Perché confrontarsi?

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Sims
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Perché confrontarsi?

Messaggio da Sims » 19/09/2010, 15:36

Spesso mi ritrovo a notare che confrontarsi sulle proprie idee (cosa di cui sono una sostenitrice, in linea generale) ha un aspetto quasi ridicolo: se si pensa allo stesso modo ci si elogia a vicenda su quanto si sia intelligenti e acuti, se si pensa diversamente si arriva a litigare o nella migliore delle ipotesi ognuno resta del suo parere. Certo a volte capita che si cambi parzialmente opinione ma succede molto raramente e soprattutto su temi che non toccano i valori più profondi. Diciamo che al limite si accettano consigli se se ne ha bisogno ma le idee di fondo, credo anche giustamente, non cambiano.
Allora perché confrontarsi su argomenti come la politica, l'adesione alla religione e il livello di osservanza, le decisioni di coppia, come educare i figli,... ora non mi vengono altri esempi ma ne è piena la vita. Anche i nostri topic spesso si trasformano in un ripetersi di opinioni pro o contro qualcosa, dove i partecipanti non recedono mai di un passo e ognuno desidera spiegare la sua versione ma non sempre ascoltare a fondo il parere diverso. Poi ci sono quelli che alzano i toni e magari si arriva a qualche piccolo conflitto.

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arietina76
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Re: Perché confrontarsi?

Messaggio da arietina76 » 19/09/2010, 15:52

Sims ha scritto:Spesso mi ritrovo a notare che confrontarsi sulle proprie idee (cosa di cui sono una sostenitrice, in linea generale) ha un aspetto quasi ridicolo: se si pensa allo stesso modo ci si elogia a vicenda su quanto si sia intelligenti e acuti, se si pensa diversamente si arriva a litigare o nella migliore delle ipotesi ognuno resta del suo parere. Certo a volte capita che si cambi parzialmente opinione ma succede molto raramente e soprattutto su temi che non toccano i valori più profondi. Diciamo che al limite si accettano consigli se se ne ha bisogno ma le idee di fondo, credo anche giustamente, non cambiano.
Allora perché confrontarsi su argomenti come la politica, l'adesione alla religione e il livello di osservanza, le decisioni di coppia, come educare i figli,... ora non mi vengono altri esempi ma ne è piena la vita. Anche i nostri topic spesso si trasformano in un ripetersi di opinioni pro o contro qualcosa, dove i partecipanti non recedono mai di un passo e ognuno desidera spiegare la sua versione ma non sempre ascoltare a fondo il parere diverso. Poi ci sono quelli che alzano i toni e magari si arriva a qualche piccolo conflitto.
perchè confrontarsi, chiedi..... :rolleyes:
è vero che molto spesso, quando i confronti toccano temi importanti, difficilmente si cambia la propria opinione, se non parzialmente. in questo senso credo che sia più vero che sono le esperienze di vita, più che non dialogo, a farci cambiare modo di pensare.
però io credo che il dialogo non sia mai sterile: anche se non si cambia la propria opinione, in qualunque caso c'è sempre uno scambio reciproco, un arricchimento dal vedere e dal conoscere il modo di pensare di altri.
magari non lo condividiamo, ma non è mai tempo perso, io credo...
e soprattutto credo che il dialogo (di cui anch'io sono una ferma sostenitrice) aiuti molto ad avvinarsi agli altri: dialogare non vuol dire necessariamente sposare le opinioni degli altri, ma più semplicemente ascoltarle e cercare di capire, in modo tale da capire molto di più anche sulla stessa persona che ci sta di fronte.
in questo modo, pur magari continuando a rimanere dello stesso parere, è possibile fare dei passi avanti verso quella persona, consapevoli di cosa pensa, di cosa prova, e così via.
spero di essere riuscita a spiegarmi.... ;)

ildilemmadelprigioniero

Re: Perché confrontarsi?

Messaggio da ildilemmadelprigioniero » 19/09/2010, 16:18

Sims ha scritto: Allora perché confrontarsi su argomenti come la politica, l'adesione alla religione e il livello di osservanza, le decisioni di coppia, come educare i figli...
Poi ci sono quelli che alzano i toni e magari si arriva a qualche piccolo conflitto.
Per esperienza personale posso dire che il confronto mi è stato sempre utile e che non sempre la gente rimane arroccata saldamente alle proprie convinzioni: grazie al confronto molto tempo fa ho riveduto radicalmente le mie considerazioni su un certo tipo di religione che avevo (più o meno) professato fino ad allora per abbracciarne un'altra più libera per poi infine vivere in modo areligioso...non mi sono fossilizzato. Anche in campo politico le mie vedute hanno subito una evoluzione: ho abbandonato i connotati ideologici che le contraddistinguevano in origine per abbracciare una concezione più "pragmatica" . Ovviamente ciò dipende anche e soprattutto dal grado di apertura mentale, dalla curiosità che stimola la riflessione, dal desiderio di conoscenza che anima una persona che in quanto tale è soggettivo e quindi variabile da individuo a individuo.
Le discussuioni sono quindi utili e se ogni tanto sono pepate non è un problema per me: solo i morti e i buddisti non si in***** mai :DD

cescoFran

Re: Perché confrontarsi?

