Quand'è accettabile arrendersi?

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cescoFran

Quand'è accettabile arrendersi?

Messaggio da cescoFran » 31/07/2010, 11:48

Intendo nella vita, quand'è che si può dire:si, a questo punto la resa è comprensibile.
Non stò parlando di morte, ma di diventare passivi alla vita.
So che arriveranno una valanga di messaggi con scritto:Mai mai arrendersi c'è sempre da lottare per questo o per quello! :)

Son pronto a leggere di tutto.

merymery

Re: Quand'è accettabile arrendersi?

Messaggio da merymery » 31/07/2010, 12:06

cescoFran ha scritto:Intendo nella vita, quand'è che si può dire:si, a questo punto la resa è comprensibile.
Non stò parlando di morte, ma di diventare passivi alla vita.
So che arriveranno una valanga di messaggi con scritto:Mai mai arrendersi c'è sempre da lottare per questo o per quello! :)

Son pronto a leggere di tutto.
Ciao Fran,dimmi perchè vuoi arrenderti?Non c'è qualcosa o qualcuno che ti dia motivo di lottare?Sei giovanissimo,hai tutta la vita d'avanti scegli un traguardo e lotta per raggiungerlo.ciao.mery.
;) ;) ;)

cescoFran

Re: Quand'è accettabile arrendersi?

Messaggio da cescoFran » 31/07/2010, 12:30

merymery ha scritto:[...]



Ciao Fran,dimmi perchè vuoi arrenderti?Non c'è qualcosa o qualcuno che ti dia motivo di lottare?Sei giovanissimo,hai tutta la vita d'avanti scegli un traguardo e lotta per raggiungerlo.ciao.mery.
;) ;) ;)
No, niente e nessuno, ma parliamo in generale e non di me che è meglio.

Ospite

Re: Quand'è accettabile arrendersi?

Messaggio da Ospite » 31/07/2010, 14:07

cescoFran ha scritto:Intendo nella vita, quand'è che si può dire:si, a questo punto la resa è comprensibile.
Non stò parlando di morte, ma di diventare passivi alla vita.
So che arriveranno una valanga di messaggi con scritto:Mai mai arrendersi c'è sempre da lottare per questo o per quello! :)
Son pronto a leggere di tutto.
E ti aspetteresti invece messaggi del tipo: "io sono già in fase vegetale..." oppure "vado avanti per inerzia..." ???? :rolleyes:

La vita in sè non è facile, e presenta continui ostacoli e problemi. Non bisogna mai darsi per vinti, casomai riflettere su scelte troppo avventate o momenti di delusione. Rinunciare ad alzarsi ancora una volta la mattina, vedere il sole che nasce, poter respirare e guardare coi propri occhi il Mondo che gira attorno, è qualcosa per il quale vale la pena di andare avanti e continuare a vivere.

Ares87
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Re: Quand'è accettabile arrendersi?

Messaggio da Ares87 » 31/07/2010, 14:27

cescoFran ha scritto:Intendo nella vita, quand'è che si può dire:si, a questo punto la resa è comprensibile.
Non stò parlando di morte, ma di diventare passivi alla vita.
So che arriveranno una valanga di messaggi con scritto:Mai mai arrendersi c'è sempre da lottare per questo o per quello! :)

Son pronto a leggere di tutto.

é una bella domanda.
Non lo so, da persona estremamente idealista quale sono mi verrebbe da dire che no, non si molla mai e per nessun motivo perchè è nel momento in cui si molla che si fallisce e non prima. E nemmeno dopo.

Ora però provo a calarmi nella realtà.

Allora, io penso che potrei arrivare a mollare un mio particolare obiettivo o un mio sogno, nel momento in cui mi renda conto di non avere abbastanza talento per poterlo realizzare. Che sarebbe solo un inutile spreco di tempo. Anche se è piuttosto problematico capire se questa convinzione sia reale o sia soltanto il frutto di una bassa autostima o magari del giudizio degli altri.

