ildilemmadelprigioniero


Messaggio da ildilemmadelprigioniero » 21/10/2010, 16:05

parola ha scritto:[...]


io tralascio la mia questione personale : io sono una persona tollerante, ma sostengo che chiunqua prenda delle sostanze (oltre ad una certa soglia) riempia un buco. poi per me puo' fare quel che gli pare.... non è lo stato che deve decidere se "io penso al mio bene".ognuno di noi è responsabile di se stesso: lo stato non puo' imporci quello che dobbiamo fare. dal punto di vista TEORETICO do ragione ai radicali (che ho anche votato).non è vero che le norme ( a parte quelle di chi guida) sono fatte come dice arietina "per chi non si sa limitare". sono scelte politiche che si accompagnano a norme generali ed astratte. e sai perche'? io sono per la libertà totale, liberatria e liberale, peccato che dal punto di vista PRATICO tale libertà abbia portato ai disastri piu' atroci.
il fatto che lo STATO all'inizio abbia sottovalutatto il problema del fumo ( con la dipendenza che dà) e che non possa limitare l'alcol (ci hanno provato in usa col proibizionismo col risultato di arricchire gente come i kennedy 8) ) ) non significa che la liberalizzazione avrebbe buoni risultati ( aparte che non la vedo uan cosa senmplice )non solo perchè molti sono contrari, ma anche per altri motivi.
chi IN PRATICA si occupa di queste cose (e non sono i radicali :DD ) è assolutamente contrario alla legalizzazione della cannabis perchè , per quanto merlino scriva due rrghe sempre apodittiche, è pur vero che chi è in comunità ha iniziato colla cannabis che ha abbassato loro il livello di sopportazione culturale, nel senso che hanno pensato "proviamo qualcos'altro".
quello che intendo dire è che in teoria io sarei anche per l'eroina controllata, ma abbiamo visto il disastro del METADONE. Lo stato, in questo modo, diventa il nostro magnaccia (togliendo il settore alla mafia che comunque ha altri introiti).
altro esempio: per me lo STATO non dovrebbe imporre le cinture di sicurezza (che io uso da quando ho 5 anni) o il casco (in usa non c'è obbligo di casco), peccato che abbiamo la sanità gratis ed è giusto che quindi faccia controllare i limiti. lo stesso per la droga!!!!!
non sopporto il proibizionismo ed il bigottismo (mi ricordo ancora un medico a mia nonna "usi troppo tavor. ti crea dipendenza". ed io "dottore ha 93 anni e lasciatela colla sua dipendenza"). ognuno ha una sua dipendenza verso qualcosa. ma alla fine quali sono le grandi esperienze di legalizzazione della cannabis? la svizzera ha smesso, il caso olandese non è eclatante, ci sono enclave come amburgo.
non vedo l'italia (paese grande e con grandi problemi )iniziare questa bella avventura!!!! io, quindi, se dal punto di vista filosofico sono con tempest, dal punto di vista politrico (avendo convissuto con un alcolista) sono molto scettica.
Secondo me l'autentico fumatore di cannabis non fuma per riempire un buco: fuma soltanto per il piacere di farlo, per il piacere di "sballarsi" un paio d'ore (a buon intenditore poche parole... ;)).
Le cinture di sicurezza, come è noto, sono "beni meritori" (cioè lo Stato soddisfa un dato bisogno prescindendo dall'esistenza di una domanda specifica da parte dei cittadini: lo Stato valuta infatti i vantaggi che la società nel suo complesso può ricavarne. La droga, ecc. sono invece "beni di demerito").
Alcuni (non solo i libertari alla David Friedman...) hanno trattato l'argomento andando controcorrente rispetto all'opinione comune.
Mi limito a parlare delle cinture di sicurezza (dato che le hai nominate) citando l'economista N. Gregory Mankiw che in "Principles of economics" scrive:

"I politici che producono le regole dovrebbero sempre tener conto degli incentivi, in quanto molte politiche modificano i costi e benefici per le persone e, quindi, modificano il loro comportamento. Una tassa sul gasolio, ad esempio, incoraggia le persone a comprare auto più piccole e più efficienti. Incoraggia anche a usare mezzi pubblici di trasporto e ad abitare più vicini al proprio posto di lavoro. Se la tassa fosse abbastanza grande, le persone comincerebbero a guidare auto elettriche.

Quando i politici dimenticano di considerare come le loro regole influenzano gli incentivi, possono produrre risultati inattesi. Per esempio, considerate la politica pubblica riguardante la sicurezza sulle auto. [...] Il Parlamento reagì producendo leggi che obbligavano le compagnie automobilistiche a produrre vari dispositivi di sicurezza, comprese le cinture di sicurezza, e a fornirle in tutte le nuove auto.