Messaggio da cescoFran » 19/09/2010, 16:22

arietina76 ha scritto:[...]



perchè confrontarsi, chiedi..... :rolleyes:
è vero che molto spesso, quando i confronti toccano temi importanti, difficilmente si cambia la propria opinione, se non parzialmente. in questo senso credo che sia più vero che sono le esperienze di vita, più che non dialogo, a farci cambiare modo di pensare.
però io credo che il dialogo non sia mai sterile: anche se non si cambia la propria opinione, in qualunque caso c'è sempre uno scambio reciproco, un arricchimento dal vedere e dal conoscere il modo di pensare di altri.
magari non lo condividiamo, ma non è mai tempo perso, io credo...
e soprattutto credo che il dialogo (di cui anch'io sono una ferma sostenitrice) aiuti molto ad avvinarsi agli altri: dialogare non vuol dire necessariamente sposare le opinioni degli altri, ma più semplicemente ascoltarle e cercare di capire, in modo tale da capire molto di più anche sulla stessa persona che ci sta di fronte.
in questo modo, pur magari continuando a rimanere dello stesso parere, è possibile fare dei passi avanti verso quella persona, consapevoli di cosa pensa, di cosa prova, e così via.
spero di essere riuscita a spiegarmi.... ;)
Secondo me quando scriviamo ed esprimiamo qualcosa, e cerchiamo il confronto, l'importante sarebbe che le idee degli altri ci portino a riflettere, ciò può farci cambiare posizione o no, ma sicuro ci darà da pensare.
Sicuramente litigare è stupido, non certo invece esprimere con vigore le proprie idee(senza esagerare).
Poi come dice arietina, può essere utile per capire gli altri e a volta anche noi stessi.

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tempest
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Re: Perché confrontarsi?

Messaggio da tempest » 19/09/2010, 16:37

Sims ha scritto:Spesso mi ritrovo a notare che confrontarsi sulle proprie idee (cosa di cui sono una sostenitrice, in linea generale) ha un aspetto quasi ridicolo: se si pensa allo stesso modo ci si elogia a vicenda su quanto si sia intelligenti e acuti, se si pensa diversamente si arriva a litigare o nella migliore delle ipotesi ognuno resta del suo parere. Certo a volte capita che si cambi parzialmente opinione ma succede molto raramente e soprattutto su temi che non toccano i valori più profondi. Diciamo che al limite si accettano consigli se se ne ha bisogno ma le idee di fondo, credo anche giustamente, non cambiano.
Allora perché confrontarsi su argomenti come la politica, l'adesione alla religione e il livello di osservanza, le decisioni di coppia, come educare i figli,... ora non mi vengono altri esempi ma ne è piena la vita. Anche i nostri topic spesso si trasformano in un ripetersi di opinioni pro o contro qualcosa, dove i partecipanti non recedono mai di un passo e ognuno desidera spiegare la sua versione ma non sempre ascoltare a fondo il parere diverso. Poi ci sono quelli che alzano i toni e magari si arriva a qualche piccolo conflitto.
Per quanto mi riguarda, oltre al semplice piacere di conversare, trovo nel confronto certi spunti interessanti per approfondire alcuni argomenti, oppure trovo certe frasi che per qualche motivo mi appaiono "illuminanti" e che vanno magari ad incidere su cose mie che col topic non c'entrano nulla. Confrontarsi serve poi per conoscersi. :)

Ares87
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Re: Perché confrontarsi?

Messaggio da Ares87 » 19/09/2010, 17:43

Sims ha scritto:Spesso mi ritrovo a notare che confrontarsi sulle proprie idee (cosa di cui sono una sostenitrice, in linea generale) ha un aspetto quasi ridicolo: se si pensa allo stesso modo ci si elogia a vicenda su quanto si sia intelligenti e acuti, se si pensa diversamente si arriva a litigare o nella migliore delle ipotesi ognuno resta del suo parere. Certo a volte capita che si cambi parzialmente opinione ma succede molto raramente e soprattutto su temi che non toccano i valori più profondi. Diciamo che al limite si accettano consigli se se ne ha bisogno ma le idee di fondo, credo anche giustamente, non cambiano.
Allora perché confrontarsi su argomenti come la politica, l'adesione alla religione e il livello di osservanza, le decisioni di coppia, come educare i figli,... ora non mi vengono altri esempi ma ne è piena la vita. Anche i nostri topic spesso si trasformano in un ripetersi di opinioni pro o contro qualcosa, dove i partecipanti non recedono mai di un passo e ognuno desidera spiegare la sua versione ma non sempre ascoltare a fondo il parere diverso. Poi ci sono quelli che alzano i toni e magari si arriva a qualche piccolo conflitto.
Concordo con gli altri, l'importanza del confronto sta nel confronto stesso, non tanto nelle posizioni finali, se diverse o uguali a prima..

Poi oh, è anche un modo per imparare. Per quanto possa essere ferrato su un argomento ci sarà sempre qualcosa che qualcun'altro sa e io no. E il modo migliore per saperla anche io è appunto confrontandomi!

julianus_83

Re: Perché confrontarsi?

Messaggio da julianus_83 » 19/09/2010, 18:53

Sims ha scritto:Spesso mi ritrovo a notare che confrontarsi sulle proprie idee (cosa di cui sono una sostenitrice, in linea generale) ha un aspetto quasi ridicolo: se si pensa allo stesso modo ci si elogia a vicenda su quanto si sia intelligenti e acuti, se si pensa diversamente si arriva a litigare o nella migliore delle ipotesi ognuno resta del suo parere. Certo a volte capita che si cambi parzialmente opinione ma succede molto raramente e soprattutto su temi che non toccano i valori più profondi. Diciamo che al limite si accettano consigli se se ne ha bisogno ma le idee di fondo, credo anche giustamente, non cambiano.
Allora perché confrontarsi su argomenti come la politica, l'adesione alla religione e il livello di osservanza, le decisioni di coppia, come educare i figli,... ora non mi vengono altri esempi ma ne è piena la vita. Anche i nostri topic spesso si trasformano in un ripetersi di opinioni pro o contro qualcosa, dove i partecipanti non recedono mai di un passo e ognuno desidera spiegare la sua versione ma non sempre ascoltare a fondo il parere diverso. Poi ci sono quelli che alzano i toni e magari si arriva a qualche piccolo conflitto.