Se però ti riferisci alla vita in generale allora credo che a volte ci capitino delle cose, delle delusioni talmente grandi, delle sofferenze così forti che ci fanno pensare che mai le cose potranno tornare ad andare bene. E allora ci inizia a scivolare addosso tutto quanto. Viene voglia di arrendersi come dici tu. Questi atteggiamenti io li comprendo e li giustifico ed è inutile stare a dire: "dai reagisci". Credo che ognuno abbia bisogno di prendersi il suo tempo per elaborare il proprio malessere, ma alla fine, prima o poi, reagirà. In qualche modo lo farà.

Forse uno psicologo può aiutare, non lo so, anche se personalmente preferisco rivolgermi a Dio se ho bisogno di parlare con qualcuno.
Oppure troverà risorse dentro se stesso nella convinzione che chi c'ha da avere avrà.
Inoltre, la vita è talmente piena di sorprese che ad un certo punto diventa impossibile essere passivi e non reagire. C'è tanto dolore è vero, ma ci sono anche tante cose meravigliose (come dice la canzone). Basta saperle osservare.

Micol*

Re: Quand'è accettabile arrendersi?

Messaggio da Micol* » 31/07/2010, 16:23

cescoFran ha scritto:Intendo nella vita, quand'è che si può dire:si, a questo punto la resa è comprensibile.
Non stò parlando di morte, ma di diventare passivi alla vita.
So che arriveranno una valanga di messaggi con scritto:Mai mai arrendersi c'è sempre da lottare per questo o per quello! :)

Son pronto a leggere di tutto.
Che strana domanda....nel senso che per me la resa nei confronti della vita è associata all'idea della morte...Se invece parliamo di momenti allora ci può stare.Chi di noi non ha magari lotatto per qualcosa o per qualcuno credendoci all'inverosimile e poi ha dovuto constatare che non si poteva fare o dire di più?Certo le conseguenze dopo possono essere delle più svariate c'è chi si deprime chi si mette in discussione chi si lascia vivere, chi va fuori di testa.....Chi può dire sì per quella cosa è ragionevole arrendersi?

Ospite

Re: Quand'è accettabile arrendersi?

Messaggio da Ospite » 01/08/2010, 17:45

cescoFran ha scritto:Intendo nella vita, quand'è che si può dire:si, a questo punto la resa è comprensibile.
Non stò parlando di morte, ma di diventare passivi alla vita.
So che arriveranno una valanga di messaggi con scritto:Mai mai arrendersi c'è sempre da lottare per questo o per quello! :)

Son pronto a leggere di tutto.

Purtroppo non sempre la nostra azione, il nostro prodigarsi, è atto a produrre un effetto a nostro favore. I risultati non sempre dipendono dal nostro volere, una percentuale dipende anche dagli altri. Dal canto nostro dobbiamo tendere sempre verso quel qualcosa ma ad un certo punto dobbiamo chiederci: quello che faccio può ancora servire per raggiungere quell'obiettivo? Se la risposta è no.. allora dobbiamo fermarci perchè ogni ulteriore sforzo sarebbe inutile.

Questo è l'unico limite che riconosco e che accetterei.

julianus_83

Re: Quand'è accettabile arrendersi?

Messaggio da julianus_83 » 01/08/2010, 18:16

cescoFran ha scritto:Intendo nella vita, quand'è che si può dire:si, a questo punto la resa è comprensibile.
Non stò parlando di morte, ma di diventare passivi alla vita.
So che arriveranno una valanga di messaggi con scritto:Mai mai arrendersi c'è sempre da lottare per questo o per quello! :)

Son pronto a leggere di tutto.
è lecito arrendersi quando l'alternativa è migliore di continuare a credere e lottare in qualcosa che oggettivamente diventa solo uno sbattersi inutile e che non porta i risultati sperati...il problema è ovviamente capirlo in tempo! ;)

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arietina76
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Re: Quand'è accettabile arrendersi?

