meryoc ha scritto:vorrei aprire un topic spero interessante .. attualmente ci saranno casi d'incesti ??? cosa sapete dell'incesto attuale ???
La parola "incesto" significa: rapporto sessuale fra consanguinei. Quando sento o leggo di incesto, la prima cosa che mi viene in mente e' di "rapporti sessuali forzati" dove un familiare piu' adulto se ne aprofitta di un familiare molto piu' giovane, portando alla fine ad anni e anni di stupri, violenze etc. Raramente ho sentito di casi in cui l'incesto tra cugini, parenti etc, sia praticato con normalita'.
meryoc ha scritto:conoscete casi da vicino in cui si pratica l'incesto? come reagireste se conoscereste persone che praticano incesto , avreste rispetto di questi ultimi come del resto l'omosessualita' oppure non vorreste avere a che fare con loro ???
Non conosco casi di incesto, ma se l'incesto e' di decisione reciproca e solo tra cugini (e non fratelli) e non sia un rapporto sessuale forzato in alcun modo, non ci vedrei nulla di male. Rispetterei le loro decisioni come l'omosessualita' che in questo topic non ha nulla a che vedere con all'incesto. Sono due cose completamente diverse.
meryoc ha scritto:si puo paragonare all'omosessualita come perversione ?? sempre che l'omosessualita venga considerata perversione ..
L'omosessualita'
non e' perversione! Trovo perversione invece il desiderio di volere un rapporto sessuale con una sorella e/o un fratello.
Vorrei riportare alcuni appunti interessanti di un articolo del
Corriere della Sera intitolato [url=http://archiviostorico.corriere.it/2002/aprile/06/Studio_sui_matrimoni_tra_cugini_co_0_0204062485.shtml]Studio sui matrimoni tra cugini. «Sono pochi i rischi per i figli»[/url]
MILANO - I genetisti smontano una delle credenze più antiche e diffuse: quella che i figli nati da matrimoni fra primi cugini abbiano un alto rischio di andare incontro a malattie genetiche. Da sempre, nella maggior parte delle civiltà e delle culture, la consanguineità è vista come sinonimo di maledizione e di tara. In effetti la probabilità di trasmettere malattie genetiche, presenti in un certo gruppo familiare, è maggiore quando ci si sposa fra parenti, soprattutto se di primo grado. Ma, secondo un nuovo studio americano pubblicato sul Journal of Genetic Counseling, non c' è una valida ragione biologica per scoraggiare il matrimonio e/o un rapporto fra primi cugini o il loro desiderio di avere figli.
I ricercatori hanno analizzato di nuovo le sei ricerche più importanti condotte, fra il 1965 e il 2000, su alcune migliaia di bambini nati da matrimoni fra primi cugini e hanno dimostrato che è vero che il rischio quasi raddoppia, ma rimane entro limiti accettabili: l' importante è che i genitori lo sappiano, per poter scegliere liberamente. Nella popolazione generale, il rischio che un bambino nasca con difetti come la spina bifida, una malformazione dell' ultima parte del midollo spinale, o la fibrosi cistica oppure un ritardo mentale è del 3-4 per cento; fra consanguinei questo rischio può arrivare fino al 7 per cento. Secondo l' autore dello studio, il genetista dell' Università di Washington Arno Motulski, il rischio è accettabile e comunque va lasciata ai genitori la possibilità di scegliere.
Un rischio quasi doppio non è cosa da poco - commenta
Paolo Vezzoni, genetista del Cnr di Milano - ma probabilmente non giustifica, da un punto di vista biologico, un divieto di legge. Il rischio comunque rimane. Se in un determinato gruppo familiare circola un certo difetto ereditario, aumenta la probabilità che si sposino due persone portatrici del difetto e che il figlio erediti i geni difettosi da entrambi i genitori, ammalandosi.
In tutti i Paesi europei, Italia compresa, il matrimonio fra primi cugini è permesso dalla legge civile. Per il diritto canonico invece - precisa l' avvocato milanese
Cesare Rimini, esperto di diritto di famiglia - esiste un divieto che produce nullità, ma che è dispensabile dal vescovo. In altre parole, i primi cugini che vogliono sposarsi devono ottenere la dispensa perché il matrimonio sia valido. L' Italia, fino a una ventina di anni fa, era citata nei libri di testo come uno dei Paesi occidentali dove i matrimoni fra consanguinei erano più frequenti. I motivi - spiega
Vezzoni - sono da ricercare nelle condizioni sociali di isolamento di alcune aree geografiche soprattutto al Sud, nelle isole o nelle valli, anche del Nord Italia.
Oggi noi genetisti, che riusciamo a studiare meglio la trasmissione di alcuni geni di malattia fra i consanguinei, facciamo fatica a trovarli. Siamo costretti a ricercare queste famiglie nella popolazione di origine turca, dove è ancora radicata questa abitudine. La situazione in Italia è molto cambiata: il numero di matrimoni fra consanguinei si è ridotto perché la gente si muove di più e le condizioni di isolamento geografico sono ormai molto limitate. In altre parti del mondo, come in alcuni Paesi del Medio Oriente, dell' Africa o dell' Asia, invece, sposarsi fra cugini è quasi un'abitudine e dai due ai sei matrimoni su dieci sono di questo tipo.
Adriana Bazzi Parenti e sposi LICINIA E VALENTINIANO imperatori d' Occidente Nel 437 d.C. Licinia, figlia dell' imperatore d' Oriente Teodosio II, sposa a Ravenna il cugino Valentiniano III. Era vietato: per farlo viene emanata una legge SISSI E FRANCESCO GIUSEPPE imperatori d' Austria Elisabetta, detta Sissi, e Francesco Giuseppe si sposano nel 1854 a Vienna: Sofia, la madre di lui, è sorella di Maria Ludovica, la madre di lei. Hanno 4 figli MARGHERITA E UMBERTO reali d' Italia A Torino il 22 aprile 1868 il principe ereditario Umberto di Savoia sposa la cugina Margherita: erano figli di due fratelli. Hanno un figlio: Vittorio Emanuele III ROSA E DANIEL MOYA sorella e fratello spagnoli Non sapevano di essere fratello e sorella, si sono innamorati, hanno avuto due figli. E' accaduto in Spagna nel ' 97: il tribunale ha riconosciuto la loro unione.