il conflitto di cui parli viene sempre fuori perchè qualcuno, sbagliando, si crea un modello del suo interlocutore in base a quelle due righe che scrive (ambito forum), o a due parole che dice (vita in genere) spesso quel qualcuno va in difficoltà, perche magari scopre qualche falla nel suo ragionamento, perde così la facoltà di controbattere....allora vengono fuori le urla, gli insulti ecc....evviva

Questo succede principalmente perchè ognuno di noi si crea un pregiudizio sul suo interlocutore, e gli mette in faccia una maschera a sua scelta pur non conoscendolo bene: tutti siamo vittime e carnefici allo stesso tempo di questo fenomeno, qualcuno riesce a frenare meglio questo "impulso", altri molto meno.
Albert Einstein diceva che "è più facile distruggere un atomo che un pregiudizio", sono d'accordo con lui.

Il confronto non deve avere affatto lo scopo di farci cambiare idea su qualcosa, è semplicemente un'occasione per imparare a relazionarsi e a scambiare informazioni con gli altri.

alvin
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Re: Perché confrontarsi?

Messaggio da alvin » 19/09/2010, 20:11

Sims ha scritto:Spesso mi ritrovo a notare che confrontarsi sulle proprie idee (cosa di cui sono una sostenitrice, in linea generale) ha un aspetto quasi ridicolo: se si pensa allo stesso modo ci si elogia a vicenda su quanto si sia intelligenti e acuti, se si pensa diversamente si arriva a litigare o nella migliore delle ipotesi ognuno resta del suo parere. Certo a volte capita che si cambi parzialmente opinione ma succede molto raramente e soprattutto su temi che non toccano i valori più profondi. Diciamo che al limite si accettano consigli se se ne ha bisogno ma le idee di fondo, credo anche giustamente, non cambiano.
Allora perché confrontarsi su argomenti come la politica, l'adesione alla religione e il livello di osservanza, le decisioni di coppia, come educare i figli,... ora non mi vengono altri esempi ma ne è piena la vita. Anche i nostri topic spesso si trasformano in un ripetersi di opinioni pro o contro qualcosa, dove i partecipanti non recedono mai di un passo e ognuno desidera spiegare la sua versione ma non sempre ascoltare a fondo il parere diverso. Poi ci sono quelli che alzano i toni e magari si arriva a qualche piccolo conflitto.
Secondo me confrontarsi è una cosa bella.
Poi come un pò in tutte le cose con qualcuno ci si trova bene a farlo, con altri meno.
Penso che sia bello perchè è comunque un modo per conoscersi e un modo per comunicare con qualcuno che comunque è diverso da te.
Inoltre penso sia un bel modo anche per passare del tempo, cioè, non è che si passi tutta la vita a confrontarsi con gli altri, ma il fatto di trovare del tempo per il confronto con altre persone lo vedo come una necessità...

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tropicsnow
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Re: Perché confrontarsi?

Messaggio da tropicsnow » 19/09/2010, 20:12

Sims ha scritto:Spesso mi ritrovo a notare che confrontarsi sulle proprie idee (cosa di cui sono una sostenitrice, in linea generale) ha un aspetto quasi ridicolo: se si pensa allo stesso modo ci si elogia a vicenda su quanto si sia intelligenti e acuti, se si pensa diversamente si arriva a litigare o nella migliore delle ipotesi ognuno resta del suo parere. Certo a volte capita che si cambi parzialmente opinione ma succede molto raramente e soprattutto su temi che non toccano i valori più profondi. Diciamo che al limite si accettano consigli se se ne ha bisogno ma le idee di fondo, credo anche giustamente, non cambiano.
Allora perché confrontarsi su argomenti come la politica, l'adesione alla religione e il livello di osservanza, le decisioni di coppia, come educare i figli,... ora non mi vengono altri esempi ma ne è piena la vita. Anche i nostri topic spesso si trasformano in un ripetersi di opinioni pro o contro qualcosa, dove i partecipanti non recedono mai di un passo e ognuno desidera spiegare la sua versione ma non sempre ascoltare a fondo il parere diverso. Poi ci sono quelli che alzano i toni e magari si arriva a qualche piccolo conflitto.
io invece penso che il confronto non sia mai ridicolo. non ci si confronta per cambiare idea o per elogiarsi vicendevolmente ma per conoscere e conoscersi e soprattutto arricchirsi. a me piace ascoltare le idee degli altri anche quelle che non condivido. mi è capitato anche di cambiare idea su alcune cose che sul momento non avevo capito fino in fondo perchè mi mancava l'esperienza e che col tempo ho apprezzato e poi condiviso. il cambiamento non è mai immediato ma è sempre maturato nel tempo e accompagnato dal proprio percorso di crescita interiore, "perchè maturare significa cambiare, e che fermarsi in fondo è come morire" :)

Ospite

Re: Perché confrontarsi?

Messaggio da Ospite » 20/09/2010, 9:50

tropicsnow ha scritto:[...]



io. mi è capitato anche di cambiare idea su alcune cose che sul momento non avevo capito fino in fondo perchè mi mancava l'esperienza e che col tempo ho apprezzato e poi condiviso. il cambiamento non è mai immediato ma è sempre maturato nel tempo e accompagnato dal proprio percorso di crescita interiore, "perchè maturare significa cambiare, e che fermarsi in fondo è come morire" :)
dipende da con chi ti confronti: sulla religione e la poilitica è meglio non confrontarsi coi massimalisti di entrambi le parti.
sull'educazione dei figli o della coppia tutto dipernde dall'esperienza. ma come dice arietina e tropic ci vuole tempo. il confronto è scontro.
è evidente che il confronto con persone che conosci è migliore di quello con persone che hai visto due volte sul forum !!!!!
c'è un MA grande come una casa. se vedo che
una persona non ci arriva, non accetta opinioni diverse, chiede scuse in ginocchia, non è abbastanza intelligente io chiudo e lascio perdere.ultimamente m'è capitato con un mio buonissimo conoscente. non diventerà mio amico!
ho imparato che ci vuole stima (in modo da imparare da tutti) per continuare un rapporto, altrimenti conosco già molta gente.
p.s: io ho cambiato molto anche durante questa frequentazione del forum. ho apprezzato persone che a prima vista non capivo. e questo pero' dipende dalla mia crescita interiore!!!!!
ho copiato tropic nel suo post !!!!!

dies irae
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Re: Perché confrontarsi?