Messaggio da arietina76 » 01/08/2010, 18:50

cescoFran ha scritto:Intendo nella vita, quand'è che si può dire:si, a questo punto la resa è comprensibile.
Non stò parlando di morte, ma di diventare passivi alla vita.
So che arriveranno una valanga di messaggi con scritto:Mai mai arrendersi c'è sempre da lottare per questo o per quello! :)

Son pronto a leggere di tutto.
agomento delicato, questo, a cui è difficile dare una risposta.
hai ragione, cescofran, quando dici che ti arriveranno un sacco di messaggi con scritto: "mai arrendersi", perchè è la prima risposta che viene spontanea dare. e viene spontanea perchè è quella giusta, nel senso che, in linea di principio, non bisognerebbe mai arrendersi, e anzi si trovebbe sempre trovare qualcosa per cui valga la pena lottare.

sapere questo non vuol dire, però, essere sempre in grado di farlo, perchè ci sono cose che ci colpiscono con una tale intensità, quasi violenza, da piegarci le gambe, e da farci urlare: "basta, mi arrendo".
altre volte, invece, questo effetto lo sortiscono anche le piccole delusioni, quelle che, di solito, non hanno un effetto tanto dirompente, ma che tal volta arrivano in momenti di particolare vulnerabilità. insomma, è la classica goccia che fa traboccare un vaso già pieno.

è impossibile dire, in generale, quando la resa sia giustificata: è una cosa molto soggettiva. ciascuno di noi ha un proprio limite, che dipende da un'infinità di fattori: le nostre esperienze di vita, la nostra sensibilità, il nostro carattere.....
credo comunque che anche un periodo di resa possa, alla fine, essere utile: noi siamo il risultato, il frutto delle esperienze che viviamo, e se si riesce a superare questo periodo di crisi, forse si diventa un pochino più forti e persone migliori. a volte serve anche, a suo modo, toccare il fondo...
sempre che, ovviamente, ciò non sfoci in una vera e propria depressione: in questo caso allora è certamente preferibile cercare l'aiuto di una persona competente, piuttosto che attendere gli eventi...

dies irae
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Re: Quand'è accettabile arrendersi?

Messaggio da dies irae » 01/08/2010, 21:06

cescoFran ha scritto:Intendo nella vita, quand'è che si può dire:si, a questo punto la resa è comprensibile.
Non stò parlando di morte, ma di diventare passivi alla vita.

penso che capiti più spesso di quanto non si immagini.
il più delle volte per brevi periodi, poi la vita stessa fa si che usciamo dalla passività, altre volte questi brevi periodi diventano patologia vera e propria.
i motivi sono tanti, ma penso che tutti portino alla stessa direzione da cui poi nasce la passività. mi sembra spiegato bene in questa citazione:

"Se sappiamo che il futuro sarà molto buio o doloroso, perdiamo la nostra determinazione a vivere. Perciò la vita è qualcosa che si basa sulla speranza"

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Re: Quand'è accettabile arrendersi?

Messaggio da tempest » 02/08/2010, 12:27

dies irae ha scritto:[...]

i motivi sono tanti, ma penso che tutti portino alla stessa direzione da cui poi nasce la passività. mi sembra spiegato bene in questa citazione:

"Se sappiamo che il futuro sarà molto buio o doloroso, perdiamo la nostra determinazione a vivere. Perciò la vita è qualcosa che si basa sulla speranza"
Semplice e vero: ci si arrende quando si perde la speranza.

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Merlino
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Re: Quand'è accettabile arrendersi?

Messaggio da Merlino » 02/08/2010, 12:30

cescoFran ha scritto:Intendo nella vita, quand'è che si può dire:si, a questo punto la resa è comprensibile.
Non stò parlando di morte, ma di diventare passivi alla vita.
So che arriveranno una valanga di messaggi con scritto:Mai mai arrendersi c'è sempre da lottare per questo o per quello! :)

Son pronto a leggere di tutto.
Facile: se si ha intenzione di morire, in senso fisico vero e proprio, allora ci si può arrendere.
Altrimenti, MAI!

dies irae
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Re: Quand'è accettabile arrendersi?