Qual è l'effetto delle cinture sulla sicurezza? L'effetto diretto è ovvio. Con le cinture di sicurezza in ogni auto, più persone indossano le cinture, il che aumenta la probabilità di sopravvivere a un grave incidente d'auto. [...]

Ma non è tutto. Per comprendere completamente l'effetto di questa legge, dobbiamo comprendere che la gente modifica il proprio comportamento in risposta agli incentivi che si trova di fronte. Il comportamento rilevante in questo caso è la velocità e l'attenzione impiegata dal guidatore. Guidare lentamente e con prudenza è costoso, in quanto richiede al guidatore più tempo ed energia. Nel decidere con quanta prudenza guidare, le persone razionali confrontano il beneficio marginale di una guida più sicura con il suo costo marginale. Guidano più lentamente e più attentamente quando il beneficio di un incremento di prudenza è alto. Questo spiega perché le persone guidano più lentamente e più attentamente quando la strada è ghiacciata.

Ora considerate come una legge sulle cinture di sicurezza modifica il calcolo costi-benefici di un guidatore razionale. Le cinture di sicurezza rendono gli incidenti meno costosi per un guidatore, in quanto riducono la probabilità di morire o di essere feriti. Quindi, una legge sulle cinture di sicurezza riduce il beneficio di guidare lentamente e attentamente. La gente risponde alle cinture di sicurezza come risponderebbe a un miglioramento sulle condizioni stradali, cioè guidando più veloce e con meno attenzione. Il risultato finale, quindi, è un maggior numero di incidenti.

Questa legge come influenza il numero di morti al volante? I guidatori che indossano le cinture di sicurezza hanno più probabilità di sopravvivere a un dato incidente, ma hanno anche più probabilità di essere coinvolti in un incidente. L'effetto netto non è chiaro. Inoltre, questa riduzione di prudenza alla guida ha un impatto negativo sui pedoni (e sui guidatori che non indossano la cintura). La legge in questione li mette in pericolo, perché hanno più probabilità di trovarsi coinvolti in un incidente ma non sono protetti da una cintura di sicurezza. Quindi, la cintura di sicurezza tende ad aumentare il numero di morti tra i pedoni.

Sulle prime, questa potrebbe sembrare una pura speculazione teorica. Però, in uno studio del 1975, l'economista Sam Petlzman ha mostrato che le leggi sulla sicurezza al volante hanno avuto realmente molti di questi effetti. Secondo l'evidenza fornita da Peltzman, queste leggi producono sia un minor numero di morti per ogni incidente sia un maggior numero di incidenti. Il risultato netto è un piccolo cambiamento nel numero di morti al volante e un aumento del numero di morti tra i pedoni".


Per quanto riguarda le droghe, Milton Friedman (premio Nobel per l'economia) in numerosi studi (molto interessanti e consultabili in rete) si diceva addirittura favorevole alla legalizzazione delle droghe pesanti...(non condivido la sua opinione, però vale davvero la pena leggere cosa scrisse in proposito).

Ospite


Messaggio da Ospite » 21/10/2010, 17:06

ildilemmadelprigioniero ha scritto:[...]


Le cinture di sicurezza, come è noto, sono "beni meritori" (cioè lo Stato soddisfa un dato bisogno prescindendo dall'esistenza di una domanda specifica da parte dei cittadini: lo Stato valuta infatti i vantaggi che la società nel suo complesso può ricavarne. La droga, ecc. sono invece "beni di demerito").
).
ecco a me scoccia che sia lo stato che decida quali sono i beni meritori per me secondo un concetto etico imposto dall'alto. non so se mi capisci...

ildilemmadelprigioniero


Messaggio da ildilemmadelprigioniero » 21/10/2010, 17:33

parola ha scritto:[...]


ecco a me scoccia che sia lo stato che decida quali sono i beni meritori per me secondo un concetto etico imposto dall'alto. non so se mi capisci...
Certo, ti capisco. Conosco abbastanza bene il pensiero dei libertari (so che non lo sei, ma che sai di cosa parliamo. Ho letto Nozick e compagnia bella per un pò di tempo: l'idea che mi sono fatto è che in generale i libertari hanno spesso ragione nel muovere le loro critiche, ma purtroppo sono a corto di idee per quanto riguarda la parte costruens del loro discorso...sotto il profilo poi della teoria economica -nel complesso- non mi convincono per niente...). Comunque indipendentemente dal pensiero dei libertari, direi che per alcuni beni meritori (come ad es. la vaccinazione) l'operato dello Stato è lungimirante...è un discorso lungo come sai ;)

Ospite


Messaggio da Ospite » 21/10/2010, 20:38

ildilemmadelprigioniero ha scritto:[...]