Messaggio da dies irae » 20/09/2010, 12:50

Sims ha scritto:Spesso mi ritrovo a notare che confrontarsi sulle proprie idee (cosa di cui sono una sostenitrice, in linea generale) ha un aspetto quasi ridicolo: se si pensa allo stesso modo ci si elogia a vicenda su quanto si sia intelligenti e acuti, se si pensa diversamente si arriva a litigare o nella migliore delle ipotesi ognuno resta del suo parere. Certo a volte capita che si cambi parzialmente opinione ma succede molto raramente e soprattutto su temi che non toccano i valori più profondi. Diciamo che al limite si accettano consigli se se ne ha bisogno ma le idee di fondo, credo anche giustamente, non cambiano.
Allora perché confrontarsi su argomenti come la politica, l'adesione alla religione e il livello di osservanza, le decisioni di coppia, come educare i figli,... ora non mi vengono altri esempi ma ne è piena la vita. Anche i nostri topic spesso si trasformano in un ripetersi di opinioni pro o contro qualcosa, dove i partecipanti non recedono mai di un passo e ognuno desidera spiegare la sua versione ma non sempre ascoltare a fondo il parere diverso. Poi ci sono quelli che alzano i toni e magari si arriva a qualche piccolo conflitto.

urca, proprio pochi giorni fa mi sono fatto questa domanda:
a che servono i forum?

in seguito a riflessioni come le tue, la risposta che mi sono dato è:
in genere a niente, o meglio a perdere tempo.

raramente può capitare per cercare consigli o pareri specifici su una cosa che si vuole fare, ma per il resto si trova già tutto in rete, basta cercare.
anzi a volte la gente non la capisco proprio, magari apre una discussione per fare una domanda che troverebbe risposta in 30 secondi se la ponesse ad un motore di ricerca

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Re: Perché confrontarsi?

Messaggio da dies irae » 20/09/2010, 13:24

cescoFran ha scritto: Sicuramente litigare è stupido
si è stupido, la maggior parte delle volte si sprecano energie inutilmente senza che si arrivi a guadagnarne qualcosa... però rare volte è tramite delle sonore litigate che ho instaurato dei rapporti veri e sinceri. sembra un paradosso, ma ci sono persone con cui sia io che loro abbiamo calato la maschera e ci siamo conosciuti veramente solo attraverso quella specie di rituale che è uno scontro acceso.

giammy
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Re: Perché confrontarsi?

Messaggio da giammy » 20/09/2010, 16:37

ciao,

condivido molte delle posizioni espresse, evidentemente in questo
forum abbiamo tutti delle posizioni aperte e siamo tutti bravi :-)
... un po' di autoelogio fa sempre bene :-D

Comunque, scherzi a parte, vorrei aggiungere un ulteriore motivo a vantaggio della discussione: ammesso che non ci interessi nulla degli altri, delle loro posizioni, del fatto che le cambino o no ... e di ogni altro vantaggio derivi dalla discussion, dal punto di vista puramente "egoistico" il discutere e' un esercizio della nostra mente, di portare avanti le proprie idee, di analizzare le proprie posizioni: solo con la discussione si verifica se le nostre posizioni sono effettivamente solide o nate da lughe abitudini e basta!

Per dies: e' vero, ai motori di ricerca puoi chiedere molto, ma cosa significa che il motore di ricerca di da' la risposta?
Il motore di ricerca non ti da' nulla che non sia stato inserito da qualche essere umano, e a volte trovo risposte, grazie al motore di ricerca, presenti in qualche forum: evidentemente chi ha scritto non ha perso tempo, ne ha fatto risparmiare a me (e spero viceversa, almeno qualche volta!)

ciao
giammy
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Ares87
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Re: Perché confrontarsi?

Messaggio da Ares87 » 20/09/2010, 16:44

dies irae ha scritto:[...]




urca, proprio pochi giorni fa mi sono fatto questa domanda:
a che servono i forum?

in seguito a riflessioni come le tue, la risposta che mi sono dato è:
in genere a niente, o meglio a perdere tempo.

raramente può capitare per cercare consigli o pareri specifici su una cosa che si vuole fare, ma per il resto si trova già tutto in rete, basta cercare.
anzi a volte la gente non la capisco proprio, magari apre una discussione per fare una domanda che troverebbe risposta in 30 secondi se la ponesse ad un motore di ricerca
Ma qui si parla soprattutto di amicizia, amore o si discute di attualità... che risposte vuoi trovare su google??

Amico82
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Re: Perché confrontarsi?