Messaggio da dies irae » 02/08/2010, 13:11

tempest ha scritto:[...]


Semplice e vero: ci si arrende quando si perde la speranza.

ah dimenticavo. è una frase estrapolata da una riflessione del dalai lama.
grand'uomo, anzichenò

poli_opposti

Re: Quand'è accettabile arrendersi?

Messaggio da poli_opposti » 13/08/2010, 12:12

cescoFran ha scritto:Intendo nella vita, quand'è che si può dire:si, a questo punto la resa è comprensibile.
Non stò parlando di morte, ma di diventare passivi alla vita.
So che arriveranno una valanga di messaggi con scritto:Mai mai arrendersi c'è sempre da lottare per questo o per quello! :)

Son pronto a leggere di tutto.
Sai cosa? a volte ci si arrende, poi ci si riprende, poi ci si arrende ancora e così via... è la giostra eterna dell'esistenza... alle volte abbiamo energie, in altri momenti no. In quei momenti no, ci si siede e si aspetta...

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Re: Quand'è accettabile arrendersi?

Messaggio da duca.bambaluc » 13/08/2010, 21:35

cescoFran ha scritto:Intendo nella vita, quand'è che si può dire:si, a questo punto la resa è comprensibile.
Non stò parlando di morte, ma di diventare passivi alla vita.
So che arriveranno una valanga di messaggi con scritto:Mai mai arrendersi c'è sempre da lottare per questo o per quello! :)

Son pronto a leggere di tutto.

Accidenti, che domanda. Sai che tante volte me lo sono chiesto anche io? Fino a quando insistere e' giusto, e quando invece diventa testardaggine?

Amleto nel suo monologo si chiede la stessa cosa.
"se sia più nobil animo
sopportar le fiondate e le frecciate
d'una sorte oltraggiosa,
o armarsi contro un mare di sciagure,
e contrastandole finir con esse.
Morire... addormentarsi: nulla più.
E con un sonno dirsi di por fine
alle doglie del cuore e ai mille mali
che da natura eredita la carne.
...
Se no, chi s'indurrebbe a sopportare
le frustate e i malanni della vita,
le angherie dei tiranni,
il borioso linguaggio dei superbi,
le pene dell'amore disprezzato,
le remore nell'applicar le leggi,
l'arroganza dei pubblici poteri,
gli oltraggi fatti dagli immeritevoli
al merito paziente"

A volte ho l'idea che il giudizio dipende solo dall'esito di quello che si fa: se alla fine ti va bene, avevi ragione, se ti va male eri solo un illuso e dovevi mollare prima.

Non so darti una risposta. Ma spero che ti sia di consolazione che non sei il solo a farti questa domanda, e che forse una risposta corretta non esiste.

Un abbraccio
Duca Bambaluc
Blog: ducabambaluc su blogspot

poli_opposti

Re: Quand'è accettabile arrendersi?

Messaggio da poli_opposti » 14/08/2010, 7:37

duca.bambaluc ha scritto:[...]




Accidenti, che domanda. Sai che tante volte me lo sono chiesto anche io? Fino a quando insistere e' giusto, e quando invece diventa testardaggine?

Amleto nel suo monologo si chiede la stessa cosa.
"se sia più nobil animo
sopportar le fiondate e le frecciate
d'una sorte oltraggiosa,
o armarsi contro un mare di sciagure,
e contrastandole finir con esse.
Morire... addormentarsi: nulla più.
E con un sonno dirsi di por fine
alle doglie del cuore e ai mille mali
che da natura eredita la carne.
...
Se no, chi s'indurrebbe a sopportare
le frustate e i malanni della vita,
le angherie dei tiranni,
il borioso linguaggio dei superbi,
le pene dell'amore disprezzato,
le remore nell'applicar le leggi,
l'arroganza dei pubblici poteri,
gli oltraggi fatti dagli immeritevoli
al merito paziente"

A volte ho l'idea che il giudizio dipende solo dall'esito di quello che si fa: se alla fine ti va bene, avevi ragione, se ti va male eri solo un illuso e dovevi mollare prima.