, ma purtroppo sono a corto di idee per quanto riguarda la parte costruens del loro discorso...sotto il profilo poi della teoria economica -nel complesso- non mi convincono per niente...). Comunque indipendentemente dal pensiero dei libertari, direi che per alcuni beni meritori (come ad es. la vaccinazione) l'operato dello Stato è lungimirante...è un discorso lungo come sai ;)
eh certo... per questo chi non è uno studioso non puo' essere libertario se non come ideale (comunque non ho idee cattoliche dal punto di visto socio- politico. :DD , se nel caso pensi che un cattolico non possa essere un liberale. ).
anche sulle vaccinazioni avrei da dire...
ma è ot

ildilemmadelprigioniero


Messaggio da ildilemmadelprigioniero » 21/10/2010, 21:09

parola ha scritto:[...]



eh certo... per questo chi non è uno studioso non puo' essere libertario se non come ideale (comunque non ho idee cattoliche dal punto di visto socio- politico. :DD , se nel caso pensi che un cattolico non possa essere un liberale. ).
Parlavo in generale...
Un cattolico può essere liberale, certamente...

ildilemmadelprigioniero

Re: Le droghe leggere

Messaggio da ildilemmadelprigioniero » 01/11/2010, 17:04

affabile ha scritto:[...]




L'alcool, e' completamente diverso. Gli alcolizzati ci sono stati e continueranno ad esserci appunto perche' l'alcool causa dipendenza e non solo, viene anche geneticamente ereditato. Personalmente lo trovo piu' pericoloso perche' se non usato con moderazione e' capace di causare problemi irreparabili al fegato, alla gola e se usato in alte dosi e' un stimolante depressivo.

Nel mio modesto parere la nicotina che si trova nelle sigarette ad esempio e' piu' nociva della cannabis quindi bisognerebbe prima di tutto abolire l'uso delle sigarette e vedere la rivolta generale e psicologica che riuscirebbe a provocare. Il mondo (la gente) non riuscirebbe a funzionare. :DD
Da "Il Corriere della sera" di oggi:

Alcol, la droga più dannosa per la società
Il risultato di una ricerca indipendente inglese: nella scala di pericolosità gli alcolici battono eroina e crack

L'alcol è più dannoso per la salute di cocaina, cannabis o ecstasy ed è lo "stupefacente" più nocivo in relazione al suo impatto sulla società. Lo afferma uno studio pubblicato sulla rivista inglese Lancet, che riporta i risultati di una ricerca condotta da David Nutt, l'ex consigliere del governo laburista per la lotta alla droga, suggerisce che il danno complessivo prodotto dagli alcolici batte quello di crack e eroina e richiede dunque strategie coraggiose sul fronte della sanità pubblica.

COMITATO INDIPENDENTE - Lo studio riapre il dibattito sulla classificazione degli stupefacenti in Gran Bretagna e sulla necessità di una campagna contro l'alcolismo. Se le droghe fossero classificate per il danno che producono, sostengono Nutt e i suoi colleghi dell'Independent Scientific Committee on Drugs, gli alcolici dovrebbero rientrare nella categoria "A", con l'eroina e il crack. Nella classificazione su una scala di pericolosità da 1 a 100 l'alcol è a quota 72, l'eroina a 55 e il crack a 54. Il professore è stato licenziato lo scorso anno dall'allora ministro dell'Interno Alan Johnson per aver contestato la posizione del governo contraria a una revisione della classificazione degli stupefacenti. Il Comitato di Nutt voleva che la marijuana restasse droga di categoria "C" e che l'ecstasy fosse spostata dalla classe "A" sulla base di un giudizio di minor pericolosità rispetto ad altre droghe. (Fonte: Ansa)

Birnam wood prophecy


Messaggio da Birnam wood prophecy » 18/07/2012, 21:31

Non ho nulla in contrario alla legalizzazione delle droghe leggere: si potrebbe sottrarre in tal modo una fetta di mercato alla malavita colpendone duramente il business. Parecchia gente intorno a questo tema importante predica "bene" (stigmatizzando consumo e liberalizzazione di droghe leggere, parlando di primo passo verso le hard d., ecc.) e razzola male...
Non vale neanche la pena parlarne...

ghostbuster3
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Messaggio da ghostbuster3 » 20/07/2012, 16:14

Birnam wood prophecy ha scritto:Non ho nulla in contrario alla legalizzazione delle droghe leggere: si potrebbe sottrarre in tal modo una fetta di mercato alla malavita colpendone duramente il business. Parecchia gente intorno a questo tema importante predica "bene" (stigmatizzando consumo e liberalizzazione di droghe leggere, parlando di primo passo verso le hard d., ecc.) e razzola male...
Non vale neanche la pena parlarne...


Non vale la pena parlarne dici? come no? allora oltre alle sigarette, gli alcolici, il debito pubblico, le tasse, si contribuirà anche con questo a distruggere il popolo italiano. Bene così allora :(
Gli anni migliori della nostra vita sono quelli che non abbiamo ancora vissuto.