Messaggio da Amico82 » 20/09/2010, 21:30

tropicsnow ha scritto:[...]



io invece penso che il confronto non sia mai ridicolo. non ci si confronta per cambiare idea o per elogiarsi vicendevolmente ma per conoscere e conoscersi e soprattutto arricchirsi. a me piace ascoltare le idee degli altri anche quelle che non condivido. mi è capitato anche di cambiare idea su alcune cose che sul momento non avevo capito fino in fondo perchè mi mancava l'esperienza e che col tempo ho apprezzato e poi condiviso. il cambiamento non è mai immediato ma è sempre maturato nel tempo e accompagnato dal proprio percorso di crescita interiore, "perchè maturare significa cambiare, e che fermarsi in fondo è come morire" :)
quoto tutte le parole! ;)
secondo me è assurdo affermare che un confronto sia ridicolo. :rolleyes:
certamente è difficile confrontarsi con gli altri, in particolar modo quando le idee sono diverse e quando la persona dall'altra parte (oppure anche noi stessi) non vuole proprio saperne di stare ad ascoltare (ascoltare non vuol dire per forza condividere ma porre attenzione alle opinioni altrui e rispettarle).
condivido in pieno anche il fatto che confrontarsi significhi arricchirsi (chi non si confronta con nessuno è socialmente isolato) e talvolta anche mutare (in meglio) le proprie opinioni ed idee.
talvolta mi è successo di confrontarmi con gente che aveva idee diverse dalle mie e, seppur all'inizio rimanevo inchiodato sulle mie posizioni (che ritenevo giuste e veritiere), con il tempo, riflettendo su queste opinioni e idee discordanti, ho mutato parzialmente (in certi casi anche totalmente) le mie idee iniziali.
"la mente è la sua stessa condizione e, in sè sola, può fare dell'inferno un paradiso, del paradiso un inferno"

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Messaggio da dies irae » 20/09/2010, 21:50

uhmmm

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Re: Perché confrontarsi?

Messaggio da Niobe85 » 20/09/2010, 22:28

Amico82 ha scritto:[...]



quoto tutte le parole! ;)
secondo me è assurdo affermare che un confronto sia ridicolo. :rolleyes:
certamente è difficile confrontarsi con gli altri, in particolar modo quando le idee sono diverse e quando la persona dall'altra parte (oppure anche noi stessi) non vuole proprio saperne di stare ad ascoltare (ascoltare non vuol dire per forza condividere ma porre attenzione alle opinioni altrui e rispettarle).
condivido in pieno anche il fatto che confrontarsi significhi arricchirsi (chi non si confronta con nessuno è socialmente isolato) e talvolta anche mutare (in meglio) le proprie opinioni ed idee.
talvolta mi è successo di confrontarmi con gente che aveva idee diverse dalle mie e, seppur all'inizio rimanevo inchiodato sulle mie posizioni (che ritenevo giuste e veritiere), con il tempo, riflettendo su queste opinioni e idee discordanti, ho mutato parzialmente (in certi casi anche totalmente) le mie idee iniziali.
E io quoto tutte le tue parole!! :D
Il Sognatore che crede ai propri Sogni, sicuramente li vedrà realizzati...

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bluver
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Re: Perché confrontarsi?

Messaggio da bluver » 21/09/2010, 13:46

tropicsnow ha scritto:[...]



io invece penso che il confronto non sia mai ridicolo. non ci si confronta per cambiare idea o per elogiarsi vicendevolmente ma per conoscere e conoscersi e soprattutto arricchirsi. a me piace ascoltare le idee degli altri anche quelle che non condivido. mi è capitato anche di cambiare idea su alcune cose che sul momento non avevo capito fino in fondo perchè mi mancava l'esperienza e che col tempo ho apprezzato e poi condiviso. il cambiamento non è mai immediato ma è sempre maturato nel tempo e accompagnato dal proprio percorso di crescita interiore, "perchè maturare significa cambiare, e che fermarsi in fondo è come morire" :)
Mi è piaciuto come hai saputo esprimere l'idea di confronto che condivido.
Un conto è chiedere un parere su un aspetto concreto e poi posso seguirlo o meno
Diverso è il confrontarsi su temi, aprrocci, punti di vista. In questo caso per esempio mi piace sentire il punto di vista dell'altro ma mi infastidisce molto se mi accorgo che tenta di farmi cambiare idea. Perchè tale cambiamento è qualcosa che può o non può avvenire e comunque frutto di una rielaborazione personale a volte anche a distanza di tempo.
Diffido per contro di quelli che cambiano idea troppo facilmente


Mi trovo concorde anche con l'idea di confronto come esercizio della nostra mente di Giammy, spesso è quando vieni chiamato ad esprimerti e a confrontarti che comprendi quanto fondata è la tua idea/visione sulle cose.

Sul forum a volte mi capita anche, non so a voi, di rendermi conto
che su certi aspetti, situazioni o altro non ho mai riflettuto, ho un 'idea chiara o non riesco ad esprimerla. Però vedo queste come occasioni e spunti che voi mi date per pensarci su e mi piace leggere come gli atri si pongono su tali temi.
Io son come loro in perpetuo volo

Ospite

Re: Perché confrontarsi?

Messaggio da Ospite » 21/09/2010, 15:11

Sims ha scritto:Spesso mi ritrovo a notare che confrontarsi sulle proprie idee (cosa di cui sono una sostenitrice, in linea generale) ha un aspetto quasi ridicolo: se si pensa allo stesso modo ci si elogia a vicenda su quanto si sia intelligenti e acuti, se si pensa diversamente si arriva a litigare o nella migliore delle ipotesi ognuno resta del suo parere.
Si tratta di conclusioni derivanti da posizioni assolute e intransigenti, e quindi a mio modesto avviso, sciocche e superficiali. Questo se, nella volontà delle parti, vi sia desiderio di capire, analizzare e migliorare.
Ci possono però essere confronti meno impegnativi, che potrebbero magari vertere su questioni banali, e per nulla foriere di accese discussioni. Essi sono accettati come puro e semplice passatempo.
Sims ha scritto: Certo a volte capita che si cambi parzialmente opinione ma succede molto raramente e soprattutto su temi che non toccano i valori più profondi. Diciamo che al limite si accettano consigli se se ne ha bisogno ma le idee di fondo, credo anche giustamente, non cambiano.
Beh, cambiare proprio in funzione solamente di un confronto, non è facile. Per cambiamento io intendo un lento percorso di introspezione e riflessione, dove le idee altrui, costituiscono al massimo lo stimolo per un tentativo di revisione, ma sicuramente mai la forza determinante.