Non so darti una risposta. Ma spero che ti sia di consolazione che non sei il solo a farti questa domanda, e che forse una risposta corretta non esiste.

Un abbraccio
Splendida citazione... grazie per averla postata. E' meravigliosa. Molto bello anche il tuo intervento, che condivido in pieno. Saluti

Sims
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Re: Quand'è accettabile arrendersi?

Messaggio da Sims » 14/08/2010, 18:15

cescoFran ha scritto:Intendo nella vita, quand'è che si può dire:si, a questo punto la resa è comprensibile.
Non stò parlando di morte, ma di diventare passivi alla vita.
So che arriveranno una valanga di messaggi con scritto:Mai mai arrendersi c'è sempre da lottare per questo o per quello! :)

Son pronto a leggere di tutto.
Non ci possiamo mai arrendere. Ma non ti starò a dare motivazioni basate su presunti stimoli che dovremmo sentire o desiderio di stare meglio... Il fatto è che finché respiriamo siamo vivi. E anche se a volte ci sembra di vegetare perché siamo depressi o apatici anche in quel momento siamo vivi. Alla vita per come ci è data non è possibile rinunciare, se non con il suicidio vero e proprio. Ma psicologicamente parlando non esiste la resa, semmai un modo negativo e riduttivo di vedere il modo in cui stiamo vivendo. Magari a volte ci prendiamo delle "pause" in cui siamo più riflessivi o comunque rallentiamo per chiarirci qualche idea ma la vita non si interrompe. Per cui la resa secondo me non è comprensibile perché non è possibile (tautologicamente parlando, insomma :rolleyes: ).

cescoFran


Messaggio da cescoFran » 18/08/2010, 16:49

E bravo amleto, e grazie a te duca per la citazione.

Grazie a tutti per le risposte.

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tropicsnow
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Re: Quand'è accettabile arrendersi?

Messaggio da tropicsnow » 20/08/2010, 13:23

cescoFran ha scritto: quand'è che si può dire:si, a questo punto la resa è comprensibile.
... di diventare passivi alla vita.
caro cesoFran proprio stamane ho letto un articolo molto interessante scritto da una donna che io stimo moltissimo... bene l'articolo mi ha fatto pensare a te... :)
l'articolo parlava di convinzioni limitate e limitanti che spesso impediscono di "evolversi" mentre la persona che crede in se stessa, convinta che può farcela e che “deve per forza esserci - di meglio - basta trovarlo o crearlo se occorre!”, quella che non si accontenta e rifiuta di appiattirsi, fino a tradire i propri sogni, fa la differenza.

credere fortemente, in positivo, con tutta la tenacia e la caparbietà di cui si è capaci, è la strada giusta. l’indulgere, consapevolmente o inconsapevolmente, al negativo, a ciò che nuoce, limita, fa soffrire, destabilizza, non solo è inutile e insensato ma pregiudizievole per il nostro equilibrio.

il decidere, il crederci, equivale a impegnarsi con se stessi. si decide e si agisce, portando avanti il progetto con determinazione, fermezza e risolutezza. l’azione promuove un risultato, a breve-medio-lungo termine. da qui la convinzione potenziante che, “Se decido e agisco, sto bene. Perché il “muovermi verso” il progetto voluto e sognato, con atteggiamento di apertura, curiosità, e fiducia mi fa stare bene. So che sto facendo qualcosa per me!”.

l'aver identificato, e riconosciuto, la propria reale desiderata Direzione, la meta tante volte immaginata, con attenzione e coerente rispetto dei propri valori e ideali, è come inserire i dati nel navigatore satellitare = sapere dove si vuole andare, per andarci il più velocemente possibile! niente dispersioni di tempo, energie, e nessuna tolleranza verso quei pensieri che io definisco, a potenza inversa, forieri di inevitabili e tristi ripensamenti, e del tirarsi indietro.

dunque sii sicuro, convinto e fiducioso di farcela. :) ;)
o se vogliamo dirla con un motto tante volte sentito in tv: "crederci sempre, mollare mai!" :)

:ciao:

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Niobe85
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Re: Quand'è accettabile arrendersi?