Sims ha scritto: Allora perché confrontarsi su argomenti come la politica, l'adesione alla religione e il livello di osservanza, le decisioni di coppia, come educare i figli,... ora non mi vengono altri esempi ma ne è piena la vita.
Io infatti evito sia la politica che la religione. Oltre che essere argomenti verso i quali nutro parecchio disinteresse, trovo come costituiscano per molta gente, dei parametri di identità e appartenenza, al solo di fine di schierarsi per un gruppo o una fazione, e propagandare l'assoluta e unica bontà del proprio credo. Essendo un individuo per nulla definito e scontato, non riesco a pensare ad un qualcosa di unico e assoluto, quindi l'accapigliarsi per inculcarne la ragione, mi appare come un costume zotico e cialtrone. Specie nella politica.
Sims ha scritto: Anche i nostri topic spesso si trasformano in un ripetersi di opinioni pro o contro qualcosa, dove i partecipanti non recedono mai di un passo e ognuno desidera spiegare la sua versione ma non sempre ascoltare a fondo il parere diverso. Poi ci sono quelli che alzano i toni e magari si arriva a qualche piccolo conflitto.
Trovo che la discussione qui su Mailamici sia molto rispettosa e pregna di belle considerazioni e riflessioni. Non vi è di base la pretesa di insegnare o imporre nulla, ma un pacato scambio di vedute e opinioni, oppure una richiesta piacevole di consigli.
Laddove si alzi il tono, oppure si usi un'esposizione forte e determinata delle proprie argomentazioni, coloro che se ne risentono perchè di vedute opposte, penso dimostrino solo eccessiva sensibilità o vago senso del confronto e della diversità in genere. Meglio non pensare di essere i depositari della verità...

Bea86
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Re: Perché confrontarsi?

Messaggio da Bea86 » 21/09/2010, 17:24

come hanno già detto gli altri, è bello scambiare opinioni, per quanto sia difficile poi cambiare le proprie convinzioni, ascoltare un altro parere può darci sempre un punto di vista diverso su cui riflettere e migliorare noi stessi...
io ho trovato benefici sia dal frequentare incontri, che dal conoscere persone diverse da me per quanto riguarda anche temi importanti come politica e religione, sia dal semplice scrivere sui forum...

Sims
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Messaggio da Sims » 25/09/2010, 11:29

Letto tutto. Concordo con l'inno al confronto che ne viene fuori. Io adoro parlare con le persone, guardare negli occhi qualcuno che afferma uuna cosa in cui crede, sentire come vibra la sua voce a seconda dell'intensità dell'emozione. Oppure cercare come l'ago in un pagliaio ciò che i meno loquaci intendono nelle loro risposte monosillabiche... :-)
Chi ha risposto dando per scontato che io pensi il contrario e partendo in quarta mi ha lasciata sconcertata, perché non mi sembra di non aver mostrato la mia natura in questo forum. Comunque... :rolleyes:
Il punto su cui rifletto a volte è proprio questo tabù della religione e della politica. Sono argomenti scottanti, tanto che anche il forum li vieta, e capisco perfettamente le motivazioni. Ogni volta che qualcuno sbagliando ne ha parlato sono nate delle discussioni in tempo zero. Credo che la motivazione stia nel fatto che nessuno accetta di essere indottrinato e in questi ambiti si tende a parlare con tono da prete sul pulpito; si vanno a toccare scelte molto intime e personali, a volte inspiegabili razionalmente.
Solo che per me sono temi importanti e interessanti. Attualmente in particolare la politica è qualcosa che mi asssorbe e che desta in me molte riflessioni. Vorrei poterle condividere ma è difficile anche con le persone più care, basta una sfumatura di opinione un po' diversa e già ci si irrigidisce.
Mi è capitato, certamente, di ascoltare e di rivedere certe mie posizioni riflettendoci su. Ma la mia natura passionale mi porta più spesso allo scontro e se lo evito per quieto vivere comunque il rapporto ne esce un po' "ammaccato". Rendo l'idea? Ma a me confrontarmi su che tempo fa (è un'esagerazione, solo per spiegarmi, lo dico per chi prende tutto alla lettera!) non interessa e a volte mi accorgo che non resta molto altro se non si vuole incorrere in momenti spiacevoli.

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Messaggio da Ospite » 25/09/2010, 13:32

Sims ha scritto: Il punto su cui rifletto a volte è proprio questo tabù della religione e della politica. Sono argomenti scottanti, tanto che anche il forum li vieta, e capisco perfettamente le motivazioni. Ogni volta che qualcuno sbagliando ne ha parlato sono nate delle discussioni in tempo zero. Credo che la motivazione stia nel fatto che nessuno accetta di essere indottrinato e in questi ambiti si tende a parlare con tono da prete sul pulpito; si vanno a toccare scelte molto intime e personali, a volte inspiegabili razionalmente.
Solo che per me sono temi importanti e interessanti.
Il tono da prete sul pulpito, purtroppo non viene riservato unicamente ad argomenti come politica e religione. Anzi, sebbene questi possano prevedere anche riferimenti di carattere storico e documentale, quindi difficilmente interpretabili per alcuni versi, nei sentimenti e nelle emozioni ciò non dovrebbe avvenire. Eppure tanti "pontificatori" pretendono di sapere tutto sulla vita di coppia, l'educazione dei figli, il tradimento e via dicendo. E con fare tracotante da novelli Savonarola, lanciano strali di rettitudine e moralità verso coloro che magari umilmente e rispettosamente si chiedono il perchè di tante cose, oppure vivono con passione e istinto certe manifestazioni dell'essere umano.