Messaggio da Niobe85 » 20/08/2010, 15:41

tropicsnow ha scritto:[...]



caro cesoFran proprio stamane ho letto un articolo molto interessante scritto da una donna che io stimo moltissimo... bene l'articolo mi ha fatto pensare a te... :)
l'articolo parlava di convinzioni limitate e limitanti che spesso impediscono di "evolversi" mentre la persona che crede in se stessa, convinta che può farcela e che “deve per forza esserci - di meglio - basta trovarlo o crearlo se occorre!”, quella che non si accontenta e rifiuta di appiattirsi, fino a tradire i propri sogni, fa la differenza.

credere fortemente, in positivo, con tutta la tenacia e la caparbietà di cui si è capaci, è la strada giusta. l’indulgere, consapevolmente o inconsapevolmente, al negativo, a ciò che nuoce, limita, fa soffrire, destabilizza, non solo è inutile e insensato ma pregiudizievole per il nostro equilibrio.

il decidere, il crederci, equivale a impegnarsi con se stessi. si decide e si agisce, portando avanti il progetto con determinazione, fermezza e risolutezza. l’azione promuove un risultato, a breve-medio-lungo termine. da qui la convinzione potenziante che, “Se decido e agisco, sto bene. Perché il “muovermi verso” il progetto voluto e sognato, con atteggiamento di apertura, curiosità, e fiducia mi fa stare bene. So che sto facendo qualcosa per me!”.

l'aver identificato, e riconosciuto, la propria reale desiderata Direzione, la meta tante volte immaginata, con attenzione e coerente rispetto dei propri valori e ideali, è come inserire i dati nel navigatore satellitare = sapere dove si vuole andare, per andarci il più velocemente possibile! niente dispersioni di tempo, energie, e nessuna tolleranza verso quei pensieri che io definisco, a potenza inversa, forieri di inevitabili e tristi ripensamenti, e del tirarsi indietro.

dunque sii sicuro, convinto e fiducioso di farcela. :) ;)
o se vogliamo dirla con un motto tante volte sentito in tv: "crederci sempre, mollare mai!" :)

:ciao:
Molto interessante questo concetto, brava Tropic! ;) :applause:
Il Sognatore che crede ai propri Sogni, sicuramente li vedrà realizzati...

alvin
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Re: Quand'è accettabile arrendersi?

Messaggio da alvin » 21/08/2010, 2:21

cescoFran ha scritto:Intendo nella vita, quand'è che si può dire:si, a questo punto la resa è comprensibile.
Secondo me l'arrendersi di per sè non è mai una cosa accettabile, cioè non è che arrivi ad un certo punto e dici "ok, adesso mi arrendo" .
L'arrendersi veramente secondo me è una cosa che sovrasta la persona e la fà andare fuori controllo e non penso sia una cosa che il singolo individuo possa controllare.
Tante volte il fatto di non avere qualcuno che si presti a dare una mano rende impossibile il rialzare la testa a chi si è arreso alla vita e per questo comprendo e rispetto tutte le persone tante volte invisibili che si sentono impotenti e passive nei confronti della vita...

Sereno

Re: Quand'è accettabile arrendersi?

Messaggio da Sereno » 28/08/2010, 17:05

cescoFran ha scritto:Intendo nella vita, quand'è che si può dire:si, a questo punto la resa è comprensibile.
Non stò parlando di morte, ma di diventare passivi alla vita.
So che arriveranno una valanga di messaggi con scritto:Mai mai arrendersi c'è sempre da lottare per questo o per quello! :)

Son pronto a leggere di tutto.
Ciao.
Se per "passivi" intendi: "subire", io penso che nessuno di noi deve subire. Penso invece che una persona, seppure in difficoltà, deve accettare... il che significa convivere ma non passivamente! Accettare certi problemi che sono irrisolvibili fa sì che siano meno pesanti, che la quotidianità scorra in maniera meno impregnante.
Qualora ci fossero delle possibilità di superare l'ostacolo, aggrappandosi a qualunque cosa, facendosi aiutare da chi è capace o da chi ti "vuol aiutare", ritengo che scegliere liberamente di essere passivi significhi diventare un essere impotente, larvale. Non ritengo sia questo l'obiettivo della nostra esistenza.
Diceva Goethe: "Non è importante cadere, è importante sapersi rialzare".-

shylock

Re: Quand'è accettabile arrendersi?

Messaggio da shylock » 29/08/2010, 16:28

cescoFran ha scritto:Intendo nella vita, quand'è che si può dire:si, a questo punto la resa è comprensibile.
Non stò parlando di morte, ma di diventare passivi alla vita.
So che arriveranno una valanga di messaggi con scritto:Mai mai arrendersi c'è sempre da lottare per questo o per quello! :)

Son pronto a leggere di tutto.
io lotto perchè mi da gusto farlo e bsta.

non mi curo del fatto che il risultato arrivi subito o no.

mi interessa appurare il perchè sono necessari ulteriori interventi per ottenerlo.
in altre parole, mi interessa molto di più imparare dagli errori, che non commetterli.

se vuoi arrenderti sperando nelle lacrime di chi ti circonda,
metti pure in conto qualche risata di chi si compiacerà di quello che non farai.

auguri.

mamma Luli
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Re: Quand'è accettabile arrendersi?

Messaggio da mamma Luli » 30/08/2010, 23:23

cescoFran ha scritto:Intendo nella vita, quand'è che si può dire:si, a questo punto la resa è comprensibile.
Non stò parlando di morte, ma di diventare passivi alla vita.
So che arriveranno una valanga di messaggi con scritto:Mai mai arrendersi c'è sempre da lottare per questo o per quello! :)

Son pronto a leggere di tutto.
Per me solo se ci si accorge di non essere stati capaci di costruire alcuna forma di amore intorno a noi.
E per amore non intendo solo quello per la famiglia, per gli amici, per le persone che in qualche modo ci sono vicine, ma intendo tutte le forme di amore come quello per la natura, per gli animali, per l'arte, per il sapere ecc. ecc. Ed anche l'amore per Dio.
Secondo me l'amore, in qualsiasi forma ti sia vicino, ti aiuterà a dire: Non mollo!!!

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Re: Quand'è accettabile arrendersi?

Messaggio da Niobe85 » 30/08/2010, 23:28

mamma Luli ha scritto:[...]



Per me solo se ci si accorge di non essere stati capaci di costruire alcuna forma di amore intorno a noi.
E per amore non intendo solo quello per la famiglia, per gli amici, per le persone che in qualche modo ci sono vicine, ma intendo tutte le forme di amore come quello per la natura, per gli animali, per l'arte, per il sapere ecc. ecc. Ed anche l'amore per Dio.
Secondo me l'amore, in qualsiasi forma ti sia vicino, ti aiuterà a dire: Non mollo!!!
Impeccabile come sempre... ci sei mancata mamma Luli!! :D
Il Sognatore che crede ai propri Sogni, sicuramente li vedrà realizzati...

mamma Luli
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Re: Quand'è accettabile arrendersi?

Messaggio da mamma Luli » 31/08/2010, 0:11

Niobe85 ha scritto:[...]