Tornando a quel senso partigiano e idealista di affrontare gli argomenti di politica e religione, io personalmente vi ravviso unicamente poca apertura mentale e intransigenza della peggior risma. La religione è qualcosa che attiene tantissimo all'inspiegabile, e pure considera aspetti particolarmente intimi e nascosti. Come si fà ad aggredirli e condannarli solo perchè magari si è atei? Tanto per fare un esempio.
Sulla politica poi stenderei un velo pietoso perchè, l'alimentare il dibattito e la competizione sulle diverse posizioni, vale unicamente a dare conforto, almeno nel panorama italico, a questa "casta" di maneggioni e profittatori che celandosi dietro simboli e programmi inconcludenti, non fanno altro che i propri esclusivi interessi calpestando da decenni regole, doveri e senso di responsabilità. Nessuno escluso.

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arietina76
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Messaggio da arietina76 » 25/09/2010, 13:41

Shadow750 ha scritto:[...]



Il tono da prete sul pulpito, purtroppo non viene riservato unicamente ad argomenti come politica e religione. Anzi, sebbene questi possano prevedere anche riferimenti di carattere storico e documentale, quindi difficilmente interpretabili per alcuni versi, nei sentimenti e nelle emozioni ciò non dovrebbe avvenire. Eppure tanti "pontificatori" pretendono di sapere tutto sulla vita di coppia, l'educazione dei figli, il tradimento e via dicendo. E con fare tracotante da novelli Savonarola, lanciano strali di rettitudine e moralità verso coloro che magari umilmente e rispettosamente si chiedono il perchè di tante cose, oppure vivono con passione e istinto certe manifestazioni dell'essere umano.
pienamente d'accordo. credo che questo "ergersi sul pulpito" sia l'ostacolo principale ad un vero dialogo, e non tanto l'argomento (politica o religione).
ci si può confrontare su ogni argomento (inclusi questi), e magari alla fine rimanere comunque della propria opinione. ma se si affronta il dialogo col pre-concetto "io so tutto e gli altri non capiscono", salendo in cattedra e giudicando dall'altro in basso, allora non c'è storia: che si parli di politica o religione, o dell'argomento più leggere, il dialogo e il confronto in realtò vengono a mancare.

Ospite


Messaggio da Ospite » 25/09/2010, 13:51

arietina76 ha scritto:[...]
...se si affronta il dialogo col pre-concetto "io so tutto e gli altri non capiscono", salendo in cattedra e giudicando dall'altro in basso, allora non c'è storia: che si parli di politica o religione, o dell'argomento più leggere, il dialogo e il confronto in realtò vengono a mancare.
Perfettamente in sintonia con quanto hai scritto. Vorrei permettermi di dire che, molto spesso questi soggetti pseudo-santoni, sono elementi delusi e frustrati da loro stessi. Incapaci magari di "mordere" la vita con gaiezza e spirito libero, oppure imprigionati in un loro essere anticonformisti e avulsi ad ogni inserimento in società, estrinsecano colpe e malvagità verso un mondo che non li capisce e che li esclude. Rifiutano a priori il confronto, perchè oramai preda della loro Crociata idealista, diventando anche acerbi e insopportabili. E guai a contraddirli...

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bluver
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Messaggio da bluver » 26/09/2010, 21:31

Sims ha scritto:Letto tutto. Concordo con l'inno al confronto che ne viene fuori. Io adoro parlare con le persone, guardare negli occhi qualcuno che afferma uuna cosa in cui crede, sentire come vibra la sua voce a seconda dell'intensità dell'emozione. Oppure cercare come l'ago in un pagliaio ciò che i meno loquaci intendono nelle loro risposte monosillabiche... :-)
Chi ha risposto dando per scontato che io pensi il contrario e partendo in quarta mi ha lasciata sconcertata, perché non mi sembra di non aver mostrato la mia natura in questo forum. Comunque... :rolleyes:
Il punto su cui rifletto a volte è proprio questo tabù della religione e della politica. Sono argomenti scottanti, tanto che anche il forum li vieta, e capisco perfettamente le motivazioni. Ogni volta che qualcuno sbagliando ne ha parlato sono nate delle discussioni in tempo zero. Credo che la motivazione stia nel fatto che nessuno accetta di essere indottrinato e in questi ambiti si tende a parlare con tono da prete sul pulpito; si vanno a toccare scelte molto intime e personali, a volte inspiegabili razionalmente.
Solo che per me sono temi importanti e interessanti. Attualmente in particolare la politica è qualcosa che mi asssorbe e che desta in me molte riflessioni. Vorrei poterle condividere ma è difficile anche con le persone più care, basta una sfumatura di opinione un po' diversa e già ci si irrigidisce.
Mi è capitato, certamente, di ascoltare e di rivedere certe mie posizioni riflettendoci su. Ma la mia natura passionale mi porta più spesso allo scontro e se lo evito per quieto vivere comunque il rapporto ne esce un po' "ammaccato". Rendo l'idea? Ma a me confrontarmi su che tempo fa (è un'esagerazione, solo per spiegarmi, lo dico per chi prende tutto alla lettera!) non interessa e a volte mi accorgo che non resta molto altro se non si vuole incorrere in momenti spiacevoli.
credo che religione e politica siano due temi molto diversi in relazione al confronto ovviamente, che è il tema del topic.
é vero sono temi di cui spesso è difficile parlare.
Ma se ci riferiamo alla religione credo che sia di per se irrazionale, basata su dei credo e fede, e un credente che li considera un dono forse fa fatica ad accettare che qualcuno possa interferire in quello. (Oddio non so se mi riesco a spiegare). Quando in realtà le possibilità di scambio possono essere su molti piani e anche a me piace molto approfondire i diversi approcci e il loro legame con la cultura in cui sono maggiormente presenti.
Per la politica è diverso, le posizioni sono frutto di scelte consapevoli, dovrebbe essere produttivo confrontarsi per avere più elementi di conoscenza. In realtà, come dici tu, è sempre molto difficile. Non sarà che incide una certa insicurezza di fondo nelle proprie scelte e orientamenti e quindi una difficoltà a mettersi in gioco?
Ovviamente sono solo riflessioni personali e mi piacerebbe sentire il vostro parere
Io son come loro in perpetuo volo