Impeccabile come sempre... ci sei mancata mamma Luli!! :D
Grazie Niobe, un abbraccio!!!

cescoFran


Messaggio da cescoFran » 31/08/2010, 12:05

Ciao mammaluli, felice del tuo ritorno. :P

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Messaggio da mamma Luli » 31/08/2010, 21:23

cescoFran ha scritto:Ciao mammaluli, felice del tuo ritorno. :P
Ciao anche a te Fran e grazie. Col tuo saluto colgo l'occasione per mandare un abbraccio anche a tutti gli altri amici del forum. :ciao:

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Re: Quand'è accettabile arrendersi?

Messaggio da amicixia21 » 06/09/2010, 14:59

cescoFran ha scritto:Intendo nella vita, quand'è che si può dire:si, a questo punto la resa è comprensibile.
Non stò parlando di morte, ma di diventare passivi alla vita.
So che arriveranno una valanga di messaggi con scritto:Mai mai arrendersi c'è sempre da lottare per questo o per quello! :)

Son pronto a leggere di tutto.
Ciao,
io sono una tipa che anche se ci sono problemi, anche se sono triste e abbattuta...bhe ho il motto che non bisogna arrendersi mai nella vita....bisogno sempre lottare...per tutto!!
Lo so, sembra una frase scontata, ma non è così...
tante persone al primo ostacolo si arrendono senza nemmeno provare...
e questo, pur essendo ognuno libero di farlo o pensarlo, mi fa rabbia.
Mi fa rabbia perchè ci sono persone che si arrendono e diventano passivi alla vita...quando magari ci sono persone che darebbero tutto per continuare a vivere...ma non lo possono più fare...quando penso a queste cose capisco che dobbiamo essere grati di quello che abbiamo e della vita che conduciamo...e che dobbiamo fare di tutto per tenercela stretta...combattendo giorno dopo giorno...ed essere super attivi e non passivi e diventare dei vegetali...la vita non ci è stata data per questo!!!
Mi sono dilungata un po ma ormai è un argomento molto complesso e potremmo discuterne per ore :)

morosita

Re: Quand'è accettabile arrendersi?

Messaggio da morosita » 14/09/2010, 23:53

arietina76 ha scritto:[...]



agomento delicato, questo, a cui è difficile dare una risposta.
hai ragione, cescofran, quando dici che ti arriveranno un sacco di messaggi con scritto: "mai arrendersi", perchè è la prima risposta che viene spontanea dare. e viene spontanea perchè è quella giusta, nel senso che, in linea di principio, non bisognerebbe mai arrendersi, e anzi si trovebbe sempre trovare qualcosa per cui valga la pena lottare.

sapere questo non vuol dire, però, essere sempre in grado di farlo, perchè ci sono cose che ci colpiscono con una tale intensità, quasi violenza, da piegarci le gambe, e da farci urlare: "basta, mi arrendo".
altre volte, invece, questo effetto lo sortiscono anche le piccole delusioni, quelle che, di solito, non hanno un effetto tanto dirompente, ma che tal volta arrivano in momenti di particolare vulnerabilità. insomma, è la classica goccia che fa traboccare un vaso già pieno.

è impossibile dire, in generale, quando la resa sia giustificata: è una cosa molto soggettiva. ciascuno di noi ha un proprio limite, che dipende da un'infinità di fattori: le nostre esperienze di vita, la nostra sensibilità, il nostro carattere.....
credo comunque che anche un periodo di resa possa, alla fine, essere utile: noi siamo il risultato, il frutto delle esperienze che viviamo, e se si riesce a superare questo periodo di crisi, forse si diventa un pochino più forti e persone migliori. a volte serve anche, a suo modo, toccare il fondo...
sempre che, ovviamente, ciò non sfoci in una vera e propria depressione: in questo caso allora è certamente preferibile cercare l'aiuto di una persona competente, piuttosto che attendere gli eventi...
Ciao Aritina....

...volevo ringraziarti. Il tuo pensiero su questo argomento mi ha fatta riflettere in questo momento molto delicato della mia vita....

hai toccato le mie corde!!...una riflessione, la tua, che mi ha un pò violentata..ma avevo bisogno di una scossa..

grazie :D :)

morosita