Sims
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Messaggio da Sims » 02/10/2010, 17:19

bluver ha scritto:[...]



credo che religione e politica siano due temi molto diversi in relazione al confronto ovviamente, che è il tema del topic.
é vero sono temi di cui spesso è difficile parlare.
Ma se ci riferiamo alla religione credo che sia di per se irrazionale, basata su dei credo e fede, e un credente che li considera un dono forse fa fatica ad accettare che qualcuno possa interferire in quello. (Oddio non so se mi riesco a spiegare). Quando in realtà le possibilità di scambio possono essere su molti piani e anche a me piace molto approfondire i diversi approcci e il loro legame con la cultura in cui sono maggiormente presenti.
Per la politica è diverso, le posizioni sono frutto di scelte consapevoli, dovrebbe essere produttivo confrontarsi per avere più elementi di conoscenza. In realtà, come dici tu, è sempre molto difficile. Non sarà che incide una certa insicurezza di fondo nelle proprie scelte e orientamenti e quindi una difficoltà a mettersi in gioco?
Ovviamente sono solo riflessioni personali e mi piacerebbe sentire il vostro parere
La tua domanda è molto pertinente secondo me: personalmente credo fortemente in certi valori che si possono definire politici in senso lato, direi più legati al senso della giustizia e al senso civico. Credo nello spirito delle leggi e nella polis (chiedo scusa a chi non ha fatto studi classici ma è lì la culla della politica, secondo me). Purtroppo il mio è un sentire anche molto viscerale, quindi in parte irrazionale. Certo so elencare le ragioni che mi fanno credere in ciò che credo ma forse mi serve essere da sola davanti a una pagina da scrivere. Invece di persona mi lascio prendere dalla foga e cado nel timore di non essere capita. E quando vedo che l'altro - povero diavolo di turno - resta della sua opinione io sento di aver fallito. Non che pretenda di far cambiare idea agli altri ma vorrei che il mio entusiasmo fosse contagioso.

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Messaggio da tropicsnow » 02/10/2010, 17:42

Sims ha scritto: Certo so elencare le ragioni che mi fanno credere in ciò che credo ma forse mi serve essere da sola davanti a una pagina da scrivere. Invece di persona mi lascio prendere dalla foga e cado nel timore di non essere capita. E quando vedo che l'altro - povero diavolo di turno - resta della sua opinione io sento di aver fallito. Non che pretenda di far cambiare idea agli altri ma vorrei che il mio entusiasmo fosse contagioso.
considerando la parte che ho evidenziato mi viene da pensare che il problema non sia l'"ottusità" dei tuoi interlocutori che restano fermi sulle proprie opinioni quanto il tuo bisogno di "conferme". il bisogno di far dipendere la tua autostima da un riconoscimento esteriore (la condivione del tuo entusiasmo e delle tue idee) :thinking:

ildilemmadelprigioniero


Messaggio da ildilemmadelprigioniero » 02/10/2010, 19:01

bluver ha scritto:[...]



se ci riferiamo alla religione credo che sia di per se irrazionale, basata su dei credo e fede, e un credente che li considera un dono forse fa fatica ad accettare che qualcuno possa interferire in quello. (Oddio non so se mi riesco a spiegare).
Ti sei spiegata benissimo... ;) il credente spesso scambia le critiche (peraltro, sovente, abbondantemente "argomentate": l'ateo vero non è un semplice negatore) per mera intolleranza verso la religione professata; non riflette mininamente sul contenuto di una critica (nel senso che non prende neanche lontanamente in considerazione la possibilità di operare una valutazione oggettiva). Spesso piantare ortaggi nel deserto del Gobi è più proficuo che parlare ad un religioso (oasi escluse, ovviamente :DD )

Ares87
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Messaggio da Ares87 » 02/10/2010, 20:41

ildilemmadelprigioniero ha scritto:[...]


Ti sei spiegata benissimo... ;) il credente spesso scambia le critiche (peraltro, sovente, abbondantemente "argomentate": l'ateo vero non è un semplice negatore) per mera intolleranza verso la religione professata; non riflette mininamente sul contenuto di una critica (nel senso che non prende neanche lontanamente in considerazione la possibilità di operare una valutazione oggettiva). Spesso piantare ortaggi nel deserto del Gobi è più proficuo che parlare ad un religioso (oasi escluse, ovviamente :DD )
Si potrebbe fare lo stesso identico ragionamento anche per l'ateo. Perchè non lo fai mai?

ildilemmadelprigioniero


Messaggio da ildilemmadelprigioniero » 02/10/2010, 21:28

Ares87 ha scritto:[...]



Si potrebbe fare lo stesso identico ragionamento anche per l'ateo.
Perchè? Forse l'ateo sostiene una verità dogmatica? :DD
Se un fedele potesse dimostrare con valide argomentazioni filosofiche, logiche, empiriche, ecc. che Dio esiste non avrei problemi a crederci.
Ma quel fedele deve ancora nascere :DD